Maecenas vitae congue augue,
nec volutpat risus.
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La vecchiaia di Davide
1Il re Davide era  ormai molto vecchio; i suoi servitori continuavano a coprirlo di  vestiti, ma lui aveva sempre freddo. 2Allora gli dissero: 'Bisogna  cercare una ragazza vergine che venga al tuo servizio e si prenda cura  di te. Dormirà con te e ti terrà caldo'.
3-4Cercarono per tutto il  paese una bella ragazza, e finalmente ne trovarono una. Si chiamava  Abisag e veniva da Sunem. Abisag era veramente molto bella. Essa venne a  stare dal re, si prese cura di lui, lo servì, ma egli non ebbe alcun  rapporto sessuale con lei.

Adonia vuole diventare re
5-6Dopo  la morte di Assalonne, Adonia, figlio di Davide e di Agghit, era il  maggiore dei figli di Davide. Così cominciò a darsi delle arie. 'Sarò  re!', diceva. Si era procurato dei carri, dei cavalli e andava in giro  con una scorta di cinquanta uomini. Era un bell'uomo e suo padre non lo  aveva mai rimproverato per il suo comportamento. 7Adonia cominciò a  complottare con Ioab, figlio di Zeruia, e con il sacerdote Ebiatar.  Entrambi gli diedero il loro appoggio. 8Ma altri non stavano dalla parte  di Adonia: il sacerdote Zadok, Benaia figlio di Ioiada, il profeta  Natan, Simei, Rei e i soldati della guardia del corpo di Davide. 9Un  giorno Adonia organizzò una cerimonia alla pietra di Zochelet, vicino  alla sorgente di Roghel. Si offrirono in sacrificio pecore, buoi e  vitelli grassi. Adonia aveva invitato tutti i suoi fratelli, cioè gli  altri figli di Davide, e tutti gli uomini che erano al servizio del re  nella regione di Giuda; ma 10non aveva invitato Natan, Benaia, i soldati  della guardia del corpo di Davide e suo fratello Salomone.

Natan e Betsabea appoggiano Salomone
11Allora  il profeta Natan andò da Betsabea, la madre di Salomone, e le disse:  'Non hai saputo che Adonia, figlio di Agghit, si è fatto re, mentre il  re Davide non ne sa nulla? 12Voglio darti un consiglio: se mi ascolti  potrai salvare la tua vita e quella di Salomone. 13Va' dal re Davide e  digli: Ricordi, mio signore, quel che mi avevi giurato? Mi avevi  promesso che mio figlio Salomone avrebbe regnato dopo di te e ti avrebbe  sostituito sul trono. Perché allora Adonia si è fatto re? 14Non avrai  ancora finito di parlare che arriverò anch'io a confermare le tue  parole'. 15Betsabea andò dal re. Egli era nella sua stanza privata,  perché era molto vecchio: Abisag si occupava di lui. 16Betsabea si  inginocchiò e si inchinò profondamente davanti al re ed egli le chiese:
- Che cosa vuoi?
17Lei rispose:
-  Mio signore, mi avevi giurato davanti al Signore tuo Dio che mio figlio  Salomone avrebbe regnato dopo di te e avrebbe preso il tuo posto sul  trono. 18Ora, invece, Adonia si è fatto re e tu non ne sai niente! 19Ha  perfino organizzato una cerimonia durante la quale sono stati offerti in  sacrificio buoi, vitelli grassi e pecore in gran quantità. Ha invitato  tutti i tuoi figli, il sacerdote Ebiatar e il comandante dell'esercito  Ioab; ma non ha invitato il tuo servo Salomone. 20Ora gli occhi di tutto  il popolo sono puntati su di te, mio signore; il popolo si aspetta che  tu stesso dichiari chi sarà il tuo successore. 21Altrimenti, quando tu  non ci sarai più, Salomone e io saremo perseguitati. 22Betsabea stava  ancor parlando, quando arrivò il profeta Natan. 23Avvertirono il re del  suo arrivo, poi egli entrò e si inchinò con la faccia a terra. 24Natan  chiese: 'Hai deciso tu, mio signore, che Adonia diventi re e prenda il  tuo posto sul trono? 25Ti chiedo questo, perché oggi Adonia ha  organizzato una cerimonia durante la quale hanno offerto in sacrificio  una gran quantità di buoi, vitelli grassi e pecore. Sono stati invitati  tutti i tuoi figli, i generali dell'esercito e il sacerdote Ebiatar. Ora  mangiano e bevono e gridano: Viva il re Adonia!. 26Il sacerdote Zadok,  Benaia figlio di Ioiada, tuo figlio Salomone ed io, tuoi servi, non  siamo neppure stati invitati. 27Sei proprio tu, mio signore, ad aver  deciso tutto questo, senza farmi sapere chi sarà il tuo successore?'.

Davide vuole Salomone come successore
28A quel punto il re Davide ordinò di richiamare Betsabea ed essa rientrò nella stanza.
29-30Davide  fece questo giuramento: 'Com'è vero che il Signore è vivente e mi ha  salvato da tutti i pericoli, oggi stesso farò quel che ti ho promesso  davanti al Signore, Dio d'Israele. Salomone è il mio successore e  siederà sul mio trono!'. 31Betsabea si inginocchiò e si inchinò con la  faccia a terra, poi gridò: 'Viva per sempre il re Davide, il mio  signore!'. 32Il re Davide fece chiamare il sacerdote Zadok, il profeta  Natan e Benaia figlio di Ioiada. 33Essi vennero dal re ed egli ordinò:
-  Fatevi accompagnare dai miei funzionari, fate salire Salomone sulla mia  cavalcatura reale e conducetelo fino a Ghicon. 34Là il sacerdote Zadok e  il profeta Natan lo consacreranno re; poi suonerete il corno e  griderete: 'Viva il re Salomone!'. 35Ritornerete in città con lui, egli  verrà a sedersi sul mio trono, perché è il mio successore. Infatti ho  deciso che sarà lui a governare Israele e Giuda. 36 - Il Signore, Dio  del nostro re, - rispose Benaia figlio di Ioiada, - voglia che sia così!  37Il Signore aiuti Salomone come ha aiutato te e faccia diventare il  suo regno ancora più grande del tuo.

Salomone è consacrato re d'Israele
(vedi 1 Cronache 29, 21- 25)
38Il  sacerdote Zadok, il profeta Natan, Benaia figlio di Ioiada, i Cretei e i  Peletei fecero salire Salomone sulla cavalcatura del re Davide e lo  accompagnarono fino a Ghicon. 39Il sacerdote Zadok aveva portato l'olio  dalla tenda del Signore per consacrare il re. A Ghicon lo versò sulla  testa di Salomone. Poi fu suonato il corno e tutti gli gridarono: 'Viva  il re Salomone!'. 40La folla accompagnò Salomone in città tra suoni di  flauto. Erano tutti molto allegri e facevano tanto rumore da far tremare  la terra.

Salomone risparmia la vita di Adonia
41Adonia e i suoi invitati udirono questo rumore mentre stavano finendo di mangiare. Ioab riconobbe il suono del corno e chiese:
- Che cos'è tutto questo chiasso in città?
42Mentre Ioab stava ancora parlando, arrivò Gionata figlio di Ebiatar. Adonia gli chiese:
- Vieni, tu sei un uomo di valore e porti sicuramente buone notizie.
43  - No, - rispose Gionata ad Adonia. - Davide ha fatto Salomone re! 44Ha  mandato con lui il sacerdote Zadok e il profeta Natan, Benaia figlio di  Ioiada, i Cretei e i Peletei. Salomone è persino salito sulla  cavalcatura reale di Davide. 45Poi il sacerdote Zadok e il profeta Natan  lo hanno consacrato re a Ghicon. Di là sono tornati con grida di gioia e  ora la città è in festa. È quello il rumore che avete appena sentito.  46Ora Salomone siede sul trono. 47I funzionari del re sono andati a  congratularsi con Davide e gli hanno fatto questo augurio: 'Dio conceda a  Salomone una fama ancor più grande della tua e faccia diventare il suo  regno ancor più grande del tuo'. Poi il re si è inginocchiato sul suo  letto 48e ha pregato così: 'Sia benedetto il Signore, il Dio d'Israele,  perché oggi mi ha dato un successore e mi ha concesso di vederlo con i  miei occhi'. 49Allora gli invitati di Adonia, spaventati, si alzarono e  fuggirono ognuno per conto suo. 50Adonia ebbe paura di Salomone e andò  vicino all'altare dei sacrifici e si aggrappò ai suoi angoli sporgenti.  51Qualcuno riferì a Salomone: 'Adonia ha paura di te e si è rifugiato  vicino all'altare dei sacrifici. Chiede che tu giuri oggi stesso di non  farlo morire'. 52Salomone rispose: 'Se Adonia si comporterà lealmente,  non gli torcerò un capello; in caso contrario, morirà!'. 53Salomone  mandò a prendere Adonia all'altare dei sacrifici. Adonia venne dal re  Salomone e si inchinò davanti a lui. Salomone gli ordinò: 'Torna a casa  tua!'.

Le ultime volontà di Davide
1Quando Davide si  sentì vicino alla morte, chiamò suo figlio Salomone per fargli  conoscere le sue ultime volontà: 2'Figlio mio, io sto per andarmene; sii  forte, comportati da uomo. 3Resta fedele al Signore, il tuo Dio; fa'  quello che egli vuole, ubbidisci alle sue leggi, ai suoi comandamenti,  ai suoi ordini e ai suoi insegnamenti, scritti nella legge di Mosè. Così  tutto quello che farai avrà successo. 5Davide aggiunse: 'Tu sai il male  che mi ha fatto Ioab, figlio di Zeruia. Egli ha ucciso i due comandanti  dell'esercito d'Israele, Abner, figlio di Ner e Amasa, figlio di Ieter.  In questo modo si è vendicato in tempo di pace di uccisioni avvenute in  guerra. Ora egli porta la responsabilità di quel che ha fatto.  6-7Perciò farai bene a non lasciarlo morire di vecchiaia. 7Sii invece  generoso con i figli di Barzillai da Galaad. Li dovrai accogliere tra  gli amici che pranzano con te, perché vennero in mio aiuto quando  fuggivo inseguito da tuo fratello Assalonne. 8'Fra i tuoi uomini c'è  anche Simei da Bacurim, figlio di Ghera, della tribù di Beniamino.  Mentre fuggivo verso Macanaim, lanciò contro di me una terribile  maledizione; ma quando mi venne incontro pentito verso il fiume  Giordano, gli giurai nel nome del Signore che non l'avrei fatto  uccidere. 9Tu, però, non lasciarlo impunito. Sei intelligente e sai quel  che ti conviene fare: non lasciarlo morire di vecchiaia!'.

Morte di Davide
10Davide  morì e fu sepolto nella Città di Davide. 11Aveva regnato quarant'anni:  sette a Ebron e trentatré a Gerusalemme. 12Dopo Davide salì al trono  Salomone e il potere si consolidò nelle sue mani.

Il regno di Salomone

Salomone si libera di Adonia
13Un giorno Adonia, figlio di Davide e di Agghit, andò da Betsabea, la madre di Salomone.
- Sei venuto da amico? - gli chiese Betsabea. Sì, - rispose Adonia. - 14Vorrei chiederti un favore.
- Parla pure, - disse Betsabea.
15  - Come tu sai, io dovevo diventare re: tutti, in Israele se lo  aspettavano. Invece il Signore ha voluto che il regno toccasse a mio  fratello Salomone. 16Ora, non rifiutarmi quel che ti chiedo.
- Chiedi pure, - disse Betsabea.
17 - Dovresti dire al re Salomone che mi lasci sposare Abisag la Sunammita; a te non lo rifiuterà di certo! - disse Adonia.
18 - Va bene, - disse Betsabea, - parlerò al re in tuo favore.
19Betsabea  andò dal re Salomone per parlargli della richiesta di Adonia. Salomone  si alzò, le venne incontro e si inchinò davanti a lei. Poi tornò sul  trono e fece portare un altro trono perché sua madre potesse sedersi  alla sua destra.
20 - Voglio chiederti un piccolo favore, - disse Betsabea: - non rifiutarmelo!
- Chiedi quello che vuoi e sarai accontentata, - rispose il re.
21Betsabea disse:
- Dovresti permettere ad Adonia di sposare Abisag la Sunammita.
22Allora il re Salomone rispose a sua madre:
-  Perché mi chiedi solo di lasciargli sposare Abisag? Già che ci sei,  potresti chiedermi subito che gli ceda il regno! Dopotutto è mio  fratello maggiore e il sacerdote Ebiatar e Ioab figlio di Zeruia lo  sostengono!
23Il re Salomone giurò davanti al Signore:
'Che Dio mi  punisca se Adonia non pagherà con la vita questa sua pretesa! 24È il  Signore vivente che mi ha posto sul trono di mio padre Davide e ha  promesso che i miei figli continueranno a regnare dopo di me. Perciò  giuro davanti a lui che Adonia morirà oggi stesso'. 25Così, per ordine  del re Salomone, Adonia fu ucciso da Benaia, figlio di Ioiada.

Salomone caccia Ebiatar da Gerusalemme
26Salomone  ordinò al sacerdote Ebiatar: 'Torna ad Anatot, nelle tue proprietà.  Meriteresti anche tu di morire. Per ora non ti uccido perché hai portato  in processione l'arca dell'alleanza del Signore nostro Dio ai tempi di  mio padre e hai condiviso con lui le stesse sofferenze'. 27Salomone  tolse a Ebiatar il suo incarico di sacerdote. Così si realizzò la  maledizione che il Signore aveva pronunziata contro i discendenti di Eli  nel santuario di Silo.

Salomone fa uccidere Ioab
28Perciò  Ioab, quando venne a sapere quel che era successo ad Ebiatar, - Ioab non  si era messo dalla parte di Assalonne, ma aveva appoggiato Adonia, -  cercò rifugio nella tenda del Signore e si aggrappò agli angoli  sporgenti dell'altare dei sacrifici. 29Il re Salomone fu informato che  Ioab si era rifugiato nella tenda del Signore, vicino all'altare dei  sacrifici; allora mandò Benaia, figlio di Ioiada, con l'ordine di  ucciderlo. 30Benaia andò nella tenda del Signore e disse a Ioab:
- Il re ti ordina di uscire!
- No! - rispose Ioab; - mi faccia uccidere qui!
Benaia tornò dal re per riferirgli la risposta di Ioab.
31Salomone  disse a Benaia: 'Bene! Fa' come ha detto lui: uccidilo e poi  seppelliscilo. Così la mia famiglia ed io avremo fatto il nostro dovere  riguardo al sangue innocente versato da Ioab. 32Infatti Abner, figlio di  Ner, comandante dell'esercito d'Israele, e Amasa, figlio di Ieter,  comandante dell'esercito di Giuda erano uomini giusti, migliori di Ioab.  Eppure lui li aveva uccisi, all'insaputa di mio padre; il Signore  stesso lo punisce per questo delitto. 33Ioab e i suoi discendenti  portino sempre la responsabilità di quel crimine! Il Signore faccia  sempre vivere in pace i discendenti di Davide, la sua famiglia e il suo  regno!'. 34Allora Benaia, figlio di Ioiada, raggiunse Ioab e lo uccise.  Fu sepolto vicino a casa sua, in un luogo di campagna. 35Il re diede a  Benaia, figlio di Ioiada, il comando dell'esercito al posto di Ioab, e  nominò Zadok sacerdote, al posto di Ebiatar.

Salomone si libera di Simei
36Salomone mandò a chiamare Simei e gli ordinò:
-  Fatti costruire una casa a Gerusalemme; abiterai lì senza mai  allontanarti. 37Se un giorno uscirai dalla città e oltrepasserai il  torrente Cedron, sarai sicuramente ucciso e la colpa sarà solo tua.
38Simei rispose:
- Va bene, mio signore, farò come hai detto. Così Simei abitò a Gerusalemme per molto tempo.
39Tre  anni dopo, però, due servi di Simei scapparono e si rifugiarono presso  Achis, figlio di Maaca, re di Gat. Quando Simei venne a saperlo, 40sellò  la sua asina e partì verso Gat, per andare da Achis a cercare i suoi  servi. Li trovò e li riportò a casa. 41Salomone fu informato che Simei  era andato fino a Gat ed era tornato indietro. 42Fece chiamare Simei e  gli disse: 'Ti avevo fatto giurare davanti al Signore, egli mi è  testimone, che non ti saresti mai allontanato dalla città, pena la  morte. Lo sapevi bene, anzi avevi detto che accettavi queste condizioni.  43Perché allora non hai mantenuto la promessa fatta davanti al Signore?  Perché hai disubbidito ai miei ordini? 44Lo sai quanto male hai fatto a  mio padre Davide. Sei colpevole, e il Signore stesso ti punirà,  45mentre benedice me e rafforzerà sempre il regno di Davide, mio padre'.  46Simei fu ucciso da Benaia, figlio di Ioiada, per ordine del re  Salomone. Così il potere si consolidò nelle mani di Salomone.

Salomone sposa una figlia del faraone
1Il re  Salomone decise di fare alleanza con il faraone, re d'Egitto; così sposò  una delle sue figlie. Finché non ebbe finito di costruire il suo  palazzo, il tempio e le mura di Gerusalemme, Salomone la fece abitare  nella Città di Davide. 2A quel tempo non era ancora stato costruito un  tempio dedicato al Signore, e il popolo continuava a offrire sacrifici  nei santuari sulle colline. 3Salomone amava il Signore ed era fedele  alla volontà di suo padre Davide, eppure andò anche lui a offrire  sacrifici e a bruciare incenso in quei luoghi.

Salomone chiede a Dio il dono della saggezza
4Un  giorno Salomone andò a Gabaon per offrire dei sacrifici. Gabaon era il  più importante dei santuari di quel territorio. Salomone aveva bruciato  su quell'altare un migliaio di animali. 5Durante la notte, il Signore  apparve in sogno a Salomone e gli disse:
- Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò. 6Salomone rispose:
-  Tu hai sempre dimostrato un grande amore per mio padre Davide, e anche  lui ha sempre agito nei tuoi confronti con lealtà, giustizia e  sincerità. Tu hai sempre dato prova di questo tuo grande amore per lui e  infine gli hai dato un figlio che oggi siede sul suo stesso trono.  7Signore, mio Dio, tu mi fai regnare al posto di Davide, mio padre, ma  io sono ancora giovane e inesperto. 8Il popolo che hai scelto per te è  così numeroso che non lo si può nemmeno contare. E io mi trovo a capo  proprio di questo popolo! 9Ti prego. Dammi la saggezza necessaria per  amministrare la giustizia tra il popolo e per distinguere il bene dal  male. Senza il tuo aiuto, chi è capace di guidare il tuo popolo, che è  così grande? 10La richiesta di Salomone piacque al Signore. 11Allora Dio  gli disse:
- Non mi hai chiesto di vivere a lungo, di diventare  ricco o di far morire i tuoi nemici. Mi hai chiesto invece di saper  amministrare la giustizia. Farò come hai detto, 12anzi ti darò tanta  sapienza e intelligenza, come nessuno ne ha mai avute e mai potrà  averne. 13Inoltre, anche se non me l'hai chiesto, ti darò tanta  ricchezza e tanta gloria da superare quella degli altri re. 14Se mi  sarai fedele, se osserverai le mie leggi e i miei comandamenti come ha  fatto tuo padre, io ti darò anche una lunga vita. 15Salomone si svegliò e  capì che Dio gli aveva parlato in sogno. Allora tornò a Gerusalemme,  andò davanti all'arca dell'alleanza, offrì vari sacrifici e fece festa  con tutti i suoi servi.

Salomone è un giudice saggio
16Un giorno due prostitute vennero dal re Salomone. 17Una di loro disse:
-  Mio signore, ascoltami, ti prego. Io abito insieme con questa donna e  ho partorito mentre lei era in casa. 18Tre giorni dopo, anche lei ha  avuto un bambino. Eravamo sole in casa, non c'era proprio nessun altro.  19Una notte il bimbo di questa donna è morto perché lei gli si è  sdraiata sopra nel sonno. 20Nel cuore della notte, mentre dormivo, lei  si è alzata. È venuta a prendere mio figlio, che tenevo vicino a me, e  l'ha portato a dormire con sé Nel mio letto ha lasciato il bambino  morto. 21Al mattino, quando mi sono alzata per allattare mio figlio, mi  sono accorta che era morto. Poi ho guardato più attentamente e ho visto  che non era il bambino che avevo partorito io.
22Ma l'altra donna esclamò:
- Non è vero! Il bambino vivo è mio, il tuo è quello morto!
La prima rispose:
- No! È morto il tuo, quello vivo è il mio!
Le due donne si misero a litigare davanti al re. 23Allora il re disse:
- Dunque: una di voi dice che il bambino vivo è suo figlio, l'altra sostiene il contrario!
24-25Mandò a prendere una spada e ordinò:
- Tagliate in due il bambino vivo e datene metà a ciascuna.
26La prima donna si sentì gelare il sangue, perché il bambino vivo era il suo, e gridò:
- Ti prego, signore, da' pure a lei il bambino, ma non farlo uccidere!
L'altra invece rispose:
- No, non darIo né a me né a lei. Fallo tagliare in due!
27A questo punto il re pronunziò il suo giudizio:
- Non uccidete il bambino. Datelo alla prima donna: è lei la madre.
28In  Israele tutti vennero a conoscenza della decisione presa dal re  Salomone e provarono un profondo rispetto per lui. Si erano resi conto  che Dio stesso gli aveva dato la saggezza necessaria per giudicare con  giustizia.

I ministri di Salomone
1Salomone era re di  tutto il popolo d'Israele. 2Questi erano i suoi alti funzionari:  sacerdote: Azaria, figlio di Zadok; 3segretari: Elicoref e Achia, figli  di Sisa; portavoce del re: Giosafat, figlio di Achilud; 4comandante  dell'esercito: Benaia, figlio di Ioiada; sacerdoti: Zadok ed Ebiatar;  5capo dei prefetti delle province: Azaria, figlio di Natan; consigliere  particolare del re: il sacerdote Zabud, figlio di Natan; 6capo del  palazzo reale: Achisar; dirigente dei lavori obbligatori: Adoniram,  figlio di Abda. 7Inoltre Salomone aveva dodici prefetti, uno per ogni  regione d'Israele. Ciascuno di loro aveva il compito di provvedere al  mantenimento del re e della sua corte per un mese all'anno. 8Questi sono  i loro nomi il figlio di Cur per la regione collinare di Efraim; 9il  figlio di Deker per Makaz, Saalbim, Bet- Semes, Aialon e Bet- Canan;  10il figlio di Chesed per Arubbot, Soco e tutta la regione di Chefer;  11il figlio di Abinadab per la regione delle colline di Dor. Egli aveva  sposato Tafet, una figlia di Salomone; 12Baana, figlio di Achilud, per  il territorio di Taanach e Meghiddo e la regione di Betsean. Questa  regione si trova vicino a Zartan, a sud di Izreel e si estende da  Betsean fino ad Abel-Mecola, oltre Iokneam; 13il figlio di Gheber per la  città di Ramot di Galaad, i villaggi della regione di Galaad  appartenenti alla famiglia di Iair, discendente di Manasse, e per la  regione di Argob, sul pianoro di Basan. Questa regione comprendeva  sessanta grandi città circondate da mura, con porte fornite di spranghe  di bronzo; 14Achinadab, figlio di Iddo, per la regione di Macanaim;  15Achimaaz per il territorio di Neftali. Anche lui aveva sposato una  figlia di Salomone, di nome Bosmat; 16Baana, figlio di Cusai, per il  territorio di Aser e Bealot; 17Giosafat, figlio di Paruach, per il  territorio di Issacar. 18Simei, figlio di Ela, per il territorio di  Beniamino. 19Gheber, figlio di Uri, per la regione di Galaad, cioè i  territori che una volta appartenevano a Sicon, re degli Amorrei, e a Og,  re di Basan. C'era un prefetto nel territorio di Giuda.

Benessere del regno di Salomone
20Gli  abitanti d'Israele e della Giudea erano numerosi come la sabbia in riva  al mare. Avevano da mangiare e da bere in abbondanza e vivevano felici.  

1Il potere di  Salomone si estendeva su tutti i regni al di qua del fiume Eufrate, sul  territorio dei Filistei e fino ai confini dell'Egitto. I popoli di  queste regioni rimasero sottomessi a Salomone per tutta la sua vita e  gli pagarono tributi. 2Per mantenere Salomone e la sua corte erano  necessari ogni giorno circa sette tonnellate di fior di farina e  quattordici di farina comune, 3dieci buoi ingrassati, venti buoi da  pascolo e cento pecore, oltre a cervi, gazzelle, antilopi e oche grasse.  4Salomone esercitava il suo potere su tutta la regione a ovest del  fiume Eufrate, da Tifsach a Gaza. Tutti i re a ovest dell'Eufrate gli  erano sottomessi, ed egli era in pace con i popoli confinanti. 5Per  tutta la vita di Salomone gli abitanti d'Israele vissero in pace, da Dan  a nord fino a Bersabea a sud. Ognuno curava la sua vigna e il suo orto.  6Nelle stalle di Salomone c'era posto per quarantamila cavalli che  servivano per i suoi carri. Egli aveva anche dodicimila cavalli da  sella. 7I dodici prefetti, un mese ciascuno, fornivano il necessario per  mantenere Salomone e tutti quelli della sua corte. Non facevano mai  mancare niente. 8l prefetti, ciascuno secondo le disposizioni ricevute,  facevano portare anche orzo e foraggio, per i cavalli da sella e da  tiro, là dove ce n'era bisogno.

La saggezza di Salomone
9Dio  diede a Salomone profonda saggezza, grande intelligenza e vasta cultura.  10Così la sua sapienza fu superiore a quella dei popoli dell'Egitto.  11Fu davvero il più saggio degli uomini: più di Etam l'Ezrachita, più di  Eman, di Calcal e di Darda, figli di Macol. La sua fama si sparse in  tutti i popoli vicini. 12Salomone pronunziò tremila proverbi e compose  millecinque canti. 13Parlò di ogni tipo di pianta, dal cedro del Libano  all'issopo che cresce sui muri. Parlò di quadrupedi, di uccelli, di  rettili e di pesci. 14Gente di ogni nazione veniva ad ascoltare i suoi  discorsi pieni di saggezza. Re di tutto il mondo sentirono parlare della  sua saggezza e mandarono gente ad ascoltarlo.

Salomone prepara la costruzione del tempio
(vedi 2 Cronache 2, 2- 15)
15Chiram,  re di Tiro, era sempre stato amico di Davide. Quando seppe che Salomone  era stato consacrato re dopo suo padre Davide, gli mandò i suoi  ambasciatori. 16A sua volta Salomone mandò questo messaggio a Chiram:  17'Tu sai che mio padre Davide non poteva costruire un tempio consacrato  al Signore suo Dio perché doveva combattere continuamente con i popoli  vicini. Alla fine, però, il Signore gli ha dato la vittoria su tutti i  suoi nemici. 18Ora il Signore, mio Dio, mantiene la pace su tutte le  frontiere del mio regno. Non ho nemici, non temo attacchi. 19Perciò ora  ho intenzione di costruire un tempio consacrato al Signore, mio Dio.  Infatti egli disse a mio padre Davide: 'Dopo di te io farò regnare tuo  figlio; sarà lui a costruirmi un tempio!'. 20Perciò ti chiedo di far  tagliare per me legname di cedro del Libano. I miei servi potranno  collaborare con i tuoi. Darò ai tuoi uomini la paga che vorrai, perché,  come sai bene, da noi non c'è nessuno tanto esperto nel taglio degli  alberi come voi Fenici'. 21Quando il re Chiram ricevette il messaggio di  Salomone, fu molto contento e disse: 'Sia lodato il Signore che ha dato  a Davide un figlio tanto saggio per governare il numeroso popolo  d'Israele!'. 22Poi Chiram mandò a dire a Salomone: 'Ho ricevuto la tua  richiesta. Posso fornirti tutto il legname di cedro e di pino che  desideri. 23I miei servi trasporteranno i tronchi dal Libano fino al  mare. Con quei tronchi faranno delle zattere per trasportarli, via mare,  fino al posto che mi indicherai. Qui le zattere saranno disfatte e tu  potrai ritirare il legname. In cambio vorrei ricevere da te dei viveri  per la mia corte'. 24Così Chiram fornì a Salomone tutto il legname di  cedro e di pino che gli serviva. 25Ogni anno Salomone dava a Chiram  seimila tonnellate di grano e ottomila litri di olio purissimo per la  sua corte. 26Come aveva promesso, il Signore diede grande saggezza a  Salomone. Così Salomone mantenne sempre buoni rapporti con Chiram; i due  fecero anche un'alleanza.

Salomone organizza i lavori obbligatori
(vedi 2 Cronache 1, 18; e vedi 2,1.16- 17)
27Il  re Salomone organizzò in Israele dei lavori obbligatori, ai quali  dovettero partecipare trentamila uomini. 28Ogni mese Salomone mandava in  Libano una squadra di diecimila uomini. Così lavoravano un mese in  Libano e poi potevano tornare due mesi a casa loro. Adoniram era il  sovrintendente ai lavori obbligatori. 29Salomone aveva ottantamila  tagliapietre all'opera in montagna e settantamila uomini di fatica. 30A  questi si aggiungevano tremila funzionari, dipendenti dai prefetti di  Salomone; sorvegliavano i lavori e dirigevano gli operai. 31Il re ordinò  di estrarre e squadrare grandi pietre di ottima qualità per le  fondamenta del tempio. 32Gli operai di Chiram, quelli di Salomone e  quelli provenienti dalla città di Biblos le squadrarono. Essi  prepararono anche tutte le pietre e il legname per la costruzione  dell'edificio.

La costruzione del tempio
(vedi 2 Cronache 3, 1- 14)
1Salomone  diede inizio alla costruzione del tempio nel quarto anno di regno, nel  secondo mese, il mese di Ziv. Erano passati quattrocentottant'anni da  quando gli Israeliti erano usciti dall'Egitto. 2Il tempio che il re  Salomone fece costruire era lungo trenta metri, largo dieci e alto  quindici. 3Davanti alla grande sala del tempio c'era un atrio largo  dieci metri (aveva la stessa larghezza del tempio) e profondo cinque  metri. 4Sulle pareti del tempio si fecero finestre con delle grate. 5Si  costruì un edificio a tre piani che circondava il tempio da tre lati.  Era addossato alle pareti della sala principale e del santuario. 6Il  piano più basso era largo due metri e mezzo, quello centrale tre metri e  il terzo tre metri e mezzo, perché i muri del tempio si restringevano  ad ogni piano. In questo modo si evitava di incastrare le travi nei muri  del tempio. 7Per costruire il tempio si usarono pietre di cava già  squadrate. Così, per tutta la durata dei lavori, non si sentì mai il  rumore di martelli, di picconi o di altri attrezzi metallici.  8L'ingresso al piano più basso dell'edificio intorno al tempio si  trovava sul lato destro. C'erano delle scale interne che portavano al  piano di mezzo e di lì a quello superiore. 9Così Salomone costruì il  tempio. Per terminarlo fece fare un soffitto con travi e assi di cedro.  10Ogni piano dell'edificio esterno costruito a ridosso del tempio era  alto due metri e mezzo. Le travi di legno di cedro poggiavano sui muri  del tempio. 11Un giorno il Signore parlò così a Salomone: 12'Tu stai  costruendo per me questo tempio. Se vivrai secondo le mie leggi e i miei  comandamenti, se osserverai i miei ordini e li metterai in pratica  allora realizzerò la promessa che ho fatto a tuo padre Davide riguardo a  te. 13Io abiterò in mezzo agli Israeliti e non abbandonerò mai il mio  popolo'. 14Così Salomone portò a termine la costruzione del tempio.

L'interno del tempio
(vedi 2 Cronache 3, 8- 14)
15Le  pareti interne del tempio furono rivestite con tavole di cedro dal  pavimento fino al soffitto. Il pavimento fu ricoperto con tavole di  pino. 16Nella parte più interna del tempio, a dieci metri dal fondo, si  costruì una parete di tavole di cedro alta fino al soffitto. Lo spazio  così ottenuto era il santuario del tempio, detto luogo santissimo. 17La  sala principale del tempio, che stava davanti al luogo santissimo, era  lunga venti metri. 18I rivestimenti di legno di cedro all'interno del  tempio erano scolpiti con disegni di frutti e di calici di fiori. Tutto  era di legno, non si vedeva neppure una pietra. 19Il santuario in fondo  al tempio era stato fatto per custodirvi l'arca dell'alleanza del  Signore. 20-22Il santuario era lungo dieci metri, largo dieci e alto  dieci e tutto rivestito d'oro puro. L'altare di cedro del santuario era  rivestito d'oro, come anche tutto l'interno del tempio. All'interno del  santuario, anch'esso rivestito d'oro, furono poste catene d'oro. 23Nel  santuario furono collocate due figure alate di cherubini, scolpite in  legno di ulivo, alte cinque metri.
24-26Avevano tutt'e due la stessa  forma e le stesse dimensioni. Ogni cherubino era alto cinque metri e  aveva due ali lunghe due metri e mezzo. La distanza dalla punta di  un'ala all'altra era dunque di cinque metri. 27I due cherubini furono  collocati nel santuario, uno di fianco all'altro, con le ali aperte. Le  punte delle ali più esterne sfioravano le pareti, mentre le altre due si  toccavano in corrispondenza del centro della stanza. 28I due cherubini  erano rivestiti d'oro. 29Le pareti del tempio, sia interne che esterne,  furono decorate con incisioni di cherubini, palme e calici di fiori.  30Anche i pavimenti della grande sala e della cella furono rivestiti  d'oro. 31All'ingresso del santuario fu posta una porta con due battenti  di legno d'ulivo. Il frontone e gli stipiti formavano una figura a  cinque lati. 32I due battenti erano decorati con incisioni di cherubini,  palme e calici di fiori. I battenti, i cherubini e le palme erano  ricoperti d'oro. 33In modo simile si fece il portone della sala  principale. Esso aveva una struttura quadrangolare in legno d'ulivo.  34Aveva due battenti di legno di pino; ogni battente era fatto di due  ante girevoli. 35I battenti vennero decorati con incisioni di cherubini,  palme e calici di fiori. Queste incisioni furono riempite d'oro. 36Si  costruì un cortile interno, recintato da muri formati da uno strato di  travi di cedro ogni tre strati di pietre squadrate. 37Le fondamenta del  tempio del Signore furono gettate nel quarto anno di regno di Salomone,  nel secondo mese, il mese di Ziv. 38Salomone impiegò sette anni a  costruire il tempio. Esso fu terminato in ogni particolare, secondo il  progetto, nel suo undicesimo anno di regno, nell'ottavo mese, il mese di  Bul.

Il palazzo di Salomone
1Salomone si fece  anche costruire una reggia. Ci vollero tredici anni per portarla a  termine. 2Il primo edificio fu la 'Casa della foresta del Libano': era  lungo cinquanta metri, largo venticinque e alto quindici. Aveva quattro  file di colonne di legno di cedro, su cui poggiavano travi anch'esse di  cedro. 3Sul colonnato erano disposte tre file di quindici stanze ognuna  (in tutto 45 stanze), con soffitti di legno di cedro. 4Sui lati della  casa c'erano tre file di finestre. 5Le porte e i loro stipiti erano di  forma quadrangolare. A ogni finestra ne corrispondeva un'altra sul lato  opposto, per tutte e tre le file. 6Si costruì anche un edificio lungo  venticinque metri, largo quindici. Sul davanti aveva un atrio con delle  colonne e un cornicione, perciò era chiamato 'Sala delle colonne'.  7Salomone fece poi costruire la 'Sala del trono', rivestita di pannelli  di cedro dal pavimento al soffitto. Era chiamata anche 'Sala del  giudizio', perché Salomone era solito amministrarvi la giustizia.  8L'abitazione del re dava su un altro cortile, situato dietro la 'Sala  del trono'. Era delIo stesso stile. Così pure la casa che aveva  costruito per sua moglie, la figlia del faraone. 9Tutte queste  costruzioni, dalle fondamenta ai cornicioni, compreso il cortile più  grande, furono fatte con pietre selezionate. Venivano squadrate su  misura e segate sui due lati che rimanevano in vista. 10Per le  fondamenta si usarono grandi pietre squadrate di quattro o cinque metri.  11Su di esse si costruiva con pietre lavorate, tagliate su misura, e  legname di cedro. 12I muri intorno al cortile più grande, come pure  quelli del cortile del tempio e dell'atrio del tempio, erano formati di  tre strati di pietre squadrate per ogni strato di travi di cedro.

Le due colonne di bronzo
(vedi 2 Cronache 3, 15- 17)
13Salomone  fece venire da Tiro un certo Chiram, 14figlio di una vedova della tribù  di Neftali. Suo padre era stato un artigiano di Tiro esperto nella  lavorazione del bronzo. Chiram era intelligente e abile e sapeva fare  qualsiasi lavoro in bronzo. Accettò l'offerta di Salomone e fabbricò  tutti gli oggetti in bronzo. 15Chiram fece due colonne di bronzo fuso,  alte nove metri e con una circonferenza di sei. 16Fece anche due  capitelli di bronzo fuso da mettere in cima alle colonne, alti entrambi  due metri e mezzo. 17Ornò i capitelli con decorazioni a forma di catene  intrecciate. 18Tutt'attorno a questi intrecci pose delle decorazioni a  forma di melagrane, due file per ogni colonna. 19l capitelli terminavano  a forma di giglio. Questi gigli erano alti due metri e 20poggiavano su  una sporgenza sopra le decorazioni a forma di intreccio. Le melagrane  disposte attorno ai capitelli, su due file, erano duecento. 21Le due  colonne furono erette davanti al tempio, una a destra e l'altra a  sinistra dell'ingresso. Venivano chiamate Iachin e Boaz. 22Così fu  portata a termine la fabbricazione delle colonne, con i loro capitelli a  forma di giglio.

La vasca di bronzo
(vedi 2 Cronache 4, 2- 5)
23Chiram  fabbricò una grande vasca di bronzo profonda due metri e mezzo, col  diametro di cinque e la circonferenza di quindici circa. Era chiamata  'il Mare'. 24Sul bordo esterno della vasca c'erano decorazioni a forma  di frutti, fuse insieme alla vasca. Ce n'erano venti per metro, su due  file. 25La vasca poggiava su dodici tori di bronzo, disposti con la  testa verso l'esterno e la schiena verso il centro della vasca. Tre  erano orientati verso nord, tre verso sud, tre verso est e tre verso  ovest. 26La vasca aveva Io spessore di un palmo e l'orIo come quelIo di  una coppa, a forma di giglio. Conteneva circa ottantamila litri d'acqua.  

I carrelli di bronzo
27Chiram fece anche dieci carrelli di  bronzo per trasportare vasche d'acqua, lunghi due metri, larghi due e  alti uno e mezzo. 28Erano composti di pannelli rettangolari montati su  un'intelaiatura. 29Su questi pannelli erano scolpite file di leoni, di  tori e di cherubini. Sull'intelaiatura, sopra e sotto i leoni ed i tori,  c'erano dei fregi a forma di spirale. 30Ogni carrelIo aveva quattro  ruote di bronzo che giravano su assi di bronzo. Ai quattro angoli del  carrelIo c'erano bracci di bronzo fuso per sostenere una vasca, decorati  con disegni
a spirale. 31Dalla parte superiore del carrelIo sporgeva di cinquanta centimetri verso l'alto
un'imboccatura  rotonda del diametro di settantacinque centimetri, sulla quale si  appoggiava la vasca. 32Le quattro ruote, alte ognuna settantacinque  centimetri, si trovavano sotto i pannelli, e i loro assi facevano corpo  col carrello. 33Le ruote dei carrelli erano fatte come quelle dei carri;  avevano assi, mozzi, raggi e cerchi di bronzo. 34Agli angoli del  carrelIo c'erano quattro bracci che formavano un tutt'uno con il  carrello. 35In cima a ogni carrelIo c'era una fascia circolare di  venticinque centimetri con delle maniglie e dei pannelli di bronzo che  facevano corpo con essa. 36Sui pannelli Chiram scolpì dei cherubini, dei  leoni, delle palme su tutta la superficie disponibile e tutt'intorno  fece dei fregi a spirale. 37Così furono fatti i dieci carrelli; la  fusione, la forma e le dimensioni erano le stesse per tutti. 38Chiram  fece anche dieci vasche di bronzo fuso, una per ogni carrello. Avevano  due metri di diametro e contenevano circa milleseicento litri. 39l  carrelli con le vasche furono collocati nel tempio, cinque sulla destra e  cinque sulla sinistra. Anche la grande vasca, detta 'il Mare', fu posta  nel tempio, a destra, verso sud-est.

Lista degli oggetti del tempio
(vedi 2 Cronache 4, 11- 5, 1)
40Chiram  fabbricò anche: vasi per la cenere, palette e bacinelle per le  aspersioni. Questo è l'elenco di tutti gli oggetti destinati al tempio  che Chiram fabbricò per incarico del re Salomone: 41due colonne, due  capitelli rotondi in cima alle colonne, due intrecci di catene per  decorare i capitelli, 42quattrocento melagrane, disposte su due file  sugli intrecci dei capitelli, 43dieci vasche, con i carrelli per  trasportarle, 44una grande vasca detta 'il Mare' e i dodici tori di  bronzo fuso su cui poggiava, 45vasi per la cenere, palette e bacinelle.  Tutti questi oggetti per il tempio, fatti da Chiram per ordine di  Salomone, erano in bronzo lucidato. 46Il re Salomone fece fare le  fusioni nella pianura del Giordano, in un terreno argilloso fra Succot e  Zartan. 47Egli ordinò poi di collocare nel tempio tutti gli oggetti di  bronzo: erano tanti che non furono mai pesati. 48Salomone fece anche  costruire tutti gli arredi d'oro del tempio: l'altare, la tavola dei  pani, 49dieci candelabri che stavano davanti al santuario, cinque a  destra e cinque a sinistra; inoltre fiori, lampade, spegnitoi, 50coppe,  smoccolatoi, bacinelle per l'aspersione, mestoli, bracieri, i cardini  per le porte del tempio e del luogo santissimo. Tutti questi oggetti  erano d'oro. 51Quando Salomone ebbe finito tutti i lavori per il tempio  del Signore, fece trasportare nei magazzini del tempio l'oro e l'argento  che suo padre Davide aveva dedicato al Signore. Lì furono collocati  anche gli oggetti che aveva fatto costruire.

Trasporto dell'arca nel tempio
(vedi 2 Cronache 5, 2- 6, 2)
1Allora  il re Salomone convocò a Gerusalemme tutte le autorità d'Israele, i  capi delle famiglie degli Israeliti. Si doveva infatti trasportare  l'arca dell'alleanza del Signore dalla Città di Davide, chiamata anche  Sion, al tempio. 2Tutti gli Israeliti si riunirono in presenza del re  per la festa che si celebra nel settimo mese, il mese di Etanim.  3-4Quando le autorità d'Israele furono giunte, i sacerdoti sollevarono  l'arca. insieme con i leviti la trasportarono fino al tempio, con la  tenda del convegno e con i suoi oggetti sacri. 5Il re Salomone e  l'assemblea degli Israeliti si riunirono davanti all'arca e offrirono in  sacrificio un numero incalcolabile di pecore e buoi. 6Poi i sacerdoti  introdussero l'arca dell'alleanza del Signore nel santuario del tempio,  nel luogo santissimo, e la collocarono sotto le ali dei cherubini. 7Le  ali aperte dei cherubini, infatti, coprivano l'arca e le stanghe che  servivano a trasportarla. 8Esse erano molto lunghe, perciò chi stava  davanti al luogo santissimo poteva vederne le estremità. Da altri punti  non si vedevano. Ancor oggi, tutto è come allora. 9L'arca conteneva soIo  le due tavole di pietra che Mosè vi aveva messo al monte Oreb. Erano le  tavole dell'alleanza fatta dal Signore con il popoIo d'Israele quando  esso uscì dall'Egitto. 10Dopo che i sacerdoti furono usciti dal luogo  santo, la nube riempì il tempio. 11I sacerdoti non poterono continuare  le loro funzioni, perché la presenza del Signore riempiva il tempio.  12Allora Salomone esclamò: 'Tu, o Signore, avevi deciso di abitare  nell'oscurità della nube. 13Ora ho costruito per te un tempio maestoso,  un bel luogo dove potrai abitare per sempre'.

Discorso di inaugurazione del tempio
(vedi 2 Cronache 6, 3- 11)
14L'assemblea  degli Israeliti assisteva in piedi. Il re Salomone si voltò verso di  loro e pronunziò questa benedizione: 15'Benedetto il Signore, Dio  d'Israele! Egli ha realizzato quelIo che aveva promesso a mio padre  Davide! Infatti gli aveva detto: 16'Io ho fatto uscire il mio popolo  dall'Egitto, ma da allora non ho scelto nessuna città d'Israele per  costruire un tempio dove manifestare la mia presenza. Ora ho scelto te,  Davide, come capo d'Israele, il mio popolo!'. 17'Mio padre Davide, -  continuò Salomone, - aveva intenzione di costruire un tempio consacrato  al Signore, Dio d'Israele, 18ma il Signore gli disse: Hai fatto bene a  pensare di costruire un tempio in mio onore. 19Non sarai tu, però, a  realizzare questo progetto. Sarà tuo figlio da te generato a costruire  il mio tempio. 20'Il Signore ha realizzato la sua promessa. Io sono  diventato re dopo mio padre Davide, sono salito sul trono d'Israele come  aveva detto il Signore, e ho costruito il tempio consacrato al Signore,  Dio d'Israele. 21Nel tempio ho preparato un posto per custodire l'arca  del Signore che contiene il documento dell'alleanza conclusa con i  nostri padri, quando li fece uscire dall'Egitto'.

La preghiera di Salomone
(vedi 2 Cronache 6, 12- 42)
22Alla  presenza dell'assemblea d'Israele, Salomone si mise in piedi davanti  all'altare del Signore, stese le braccia verso il cielo e 23pregò così:
'Signore,  Dio d'Israele; non c'è nessun altro dio come te né lassù in cielo, né  quaggiù in terra! Tu mantieni l'alleanza fatta con i tuoi servi e li  tratti con amore quando vivono sinceramente come tu vuoi. 24Tu hai  mantenuto le promesse fatte a mio padre Davide, tuo servo. Oggi hai  compiuto quel che avevi annunziato. 25Ora, Signore, Dio d'Israele,  mantieni anche quest'altra promessa. Hai detto a mio padre Davide: 'Se i  tuoi discendenti mi saranno sempre fedeli nella loro vita, come hai  fatto tu, uno di loro sarà sempre a capo d'Israele'. 26Ti prego, Dio  d'Israele, fa' che si avveri tutto quel che hai promesso a mio padre  Davide. 27'O Dio, com'è possibile che tu abiti sulla terra? In realtà né  i cieli, né l'universo intero ti possono contenere; tanto meno questo  tempio che ho costruito! 28Accogli la mia preghiera e la mia supplica.  Signore, mio Dio, ascolta il grido e la preghiera che io, tuo servo, ti  rivolgo oggi. 29Custodisci giorno e notte questo tempio, questa casa  dove hai scelto di manifestare la tua presenza. Ascoltami quando ti  pregherò rivolto verso questo luogo. 30Ascolta le preghiere che io e il  tuo popolo ti faremo rivolti verso questo luogo. Ascolta di lassù, dal  cielo, dove abiti. Ascolta e perdona. 31Quando un uomo fa del male a un  altro, se entrambi vengono nel tuo tempio, qui al tuo altare, a giurare  che sono innocenti, 32tu, o Signore, ascolta dal cielo. Intervieni,  giudica tu stesso fra i tuoi servi: riconosci il colpevole e  l'innocente. Fa' ricadere sul colpevole il male che ha fatto e  all'innocente rendi giustizia. 33'Quando il tuo popolo verrà sconfitto  dai nemici per aver peccato contro di te, se ritornerà a te e invocherà  il tuo nome, se ti pregherà e ti supplicherà in questo tempio, 34tu, o  Signore, ascolta dal cielo. Perdona il peccato d'Israele, tuo popolo, e  fallo tornare nella terra che hai dato ai suoi padri. 35'Quando gli  Israeliti saranno colpiti dalla siccità per aver peccato contro di te,  se essi ti pregheranno rivolti verso questo luogo e ti invocheranno, se  capiranno che tu li hai umiliati e si pentiranno dei loro peccati, 36o  Signore, ascolta dal cielo. Perdonali, insegna loro a fare il bene e  manda di nuovo la pioggia sulla terra, che è tua e che tu hai dato loro  in possesso. 37'Quando nella nostra terra ci saranno carestie o  epidemie, quando i raccolti verranno distrutti da malattie o da  invasioni di insetti, quando il nemico assedierà le città o capiteranno  disgrazie, 38-39se essi capiscono veramente che tu li hai castigati e ti  pregano con le braccia tese verso questo luogo, o Signore, ascolta dal  cielo. Ascolta tutte le preghiere e le invocazioni di ogni persona del  tuo popolo. Dal cielo, dal luogo dove tu abiti, perdona, intervieni,  tratta ognuno secondo il suo comportamento, tu che conosci anche le sue  intenzioni. Tu solo, infatti, conosci a fondo il cuore dell'uomo. 40Così  essi ti saranno fedeli per tutta la loro vita, nella terra che hai dato  ai nostri padri. 41-42'Quando uno straniero, uno che non appartiene al  tuo popolo, verrà da una terra lontana a pregarti in questo luogo perché  avrà sentito parlare della tua gloria e delle grandi cose che hai  fatto, tu, o Signore, 43ascoltalo dal cielo, dal luogo dove abiti.  Esaudisci ogni richiesta dello straniero. Così, tutti i popoli della  terra ti conosceranno, ti ubbidiranno come il popolo d'Israele e  sapranno che tu sei adorato in questo tempio che ho fatto costruire.  44'Quando gli uomini del tuo popolo si troveranno a combattere là dove  tu li avrai mandati, se ti pregheranno rivolti alla città che hai scelto  per te e a questo tempio che ho fatto costruire in tuo onore, 45tu, o  Signore, ascolta dal cielo la loro preghiera e la loro supplica e  concedi loro la vittoria. 46'Quando gli Israeliti peccheranno contro di  te, - chi non ha mai peccato? - e tu reagirai duramente e li farai  cadere nelle mani dei loro nemici e questi li deporteranno in una terra  ostile, lontana o vicina, 47se essi, nella regione dove saranno  esiliati, si pentiranno, ritorneranno a te e ti diranno in preghiera:  'Abbiamo peccato, abbiamo sbagliato, siamo malvagi!', tu, o Signore,  ascoltali. 48Se, nella terra dove saranno prigionieri, torneranno a te  con tutto il cuore e ti pregheranno rivolti verso la loro terra, quella  che tu hai dato ai loro padri, rivolti verso la città che hai scelto  perché fosse tua, ed è questo tempio che ho fatto costruire in tuo  onore, 49ascoltali dal cielo, dal luogo dove abiti. Accogli le loro  preghiere e le loro suppliche e trattali con giustizia. 50Perdona i loro  peccati e le loro colpe e spingi quelli che li tengono prigionieri ad  avere misericordia. 51Essi sono il tuo popolo, ti appartengono, tu  stesso li hai fatti uscire dall'Egitto, da quella spaventosa  oppressione. 52'Accogli con favore le preghiere del re e d'Israele, tuo  popolo. Ascoltali quando ti invocano. 53Infatti tu li hai scelti fra  tutti i popoli. Come hai detto per bocca di Mosè, tuo servo, quando hai  fatto uscire i nostri padri dall'Egitto, essi appartengono solo a te,  Signore, nostro Dio!'.

Salomone invoca la benedizione del Signore
54Salomone  era rimasto inginocchiato davanti all'altare del Signore, con le mani  levate verso il cielo. Quando ebbe terminato di pregare, si alzò in  piedi. 55Con voce forte invocò la benedizione del Signore su tutta  l'assemblea riunita:
56'Ti benediciamo, o Signore! Come avevi  promesso, tu hai dato pace e tranquillità a Israele, tuo popolo. Neppure  una delle grandi promesse che avevi fatto per mezzo di Mosè, tuo  servitore, è andata a vuoto. 57O Signore, nostro Dio, rimani con noi  come hai fatto con i nostri padri; non respingerci e non abbandonarci  mai! 58Dirigi verso di te i nostri pensieri, così potremo vivere come tu  vuoi e osservare i comandamenti, le leggi e gli ordini che hai dato ai  nostri padri. 59O Signore, ricordati giorno e notte di quel che ho  chiesto in preghiera. Proteggi il re e il suo popolo, ogni giorno  secondo le loro necessità. 60Così tutti i popoli della terra si  accorgeranno che solo il Signore è Dio, lui e nessun altro. 61E voi,  siate sempre fedeli al Signore nostro Dio, mettete in pratica le sue  leggi e i suoi comandamenti, come fate oggi'.

La consacrazione del tempio
(vedi 2 Cronache 7, 4- 10)
62Il  re Salomone e tutti gli Israeliti riuniti con lui offrirono sacrifici  al Signore. 63Salomone offrì al Signore, come sacrificio di comunione,  ventiduemila buoi e centoventimila pecore. In questo modo Salomone e gli  Israeliti consacrarono il tempio al Signore. 64Lo stesso giorno  Salomone consacrò come luogo per i sacrifici anche la parte centrale del  cortile che sta davanti al tempio del Signore. Qui offrì sacrifici  completi, offerte vegetali e il grasso degli animali da mangiarsi nel  banchetto sacro. Infatti l'altare di bronzo che si trovava davanti al  Signore era troppo piccolo per tutti questi sacrifici. 65In quella  circostanza Salomone celebrò anche la festa delle Capanne. Si radunò  attorno a lui moltissima gente, venuta da ogni parte, dal passo di  Camat, a nord, fino al torrente d'Egitto, a sud. Rimasero alla presenza  del Signore sette giorni, e poi ancora altri sette, in tutto quattordici  giorni. 66Alla fine Salomone sciolse l'assemblea. Il popolo invocò la  benedizione di Dio su Salomone. La gente tornò alle proprie case lieta e  contenta per tutto il bene che Dio aveva fatto al suo servitore Davide e  a Israele, suo popolo.

Il Signore appare di nuovo a Salomone
(vedi 2 Cronache 7, 11- 22)
1Quando  Salomone ebbe terminata la costruzione del tempio e della reggia ed  ebbe realizzato anche gli altri progetti che gli stavano a cuore, 2il  Signore gli apparve una seconda volta, com'era già accaduto al santuario  di Gabaon. 3Il Signore gli disse: 'Ho ascoltato le preghiere che mi hai  rivolto. Tu hai costruito questo tempio e desideri che diventi il luogo  della mia presenza. Io faccio mio questo tempio. Ogni giorno terrò  fissi su questo tempio i miei occhi e la mia mente. 4Se ti comporterai  con me come faceva tuo padre Davide, con sincerità e lealtà, e se  metterai in pratica le mie leggi e i miei comandamenti, 5tu e i tuoi  discendenti sarete per sempre i re d'Israele. Questo è quel che ho  promesso a tuo padre Davide. Infatti gli ho detto: Ci sarà sempre uno  dei tuoi sul trono d'Israele. 6Ma se voi e i vostri figli vi  allontanerete da me e non metterete più in pratica i comandamenti e le  leggi che vi ho dato e andrete dietro ad altri dèi; se li adorerete e li  servirete, 7allora caccerò il popolo d'Israele dalla terra che gli ho  dato. Farò a meno anche di questo tempio, che ho fatto mio. Israele  diventerà la favola e lo zimbello di tutti i popoli. 8Questo tempio sarà  ridotto a un mucchio di rovine e tutti quelli che passeranno di qui  esclameranno stupiti: 'Perché il Signore ha trattato così questa terra e  questo tempio?'. 9Allora la gente risponderà: 'Gli Israeliti hanno  abbandonato il Signore, loro Dio, che aveva fatto uscire dall'Egitto i  loro padri. Si sono legati ad altri dèi, li hanno adorati e serviti. Per  questo il Signore ha mandato su di loro questa rovina'.

Accordi di Salomone con Chiram
(vedi 2 Cronache 8, 1- 2)
10Ci  vollero vent'anni per costruire il tempio e la reggia. 11Chiram, re di  Tiro, aveva fornito a Salomone tutto il legname di cedro e di pino e  tutto l'oro che Salomone aveva voluto. In cambio, Salomone diede a  Chiram venti villaggi della regione della Galilea. 12Allora Chiram partì  da Tiro per andare a ispezionare i villaggi che Salomone gli offriva,  ma non ne fu soddisfatto. 13Disse a Salomone: 'Fratello, sarebbero  questi i villaggi che vuoi darmi?'. Per questa frase di Chiram, ancora  oggi quella regione si chiama Cabul ('come niente'). 14Chiram aveva  fornito a Salomone più di quattro tonnellate d'oro.

Altre realizzazioni di Salomone
(vedi 2 Cronache 8, 13- 18)
15Per  costruire il tempio del Signore, la reggia, il terrapieno del Millo, le  mura di Gerusalemme e le città di Azor, Meghiddo e Ghezer, Salomone  impose dei lavori obbligatori. 16Il faraone, re d'Egitto, aveva fatto  una spedizione e aveva conquistato la città di Ghezer. L'aveva  incendiata e aveva distrutto la popolazione cananea che vi abitava.  Quando sua figlia sposò Salomone, il faraone le diede questa città in  dote. 17Salomone, poi, la fece ricostruire insieme a Bet- Oron  inferiore, 18Balaat, Tamar, nel deserto di Giuda. 19Fece costruire anche  alcune città- deposito per le scorte, e altre dove teneva i suoi carri e  i suoi cavalli. Salomone costruì tutto quello che desiderava, a  Gerusalemme, nel Libano e in tutto il territorio del suo regno. 20-21Per  i lavori obbligatori, Salomone utilizzò i discendenti di quelle  popolazioni che gli Israeliti non avevano potuto destinare allo  sterminio. Questa gente era quel che rimaneva degli Amorrei, degli  Ittiti, dei Perizziti, degli Evei e dei Gebusei; tutte popolazioni non  israelite. Essi sono schiavi ancora oggi. 22Salomone non fece mai  schiavo nessuno degli Israeliti. Essi prestavano servizio come suoi  guerrieri, funzionari, ministri, scudieri, capi dei suoi cavalieri e dei  suoi carri. 23I sorveglianti responsabili dei lavori edili di Salomone  che dirigevano gli operai erano centocinquanta. 24Salomone fece poi  costruire il terrapieno del Millo, quando sua moglie, la figlia del  faraone, si trasferì dalla Città di Davide al palazzo che Salomone le  aveva fatto costruire. 25Tre volte l'anno, Salomone offriva vari  sacrifici sull'altare che aveva costruito per il Signore e bruciava  incenso sull'altare che si trovava davanti al Signore così portò a  termine il tempio. 26Salomone fece costruire anche una flotta di navi in  Ezion- Gheber, vicino a Elat, sulle rive del mar Rosso, nella regione  di Edom. 27Chiram mandò alcuni suoi marinai, molto esperti nella  navigazione, a lavorare con quelli di Salomone. 28Insieme si spinsero  fino a Ofir, dove presero e portarono a Salomone più di quattordici  tonnellate d'oro.

La visita della regina di Saba
(vedi 2 Cronache 9, 1- 12)
1La  regina di Saba, udita la fama di Salomone, venne da lui per mettere  alla prova la sua sapienza con alcuni enimmi. 2Si recò a Gerusalemme  accompagnata da un grande corteo, con molti cammelli carichi di profumi,  oro in abbondanza e pietre preziose. Andò da Salomone e lo interrogò su  tutti i problemi che la interessavano. 3Il re Salomone rispose a tutte  le sue domande; non c'era niente che non sapesse, poteva risolvere  qualunque problema. 4La regina di Saba si rese conto della saggezza di  Salomone, vide il suo palazzo, 5i cibi della sua tavola, le abitudini  dei suoi ministri, l'organizzazione dei suoi funzionari e le loro  divise, i maggiordomi e i sacrifici che Salomone offriva nel tempio. Di  fronte a tutto questo, per l'ammirazione restò senza parole. 6Allora  disse al re Salomone: 'Era proprio vero quel che avevo sentito dire  nella mia terra su di te e sulla tua saggezza! 7Io non potevo crederci,  ma ora sono venuta e l'ho visto con i miei occhi. Non mi avevano  raccontato neppure metà di quel che vedo. La tua saggezza e la tua  prosperità sono molto più grandi di quel che mi era stato riferito.  8Beate le tue mogli e i tuoi funzionari, che stanno sempre qui con te e  possono ascoltare i tuoi discorsi pieni di saggezza! 9Sia benedetto il  Signore, il tuo Dio, che ti ha voluto a capo d'Israele. Il Signore ha  manifestato per Israele il suo amore senza fine quando ti ha fatto re  perché tu mantenga la legge e la giustizia'. 10Poi la regina di Saba  regalò a Salomone più di duecentotrenta quintali d'oro, una gran  quantità di profumi e pietre preziose. Nessuno ha mai regalato tanti  profumi, quanti ne diede la regina a Salomone. 11Inoltre, la flotta di  Chiram, che trasportava l'oro da Ofir, portò legname pregiato e grandi  quantità di pietre preziose. 12Con questo legname il re fece fabbricare  delle ringhiere per il tempio e per la reggia, cetre e arpe per i suoi  musicisti. Non fu mai più portato legno come quello. Da allora non se  n'è più visto. 13Il re Salomone diede alla regina di Saba tutto quel che  lei desiderava; aggiunse anche altri regali, con la generosità che gli  era propria. Poi la regina di Saba fece ritorno alla sua terra con tutto  il suo seguito.

Le ricchezze di Salomone
(vedi 2 Cronache 9, 13- 28)
14Ogni  anno entravano nelle casse di Salomone circa trentamila chili d'oro,  15senza contare le tasse pagate dai mercanti, il ricavato dei traffici  commerciali e i tributi dei re dell'occidente e dei governatori dei  distretti d'Israele. 16Salomone fece fabbricare duecento grandi scudi,  ricoperti d'oro battuto. Furono necessari circa sette chili d'oro per  ogni scudo. 17Ne fece fare anche altri trecento più piccoli, sempre  ricoperti d'oro battuto. Per ognuno ci vollero quasi due chilogrammi  d'oro. Gli scudi vennero collocati nella 'Casa della Foresta del  Libano'. 18Salomone fece costruire anche un grande trono decorato  d'avorio e ricoperto d'oro purissimo. 19Sei gradini portavano al trono,  che aveva uno schienale rotondo. Accanto ai due braccioli c'erano due  figure di leoni. 20C'erano anche sei leoni per parte, ai lati degli  scalini. In nessun regno è mai esistito un trono simile. 21Tutte le  coppe del re Salomone erano d'oro. Anche tutte le stoviglie della 'Casa  della Foresta del Libano' erano d'oro puro. Non c'erano oggetti  d'argento, perché al tempo di Salomone non era considerato prezioso.  22Oltre alla flotta di Chiram, Salomone poteva disporre anche di navi  d'alto mare. Ogni tre anni queste navi tornavano cariche d'oro, argento,  avorio, scimmie, pavoni. 23Per le sue ricchezze e per la sua saggezza,  Salomone fu il più grande di tutti i re della terra. 24Gente d'ogni  paese desiderava venire a conoscere la saggezza che Dio gli aveva dato.  25Anno dopo anno, tutti quelli che venivano da lui gli portavano dei  regali: oggetti d'argento e d'oro, vestiti, armi, profumi, cavalli e  muli. 26Salomone organizzò una cavalleria di millequattrocento carri e  dodicimila cavalieri. Alcuni stavano vicino al re, a Gerusalemme, gli  altri nelle città a loro assegnate. 27Durante il regno di Salomone, a  Gerusalemme, l'argento era comune come i sassi e il legname pregiato  come gli alberi di sicomori che crescono nella pianura di Sefela. 28I  cavalli di Salomone provenivano da Mizraim o da Kue, dove i suoi  mercanti li compravano. 29I mercanti di Salomone curavano l'importazione  dei cavalli per i re Ittiti e Aramei. Un carro importato da Mizraim  costava seicento pezzi d'oro e un cavallo centocinquanta.

Salomone non è fedele al Signore
1Il re  Salomone amò molte donne straniere. Oltre alla figlia del faraone  d'Egitto, sposò donne moabite, ammonite, idumee, ittite e di Sidone. 2Il  Signore aveva proibito agli Israeliti matrimoni con gente di altri  popoli, perché li avrebbero spinti ad adorare i loro dèi. Proprio a  causa dei suoi amori, Salomone finì per legarsi a questi dèi. 3Salomone  sposò settecento principesse ed ebbe trecento concubine. Le sue donne lo  allontanarono da Dio e, 4quando fu vecchio, lo spinsero ad adorare  altri dèi. A differenza di suo padre, il suo cuore non fu più tutto per  il Signore, suo Dio. 5Andò dietro ad Astarte, dea degli abitanti di  Sidone, e a Milcom, l'abominevole dio degli Ammoniti. 6Egli andò contro  la volontà del Signore e non lo seguì con la stessa fedeltà di suo padre  Davide. 7Costruì persino un santuario in onore di Camos, l'abominevole  dio dei Moabiti, sul monte di fronte a Gerusalemme, e un altro in onore  di Moloc, l'abominevole dio degli Ammoniti. 8Fece così perché le sue  donne straniere volevano bruciare incenso o fare sacrifici ai loro dèi.  9-10Anche se il Signore gli era apparso due volte e gli aveva ordinato  di non adorare dèi di altri popoli, Salomone non gli ubbidì e si  allontanò da lui. Allora il Signore si adirò contro di lui e gli disse:  11'Non sei stato fedele alla mia alleanza e hai trasgredito i miei  comandamenti. Siccome ti sei comportato così, ti toglierò il regno e lo  darò a uno dei tuoi sudditi. 12Tuttavia, per amore di tuo padre Davide,  non lo farò subito, mentre sei ancora vivo; toglierò il regno a tuo  figlio. 13Tuttavia gli lascerò una tribù. Per amore del mio servitore  Davide e di Gerusalemme, la città che ho scelto per me, non eliminerò  completamente il suo regno'.

I nemici di Salomone
14Il Signore spinse Adad, della famiglia reale di Edom, a mettersi contro Salomone.
15-16Molto  tempo prima, Davide aveva conquistato Edom. Ioab, comandante del suo  esercito, era andato a seppellire i caduti e poi era rimasto ancora sei  mesi in Edom per uccidere tutti i maschi della regione. 17A quell'epoca  Adad era ancora un ragazzo, ma era riuscito a fuggire verso l'Egitto con  alcuni servi edomiti di suo padre. 18Erano partiti da Madian ed erano  andati a Paran; li avevano preso con loro altra gente. Poi erano andati  in Egitto, dal faraone. Il faraone assicurò il vitto ad Adad e gli diede  casa e terreni. 19Il faraone prese in simpatia Adad, e gli diede in  moglie una sua cognata, sorella della regina Tafni. 20Adad ebbe poi un  figlio da lei, chiamato Ghenubat, che fu allevato dalla regina Tafni,  nel suo palazzo, assieme ai figli del faraone.
21Quando, in Egitto, Adad venne a sapere che Davide e Ioab, il comandante del suo esercito, erano morti, disse al faraone:
- Lasciami partire, voglio tornare nella mia terra.
22Il faraone gli rispose:
- Ti ho fatto mancare qualche cosa? È per questo che vuoi tornare alla tua terra?
- No, - rispose Adad, - ma lasciami partire lo stesso.
23-24Dio  spinse anche un altro nemico contro Salomone, un certo Razon, figlio di  Eliada. Ai tempi di Davide, Razon era stato agli ordini di Adad- Ezer,  re di Zoba. Quando Davide aveva sconfitto Adad- Ezer, Razon era fuggito,  aveva raccolto alcuni uomini ed era diventato capo di una banda di  fuorilegge. Poi era andato a stabilirsi a Damasco ed era diventato re di  quella città. 25Per tutta la vita di Salomone, Razon fu nemico  d'Israele. Anche Adad fu contro Israele e gli fece del male. Adad fu re  di Edom.

La promessa di Dio a Geroboamo
26Geroboamo, uno dei  funzionari di Salomone, si ribellò a lui. Era figlio di Nebat, un uomo  della tribù di Efraim, originario di Zereda. Sua madre era una vedova  chiamata Zerua. 27Ecco come nacque la rivolta. Salomone stava facendo  costruire il terrapieno del Millo e completare le mura della città.  28Geroboamo era un giovane molto capace. Quando Salomone vide come  lavorava, lo mise a dirigere gli operai discendenti da Giuseppe. 29Un  giorno Geroboamo uscì da Gerusalemme. Per la strada gli venne incontro  il profeta Achia da Silo. Erano soli in campagna e Achia aveva un  mantello nuovo. 30Achia si tolse il mantello nuovo, lo strappò in dodici  parti 31e disse a Geroboamo: 'Prendi dieci di questi pezzi'. Poi gli  spiegò: 'Così ti dice il Signore, il Dio d'Israele: Toglierò il regno a  Salomone e darò a te dieci tribù. 32Però, per amore del mio servo Davide  e di Gerusalemme, la città che ho scelto per me fra tutte le città  d'Israele, a Salomone lascerò una tribù 33Farò così perché Salomone mi  ha abbandonato e ha adorato divinità di altri popoli: Astarte, dea di  Sidone, Camos, dio dei Moabiti, Milcom, dio degli Ammoniti. Salomone non  è stato fedele, non ha fatto la mia volontà, non ha messo in pratica le  mie leggi e i miei comandamenti, come invece aveva fatto suo padre  Davide. 34Tuttavia non lo priverò di tutto il regno e continuerò a farlo  regnare finché vive. Farò questo per amore del mio servo Davide, che io  avevo scelto e che metteva in pratica le mie leggi e i miei  comandamenti. 35Toglierò il regno dalle mani del figlio di Salomone e  darò a te dieci tribù. 36A lui ne lascerò una, così non si spegnerà la  lampada di Davide, la discendenza del mio servo, in Gerusalemme, città  che mi sono scelta come luogo della mia presenza. 37Ti farò diventare re  e tu governerai su tutto il territorio che vorrai; sarai re d'Israele.  38Se ascolterai i miei ordini, se seguirai il cammino che ti indicherò e  farai la mia volontà, se, come ha fatto il mio servo Davide, metterai  in pratica le mie leggi e i miei comandamenti, io sarò con te. Ti darò  una discendenza forte e stabile, come ho fatto per Davide. Ti affiderò  Israele e 39punirò così i discendenti di Davide per le colpe di  Salomone, ma non per sempre'. 40Salomone cercò di far uccidere  Geroboamo, ma egli fuggì in Egitto, dal re Sisach. Rimase là fino alla  morte di Salomone.

Morte di Salomone
( vedi 2 Cronache 9, 29- 31)
41Tutte  le altre cose che Salomone fece, le sue imprese, i suoi discorsi pieni  di sapienza sono scritti nella 'Storia di Salomone'. 42Salomone regnò a  Gerusalemme, su tutto il popolo d'Israele, per quarant'anni. 43Quando  morì, fu sepolto nella Città di Davide. Dopo di lui regnò suo figlio  Roboamo.

Storia dei regni d'Israele e di Giuda

L'assemblea di Sichem
(vedi 2 Cronache 10, 1- 15)
1Roboamo  andò a Sichem, dove tutto il popolo d'Israele si era riunito per  proclamarlo re. 2Quando Geroboamo, figlio di Nebat, già da tempo fuggito  in Egitto per paura del re Salomone, venne a saperlo, si trattenne  ancora in Egitto. 3Ma l'assemblea degli Israeliti mandò a chiamare  Geroboamo. Poi, tutti insieme, andarono a parlare a Roboamo e gli  dissero:
4 - Tuo padre Salomone ci ha imposto un giogo molto pesante.  Se tu alleggerirai le dure condizioni che tuo padre ci ha imposto e ci  lascerai più liberi, noi ti serviremo.
5 - Ritornate da me dopodomani, - disse loro Roboamo.
Allora il popolo se ne andò.
6Il re Roboamo consultò gli anziani che erano stati a servizio di suo padre Salomone quand'era ancora vivo:
- Che cosa mi consigliate di rispondere al popolo?
7Essi gli suggerirono:
-  Se adesso ti mostri pronto a servire il popolo, se accogli le sue  richieste e dài una risposta favorevole, sarai sempre ubbidito.
8Roboamo,  però, trascurò il consiglio degli anziani e si rivolse ai giovani che  erano cresciuti insieme con lui e che ora erano al suo servizio:
9 - Il popolo mi ha chiesto di alleggerire il giogo imposto da mio padre Salomone. Come devo comportarmi?
10Essi gli risposero:
-  Al popolo che ti ha chiesto di alleggerire la dura schiavitù impostagli  da tuo padre dovrai rispondere così: Quel che vi ha fatto mio padre non  è niente in confronto di quel che vi farò io! 11Se il dominio che mio  padre vi ha imposto è stato duro, io lo renderò ancor più duro. Se mio  padre vi ha punito a frustate, io userò fruste con punte di ferro! 12Due  giorni dopo Geroboamo e tutto il popolo andarono dal re Roboamo, come  egli aveva ordinato. 13Roboamo non seguì il suggerimento degli anziani,  ma rispose duramente al popolo, 14come gli avevano consigliato i  giovani: 'Mio padre vi ha imposto un duro dominio, ma io lo renderò  ancor più duro. Mio padre vi ha puniti a frustate, ma io userò fruste  con punte di ferro!'. 15Il re, dunque, respinse le richieste del popolo.  Tutto questo era stato predisposto dal Signore. Egli voleva realizzare  quel che aveva fatto annunziare a Geroboamo, figlio di Nebat, dal  profeta Achia di Silo.
Il regno diviso
(vedi 2 Cronache 10, 16- 11, 14)
16Gli  Israeliti capirono che il re non dava loro retta. Allora gli risposero:  'Non abbiamo niente da spartire con la famiglia di Davide, non abbiamo  nulla a che fare con questo figlio di lesse! Gente d'Israele, torniamo  alle nostre tende! E tu discendente di Davide, occupati del tuo regno!'.  Così gli Israeliti si separarono da Roboamo. 17Rimasero sottomessi a  Roboamo solo Israeliti che abitavano città del territorio di Giuda. 18Il  re Roboamo volle mandare dagli Israeliti Adoram, sorvegliante dei  lavori obbligatori. Essi, però, lo uccisero a sassate. Allora Roboamo  saltò sul suo carro e fuggì a Gerusalemme. 19Da allora le tribù del  territorio d'Israele sono in rivolta contro la dinastia di Davide.  20Quando gli Israeliti seppero che Geroboamo era tornato, lo mandarono a  chiamare perché partecipasse alla loro assemblea. Lo proclamarono re di  tutto Israele. Solo la tribù di Giuda rimase fedele alla dinastia di  Davide. 21Allora Roboamo, figlio di Salomone, andò a Gerusalemme e riunì  la gente delle tribù di Giuda e di Beniamino, in tutto centoottantamila  soldati scelti, per combattere contro il regno d'Israele e riprendere  il potere. 22Ma Dio ordinò al profeta Semaia di andare a riferire queste  parole 23a Roboamo, figlio di Salomone, re di Giuda, e agli altri  abitanti delle tribù di Giuda e Beniamino: 24'Così dice il Signore: Non  andate a far guerra agli Israeliti, vostri fratelli. Ognuno se ne torni a  casa sua, perché ho voluto io questa situazione'. Gli abitanti di Giuda  ubbidirono all'ordine del Signore e rinunziarono alla guerra.  25Geroboamo fece fortificare la città di Sichem, sulle montagne di  Efraim, e vi si stabilì. In seguito lasciò Sichem e andò a fortificare  la città di Penuel.

Il peccato di Geroboamo
26Geroboamo pensò  fra sé: 'Il potere potrebbe ritornare alla dinastia di Davide. 27Se gli  abitanti del regno del nord continueranno ad andare a Gerusalemme per  offrire sacrifici nel tempio, rimarranno legati al loro re di prima;  uccideranno me e torneranno sotto Roboamo, re di Giuda'. 28Dopo aver  chiesto consiglio, Geroboamo fece fabbricare due vitelli d'oro. Poi  disse al popolo: 'Non avete più bisogno di andare a Gerusalemme. Sono  questi, o Israeliti, i vostri dèi, questi vi hanno fatto uscire  dall'Egitto!'. 29Geroboamo fece collocare un vitello a Betel e l'altro a  Dan. 30Questo fatto fu l'origine di una grave colpa. Il popolo,  infatti, cominciò ad andare in processione davanti a uno dei vitelli  fino a Dan. 31Geroboamo costruì anche dei santuari sulle colline. Scelse  come sacerdoti persone del popolo, anche non appartenenti alla famiglia  dei leviti. 32Istituì poi una nuova festa, simile a una che si  celebrava nel territorio di Giuda. Essa aveva luogo il quindici  dell'ottavo mese. Quando offriva sacrifici al vitello d'oro di Betel,  saliva egli stesso all'altare. Mandò anche a Betel alcuni sacerdoti che  aveva scelto per i santuari sulle colline.
Condanna del culto di Betel
33Il  quindici dell'ottavo mese, - aveva scelto lui a suo piacere questa  data, - Geroboamo andò all'altare che aveva fatto costruire a Betel e  celebrò la festa per gli abitanti d'Israele. Andò personalmente a  presentare offerte d'incenso.

1Per ordine del Signore, un profeta si recò dal  territorio di Giuda fino a Betel. Arrivò proprio mentre Geroboamo stava  offrendo incenso sull'altare. 2Come gli aveva ordinato il Signore, il  profeta si volse verso l'altare e gridò: 'Altare, altare! Tra i  discendenti di Davide nascerà un uomo di nome Giosia - dice il Signore. -  Egli sacrificherà sopra di te i sacerdoti dei santuari sulle colline,  quelli che depongono su di te le loro offerte d'incenso. Su di te  bruceranno ossa umane!'
3Quello stesso giorno il profeta disse: 'Ora  vi darò una prova che il Signore ha parlato. L'altare si spaccherà e la  cenere che c'è sopra si spargerà'. 4Quando il re Geroboamo sentì le  minacce pronunziate dal profeta, alzò la mano dall'altare e ordinò:  'Prendete quest'uomo!'. Ma il braccio gli rimase paralizzato e non  riuscì più a piegarlo. 5L'altare si spaccò e la cenere si sparse per  terra, come il profeta aveva preannunziato per ordine del Signore.  6Allora il re disse al profeta: 'Supplica il Signore, il tuo Dio, di  calmare il suo sdegno; pregalo di guarire la mia mano'. Il profeta  supplicò il Signore e la mano del re tornò sana come prima. 7Il re disse  allora al profeta:
- Vieni a casa mia a mangiare qualcosa. Voglio farti un regalo.
8Ma il profeta rispose al re:
-  Non verrò a casa tua, non mangerò un solo boccone e non berrò una  goccia d'acqua in questo posto, neppure se tu mi darai la metà dei tuoi  averi. 9Il Signore mi ha ordinato di non mangiare né bere niente e di  non ritornare per la stessa strada. 10Poi il profeta se ne andò per  un'altra via, senza ripassare per la strada fatta per venire a Betel.

Disubbidienza di un profeta
11A  Betel viveva un anziano profeta. I suoi figli gli raccontarono tutto  quel che il profeta venuto dal regno di Giuda aveva fatto quel giorno  proprio a Betel e le parole che aveva dette al re. 12Il padre chiese  loro che strada aveva preso il profeta venuto dal regno di Giuda.  Siccome i figli avevano visto in quale direzione era andato, 13il  vecchio profeta disse loro di sellargli l'asino. I figli ubbidirono, il  vecchio montò sull'asino e 14corse dietro al profeta venuto dal regno di  Giuda. Lo trovò seduto sotto un grande albero e gli chiese:
- Sei tu il profeta venuto dal regno di Giuda?
15L'altro rispose di sì. Allora il vecchio profeta gli disse:
- Vieni a casa mia a mangiare qualcosa.
16Ma il profeta venuto dal regno di Giuda rispose:
-  Non posso venire con te. Non posso mangiare un solo boccone, né bere  una sola goccia d'acqua in questo luogo. 17Il Signore mi ha ordinato di  non fermarmi qui a mangiare e di tornare subito nel regno di Giuda, per  una strada diversa da quella fatta all'andata.
18Il vecchio insistette:
-  Anch'io sono un profeta, come te. Un angelo mandato da Dio mi ha  ordinato di invitarti a casa mia a mangiare e bere qualcosa. In realtà  il vecchio mentiva, 19ma il profeta venuto dal regno di Giuda lo seguì e  mangiò a casa sua.

Condanna del profeta
20Erano ancora  seduti a tavola, quando il Signore spinse il vecchio profeta di Betel a  parlare. 21Egli gridò all'altro profeta: 'Ascolta quel che ti dice il  Signore: Hai osato resistere ai miei ordini, non hai rispettato le  disposizioni che il tuo Dio ti ha dato. 22Sei tornato a Betel, hai  mangiato e bevuto, anche se ti avevo ordinato di non farlo. Morirai e il  tuo cadavere non sarà sepolto con i tuoi padri'. 23Dopo il pranzo il  vecchio profeta sellò l'asino dell'altro profeta, 24che si mise in  viaggio. Per la strada fu assalito da un leone e ucciso. Il suo cadavere  rimase sulla strada, con accanto il leone e l'asino, immobili. 25Alcuni  uomini che passavano per la strada videro il cadavere per terra, e  accanto il leone. Andarono a raccontare il fatto nella città dove  abitava il vecchio profeta. 26Così anche lui, - che aveva convinto  l'altro profeta a tornare a Betel, - venne a sapere quel che era  successo. Allora disse: 'Questo profeta si è opposto alla volontà del  Signore. Perciò il Signore lo ha abbandonato e il leone lo ha assalito. È  stato ucciso, come il Signore aveva detto'. 27Il vecchio ordinò ai suoi  figli di sellargli l'asino ed essi ubbidirono. 28Poi partì e trovò il  cadavere del profeta steso sulla strada. L'asino e il leone erano ancora  lì vicino. Il leone non aveva divorato il cadavere e neppure sbranato  l'asino. 29Il vecchio raccolse il cadavere, lo caricò sull'asino e lo  portò a Betel, per far lutto e seppellirlo. 30Il cadavere fu sepolto  nella tomba del vecchio profeta di Betel, mentre la gente cantava il  lamento funebre: 'Ahimè, fratello mio. . . '. 31Terminato il funerale,  il vecchio disse ai suoi figli: 'Quando morirò, mi seppellirete nella  mia tomba, dove adesso abbiamo sepolto il profeta venuto dal regno di  Giuda; metterete il mio cadavere accanto al suo. 32Quanto alle minacce  da lui pronunziate per ordine del Signore contro l'altare di Betel e  contro i santuari sulle colline di Samaria, esse si realizzeranno di  certo'.

Le colpe di Geroboamo
33Nonostante questi fatti,  Geroboamo non smise di commettere le sue azioni malvagie. Sceglieva a  caso i sacerdoti per i santuari sulle colline. Faceva sacerdoti tutti  quelli che ne avevano voglia. 34Questo modo di agire fu la grande colpa  della famiglia di Geroboamo. Per questo essa fu distrutta e cancellata  per sempre dalla faccia della terra.

Morte del figlio di Geroboamo
1In  quel tempo, Abia, figlio di Geroboamo, si ammalò. 2Perciò Geroboamo  disse a sua moglie: 'Va' a Silo, dal profeta Achia, quello che mi  annunziò che sarei diventato re di questo popolo. Però vestiti in modo  tale che nessuno si accorga che sei mia moglie. 3Porta con te dieci  pani, focacce e un vaso di miele. Vallo a trovare: lui saprà dirti che  cosa succederà a nostro figlio'. 4La moglie di Geroboamo andò a Silo ed  entrò nella casa di Achia. Egli era talmente vecchio che non ci vedeva  più. 5Ma il Signore lo aveva avvertito che la moglie di Geroboamo  sarebbe venuta da lui a interrogarlo sul figlio malato. Gli aveva detto  che era travestita e gli aveva anche suggerito come rispondere. 6Achia,  dunque, appena sentì dal rumore dei passi che la moglie di Geroboamo si  avvicinava alla porta, le disse: 'Entra, moglie di Geroboamo. Perché ti  sei travestita? Ho per te cattive notizie. 7Riferisci a Geroboamo queste  parole da parte del Signore, il Dio d'Israele: 'Eri soltanto un uomo  qualsiasi. Ti ho preso e ho fatto di te il capo d'Israele, mio popolo.  8Ho tolto il potere alla dinastia di Davide e l'ho dato a te. Ma non ti  sei comportato come il mio servitore Davide. Lui ubbidiva ai miei  comandamenti, mi è stato fedele ed ha sempre fatto la mia volontà. 9Tu,  invece, ti sei comportato ancor peggio di tutti i tuoi predecessori. Hai  fabbricato statue di altri dèi per provocarmi e ti sei sbarazzato di  me. 10Perciò ora, Geroboamo, travolgerò la tua famiglia nella sventura.  In tutto Israele distruggerò ogni maschio della tua famiglia, dal primo  all'ultimo. Vi spazzerò via come letame, farò piazza pulita! 11l cani  sbraneranno quelli della tua famiglia che moriranno in città. Chi morirà  in campagna sarà divorato dagli uccelli rapaci'. Queste sono le parole  del Signore, - disse Achia. - 12Ora, moglie di Geroboamo, torna a casa.  Quando raggiungerai la città, tuo figlio morirà. 13Tutti gli abitanti di  Israele faranno lutto per lui e parteciperanno al suo funerale. Sarà  l'unico dei discendenti di Geroboamo ad essere sepolto in una tomba,  perché è l'unico in cui il Signore, Dio d'Israele, ha trovato qualcosa  di buono. 14Poi il Signore sceglierà un nuovo re d'Israele, che  distruggerà la famiglia di Geroboamo. 15Il Signore colpirà gli abitanti  del regno d'Israele, ed essi tremeranno come una canna mossa dall'acqua.  Li caccerà da questa buona terra che ha dato ai loro padri. Li  disperderà oltre il fiume Eufrate, perché hanno costruito dei pali sacri  e così lo hanno molto esasperato. 16Per le colpe di Geroboamo e per  quelle che lui ha fatto commettere al popolo, il Signore abbandonerà gli  Israeliti'. 17Allora la moglie di Geroboamo partì e andò a Tirza. Stava  entrando in casa quando suo figlio morì. 18Lo seppellirono e tutto il  popolo d'Israele partecipò al suo funerale, proprio come il Signore  aveva annunziato per mezzo del suo servo, il profeta Achia.

Morte di Geroboamo
19Gli  altri fatti della vita di Geroboamo, le guerre che fece e come governò,  sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'. 20Geroboamo aveva  regnato ventidue anni, quando mori. Dopo di lui regnò suo figlio Nadab.

Roboamo, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 12, 1- 16)
21Roboamo,  figlio di Salomone e di una donna ammonita di nome Naama, regnò sul  territorio di Giuda. Diventò re all'età di quarantun'anni e regnò per  diciassette. La sua capitale fu Gerusalemme, la città che il Signore  aveva scelto fra tutte le tribù per manifestarvi la sua presenza. 22Gli  abitanti di Giuda andarono contro la volontà del Signore. Con i loro  peccati provocarono la sua ira, molto più dei loro padri. 23Costruirono  santuari, stele, e pali sacri su tutte le colline e sotto ogni albero  verde. 24In tutto il paese si praticava la prostituzione sacra. Insomma,  si ripetevano le pratiche vergognose dei popoli che il Signore aveva  privato delle loro terre per far posto a Israele. 25Durante il quinto  anno di regno di Roboamo, Sisach, re d'Egitto, attaccò Gerusalemme. 26Si  impadronì dei tesori del tempio e della reggia. Prese anche gli scudi  d'oro fatti fare dal re Salomone. 27Per sostituirli, Roboamo fece fare  scudi di bronzo e li affidò agli ufficiali delle guardie che prestavano  servizio all'ingresso della reggia. 28Le guardie li prendevano ogni  volta che il re andava nel tempio, poi li riportavano nella sala della  guardia. 29Gli altri fatti della vita di Roboamo sono raccontati nella  'Storia dei re di Giuda'. 30Egli fu continuamente in guerra con  Geroboamo. 31Quando morì, Roboamo fu sepolto nella Città di Davide  accanto ai suoi antenati. Sua madre, di origine ammonita si chiamava  Naama. Dopo di lui regnò suo figlio Abiam.

Abiam, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 13, 1- 3. 22- 23)
1Abiam  diventò re di Giuda quando Geroboamo, figlio di Nebat, era re d'Israele  da diciotto anni. 2Regnò tre anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava  Maaca ed era figlia di Assalonne. 3Abiam commise gli stessi peccati di  suo padre. Contrariamente al suo antenato Davide, il suo cuore si  ribellò al Signore, il suo Dio. 4Tuttavia, per amore di Davide, il  Signore non volle estinguere la sua dinastia: diede un figlio ad Abiam e  mantenne stabile Gerusalemme. 5Tutto questo avvenne perché Davide aveva  fatto la volontà del Signore e in tutta la sua vita non aveva mai  trasgredito ai suoi comandamenti, eccetto che nel caso di Uria l'Ittita.  6Le ostilità cominciate tra Roboamo e Geroboamo continuarono per tutta  la vita di Abiam. 7Gli altri fatti della vita di Abiam sono raccontati  nella 'Storia dei re di Giuda'. Abiam fu continuamente in guerra con  Geroboamo. 8Quando morì, fu sepolto nella Città di Davide. Dopo di lui,  regnò suo figlio Asa.

Asa, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 14,1-2;15,16-19;16,1-6.11-14)
9Nel  ventesimo anno di regno di Geroboamo, re d'Israele, Asa divenne re di  Giuda. 10Egli regnò quarantun anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava  Maaca ed era figlia di Assalonne. 11Asa fece sempre la volontà del  Signore, come il suo antenato Davide. 12Allontanò dal suo territorio  tutti quelli che praticavano la prostituzione sacra e tolse di mezzo  tutti gli idoli costruiti da suo padre. 13Tolse a sua madre Maaca la  dignità di regina madre, perché lei aveva costruito un idolo vergognoso  in onore della dea Asera. Asa fece abbattere questa immagine e la fece  bruciare vicino al torrente Cedron. 14I santuari sulle colline, però,  non furono aboliti, anche se Asa restò tutta la vita fedele al Signore,  con tutto il cuore. 15Fece anche portare nel tempio le offerte  consacrate da lui e da suo padre: argento, oro e oggetti preziosi. 16Asa  fu continuamente in guerra con Baasa, re d'Israele, successore di  Geroboamo. 17Baasa venne ad attaccare il territorio di Giuda. Fece  fortificare la città di Rama, in modo da impedire il passaggio e le  comunicazioni ad Asa. 18Asa, allora, consegnò ai suoi funzionari tutto  l'oro e l'argento che era rimasto nel tesoro del tempio e il tesoro del  palazzo reale. Ordinò loro di portare tutto nella città di Damasco, al  re degli Aramei. Si chiamava Ben-Adad, era figlio di Tab-Rimmon e nipote  di Chezion. Dovevano fargli questa proposta da parte di Asa:  19'Diventiamo alleati, come erano alleati già i nostri padri. Ti mando  un dono d'argento e d'oro. Ti prego, rompi la tua alleanza con Baasa, re  d'Israele, così dovrà interrompere la guerra'. 20Ben-Adad accettò la  proposta del re Asa e mandò i comandanti del suo esercito ad attaccare  le città d'Israele. Presero lon, Dan, Abel- Bet- Maaca e l'intera  regione del lago di Genesaret e tutto il territorio di Neftali. 21Quando  Baasa fu informato dell'accaduto, smise di fortificare Rama e rimase a  Tirza. 22Asa convocò tutti gli abitanti di Giuda, senza eccezioni,  perché andassero a Rama a portar via le pietre e il legname usati da  Baasa per fortificare quella città. Con questi materiali il re Asa fece  fortificare Gheba di Beniamino e Mizpa. 23Gli altri fatti della vita di  Asa, le sue imprese e le città che costruì sono elencati nella 'Storia  dei re di Giuda'. Durante la sua vecchiaia, Asa ebbe una malattia ai  piedi. 24Quando morì, fu sepolto nella Città di Davide. Dopo di lui  regnò suo figlio Giosafat.

Nadab, re d'Israele
25Durante il  secondo anno del regno di Asa, re di Giuda, Nadab, figlio di Geroboamo,  divenne re d'Israele. Regnò due anni. 26Egli andò continuamente contro  la volontà del Signore. Commise le stesse colpe di suo padre e, come  lui, trascinò Israele nel suo peccato. 27Baasa, figlio di Achia, della  famiglia di Issacar, organizzò un complotto contro Nadab e riuscì a  ucciderlo mentre egli stava assediando con gli Israeliti la città  filistea di Ghibbeton. 28Era il terzo anno di regno di Asa, re di Giuda.  Baasa diventò così re al posto di Nadab. 29Ottenuto il potere, sterminò  tutta la famiglia di Geroboamo. Come il Signore aveva annunziato per  mezzo del suo servo, il profeta Achia di Silo, la stirpe di Geroboamo fu  eliminata, non rimase un solo superstite. 30Tutto questo avvenne perché  Geroboamo aveva esasperato il Signore, Dio d'Israele, con i peccati che  aveva commesso e in cui aveva trascinato il popolo. 31Gli altri fatti  della vita di Nadab sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'.  32Asa, re di Giuda, e Baasa, re d'Israele, furono continuamente in  guerra fra loro.

Baasa, re d'Israele
33Nel terzo anno di  regno di Asa, re di Giuda, Baasa, figlio di Achia, divenne re d'Israele.  Regnò ventiquattro anni e la sua capitale fu Tirza. 34Andò contro la  volontà del Signore. Si comportò come Geroboamo e commise gli stessi  peccati che egli aveva fatto commettere al popolo d'Israele.

1Il Signore comunicò a Ieu, figlio di Canani,  questo messaggio per Baasa: 2'Non eri nessuno, ma io ti ho messo a capo  d'Israele, mio popolo. Tu, però, hai commesso le stesse colpe di  Geroboamo; hai spinto il mio popolo, Israele, nel peccato ed essi mi  hanno esasperato con le loro colpe. 3Perciò ora spazzerò via te e la tua  famiglia! La tratterò come quella di Geroboamo, figlio di Nebat!  4Quelli della tua famiglia che moriranno in città saranno sbranati dai  cani, quelli che moriranno in campagna li mangeranno gli uccelli  rapaci!'. 5Gli altri fatti della vita di Baasa e le sue imprese sono  scritti nella 'Storia dei re d'Israele'. 6Alla sua morte, Baasa fu  sepolto a Tirza. Dopo di lui regnò suo figlio Ela. 7Per due motivi il  Signore aveva mandato un messaggio contro Baasa e la sua famiglia per  mezzo del profeta Ieu, figlio di Canani. Innanzi tutto perché Baasa era  andato contro la volontà del Signore, al punto di esasperarlo con gli  idoli da loro fabbricati, come aveva fatto la famiglia di Geroboamo; in  secondo luogo perché Baasa aveva distrutto la famiglia di Geroboamo.

Ela, re d'Israele
8Nel  ventiseiesimo anno di regno di Asa in Giuda, Ela, figlio di Baasa,  divenne re d'Israele. Regnò due anni, con sede a Tirza. 9Zimri, un  ufficiale che comandava metà dei carri da guerra, organizzò un complotto  contro di lui. Un giorno, Ela si trovava a Tirza, a banchetto, in casa  di Arza, il capo del palazzo. Quando Ela era già ubriaco, 10Zimri  arrivò, lo uccise e divenne re al posto suo. Era il ventisettesimo anno  di regno di Asa, re di Giuda. 11Appena salito al trono, Zimri sterminò  la famiglia di Baasa. Nessun maschio, nessun parente o amico fu lasciato  in vita. 12Come il Signore aveva fatto annunziare per mezzo del profeta  Ieu, Zimri distrusse completamente la famiglia di Baasa. 13Questo  avvenne perché Baasa e suo figlio Ela avevano commesso molte colpe,  avevano spinto il popolo d'Israele a peccare e avevano esasperato il  Signore con i loro idoli da nulla. 14Gli altri fatti della vita di Ela  sono scritti nella 'Storia dei re d'Israele'.

Zimri, re d'Israele
15Nel  ventisettesimo anno di regno di Asa, re di Giuda, Zimri diventò re a  Tirza, per sette giorni. L'esercito era andato ad assediare la città di  Ghibbeton, che apparteneva ai Filistei. 16Durante l'assedio si venne a  sapere che Zimri aveva fatto un complotto e che aveva persino ucciso il  re. Allora, il giorno stesso, nell'accampamento, tutti proclamarono il  comandante dell'esercito, Omri, re d'Israele. 17Omri salì con tutto  l'esercito da Ghibbeton a Tirza e l'assediò. 18Quando Zimri si accorse  che la città era ormai perduta, andò negli appartamenti della reggia, li  incendiò e morì tra le fiamme. 19Tutto questo avvenne per le sue colpe.  Era andato contro la volontà del Signore, si era comportato male come  Geroboamo e aveva spinto a peccare il popolo d'Israele. 20Gli altri  fatti della vita di Zimri sono scritti nella 'Storia dei re d'Israele';  lì si parla anche del suo complotto.
Omri, re d'Israele
21Il  popolo d'Israele era diviso. Metà voleva come re Tibni, figlio di  Ghinat; gli altri sostenevano Omri. 22I sostenitori di Omri ebbero il  sopravvento su quelli di Tibni, figlio di Ghinat. Tibni morì e Omri  divenne re 23nel trentunesimo anno di regno di Asa, re di Giuda. Regnò  dodici anni. Per sei governò a Tirza, 24poi acquistò il monte Someron da  un certo Semer, per circa settanta chilogrammi d'argento. Su questo  monte costruì una città, che chiamò Samaria, dal nome dell'antico  proprietario del monte. 25Omri andò contro la volontà del Signore e si  comportò peggio dei suoi predecessori. 26Commise le colpe di Geroboamo  e, come lui, spinse gli Israeliti a peccare. Così essi esasperarono il  Signore con i loro idoli da nulla. 27Gli altri fatti della vita di Omri e  le sue imprese sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'. 28Alla  sua morte fu sepolto a Samaria. Dopo di lui regnò suo figlio Acab.

Acab, re d'Israele
29Nel  trentottesimo anno di regno di Asa, re di Giuda, Acab, figlio di Omri,  divenne re d'Israele. Regnò ventidue anni a Samaria. 30Andò contro la  volontà del Signore, ancor più di tutti i suoi predecessori. 31Commise  più colpe di Geroboamo, figlio di Nebat. Sposò Gezabele, figlia di Et-  Baal, re di Sidone. Adorò il dio Baal, si inchinò davanti a lui. 32Gli  costruì un tempio con altare a Samaria. 33Innalzò anche un palo sacro  alla dea Asera. Continuò a fare di tutto per esasperare il Signore, il  Dio d'Israele; in questo superò tutti i re d'Israele che lo avevano  preceduto. 34In quel tempo un certo Chiel, di Betel, ricostruì la città  di Gerico. Si realizzò la minaccia che il Signore aveva pronunziato per  mezzo di Giosuè, figlio di Nun: quando gettò le fondamenta della città,  Chiel perse il suo primogenito Abiram e, quando costruì le porte, perse  il suo ultimogenito Segub.

1Elia di Tisbe,  villaggio nel territorio di Galaad, disse al re Acab: 'Com'è vero che il  Signore, il Dio d'Israele, vive, io, suo servo, ti avverto! Nei  prossimi anni non vi saranno né pioggia né rugiada se non quando lo dirò  io!'.

Elia al torrente Cherit
2Poi il Signore diede  quest'ordine a Elia: 3'Parti e vai verso oriente. Nasconditi nei pressi  del torrente Cherit, a est del Giordano. 4Laggiù berrai l'acqua del  torrente e io manderò dei corvi a portarti da mangiare'. 5Elia ubbidì  all'ordine del Signore. Andò a stare oltre il Giordano, nei pressi del  torrente Cherit. 6Al mattino i corvi gli portavano pane e carne e ancora  pane e carne la sera. Beveva l'acqua del torrente. 7Un giorno, però, il  torrente restò asciutto perché in quella regione non pioveva.

Elia e la vedova di Sarepta
8Il  Signore, allora, diede quest'ordine ad Elia: 9'Va' a Sarepta, nel  territorio di Sidone, e fermati là, perché ho ordinato ad una vedova di  provvedere al tuo mantenimento'. 10Elia partì per Sarepta. Giunto alle  porte della città, vide una vedova che raccoglieva legna e le disse:
- Ti prego, portami una brocca con un po' d'acqua da bere.
11Mentre la donna andava a prendergli l'acqua, Elia gridò:
- Portami anche un pezzo di pane! 12La donna gli rispose:
-  Com'è vero che il Signore, il tuo Dio, vive, ti assicuro che non ho più  pane! Ho soltanto un pugno di farina e un po' d'olio in una brocca.  Adesso raccolgo due pezzi di legna e vado a cuocere una focaccia per me e  mio figlio; mangeremo e poi non ci resterà che morire!
13Elia le disse:
-  Non preoccuparti! Fa' pure come hai detto, ma prima cuoci una focaccia  per me e portamela. Dopo ne farai anche per te e tuo figlio. 14Infatti  il Signore, il Dio d'Israele, ha detto: 'Il vaso della farina non si  svuoterà, nella brocca non mancherà olio fino al giorno in cui io  manderò di nuovo la pioggia sulla terra'. 15La donna andò a fare quel  che Elia le aveva ordinato. Ebbero abbastanza cibo per molto tempo. 16Il  vaso della farina e la brocca dell'olio non si svuotarono, come il  Signore aveva annunziato per mezzo di Elia.

Elia e il figlio della vedova
17Qualche  tempo dopo il figlio della padrona di casa si ammalò: la malattia era  molto grave; il respiro cessò. 18Allora la donna disse ad Elia:
- Che cosa vuoi da me, uomo di Dio? Sei venuto a mettermi davanti alle mie colpe e a far morire mio figlio?
19Elia le rispose:
- Dammi tuo figlio.
Lo  prese dalle braccia di lei, lo portò al piano di sopra, nella stanza in  cui abitava, e lo distese sul letto. 20Poi pregò il Signore: 'Signore,  mio Dio, perché colpisci anche questa vedova che mi ospita, perché le  fai morire il figlio?'. 21Poi si stese tre volte sul bambino e pregò di  nuovo: 'Fa' che questo bambino torni a vivere!'. 22Il Signore ascoltò la  richiesta di Elia e il bambino riprese a respirare e a vivere. 23Elia  lo prese, lo portò al piano di sotto e lo diede a sua madre, dicendo:
- Guarda, tuo figlio è vivo!
24La donna, allora, disse ad Elia:
- Ora so che tu sei un uomo di Dio e che il Signore parla veramente attraverso la tua bocca!

Elia e i profeti di Baal
1Qualche  tempo dopo, durante il terzo anno di siccità, il Signore diede  quest'ordine ad Elia: 'Presentati al re Acab, perché sto per far cadere  la pioggia sulla terra'. 2Elia andò dal re Acab. La carestia colpiva  duramente la regione di Samaria. 3Acab, perciò, aveva convocato Abdia,  il responsabile del palazzo. Questo Abdia era una persona profondamente  fedele al Signore. 4Infatti, quando Gezabele aveva sterminato i profeti  del Signore, Abdia ne aveva salvati cento. Cinquanta li aveva nascosti  in una caverna e cinquanta in un'altra e aveva procurato loro cibo e  acqua. 5Acab ordinò dunque ad Abdia: 'Esplora tutte le sorgenti e i  corsi d'acqua della regione; se almeno lì si troverà erba per tenere in  vita cavalli e muli, non si dovrà uccidere una parte delle bestie'. 6Poi  Acab e Abdia si divisero le zone del territorio da esplorare e  partirono ognuno in direzione diversa. 7Mentre Abdia era in cammino,  all'improvviso vide Elia venirgli incontro. Lo riconobbe, si inchinò  fino a terra e gli disse:
- Sei proprio tu, Elia, mio signore?
8 - Sono io, - rispose Elia. - Va' a riferire al tuo padrone che mi hai visto qui.
9  - Che cosa ho fatto di male? - chiese Abdia. - Vuoi proprio che Acab mi  uccida? 10Com'è vero che il Signore, il tuo Dio, vive, non c'è nazione o  regno della terra in cui il re Acab non ti abbia fatto cercare! Quando  rispondevano che non c'eri, Acab pretendeva addirittura un giuramento!  11Come puoi chiedermi di dire ad Acab che tu, Elia, sei qui? 12Quando io  me ne sarò andato, lo spirito del Signore ti trasporterà non so dove.  Io intanto andrò a dire ad Acab quel che mi hai detto; lui non ti  troverà e mi ucciderà. Eppure sono stato fedele al Signore fin da  ragazzo! 13Non hai saputo che, quando Gezabele ha sterminato i profeti  del Signore, io ne ho salvati cento? Li ho nascosti, cinquanta in una  grotta e cinquanta in un'altra, e ho procurato loro viveri ed acqua. 14E  ora tu mi chiedi di dire al re che ti ho visto qui? Certamente mi  ucciderà!'.
15Elia gli rispose:
- Com'è vero che il Signore dell'universo vive, io, suo servo, ti assicuro che oggi stesso mi farò vedere dal re!
16Abdia raggiunse Acab e gli raccontò tutto. Acab si mise in cammino per andare da Elia. 17Appena lo vide, gridò:
- Sei tu la causa di tutte le disgrazie d'Israele!
18Elia rispose:
-  Non sono io! La causa delle disgrazie d'Israele siete voi, tu e la tua  famiglia, perché avete smesso di osservare i comandamenti del Signore e  avete adorato gli idoli di Baal! 19Ora fai riunire tutto il popolo  d'Israele intorno a me sul monte Carmelo e convoca i  quattrocentocinquanta profeti del dio Baal e i quattrocento della dea  Asera, i protetti della regina Gezabele. 20Acab riunì gli Israeliti e i  profeti sul monte Carmelo. 21Elia si avvicinò al popolo e cominciò a  parlare:
- Fino a quando ondeggerete senza decidervi? Se il Signore è  Dio, servitelo; ma se il Dio è Baal, servite lui! Il popolo non disse  una parola. 22Elia riprese a parlare:
Sono rimasto solo io, sono  l'unico profeta del Signore, mentre quelli di Baal sono  quattrocentocinquanta. 23Portateci due tori. I profeti di Baal ne  sceglieranno uno, lo faranno a pezzi e lo metteranno sulla legna sopra  l'altare, senza però darvi fuoco. Io preparerò l'altro, lo metterò  anch'io sulla legna, ma non accenderò il fuoco. 24Voi invocherete i  vostri dèi e io invocherò il Signore. Il vero Dio sarà quello che  risponderà mandando il fuoco!
Il popolo rispose:
- Siamo d'accordo!
25Elia disse ai profeti di Baal:
- Scegliete un toro e cominciate voi per primi, perché siete più numerosi. Invocate i vostri dèi, ma non accendete il fuoco.
26Essi  presero il toro, lo prepararono e invocarono Baal, dal mattino fino a  mezzogiorno. Gridavano: 'Baal, ascoltaci'; ma la sola risposta fu il  silenzio. Fecero anche delle danze sacre attorno all'altare che avevano  costruito. 27Verso mezzogiorno, Elia cominciò a prenderli in giro:  'Gridate più forte, perché Baal è un dio! È occupato! oppure ha dovuto  assentarsi un momento! si è messo in viaggio! dorme! svegliatelo!'. 28I  profeti di Baal si misero a gridare più forte. Secondo il loro rituale,  si fecero dei tagli sul corpo con spade e lance, fino a far uscire il  sangue. 29Nel pomeriggio parlarono in estasi fino all'ora del  sacrificio, ma non udirono nessuna voce e non ebbero alcun cenno di  risposta. 30A quel punto Elia disse al popolo: 'Avvicinatevi tutti'. La  gente si raccolse intorno a lui ed egli si mise a riparare l'altare del  Signore che era stato distrutto. 31Prese dodici pietre, una per ogni  tribù dei discendenti di Giacobbe (al quale il Signore aveva dato il  nome di 'Israele'). 32Con queste pietre ricostruì l'altare dedicato al  Signore. Poi, tutt'intorno, scavò un fosso che poteva contenere due vasi  di granaglie. 33Collocò la legna sull'altare, tagliò il toro e lo  depose sulla legna. 34Poi ordinò: 'Riempite quaranta vasi d'acqua e  versatela sull'offerta e sulla legna'. Lo ripeté per tre volte e per tre  volte gli Israeliti eseguirono il suo ordine. 35L'acqua scorreva  intorno all'altare e il fosso si riempì. 36All'ora del sacrificio  pomeridiano, il profeta Elia si avvicinò all'altare e pregò: 'Signore,  Dio d'Abramo, d'Isacco e d'Israele! È venuto il momento! Fa' vedere a  tutti che tu sei Dio in Israele, che io sono il tuo servo e che ho fatto  tutto questo per ordine tuo. 37Ascoltami, Signore! Così questo popolo  capirà che tu solo, o Signore, sei Dio e che ora conduci di nuovo  Israele ad esserti fedele'. 38Il Signore mandò un fuoco che consumò  l'offerta, la legna, persino le pietre e la terra all'intorno, e  prosciugò il fosso. 39Il popolo vide tutto questo. Si inchinarono con la  faccia a terra e gridarono: 'Il Signore è Dio! È lui il vero Dio'.  40Elia ordinò: 'Prendete i profeti di Baal! Non lasciatene scappare  neppure uno!'. Essi li presero, ed Elia li portò al torrente Kison e li  sgozzò.

Fine della siccità
41Elia disse ad Acab: 'Ora va'  pure a mangiare e bere, perché si sente già il rumore della pioggia'.  42Acab andò, mentre Elia salì sulla cima del monte Carmelo. Si inchinò  fino a terra, con la testa fra le ginocchia. 43Poi ordinò al suo  servitore: 'Va' a guardare in direzione del mare'. Il servo andò, ma poi  tornò a dire a Elia: 'Non c'è niente'. Per sette volte Elia mandò il  servitore a guardare. 44La settima volta rispose: 'Una piccola nube, non  più grande del palmo di una mano, sta salendo dal mare'. Allora Elia  gli disse: 'Va' dal re Acab e digli di attaccare subito i cavalli ai  carri e di partire, per non essere fermato dalla pioggia'. 45Nel  frattempo il cielo si era riempito di nuvole scure e il vento si era  messo a soffiare. Poi cominciò a piovere a dirotto. Acab tornò con il  suo carro nella città di Izreel. 46Elia sollevò la veste fino alla vita  e, sostenuto dalla potenza del Signore, corse fino all'ingresso di  Izreel, davanti ad Acab.

Elia sul monte Oreb
1Acab raccontò a sua  moglie Gezabele tutto quel che Elia aveva fatto e come aveva ucciso  tutti i profeti. 2Gezabele mandò un messaggero ad Elia per dirgli: 'Mi  puniscano gli dèi, se entro domani a quest'ora non ti avrò fatto fare la  stessa fine dei profeti!' 3Elia ebbe paura e fuggì per salvarsi la  vita. Arrivato a Bersabea, nel territorio di Giuda, lasciò il suo  servitore e 4proseguì nel deserto un'altra giornata di cammino. Alla  fine si mise sotto una ginestra. Si augurò di morire: 'Signore, - disse,  - non ne posso più! Toglimi la vita, perché non valgo più dei miei  padri'. 5Si coricò e si addormentò sotto la ginestra, ma all'improvviso  un angelo lo svegliò e disse: 'Alzati e mangia'. 6Subito notò accanto  alla sua testa una focaccia, di quelle cotte su pietre arroventate, e  una brocca d'acqua. Dopo aver mangiato e bevuto, si mise di nuovo a  dormire. 7L'angelo del Signore lo svegliò una seconda volta: 'Mangia  ancora, - gli disse, - perché il cammino sarà molto lungo per te'. 8EIia  si alzò, mangiò e bevve. Poi, rinforzato da quel cibo, camminò quaranta  giorni e quaranta notti, fino all'Oreb, il monte di Dio. 9Andò in una  grotta e vi passò la notte. Il Signore gli chiese:
- Che fai qui, Elia?
10Elia rispose:
-  Signore, Dio dell'universo, sono stato preso da un'ardente passione per  te, quando ho visto che gli Israeliti hanno violato il tuo patto, hanno  demolito i tuoi altari e hanno ucciso i tuoi profeti. Sono l'unico  rimasto, ma cercano di togliermi la vita.
11Il Signore rispose ad Elia:
- Esci dalla grotta e vieni sulla montagna, alla mia presenza.
Infatti  il Signore stava passando. Davanti a lui un vento fortissimo spaccava  le montagne e fracassava le rocce, ma il Signore non era nel vento. Dopo  il vento venne il terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.  12-13Dopo il terremoto venne il fuoco, ma il Signore non era neppure nel  fuoco. Dopo il fuoco, Elia udì come un lieve sussurro. Si coprì la  faccia col mantello, uscì sull'apertura della grotta e udì una voce che  gli diceva:
- Che fai qui, Elia?
14Allora rispose:
- Signore,  Dio dell'universo, sono stato preso da un'ardente passione per te,  quando ho visto che gli Israeliti hanno violato il tuo patto, hanno  demolito i tuoi altari e hanno ucciso i tuoi profeti; sono rimasto solo  io, ma cercano di togliermi la vita!
15Il Signore gli rispose:
-  Ritorna sui tuoi passi, in direzione del deserto di Damasco. Entra in  città e consacra Cazael re di Aram. 16Poi va' a consacrare re d'Israele  Ieu, figlio di Nimsi, e consacra come profeta al posto tuo Eliseo,  figlio di Safat, originario di Abel-Mecola. 17Chi sfuggirà alla spada di  Cazael sarà ucciso da Ieu. Chi scamperà alla spada di Ieu, sarà ucciso  da Eliseo. 18Risparmierò settemila Israeliti tutti quelli che non hanno  piegato le ginocchia davanti al dio Baal e non hanno baciato la sua  statua.

La vocazione di Eliseo
19Mentre tornava dal monte  Oreb, Elia incontrò Eliseo, figlio di Safat, intento ad arare. Davanti a  lui c'erano dodici paia di buoi. Eliseo guidava l'ultimo paio. Nel  passargli accanto, Elia gli stese sopra il proprio mantello. 20Eliseo  lasciò i buoi, corse dietro a Elia e gli disse:
- Vorrei andare a salutare mio padre e mia madre, poi ti seguirò.
- Va' pure, ma torna di nuovo! Sai quello che ho fatto di te! - rispose Elia.
21Eliseo  si separò da Elia, uccise un paio di buoi e li offerse in sacrificio;  usò la legna del giogo per cuocere la carne e fece un pranzo a quelli  che erano con lui. Poi partì e seguì Elia, come suo aiutante.

Guerra contro gli Aramei
1Ben  Adad, re di Aram, radunò il suo esercito e marciò contro Samaria. Aveva  con sé trentadue re, carri e cavalieri. Assediò la città e l'attaccò.  2Mandò dentro la città alcuni messaggeri ad Acab, 3per riferirgli questo  messaggio: 'Il re Ben-Adad esige il tuo oro e il tuo argento, le tue  donne e i tuoi figli più forti'. 4Il re d'Israele rispose: 'O re, mio  padrone, è come hai detto tu; io e le mie cose ti apparteniamo'. 5 I  messaggeri tornarono nuovamente da Acab con questo messaggio da parte  del re Ben-Adad: 'Ti ho fatto dire di consegnarmi il tuo oro e il tuo  argento, le tue donne e i tuoi figli più forti. 6Ma domani a quest'ora  manderò da te i miei ufficiali; saranno loro a frugare in casa tua e  nelle abitazioni dei tuoi ministri. Prenderanno tutto quel che hai di  più prezioso e lo porteranno via'. 7Acab convocò gli anziani del suo  territorio e disse loro:
- È chiaro anche a voi che quest'uomo vuole  la mia rovina. Eppure, quando ha preteso i miei figli e le mie donne, il  mio oro e il mio argento, non gli ho rifiutato nulla!
8Gli anziani e il popolo dissero al re:
- Non dar retta a Ben-Adad, non cedere!
9Allora  Acab incaricò i messaggeri di Ben-Adad di portargli questa risposta: 'O  re, mio padrone, avrei fatto tutto quel che mi hai chiesto la prima  volta, ma quel che chiedi ora non posso proprio farlo!'. I messaggeri  riferirono ogni cosa. 10Ben-Adad allora mandò a dire ad Acab: 'Gli dèi  mi puniscano se, quando distruggerò Samaria, la sua polvere basterà a  darne una manciata a tutti i miei soldati!'. 11Il re d'Israele rispose:  'Non cantar vittoria troppo presto! Non è ancora detta l'ultima  parola!'. 12Quando ricevette la risposta di Acab, Ben-Adad stava bevendo  con gli altri re nel suo accampamento. Ordinò ai suoi ufficiali:  'Subito all'attacco di Samaria!'. Ed essi si schierarono per l'attacco.

Vittoria di Acab
13Un profeta andò da Acab, re d'Israele, e gli disse:
-  Il Signore ti manda a dire: 'Vedi questo numeroso esercito? Oggi lo  farò cadere in tuo potere. Allora riconoscerai che io sono il Signore!'.  
14 - Per mezzo di chi il Signore mi darà la vittoria? - chiese Acab.
- Per mezzo dei giovani, al comando dei capi delle province. Ecco la risposta del Signore, - disse il profeta.
Acab chiese ancora:
- Chi inizierà l'attacco?
- Tu, - rispose il profeta.
15Acab  passò in rassegna i giovani al comando dei capi delle province: erano  in tutto duecentotrentadue. Poi passò in rassegna anche il resto degli  uomini d'Israele, settemila in tutto. 16Verso mezzogiorno, mentre  Ben-Adad si stava ubriacando nel suo accampamento insieme ai trentadue  re suoi alleati, gli Israeliti attaccarono. 17I giovani al comando dei  capi delle province uscirono per primi. Ben-Adad chiese informazioni e  gli fu annunziato che degli uomini erano usciti da Samaria. 18Allora  ordinò: 'Se sono usciti con intenzioni pacifiche, prendeteli vivi. Se  sono usciti per combattere... prendeteli vivi ugualmente'. 19Intanto, i  giovani al comando dei capi delle province erano usciti all'attacco,  seguiti dal resto dell'esercito. 20Ognuno colpì un avversario. Gli  Aramei si diedero alla fuga, inseguiti dagli Israeliti. Ben-Adad, re di  Aram, fuggì a cavallo con altri cavalieri. 21Poi Acab, re d'Israele,  uscì in battaglia, distrusse la cavalleria e i carri e inflisse agli  Aramei una sconfitta tremenda. 22Il profeta andò dal re d'Israele e gli  disse: 'Sii coraggioso, ma sta' attento a quel che devi fare, perché  l'anno prossimo a quest'epoca il re di Aram verrà nuovamente ad  attaccarti'.

Secondo attacco degli Aramei
Nuovo intervento del profeta
23I  ministri del re di Aram dissero al loro signore: 'Il Dio degli  Israeliti è un Dio delle montagne. Per questo sono stati più forti di  noi. Se però combatteremo in pianura, riusciremo a batterli. 24Perciò,  ora fai così. Allontana i re alleati dai posti di comando e  sostituiscili con degli ufficiali. 25Organizza un nuovo esercito, forte  come quello che hai perso, e procurati cavalieri e carri in gran numero,  come prima. Combatteremo gli Israeliti nella pianura e certamente  riusciremo a sconfiggerli'. Il re di Aram ascoltò il consiglio dei suoi  ministri. 26Trascorso un anno, passò in rassegna le sue truppe e salì ad  Afek per combattere contro Israele. 27Anche gli Israeliti furono  passati in rassegna dal loro re, ricevettero viveri, si diressero verso  gli Aramei e si accamparono di fronte a loro. Gli Aramei riempivano la  pianura e gli Israeliti, in confronto, sembravano due piccoli greggi di  capre. 28Il profeta andò dal re d'Israele e gli disse: 'Ascolta questo  messaggio del Signore: 'Gli Aramei hanno detto che io, il Signore, sono  un Dio delle montagne e non della pianura, ma ora io li farò cadere in  mano tua, anche se sono molto numerosi! Allora vi accorgerete che io  sono il Signore!''. 29Per sette giorni Israeliti e Aramei rimasero nei  loro accampamenti, gli uni di fronte agli altri. Il settimo giorno  iniziarono i combattimenti e gli Israeliti uccisero centomila soldati  aramei. 30I superstiti si rifugiarono nella città di Afek, ma  ventisettemila di loro furono travolti da un crollo delle mura. Anche  Ben-Adad era fuggito in quella città e si nascondeva di stanza in  stanza. 31l suoi ufficiali gli dissero: 'Abbiamo sentito dire che i re  d'Israele hanno buon cuore. Vestiamoci di sacco, leghiamoci le braccia  sopra la testa e usciamo così incontro al re d'Israele. Forse ci lascerà  salva la vita'. 32Così si vestirono di sacco e si legarono le braccia  sopra la testa. Poi andarono da Acab, re d'Israele, e gli dissero: -  Ben-Adad ti supplica di non ucciderlo.
Acab rispose:
- È ancora vivo? in questo caso è un fratello per me!
33Gli ufficiali di Ben-Adad presero subito quelle parole di Acab come un buon segno e dissero a loro volta:
- Ben-Adad è un fratello per te!
-  Andatelo a cercare, - disse Acab. Quando Ben-Adad arrivò, Acab lo fece  salire sul suo carro. 34Ben-Adad gli disse: - Ti restituirò le città che  mio padre ha preso a tuo padre e ti darò il diritto di vendere i tuoi  prodotti a Damasco, come mio padre ha fatto a Samaria.
Acab rispose:
- A queste condizioni ti lascio andare. Stipulò un patto con lui e lo lasciò libero.

Un profeta condanna Acab
35Uno che apparteneva a un gruppo di profeti, per ordine del Signore, disse ad un suo compagno:
- Picchiami!, - ma l'altro si rifiutò. 36Il profeta, allora, replicò:
- Non hai voluto ubbidire ad un ordine del Signore; perciò quando mi avrai lasciato, sarai assalito da un leone.
Infatti l'altro se ne andò e fu aggredito da un leone.
37Il profeta incontrò un altro uomo e anche a lui disse:
- Picchiami!
L'uomo  lo picchiò duramente e lo ferì. 38Poi il profeta andò ad aspettare il  re sulla strada; si era reso irriconoscibile mettendosi una sciarpa  sugli occhi. 39Quando il re passò di lì, il profeta gli gridò:
- O  re, mi trovavo nel mezzo della battaglia. Un soldato che si ritirava mi  ha affidato un prigioniero da custodire, e mi ha detto: 'Se lo lasci  fuggire, pagherai con la tua vita oppure con un rimborso di tremila  monete d'argento'. 40Però, mentre ero occupato in altre cose, il  prigioniero mi è sfuggito.
Il re gli rispose:
- Tu stesso hai  pronunziato la tua condanna! 41Il profeta, allora, si scoprì il volto e  il re riconobbe in lui uno dei profeti. 42Il profeta disse al re:
-  Ascolta questo messaggio del Signore: Tu hai lasciato fuggire il re che  io invece avevo destinato allo sterminio. Ora tu pagherai per lui con la  tua vita e il tuo popolo pagherà per il suo popolo!
43Il re tornò a Samaria, a casa sua, irritato e di cattivo umore.

La vigna di Nabot
1Nella città di Izreel, accanto al palazzo di Acab, re di Samaria, c'era una vigna. Essa apparteneva a un certo Nabot.
2Un giorno, Acab disse a Nabot:
-  Cedimi la tua vigna. Vorrei usarla come orto, perché è molto vicina al  mio palazzo. In cambio ti darò una vigna migliore o, se preferisci, il  giusto prezzo.
3Nabot rispose ad Acab:
- Ho ricevuto questa vigna  in eredità dai miei antenati, perciò non ho il diritto di cedertela. Il  Signore non lo permetterebbe.
4Il re Acab se ne tornò a casa  irritato e di cattivo umore, perché Nabot si era rifiutato di cedergli  l'eredità ricevuta dai suoi antenati. Andò a letto senza mangiare e  voltò la faccia contro il muro. 5Sua moglie Gezabele venne da lui e gli  chiese:
- Perché sei così di cattivo umore? Perché non mangi niente?
6Acab rispose:
-  Ho chiesto a Nabot di Izreel di cedermi la sua vigna in cambio di  denaro o, se preferiva, di un'altra vigna, ma lui mi ha risposto: 'Non  ti darò la mia vigna!'.
7- Sei o non sei tu il re d'Israele? -  ribatté la moglie Gezabele. - Adesso alzati, vieni a mangiare e non  preoccuparti; ti farò avere la vigna di Nabot di Izreel.
8La regina  scrisse alcune lettere a nome del re e le autenticò col sigillo regale e  le mandò agli anziani e alle persone più importanti della città dove  abitava Nabot. 9Le lettere dicevano: 'Proclamate un giorno di digiuno,  radunate la gente e fate sedere Nabot davanti a tutti. 10Poi fate venire  due persone senza scrupoli ad accusare Nabot di aver maledetto Dio e il  re. Alla fine conducetelo fuori città e uccidetelo a sassate'. 11Gli  anziani e le persone importanti della città dove viveva Nabot ubbidirono  agli ordini mandati per lettera dalla regina Gezabele. 12Proclamarono  un giorno di digiuno e, quando la gente si fu riunita, fecero sedere  Nabot davanti a tutti. 13Vennero due persone senza scrupoli e accusarono  Nabot di aver maledetto Dio e il re. Nabot fu portato fuori della città  e ucciso a sassate. 14Poi mandarono a dire a Gezabele: 'Nabot è morto,  ucciso a colpi di pietra'. 15Appena ricevette questa notizia, Gezabele  disse al re Acab: 'Puoi andare a prender possesso della vigna che Nabot  si rifiutava di cederti: ormai è morto!'. 16A queste parole, Acab si  alzò subito e andò a impadronirsi della vigna di Nabot.

Elia annunzia il castigo di Acab e Gezabele
17Allora  il Signore disse a Elia di Tisbe: 18'Va' dal re d'Israele lo troverai  nella vigna di Nabot, della quale è andato a prendere possesso.  19Riferiscigli queste parole da parte mia: Tu hai ucciso un uomo e ora  vuoi impadronirti dei suoi beni?, e poi aggiungi: I cani leccheranno il  tuo sangue nello stesso posto dove hanno leccato quello di Nabot!'.  20Quando il re Acab vide Elia, gli disse: - Sei riuscito a trovarmi, mio  nemico? - Sì, ti ho trovato, - rispose Elia, - perché tu non fai altro  che andar contro la volontà del Signore. 21Perciò egli ti manda a dire:  'Manderò una rovina sulla tua famiglia. Eliminerò ogni maschio della tua  famiglia, dal primo all'ultimo, in tutto Israele. 22Farò fare alla tua  dinastia la fine di quella di Geroboamo, figlio di Nebat, e di quella di  Baasa, figlio di Achia, perché tu mi hai esasperato e hai spinto il  popolo d'Israele nel peccato!'. 23Il Signore ha anche parlato di  Gezabele, - aggiunse Elia. - Il suo corpo sarà divorato dai cani nella  città di Izreel. 24Acab! - concluse Elia, - tutti quelli della tua  famiglia che morranno in città saranno sbranati dai cani, quelli che  morranno in campagna li mangeranno gli uccelli rapaci. 25(Nessuno fu  così ostinato contro la volontà del Signore come Acab, perché sua moglie  lo istigava. 26Fece le cose più vergognose, adorò gli idoli, proprio  come il popolo degli Amorrei che il Signore aveva cacciato dal  territorio all'avanzata del popolo d'Israele). 27Quando il re Acab udì  le parole di Elia, si strappò le vesti, si mise addosso un sacco e  cominciò a digiunare. Dormiva avvolto nel sacco e camminava a testa  bassa. 28Allora il Signore disse al profeta Elia: 29'Hai visto come Acab  si è umiliato davanti a me? Per questo non colpirò la sua famiglia  durante la sua vita, ma durante quella di suo figlio'.

Acab vuol riprendere la città di Ramot di Galaad
(vedi 2 Cronache 18, 1- 3)
1Per  tre anni non ci furono guerre tra gli Israeliti e gli Aramei, ma 2il  terzo anno il re di Giuda, Giosafat, venne in visita da Acab, re  d'Israele. 3Acab aveva detto ai suoi ministri: 'La città di Ramot di  Galaad ora è nelle mani del re di Aram, ma è nostra! Invece di star qui  tranquilli, andremo a riprendercela!'. 4Perciò chiese al re Giosafat:
- Vuoi venire con me ad attaccare Ramot di Galaad?
- Conta pure su di me, - rispose Giosafat, - sulla mia cavalleria e sui miei carri!
5Poi aggiunse:
- Però, prima, consultiamo il Signore; oggi stesso.

I profeti di corte predicono la vittoria
(vedi 2 Cronache 18, 4- 11)
6Il re Acab convocò i suoi profeti, circa quattrocento in tutto, e chiese loro:
- Posso attaccare Ramot di Galaad o devo rinunziare?
I profeti risposero:
- Vai pure all'attacco. Il Signore farà cadere la città in tuo potere.
7Giosafat chiese:
- Non c'è un profeta del Signore che ci aiuti a consultano?
8Il re Acab rispose:
-  Ce n'è ancora uno; è Michea, figlio di ImIa. Lui può aiutarci a  consultare il Signore. Però io lo detesto, perché non mi annunzia mai  niente di buono, ma soltanto cose cattive! - Tu, o re, non dovresti  parlare così! - replicò Giosafat.
9Allora il re Acab chiamò un  ministro e gli ordinò di far venire al più presto Michea, figlio di  ImIa. 10Intanto, Acab, re d'Israele, e Giosafat, re di Giuda, con  indosso i loro abiti regali, stavano seduti, ognuno su un trono, sullo  spiazzo all'ingresso di Samaria. I profeti pronunziavano oracoli in loro  presenza. 11Uno di loro, Sedecia, figlio di Chenaana, si era fatto un  paio di corna di ferro e diceva: 'Il Signore ha parlato e ha detto: Con  queste schiaccerai gli Aramei!'. 12Tutti i profeti dicevano la stessa  cosa: 'Sali a Ramot di Galaad! Ce la farai. Il Signore farà cadere in  mano tua la città!'.

Il profeta Michea predice la sconfitta
(vedi 2 Cronache 18, 12- 27)
13Nel frattempo, il messaggero che era andato a chiamare Michea, gli diceva:
- Tutti i profeti, a una sola voce, annunziano al re cose buone. Fa' anche tu come loro e dàgli buone previsioni.
14Michea rispose:
- Com'è vero che il Signore vive, dirò quello che il Signore mi farà dire!
15Michea andò dal re e questi gli chiese: - Possiamo attaccare Ramot di Galaad o dobbiamo rinunziare?
Michea rispose:
- Certo, attacca pure, o re, ce la farai! Il Signore farà cadere la città in tuo potere!
16 - Anche questa volta, ti scongiuro: dimmi soltanto la verità, quando parli in nome del Signore! - disse il re Acab.
17Allora Michea rispose:
-  Ho visto il popolo d'Israele disperso sulle montagne, come un gregge  senza pastore. Il Signore ha detto: 'Questi uomini son senza guida;  tornino in pace alle loro case!' 18Acab disse a Giosafat:
- Te l'avevo detto: quest'uomo non mi annunzia mai niente di buono, ma solo cose cattive!
19Michea riprese a parlare:
-  Ascolta la parola del Signore! Io l'ho visto seduto sul suo trono, con  tutti i suoi servitori in piedi alla sua destra e alla sua sinistra. 20A  un certo punto ha chiesto loro: 'Chi convincerà Acab ad andare a Ramot  di Galaad, dove finirà ammazzato?'. I servitori davano le risposte più  varie, 21finché uno spirito si è presentato al Signore e ha detto: 'Lo  convincerò io!'. Il Signore gli ha chiesto come avrebbe fatto 22e lui ha  risposto: 'Farò uscire menzogne dalle bocche dei profeti!'. 'Va' pure,  ingannalo così! Ci riuscirai', gli ha detto il Signore.
23E Michea concluse:
- Il Signore ha fatto uscire menzogne dalla bocca dei profeti, ma in realtà ha deciso di farti finir male!
24Sedecia, figlio di Chenaana, si avvicinò a Michea e gli diede uno schiaffo e gli disse:
- Da che parte lo spirito del Signore è uscito da me per parlare a te?
25 - Lo vedrai il giorno che cercherai un nascondiglio di stanza in stanza! - rispose Michea.
26Il re Acab ordinò:
-  Arrestate Michea e consegnatelo ad Amon, governatore della città, e al  principe Ioas. 27Ordinate loro di rinchiuderlo in prigione e di tenerlo a  pane e acqua, finché non tornerò sano e salvo dalla guerra!
28Michea replicò:
- Se tornerai sano e salvo vorrà dire che il Signore non ha parlato per bocca mia.
Acab muore in combattimento
(vedi 2 Cronache 18, 28- 34)
29Il  re d'Israele, Acab, e il re di Giuda, Giosafat, salirono a Ramot di  Galaad. 30Acab disse a Giosafat: 'Per combattere, io mi travestirò, ma  tu tieni i tuoi abiti regali'. Il re Acab si travestì e andò a  combattere. 31Il re di Aram aveva ordinato ai trentadue capi dei suoi  carri: 'Voi cercate di colpire il re d'Israele e lasciate perdere tutti  gli altri'. 32Quando i capi dei carri videro Giosafat, dissero: 'Ecco là  il re d'Israele!', e si gettarono verso di lui per attaccarlo. Giosafat  si mise a gridare, 33i capi dei carri si accorsero che non era lui il  re d'Israele, e si allontanarono. 34Un soldato, però, tirò a caso con  l'arco e una freccia colpì proprio Acab, infilandosi fra le piastre  della sua corazza. 'Sono ferito! - gridò Acab al suo cocchiere. - Gira  il carro e portami lontano dal campo di battaglia'. 35La battaglia  infuriò per tutto il giorno e il re Acab dovette stare nel suo carro, di  fronte allo schieramento arameo. Dalla ferita il sangue colava sul  fondo del carro. Alla sera morì. 36Al tramonto un grido si diffuse per  il campo: 'Ritiriamoci! Tutti al proprio paese o alla propria città'.  37Dopo la sua morte, il corpo di Acab fu trasportato a Samaria e sepolto  là. 38Il suo carro fu lavato nella vasca di Samaria. I cani leccarono  il suo sangue e le prostitute vi si lavarono, come il Signore aveva  annunziato. 39Gli altri fatti della vita di Acab, le notizie sulla  costruzione della 'Casa d'avorio' e sulle città da lui costruite sono  scritte nella 'Storia dei re d'Israele'. 40Alla morte di Acab, divenne  re suo figlio Acazia.

Giosafat, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 20, 31- 21, 1)
41Nel  quarto anno di regno di Acab re d'Israele, Giosafat, figlio di Asa, era  diventato re di Giuda 42all'età di trentacinque anni. Regnò venticinque  anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azuba ed era figlia di  Silchi. 43Giosafat seguì la via tracciata da suo padre Asa e fece sempre  la volontà del Signore. 44Tuttavia i santuari sulle colline non furono  eliminati e la gente continuò a offrirvi sacrifici e a bruciarvi  incenso. 45Giosafat visse in pace col re d'Israele. 46Gli altri fatti  della vita di Giosafat, le sue imprese e le sue guerre sono scritti  nella 'Storia dei re di Giuda'. 47Egli eliminò da tutto il territorio  ogni traccia di prostituzione sacra rimasta dai tempi di suo padre Asa.  48In quel tempo Edom non aveva un re, ma soltanto un governatore.  49Giosafat fece costruire delle navi d'alto mare per andare a Ofir a  prendere l'oro. Le navi, però, si sfasciarono nel porto di Ezion- Gheber  e non furono mai usate. 50Acazia, figlio di Acab, aveva proposto a  Giosafat di unire i propri uomini per formare gli equipaggi delle navi,  ma Giosafat non aveva accettato. 51Alla sua morte, Giosafat fu sepolto  nella Città di Davide. Dopo di lui regnò suo figlio Ioram.

Acazia, re d'Israele
52Nel  diciassettesimo anno di regno di Giosafat re di Giuda, Acazia, figlio  di Acab, divenne re d'Israele a Samaria per due anni. 53Andò contro la  volontà del Signore. Si comportò male come suo padre e sua madre e come  Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva spinto il popolo d'Israele a  peccare. 54Adorò il dio Baal e s'inginocchiò davanti alla sua statua.  Offese il Signore, il Dio d'Israele, proprio come aveva fatto suo padre.
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