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Antico Testamento
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▲ Il profeta Elia e il re Acazia
1Dopo la morte del re Acab, i Moabiti cominciarono a ribellarsi al regno d'Israele. 2Un giorno Acazia, re d'Israele, mentre era nella stanza superiore della sua casa, a Samaria, cadde dalla finestra e si ferì gravemente. Allora mandò alcuni messaggeri con quest'ordine: 'Andate a consultare Baal-Zebub, il dio della città di Accaron, per sapere se guarirò'. 3Ma l'angelo del Signore ordinò a Elia di Tisbe: 'Va' incontro ai messaggeri del re di Samaria e di' loro: Perché andate a consultare Baal-Zebub, il dio di Accaron? Non c'è un Dio in Israele? 4Questo è il messaggio del Signore per il re: Non ti alzerai più dal letto: morirai di sicuro!'. Elia andò. 5Quando più tardi i messaggeri tornarono dal re, egli chiese loro:
- Come mai siete già qui?
6 - Un uomo ci è venuto incontro, - risposero, - e ci ha ordinato: 'Tornate dal re che vi ha mandato e riferitegli queste parole del Signore: Perché vuoi far consultare Baal-Zebub, il dio della città di Accaron? Non c'è un Dio in Israele? Non ti alzerai più dal letto: morirai di sicuro!'.
7 - Com'era l'uomo che vi è venuto incontro e vi ha detto queste cose? - chiese il re.
8 - Aveva un mantello di pelo e una cintura di cuoio sui fianchi, - risposero.
- Allora è Elia di Tisbe! - esclamò il re. 9Poi ordinò a un ufficiale di andare da Elia
con i suoi cinquanta uomini. L'ufficiale andò da lui. Elia era seduto in cima a un monte.
- Scendi di lì, uomo di Dio! È un ordine del re, - disse l'ufficiale.
10 - Sono un uomo di Dio? - rispose Elia al comandante dei cinquanta uomini. - Allora scenda un fuoco dal cielo a distruggere te e i tuoi cinquanta uomini!
Subito scese un fuoco dal cielo e uccise l'ufficiale e i suoi cinquanta uomini.
11Il re mandò da Elia un altro ufficiale con altri cinquanta uomini.
- Scendi subito di lì, uomo di Dio, - gridò l'ufficiale. - Fa' in fretta; è un ordine del re!
12Elia rispose:
- Sono un uomo di Dio? Allora scenda un fuoco dal cielo e distrugga te e i tuoi cinquanta uomini!
Subito scese un fuoco dal cielo e uccise l'ufficiale e i suoi cinquanta uomini. 13Per la terza volta il re mandò da Elia un ufficiale con cinquanta uomini. Egli andò sul monte, s'inginocchiò davanti a Elia e lo supplicò:
- Uomo di Dio, non far morire me e i miei uomini, tuoi servitori! 14Gli altri ufficiali e i loro uomini sono stati uccisi da un fuoco sceso dal cielo. Non farci morire, ti prego!
15 - L'angelo del Signore ordinò a Elia: 'Va' con l'ufficiale; non aver paura'.
Elia seguì l'ufficiale, andò dal re 16e gli disse: 'Questo è il messaggio del Signore: Tu hai mandato messaggeri a consultare Baal-Zebub, il dio della città di Accaron. Non c'era forse in Israele un Dio da consultare? Non ti alzerai più dal letto: morirai!'. 17Come il Signore aveva annunziato per mezzo di Elia, il re morì. Non aveva figli, perciò dopo di lui regnò suo fratello Ioram. Quando Ioram divenne re d'Israele, in Giuda regnava da due anni un altro Ioram, figlio di Giosafat. 18Gli altri fatti della vita di Acazia sono scritti nella 'Storia dei re d'Israele'.
▲ Elia è portato in cielo: gli succede Eliseo
1Un giorno il Signore rapi Elia in cielo in un turbine di vento. Elia ed Eliseo stavano allontanandosi da Galgala. 2Elia disse a Eliseo:- Tu fermati qui: a me il Signore ha ordinato di andare a Betel.
Ma Eliseo rispose:
- Giuro davanti al Signore e davanti a te che non ti abbandonerò!
Così andarono tutt'e due a Betel. 3Il gruppo dei profeti di Betel andò incontro a Eliseo:
- Non sai che oggi il Signore ti porterà via il tuo maestro? - gli dissero.
- Sì, lo so, - rispose Eliseo; - ma state zitti, non parlatene.
4Elia disse a Eliseo:
- Tu fermati qui: a me il Signore ha ordinato di andare a Gerico.
Ma Eliseo rispose:
- Giuro davanti al Signore e davanti a te che non ti abbandonerò!
Così andarono tutt'e due a Gerico.
5Il gruppo dei profeti di Gerico raggiunse Eliseo.
- Non sai che oggi il Signore ti porterà via il tuo maestro? - gli dissero.
- Sì, lo so, - rispose Eliseo; - ma state zitti, non parlatene.
6Poi Elia disse a Eliseo:
- Tu fermati qui. A me il Signore ha ordinato di andare al fiume Giordano.
Ma Eliseo rispose:
- Giuro davanti al Signore e davanti a te che non ti abbandonerò!
Partirono tutt'e due. 7Cinquanta profeti li seguirono. Elia ed Eliseo si fermarono in riva al Giordano. I cinquanta profeti si tenevano a una certa distanza. 8Elia prese il suo mantello, lo arrotolò e lo sbattè contro le acque del fiume, e le acque si divisero in due; così Elia ed Eliseo poterono raggiungere l'altra riva all'asciutto. 9Mentre attraversavano, Elia chiese a Eliseo:
- Dimmi che cosa posso fare per te, prima che il Signore mi porti via.
- Vorrei essere l'erede principale del tuo spirito di profeta, - rispose Eliseo.
10 - Non è poco! - disse Elia, e aggiunse: - Avrai quel che chiedi, se riuscirai a vedermi mentre verrò portato via da te: altrimenti no.
11Continuarono a camminare e a parlare. Un carro di fuoco con cavalli di fuoco passò in mezzo a loro. Elia fu rapito in cielo in un turbine di vento. 12Eliseo riuscì a vedere e gridò: 'Elia, padre mio! Difesa e forza d'Israele'. Poi non lo vide più. Allora, per il dolore, strappò in due i suoi vestiti. 13Raccolse il mantello che era caduto a Elia, tornò indietro e si fermò in riva al Giordano. 14Prese il mantello d'Elia, lo sbattè contro le acque del fiume e invocò: 'Signore, Dio d'Elia, dove sei?'. Poi, come aveva fatto Elia, colpì le acque ed esse si divisero in due: egli poté attraversare. 15Da lontano i profeti di Gerico lo videro e dissero: 'Lo spirito profetico d'Elia è passato ad Eliseo'. Gli corsero incontro e s'inchinarono davanti a lui fino a terra. 16Gli proposero: - Qui, fra noi, ci sono cinquanta uomini coraggiosi e forti: mandiamoli a cercare il tuo maestro. Forse lo spirito del Signore l'ha soltanto preso e gettato su un monte o in fondo a una valle.
Eliseo rispose:
- Non mandateli!
17Ma la loro insistenza fu tale che alla fine Eliseo si rassegnò:
- Fate pure.
Così mandarono i cinquanta uomini alla ricerca d'Elia. Rimasero via tre giorni, ma non riuscirono a trovarlo. 18Allora tornarono a Gerico, da Eliseo.
- Era inutile andare. Ve l'avevo detto! - disse loro Eliseo.
Prodigi di Eliseo
19Gli abitanti della città di Gerico dissero a Eliseo:
- Come avrai visto anche tu, signore, non si starebbe poi tanto male in questa città; solo che l'acqua è cattiva e la nostra terra è senza vita.
20Allora Eliseo ordinò:
- Portatemi una scodella nuova, piena di sale.
Gli portarono la scodella. 21Eliseo andò alla sorgente dell'acqua, vi versò il sale e pronunziò queste parole: 'Il Signore dice: lo rendo pura quest'acqua: non procurerà più né morte né sterilità'.
22Come aveva detto Eliseo, quell'acqua divenne pura e lo è ancor oggi.
23In seguito, Eliseo andò da Gerico a Betel. Mentre camminava, alcuni ragazzi uscirono dalla città e cominciarono a prenderlo in giro gridando: 'Va' via, va' via, testa pelata!'.
24Eliseo si voltò, li vide e li maledisse nel nome del Signore. Allora uscirono dal bosco due orse e sbranarono quarantadue di quei ragazzi.
25Da Betel, Eliseo andò fino al monte Carmelo e poi tornò a Samaria.
▲ Ioram, re d'Israele
1Ioram, figlio di Acab, diventò re d'Israele, a Samaria, nel diciottesimo anno di regno di Giosafat, re di Giuda. Regnò dodici anni. 2Anche lui andò contro la volontà del Signore, ma non come suo padre e sua madre: se non altro, eliminò la stele fatta erigere da suo padre in onore del dio Baal. 3Tuttavia rimase legato alla colpa del re Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele: non se ne staccò mai.
Guerra tra Israeliti e Moabiti
4Mesa, re di Moab, era un allevatore di pecore. Aveva sempre pagato al re d'Israele un tributo di centomila agnelli e centomila montoni con la loro lana, 5ma, alla morte di Acab, re d'Israele, Mesa si era ribellato. 6Allora il nuovo re d'Israele, Ioram, partì da Samaria e passò in rassegna le truppe d'Israele. 7Poi mandò a dire a Giosafat, re di Giuda: 'Il re dei Moabiti si è ribellato contro di me. Vuoi allearti con me per combatterli?'. 'Verrò, - fece rispondere Giosafat; - conta pure su di me, sul mio esercito e sulla mia cavalleria!'. 8Fece anche chiedere: 'Che strada faremo?'. 'Passeremo dal deserto di Edom', fece rispondere Ioram. 9Il re d'Israele e il re di Giuda si misero in marcia. Anche il re di Edom andò con loro. Camminarono sette giorni. Non c'era acqua né per le truppe né per le bestie da soma. 10Allora il re d'Israele gridò:
- È la fine! Il Signore ci ha radunati tutt'e tre, per farci cadere nelle mani dei Moabiti.
11Giosafat -disse:
- Dovremmo consultare il Signore. Non c'è qui un suo profeta che ci aiuti?
Uno degli ufficiali del re d'Israele rispose:
- C'è qui Eliseo, figlio di Safet. Era l'aiutante di Elia.
12 - Bene, - rispose Giosafat, - lui conosce la parola del Signore!
Il re d'Israele, il re di Giuda Giosafat e il re di Edom andarono da Eliseo.
13 - Che cosa vuoi da me? - disse Eliseo al re Ioram. - Va' a consultare i profeti di tuo padre e di tua madre!
- No, - rispose Ioram, - il Signore ci ha radunati tutti e tre per farci cadere nelle mani dei Moabiti.
14Eliseo rispose:
- Giuro davanti al Signore onnipotente di cui sono servitore! Se non fosse per il rispetto che porto al re di Giuda, non mi occuperei di te, non ti guarderei neppure. 15Ora fate venire qui da me un suonatore. Mentre quello suonava, Eliseo fu afferrato dalla potenza del Signore 16e cominciò a parlare: 'Questo è il messaggio del Signore: Scavate molte buche in quella valle, 17perché non sentirete vento e non vedrete pioggia, ma la valle si riempirà d'acqua. Potrete bere voi, i vostri greggi e le vostre bestie da soma! 18Il Signore farà cose ben più grandi: farà cadere il territorio di Moab nelle vostre mani. 19Potrete distruggere le loro fortezze e le loro città più importanti. Abbatterete tutti i loro alberi da frutta, turerete tutte le loro sorgenti e rovinerete i loro fertili campi coprendoli di sassi'. 20Il mattino dopo, all'ora del sacrificio, arrivò una ondata dalla parte di Edom, e il paese fu sommerso. 21Intanto, i Moabiti erano venuti a sapere che i tre re erano in marcia contro di loro. I Moabiti avevano reclutato ogni uomo in grado di portare le armi e avevano preso posizione sul confine. 22Si alzarono all'alba. Il sole si rifletteva sull'acqua e, da lontano, i Moabiti la vedevano rossa come sangue. 23Perciò esclamarono: 'Ma quello è sangue! I tre si sono certamente scontrati tra di loro e si sono uccisi. Avanti, Moabiti, tutti a far bottino!'. 24I Moabiti raggiunsero gli accampamenti degli Israeliti, ma questi uscirono all'attacco, li sconfissero e li misero in fuga. Poi penetrarono nel territorio di Moab e lo conquistarono 25Demolirono le città. Ogni uomo gettò un sasso nei campi, finché non furono tutti completamente coperti; turarono le sorgenti; abbatterono tutti gli alberi da frutta. Alla fine, rimaneva soltanto la città di Kir-Careset, ma i soldati, armati di fionde, la circondarono e l'attaccarono. 26Quando il re di Moab capì che ormai stava perdendo la battaglia, prese con sé settecento uomini armati di spada, per aprirsi un varco verso il re di Edom. I soldati non vi riuscirono. 27Allora il re di Moab prese il suo figlio primogenito, che avrebbe dovuto regnare dopo di lui, e lo offrì in sacrificio sulle mura della città. Un grande terrore s'impadronì degli Israeliti, che scapparono e se ne tornarono nella loro terra.
- Mio marito, tuo servitore, è morto. Tu sai che era fedele al Signore. Aveva un debito con un tale che ora vuol prendersi i miei due figli come schiavi.
2Eliseo le chiese:
- Che cosa posso fare per te? Dimmi che cosa hai in casa.
La donna rispose:
- In casa non ho più niente: mi è rimasto solo un vasetto d'olio.
3 - Allora, - rispose Eliseo, - fatti imprestare alcuni recipienti dai tuoi vicini, il maggior numero possibile. 4Poi entra in casa tua e chiuditi dentro con i tuoi figli. Versa l'olio in ogni recipiente e, quando uno è pieno, mettilo da parte.
5La donna lasciò Eliseo e andò a chiudersi in casa con i suoi figli: loro le passavano i recipienti, e lei versava l'olio. 6I recipienti si riempivano. A un certo punto la donna disse a un figlio:
- Passamene un altro.
- Non ce ne sono più! - rispose lui, e l'olio smise di colare.
7La donna corse a riferire al profeta quel che era successo. Egli le disse:
- Va' a vender l'olio. Con il ricavato pagherai il tuo debito. Ne avanzerà abbastanza da far vivere te e i tuoi figli.
Eliseo e una donna di Sunem
8Una volta, Eliseo passò dal villaggio di Sunem. Una donna molto ricca lo invitò con insistenza a mangiare da lei. Da allora, tutte le volte che passava di lì, si fermava a mangiare da lei. 9La donna disse al marito: 'Quello che viene sempre qui da noi è un uomo santo, mandato da Dio. Ne sono certa! 10Costruiamogli una cameretta al piano di sopra, e mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e un lume. Così, quando verrà da noi, potrà alloggiare lì'. 11Un giorno, Eliseo andò a Sunem e si ritirò nella stanzetta per passarvi la notte. 12Disse a Giezi, il suo servo:
- Chiama la donna che ci ospita.
Giezi la chiamò e lei salì da lui. 13Eliseo, intanto, aveva detto a Giezi:
- Parlale tu. Dille che è stata veramente gentile con noi e chiedile se possiamo fare qualcosa per lei. Forse ha bisogno che la raccomandiamo al re o al capo dell'esercito.
La donna, però, rispose:
- Non ho bisogno; sto bene fra la mia gente. 14 - Che cosa possiamo fare per lei, allora?
- chiese di nuovo Eliseo.
Giezi rispose:
- Questa donna ha la disgrazia di non avere figli e suo marito è già molto vecchio.
15 - Richiamala, - ordinò allora Eliseo.
Il servitore la chiamò. Quando lei fu sulla porta, 16Eliseo le disse:
- L'anno prossimo, a quest'ora, stringerai un figlio fra le tue braccia.
Ma la donna rispose:
- Mio signore, non illudermi, tu che sei uomo di Dio!
17Più tardi la donna rimase incinta e l'anno dopo, a quell'epoca, ebbe un bambino, come aveva detto Eliseo.
Morte del figlio della donna di Sunem
18Il bambino era cresciuto. Un giorno andò a trovare suo padre che lavorava con i mietitori. 19Appena arrivato, si mise a gridare: 'La mia testa! La mia testa!'.
Allora il padre ordinò a un servo: 'Portalo subito a sua madre'. 20Il servo prese il ragazzo e lo portò alla madre. La donna lo tenne sulle ginocchia fin verso mezzogiorno, e a quell'ora il ragazzo morì. 21Lei allora lo portò di sopra, lo distese sul letto del profeta Eliseo e uscì, chiudendo la porta. 22Chiamò suo marito e gli disse:
- Dammi uno dei tuoi servi e un'asina. Vado di corsa dal profeta e torno.
23Il marito le chiese:
- Perché ci vai proprio oggi? Non è la festa della luna nuova e neppure un sabato!
- Non ti preoccupare!, - gli rispose la moglie.
24Mise la sella sull'asina e ordinò al servo: 'Falla camminare: ti fermerai solo se te lo dico io'. 25Così arrivò dal profeta, sul monte Carmelo.
Quando Eliseo la vide da lontano, disse al suo servo Giezi: - Ma quella è la donna di Sunem! 26Corrile incontro e chiedile se va tutto bene a lei, a suo marito e a suo figlio.
- Sì, grazie, - rispose la donna, 27e corse dal profeta, sul monte. Si gettò ai suoi piedi. Giezi voleva spingerla via, ma il profeta disse:
- Lasciala in pace! È molto amareggiata. Il Signore mi tiene nascosto il motivo, non me lo ha fatto sapere.
28La donna gridò:
- Ti avevo chiesto io di avere un figlio, signore? Ti avevo ben detto di non illudermi!
Eliseo ridà vita al figlio della donna di Sunem
29Eliseo disse a Giezi:
- Preparati a partire. Prendi il mio bastone e va' a Sunem. Per la strada, non fermarti a salutare nessuno. Se qualcuno ti saluta, non rispondere. Quando arrivi, posa il mio bastone sul volto del ragazzo.
30Ma la madre del ragazzo disse:
- Giuro davanti al Signore e davanti a te: non me ne vado di qui se non vieni anche tu!
Allora Eliseo partì insieme con la donna.
31Giezi era arrivato prima di loro. Aveva posato il bastone sul volto del ragazzo, ma non c'era stata alcuna reazione, nessun segno di vita. Allora Giezi andò incontro a Eliseo e gli disse: 'Il ragazzo non si è svegliato'.
32Eliseo entrò in casa. Vide il corpo del ragazzo adagiato sul suo letto; 33si chiuse dentro con lui e si mise a pregare il Signore. 34Poi si stese sul ragazzo, con la bocca sulla sua bocca, gli occhi di fronte ai suoi occhi e le mani contro le sue mani. Rimase sdraiato su di lui finché il suo corpo non si scaldò. 35Poi si alzò e si mise a camminare su e giù per la stanza. Infine tornò a stendersi sul ragazzo. Dopo un po', il ragazzo starnuti sette volte e alla fine aprì gli occhi. 36Eliseo chiamò Giezi e gli ordinò di far venire la donna. 'Ecco tuo figlio, prendilo!', le disse. 37La donna si gettò ai piedi del profeta e s'inchinò fino a terra. Poi prese suo figlio e uscì.
La minestra immangiabile
38Eliseo tornò a Galgala. A quel tempo c'era una carestia nella regione. Il gruppo di profeti era riunito intorno a lui. Eliseo ordinò a suo servo: 'Metti un pentolone sul fuoco e prepara una minestra per tutto il gruppo'. 39Un profeta andò nei campi a raccogliere erbe e trovò una specie di vite selvatica; colse alcuni dei suoi frutti simili a zucche. Se ne riempì il mantello e tornò a casa. Non conoscevano quei frutti, ma lui li tagliò a pezzi nella minestra 40La minestra fu servita, ma appena l'assaggiarono, cominciarono a gridare:
- Uomo di Dio, la minestra è avvelenata. Nessuno poté mangiarla.
41Il profeta Eliseo, allora, comandò: - Portate un po' di farina.
La gettò nel pentolone e ordinò:
- Servitevi e mangiate.
Nel pentolone non c'era più nulla di velenoso.
La moltiplicazione dei pani
42Una volta, arrivò un uomo dal villaggio di Baal-Salisa: portò al profeta venti pani d'orzo, fatti con farina nuova, e un sacco di grano appena raccolto. Eliseo disse al suo servo di sfamare il gruppo con quei viveri. 43Ma il servo rispose:
- Questa roba non basta per dar da mangiare a cento persone!
- Distribuisci questi viveri, - disse Eliseo, perché il Signore dice: 'Ognuno avrà abbastanza da mangiare e ne avanzerà anche!'. 44Il servo li distribuì e ne avanzò, come il Signore aveva detto.
Guerra tra Israeliti e Moabiti
4Mesa, re di Moab, era un allevatore di pecore. Aveva sempre pagato al re d'Israele un tributo di centomila agnelli e centomila montoni con la loro lana, 5ma, alla morte di Acab, re d'Israele, Mesa si era ribellato. 6Allora il nuovo re d'Israele, Ioram, partì da Samaria e passò in rassegna le truppe d'Israele. 7Poi mandò a dire a Giosafat, re di Giuda: 'Il re dei Moabiti si è ribellato contro di me. Vuoi allearti con me per combatterli?'. 'Verrò, - fece rispondere Giosafat; - conta pure su di me, sul mio esercito e sulla mia cavalleria!'. 8Fece anche chiedere: 'Che strada faremo?'. 'Passeremo dal deserto di Edom', fece rispondere Ioram. 9Il re d'Israele e il re di Giuda si misero in marcia. Anche il re di Edom andò con loro. Camminarono sette giorni. Non c'era acqua né per le truppe né per le bestie da soma. 10Allora il re d'Israele gridò:
- È la fine! Il Signore ci ha radunati tutt'e tre, per farci cadere nelle mani dei Moabiti.
11Giosafat -disse:
- Dovremmo consultare il Signore. Non c'è qui un suo profeta che ci aiuti?
Uno degli ufficiali del re d'Israele rispose:
- C'è qui Eliseo, figlio di Safet. Era l'aiutante di Elia.
12 - Bene, - rispose Giosafat, - lui conosce la parola del Signore!
Il re d'Israele, il re di Giuda Giosafat e il re di Edom andarono da Eliseo.
13 - Che cosa vuoi da me? - disse Eliseo al re Ioram. - Va' a consultare i profeti di tuo padre e di tua madre!
- No, - rispose Ioram, - il Signore ci ha radunati tutti e tre per farci cadere nelle mani dei Moabiti.
14Eliseo rispose:
- Giuro davanti al Signore onnipotente di cui sono servitore! Se non fosse per il rispetto che porto al re di Giuda, non mi occuperei di te, non ti guarderei neppure. 15Ora fate venire qui da me un suonatore. Mentre quello suonava, Eliseo fu afferrato dalla potenza del Signore 16e cominciò a parlare: 'Questo è il messaggio del Signore: Scavate molte buche in quella valle, 17perché non sentirete vento e non vedrete pioggia, ma la valle si riempirà d'acqua. Potrete bere voi, i vostri greggi e le vostre bestie da soma! 18Il Signore farà cose ben più grandi: farà cadere il territorio di Moab nelle vostre mani. 19Potrete distruggere le loro fortezze e le loro città più importanti. Abbatterete tutti i loro alberi da frutta, turerete tutte le loro sorgenti e rovinerete i loro fertili campi coprendoli di sassi'. 20Il mattino dopo, all'ora del sacrificio, arrivò una ondata dalla parte di Edom, e il paese fu sommerso. 21Intanto, i Moabiti erano venuti a sapere che i tre re erano in marcia contro di loro. I Moabiti avevano reclutato ogni uomo in grado di portare le armi e avevano preso posizione sul confine. 22Si alzarono all'alba. Il sole si rifletteva sull'acqua e, da lontano, i Moabiti la vedevano rossa come sangue. 23Perciò esclamarono: 'Ma quello è sangue! I tre si sono certamente scontrati tra di loro e si sono uccisi. Avanti, Moabiti, tutti a far bottino!'. 24I Moabiti raggiunsero gli accampamenti degli Israeliti, ma questi uscirono all'attacco, li sconfissero e li misero in fuga. Poi penetrarono nel territorio di Moab e lo conquistarono 25Demolirono le città. Ogni uomo gettò un sasso nei campi, finché non furono tutti completamente coperti; turarono le sorgenti; abbatterono tutti gli alberi da frutta. Alla fine, rimaneva soltanto la città di Kir-Careset, ma i soldati, armati di fionde, la circondarono e l'attaccarono. 26Quando il re di Moab capì che ormai stava perdendo la battaglia, prese con sé settecento uomini armati di spada, per aprirsi un varco verso il re di Edom. I soldati non vi riuscirono. 27Allora il re di Moab prese il suo figlio primogenito, che avrebbe dovuto regnare dopo di lui, e lo offrì in sacrificio sulle mura della città. Un grande terrore s'impadronì degli Israeliti, che scapparono e se ne tornarono nella loro terra.
▲ Eliseo aiuta una povera vedova
1Una volta, una donna, moglie di uno dei profeti, gridò a Eliseo:- Mio marito, tuo servitore, è morto. Tu sai che era fedele al Signore. Aveva un debito con un tale che ora vuol prendersi i miei due figli come schiavi.
2Eliseo le chiese:
- Che cosa posso fare per te? Dimmi che cosa hai in casa.
La donna rispose:
- In casa non ho più niente: mi è rimasto solo un vasetto d'olio.
3 - Allora, - rispose Eliseo, - fatti imprestare alcuni recipienti dai tuoi vicini, il maggior numero possibile. 4Poi entra in casa tua e chiuditi dentro con i tuoi figli. Versa l'olio in ogni recipiente e, quando uno è pieno, mettilo da parte.
5La donna lasciò Eliseo e andò a chiudersi in casa con i suoi figli: loro le passavano i recipienti, e lei versava l'olio. 6I recipienti si riempivano. A un certo punto la donna disse a un figlio:
- Passamene un altro.
- Non ce ne sono più! - rispose lui, e l'olio smise di colare.
7La donna corse a riferire al profeta quel che era successo. Egli le disse:
- Va' a vender l'olio. Con il ricavato pagherai il tuo debito. Ne avanzerà abbastanza da far vivere te e i tuoi figli.
Eliseo e una donna di Sunem
8Una volta, Eliseo passò dal villaggio di Sunem. Una donna molto ricca lo invitò con insistenza a mangiare da lei. Da allora, tutte le volte che passava di lì, si fermava a mangiare da lei. 9La donna disse al marito: 'Quello che viene sempre qui da noi è un uomo santo, mandato da Dio. Ne sono certa! 10Costruiamogli una cameretta al piano di sopra, e mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e un lume. Così, quando verrà da noi, potrà alloggiare lì'. 11Un giorno, Eliseo andò a Sunem e si ritirò nella stanzetta per passarvi la notte. 12Disse a Giezi, il suo servo:
- Chiama la donna che ci ospita.
Giezi la chiamò e lei salì da lui. 13Eliseo, intanto, aveva detto a Giezi:
- Parlale tu. Dille che è stata veramente gentile con noi e chiedile se possiamo fare qualcosa per lei. Forse ha bisogno che la raccomandiamo al re o al capo dell'esercito.
La donna, però, rispose:
- Non ho bisogno; sto bene fra la mia gente. 14 - Che cosa possiamo fare per lei, allora?
- chiese di nuovo Eliseo.
Giezi rispose:
- Questa donna ha la disgrazia di non avere figli e suo marito è già molto vecchio.
15 - Richiamala, - ordinò allora Eliseo.
Il servitore la chiamò. Quando lei fu sulla porta, 16Eliseo le disse:
- L'anno prossimo, a quest'ora, stringerai un figlio fra le tue braccia.
Ma la donna rispose:
- Mio signore, non illudermi, tu che sei uomo di Dio!
17Più tardi la donna rimase incinta e l'anno dopo, a quell'epoca, ebbe un bambino, come aveva detto Eliseo.
Morte del figlio della donna di Sunem
18Il bambino era cresciuto. Un giorno andò a trovare suo padre che lavorava con i mietitori. 19Appena arrivato, si mise a gridare: 'La mia testa! La mia testa!'.
Allora il padre ordinò a un servo: 'Portalo subito a sua madre'. 20Il servo prese il ragazzo e lo portò alla madre. La donna lo tenne sulle ginocchia fin verso mezzogiorno, e a quell'ora il ragazzo morì. 21Lei allora lo portò di sopra, lo distese sul letto del profeta Eliseo e uscì, chiudendo la porta. 22Chiamò suo marito e gli disse:
- Dammi uno dei tuoi servi e un'asina. Vado di corsa dal profeta e torno.
23Il marito le chiese:
- Perché ci vai proprio oggi? Non è la festa della luna nuova e neppure un sabato!
- Non ti preoccupare!, - gli rispose la moglie.
24Mise la sella sull'asina e ordinò al servo: 'Falla camminare: ti fermerai solo se te lo dico io'. 25Così arrivò dal profeta, sul monte Carmelo.
Quando Eliseo la vide da lontano, disse al suo servo Giezi: - Ma quella è la donna di Sunem! 26Corrile incontro e chiedile se va tutto bene a lei, a suo marito e a suo figlio.
- Sì, grazie, - rispose la donna, 27e corse dal profeta, sul monte. Si gettò ai suoi piedi. Giezi voleva spingerla via, ma il profeta disse:
- Lasciala in pace! È molto amareggiata. Il Signore mi tiene nascosto il motivo, non me lo ha fatto sapere.
28La donna gridò:
- Ti avevo chiesto io di avere un figlio, signore? Ti avevo ben detto di non illudermi!
Eliseo ridà vita al figlio della donna di Sunem
29Eliseo disse a Giezi:
- Preparati a partire. Prendi il mio bastone e va' a Sunem. Per la strada, non fermarti a salutare nessuno. Se qualcuno ti saluta, non rispondere. Quando arrivi, posa il mio bastone sul volto del ragazzo.
30Ma la madre del ragazzo disse:
- Giuro davanti al Signore e davanti a te: non me ne vado di qui se non vieni anche tu!
Allora Eliseo partì insieme con la donna.
31Giezi era arrivato prima di loro. Aveva posato il bastone sul volto del ragazzo, ma non c'era stata alcuna reazione, nessun segno di vita. Allora Giezi andò incontro a Eliseo e gli disse: 'Il ragazzo non si è svegliato'.
32Eliseo entrò in casa. Vide il corpo del ragazzo adagiato sul suo letto; 33si chiuse dentro con lui e si mise a pregare il Signore. 34Poi si stese sul ragazzo, con la bocca sulla sua bocca, gli occhi di fronte ai suoi occhi e le mani contro le sue mani. Rimase sdraiato su di lui finché il suo corpo non si scaldò. 35Poi si alzò e si mise a camminare su e giù per la stanza. Infine tornò a stendersi sul ragazzo. Dopo un po', il ragazzo starnuti sette volte e alla fine aprì gli occhi. 36Eliseo chiamò Giezi e gli ordinò di far venire la donna. 'Ecco tuo figlio, prendilo!', le disse. 37La donna si gettò ai piedi del profeta e s'inchinò fino a terra. Poi prese suo figlio e uscì.
La minestra immangiabile
38Eliseo tornò a Galgala. A quel tempo c'era una carestia nella regione. Il gruppo di profeti era riunito intorno a lui. Eliseo ordinò a suo servo: 'Metti un pentolone sul fuoco e prepara una minestra per tutto il gruppo'. 39Un profeta andò nei campi a raccogliere erbe e trovò una specie di vite selvatica; colse alcuni dei suoi frutti simili a zucche. Se ne riempì il mantello e tornò a casa. Non conoscevano quei frutti, ma lui li tagliò a pezzi nella minestra 40La minestra fu servita, ma appena l'assaggiarono, cominciarono a gridare:
- Uomo di Dio, la minestra è avvelenata. Nessuno poté mangiarla.
41Il profeta Eliseo, allora, comandò: - Portate un po' di farina.
La gettò nel pentolone e ordinò:
- Servitevi e mangiate.
Nel pentolone non c'era più nulla di velenoso.
La moltiplicazione dei pani
42Una volta, arrivò un uomo dal villaggio di Baal-Salisa: portò al profeta venti pani d'orzo, fatti con farina nuova, e un sacco di grano appena raccolto. Eliseo disse al suo servo di sfamare il gruppo con quei viveri. 43Ma il servo rispose:
- Questa roba non basta per dar da mangiare a cento persone!
- Distribuisci questi viveri, - disse Eliseo, perché il Signore dice: 'Ognuno avrà abbastanza da mangiare e ne avanzerà anche!'. 44Il servo li distribuì e ne avanzò, come il Signore aveva detto.
▲ Guarigione di Naaman
1Il comandante dell'esercito del re di Aram si chiamava Naaman. Il suo re lo stimava molto e lo teneva in grande considerazione, perché, per mezzo di Naaman, il Signore aveva fatto vincere una guerra agli Aramei. Questo valoroso soldato, però, aveva una grande malattia della pelle. 2Una volta, una banda di Aramei era andata a far razzie nel territorio d'Israele. Avevano preso prigioniera una ragazza, che poi era diventata serva della moglie di Naaman. 3Un giorno, la ragazza disse alla sua padrona: 'Basterebbe che il mio padrone potesse incontrare il profeta che sta a Samaria: lui lo guarirebbe!'. 4Naaman andò a riferire al suo re quel che aveva detto la ragazza israelita. 5Il re di Aram gli rispose: 'Parti subito: io ti darò una lettera per il re d'Israele'. Naaman prese con sé circa trecentocinquanta chili d'argento, sessantacinque d'oro, dieci abiti di lusso e partì. 6Consegnò la lettera al re d'Israele. C'era scritto: 'Con questa lettera ti presento il mio servitore Naaman: guariscilo dalla sua malattia'. 7Lette queste parole, preoccupato, il re d'Israele si strappò i vestiti. Esclamò: 'Questo mi manda uno perché io lo guarisca. Come se io fossi un dio e avessi il potere di far vivere o morire! È chiaro; cerca un pretesto contro di me! Lo vedete anche voi'. 8Quando il profeta Eliseo venne a sapere che il re si era strappato i vestiti, gli mandò a dire: 'Perché fai così? Se quell'uomo viene da me, si accorgerà che in Israele c'è un profeta!'. 9Naaman andò a casa di Eliseo, con i suoi cavalli e i suoi carri, e si fermò sulla porta. 10Eliseo mandò un messaggero a dirgli:- Va' al fiume Giordano: immergiti sette volte nelle sue acque. Il tuo corpo tornerà sano e tu sarai purificato. 11Naaman se ne andò furibondo, dicendo: - Io pensavo: a uno come me il profeta verrà certamente incontro; poi pregherà il suo Dio, il Signore, toccherà con la mano la parte malata e farà sparire il mio male. 12I fiumi di Damasco, l'Abana e il Parpar, sono certamente migliori di tutti i corsi d'acqua d'Israele. Per essere purificato, non bastava immergersi nelle loro acque? Naaman si voltò e se ne andò furibondo. 13l suoi servi si avvicinarono e gli dissero:
- Padre, se il profeta ti avesse ordinato una cosa difficile, certamente l'avresti fatta. Ti chiede soltanto di immergerti nell'acqua per purificarti: perché non farlo?
14Naaman andò al fiume Giordano. Si immerse nelle acque, sette volte, come il profeta aveva detto, e fu purificato: la sua pelle ridiventò come quella di un bambino.
15Allora Naaman tornò dal profeta con tutti i suoi uomini. Si presentò davanti a lui e gli disse:
- Ora so che in tutta la terra c'è soltanto un Dio, quello d'Israele! Accetta adesso il dono che io, tuo servo, voglio farti.
16Ma il profeta Eliseo rispose:
- Com'è vero che il Signore vive e che io sono suo servo, non posso accettare nulla!
Naaman insistette, ma Eliseo continuò a rifiutare.
17Naaman continuò:
- Se non accetti il mio dono, almeno lasciami portar via un po' di terra di qui, quanta se ne può caricare su due muli. D'ora in poi offrirò sacrifici soltanto al Signore, non ad altri dèi. 18Spero che il Signore mi perdoni una cosa: quando il mio re va a inginocchiarsi nel tempio del dio Rimmon, se lui si appoggia al mio braccio, allora mi devo inchinare anch'io insieme con lui. Il Signore mi perdoni questo gesto! 19 - Va' pure in pace! - gli rispose Eliseo.
Il servo di Eliseo inganna Naaman
Naaman aveva già fatto un pezzo di strada, 20quando Giezi, il servo del profeta Eliseo, pensò: 'Il mio padrone non ha voluto accettare quel che Naaman, l'Arameo, gli offriva. Com'è vero che il Signore vive, rincorrerò Naaman e mi farò dare io qualcosa'. 21 E corse dietro a Naaman. Quando Naaman vide che Giezi correva verso di lui, scese dal carro, gli andò incontro e gli disse:
- C'è qualcosa che non va?
22 - Tutto bene! - rispose Giezi, - il mio padrone mi manda a dirti che sono arrivati da lui due giovani. Fanno parte di un gruppo di profeti della regione montagnosa di Efraim. Tu dovresti offrire per loro trentacinque chili d'argento e due bei vestiti.
23 - Ti prego d'accettare settanta chili d'argento! - rispose Naaman con molta insistenza. Mise l'argento in due sacchi, li legò e li consegnò ai suoi servi insieme ai due vestiti. Essi trasportarono il tutto, camminando davanti a Giezi. 24Quando giunsero nel luogo chiamato Ofel, Giezi si fece dare i sacchi e li lasciò in casa sua. Poi rimandò indietro gli uomini, ed essi se ne andarono. 25Lui, invece, tornò dal suo padrone.
Eliseo gli chiese:
- Da dove arrivi?
- Da nessuna parte, - rispose Giezi. 26Ma Eliseo gli disse:
- Tu non lo sai, ma io ero presente in spirito quando quell'uomo è sceso dal carro per venirti incontro. Ma ti sembra questo il momento per prendere l'argento, vestiti o anche uliveti, vigne, pecore, buoi, servi o serve? 27La malattia di Naaman verrà su di te e i tuoi discendenti, per sempre.
Quando lasciò Eliseo, Giezi era già ammalato; era bianco come la neve.
▲ L'ascia perduta e ritrovata
1Un giorno, i profeti del gruppo dissero a Eliseo:- L'ambiente in cui ci riuniamo con te è troppo piccolo per tutti noi. 2Lasciaci andare al fiume Giordano; ci procureremo un tronco per uno e poi costruiremo qui un locale adatto a riunirci.
- Andate pure, - rispose Eliseo.
3Uno di loro disse:
- Ti prego, vieni anche tu.
- Va bene, vengo, - rispose Eliseo.
4Insieme andarono al fiume Giordano a tagliare alberi. 5Uno di loro stava abbattendo il suo albero, quando la lama della sua ascia cadde in acqua. Allora gridò:
- Maestro! Non era mia, me l'avevano prestata!
6 - Dov'è caduta? - chiese il profeta.
L'altro indicò il posto. Eliseo tagliò un pezzo di legno e ve lo lanciò; allora la lama di ferro tornò a galla.
7 - Raccoglila, - ordinò Eliseo.
L'altro allungò il braccio e la prese.
Eliseo cattura alcuni soldati aramei
8Il re di Aram era in guerra con Israele. Riunì i suoi ufficiali e indicò loro dove voleva porre l'accampamento. 9Il profeta Eliseo, però, mandò a dire al re d'Israele:
- Fa' attenzione! Non passare in quella zona perché gli Aramei scenderanno di là.
10Allora il re d'Israele poté mandare alcun uomini nel posto indicato dal profeta. Il fatto si ripeté più di una volta. Eliseo avvertiva il re
ed egli poteva stare in guardia.
11Il re di Aram si irritò moltissimo pei questa situazione. Convocò i suoi ufficiali chiese loro:
- Tra noi c'è qualcuno che collabora con il re d'Israele. Potete dirmi chi è?
12 - Non è uno di noi, o re, - rispose uno degli ufficiali, - ma è Eliseo, il profeta chi vive in Israele. Lui comunica al suo re ogni tua parola, anche quelle pronunziate nella tua camera da letto!
13 - Scoprite dove si trova, - ordinò il re. -
Lo farò catturare.
Quando il re venne a sapere che Eliseo si trovava nella città di Dotan, 14mandò là un forte gruppo di soldati, con carri e cavalli
Arrivarono di notte e accerchiarono la città. 15La mattina il servo del profeta Eliseo si alzò uscì, vide soldati, carri e cavalli che circonda vano la città e gridò a Eliseo:
- È spaventoso, maestro! Che cosa possiamo fare?
16 - Non aver paura, - gli rispose Eliseo, - nostri difensori sono più numerosi dei loro!
17Poi si mise a pregare: 'Signore, apri gli occhi a quest'uomo, fa' che possa vedere'. Il Signore aprì gli occhi al servo, e lui fu in grado di vedere: le montagne erano piene di carri e cavalli di fuoco, tutt'intorno a Eliseo.
18Gli Aramei, intanto, si diressero verso il profeta Eliseo. Egli pregò il Signore: 'Rendi cieca questa gente!'. Il Signore, allora, tolse loro la vista, come aveva chiesto Eliseo. A quel punto Eliseo disse loro: 'Avete sbagliato strada; non è quella la città. Venite dietro a me, vi porterò io dall'uomo che cercate'. In questo modo li fece andare fino a Samaria. 20Quando furono entrati nella città, Eliseo pregò ancora: 'Signore, apri gli occhi a questa gente, fa' che ci vedano di nuovo'. Quando il Signore aprì loro gli occhi, essi si accorsero di trovarsi al centro della città di Samaria.
21Quando il re d'Israele vide gli Aramei, chiese a Eliseo:
- Devo ucciderli, padre mio?
22 - No, - rispose Eliseo. - Di solito tu non uccidi neppure i prigionieri che hai preso con la tua spada e con il tuo arco. A questi fa' quindi portare da mangiare e da bere e poi lasciali tornare dal loro re. 23Il re d'Israele fece per loro un gran banchetto; quando ebbero mangiato e bevuto, li rimandò dal loro re. Da allora, non sono più penetrate in territorio israelita bande di Aramei.
L'assedio di Samaria
24-25Qualche tempo dopo, Ben-Adad, re di Aram, radunò il suo esercito e andò ad assediare Samaria. L'assedio degli Aramei era tale, che la città fu ridotta alla fame. Per una semplice testa d'asino bisognava dare quasi novecento grammi d'argento. Per mezzo chilo di sterco di colombo si pagavano persino più di cinquanta grammi d'argento.
26Un giorno, il re d'Israele camminava sulle mura della città e una donna gli gridò: - Re, mio signore, ti prego, aiutami!
27Ma il re rispose:
- Se non ti aiuta Dio, come posso farlo io? Dove li trovo, io, il grano e il vino?
29Poi aggiunse:
- Che cosa ti è successo?
Lei rispose:
- Vedi quella donna? L'altro giorno mi ha proposto: 'Prendiamo tuo figlio e mangiamolo; domani mangeremo il mio'. 29Abbiamo fatto cuocere mio figlio e lo abbiamo mangiato. Il giorno dopo le ho detto:
- Adesso mangiamo il tuo.
Lei, però, lo aveva nascosto.
30Udito il racconto della donna, il re si strappò i vestiti inorridito. Poiché stava camminando sulle mura, il popolo poté vederlo: sotto le sue vesti, sulla pelle, portava una tela di sacco. 31Il re diceva: 'Dio mi punisca severamente, se oggi non cade la testa di Eliseo, figlio di Safat!'.
Eliseo annunzia la fine della carestia
32Eliseo era a casa sua, e con lui c'erano gli anziani della città. Il re mandò da lui uno dei suoi uomini. Prima che quello arrivasse, Eliseo disse agli anziani:
- Vedete? Quel figlio di assassino ha mandato qualcuno a tagliarmi la testa. Quando arriva l'inviato del re, voi sbarrate la porta e non fatelo entrare; dietro di lui si sente già il rumore dei passi del suo re!
33Eliseo stava ancora parlando, quando il re in persona arrivò da lui e gli disse:
- Tutte le nostre disgrazie ci vengono dal Signore. Che cosa posso ancora spettarmi da lui?
▲ 1Eliseo rispose: - Ascolta quel che dice il Signore: Domani a quest'ora, al mercato di Samaria, con un pezzo d'argento si potranno comprare sette chili di farina o quattordici d'orzo. 2L'aiutante del re d'Israele, il suo braccio destro, rispose al profeta:
- Non sarebbe possibile neppure se il Signore facesse piover cibo dal cielo!
- Invece lo vedrai con i tuoi occhi, - rispose Eliseo, - ma non assaggerai di questi cibi!
Gli Aramei lasciano Samaria
3Presso la porta di Samaria, quattro uomini malati di una grave malattia della pelle parlavano tra loro: 'Perché dobbiamo restare qui ad aspettare la morte? - dicevano. 4Se decidiamo di entrare in città, moriremo là, perché non si trova nulla da mangiare. Se rimaniamo qui, moriremo ugualmente. Perciò, andiamo a consegnarci all'accampamento degli Aramei. Se ci lasceranno in vita, tanto meglio; se ci uccideranno, pazienza!'. 5AI tramonto s'incamminarono verso l'accampamento degli Aramei. Arrivarono ai bordi del campo e videro che non c'era nessuno. 6Era successo che, per tutto l'accampamento arameo, il Signore aveva fatto sentire un rumore simile all'avvicinamento di un grande esercito con carri e cavalli. Gli Aramei avevano pensato: 'Il re d'Israele ha pagato il re degli Ittiti e quello degli Egiziani perché ci attacchino'. 7Perciò, verso sera, si erano dati alla fuga, lasciando l'accampamento come si trovava; avevano abbandonato tende, cavalli e armi. Pur di salvare la vita, erano scappati. 8I quattro malati, arrivati ai bordi dell'accampamento, entrarono in una tenda: vi trovarono da mangiare e da bere. Portarono via argento e vestiti e andarono a nascondere tutto. Poi tornarono indietro ed entrarono in un'altra tenda; anche di li portarono via roba e andarono a nasconderla. 9Poi ci ripensarono: 'Non ci stiamo comportando bene. Quel che abbiamo visto oggi e una notizia troppo bella per starcene zitti. Se aspettiamo fino a domattina prima di diffonderla, saremo certamente puniti. Andiamo subito alla reggia e raccontiamo ogni cosa'. 10Giunti alla porta della città, gridarono alle sentinelle:
- Siamo andati all'accampamento degli Aramei. Non c'era nessuno, non si sentiva neppure una voce. Ci sono soltanto cavalli e asini, ancora legati, e le tende abbandonate. 11Le sentinelle portarono la notizia alla reggia. 12Il re si alzò in piena notte e disse ai suoi ministri:
- Vi spiego io qual è il piano degli Aramei. Sanno che noi siamo ridotti alla fame. Sono certamente usciti dall'accampamento per andarsi a nascondere in campagna; sono convinti che noi usciremo da Samaria e che, così, potranno prenderci vivi ed entrare in città: 13Uno dei ministri propose al re:
- In città ci sono ancora cavalli vivi; prendiamone cinque. In ogni caso sono destinati a fai la fine di tutto Israele! Mandiamo qualcuno vedere e sapremo quel che sta succedendo. 14Prepararono due carri con i cavalli. Il re li mandò sulle tracce dell'esercito arameo, con l'ordine di spiarlo. 15Seguirono le tracce degli Aramei fino al fiume Giordano; la strada era piena di vestiti e di altri oggetti che, nella fretta, gli Aramei avevano abbandonato. Allora gli inviati tornarono dal re a far rapporto. 16Subito gli abitanti di Samaria si diressero all'accampamento degli Aramei e lo saccheggiarono. Così, come il Signore aveva annunziato, con un pezzo d'argento si poterono comprare sette chili di farina o quattordici d'orzo. 17Il re incaricò il suo aiutante, il suo braccio destro, di ispezionare il mercato alla porta della città. La folla lo calpestò ed egli morì Così aveva annunziato il profeta Eliseo quando il re era andato a trovarlo.
18Il profeta aveva detto al re:
- Domani a quest'ora, al mercato di Samaria con un pezzo d'argento si potranno comprar sette chili di farina o quattordici d'orzo.
19L'aiutante del re aveva obiettato al profeta:
- Questo non sarebbe possibile neppure se il Signore facesse piovere cibo dal cielo.
- Invece lo vedrai con i tuoi occhi, - gli aveva risposto Eliseo. - Ma non assaggerai di quei cibi! 20Avvenne proprio così; la gran folla alla porta della città lo calpestò ed egli morì.
- Invece lo vedrai con i tuoi occhi, - rispose Eliseo, - ma non assaggerai di questi cibi!
Gli Aramei lasciano Samaria
3Presso la porta di Samaria, quattro uomini malati di una grave malattia della pelle parlavano tra loro: 'Perché dobbiamo restare qui ad aspettare la morte? - dicevano. 4Se decidiamo di entrare in città, moriremo là, perché non si trova nulla da mangiare. Se rimaniamo qui, moriremo ugualmente. Perciò, andiamo a consegnarci all'accampamento degli Aramei. Se ci lasceranno in vita, tanto meglio; se ci uccideranno, pazienza!'. 5AI tramonto s'incamminarono verso l'accampamento degli Aramei. Arrivarono ai bordi del campo e videro che non c'era nessuno. 6Era successo che, per tutto l'accampamento arameo, il Signore aveva fatto sentire un rumore simile all'avvicinamento di un grande esercito con carri e cavalli. Gli Aramei avevano pensato: 'Il re d'Israele ha pagato il re degli Ittiti e quello degli Egiziani perché ci attacchino'. 7Perciò, verso sera, si erano dati alla fuga, lasciando l'accampamento come si trovava; avevano abbandonato tende, cavalli e armi. Pur di salvare la vita, erano scappati. 8I quattro malati, arrivati ai bordi dell'accampamento, entrarono in una tenda: vi trovarono da mangiare e da bere. Portarono via argento e vestiti e andarono a nascondere tutto. Poi tornarono indietro ed entrarono in un'altra tenda; anche di li portarono via roba e andarono a nasconderla. 9Poi ci ripensarono: 'Non ci stiamo comportando bene. Quel che abbiamo visto oggi e una notizia troppo bella per starcene zitti. Se aspettiamo fino a domattina prima di diffonderla, saremo certamente puniti. Andiamo subito alla reggia e raccontiamo ogni cosa'. 10Giunti alla porta della città, gridarono alle sentinelle:
- Siamo andati all'accampamento degli Aramei. Non c'era nessuno, non si sentiva neppure una voce. Ci sono soltanto cavalli e asini, ancora legati, e le tende abbandonate. 11Le sentinelle portarono la notizia alla reggia. 12Il re si alzò in piena notte e disse ai suoi ministri:
- Vi spiego io qual è il piano degli Aramei. Sanno che noi siamo ridotti alla fame. Sono certamente usciti dall'accampamento per andarsi a nascondere in campagna; sono convinti che noi usciremo da Samaria e che, così, potranno prenderci vivi ed entrare in città: 13Uno dei ministri propose al re:
- In città ci sono ancora cavalli vivi; prendiamone cinque. In ogni caso sono destinati a fai la fine di tutto Israele! Mandiamo qualcuno vedere e sapremo quel che sta succedendo. 14Prepararono due carri con i cavalli. Il re li mandò sulle tracce dell'esercito arameo, con l'ordine di spiarlo. 15Seguirono le tracce degli Aramei fino al fiume Giordano; la strada era piena di vestiti e di altri oggetti che, nella fretta, gli Aramei avevano abbandonato. Allora gli inviati tornarono dal re a far rapporto. 16Subito gli abitanti di Samaria si diressero all'accampamento degli Aramei e lo saccheggiarono. Così, come il Signore aveva annunziato, con un pezzo d'argento si poterono comprare sette chili di farina o quattordici d'orzo. 17Il re incaricò il suo aiutante, il suo braccio destro, di ispezionare il mercato alla porta della città. La folla lo calpestò ed egli morì Così aveva annunziato il profeta Eliseo quando il re era andato a trovarlo.
18Il profeta aveva detto al re:
- Domani a quest'ora, al mercato di Samaria con un pezzo d'argento si potranno comprar sette chili di farina o quattordici d'orzo.
19L'aiutante del re aveva obiettato al profeta:
- Questo non sarebbe possibile neppure se il Signore facesse piovere cibo dal cielo.
- Invece lo vedrai con i tuoi occhi, - gli aveva risposto Eliseo. - Ma non assaggerai di quei cibi! 20Avvenne proprio così; la gran folla alla porta della città lo calpestò ed egli morì.
▲ Fine della storia della donna di Sunem
(vedi 4, 8-37)
1Un giorno, Eliseo incontrò la donna alla quale aveva fatto tornare in vita il figlio. Le disse: 'Il Signore ha deciso di far venire una carestia che durerà sette anni. Va' via di qui, con tutta la tua famiglia, e stabilisciti altrove'. 2La donna seguì il suggerimento del profeta: con tutta la sua famiglia, andò a vivere per sette anni nel territorio dei Filistei. 3Passati i sette anni, tornò dalla regione dei Filistei. Si recò dal re per chiedere la restituzione della sua casa e delle sue terre. 4In quel momento il re stava parlando con Giezi, il servo del profeta Eliseo: si faceva raccontare le grandi imprese compiute dal profeta. 5Giezi stava raccontando come Eliseo aveva fatto tornare in vita il ragazzo morto; proprio allora la madre venne dal re a chiedere la restituzione della sua casa e delle sue terre. Giezi esclamò: 'Re, mio signore, è questa la donna di cui ti parlavo! È qui con suo figlio, il ragazzo che Eliseo ha fatto tornare in vita!'. 6Il re interrogò la donna e lei raccontò ogni cosa. Poi mandò con lei un funzionario, al quale diede quest'ordine: 'Falle riavere tutti i suoi beni e il reddito dei suoi campi per i sette anni di assenza dalla sua terra'.
Cazael diventa re di Aram
7Una volta, Eliseo andò nella città di Damasco. A quel tempo Ben-Adad, il re degli Aramei, era ammalato. Quando venne a sapere che il profeta era arrivato da quelle parti, 8il re disse a un certo Cazael.
- Prendi un regalo e va' a trovare il profeta. Digli di chiedere al Signore se uscirò vivo da questa malattia. 9Cazael andò a trovare il profeta. Come dono portò i migliori prodotti di Damasco, il carico di quaranta cammelli. Si presentò al profeta e gli disse:
- Mi manda Ben-Adad, il re di Aram, tuo servitore. Vorrebbe sapere se uscirà vivo dalla sua malattia.
10 - Digli pure che guarirà! - rispose Eliseo. - In realtà, il Signore mi ha rivelato che egli morirà. 11Il volto del profeta si irrigidì, al punto che Cazael ne fu turbato. Poi Eliseo scoppiò a piangere. 12 - Perché piangi? - gli chiese Cazael. - Io so il male che farai agli Israeliti! - rispose Eliseo. - Incendierai le loro fortezze, ucciderai con la spada i soldati migliori, farai a pezzi i bambini, sventrerai le donne incinte.
Come potrei fare cose tanto enormi, mio signore, io che non sono nessuno? - replicò Cazael.
- Il Signore mi ha rivelato che tu diventerai re di Aram - concluse Eliseo.
14Cazael lasciò Eliseo e tornò dal re, che gli chiese:
- Che cosa ti ha detto il profeta?
- Mi ha detto che guarirai, - rispose Cazael.
15Ma, il giorno dopo, prese una coperta, la bagnò e soffocò il re. Così diventò re al posto suo.
Ioram, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 21, 1-20)
16Nel quinto anno di regno di Ioram, figlio di Acab, in Israele, divenne re di Giada il figlio di Giosafat, anche lui di nome Ioram. 17Aveva trentadue anni e regnò otto anni a Gerusalemme. 18Ma sua moglie era figlia di Acab; per questo egli si comportò alla maniera dei re d'Israele e della famiglia di Acab e andò contro la volontà del Signore. 19Eppure il Signore non volle distruggere il regno di Giuda, perché aveva promesso al suo servitore Davide di non estinguere mai la sua dinastia. 20Durante il regno di Ioram, gli Edomiti si ribellarono alla dominazione di Giuda e si scelsero un loro re. 21Allora Ioram, al comando dei suoi carri da guerra, si diresse a Zair. Fu accerchiato dagli Edomiti. Durante la notte, sfondò l'accerchiamento degli Edomiti e dei loro carri, ma i suoi uomini dovettero darsi alla fuga, ognuno verso casa sua. 22Così gli Edomiti rimasero ribelli al dominio del regno di Giuda fino a oggi. In quel periodo si ribellarono anche gli abitanti della città di Libna. 23Gli altri fatti della vita di Ioram sono scritti nella 'Storia dei re di Giuda'. 24Alla sua morte, Ioram fu sepolto nella Città di Davide, accanto ai suoi antenati. Dopo di lui regnò suo figlio Acazia.
Acazia, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 22, 1-6)
25Nel dodicesimo anno di regno di Ioram, figlio di Acab, in Israele, Acazia, figlio di Ioram, divenne re di Giuda 26all'età di ventidue anni. Regnò un anno a Gerusalemme. Sua madre, Atalia, era discendente di Omri, re d'Israele. 27Acazia agì come la famiglia di Acab, e anche lui andò contro la volontà del Signore. Non per nulla era imparentato con la famiglia di Acab! 28Acazia andò, insieme con Ioram, figlio di Acab, a combattere contro Cazael, re di Aram. La battaglia si svolse a Ramot di Galaad. Ioram fu ferito dagli Aramei 29e si ritirò nella città di Izreel, per farsi curare le ferite che aveva ricevuto a Rama dagli Aramei, durante la battaglia con Cazael. Poiché le ferite di Ioram, figlio di Acab, erano gravi, Acazia, figlio di Ioram, re di Giuda, andò a trovarlo a Izreel.
(vedi 4, 8-37)
1Un giorno, Eliseo incontrò la donna alla quale aveva fatto tornare in vita il figlio. Le disse: 'Il Signore ha deciso di far venire una carestia che durerà sette anni. Va' via di qui, con tutta la tua famiglia, e stabilisciti altrove'. 2La donna seguì il suggerimento del profeta: con tutta la sua famiglia, andò a vivere per sette anni nel territorio dei Filistei. 3Passati i sette anni, tornò dalla regione dei Filistei. Si recò dal re per chiedere la restituzione della sua casa e delle sue terre. 4In quel momento il re stava parlando con Giezi, il servo del profeta Eliseo: si faceva raccontare le grandi imprese compiute dal profeta. 5Giezi stava raccontando come Eliseo aveva fatto tornare in vita il ragazzo morto; proprio allora la madre venne dal re a chiedere la restituzione della sua casa e delle sue terre. Giezi esclamò: 'Re, mio signore, è questa la donna di cui ti parlavo! È qui con suo figlio, il ragazzo che Eliseo ha fatto tornare in vita!'. 6Il re interrogò la donna e lei raccontò ogni cosa. Poi mandò con lei un funzionario, al quale diede quest'ordine: 'Falle riavere tutti i suoi beni e il reddito dei suoi campi per i sette anni di assenza dalla sua terra'.
Cazael diventa re di Aram
7Una volta, Eliseo andò nella città di Damasco. A quel tempo Ben-Adad, il re degli Aramei, era ammalato. Quando venne a sapere che il profeta era arrivato da quelle parti, 8il re disse a un certo Cazael.
- Prendi un regalo e va' a trovare il profeta. Digli di chiedere al Signore se uscirò vivo da questa malattia. 9Cazael andò a trovare il profeta. Come dono portò i migliori prodotti di Damasco, il carico di quaranta cammelli. Si presentò al profeta e gli disse:
- Mi manda Ben-Adad, il re di Aram, tuo servitore. Vorrebbe sapere se uscirà vivo dalla sua malattia.
10 - Digli pure che guarirà! - rispose Eliseo. - In realtà, il Signore mi ha rivelato che egli morirà. 11Il volto del profeta si irrigidì, al punto che Cazael ne fu turbato. Poi Eliseo scoppiò a piangere. 12 - Perché piangi? - gli chiese Cazael. - Io so il male che farai agli Israeliti! - rispose Eliseo. - Incendierai le loro fortezze, ucciderai con la spada i soldati migliori, farai a pezzi i bambini, sventrerai le donne incinte.
Come potrei fare cose tanto enormi, mio signore, io che non sono nessuno? - replicò Cazael.
- Il Signore mi ha rivelato che tu diventerai re di Aram - concluse Eliseo.
14Cazael lasciò Eliseo e tornò dal re, che gli chiese:
- Che cosa ti ha detto il profeta?
- Mi ha detto che guarirai, - rispose Cazael.
15Ma, il giorno dopo, prese una coperta, la bagnò e soffocò il re. Così diventò re al posto suo.
Ioram, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 21, 1-20)
16Nel quinto anno di regno di Ioram, figlio di Acab, in Israele, divenne re di Giada il figlio di Giosafat, anche lui di nome Ioram. 17Aveva trentadue anni e regnò otto anni a Gerusalemme. 18Ma sua moglie era figlia di Acab; per questo egli si comportò alla maniera dei re d'Israele e della famiglia di Acab e andò contro la volontà del Signore. 19Eppure il Signore non volle distruggere il regno di Giuda, perché aveva promesso al suo servitore Davide di non estinguere mai la sua dinastia. 20Durante il regno di Ioram, gli Edomiti si ribellarono alla dominazione di Giuda e si scelsero un loro re. 21Allora Ioram, al comando dei suoi carri da guerra, si diresse a Zair. Fu accerchiato dagli Edomiti. Durante la notte, sfondò l'accerchiamento degli Edomiti e dei loro carri, ma i suoi uomini dovettero darsi alla fuga, ognuno verso casa sua. 22Così gli Edomiti rimasero ribelli al dominio del regno di Giuda fino a oggi. In quel periodo si ribellarono anche gli abitanti della città di Libna. 23Gli altri fatti della vita di Ioram sono scritti nella 'Storia dei re di Giuda'. 24Alla sua morte, Ioram fu sepolto nella Città di Davide, accanto ai suoi antenati. Dopo di lui regnò suo figlio Acazia.
Acazia, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 22, 1-6)
25Nel dodicesimo anno di regno di Ioram, figlio di Acab, in Israele, Acazia, figlio di Ioram, divenne re di Giuda 26all'età di ventidue anni. Regnò un anno a Gerusalemme. Sua madre, Atalia, era discendente di Omri, re d'Israele. 27Acazia agì come la famiglia di Acab, e anche lui andò contro la volontà del Signore. Non per nulla era imparentato con la famiglia di Acab! 28Acazia andò, insieme con Ioram, figlio di Acab, a combattere contro Cazael, re di Aram. La battaglia si svolse a Ramot di Galaad. Ioram fu ferito dagli Aramei 29e si ritirò nella città di Izreel, per farsi curare le ferite che aveva ricevuto a Rama dagli Aramei, durante la battaglia con Cazael. Poiché le ferite di Ioram, figlio di Acab, erano gravi, Acazia, figlio di Ioram, re di Giuda, andò a trovarlo a Izreel.
▲ Ieu diventa re d'Israele
1Un giorno, il profeta Eliseo chiamò uno dei profeti e gli disse: 'Preparati a partire. Prendi con te questa boccetta d'olio e va' a Ramot di Galaad. 2Quando sarai arrivato, troverai Ieu, figlio di Giosafat e nipote di Nimsi; prendilo in disparte dai suoi compagni e portalo in una camera isolata. 3Versagli sul capo l'olio della boccetta e pronunzia queste parole: 'Ti consacro re d'Israele'. Poi, - concluse Eliseo, - apri la porta e allontanati senza perdere un istante'. 4Il giovane profeta andò a Ramot di Galaad. 5Arrivò mentre i capi dell'esercito erano in riunione.- Ho una cosa da dirti, comandante! - disse.
- A chi di noi devi parlare? - chiese Ieu.
- A te, comandante! - rispose il profeta.
6Ieu si alzò ed entrò in casa. Il profeta gli versò l'olio sul capo e pronunziò queste parole: 'Il Signore, Dio d'Israele, dichiara: Ti consacro re del mio popolo, re d'Israele. 7Sarai tu a distruggere la dinastia di Acab, tuo padrone di un tempo. In questo modo vendicherò tutti i miei profeti e i miei servitori fatti uccidere da Gezabele. 8I discendenti di Acab devono sparire. In tutto Israele eliminerò dal primo all'ultimo ogni maschio della famiglia di Acab. 9Tratterò la sua famiglia come quella di Geroboamo, figlio di Nebat, e come quella di Baasa, figlio di Achia. 10Il corpo di Gezabele non avrà sepoltura, ma sarà divorato dai cani nella campagna di Izreel'. Detto questo, il profeta aprì la porta e corse via.
11Ieu uscì e tornò dagli altri ufficiali del re.
- Tutto bene? - chiesero. - Che cosa voleva da te quell'esaltato?
- Conoscete anche voi quell'uomo e sapete bene che discorsi fa! - rispose Ieu.
12 Che cosa ci nascondi? Raccontaci tutto.
- Va bene, - replicò Ieu. - M'ha detto così: 'Il Signore dichiara: Ti consacro re d'Israele'.
13Presero in fretta i loro mantelli, li stesero su una scalinata e vi fecero salire Ieu. Suonarono le trombe e gridarono: 'Viva il re Ieu!'.
Il complotto di Ieu contro il re Ioram
14Ieu, figlio di Giosafat e nipote di Nimsi, organizzò un complotto contro Ioram, nel momento in cui Ioram, con tutto l'esercito d'Israele, difendeva la città di Ramot di Galaad dagli attacchi di Cazael, re di Aram.
15In uno scontro, Ioram fu ferito dagli Aramei e dovette tornare a Izreel per farsi curare. Ieu disse (agli altri ufficiali): 'Se davvero siete dalla mia parte, guardate che nessuno fugga dalla città per portare a Izreel la notizia dell'accaduto'. 16Poi salì sul suo carro e si diresse a Izreel, dove Ioram era ricoverato. Là c'era anche il re di Giuda, Acazia, venuto a far visita a Ioram. 17Quando vide arrivare Ieu e i suoi uomini, la sentinella della torre esclamò:
- Vedo uno squadrone di soldati!
Ioram diede quest'ordine:
- Mandagli incontro un cavaliere, per chiedere se tutto va bene.
18Il cavaliere andò incontro a Ieu e gli chiese:
- Il re vuole sapere se va tutto bene. - Che t'importa se va bene o no? - rispose Ieu.
- Unisciti a noi!
Allora la sentinella gridò:
- Il nostro inviato li ha raggiunti, ma non torna più indietro!
19Ioram fece mandare un altro cavaliere. Anche questo raggiunse i soldati e chiese se tutto andava bene.
- Che t'importa se va bene o no? - rispose Ieu. - Unisciti a noi!
20La sentinella gridò:
- Li ha raggiunti, ma non torna più indietro! Dal modo di guidare il carro mi sembra di riconoscere Ieu, nipote di Nimsi: va come un pazzo!
21Allora Ioram ordinò di attaccare i cavalli ai carri. Insieme con Acazia, re di Giuda, uscì incontro a Ieu. Ognuno era sul suo carro, e raggiunsero Ieu nella proprietà di Nabot di Izreel.
Morte di Ioram, re d'Israele
22Quando Ioram vide Ieu, gli chiese:
- Va tutto bene?
- Come fa ad andar bene, - rispose Ieu, - finché tua madre Gezabele continua a prostituirsi ad altri dèi e a far magie?
23Ioram si voltò e fuggì gridando: - Acazia! È un tradimento!
24Ieu afferrò l'arco e tirò. La freccia colpì Ioram in mezzo alle spalle e gli trapassò il cuore. Ioram cadde sul fondo del carro. 25Ieu disse al suo aiutante, Bidkar: 'Raccoglilo e gettalo nel campo di Nabot di Izreel. Quando tu ed io eravamo sui carri al seguito di suo padre - ti ricordi? - il Signore pronunziò questa sentenza contro Acab: 26'Io, il Signore, ieri ho visto assassinare Nabot e i suoi figli! Io, il Signore, ti punirò per questo, proprio qui, in questo campo!' Perciò ora - concluse Ieu - prendi il corpo di Ioram, suo figlio, e gettalo in quel campo, come ha detto il Signore'.
Morte di Acazia, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 22, 6-9)
27Acazia, re di Giuda, vide ogni cosa. Fuggì in direzione di Bet-Gan, ma Ieu lo inseguì e ordinò: 'Colpite anche lui!'. Lo colpirono sul suo carro, sulla salita di Gur, nei pressi di Ibleam. Acazia riuscì a fuggire fino a Meghiddo, ma laggiù morì. 28I suoi ufficiali lo portarono sul carro fino a Gerusalemme e lo seppellirono nella Città di Davide, accanto ai suoi antenati. 29Acazia era diventato re di Giuda nell'undicesimo anno di regno di Ioram, figlio di Acab, in Israele.
Morte di Gezabele
30Ieu andò a Izreel. Gezabele aveva udito quel che era successo. Si truccò gli occhi, si ornò il capo e si affacciò alla finestra. 31Quando Ieu entrò in città, lei gridò:
- Ehi, tu, razza di Zimri, assassino del tuo re, come va?
32EgIi guardò verso la finestra. - Chi vuole mettersi dalla mia parte? - chiese.
Si affacciarono due o tre servi.
33 - Gettatela giù! - ordinò Ieu.
Essi la buttarono giù, e il suo sangue schizzò sui muri e sui cavalli, e Ieu la calpestò. 34Poi Ieu entrò nel palazzo a pranzare e ordinò ai suoi uomini:
- Occupatevi di quella maledetta. Seppellitela, perché è figlia di un re.
35Andarono per seppellirla, ma di lei trovarono soltanto il cranio, i piedi e le mani. 36Tornarono indietro e raccontarono tutto a Ieu; egli disse: 'Questo è proprio quel che il Signore ha annunziato per mezzo del suo servo, Elia da Tisbe: I cani divoreranno il corpo di Gezabele, nel territorio di Izreel. 37Lì, sul terreno, il suo corpo sarà come letame sparso, al punto che nessuno potrà dire: Questa è Gezabele!'.
▲ Ieu fa uccidere la famiglia di Acab
1A Samaria vivevano settanta discendenti di Acab. Ieu scrisse alcune lettere e le inviò a Samaria, ai capi della città, agli anziani e alle persone incaricate dell'educazione dei discendenti di Acab. Diceva: 2'Con questa lettera vi faccio notare che avete fra voi i figli del vostro re e avete carri e cavalieri. La città è fortificata e siete armati. 3Perché non scegliete il migliore tra i figli del vostro re per metterlo sul trono? Combattete per lui e per la sua famiglia!'. 4Essi furono presi da una gran paura e dissero: 'Come possiamo noi resistere a Ieu, quando non ci son riusciti due re?'. 5Il capo della reggia, il comandante della città, gli anziani e gli educatori mandarono a Ieu questa risposta: 'Abbiamo deciso di stare ai tuoi ordini; faremo tutto quel che ci dirai. Noi non sceglieremo un nuovo re; fa' tu quel che ti sembra opportuno'. 6Ieu scrisse loro una seconda lettera che diceva: 'Se siete dalla mia parte e mi ubbidite, venite da me a Izreel, domani a quest'ora, e portatemi le teste dei componenti la famiglia reale!'. (La famiglia reale era composta di persone che venivano educate dai cittadini più importanti di Samaria). 7Quando ricevettero la lettera, questi presero i componenti la famiglia reale e li uccisero, tutti e settanta. Misero le loro teste in alcuni canestri e le mandarono a Ieu, nella città di Izreel. 8Un messaggero andò a informare Ieu:
- Hanno portato le teste dei componenti la
famiglia reale!
- Fatene due mucchi e lasciateli davanti alla porta della città fino a domattina, - ordinò Ieu. 9Il mattino seguente, uscì dalla città, si fermò e disse al popolo: 'Voi siete innocenti. Io mi sono ribellato al mio re e l'ho ucciso. Ma questi, chi li ha ammazzati? 10Rendetevi conto che nessuna delle minacce pronunziate da Dio contro la famiglia di Acab può andare a vuoto; quel che aveva annunziato per mezzo di Elia, suo servitore, il Signore lo ha fatto!'. 11Poi Ieu fece eliminare il resto della famiglia di Acab, a Izreel, e tutti i suoi sostenitori: i nobili, gli amici, i suoi sacerdoti; non ne lasciò vivo neppure uno.
Massacro della famiglia di Acazia
(vedi 2 Cronache 22, 8)
12In seguito, Ieu partì per Samaria. Lungo la via, in una località chiamata 'Bet-Eked dei pastori', 13incontrò i fratelli di Acazia, re di Giuda.
- Chi siete? - chiese Ieu.
Essi risposero:
- Siamo i fratelli di Acazia e andiamo a far visita alla famiglia reale e ai figli della regina 14 - Catturateli vivi!, - urlò Ieu ai suoi. Li presero vivi e poi li ammazzarono alla fonte di Bet-Eked. Erano quarantadue, e Ieu non ne lasciò vivo neppure uno.
Ieu fa uccidere i superstiti della parentela di Acab
15Partito di là, Ieu incontrò Ionadab, figlio di Recab, che gli veniva incontro. Lo salutò e gli disse: - Posso fidarmi di te, come tu puoi fidarti di me?
- Certamente! - rispose Ionadab.
- Allora, qua la mano! - esclamò Ieu. Ionadab gli porse la mano, e Ieu lo fece salire sul suo carro. 16 - Vieni con me, - gli disse. - Osserva con quanta passione agisco per il Signore! Lo condusse sul suo carro 17fino a Samaria. Giunto in città, Ieu uccise il resto della parentela di Acab, che abitava là: sterminò tutti, come il Signore aveva detto al profeta Elia.
Ieu fa uccidere gli adoratori del dio Baal
18A Samaria, Ieu riunì il popolo e disse: 'Acab non ha adorato abbastanza il dio Baal. Io lo adorerò molto di più. 19Chiamatemi subito tutti i profeti di Baal, i suoi fedeli, i suoi sacerdoti. Nessuno deve mancare, perché voglio offrire un grande sacrificio a Baal. Chi non sarà presente, verrà ucciso!'. In realtà, questo era un inganno: Ieu voleva eliminare gli adoratori di Baal. 20Ieu ordinò dunque di organizzare una solenne assemblea in onore di Baal. L'assemblea fu convocata, 21 e Ieu stesso fece diffondere la notizia in tutto Israele. Gli adoratori di Baal vennero tutti, nessuno escluso. Entrarono nel tempio di Baal e lo riempirono da cima a fondo. 22Ieu ordinò all'incaricato del guardaroba di fornire vesti sacre a tutti gli adoratori di Baal, e così a ognuno fu data una veste. 23Poi Ieu entrò nel tempio di Baal, insieme con Ionadab figlio di Recab, e disse agli adoratori di Baal: 'Assicuratevi che tra voi non vi sia alcun fedele del Signore; devono esserci soltanto adoratori di Baal'. 24Poi Ieu e Ionadab cominciarono i vari sacrifici. Fuori del tempio, però, Ieu aveva disposto ottanta soldati, ai quali aveva detto: 'Farò cadere questa gente nelle vostre mani. Chiunque di voi ne lascerà scappare uno, pagherà con la vita!'. 25Quando ebbe terminato i sacrifici, Ieu ordinò alle guardie e ai loro capi: 'Venite e uccideteli tutti. Non lasciatevi sfuggire nessuno!'. Li uccisero a colpi di spada e gettarono fuori i cadaveri. Poi penetrarono nella parte più interna del tempio di Baal. 26Portarono fuori la stele di Baal e la distrussero con il fuoco. 27Distrutta la stele di Baal, demolirono il tempio e lo ridussero a un letamaio, che esiste ancora oggi. 28Così Ieu eliminò il dio Baal da Israele. 29Continuò, tuttavia, a commettere le stesse colpe di Geroboamo; figlio di Nebat. Egli aveva fatto peccare gli Israeliti collocando due vitelli d'oro nei santuari di Betel e Dan. 30Il Signore disse a Ieu: 'Hai agito bene! Hai fatto la mia volontà e hai trattato la famiglia di Acab come io desideravo. Ti prometto perciò che, per quattro generazioni, un tuo discendente sarà re d'Israele'. 31Ieu, però, non si preoccupò di ubbidire con tutto il cuore alla legge del Signore, Dio d'Israele: continuò a commettere le stesse colpe di Geroboamo, che aveva fatto peccare gli Israeliti.
Morte di Ieu
32In quel tempo il Signore cominciò a ridurre il territorio d'Israele. Infatti, Zael, re di Aram, sconfisse gli Israeliti su tutto il loro territorio. 33Essi persero, a est del Giordano, la regione di Galaad e di Basan, a nord della città di Aroer, sul fiume Arnon. In quei territori abitavano le tribù di Gad, Ruben e Manasse. 34Gli altri fatti della vita di Ieu, le sue imprese e il suo valore in guerra sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'. 35Quando morì, Ieu fu sepolto nella città di Samaria. Dopo di lui divenne re suo figlio Ioacaz. 36Ieu aveva regnato in Israele, nella città di Samaria, ventotto anni.
- Hanno portato le teste dei componenti la
famiglia reale!
- Fatene due mucchi e lasciateli davanti alla porta della città fino a domattina, - ordinò Ieu. 9Il mattino seguente, uscì dalla città, si fermò e disse al popolo: 'Voi siete innocenti. Io mi sono ribellato al mio re e l'ho ucciso. Ma questi, chi li ha ammazzati? 10Rendetevi conto che nessuna delle minacce pronunziate da Dio contro la famiglia di Acab può andare a vuoto; quel che aveva annunziato per mezzo di Elia, suo servitore, il Signore lo ha fatto!'. 11Poi Ieu fece eliminare il resto della famiglia di Acab, a Izreel, e tutti i suoi sostenitori: i nobili, gli amici, i suoi sacerdoti; non ne lasciò vivo neppure uno.
Massacro della famiglia di Acazia
(vedi 2 Cronache 22, 8)
12In seguito, Ieu partì per Samaria. Lungo la via, in una località chiamata 'Bet-Eked dei pastori', 13incontrò i fratelli di Acazia, re di Giuda.
- Chi siete? - chiese Ieu.
Essi risposero:
- Siamo i fratelli di Acazia e andiamo a far visita alla famiglia reale e ai figli della regina 14 - Catturateli vivi!, - urlò Ieu ai suoi. Li presero vivi e poi li ammazzarono alla fonte di Bet-Eked. Erano quarantadue, e Ieu non ne lasciò vivo neppure uno.
Ieu fa uccidere i superstiti della parentela di Acab
15Partito di là, Ieu incontrò Ionadab, figlio di Recab, che gli veniva incontro. Lo salutò e gli disse: - Posso fidarmi di te, come tu puoi fidarti di me?
- Certamente! - rispose Ionadab.
- Allora, qua la mano! - esclamò Ieu. Ionadab gli porse la mano, e Ieu lo fece salire sul suo carro. 16 - Vieni con me, - gli disse. - Osserva con quanta passione agisco per il Signore! Lo condusse sul suo carro 17fino a Samaria. Giunto in città, Ieu uccise il resto della parentela di Acab, che abitava là: sterminò tutti, come il Signore aveva detto al profeta Elia.
Ieu fa uccidere gli adoratori del dio Baal
18A Samaria, Ieu riunì il popolo e disse: 'Acab non ha adorato abbastanza il dio Baal. Io lo adorerò molto di più. 19Chiamatemi subito tutti i profeti di Baal, i suoi fedeli, i suoi sacerdoti. Nessuno deve mancare, perché voglio offrire un grande sacrificio a Baal. Chi non sarà presente, verrà ucciso!'. In realtà, questo era un inganno: Ieu voleva eliminare gli adoratori di Baal. 20Ieu ordinò dunque di organizzare una solenne assemblea in onore di Baal. L'assemblea fu convocata, 21 e Ieu stesso fece diffondere la notizia in tutto Israele. Gli adoratori di Baal vennero tutti, nessuno escluso. Entrarono nel tempio di Baal e lo riempirono da cima a fondo. 22Ieu ordinò all'incaricato del guardaroba di fornire vesti sacre a tutti gli adoratori di Baal, e così a ognuno fu data una veste. 23Poi Ieu entrò nel tempio di Baal, insieme con Ionadab figlio di Recab, e disse agli adoratori di Baal: 'Assicuratevi che tra voi non vi sia alcun fedele del Signore; devono esserci soltanto adoratori di Baal'. 24Poi Ieu e Ionadab cominciarono i vari sacrifici. Fuori del tempio, però, Ieu aveva disposto ottanta soldati, ai quali aveva detto: 'Farò cadere questa gente nelle vostre mani. Chiunque di voi ne lascerà scappare uno, pagherà con la vita!'. 25Quando ebbe terminato i sacrifici, Ieu ordinò alle guardie e ai loro capi: 'Venite e uccideteli tutti. Non lasciatevi sfuggire nessuno!'. Li uccisero a colpi di spada e gettarono fuori i cadaveri. Poi penetrarono nella parte più interna del tempio di Baal. 26Portarono fuori la stele di Baal e la distrussero con il fuoco. 27Distrutta la stele di Baal, demolirono il tempio e lo ridussero a un letamaio, che esiste ancora oggi. 28Così Ieu eliminò il dio Baal da Israele. 29Continuò, tuttavia, a commettere le stesse colpe di Geroboamo; figlio di Nebat. Egli aveva fatto peccare gli Israeliti collocando due vitelli d'oro nei santuari di Betel e Dan. 30Il Signore disse a Ieu: 'Hai agito bene! Hai fatto la mia volontà e hai trattato la famiglia di Acab come io desideravo. Ti prometto perciò che, per quattro generazioni, un tuo discendente sarà re d'Israele'. 31Ieu, però, non si preoccupò di ubbidire con tutto il cuore alla legge del Signore, Dio d'Israele: continuò a commettere le stesse colpe di Geroboamo, che aveva fatto peccare gli Israeliti.
Morte di Ieu
32In quel tempo il Signore cominciò a ridurre il territorio d'Israele. Infatti, Zael, re di Aram, sconfisse gli Israeliti su tutto il loro territorio. 33Essi persero, a est del Giordano, la regione di Galaad e di Basan, a nord della città di Aroer, sul fiume Arnon. In quei territori abitavano le tribù di Gad, Ruben e Manasse. 34Gli altri fatti della vita di Ieu, le sue imprese e il suo valore in guerra sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'. 35Quando morì, Ieu fu sepolto nella città di Samaria. Dopo di lui divenne re suo figlio Ioacaz. 36Ieu aveva regnato in Israele, nella città di Samaria, ventotto anni.
▲ Atalia si impadronisce del potere a Gerusalemme
(vedi 2 Cronache 22, 10-I 2)1Quando Atalia seppe che suo figlio Acazia, re di Giuda, era morto, decise di eliminare tutti i componenti della famiglia reale di Giuda. 2Ma Ioseba, figlia del re Ioram, sorella di Acazia, riuscì a sottrarre Ioas, figlio di Acazia, al gruppo dei principi che dovevano essere uccisi. Lo nascose, insieme con la sua balia, nella stanza dei letti; così Ioas fu tenuto nascosto ad Atalia e non fu ucciso. 3Ioas stette sei anni nascosto nel tempio con la sua balia. Intanto, Atalia regnava sul territorio di Giuda.
Ioas diventa re
(vedi 2 Cronache 23, 1-21)
4Nel settimo anno, Ioiada fece venire i comandanti dei Carii e degli altri soldati della guardia. Li condusse con sé nel tempio e fece un patto con loro. Dopo averli fatti giurare, mostrò loro l'erede al trono. 5Poi diede degli ordini: 'Ecco quel che dovete fare. Quelli fra voi che entrano in servizio al sabato, 6un terzo a guardia della reggia, un terzo alla porta di Sur e un terzo alla porta dietro la caserma, faranno invece la guardia al tempio. Anche gli altri due gruppi di voi che lasciano il servizio di sabato, faranno la guardia al tempio, accanto al re. 8Con la spada in pugno, farete cerchio attorno a lui, lo seguirete in ogni suo movimento e chiunque si avvicinerà al vostro schieramento dovrà essere ucciso'. 9l comandanti, ognuno coi suoi cento uomini, fecero come aveva ordinato il sacerdote Ioiada. Ognuno radunò i suoi uomini, sia quelli che finivano il turno di guardia, sia quelli che cominciavano il nuovo, e andarono dal sacerdote Ioiada. 10A ogni comandante di cento uomini egli diede la lancia e gli scudi che erano custoditi nel tempio e che erano appartenuti al re Davide. 11Le guardie, per proteggere l'erede al trono, si disposero da un angolo all'altro del tempio, intorno all'altare, armi alla mano. 12Allora Ioiada fece venire l'erede al trono e gli consegnò la corona e il documento dell'alleanza. Ioas fu proclamato re e consacrato con l'unzione. Tutti battevano le mani e gridavano: 'Viva il re!'. 13Atalia udì il rumore delle guardie e della gente e raggiunse la folla che era nel tempio. 14Si accorse che presso la colonna, nel luogo riservato al re, stava Ioas; accanto a lui c'erano i comandanti e i trombettieri. Tutto il popolo manifestava la sua gioia, mentre le trombe suonavano. Atalia, indignata, si strappò i vestiti, urlando: 'È un tradimento!'. 15Ioiada aveva detto che Atalia non doveva essere uccisa nel tempio. Perciò ordinò ai comandanti del servizio di guardia: 'Fate cerchio intorno a lei e portatela fuori. Se qualcuno tenta di seguirla, dovrà essere ucciso'. 16Le guardie la trascinarono verso la reggia, vicino all'ingresso dei cavalli, dove fu uccisa. 17Ioiada fece prendere al re e al popolo il solenne impegno con il Signore di essere veramente il suo popolo. Fece anche fare un patto tra il re e il popolo. 18Tutto il popolo si recò al santuario del dio Baal; lo demolì e fece a pezzi gli altari e le statue; uccise Mattan, il sacerdote di Baal, davanti all'altare. Il sacerdote Ioiada mise alcuni ufficiali a sorvegliare il tempio. 19Ioiada radunò ancora intorno a se i comandanti delle unità di cento uomini, i Carii, gli altri soldati della guardia e il popolo. Insieme, fecero scendere il re dal tempio ed entrarono nella reggia per la porta delle guardie. Infine, Ioas prese posto sul trono. 20Tutto il popolo era pieno di gioia. Ora che nella reggia Atalia era stata uccisa, la città era in pace.
▲ Ioas, re di Giuda
1Ioas divenne re di Giuda all'età di sette anni, 2nel settimo anno di regno di Ieu in Israele. Regnò quarant'anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Sibia e veniva da Bersabea. 3Per tutta la vita Ioas ubbidì alla volontà del Signore, perché lo istruiva il sacerdote Ioiada. 4Eppure i santuari sulle colline non furono eliminati, e la gente continuò ad andarvi a offrire sacrifici e a bruciare incenso.Ioas ordina di riparare il tempio
(vedi 2 Cronache 24, 4-5)
5Ioas ordinò ai sacerdoti: 'Tutte le offerte in denaro che pervengono al tempio, sia le varie somme stabilite per ciascuno, sia le offerte volontarie, 6le incasserete voi sacerdoti, ognuno dal proprio incaricato. Con questo denaro provvederete alle riparazioni del tempio, ovunque ce ne sia bisogno'.
Contrasti tra Ioas e i sacerdoti per i lavori del tempio
(vedi 2 Cronache 24, 4-14)
7Ma, al ventitreesimo anno di regno di Ioas, i sacerdoti non avevano ancora provveduto a far riparare il tempio. 8Allora il re Ioas convocò Ioiada e gli altri sacerdoti e chiese loro: 'Perché non avete ancora provveduto alle riparazioni del tempio? D'ora in poi voi non riceverete più il denaro dai vostri incaricati, ma lo consegnerete direttamente per le riparazioni del tempio'. 9I sacerdoti accettarono di non incassare più il denaro del popolo e anche di non essere più responsabili delle riparazioni del tempio. 10Perciò il sacerdote Ioiada prese una cassa, fece un'apertura sul coperchio e la pose accanto all'altare, sulla destra di chi entra. I sacerdoti custodi dell'ingresso introducevano nella cassa tutto il denaro che veniva portato al tempio. 11Quando vedevano che nella cassa c'era molto denaro, il segretario del re e il sommo sacerdote lo raccoglievano in sacchi e lo contavano. 12Dopo che era stato contato, il denaro veniva versato ai capimastri incaricati dei lavori. Questi potevano così pagare i carpentieri e i costruttori che lavoravano al tempio del Signore 13e anche i muratori e i taglia-pietre. Si potevano anche acquistare il legname e le pietre squadrate necessari e coprire ogni altra spesa richiesta dalle riparazioni del tempio. 14Con il denaro raccolto nel tempio non si fecero né coppe, né smoccolatoi, né bacinelle né trombe, né alcun altro oggetto d'oro o d'argento. 15l sacerdoti versavano tutto il denaro ai capimastri che guidavano i lavori. Con quella somma, riparavano il tempio del Signore. 16Le persone incaricate di prendere il denaro e consegnano ai capimastri che guidavano i lavori non furono soggette a controlli, perché davano affidamento. 17Le offerte in denaro dei sacrifici per le colpe o i peccati non venivano trasferite al tempio, ma erano destinate ai sacerdoti.
Fine del regno di Ioas
(vedi 2 Cronache 24, 23-27)
18A quel tempo Cazael, re degli Aramei, andò ad assalire la città di Gat e la conquistò. Poi si diresse verso Gerusalemme per attaccarla. 19Allora Ioas raccolse le offerte consacrate al Signore da lui e dai suoi antenati, i re di Giuda: Giosafat, Ioram e Acazia. Vi aggiunse tutto l'oro che si trovava nei tesori del tempio e della reggia e fece consegnare tutto a Cazael, re degli Aramei. Allora Cazael si allontanò da Gerusalemme.
20Gli altri fatti della vita di Ioas, le sue imprese, sono raccontati nella 'Storia dei re di Giuda'. 21-22l suoi ministri organizzarono un complotto contro di lui. Iozacar figlio di Simeat, e Iozabad figlio di Somer lo uccisero a Bet-Millo. Ioas fu sepolto accanto ai suoi antenati nella Città di Davide. Dopo di lui regnò suo figlio Amazia.
▲ Ioacaz, re d'Israele
1Nel ventitreesimo anno di regno di Ioas, figlio di Acazia, in Giuda, Ioacaz, figlio di Ieu, divenne re d'Israele, a Samaria. Regnò diciassette anni. 2Ioacaz andò contro la volontà del Signore; continuò a commettere gli stessi peccati del re Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele; non se ne allontanò mai. 3L'ira del Signore si abbatté sugli Israeliti: li abbandonò per lungo tempo in potere di Cazael, re di Aram, e poi di suo figlio Ben-Adad. 4Ioacaz, allora, supplicò il Signore di calmare la sua ira. Il Signore esaudì la sua preghiera, perché aveva visto quanto il re di Aram opprimeva gli Israeliti. 5Il Signore mandò un liberatore agli Israeliti che, in tal modo, riuscirono a sottrarsi al dominio degli Aramei e, come un tempo, poterono anche abitare liberamente nelle loro tende. 6Eppure gli Israeliti non smisero mai di commettere le stesse colpe della famiglia di Geroboamo, che aveva fatto peccare gli Israeliti. Continuarono per quella strada. Persino il palo sacro della dea Asera rimase in piedi a Samaria. 7Di tutto l'esercito, il Signore lasciò a Ioacaz soltanto cinquanta cavalieri, dieci carri e diecimila soldati di fanteria. Infatti il re degli Aramei lo aveva distrutto, lo aveva ridotto in polvere sotto i piedi. 8Gli altri fatti della vita di Ioacaz, le sue imprese e il suo valore in guerra sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'. 9Quando morì, Ioacaz fu sepolto accanto ai suoi antenati. Dopo di lui regnò suo figlio Ioas.
Ioas, re d'Israele
10Ioas, figlio di Ioacaz, divenne re d'Israele in Samaria quando l'altro Ioas, re in Giuda, era al suo trentasettesimo anno di regno. 11Andò contro la volontà del Signore. Non smise di commettere le stesse colpe di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare il popolo, ma continuò per quella strada. 12Gli altri fatti della vita di Ioas: le sue imprese, il suo valore in battaglia, la sua guerra con Amazia sono raccontanti nella 'Storia dei re d'Israele'. 13Quando morì, Ioas fu sepolto in Samaria accanto agli altri re d'Israele. Gli successe al trono Geroboamo.
Eliseo predice a Ioas la vittoria sugli Aramei
14Quando Eliseo fu colpito dalla malattia, che poi lo portò alla morte, il re Ioas andò a trovarlo. Scoppiò a piangere ed esclamò: - Padre mio, padre mio, difesa e forza d'Israele!
15Eliseo gli disse:
- Procurati un arco e alcune frecce.
16Ioas gli portò arco e frecce. Allora Eliseo gli disse:
- Impugna l'arco!
Quando Ioas ebbe preso l'arco, Eliseo appoggiò le mani sulle mani del re.
17 - Apri la finestra che guarda verso occidente, - gli disse.
Ioas aprì.
- Adesso tira! - ordinò poi Eliseo. Quando Ioas tirò, Eliseo esclamò:
- Questa freccia è il segno della vittoria che il Signore ti darà sugli Aramei. Ad Afek li distruggerai completamente.
18Eliseo disse ancora:
- Ora prendi le frecce.
Ioas le prese.
- Colpisci il terreno, - continuò Eliseo. Ioas colpì il suolo tre volte e si fermò.
19Allora l'uomo di Dio s'infuriò: - Se tu avessi dato almeno cinque o sei colpi, saresti riuscito a sconfiggere completamente gli Aramei! Invece, così li batterai soltanto tre volte.
Morte di Eliseo
20Eliseo morì e fu sepolto. Ogni anno entravano in territorio israelita bande di predoni provenienti dal territorio di Moab. 21Un giorno, alcune persone, mentre seppellivano un morto, videro venire una di queste bande. Gettarono allora il cadavere nella tomba di Eliseo e fuggirono. A contatto con le ossa di Eliseo, il morto tornò in vita e si alzò in piedi.
Dalla morte di Eliseo alla fine del regno d'Israele
Sconfitta degli Aramei 22Durante tutto il regno di Ioacaz, Cazael, re di Aram, aveva oppresso gli Israeliti. 23Ma il Signore ebbe pietà e compassione di loro; li perdonò a causa del patto che aveva fatto con Abramo, Isacco e Giacobbe, e non li volle distruggere. Fino a quel momento il Signore non aveva ancora deciso di scacciare gli Israeliti lontano da sé 24Quando Cazael re di Aram morì, regnò suo figlio Ben-Adad. 25Allora Ioas riprese a Ben-Adad le città che Cazael aveva sottratto in guerra a Ioacaz, padre di Ioas. Per tre volte Ioas sconfisse Ben-Adad e poté riconquistare quelle città che appartenevano a Israele.
1Amazia, figlio di Ioas, divenne re di Giuda. Era il secondo anno di regno dell'altro Ioas, figlio di Ioacaz, in Israele. 2Quando cominciò a regnare, Amazia aveva venticinque anni e regnò a Gerusalemme ventinove anni. Sua madre si chiamava loaddain ed era di Gerusalemme. 3Egli ubbidì alla volontà del Signore, ma non come il suo antenato Davide. Agì come suo padre Ioas. 4I santuari sulle colline non furono eliminati, e la gente continuò ad offrirvi sacrifici e a bruciarvi incenso. 5Quando il suo potere si fu consolidato, egli fece uccidere i ministri che avevano assassinato suo padre, il re Ioas. 6Però non fece uccidere i loro figli, perché nel libro che contiene la legge di Mosè è scritto questo comandamento del Signore: 'I genitori non possono essere condannati per i delitti commessi dai figli, né i figli per i delitti dei genitori; una persona può essere punita con la morte solo per le sue colpe'. 7Amazia, inoltre, sconfisse diecimila Edomiti nella valle del Sale. Conquistò la località di Sela e la chiamò Iokteel, nome che porta ancor oggi.
Guerra tra Amazia e Ioas
8In seguito, Amazia inviò messaggeri al re d'Israele, Ioas, figlio di Ioacaz e nipote di Ieu, e gli fece dire: 'Vieni, affrontiamoci!'.
9Ioas re d'Israele mandò ad Amazia re di Giuda questa risposta: 'C'era una volta, sui monti del Libano, un cespuglio spinoso. Un giorno, ebbe la pretesa di chiedere in sposa per suo figlio la figlia del grande cedro del Libano. Ma venne una bestia selvatica del Libano e calpestò il cespuglio. 10Amazia, tu hai sconfitto gli Edomiti e credi di essere molto potente, ma è meglio per te rimanere a casa tua. Perché vuoi impegnarti in una guerra che sarà un disastro per te e per il tuo regno?'.
11Amazia non ascoltò l'avvertimento di Ioas. Allora Ioas re d'Israele si mise in marcia e affrontò Amazia re di Giuda nel territorio di quest'ultimo, a Bet-Semes. 12L'esercito di Giuda fu sconfitto da quello d'Israele e i soldati fuggirono ognuno a casa sua. 13A Bet-Semes, Ioas re d'Israele fece prigioniero Amazia re di Giuda e marciò su Gerusalemme. Qui, demolì circa duecento metri di mura della città, dalla porta di Efraim alla porta dell'Angolo. 14Ioas re d'Israele portò via l'oro, l'argento e tutti gli oggetti che si trovavano nel tempio e nel tesoro della reggia. Prese anche alcuni ostaggi e ritornò a Samaria. 15Gli altri fatti della vita di Ioas, il suo valore in guerra e la notizia del suo combattimento con Amazia re di Giuda sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'. 16Quando morì, fu sepolto in Samaria, accanto agli altri re d'Israele. Dopo di lui regnò suo figlio Geroboamo.
Fine del regno di Amazia
(vedi 2 Cronache 25, 25-28)
17Dopo la morte di Ioas re d'Israele, Amazia re di Giuda visse altri quindici anni. 18Gli altri fatti della vita di Amazia sono raccontati nella 'Storia dei re di Giuda'.
19Ci fu un complotto contro di lui a Gerusalemme. Egli fuggì a Lachis, ma fu inseguito e, in quella città, ucciso. 20Il suo cadavere fu messo su un cavallo e sepolto a Gerusalemme, nella Città di Davide, accanto ai suoi antenati. 21All'età di sedici anni, Azaria, figlio di Amazia, fu fatto re da tutto il popolo del regno di Giuda, come successore di suo padre. 22Fu lui, dopo la morte del padre, a riconquistare e ricostruire la città di Elat.
Geroboamo Il, re d'Israele
23Geroboamo il, figlio di Ioas, divenne re d'Israele. Era il quindicesimo anno di regno di Amazia, figlio dell'altro Ioas, in Giuda. Regnò quarantun anni a Samaria.
24Andò contro la volontà del Signore. Non smise di commettere le stesse colpe di Geroboamo, figlio di Nebat, il quale aveva fatto peccare gli Israeliti. 25Geroboamo riconquistò tutti i territori che erano appartenuti a Israele, dal passo di Camat al mar Morto, come il Signore, Dio d'Israele, aveva annunziato per mezzo del suo servitore il profeta Giona, figlio di Amittai, di Gat-Chefer. 26Il Signore, infatti, aveva visto come gli Israeliti, dal primo all'ultimo, erano duramente oppressi; non c'era davvero più nessuno in grado di soccorrerli. 27Il Signore non aveva ancora deciso di cancellare Israele dalla faccia della terra; perciò liberò gli Israeliti per mezzo di Geroboamo, figlio di Ioas, re d'Israele. 28Gli altri fatti della vita di Geroboamo: le sue imprese, il suo valore in guerra, la notizia di come riportò sotto il controllo di Israele le città di Damasco e Camat, che erano state sotto il controllo del regno di Giuda, tutto è raccontato nella 'Storia dei re d'Israele'.
29Quando morì, Geroboamo fu sepolto accanto agli altri re d'Israele. Dopo di lui regnò suo figlio Zaccaria.
Ioas, re d'Israele
10Ioas, figlio di Ioacaz, divenne re d'Israele in Samaria quando l'altro Ioas, re in Giuda, era al suo trentasettesimo anno di regno. 11Andò contro la volontà del Signore. Non smise di commettere le stesse colpe di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare il popolo, ma continuò per quella strada. 12Gli altri fatti della vita di Ioas: le sue imprese, il suo valore in battaglia, la sua guerra con Amazia sono raccontanti nella 'Storia dei re d'Israele'. 13Quando morì, Ioas fu sepolto in Samaria accanto agli altri re d'Israele. Gli successe al trono Geroboamo.
Eliseo predice a Ioas la vittoria sugli Aramei
14Quando Eliseo fu colpito dalla malattia, che poi lo portò alla morte, il re Ioas andò a trovarlo. Scoppiò a piangere ed esclamò: - Padre mio, padre mio, difesa e forza d'Israele!
15Eliseo gli disse:
- Procurati un arco e alcune frecce.
16Ioas gli portò arco e frecce. Allora Eliseo gli disse:
- Impugna l'arco!
Quando Ioas ebbe preso l'arco, Eliseo appoggiò le mani sulle mani del re.
17 - Apri la finestra che guarda verso occidente, - gli disse.
Ioas aprì.
- Adesso tira! - ordinò poi Eliseo. Quando Ioas tirò, Eliseo esclamò:
- Questa freccia è il segno della vittoria che il Signore ti darà sugli Aramei. Ad Afek li distruggerai completamente.
18Eliseo disse ancora:
- Ora prendi le frecce.
Ioas le prese.
- Colpisci il terreno, - continuò Eliseo. Ioas colpì il suolo tre volte e si fermò.
19Allora l'uomo di Dio s'infuriò: - Se tu avessi dato almeno cinque o sei colpi, saresti riuscito a sconfiggere completamente gli Aramei! Invece, così li batterai soltanto tre volte.
Morte di Eliseo
20Eliseo morì e fu sepolto. Ogni anno entravano in territorio israelita bande di predoni provenienti dal territorio di Moab. 21Un giorno, alcune persone, mentre seppellivano un morto, videro venire una di queste bande. Gettarono allora il cadavere nella tomba di Eliseo e fuggirono. A contatto con le ossa di Eliseo, il morto tornò in vita e si alzò in piedi.
Dalla morte di Eliseo alla fine del regno d'Israele
Sconfitta degli Aramei 22Durante tutto il regno di Ioacaz, Cazael, re di Aram, aveva oppresso gli Israeliti. 23Ma il Signore ebbe pietà e compassione di loro; li perdonò a causa del patto che aveva fatto con Abramo, Isacco e Giacobbe, e non li volle distruggere. Fino a quel momento il Signore non aveva ancora deciso di scacciare gli Israeliti lontano da sé 24Quando Cazael re di Aram morì, regnò suo figlio Ben-Adad. 25Allora Ioas riprese a Ben-Adad le città che Cazael aveva sottratto in guerra a Ioacaz, padre di Ioas. Per tre volte Ioas sconfisse Ben-Adad e poté riconquistare quelle città che appartenevano a Israele.
▲ Amazia, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 25, 1-4.11-12. I7-18;26, 1-2)1Amazia, figlio di Ioas, divenne re di Giuda. Era il secondo anno di regno dell'altro Ioas, figlio di Ioacaz, in Israele. 2Quando cominciò a regnare, Amazia aveva venticinque anni e regnò a Gerusalemme ventinove anni. Sua madre si chiamava loaddain ed era di Gerusalemme. 3Egli ubbidì alla volontà del Signore, ma non come il suo antenato Davide. Agì come suo padre Ioas. 4I santuari sulle colline non furono eliminati, e la gente continuò ad offrirvi sacrifici e a bruciarvi incenso. 5Quando il suo potere si fu consolidato, egli fece uccidere i ministri che avevano assassinato suo padre, il re Ioas. 6Però non fece uccidere i loro figli, perché nel libro che contiene la legge di Mosè è scritto questo comandamento del Signore: 'I genitori non possono essere condannati per i delitti commessi dai figli, né i figli per i delitti dei genitori; una persona può essere punita con la morte solo per le sue colpe'. 7Amazia, inoltre, sconfisse diecimila Edomiti nella valle del Sale. Conquistò la località di Sela e la chiamò Iokteel, nome che porta ancor oggi.
Guerra tra Amazia e Ioas
8In seguito, Amazia inviò messaggeri al re d'Israele, Ioas, figlio di Ioacaz e nipote di Ieu, e gli fece dire: 'Vieni, affrontiamoci!'.
9Ioas re d'Israele mandò ad Amazia re di Giuda questa risposta: 'C'era una volta, sui monti del Libano, un cespuglio spinoso. Un giorno, ebbe la pretesa di chiedere in sposa per suo figlio la figlia del grande cedro del Libano. Ma venne una bestia selvatica del Libano e calpestò il cespuglio. 10Amazia, tu hai sconfitto gli Edomiti e credi di essere molto potente, ma è meglio per te rimanere a casa tua. Perché vuoi impegnarti in una guerra che sarà un disastro per te e per il tuo regno?'.
11Amazia non ascoltò l'avvertimento di Ioas. Allora Ioas re d'Israele si mise in marcia e affrontò Amazia re di Giuda nel territorio di quest'ultimo, a Bet-Semes. 12L'esercito di Giuda fu sconfitto da quello d'Israele e i soldati fuggirono ognuno a casa sua. 13A Bet-Semes, Ioas re d'Israele fece prigioniero Amazia re di Giuda e marciò su Gerusalemme. Qui, demolì circa duecento metri di mura della città, dalla porta di Efraim alla porta dell'Angolo. 14Ioas re d'Israele portò via l'oro, l'argento e tutti gli oggetti che si trovavano nel tempio e nel tesoro della reggia. Prese anche alcuni ostaggi e ritornò a Samaria. 15Gli altri fatti della vita di Ioas, il suo valore in guerra e la notizia del suo combattimento con Amazia re di Giuda sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'. 16Quando morì, fu sepolto in Samaria, accanto agli altri re d'Israele. Dopo di lui regnò suo figlio Geroboamo.
Fine del regno di Amazia
(vedi 2 Cronache 25, 25-28)
17Dopo la morte di Ioas re d'Israele, Amazia re di Giuda visse altri quindici anni. 18Gli altri fatti della vita di Amazia sono raccontati nella 'Storia dei re di Giuda'.
19Ci fu un complotto contro di lui a Gerusalemme. Egli fuggì a Lachis, ma fu inseguito e, in quella città, ucciso. 20Il suo cadavere fu messo su un cavallo e sepolto a Gerusalemme, nella Città di Davide, accanto ai suoi antenati. 21All'età di sedici anni, Azaria, figlio di Amazia, fu fatto re da tutto il popolo del regno di Giuda, come successore di suo padre. 22Fu lui, dopo la morte del padre, a riconquistare e ricostruire la città di Elat.
Geroboamo Il, re d'Israele
23Geroboamo il, figlio di Ioas, divenne re d'Israele. Era il quindicesimo anno di regno di Amazia, figlio dell'altro Ioas, in Giuda. Regnò quarantun anni a Samaria.
24Andò contro la volontà del Signore. Non smise di commettere le stesse colpe di Geroboamo, figlio di Nebat, il quale aveva fatto peccare gli Israeliti. 25Geroboamo riconquistò tutti i territori che erano appartenuti a Israele, dal passo di Camat al mar Morto, come il Signore, Dio d'Israele, aveva annunziato per mezzo del suo servitore il profeta Giona, figlio di Amittai, di Gat-Chefer. 26Il Signore, infatti, aveva visto come gli Israeliti, dal primo all'ultimo, erano duramente oppressi; non c'era davvero più nessuno in grado di soccorrerli. 27Il Signore non aveva ancora deciso di cancellare Israele dalla faccia della terra; perciò liberò gli Israeliti per mezzo di Geroboamo, figlio di Ioas, re d'Israele. 28Gli altri fatti della vita di Geroboamo: le sue imprese, il suo valore in guerra, la notizia di come riportò sotto il controllo di Israele le città di Damasco e Camat, che erano state sotto il controllo del regno di Giuda, tutto è raccontato nella 'Storia dei re d'Israele'.
29Quando morì, Geroboamo fu sepolto accanto agli altri re d'Israele. Dopo di lui regnò suo figlio Zaccaria.
▲ Azaria, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 26, 3-4. 21-23)
1Azaria, figlio di Amazia, divenne re di Giuda. Era il ventisettesimo anno di regno di Geroboamo il, re d'Israele. 2Azaria, che aveva sedici anni quando divenne re, regno a Gerusalemme per cinquantadue anni. Sua madre si chiamava Iecolia ed era di Gerusalemme. 3Azaria fece la volontà del Signore, proprio come suo padre Amazia. 4Eppure i santuari sulle colline non furono eliminati, e la gente continuò a offrirvi sacrifici e a bruciarvi incenso. 5l Signore colpì Azaria con una grave malattia della pelle, che ebbe fino alla morte. Dovette vivere isolato da tutti: suo figlio Iotam, capo della reggia, governava il popolo. 6Gli altri fatti della vita di Azaria e tutte le sue imprese sono raccontati nella 'Storia dei re di Giuda'. 7Quando morì, Azaria fu sepolto accanto ai suoi antenati, nella Città di Davide. Dopo di lui regnò suo figlio Iotam.
Zaccaria, re d'Israele
8Zaccaria, figlio di Geroboamo II, divenne re d'Israele a Samaria. Era il trentottesimo anno di regno di Azaria, re di Giuda. Zaccaria regnò sei mesi. 9Andò contro la volontà del Signore, come i suoi antenati. Non smise di commettere le stesse colpe di Geroboamo, figlio di Nebat, il quale aveva fatto peccare gli Israeliti. 10Sallum, figlio di Iabes, organizzò un complotto contro Zaccaria, lo uccise a Ibleam e divenne re al suo posto. 11Gli altri fatti della vita di Zaccaria sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'. 12Con Zaccaria si realizzò quel che il Signore aveva detto a Ieu: 'Per quattro generazioni un tuo discendente sarà re d'Israele'.
Sallum, re d'Israele
13Sallum, figlio di labes, divenne re d'Israele. Era il trentanovesimo anno di regno di Ozia, re di Giuda. Regnò in Samaria solo un mese. 14Infatti da Tirza venne a Samaria Menachem, figlio di Gadi; uccise Sallum, figlio di Iabes, e divenne re al suo posto. 15Gli altri fatti della vita di Sallum e il complotto da lui organizzato sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'.
16Menachem, nel suo viaggio da Tirza a Samaria, conquistò la città di Tifsach, i suoi abitanti e i territori vicini, perché la città non gli aveva aperto le porte. Sventrò perfino le donne incinte.
Menachem, re d'Israele
17Menachem, figlio di Gadi, divenne re d'Israele. Era il trentanovesimo anno di regno di Azaria, re di Giuda. Menachem regnò dieci anni a Samaria. 18Andò contro la volontà del Signore; non smise di commettere le stesse colpe di Geroboamo, figlio di Nebat, che per tutta la sua vita aveva fatto peccare gli Israeliti. 19Pul, re d'Assiria, venne per invadere il territorio israelita. Allora Menachem, per ottenere il suo appoggio e rafforzare così il suo potere regale, gli diede trentacinque tonnellate d'argento. 20Menachem se le procurò obbligando tutti i benestanti d'Israele a dare ognuno cinquanta pezzi d'argento per il re d'Assiria. Quest'ultimo, allora, si ritirò e non si trattenne piò in territorio israelita.
21Gli altri fatti della vita di Menachem, le sue imprese, sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'. 22Alla morte di Menachem, regnò suo figlio Pekachia.
Pekachia re d'Israele
23Pekachia, figlio di Menachem, divenne re d'Israele. Era il cinquantesimo anno di regno di Azaria, re di Giuda. Pekachia regnò due anni a Samaria. 24Andò contro la volontà del Signore e non cessò di commettere le stesse colpe di Geroboamo, figlio di Nebat il quale aveva fatto peccare gli Israeliti. 25Pekach, figlio di Romelia, che era il suo aiutante, organizzò un complotto contro di lui. Con cinquanta uomini di Galaad, entrò negli appartamenti della reggia e attaccò Pekachia, insieme con Argob e Arie. Ucciso Pekachia, Pekach divenne re al suo posto. 26Gli altri fatti della vita di Pekachia, le sue imprese, sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'.
Pekach, re d'Israele
27Pekach, figlio di Romelia, divenne re d'Israele quando Azaria, re di Giuda, era al suo cinquantaduesimo anno di regno. Pekach regnò vent'anni a Samaria. 28Andò contro la volontà del Signore e non smise di commettere le stesse colpe di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare gli Israeliti. 29Durante il regno di Pekach, Tiglat-Pileser, re d'Assiria, venne a occupare le città di lon, Abel-Bet-Maaca, Ianoach, Kedes e Azor, il territorio di Galaad e la Galilea, cioè tutta la regione di Neftali. Gli abitanti furono deportati in Assiria. 30Osea, figlio di Ela, organizzò un complotto contro Pekach, figlio di Romelia. Lo uccise e divenne re al suo posto. Era il ventesimo anno di regno di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda. 31Gli altri fatti della vita di Pekach, le sue imprese, sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'.
Iotam, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 27, 1-3. 7-9)
32-33Iotam, figlio di Ozia, divenne re di Giuda all'età di venticinque anni. Era il secondo anno di regno di Pekach, figlio di Romelia, in Israele. Iotam regnò sedici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ierusa ed era figlia di Zadok. 34Iotam fece la volontà del Signore, proprio come suo padre Ozia. 35Eppure i santuari sulle colline non furono eliminati, e la gente continuò a offrirvi sacrifici e a bruciarvi incenso. Fu Iotam a far costruire la porta superiore del tempio. 36Gli altri fatti della vita di Iotam sono raccontati nella 'Storia dei re di Giuda'. 37Durante il regno di Iotam, il Signore cominciò a mandare Rezin, re di Aram, e Pekach, figlio di Romelia, contro il regno di Giuda. 38Quando morì, Iotam fu sepolto accanto ai suoi antenati, nella Città di Davide. Al suo posto regnò suo figlio Acaz.
1Azaria, figlio di Amazia, divenne re di Giuda. Era il ventisettesimo anno di regno di Geroboamo il, re d'Israele. 2Azaria, che aveva sedici anni quando divenne re, regno a Gerusalemme per cinquantadue anni. Sua madre si chiamava Iecolia ed era di Gerusalemme. 3Azaria fece la volontà del Signore, proprio come suo padre Amazia. 4Eppure i santuari sulle colline non furono eliminati, e la gente continuò a offrirvi sacrifici e a bruciarvi incenso. 5l Signore colpì Azaria con una grave malattia della pelle, che ebbe fino alla morte. Dovette vivere isolato da tutti: suo figlio Iotam, capo della reggia, governava il popolo. 6Gli altri fatti della vita di Azaria e tutte le sue imprese sono raccontati nella 'Storia dei re di Giuda'. 7Quando morì, Azaria fu sepolto accanto ai suoi antenati, nella Città di Davide. Dopo di lui regnò suo figlio Iotam.
Zaccaria, re d'Israele
8Zaccaria, figlio di Geroboamo II, divenne re d'Israele a Samaria. Era il trentottesimo anno di regno di Azaria, re di Giuda. Zaccaria regnò sei mesi. 9Andò contro la volontà del Signore, come i suoi antenati. Non smise di commettere le stesse colpe di Geroboamo, figlio di Nebat, il quale aveva fatto peccare gli Israeliti. 10Sallum, figlio di Iabes, organizzò un complotto contro Zaccaria, lo uccise a Ibleam e divenne re al suo posto. 11Gli altri fatti della vita di Zaccaria sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'. 12Con Zaccaria si realizzò quel che il Signore aveva detto a Ieu: 'Per quattro generazioni un tuo discendente sarà re d'Israele'.
Sallum, re d'Israele
13Sallum, figlio di labes, divenne re d'Israele. Era il trentanovesimo anno di regno di Ozia, re di Giuda. Regnò in Samaria solo un mese. 14Infatti da Tirza venne a Samaria Menachem, figlio di Gadi; uccise Sallum, figlio di Iabes, e divenne re al suo posto. 15Gli altri fatti della vita di Sallum e il complotto da lui organizzato sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'.
16Menachem, nel suo viaggio da Tirza a Samaria, conquistò la città di Tifsach, i suoi abitanti e i territori vicini, perché la città non gli aveva aperto le porte. Sventrò perfino le donne incinte.
Menachem, re d'Israele
17Menachem, figlio di Gadi, divenne re d'Israele. Era il trentanovesimo anno di regno di Azaria, re di Giuda. Menachem regnò dieci anni a Samaria. 18Andò contro la volontà del Signore; non smise di commettere le stesse colpe di Geroboamo, figlio di Nebat, che per tutta la sua vita aveva fatto peccare gli Israeliti. 19Pul, re d'Assiria, venne per invadere il territorio israelita. Allora Menachem, per ottenere il suo appoggio e rafforzare così il suo potere regale, gli diede trentacinque tonnellate d'argento. 20Menachem se le procurò obbligando tutti i benestanti d'Israele a dare ognuno cinquanta pezzi d'argento per il re d'Assiria. Quest'ultimo, allora, si ritirò e non si trattenne piò in territorio israelita.
21Gli altri fatti della vita di Menachem, le sue imprese, sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'. 22Alla morte di Menachem, regnò suo figlio Pekachia.
Pekachia re d'Israele
23Pekachia, figlio di Menachem, divenne re d'Israele. Era il cinquantesimo anno di regno di Azaria, re di Giuda. Pekachia regnò due anni a Samaria. 24Andò contro la volontà del Signore e non cessò di commettere le stesse colpe di Geroboamo, figlio di Nebat il quale aveva fatto peccare gli Israeliti. 25Pekach, figlio di Romelia, che era il suo aiutante, organizzò un complotto contro di lui. Con cinquanta uomini di Galaad, entrò negli appartamenti della reggia e attaccò Pekachia, insieme con Argob e Arie. Ucciso Pekachia, Pekach divenne re al suo posto. 26Gli altri fatti della vita di Pekachia, le sue imprese, sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'.
Pekach, re d'Israele
27Pekach, figlio di Romelia, divenne re d'Israele quando Azaria, re di Giuda, era al suo cinquantaduesimo anno di regno. Pekach regnò vent'anni a Samaria. 28Andò contro la volontà del Signore e non smise di commettere le stesse colpe di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare gli Israeliti. 29Durante il regno di Pekach, Tiglat-Pileser, re d'Assiria, venne a occupare le città di lon, Abel-Bet-Maaca, Ianoach, Kedes e Azor, il territorio di Galaad e la Galilea, cioè tutta la regione di Neftali. Gli abitanti furono deportati in Assiria. 30Osea, figlio di Ela, organizzò un complotto contro Pekach, figlio di Romelia. Lo uccise e divenne re al suo posto. Era il ventesimo anno di regno di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda. 31Gli altri fatti della vita di Pekach, le sue imprese, sono raccontati nella 'Storia dei re d'Israele'.
Iotam, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 27, 1-3. 7-9)
32-33Iotam, figlio di Ozia, divenne re di Giuda all'età di venticinque anni. Era il secondo anno di regno di Pekach, figlio di Romelia, in Israele. Iotam regnò sedici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ierusa ed era figlia di Zadok. 34Iotam fece la volontà del Signore, proprio come suo padre Ozia. 35Eppure i santuari sulle colline non furono eliminati, e la gente continuò a offrirvi sacrifici e a bruciarvi incenso. Fu Iotam a far costruire la porta superiore del tempio. 36Gli altri fatti della vita di Iotam sono raccontati nella 'Storia dei re di Giuda'. 37Durante il regno di Iotam, il Signore cominciò a mandare Rezin, re di Aram, e Pekach, figlio di Romelia, contro il regno di Giuda. 38Quando morì, Iotam fu sepolto accanto ai suoi antenati, nella Città di Davide. Al suo posto regnò suo figlio Acaz.
▲ Acaz, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 28, 1-27)
1-2Acaz, figlio di Iotam, divenne re di Giuda all'età di vent'anni, quando Pekach, figlio di Romelia, in Israele, era al suo ventisettesimo anno di regno. Acaz regnò sedici anni a Gerusalemme. A differenza del suo antenato Davide egli andò contro la volontà del Signore. 3Si comportò come i re del regno d'Israele. Bruciò persino in sacrificio uno dei suoi figli, seguendo così le pratiche vergognose delle popolazioni che il Signore aveva privato delle loro terre per far posto agli Israeliti. 4Offriva sacrifici e bruciava incenso nei santuari sulle colline, sulle alture e sotto i grandi alberi sacri. 5Durante il regno di Acaz, Rezin re di Aram e Pekach, figlio di Romelia, marciarono contro Gerusalemme, assediarono Acaz, ma non poterono dargli battaglia. 6In quel periodo, Rezin, re di Aram, riportò la città di Elat sotto il controllo degli Aramei. Espulse dalla città tutte le persone originarie del territorio di Giuda. A Elat vennero a stabilirsi di nuovo gli Edomiti, che abitano ancora oggi quella città. 7Acaz mandò ambasciatori a Tiglat-Pileser, re d'Assiria, con questo messaggio: 'Io ti sono completamente sottomesso e dipendo da te. Vieni a liberarmi dai re di Aram e d'Israele che mi hanno attaccato'. 8Acaz prese l'argento e l'oro che si trovavano nel tempio e nel tesoro della reggia; inviò tutto in dono al re d'Assiria. 9Così il re d'Assiria accolse la richiesta di Acaz. Marciò su Damasco, la conquistò, ne deportò gli abitanti a Kir e uccise Rezin. 10Il re Acaz si recò allora a Damasco, per incontrare il re d'Assiria, Tiglat-Pileser. In quell'occasione vide l'altare di Damasco; allora ne mandò un disegno, con tutte le istruzioni per costruirlo, al sacerdote Uria. 11Uria costruì l'altare seguendo le indicazioni inviategli da Damasco dal re Acaz. Tutto fu pronto prima del ritorno di Acaz da Damasco. 12Quando il re arrivò, vide l'altare, si avvicinò e salì i gradini. 13Offrì un sacrificio completo, accompagnato da un'offerta di grano e vino; sull'altare sparse il sangue degli animali destinati al banchetto sacro. 14Tra il nuovo altare e la facciata del tempio c'era ancora l'altare di bronzo dedicato al Signore. Acaz lo fece spostare verso nord, a fianco dell'altare nuovo. 15Poi il re Acaz diede quest'ordine al sacerdote Uria: 'Sul nuovo altare, più grande, offrirai il sacrificio completo del mattino e l'offerta della sera, il sacrificio per il re, i sacrifici completi e le offerte di grano e vino del popolo; su esso spargerai il sangue dei sacrifici completi e degli altri sacrifici. Dell'altare di bronzo voglio occuparmi io personalmente'. 16Il sacerdote Uria eseguì le disposizioni del re Acaz. 17Il re Acaz fece anche smontare i pannelli rettangolari dei carrelli del tempio e fece togliere le vasche che erano sopra i carrelli. Fece anche rimuovere la grande vasca chiamata 'il Mare' da sopra i tori di bronzo che la sostenevano e la fece poggiare sul pavimento di pietra. 18Per far piacere al re d'Assiria, Acaz tolse il 'Portico del Sabato', costruito all'interno del tempio, e 'l'Ingresso esterno del Re'. 19Gli altri fatti della vita di Acaz sono raccontati nella 'Storia dei re di Giuda'. 20Quando morì, Acaz fu sepolto accanto ai suoi antenati, nella Città di Davide. Dopo di lui regnò suo figlio Ezechia.
1-2Acaz, figlio di Iotam, divenne re di Giuda all'età di vent'anni, quando Pekach, figlio di Romelia, in Israele, era al suo ventisettesimo anno di regno. Acaz regnò sedici anni a Gerusalemme. A differenza del suo antenato Davide egli andò contro la volontà del Signore. 3Si comportò come i re del regno d'Israele. Bruciò persino in sacrificio uno dei suoi figli, seguendo così le pratiche vergognose delle popolazioni che il Signore aveva privato delle loro terre per far posto agli Israeliti. 4Offriva sacrifici e bruciava incenso nei santuari sulle colline, sulle alture e sotto i grandi alberi sacri. 5Durante il regno di Acaz, Rezin re di Aram e Pekach, figlio di Romelia, marciarono contro Gerusalemme, assediarono Acaz, ma non poterono dargli battaglia. 6In quel periodo, Rezin, re di Aram, riportò la città di Elat sotto il controllo degli Aramei. Espulse dalla città tutte le persone originarie del territorio di Giuda. A Elat vennero a stabilirsi di nuovo gli Edomiti, che abitano ancora oggi quella città. 7Acaz mandò ambasciatori a Tiglat-Pileser, re d'Assiria, con questo messaggio: 'Io ti sono completamente sottomesso e dipendo da te. Vieni a liberarmi dai re di Aram e d'Israele che mi hanno attaccato'. 8Acaz prese l'argento e l'oro che si trovavano nel tempio e nel tesoro della reggia; inviò tutto in dono al re d'Assiria. 9Così il re d'Assiria accolse la richiesta di Acaz. Marciò su Damasco, la conquistò, ne deportò gli abitanti a Kir e uccise Rezin. 10Il re Acaz si recò allora a Damasco, per incontrare il re d'Assiria, Tiglat-Pileser. In quell'occasione vide l'altare di Damasco; allora ne mandò un disegno, con tutte le istruzioni per costruirlo, al sacerdote Uria. 11Uria costruì l'altare seguendo le indicazioni inviategli da Damasco dal re Acaz. Tutto fu pronto prima del ritorno di Acaz da Damasco. 12Quando il re arrivò, vide l'altare, si avvicinò e salì i gradini. 13Offrì un sacrificio completo, accompagnato da un'offerta di grano e vino; sull'altare sparse il sangue degli animali destinati al banchetto sacro. 14Tra il nuovo altare e la facciata del tempio c'era ancora l'altare di bronzo dedicato al Signore. Acaz lo fece spostare verso nord, a fianco dell'altare nuovo. 15Poi il re Acaz diede quest'ordine al sacerdote Uria: 'Sul nuovo altare, più grande, offrirai il sacrificio completo del mattino e l'offerta della sera, il sacrificio per il re, i sacrifici completi e le offerte di grano e vino del popolo; su esso spargerai il sangue dei sacrifici completi e degli altri sacrifici. Dell'altare di bronzo voglio occuparmi io personalmente'. 16Il sacerdote Uria eseguì le disposizioni del re Acaz. 17Il re Acaz fece anche smontare i pannelli rettangolari dei carrelli del tempio e fece togliere le vasche che erano sopra i carrelli. Fece anche rimuovere la grande vasca chiamata 'il Mare' da sopra i tori di bronzo che la sostenevano e la fece poggiare sul pavimento di pietra. 18Per far piacere al re d'Assiria, Acaz tolse il 'Portico del Sabato', costruito all'interno del tempio, e 'l'Ingresso esterno del Re'. 19Gli altri fatti della vita di Acaz sono raccontati nella 'Storia dei re di Giuda'. 20Quando morì, Acaz fu sepolto accanto ai suoi antenati, nella Città di Davide. Dopo di lui regnò suo figlio Ezechia.
▲ Osea, ultimo re d'Israele. Caduta di Samaria
1Osea figlio di Ela, divenne re d'Israele a Samaria. Era il dodicesimo anno di regno di Acaz, re di Giuda. Osea regnò nove anni. 2Andò contro la volontà del Signore, anche se non come i re d'Israele suoi predecessori. 3Contro di lui fece guerra Salmanassar, re d'Assiria. Osea dovette sottomettersi e pagargli una tassa, 4ma poi si ribellò, mandò messaggeri a So, re d'Egitto, e sospese il pagamento della tassa annuale.
Quando il re d'Assiria lo venne a sapere, fece arrestare Osea e lo fece rinchiudere in prigione. 5-6Poi invase il territorio, attaccò la città di Samaria e la conquistò dopo tre anni d'assedio. Era il nono anno di regno di Osea. Deportò in Assiria gli abitanti del regno d'Israele e li fece abitare a Calach, sul Cabor, fiume della regione di Gozan, e in città della Media.
Cause della rovina del regno d'Israele
7Tutto questo accadde perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore, il loro Dio; lui, che li aveva fatti uscire dall'Egitto e li aveva liberati dal potere del faraone, re d'Egitto. Ma essi adorarono altri dèi, 8e adottarono gli usi dei popoli che il Signore aveva privato della loro terra per far posto agli Israeliti, e anche gli usi introdotti dai re d'Israele.
9Gli Israeliti fecero contro il loro Dio cose inammissibili. Si costruirono santuari in ogni centro abitato, dai posti di guardia alle grandi città fortificate. 10Innalzarono stele e pali sacri della dea Asera su tutte le colline elevate e sotto ogni albero rigoglioso. 11In tutti i santuari, sulle colline, offrirono sacrifici, come i popoli che il Signore aveva esiliato quando il popolo d'Israele era entrato in quel territorio. Fecero azioni tanto malvagie che esasperarono il Signore. 12Adorarono immagini scolpite, mentre il Signore aveva proibito di farlo. 13Eppure il Signore ammonì gli abitanti dei regni d'Israele e di Giuda mediante la parola di profeti e veggenti: 'Convertitevi, abbandonate la vostra strada sbagliata. Mettete in pratica i miei comandamenti e le mie disposizioni, come sono scritti nella legge che ho dato ai vostri padri e che vi ho trasmesso per mezzo dei profeti, miei servitori'. 14Ma gli Israeliti non prestarono ascolto. Furono ostinati come i loro padri, che non avevano avuto fiducia nel Signore, loro Dio. 15Respinsero i comandamenti di Dio e il patto che egli aveva stabilito con i loro padri e le norme che aveva dato loro. Andarono dietro a idoli senza valore, e così furono loro a perdere ogni valore. Seguirono gli usi dei popoli che vivevano accanto a loro, ma che il Signore aveva proibito di imitare. 16Trascurarono tutti i comandamenti del Signore, il loro Dio. Si costruirono due immagini di vitelli in metallo fuso e un palo sacro della dea Asera. Adorarono gli astri e servirono il dio Baal. 17Bruciarono in sacrificio i loro figli e le loro figlie. Praticarono magie per conoscere il futuro. Si abbandonarono a pratiche contrarie alla volontà del Signore, tanto da esasperarlo. 18Il Signore si sdegnò molto contro gli abitanti del regno d'Israele, e perciò li scacciò lontano da sé; rimase soltanto la tribù di Giuda. 19Ma anche gli abitanti del regno di Giuda non osservarono i comandamenti del Signore, il loro Dio; seguirono invece le consuetudini introdotte dal regno d'Israele. 20Perciò il Signore respinse l'intero popolo d'Israele. Per umiliarlo lo abbandonò al saccheggio di briganti. Alla fine lo scacciò lontano da se. 21Quando il Signore aveva sottratto il regno d'Israele alla dinastia di Davide, gli Israeliti del Nord avevano fatto re Geroboamo, figlio di Nebat. Questi li allontanò dall'ubbidienza al Signore e fece commettere loro peccati molto gravi. 22Gli Israeliti continuarono a commettere le stesse colpe di Geroboamo, continuarono sempre per quella strada. 23Alla fine, il Signore, come aveva annunziato per mezzo dei profeti, suoi servi, scacciò gli Israeliti lontano da sé e li mandò in esilio in Assiria, dove si trovano ancora adesso.
Stranieri abitano il territorio del regno d'Israele
24Il re d'Assiria prese gente di Babilonia, Cuta, Avva, Amat e Sefarvaim e la mandò ad abitare nelle città della regione di Samaria, al posto degli Israeliti. Questa gente si impossessò della regione di Samaria e si stabilì nelle sue città. 25Nei primi tempi del loro insediamento, essi non onoravano il Signore, ed egli allora mandò contro di loro leoni che uccisero molta gente. 26Fu riferito al re d'Assiria: 'Le popolazioni che tu hai deportato e hai mandato ad abitare nelle città della regione di Samaria non conoscono la religione del dio locale. Perciò lui ha mandato contro di loro leoni che li uccidono perché, appunto, non conoscono la religione del dio locale'. 27Il re d'Assiria ordinò: 'Rimandate laggiù uno dei sacerdoti che abbiamo deportato da quella regione. Dovrà stabilirsi laggiù, per insegnare la legge del dio di quel territorio'. 28Uno dei sacerdoti deportati dalla regione di Samaria venne dunque a stabilirsi a Betel: insegnava agli abitanti come dovevano onorare il Signore. 29Tuttavia, le varie popolazioni, in ogni città dove erano venute ad abitare, fabbricarono statue delle loro divinità e le posero nei santuari costruiti dagli antichi abitanti della regione di Samaria. 30La gente venuta da Babilonia fece una statua di Succot-Benot; quelli venuti da Cuta, una statua di Nergal; la gente di Camat, una statua di Asima. 31La gente di Avva si fece statue di Nibcaz e Tartach; la gente venuta da Sefarvaim bruciava i propri figli in onore di Adram-Melech e di Anam-Melech, divinità di Sefarvaim. 32Adorarono anche il Signore, ma scelsero fra loro stessi i sacerdoti per svolgere le loro funzioni nei santuari sulle colline. 33Adorarono il Signore, ma insieme servirono anche i loro dèi, seguendo le abitudini dei territori da cui erano stati deportati.
Situazione religiosa nel territorio d'Israele
34Fino a oggi quelle popolazioni hanno seguito le abitudini di allora; non adorano il Signore e non mettono in pratica le sue norme e le sue leggi. Non rispettano la legge e i comandamenti che il Signore ha prescritto ai discendenti di Giacobbe, da lui chiamato Israele. 35Con i discendenti di Giacobbe aveva stabilito un'alleanza e aveva imposto loro queste norme: 'Non adorate altri dèi; non inchinatevi davanti a loro, non serviteli e non offrite loro sacrifici. 36Soltanto io, il Signore, vi ho fatti salire dall'Egitto con la mia irresistibile potenza! Me solo dovete servire. A me solo v'inchinerete, a me solo offrirete sacrifici. 37Giorno dopo giorno, dovrete osservare tutte le norme, le prescrizioni, le leggi e i comandamenti che io vi ho dato per iscritto. Non dovrete adorare altri dèi. 38Non dovrete mai trascurare quest'alleanza che io stabilisco con voi e non dovrete adorare altri dèi. 39Adorerete esclusivamente me, il Signore, il vostro Dio, e io vi libererò da tutti i vostri nemici'. 40Essi però non hanno ubbidito: infatti hanno continuato ad agire secondo le abitudini originarie. 41Queste popolazioni hanno da un lato adorato il Signore; dall'altro, però, hanno servito gli idoli. I loro figli e i loro discendenti hanno continuato fino a oggi a comportarsi come i loro padri.
Quando il re d'Assiria lo venne a sapere, fece arrestare Osea e lo fece rinchiudere in prigione. 5-6Poi invase il territorio, attaccò la città di Samaria e la conquistò dopo tre anni d'assedio. Era il nono anno di regno di Osea. Deportò in Assiria gli abitanti del regno d'Israele e li fece abitare a Calach, sul Cabor, fiume della regione di Gozan, e in città della Media.
Cause della rovina del regno d'Israele
7Tutto questo accadde perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore, il loro Dio; lui, che li aveva fatti uscire dall'Egitto e li aveva liberati dal potere del faraone, re d'Egitto. Ma essi adorarono altri dèi, 8e adottarono gli usi dei popoli che il Signore aveva privato della loro terra per far posto agli Israeliti, e anche gli usi introdotti dai re d'Israele.
9Gli Israeliti fecero contro il loro Dio cose inammissibili. Si costruirono santuari in ogni centro abitato, dai posti di guardia alle grandi città fortificate. 10Innalzarono stele e pali sacri della dea Asera su tutte le colline elevate e sotto ogni albero rigoglioso. 11In tutti i santuari, sulle colline, offrirono sacrifici, come i popoli che il Signore aveva esiliato quando il popolo d'Israele era entrato in quel territorio. Fecero azioni tanto malvagie che esasperarono il Signore. 12Adorarono immagini scolpite, mentre il Signore aveva proibito di farlo. 13Eppure il Signore ammonì gli abitanti dei regni d'Israele e di Giuda mediante la parola di profeti e veggenti: 'Convertitevi, abbandonate la vostra strada sbagliata. Mettete in pratica i miei comandamenti e le mie disposizioni, come sono scritti nella legge che ho dato ai vostri padri e che vi ho trasmesso per mezzo dei profeti, miei servitori'. 14Ma gli Israeliti non prestarono ascolto. Furono ostinati come i loro padri, che non avevano avuto fiducia nel Signore, loro Dio. 15Respinsero i comandamenti di Dio e il patto che egli aveva stabilito con i loro padri e le norme che aveva dato loro. Andarono dietro a idoli senza valore, e così furono loro a perdere ogni valore. Seguirono gli usi dei popoli che vivevano accanto a loro, ma che il Signore aveva proibito di imitare. 16Trascurarono tutti i comandamenti del Signore, il loro Dio. Si costruirono due immagini di vitelli in metallo fuso e un palo sacro della dea Asera. Adorarono gli astri e servirono il dio Baal. 17Bruciarono in sacrificio i loro figli e le loro figlie. Praticarono magie per conoscere il futuro. Si abbandonarono a pratiche contrarie alla volontà del Signore, tanto da esasperarlo. 18Il Signore si sdegnò molto contro gli abitanti del regno d'Israele, e perciò li scacciò lontano da sé; rimase soltanto la tribù di Giuda. 19Ma anche gli abitanti del regno di Giuda non osservarono i comandamenti del Signore, il loro Dio; seguirono invece le consuetudini introdotte dal regno d'Israele. 20Perciò il Signore respinse l'intero popolo d'Israele. Per umiliarlo lo abbandonò al saccheggio di briganti. Alla fine lo scacciò lontano da se. 21Quando il Signore aveva sottratto il regno d'Israele alla dinastia di Davide, gli Israeliti del Nord avevano fatto re Geroboamo, figlio di Nebat. Questi li allontanò dall'ubbidienza al Signore e fece commettere loro peccati molto gravi. 22Gli Israeliti continuarono a commettere le stesse colpe di Geroboamo, continuarono sempre per quella strada. 23Alla fine, il Signore, come aveva annunziato per mezzo dei profeti, suoi servi, scacciò gli Israeliti lontano da sé e li mandò in esilio in Assiria, dove si trovano ancora adesso.
Stranieri abitano il territorio del regno d'Israele
24Il re d'Assiria prese gente di Babilonia, Cuta, Avva, Amat e Sefarvaim e la mandò ad abitare nelle città della regione di Samaria, al posto degli Israeliti. Questa gente si impossessò della regione di Samaria e si stabilì nelle sue città. 25Nei primi tempi del loro insediamento, essi non onoravano il Signore, ed egli allora mandò contro di loro leoni che uccisero molta gente. 26Fu riferito al re d'Assiria: 'Le popolazioni che tu hai deportato e hai mandato ad abitare nelle città della regione di Samaria non conoscono la religione del dio locale. Perciò lui ha mandato contro di loro leoni che li uccidono perché, appunto, non conoscono la religione del dio locale'. 27Il re d'Assiria ordinò: 'Rimandate laggiù uno dei sacerdoti che abbiamo deportato da quella regione. Dovrà stabilirsi laggiù, per insegnare la legge del dio di quel territorio'. 28Uno dei sacerdoti deportati dalla regione di Samaria venne dunque a stabilirsi a Betel: insegnava agli abitanti come dovevano onorare il Signore. 29Tuttavia, le varie popolazioni, in ogni città dove erano venute ad abitare, fabbricarono statue delle loro divinità e le posero nei santuari costruiti dagli antichi abitanti della regione di Samaria. 30La gente venuta da Babilonia fece una statua di Succot-Benot; quelli venuti da Cuta, una statua di Nergal; la gente di Camat, una statua di Asima. 31La gente di Avva si fece statue di Nibcaz e Tartach; la gente venuta da Sefarvaim bruciava i propri figli in onore di Adram-Melech e di Anam-Melech, divinità di Sefarvaim. 32Adorarono anche il Signore, ma scelsero fra loro stessi i sacerdoti per svolgere le loro funzioni nei santuari sulle colline. 33Adorarono il Signore, ma insieme servirono anche i loro dèi, seguendo le abitudini dei territori da cui erano stati deportati.
Situazione religiosa nel territorio d'Israele
34Fino a oggi quelle popolazioni hanno seguito le abitudini di allora; non adorano il Signore e non mettono in pratica le sue norme e le sue leggi. Non rispettano la legge e i comandamenti che il Signore ha prescritto ai discendenti di Giacobbe, da lui chiamato Israele. 35Con i discendenti di Giacobbe aveva stabilito un'alleanza e aveva imposto loro queste norme: 'Non adorate altri dèi; non inchinatevi davanti a loro, non serviteli e non offrite loro sacrifici. 36Soltanto io, il Signore, vi ho fatti salire dall'Egitto con la mia irresistibile potenza! Me solo dovete servire. A me solo v'inchinerete, a me solo offrirete sacrifici. 37Giorno dopo giorno, dovrete osservare tutte le norme, le prescrizioni, le leggi e i comandamenti che io vi ho dato per iscritto. Non dovrete adorare altri dèi. 38Non dovrete mai trascurare quest'alleanza che io stabilisco con voi e non dovrete adorare altri dèi. 39Adorerete esclusivamente me, il Signore, il vostro Dio, e io vi libererò da tutti i vostri nemici'. 40Essi però non hanno ubbidito: infatti hanno continuato ad agire secondo le abitudini originarie. 41Queste popolazioni hanno da un lato adorato il Signore; dall'altro, però, hanno servito gli idoli. I loro figli e i loro discendenti hanno continuato fino a oggi a comportarsi come i loro padri.
▲ Ezechia, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 29, 1-2 e 31, 1)
1Ezechia, figlio di Acaz, divenne re di Giuda quando Osea, figlio di Ela, re d'Israele, era al suo terzo anno di regno. 2Ezechia aveva venticinque anni quando divenne re. Regnò a Gerusalemme per ventinove anni. Sua madre si chiamava Abi ed era figlia di un certo Zaccaria. 3Ezechia eseguì la volontà del Signore, proprio come il suo antenato Davide. 4Egli, infatti, eliminò i santuari sulle colline, fece sparire le stele, tagliò il palo sacro della dea Asera e fece a pezzi il serpente di bronzo costruito da Mosè. Fino a quel momento gli Israeliti avevano sempre offerto incenso a quel serpente, che era stato chiamato Necustan. 5Ezechia ebbe sempre fiducia nel Signore, Dio d'Israele. Nessun re di Giuda fu come lui, né prima né dopo. 6Fu sempre fedele al Signore, non si allontanò da lui e mise in pratica i comandamenti che il Signore aveva prescritto a Mosè. 7l Signore fu con Ezechia, e così egli ebbe sempre successo. Si ribellò all'Assiria e non le fu più sottomesso. 8Riuscì a sconfiggere i Filistei fino a Gaza e dintorni, conquistando sia i posti di guardia sia le grandi città fortificate.
Nuovo richiamo alla caduta di Samaria
(vedi 2 Re 17, 1-6)
9Durante il quarto anno di regno di Ezechia, corrispondente al settimo di Osea, re d'Israele, Salmanassar, re d'Assiria, marciò contro la città di Samaria e l'assediò. 10Gli Assiri riuscirono a conquistarla dopo tre anni. Samaria fu presa nel sesto anno di regno di Ezechia, che corrisponde al nono di Osea, re d'Israele. 11Il re d'Assiria deportò gli abitanti del regno d'Israele in Assiria e li fece abitare a Calach, sul Cabor, fiume della regione di Gozan, e in città della Media. 12Tutto questo accadde perché gli Israeliti non avevano ubbidito alla voce del Signore loro Dio e avevano violato la sua alleanza; non avevano ascoltato né messo in pratica nulla di quel che aveva prescritto Mosè, servo del Signore.
Sennacherib invade il regno di Giuda
(vedi Isaia 36, 1 e 2 Cronache 32, 1)
13Nel quattordicesimo anno di regno di Ezechia, Sennacherib, re d'Assiria, venne ad assalire le città fortificate del regno di Giuda e le conquistò. 14Allora Ezechia, re di Giuda, mandò questo messaggio al re d'Assiria, che si trovava a Lachis: 'Ho sbagliato, lo so. Rinunzia ad attaccarmi; imponimi invece un tributo e io lo pagherò'. Così il re d'Assiria obbligò Ezechia, re di Giuda, a versare circa dieci tonnellate d'argento e una d'oro. 15Ezechia consegnò tutto l'oro che si trovava nel tempio e nel tesoro del palazzo reale. 16In quell'occasione, fece asportare le porte del tempio e gli stipiti che aveva fatto rivestire di metallo e consegnò tutto al re d'Assiria.
Discorso del luogotenente di Sennacherib
(vedi Isaia 36, 2-22; 2 Cronache 32, 9-16)
17Da Lachis, il re d'Assiria mandò dal re Ezechia un grande esercito guidato dal comandante in capo, da un alto ufficiale e dal luogotenente. Essi vennero fino a Gerusalemme e si fermarono al canale della vasca superiore, che si trovava presso l'argine del campo del Lavandaio. 18Chiesero di parlare al re. Vennero il capo del palazzo, Eliakim, figlio di Chelkia, il segretario Sebna e il portavoce del re, Ioach figlio di Asaf. 19Il luogotenente assiro disse loro:
- Riferite a Ezechia questo messaggio del gran re, il re d'Assiria: Perché ti senti tanto sicuro? 20Tu pensi che per far guerra i discorsi valgano come un buon piano di battaglia o come il coraggio! In chi poni la tua sicurezza, per osare ribellarti contro di me? 21Tu hai fiducia nell'Egitto. Ma l'Egitto è come una canna spezzata; trapassa la mano di chi vi si appoggia. Ecco che cos'è il faraone per chi ha fiducia in lui! 22Voi mi risponderete che avete fiducia nel Signore, vostro Dio. Ma Ezechia gli ha distrutto tutti i santuari sulle colline e gli altari e ha detto agli abitanti di Giuda e di Gerusalemme di adorare il Signore soltanto davanti all'altare di Gerusalemme! 23Ezechia, prova a sfidare il mio imperatore, il re d'Assiria! - continuò il luogotenente. - Ti do io duemila cavalli, se riuscirai a trovare gli uomini per cavalcarli. 24Per i carri e i cavalli tu conti sull'Egitto: non potrai mettere in fuga uno solo degli ufficiali del mio re, neppure di quelli di grado più basso! 25E poi, credi che io abbia fatto una spedizione fin qui, per distruggere questo luogo, senza il consenso del Signore? È stato lui a dirmi di marciare contro questa terra e distruggerla! 26Allora Eliakim figlio di Chelkia, Sebna e Ioach risposero al luogotenente:
- Parla aramaico, noi lo capiamo, non parlare ebraico perché il popolo, sulle mura, sente tutto.
27Ma il luogotenente rispose loro:
- Tu credi che il mio Signore mi abbia mandato a dire queste cose soltanto a te e al tuo re? Riguardano anche la gente seduta sulle mura che sarà costretta, con voi, a mangiare i propri escrementi e a bere la propria orina. 28Il luogotenente si alzò e con voce forte cominciò a dire in ebraico:
- Ascoltate il messaggio del gran re, il re d'Assiria: 29Attenti a non lasciarvi ingannare da Ezechia. Egli non è in grado di liberarvi dal mio assalto! 30E non lasciatevi convincere da lui a confidare nel Signore. Egli vi dirà che il Signore vi salverà e che questa città non cadrà nelle mani del re d'Assiria, 31ma voi non dategli retta. Ascoltate invece le parole del re d'Assiria: arrendetevi al mio successo; così ognuno potrà mangiare la sua uva e i suoi fichi e bere l'acqua del suo pozzo, 32fino a quando non verrò a prendervi per portarvi in una terra simile alla vostra, una terra che produce frumento e mosto, che ha pane e vigne, ulivi e miele. Vi lascerò in vita e non sarete uccisi. Non date ascolto a Ezechia: egli vi inganna, dicendovi che il Signore vi libererà. 33Gli dèi degli altri popoli hanno forse liberato il loro territorio dalla mano del re d'Assiria? 34Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? E quelli di Sefarvaim, di Ena e di Avva? Hanno forse liberato Samaria dalla mia mano? 35Nessun dio di nessuna nazione ha mai liberato il suo territorio dalla mia mano! Perché il Signore dovrebbe salvare Gerusalemme? 36Il popolo rimase in silenzio e non disse una parola, perché il re Ezechia aveva ordinato di non rispondere. 37Eliakim, figlio di Chelkia, capo del palazzo reale, il segretario Sebna e Ioach figlio di Asaf, portavoce del re, si presentarono al re Ezechia con i vestiti strappati per il dolore e gli riferirono le parole del luogotenente assiro.
1Ezechia, figlio di Acaz, divenne re di Giuda quando Osea, figlio di Ela, re d'Israele, era al suo terzo anno di regno. 2Ezechia aveva venticinque anni quando divenne re. Regnò a Gerusalemme per ventinove anni. Sua madre si chiamava Abi ed era figlia di un certo Zaccaria. 3Ezechia eseguì la volontà del Signore, proprio come il suo antenato Davide. 4Egli, infatti, eliminò i santuari sulle colline, fece sparire le stele, tagliò il palo sacro della dea Asera e fece a pezzi il serpente di bronzo costruito da Mosè. Fino a quel momento gli Israeliti avevano sempre offerto incenso a quel serpente, che era stato chiamato Necustan. 5Ezechia ebbe sempre fiducia nel Signore, Dio d'Israele. Nessun re di Giuda fu come lui, né prima né dopo. 6Fu sempre fedele al Signore, non si allontanò da lui e mise in pratica i comandamenti che il Signore aveva prescritto a Mosè. 7l Signore fu con Ezechia, e così egli ebbe sempre successo. Si ribellò all'Assiria e non le fu più sottomesso. 8Riuscì a sconfiggere i Filistei fino a Gaza e dintorni, conquistando sia i posti di guardia sia le grandi città fortificate.
Nuovo richiamo alla caduta di Samaria
(vedi 2 Re 17, 1-6)
9Durante il quarto anno di regno di Ezechia, corrispondente al settimo di Osea, re d'Israele, Salmanassar, re d'Assiria, marciò contro la città di Samaria e l'assediò. 10Gli Assiri riuscirono a conquistarla dopo tre anni. Samaria fu presa nel sesto anno di regno di Ezechia, che corrisponde al nono di Osea, re d'Israele. 11Il re d'Assiria deportò gli abitanti del regno d'Israele in Assiria e li fece abitare a Calach, sul Cabor, fiume della regione di Gozan, e in città della Media. 12Tutto questo accadde perché gli Israeliti non avevano ubbidito alla voce del Signore loro Dio e avevano violato la sua alleanza; non avevano ascoltato né messo in pratica nulla di quel che aveva prescritto Mosè, servo del Signore.
Sennacherib invade il regno di Giuda
(vedi Isaia 36, 1 e 2 Cronache 32, 1)
13Nel quattordicesimo anno di regno di Ezechia, Sennacherib, re d'Assiria, venne ad assalire le città fortificate del regno di Giuda e le conquistò. 14Allora Ezechia, re di Giuda, mandò questo messaggio al re d'Assiria, che si trovava a Lachis: 'Ho sbagliato, lo so. Rinunzia ad attaccarmi; imponimi invece un tributo e io lo pagherò'. Così il re d'Assiria obbligò Ezechia, re di Giuda, a versare circa dieci tonnellate d'argento e una d'oro. 15Ezechia consegnò tutto l'oro che si trovava nel tempio e nel tesoro del palazzo reale. 16In quell'occasione, fece asportare le porte del tempio e gli stipiti che aveva fatto rivestire di metallo e consegnò tutto al re d'Assiria.
Discorso del luogotenente di Sennacherib
(vedi Isaia 36, 2-22; 2 Cronache 32, 9-16)
17Da Lachis, il re d'Assiria mandò dal re Ezechia un grande esercito guidato dal comandante in capo, da un alto ufficiale e dal luogotenente. Essi vennero fino a Gerusalemme e si fermarono al canale della vasca superiore, che si trovava presso l'argine del campo del Lavandaio. 18Chiesero di parlare al re. Vennero il capo del palazzo, Eliakim, figlio di Chelkia, il segretario Sebna e il portavoce del re, Ioach figlio di Asaf. 19Il luogotenente assiro disse loro:
- Riferite a Ezechia questo messaggio del gran re, il re d'Assiria: Perché ti senti tanto sicuro? 20Tu pensi che per far guerra i discorsi valgano come un buon piano di battaglia o come il coraggio! In chi poni la tua sicurezza, per osare ribellarti contro di me? 21Tu hai fiducia nell'Egitto. Ma l'Egitto è come una canna spezzata; trapassa la mano di chi vi si appoggia. Ecco che cos'è il faraone per chi ha fiducia in lui! 22Voi mi risponderete che avete fiducia nel Signore, vostro Dio. Ma Ezechia gli ha distrutto tutti i santuari sulle colline e gli altari e ha detto agli abitanti di Giuda e di Gerusalemme di adorare il Signore soltanto davanti all'altare di Gerusalemme! 23Ezechia, prova a sfidare il mio imperatore, il re d'Assiria! - continuò il luogotenente. - Ti do io duemila cavalli, se riuscirai a trovare gli uomini per cavalcarli. 24Per i carri e i cavalli tu conti sull'Egitto: non potrai mettere in fuga uno solo degli ufficiali del mio re, neppure di quelli di grado più basso! 25E poi, credi che io abbia fatto una spedizione fin qui, per distruggere questo luogo, senza il consenso del Signore? È stato lui a dirmi di marciare contro questa terra e distruggerla! 26Allora Eliakim figlio di Chelkia, Sebna e Ioach risposero al luogotenente:
- Parla aramaico, noi lo capiamo, non parlare ebraico perché il popolo, sulle mura, sente tutto.
27Ma il luogotenente rispose loro:
- Tu credi che il mio Signore mi abbia mandato a dire queste cose soltanto a te e al tuo re? Riguardano anche la gente seduta sulle mura che sarà costretta, con voi, a mangiare i propri escrementi e a bere la propria orina. 28Il luogotenente si alzò e con voce forte cominciò a dire in ebraico:
- Ascoltate il messaggio del gran re, il re d'Assiria: 29Attenti a non lasciarvi ingannare da Ezechia. Egli non è in grado di liberarvi dal mio assalto! 30E non lasciatevi convincere da lui a confidare nel Signore. Egli vi dirà che il Signore vi salverà e che questa città non cadrà nelle mani del re d'Assiria, 31ma voi non dategli retta. Ascoltate invece le parole del re d'Assiria: arrendetevi al mio successo; così ognuno potrà mangiare la sua uva e i suoi fichi e bere l'acqua del suo pozzo, 32fino a quando non verrò a prendervi per portarvi in una terra simile alla vostra, una terra che produce frumento e mosto, che ha pane e vigne, ulivi e miele. Vi lascerò in vita e non sarete uccisi. Non date ascolto a Ezechia: egli vi inganna, dicendovi che il Signore vi libererà. 33Gli dèi degli altri popoli hanno forse liberato il loro territorio dalla mano del re d'Assiria? 34Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? E quelli di Sefarvaim, di Ena e di Avva? Hanno forse liberato Samaria dalla mia mano? 35Nessun dio di nessuna nazione ha mai liberato il suo territorio dalla mia mano! Perché il Signore dovrebbe salvare Gerusalemme? 36Il popolo rimase in silenzio e non disse una parola, perché il re Ezechia aveva ordinato di non rispondere. 37Eliakim, figlio di Chelkia, capo del palazzo reale, il segretario Sebna e Ioach figlio di Asaf, portavoce del re, si presentarono al re Ezechia con i vestiti strappati per il dolore e gli riferirono le parole del luogotenente assiro.
(vedi Isaia 37, 1-7)
1Quando il re Ezechia ebbe udite queste notizie, si strappò anche lui le vesti, indossò un abito di sacco e si recò al tempio. 2Poi mandò il capo del palazzo reale Eliakim, il segretario Sebna e i sacerdoti più anziani dal profeta Isaia, figlio di Amoz. Anche loro si erano vestiti di sacco. 3Essi dissero a Isaia: 'Ezechia ti manda a dire: Oggi è per noi una giornata di grande dolore, di castigo e di vergogna. Siamo come donne pronte a partorire ma troppo deboli per farlo. 4Il re d'Assiria ha mandato qui il suo luogotenente a insultare
il Dio vivente. Spero che il Signore abbia udito le sue parole e lo punisca. Tu, Isaia, prega il Signore per quelli che finora son scampati al re d'Assiria'. 5Agli inviati di Ezechia che erano venuti da lui, il profeta Isaia 6disse: 'Riferite al vostro re questo messaggio del Signore: Non avere paura di quel che hai udito, degli insulti che mi hanno rivolto gli ufficiali del re d'Assiria. 7Farò in modo che il re d'Assiria riceva una notizia tale da costringerlo a tornare al suo paese: laggiù verrà ucciso'.
Nuove minacce di Sennacherib
(vedi Isaia 37, 9-20 e 2 Cronache 32, 17)
8Il luogotenente del re d'Assiria seppe che il suo re aveva lasciato Lachis per andare a combattere a Libna e lo raggiunse in questa località. 9Sennacherib aveva avuto notizia che Tiraca, re d'Etiopia, era in marcia per combattere contro di lui. Allora mandò una seconda volta ambasciatori a Ezechia re di Giuda, 10con l'incarico di riferirgli questo messaggio: 'Sta' attento che il Dio in cui confidi non ti inganni, quando dice che Gerusalemme non cadrà nelle mie mani. 11Tu hai sentito che cosa hanno fatto i re d'Assiria alle altre nazioni: sai che le hanno annientate! E tu dovresti salvarti? 12Quando i miei antenati hanno distrutto i popoli di Gozan, di Carran, di Rezef e di Eden in Telassar, i loro dèi non li hanno salvati. 13Pensa alla fine che hanno fatto i re di Camat, di Arpad, di Lair, di Sefarvaim, di Ena e di Avva!'. 14Ezechia prese la lettera dalle mani degli ambasciatori e la lesse. Poi si recò al tempio e srotolò la lettera davanti al Signore 15e gli rivolse questa preghiera: 'Signore, Dio d'Israele, tu che siedi in trono fra i cherubini, tu sei l'unico Dio per tutte le nazioni della terra! Tu hai creato il cielo e la terra! 16Tendi l'orecchio, Signore, e ascolta. Aprì gli occhi, Signore, e guarda. Ascolta le parole che Sennacherib ha mandato a dire per insultare te, il Dio vivente. 17È vero, Signore, che i re d'Assiria hanno distrutto molte nazioni e i loro territori 18e hanno bruciato i loro dèi. Ma questi non erano divinità, erano semplici pezzi di legno e di pietra, fatti dagli uomini, e così gli Assiri hanno potuto distruggerli. 19Ma ora, Signore, nostro Dio, liberaci dall'attacco di Sennacherib, e tutti i popoli della terra riconosceranno che soltanto tu, Signore, sei Dio!'.
Isaia comunica ad Ezechia la risposta del Signore(vedi Isaia 37, 21-35)
20Isaia, figlio di Amoz, mandò questo messaggio a Ezechia: 'Questa è la risposta del Signore, Dio d'Israele: Ho udito la preghiera che mi hai rivolto a proposito di Sennacherib, re d'Assiria. 21Ed ecco la mia risposta contro di lui:
Gerusalemme la fanciulla ti ha disprezzato,
la città di Sion ti ha deriso, o Sennacherib!
22Ma sai tu chi hai insultato e ingiuriato?
Contro chi hai alzato la voce?
Verso chi sei stato insolente?
Verso di me, il Santo d'Israele!
23I tuoi servi hai mandato
a insultarmi con queste parole:
in piedi sul mio carro,
sono salito sulle cime dei monti,
sulle vette del Libano.
Ho abbattuto i suoi cedri più alti,
i suoi pini più belli.
Delle sue foreste i posti più remoti ho
raggiunto.
24 Ho scavato pozzi e bevuto le acque di terre
straniere,
posso asciugare al mio passaggio tutti
i canali d'Egitto.
25Ma tu, Sennacherib, devi sapere:
da tempo avevo questo progetto;
l'ho pensato in tempi lontani,
tutti ora l'ho realizzato.
Era deciso che tu abbattessi
grandi città fortificate.
26I loro abitanti, indifesi spaventati e storditi,
erano simili all'erba dei campi
o alle erbacee sui tetti,
seccate dal vento d'Oriente.
27 Io so tutto di te,
quel che fai e dove vai:
tu sei infuriato contro di me.
28Per questa tua ira
e per l'insolenza che m'è giunta
all'orecchio,
ti metterò un anello al naso
e tra le labbra un morso,
per farti rifare all'indietro
la strada che hai percorso fin qui'.
29Poi Isaia disse a Ezechia: 'Ecco un segno di quel che accadrà: quest'anno mangerete il grano cresciuto dalle spighe rimaste sul campo, l'anno prossimo il frutto dei semi caduti fuori del campo. Ma l'anno dopo seminate e mietete pure, piantate vigne e mangiate l'uva. 30I superstiti del regno di Giuda saranno di nuovo come piante con profonde radici e porteranno ancora frutto. 31Perché è certo che a Gerusalemme ci saranno superstiti e sul monte Sion sopravvissuti. L'amore ardente del Signore farà questo! ' 32Ecco quel che dice il Signore contro il re d'Assiria: Non entrerà mai in questa città, non vi lancerà contro una sola freccia, non l'attaccherà con soldati armati di scudi e contro di lei non alzerà terrapieni. 33Tornerà per la strada da dove è venuto, senza entrare in città. Io, il Signore, ho parlato! 34Difenderò Gerusalemme, io la salverò; lo farò per me e per Davide mio servo'.
Fuga degli Assiri, morte di Sennacherib
(vedi Isaia 37, 36-38 e 2 Cronache 32, 21-22)
35Quella stessa notte un angelo del Signore fece morire centottantacinquemila uomini dell'esercito assiro. Al mattino, quando gli altri si alzarono non videro altro che cadaveri. 36Allora Sennacherib, re d'Assiria, tolse l'accampamento, tornò a Ninive e si trattenne in quella città. 37Mentre pregava nel tempio del suo dio Nisroch, due dei suoi figli, Adram-Melech e Sarezer, lo uccisero con la spada e fuggirono nella regione di Ararat. Un altro figlio, Assarhaddon, regnò al suo posto.
1Quando il re Ezechia ebbe udite queste notizie, si strappò anche lui le vesti, indossò un abito di sacco e si recò al tempio. 2Poi mandò il capo del palazzo reale Eliakim, il segretario Sebna e i sacerdoti più anziani dal profeta Isaia, figlio di Amoz. Anche loro si erano vestiti di sacco. 3Essi dissero a Isaia: 'Ezechia ti manda a dire: Oggi è per noi una giornata di grande dolore, di castigo e di vergogna. Siamo come donne pronte a partorire ma troppo deboli per farlo. 4Il re d'Assiria ha mandato qui il suo luogotenente a insultare
il Dio vivente. Spero che il Signore abbia udito le sue parole e lo punisca. Tu, Isaia, prega il Signore per quelli che finora son scampati al re d'Assiria'. 5Agli inviati di Ezechia che erano venuti da lui, il profeta Isaia 6disse: 'Riferite al vostro re questo messaggio del Signore: Non avere paura di quel che hai udito, degli insulti che mi hanno rivolto gli ufficiali del re d'Assiria. 7Farò in modo che il re d'Assiria riceva una notizia tale da costringerlo a tornare al suo paese: laggiù verrà ucciso'.
Nuove minacce di Sennacherib
(vedi Isaia 37, 9-20 e 2 Cronache 32, 17)
8Il luogotenente del re d'Assiria seppe che il suo re aveva lasciato Lachis per andare a combattere a Libna e lo raggiunse in questa località. 9Sennacherib aveva avuto notizia che Tiraca, re d'Etiopia, era in marcia per combattere contro di lui. Allora mandò una seconda volta ambasciatori a Ezechia re di Giuda, 10con l'incarico di riferirgli questo messaggio: 'Sta' attento che il Dio in cui confidi non ti inganni, quando dice che Gerusalemme non cadrà nelle mie mani. 11Tu hai sentito che cosa hanno fatto i re d'Assiria alle altre nazioni: sai che le hanno annientate! E tu dovresti salvarti? 12Quando i miei antenati hanno distrutto i popoli di Gozan, di Carran, di Rezef e di Eden in Telassar, i loro dèi non li hanno salvati. 13Pensa alla fine che hanno fatto i re di Camat, di Arpad, di Lair, di Sefarvaim, di Ena e di Avva!'. 14Ezechia prese la lettera dalle mani degli ambasciatori e la lesse. Poi si recò al tempio e srotolò la lettera davanti al Signore 15e gli rivolse questa preghiera: 'Signore, Dio d'Israele, tu che siedi in trono fra i cherubini, tu sei l'unico Dio per tutte le nazioni della terra! Tu hai creato il cielo e la terra! 16Tendi l'orecchio, Signore, e ascolta. Aprì gli occhi, Signore, e guarda. Ascolta le parole che Sennacherib ha mandato a dire per insultare te, il Dio vivente. 17È vero, Signore, che i re d'Assiria hanno distrutto molte nazioni e i loro territori 18e hanno bruciato i loro dèi. Ma questi non erano divinità, erano semplici pezzi di legno e di pietra, fatti dagli uomini, e così gli Assiri hanno potuto distruggerli. 19Ma ora, Signore, nostro Dio, liberaci dall'attacco di Sennacherib, e tutti i popoli della terra riconosceranno che soltanto tu, Signore, sei Dio!'.
Isaia comunica ad Ezechia la risposta del Signore(vedi Isaia 37, 21-35)
20Isaia, figlio di Amoz, mandò questo messaggio a Ezechia: 'Questa è la risposta del Signore, Dio d'Israele: Ho udito la preghiera che mi hai rivolto a proposito di Sennacherib, re d'Assiria. 21Ed ecco la mia risposta contro di lui:
Gerusalemme la fanciulla ti ha disprezzato,
la città di Sion ti ha deriso, o Sennacherib!
22Ma sai tu chi hai insultato e ingiuriato?
Contro chi hai alzato la voce?
Verso chi sei stato insolente?
Verso di me, il Santo d'Israele!
23I tuoi servi hai mandato
a insultarmi con queste parole:
in piedi sul mio carro,
sono salito sulle cime dei monti,
sulle vette del Libano.
Ho abbattuto i suoi cedri più alti,
i suoi pini più belli.
Delle sue foreste i posti più remoti ho
raggiunto.
24 Ho scavato pozzi e bevuto le acque di terre
straniere,
posso asciugare al mio passaggio tutti
i canali d'Egitto.
25Ma tu, Sennacherib, devi sapere:
da tempo avevo questo progetto;
l'ho pensato in tempi lontani,
tutti ora l'ho realizzato.
Era deciso che tu abbattessi
grandi città fortificate.
26I loro abitanti, indifesi spaventati e storditi,
erano simili all'erba dei campi
o alle erbacee sui tetti,
seccate dal vento d'Oriente.
27 Io so tutto di te,
quel che fai e dove vai:
tu sei infuriato contro di me.
28Per questa tua ira
e per l'insolenza che m'è giunta
all'orecchio,
ti metterò un anello al naso
e tra le labbra un morso,
per farti rifare all'indietro
la strada che hai percorso fin qui'.
29Poi Isaia disse a Ezechia: 'Ecco un segno di quel che accadrà: quest'anno mangerete il grano cresciuto dalle spighe rimaste sul campo, l'anno prossimo il frutto dei semi caduti fuori del campo. Ma l'anno dopo seminate e mietete pure, piantate vigne e mangiate l'uva. 30I superstiti del regno di Giuda saranno di nuovo come piante con profonde radici e porteranno ancora frutto. 31Perché è certo che a Gerusalemme ci saranno superstiti e sul monte Sion sopravvissuti. L'amore ardente del Signore farà questo! ' 32Ecco quel che dice il Signore contro il re d'Assiria: Non entrerà mai in questa città, non vi lancerà contro una sola freccia, non l'attaccherà con soldati armati di scudi e contro di lei non alzerà terrapieni. 33Tornerà per la strada da dove è venuto, senza entrare in città. Io, il Signore, ho parlato! 34Difenderò Gerusalemme, io la salverò; lo farò per me e per Davide mio servo'.
Fuga degli Assiri, morte di Sennacherib
(vedi Isaia 37, 36-38 e 2 Cronache 32, 21-22)
35Quella stessa notte un angelo del Signore fece morire centottantacinquemila uomini dell'esercito assiro. Al mattino, quando gli altri si alzarono non videro altro che cadaveri. 36Allora Sennacherib, re d'Assiria, tolse l'accampamento, tornò a Ninive e si trattenne in quella città. 37Mentre pregava nel tempio del suo dio Nisroch, due dei suoi figli, Adram-Melech e Sarezer, lo uccisero con la spada e fuggirono nella regione di Ararat. Un altro figlio, Assarhaddon, regnò al suo posto.
▲ Malattia e guarigione di Ezechia
(vedi Isaia 38, 1-8 e 2 Cronache 32, 24)
1Un giorno, Ezechia fu colpito da una malattia mortale. Il profeta Isaia, figlio di Amoz, andò a trovano e gli riferì questo messaggio da parte del Signore: 'Comunica alla tua famiglia le tue ultime disposizioni, perché non hai più molto da vivere'. 2Allora Ezechia si voltò verso la parete e rivolse al Signore questa preghiera: 3'Ti prego, Signore, ricordati che mi sono comportato lealmente davanti a te, senza falsità: ho sempre fatto quel che volevi'. Poi scoppiò a piangere. 4Isaia non aveva ancora attraversato il cortile tra il palazzo reale e il tempio che il Signore gli ordinò: 5'Torna indietro e riferisci a Ezechia, capo del mio popolo, queste parole: Così dice il Signore, Dio del tuo antenato Davide: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime. Sappi che voglio guarirti; fra tre giorni potrai andare al tempio. 6Ti concederò altri quindici anni di vita, libererò te e questa città dal re d'Assiria e la proteggerò, per amore di me stesso e del mio servo Davide'. 7Poi, Isaia ordinò a Ezechia di prendere una schiacciata di fichi. Fu applicata sulla parte malata perché guarisse. 8Ezechia chiese a Isaia:
- Quale segno mi assicura che il Signore mi fa guarire e che fra tre giorni potrò salire al tempio?
9Isaia rispose:
- Il Signore ti darà un segno per assicurarti che farà quel che ha promesso. Che cosa preferisci?
Che l'ombra avanzi o retroceda di dieci passi?
10Ezechia rispose:
- È facile che l'ombra avanzi di dieci passi: è difficile farla tornare indietro di dieci passi.
11Il profeta Isaia pregò il Signore, ed egli fece retrocedere di dieci passi l'ombra sulla 'scala di Acaz'.
Ezechia riceve ambasciatori babilonesi
(vedi Isaia 39, 1-8)
12Merodak-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, aveva saputo della malattia di Ezechia; gli scrisse e gli mandò un regalo 13Ezechia si rallegrò per l'arrivo degli inviati di Merodak-Baladan e mostrò loro i suoi depositi, l'oro, l'argento, i profumi, l'olio aromatico, il suo arsenale e tutti i tesori che aveva nei magazzini; fece vedere tutto quel che si trovava nel suo palazzo e nel suo regno, senza tralasciare nulla.
14Il profeta Isaia venne dal re Ezechia e gli chiese?
- Da dove vengono questi uomini? Che cosa ti hanno detto?
- Vengono da una terra lontana, da Babilonia, - rispose Ezechia.
15 - Che cosa hanno visto in casa tua? -chiese ancora Isaia.
Ezechia rispose:
- Hanno visto tutto. Ho mostrato loro tutti i tesori che si trovano nei miei magazzini, senza tralasciare nulla.
16Allora Isaia rispose a Ezechia:
- Ascolta la parola del Signore: 17Un giorno, tutto quel che si trova in casa tua, tutto quel che i tuoi padri hanno accumulato fino ad oggi, sarà trasportato in Babilonia. Non verrà lasciato nulla, - dice il Signore.- 18Verranno deportati anche alcuni dei tuoi diretti discendenti; resteranno a servizio nel palazzo del re di Babilonia.
19Ezechia rispose a Isaia:
- Mi hai portato una buona notizia da parte del Signore: vuoi dire che almeno io avrò pace e sicurezza!
Fine del regno di Ezechia
(vedi 2 Cronache 32, 32-33)
20Gli altri fatti della vita di Ezechia, il suo valore in guerra, la notizia di come egli costruì il serbatoio e l'acquedotto per portare l'acqua in città, tutto questo è raccontato nella 'Storia dei re di Giuda'. 21Alla morte di Ezechia, divenne re suo figlio Manasse.
1Un giorno, Ezechia fu colpito da una malattia mortale. Il profeta Isaia, figlio di Amoz, andò a trovano e gli riferì questo messaggio da parte del Signore: 'Comunica alla tua famiglia le tue ultime disposizioni, perché non hai più molto da vivere'. 2Allora Ezechia si voltò verso la parete e rivolse al Signore questa preghiera: 3'Ti prego, Signore, ricordati che mi sono comportato lealmente davanti a te, senza falsità: ho sempre fatto quel che volevi'. Poi scoppiò a piangere. 4Isaia non aveva ancora attraversato il cortile tra il palazzo reale e il tempio che il Signore gli ordinò: 5'Torna indietro e riferisci a Ezechia, capo del mio popolo, queste parole: Così dice il Signore, Dio del tuo antenato Davide: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime. Sappi che voglio guarirti; fra tre giorni potrai andare al tempio. 6Ti concederò altri quindici anni di vita, libererò te e questa città dal re d'Assiria e la proteggerò, per amore di me stesso e del mio servo Davide'. 7Poi, Isaia ordinò a Ezechia di prendere una schiacciata di fichi. Fu applicata sulla parte malata perché guarisse. 8Ezechia chiese a Isaia:
- Quale segno mi assicura che il Signore mi fa guarire e che fra tre giorni potrò salire al tempio?
9Isaia rispose:
- Il Signore ti darà un segno per assicurarti che farà quel che ha promesso. Che cosa preferisci?
Che l'ombra avanzi o retroceda di dieci passi?
10Ezechia rispose:
- È facile che l'ombra avanzi di dieci passi: è difficile farla tornare indietro di dieci passi.
11Il profeta Isaia pregò il Signore, ed egli fece retrocedere di dieci passi l'ombra sulla 'scala di Acaz'.
Ezechia riceve ambasciatori babilonesi
(vedi Isaia 39, 1-8)
12Merodak-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, aveva saputo della malattia di Ezechia; gli scrisse e gli mandò un regalo 13Ezechia si rallegrò per l'arrivo degli inviati di Merodak-Baladan e mostrò loro i suoi depositi, l'oro, l'argento, i profumi, l'olio aromatico, il suo arsenale e tutti i tesori che aveva nei magazzini; fece vedere tutto quel che si trovava nel suo palazzo e nel suo regno, senza tralasciare nulla.
14Il profeta Isaia venne dal re Ezechia e gli chiese?
- Da dove vengono questi uomini? Che cosa ti hanno detto?
- Vengono da una terra lontana, da Babilonia, - rispose Ezechia.
15 - Che cosa hanno visto in casa tua? -chiese ancora Isaia.
Ezechia rispose:
- Hanno visto tutto. Ho mostrato loro tutti i tesori che si trovano nei miei magazzini, senza tralasciare nulla.
16Allora Isaia rispose a Ezechia:
- Ascolta la parola del Signore: 17Un giorno, tutto quel che si trova in casa tua, tutto quel che i tuoi padri hanno accumulato fino ad oggi, sarà trasportato in Babilonia. Non verrà lasciato nulla, - dice il Signore.- 18Verranno deportati anche alcuni dei tuoi diretti discendenti; resteranno a servizio nel palazzo del re di Babilonia.
19Ezechia rispose a Isaia:
- Mi hai portato una buona notizia da parte del Signore: vuoi dire che almeno io avrò pace e sicurezza!
Fine del regno di Ezechia
(vedi 2 Cronache 32, 32-33)
20Gli altri fatti della vita di Ezechia, il suo valore in guerra, la notizia di come egli costruì il serbatoio e l'acquedotto per portare l'acqua in città, tutto questo è raccontato nella 'Storia dei re di Giuda'. 21Alla morte di Ezechia, divenne re suo figlio Manasse.
▲ Manasse, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 33, 1-10.18-20) 1Manasse divenne re all'età di dodici anni. Sua madre si chiamava Chefziba. Manasse regnò a Gerusalemme per cinquantacinque anni. 2Andò contro la volontà del Signore e seguì le pratiche vergognose dei popoli, che il Signore aveva privato delle loro terre per far posto agli Israeliti. 3Ricostruì i santuari sulle colline distrutti da suo padre Ezechia ed eresse altari dedicati al dio Baal. Innalzò anche un palo sacro alla dea Asera, come già aveva fatto Acab, uno dei re d'Israele, praticò il culto degli astri e li adorò. 4Costruì altari perfino dentro il tempio di Gerusalemme, del quale il Signore aveva detto: 'Qui sarò presente'. 5Nei due cortili del tempio pose altari per il culto degli astri. 6Bruciò in sacrificio uno dei suoi figli; praticò magie per conoscere il futuro e consultò quelli che interrogano i morti. Andò continuamente contro la volontà del Signore e provocò il suo sdegno. 7Fece una statua della dea Asera e la pose nel tempio, del quale il Signore aveva detto a Davide e a suo figlio Salomone: 'Io, il Signore, ho scelto Gerusalemme tra tutte le località delle tribù d'Israele e sarò presente in questo tempio per sempre. 8Non farò più vagabondare gli Israeliti lontano dalla terra che ho dato ai loro padri, ma a una condizione: dovranno stare attenti a osservare tutto quel che ho ordinato loro e la legge prescritta dal mio servitore Mosè'. 9Gli Israeliti però non ubbidirono, e Manasse li spinse a commettere colpe più grandi di quelle dei popoli che il Signore aveva distrutto all'arrivo degli Israeliti nella regione. 10Il Signore parlò attraverso i profeti, i suoi servi: 11'Manasse, re di Giuda - fece dire loro - ha seguito pratiche vergognose e si e comportato ancora peggio degli Amorrei prima di lui. Con i suoi idoli ha fatto peccare anche il popolo di Giuda. 12Per tutto questo, il Signore, Dio d'Israele e Giuda, dice: Manderò su Gerusalemme una rovina tale, da lasciare stordito chi ne sentirà parlare! 13Userò con Gerusalemme la stessa misura che ho adoperato con Samaria e la dinastia di Acab. Farò piazza pulita in Gerusalemme e la ridurrò come una scodella lavata e rovesciata. 14Ripudierò anche quel che resta del popolo che mi ero scelto; consegnerò gli abitanti di Giuda ai loro nemici, che li cattureranno e saccheggeranno la loro terra. 15Tutto questo avverrà perché sono andati contro la mia volontà e non han fatto altro che provocarmi, da quando i loro padri sono usciti dall'Egitto a oggi!'. 16Manasse versò tanto sangue innocente da riempire Gerusalemme da un capo all'altro; senza contare le colpe che fece commettere al popolo di Giuda, andando contro la volontà del Signore. 17Gli altri fatti della vita di Manasse e le sue colpe sono scritti nella 'Storia dei re di Giuda'. 18Alla sua morte, Manasse fu sepolto nel giardino del suo palazzo, chiamato 'Giardino di Uzza'. Dopo di lui regnò suo figlio Amon.
Amon, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 33, 21-25)
19Amon divenne re all'età di ventidue anni. Sua madre si chiamava Mesullemet, era figlia di Caruz e veniva da Iotba. 20Amon andò contro la volontà del Signore, come già aveva fatto suo padre Manasse. 21Seguì in tutto il comportamento di suo padre. Adorò gli stessi idoli di suo padre e si inchinò davanti a loro. 22Trascurò il Signore, Dio dei suoi padri, e non si comportò come egli desiderava. 23Gli ufficiali di Amon organizzarono un complotto contro di lui e lo uccisero nel suo palazzo. 24Il popolo, però, uccise i congiurati e, al posto di Amon, proclamò re suo figlio Giosia. 25Gli altri fatti della vita di Amon sono scritti nella 'Storia dei re di Giuda'. 26Amon fu sepolto nella sua tomba, nel giardino chiamato 'Giardino di Uzza'. Dopo di lui divenne re suo figlio Giosia.
▲ Giosia, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 34, 1-2)
1Giosia divenne re all'età di otto anni e regnò per trentun'anni a Gerusalemme. Sua madre chiamava Iedida, era figlia di Adaia e veniva da Boscat. 2Giosia fece la volontà del Signore e seguì l'esempio del suo antenato Davide, senza mai prendere una strada diversa.
Il sommo sacerdote ritrova il libro della legge
(vedi 2 Cronache 34, 8-18)
3Nel diciottesimo anno del suo regno, Giosia mandò al tempio il segretario Safan, figlio di Asalia e nipote di Mesullam, 4con quest'ordine: 'Va' dal sommo sacerdote Chelkia e fagli contare il denaro che i custodi dell'ingresso hanno raccolto dal popolo come offerta al tempio. 5Chelkia dovrà consegnare questo denaro ai direttori dei lavori nel tempio, perché questi possano a loro volta pagare gli operai addetti alle riparazioni: 6falegnami, costruttori e muratori. Si dovranno inoltre comprare legname e pietre squadrate per fare le riparazioni. 7Non si dovranno eseguire controlli sul denaro consegnato loro, perché si comportano onestamente'. 8Il sommo sacerdote Chelkia comunicò al segretario Safan: 'Nel tempio ho trovato il libro della legge' e lo consegnò a Safan. Egli lo lesse, 9 poi andò a far rapporto al re: 'l tuoi funzionari hanno versato ai direttori dei lavori nel tempio il denaro che si trovava lì'. 10Poi aggiunse: 'Il sommo sacerdote Chelkia mi ha dato questo libro'. E lo lesse al re.
Giosia fa consultare la profetessa Hulda
(vedi 2 Cronache 34, 19-28)
11Quando udì quel che diceva il libro della legge, il re, turbato, si strappò i vestiti. 12Diede disposizioni al sacerdote Chelkia, ad Achikam, figlio di Safan, ad Acbor figlio di Michea, al segretario Safan e al ministro Asaia. Disse loro: 13'Andate a interrogare il Signore, per me e per tutto il popolo di Giuda, riguardo al contenuto del libro che è stato ritrovato. Il Signore è certamente in collera con noi, perché i nostri padri non hanno ascoltato quel che è scritto in quel libro e non l'hanno messo in pratica'. 14Il sacerdote Chelkia, Achikam, Acbor, Safan e Asaia andarono da una profetessa di nome Hulda, che abitava nel quartiere nuovo di Gerusalemme. Era la moglie di un certo Sallum, figlio di Tikva e nipote di Carcas, guardarobiere del tempio. Le spiegarono ogni cosa. 15Hulda diede loro un messaggio da parte del Signore, Dio d'Israele, per il re. La parola del Signore era questa: 16'Io manderò una sciagura su Gerusalemme e sui suoi abitanti, come è scritto nel libro che il re di Giuda ha letto. 17Essi mi hanno abbandonato e hanno onorato altre divinità. Hanno provocato il mio sdegno con gli idoli da loro fabbricati. Per questo sono in collera contro Gerusalemme, e non è più possibile frenare la mia indignazione'. 18-19La profetessa continuò: 'Al re di Giuda, che vi ha mandati qui a interrogare il Signore, riferite anche queste parole del Signore, il Dio d'Israele: Hai ascoltato le minacce di rovina e di maledizione che ho pronunziato contro Gerusalemme e i suoi abitanti; ti sei umiliato, hai riconosciuto la tua colpa, hai pianto davanti a me e ti sei strappato i vestiti. Io, il Signore, ho ascoltato la tua preghiera. 20Ti lascerò morire in pace: non vedrai la rovina che manderò su Gerusalemme'. Chelkia e gli altri riferirono al re questo messaggio.
Ioiachin, re di Giuda
8loiachin aveva diciott'anni quando divenne re. Regnò a Gerusalemme per tre anni. Sua madre si chiamava Necusta. Era figlia di Elnatan e veniva da Gerusalemme. 9Come i suoi antenati, loiachin andò contro la volontà del Signore. 10Durante il suo regno, alcuni ufficiali di Nabucodonosor vennero ad assediare Gerusalemme. 11Poi, anche Nabucodonosor raggiunse la città assediata dai suoi ufficiali. 12loiachin, re di Giuda, uscì per arrendersi al re di Babilonia, accompagnato da sua madre, dai suoi ufficiali, dai suoi ministri e dai suoi eunuchi. Il re di Babilonia li fece tutti prigionieri. Era l'ottavo anno di regno di loiachin. 13Come il Signore aveva annunziato, Nabucodonosor portò via tutti i tesori del tempio e del palazzo reale e tutti gli oggetti d'oro che Salomone, re d'Israele, aveva fatto costruire per il tempio. 14Deportò l'intera città di Gerusalemme: diecimila tra ministri e proprietari, tutti gli artigiani e i fabbri. Rimase soltanto la gente più povera. 15Il re Nabucodonosor deportò in Babilonia il re Ioiachin e sua madre, le mogli del re, i funzionari di corte e i capi del regno di Giuda. 16Deportò ancora settemila proprietari, mille tra artigiani e fabbri, tutta gente in grado di combattere. 17Al posto di loiachin, Nabucodonosor fece regnare Mattania, zio di loiachin. Gli cambiò nome e lo chiamò Sedecia.
Sedecia, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 36, 11-12; Geremia 52, 1-3)
18Quando divenne re, Sedecia aveva ventun anni e regnò a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Camutal, era figlia di un certo Geremia e veniva da Libna. 19Sedecia andò contro la volontà del Signore, come aveva fatto il re Ioiachin. 20Tutto questo accadde, perché grande era la collera del Signore contro Gerusalemme e il regno di Giuda, al punto che egli aveva deciso di scacciare lontano da sé il suo popolo. Sedecia si ribellò contro Nabucodonosor, re di Babilonia.
1Giosia divenne re all'età di otto anni e regnò per trentun'anni a Gerusalemme. Sua madre chiamava Iedida, era figlia di Adaia e veniva da Boscat. 2Giosia fece la volontà del Signore e seguì l'esempio del suo antenato Davide, senza mai prendere una strada diversa.
Il sommo sacerdote ritrova il libro della legge
(vedi 2 Cronache 34, 8-18)
3Nel diciottesimo anno del suo regno, Giosia mandò al tempio il segretario Safan, figlio di Asalia e nipote di Mesullam, 4con quest'ordine: 'Va' dal sommo sacerdote Chelkia e fagli contare il denaro che i custodi dell'ingresso hanno raccolto dal popolo come offerta al tempio. 5Chelkia dovrà consegnare questo denaro ai direttori dei lavori nel tempio, perché questi possano a loro volta pagare gli operai addetti alle riparazioni: 6falegnami, costruttori e muratori. Si dovranno inoltre comprare legname e pietre squadrate per fare le riparazioni. 7Non si dovranno eseguire controlli sul denaro consegnato loro, perché si comportano onestamente'. 8Il sommo sacerdote Chelkia comunicò al segretario Safan: 'Nel tempio ho trovato il libro della legge' e lo consegnò a Safan. Egli lo lesse, 9 poi andò a far rapporto al re: 'l tuoi funzionari hanno versato ai direttori dei lavori nel tempio il denaro che si trovava lì'. 10Poi aggiunse: 'Il sommo sacerdote Chelkia mi ha dato questo libro'. E lo lesse al re.
Giosia fa consultare la profetessa Hulda
(vedi 2 Cronache 34, 19-28)
11Quando udì quel che diceva il libro della legge, il re, turbato, si strappò i vestiti. 12Diede disposizioni al sacerdote Chelkia, ad Achikam, figlio di Safan, ad Acbor figlio di Michea, al segretario Safan e al ministro Asaia. Disse loro: 13'Andate a interrogare il Signore, per me e per tutto il popolo di Giuda, riguardo al contenuto del libro che è stato ritrovato. Il Signore è certamente in collera con noi, perché i nostri padri non hanno ascoltato quel che è scritto in quel libro e non l'hanno messo in pratica'. 14Il sacerdote Chelkia, Achikam, Acbor, Safan e Asaia andarono da una profetessa di nome Hulda, che abitava nel quartiere nuovo di Gerusalemme. Era la moglie di un certo Sallum, figlio di Tikva e nipote di Carcas, guardarobiere del tempio. Le spiegarono ogni cosa. 15Hulda diede loro un messaggio da parte del Signore, Dio d'Israele, per il re. La parola del Signore era questa: 16'Io manderò una sciagura su Gerusalemme e sui suoi abitanti, come è scritto nel libro che il re di Giuda ha letto. 17Essi mi hanno abbandonato e hanno onorato altre divinità. Hanno provocato il mio sdegno con gli idoli da loro fabbricati. Per questo sono in collera contro Gerusalemme, e non è più possibile frenare la mia indignazione'. 18-19La profetessa continuò: 'Al re di Giuda, che vi ha mandati qui a interrogare il Signore, riferite anche queste parole del Signore, il Dio d'Israele: Hai ascoltato le minacce di rovina e di maledizione che ho pronunziato contro Gerusalemme e i suoi abitanti; ti sei umiliato, hai riconosciuto la tua colpa, hai pianto davanti a me e ti sei strappato i vestiti. Io, il Signore, ho ascoltato la tua preghiera. 20Ti lascerò morire in pace: non vedrai la rovina che manderò su Gerusalemme'. Chelkia e gli altri riferirono al re questo messaggio.
▲ Impegno di Giosia e del popolo con Dio
(vedi 2 Cronache 34, 29-32)
1Il re Giosia radunò i responsabili di Gerusalemme e della regione di Giuda. 2Si recò al tempio, accompagnato dalla popolazione di Giuda e da tutti gli abitanti di Gerusalemme: sacerdoti, profeti e gente del popolo di ogni condizione. In loro presenza lesse il libro dell'alleanza, che era stato trovato nel tempio. 3In piedi, accanto alla colonna, prese davanti al Signore il solenne impegno di seguirlo, di ubbidire alle sue leggi, ai suoi comandamenti e alle sue prescrizioni, con tutto il cuore e con tutta l'anima, e di mettere in pratica tutto quel che era scritto nel libro dell'alleanza. Il popolo si unì anch'esso all'impegno assunto da Giosia.
Riforma religiosa di Giosia
(vedi 2 Cronache 34, 3-5)
4Giosia ordinò poi al sommo sacerdote Chelkia, ai suoi collaboratori e ai custodi dell'ingresso di buttar fuori dal tempio tutti gli oggetti costruiti per il culto del dio Baal, della dea Asera e degli astri. Li fece bruciare fuori Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne fece portare le ceneri a Betel. 5Mandò via quella pretaglia che era stata istituita dai suoi predecessori per offrire sacrifici nei santuari sulle colline attorno alle città della regione di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme. Allontanò chiunque offriva sacrifici al dio Baal, alla Luna e agli astri. 6Tolse dal tempio il palo sacro della dea Asera e lo fece portare fuori Gerusalemme, nei pressi del torrente Cedron. Qui, lo fece bruciare fino a ridurlo in cenere; la cenere fu gettata nella fossa comune. 7Nel tempio fece abbattere i locali degli addetti alla prostituzione sacra, dove alcune donne tessevano vesti per il culto della dea Asera. 8Giosia fece venire a Gerusalemme i sacerdoti di tutte le città di Giuda, da Gheba a Bersabea, da un capo all'altro del regno. Sconsacrò tutti i santuari sulle colline, dove prima i sacerdoti bruciavano incenso. Distrusse anche i santuari alle porte della città di Gerusalemme, in particolare quello a sinistra della 'porta di Giosuè', antico governatore della città. 9Ai sacerdoti che prima erano stati nei santuari sulle colline non fu permesso di avvicinarsi all'altare del Signore a Gerusalemme; insieme con i loro fratelli, cioè con gli altri sacerdoti, potevano soltanto mangiare il pane non lievitato. 10Giosia sconsacrò la fornace che si trovava nella valle di Benlnnom, perché nessuno potesse più bruciare in sacrificio al dio Moloc un figlio o una figlia. 11Fece portar via anche i cavalli sacri al dio Sole, che i suoi predecessori avevano collocato all'ingresso del tempio, nei cortili presso la stanza dell'eunuco Netan-Melech. Ordinò di bruciare anche i carri dedicati al Sole. 12Giosia distrusse anche gli altari che i suoi predecessori avevano costruito sul tetto della stanza di Acaz e quelli che Manasse aveva costruito nei due cortili del tempio; li distrusse e ne fece gettare le macerie nel torrente Cedron. 13Sconsacrò i santuari sulle colline a est di Gerusalemme, a sud del monte della Distruzione. Questi santuari erano stati costruiti da Salomone, re d'Israele, per Astarte, abominevole divinità degli abitanti di Sidone, per Camos, abominevole dio dei Moabiti e per Milcom, vergognosa divinità degli Ammoniti. 14Demolì le stele, fece abbattere i pali sacri e fece coprire con ossa umane i luoghi dove si trovavano.
Giosia estende al Nord la riforma religiosa
(vedi 2 Cronache 34, 6-7)
15Giosia demolì anche l'altare del santuario sulla collina a Betel, fatto costruire da Geroboamo figlio di Nebat, quello che fece peccare gli Israeliti. Distrusse altare e santuario, poi bruciò e ridusse tutto in cenere, anche il palo sacro della dea Asera. 16In quell'occasione, Giosia si guardò intorno e vide alcune tombe sul monte. Mandò a prelevare le ossa di quelle tombe, le bruciò sull'altare e, in questo modo, lo sconsacrò. Si avverò così il messaggio del Signore riferito da un antico profeta.
17Giosia chiese:
- Che cos'è quel monumento che vedo laggiù?
Gli abitanti della città gli risposero:
- È la tomba del profeta venuto dal regno di Giuda a preannunziare quel che tu hai appena fatto all'altare di Betel.
18Giosia disse:
- Allora lasciatela stare: nessuno tocchi le ossa del profeta.
Così le sue ossa furono risparmiate, insieme con quelle del profeta venuto da Samaria.
19Giosia eliminò anche tutti i santuari. Sulle colline, che i re d'Israele avevano costruito nelle città della regione di Samaria, provocando l'indignazione del Signore. Giosia ripeté dappertutto quel che aveva fatto a Betel. 20Sugli altari di ogni santuario fece uccidere i sacerdoti e bruciò ossa umane. Infine rientrò a Gerusalemme.
Giosia fa celebrare la Pasqua
(vedi 2 Cronache 35, 1.18-19)
21Il re Giosia ordinò a tutto il popolo: 'Celebrate la Pasqua per il Signore, vostro Dio, com'è scritto sul libro dell'alleanza'. 22Per tutto il tempo dei re d'Israele e di Giuda la Pasqua non era più stata celebrata: l'ultima volta era stata celebrata al tempo in cui in Israele governavano i giudici. 23La Pasqua per il Signore fu dunque nuovamente celebrata nel diciottesimo anno di regno di Giosia.
Altre notizie sul regno di Giosia
(vedi 2 Cronache 35, 20-27; 36, 1)
24Giosia fece anche sparire dal territorio di Giuda e da Gerusalemme quelli che praticavano incantesimi, quelli che consultavano gli spiriti, le divinità familiari, gli idoli e altre cose ugualmente detestabili. Giosia voleva così mettere in pratica le leggi scritte nel libro che il sacerdote Chelkia aveva trovato nel tempio. 25Prima di Giosia non c'era stato alcun altro re che fosse tornato al Signore con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutte le forze, seguendo l'intera legge di Mosè. Neppure dopo, ce ne fu un altro come lui. 26Eppure il Signore non poté placare la sua ardente ira contro il regno di Giuda: Manasse lo aveva troppo esasperato. 27Perciò il Signore disse: 'Scaccerò lontano da me anche il popolo del regno di Giuda, come ho fatto con il popolo del regno d'Israele. Respingerò Gerusalemme, la città che mi ero scelta, la città di cui avevo detto: Lì, manifesterò la mia presenza!'. 28Gli altri fatti della vita di Giosia sono scritti nella 'Storia dei re di Giuda'. 29Durante il suo regno, il re d'Egitto, il faraone Necao, marciò verso il fiume Eufrate, per raggiungere il re d'Assiria. Il re Giosia si diresse contro di lui, ma, a Meghiddo, Necao lo uccise appena lo vide. 30l suoi ufficiali lo misero già cadavere su un carro e lo trasportarono a Gerusalemme, dove lo seppellirono nella sua tomba. Il popolo consacrò re suo figlio Ioacaz, versandogli olio sul capo.
Ioacaz, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 36, 2-4)
31Ioacaz divenne re a ventitré anni. Regnò a Gerusalemme per tre mesi. Sua madre si chiamava Camutal, era figlia di un certo Geremia e veniva da Libna. 32Ioacaz andò contro la volontà del Signore, proprio come avevano fatto i suoi antenati. 33Il faraone Necao lo fece imprigionare nella città di Ribla, nella regione di Camat, per impedirgli di regnare a Gerusalemme, e impose al regno di Giuda un tributo di circa trentacinque quintali d'argento e trentacinque chili d'oro. 34Il faraone Necao fece diventare re e successore di Giosia un altro figlio di Giosia, di nome Eliakim. Gli cambiò nome e lo chiamò Ioiakim. Deportò Ioacaz in Egitto, dove morì. 35loiakim consegnava oro e argento al faraone. Per eseguire l'ordine del faraone, aveva imposto delle tasse alla regione: la quantità d'oro e d'argento che loiakim esigeva da ogni uomo del popolo, per consegnarla al faraone Necao, era proporzionale al reddito.
Ioiakim, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 36, 5-8)
36Quando loiakim divenne re, aveva venticinque anni e regnò undici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Zebida, era figlia di Pedaia e veniva da Ruma. 37loiakim andò contro la volontà del Signore, come già avevano fatto i suoi antenati.
1Il re Giosia radunò i responsabili di Gerusalemme e della regione di Giuda. 2Si recò al tempio, accompagnato dalla popolazione di Giuda e da tutti gli abitanti di Gerusalemme: sacerdoti, profeti e gente del popolo di ogni condizione. In loro presenza lesse il libro dell'alleanza, che era stato trovato nel tempio. 3In piedi, accanto alla colonna, prese davanti al Signore il solenne impegno di seguirlo, di ubbidire alle sue leggi, ai suoi comandamenti e alle sue prescrizioni, con tutto il cuore e con tutta l'anima, e di mettere in pratica tutto quel che era scritto nel libro dell'alleanza. Il popolo si unì anch'esso all'impegno assunto da Giosia.
Riforma religiosa di Giosia
(vedi 2 Cronache 34, 3-5)
4Giosia ordinò poi al sommo sacerdote Chelkia, ai suoi collaboratori e ai custodi dell'ingresso di buttar fuori dal tempio tutti gli oggetti costruiti per il culto del dio Baal, della dea Asera e degli astri. Li fece bruciare fuori Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne fece portare le ceneri a Betel. 5Mandò via quella pretaglia che era stata istituita dai suoi predecessori per offrire sacrifici nei santuari sulle colline attorno alle città della regione di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme. Allontanò chiunque offriva sacrifici al dio Baal, alla Luna e agli astri. 6Tolse dal tempio il palo sacro della dea Asera e lo fece portare fuori Gerusalemme, nei pressi del torrente Cedron. Qui, lo fece bruciare fino a ridurlo in cenere; la cenere fu gettata nella fossa comune. 7Nel tempio fece abbattere i locali degli addetti alla prostituzione sacra, dove alcune donne tessevano vesti per il culto della dea Asera. 8Giosia fece venire a Gerusalemme i sacerdoti di tutte le città di Giuda, da Gheba a Bersabea, da un capo all'altro del regno. Sconsacrò tutti i santuari sulle colline, dove prima i sacerdoti bruciavano incenso. Distrusse anche i santuari alle porte della città di Gerusalemme, in particolare quello a sinistra della 'porta di Giosuè', antico governatore della città. 9Ai sacerdoti che prima erano stati nei santuari sulle colline non fu permesso di avvicinarsi all'altare del Signore a Gerusalemme; insieme con i loro fratelli, cioè con gli altri sacerdoti, potevano soltanto mangiare il pane non lievitato. 10Giosia sconsacrò la fornace che si trovava nella valle di Benlnnom, perché nessuno potesse più bruciare in sacrificio al dio Moloc un figlio o una figlia. 11Fece portar via anche i cavalli sacri al dio Sole, che i suoi predecessori avevano collocato all'ingresso del tempio, nei cortili presso la stanza dell'eunuco Netan-Melech. Ordinò di bruciare anche i carri dedicati al Sole. 12Giosia distrusse anche gli altari che i suoi predecessori avevano costruito sul tetto della stanza di Acaz e quelli che Manasse aveva costruito nei due cortili del tempio; li distrusse e ne fece gettare le macerie nel torrente Cedron. 13Sconsacrò i santuari sulle colline a est di Gerusalemme, a sud del monte della Distruzione. Questi santuari erano stati costruiti da Salomone, re d'Israele, per Astarte, abominevole divinità degli abitanti di Sidone, per Camos, abominevole dio dei Moabiti e per Milcom, vergognosa divinità degli Ammoniti. 14Demolì le stele, fece abbattere i pali sacri e fece coprire con ossa umane i luoghi dove si trovavano.
Giosia estende al Nord la riforma religiosa
(vedi 2 Cronache 34, 6-7)
15Giosia demolì anche l'altare del santuario sulla collina a Betel, fatto costruire da Geroboamo figlio di Nebat, quello che fece peccare gli Israeliti. Distrusse altare e santuario, poi bruciò e ridusse tutto in cenere, anche il palo sacro della dea Asera. 16In quell'occasione, Giosia si guardò intorno e vide alcune tombe sul monte. Mandò a prelevare le ossa di quelle tombe, le bruciò sull'altare e, in questo modo, lo sconsacrò. Si avverò così il messaggio del Signore riferito da un antico profeta.
17Giosia chiese:
- Che cos'è quel monumento che vedo laggiù?
Gli abitanti della città gli risposero:
- È la tomba del profeta venuto dal regno di Giuda a preannunziare quel che tu hai appena fatto all'altare di Betel.
18Giosia disse:
- Allora lasciatela stare: nessuno tocchi le ossa del profeta.
Così le sue ossa furono risparmiate, insieme con quelle del profeta venuto da Samaria.
19Giosia eliminò anche tutti i santuari. Sulle colline, che i re d'Israele avevano costruito nelle città della regione di Samaria, provocando l'indignazione del Signore. Giosia ripeté dappertutto quel che aveva fatto a Betel. 20Sugli altari di ogni santuario fece uccidere i sacerdoti e bruciò ossa umane. Infine rientrò a Gerusalemme.
Giosia fa celebrare la Pasqua
(vedi 2 Cronache 35, 1.18-19)
21Il re Giosia ordinò a tutto il popolo: 'Celebrate la Pasqua per il Signore, vostro Dio, com'è scritto sul libro dell'alleanza'. 22Per tutto il tempo dei re d'Israele e di Giuda la Pasqua non era più stata celebrata: l'ultima volta era stata celebrata al tempo in cui in Israele governavano i giudici. 23La Pasqua per il Signore fu dunque nuovamente celebrata nel diciottesimo anno di regno di Giosia.
Altre notizie sul regno di Giosia
(vedi 2 Cronache 35, 20-27; 36, 1)
24Giosia fece anche sparire dal territorio di Giuda e da Gerusalemme quelli che praticavano incantesimi, quelli che consultavano gli spiriti, le divinità familiari, gli idoli e altre cose ugualmente detestabili. Giosia voleva così mettere in pratica le leggi scritte nel libro che il sacerdote Chelkia aveva trovato nel tempio. 25Prima di Giosia non c'era stato alcun altro re che fosse tornato al Signore con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutte le forze, seguendo l'intera legge di Mosè. Neppure dopo, ce ne fu un altro come lui. 26Eppure il Signore non poté placare la sua ardente ira contro il regno di Giuda: Manasse lo aveva troppo esasperato. 27Perciò il Signore disse: 'Scaccerò lontano da me anche il popolo del regno di Giuda, come ho fatto con il popolo del regno d'Israele. Respingerò Gerusalemme, la città che mi ero scelta, la città di cui avevo detto: Lì, manifesterò la mia presenza!'. 28Gli altri fatti della vita di Giosia sono scritti nella 'Storia dei re di Giuda'. 29Durante il suo regno, il re d'Egitto, il faraone Necao, marciò verso il fiume Eufrate, per raggiungere il re d'Assiria. Il re Giosia si diresse contro di lui, ma, a Meghiddo, Necao lo uccise appena lo vide. 30l suoi ufficiali lo misero già cadavere su un carro e lo trasportarono a Gerusalemme, dove lo seppellirono nella sua tomba. Il popolo consacrò re suo figlio Ioacaz, versandogli olio sul capo.
Ioacaz, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 36, 2-4)
31Ioacaz divenne re a ventitré anni. Regnò a Gerusalemme per tre mesi. Sua madre si chiamava Camutal, era figlia di un certo Geremia e veniva da Libna. 32Ioacaz andò contro la volontà del Signore, proprio come avevano fatto i suoi antenati. 33Il faraone Necao lo fece imprigionare nella città di Ribla, nella regione di Camat, per impedirgli di regnare a Gerusalemme, e impose al regno di Giuda un tributo di circa trentacinque quintali d'argento e trentacinque chili d'oro. 34Il faraone Necao fece diventare re e successore di Giosia un altro figlio di Giosia, di nome Eliakim. Gli cambiò nome e lo chiamò Ioiakim. Deportò Ioacaz in Egitto, dove morì. 35loiakim consegnava oro e argento al faraone. Per eseguire l'ordine del faraone, aveva imposto delle tasse alla regione: la quantità d'oro e d'argento che loiakim esigeva da ogni uomo del popolo, per consegnarla al faraone Necao, era proporzionale al reddito.
Ioiakim, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 36, 5-8)
36Quando loiakim divenne re, aveva venticinque anni e regnò undici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Zebida, era figlia di Pedaia e veniva da Ruma. 37loiakim andò contro la volontà del Signore, come già avevano fatto i suoi antenati.
▲ 1Durante il regno di loiakim, Nabucodonosor, re di Babilonia, organizzò una spedizione militare contro loiakim, che gli si dovette sottomettere. Dopo tre anni, però, si ribellò. 2Il Signore mandò bande di Babilonesi, Aramei, Moabiti, e Ammoniti contro Ioiakim, per distruggere il regno di Giuda. Era quel che aveva annunziato per mezzo dei suoi servi i profeti. 3Tutto ciò capitava dunque per ordine di Dio. Egli voleva scacciare lontano da sé il popolo del regno di Giuda, per tutti i peccati che Manasse aveva commesso, 4e in particolare per il sangue innocente, che egli aveva versato a Gerusalemme, fino a riempirne la città. Il Signore rifiutava di dimenticare tutto questo. 5Gli altri fatti della vita di loiakim sono scritti nella 'Storia dei re di Giuda'. 6Alla morte di loiakim, suo figlio Ioiachin divenne re al posto suo. 7Il re d'Egitto non uscì più dal suo paese, perché il re di Babilonia aveva conquistato tutti i territori che prima erano appartenuti al re d'Egitto, dal torrente d'Egitto, a sud, fino al fiume Eufrate, a nord.
Ioiachin, re di Giuda
8loiachin aveva diciott'anni quando divenne re. Regnò a Gerusalemme per tre anni. Sua madre si chiamava Necusta. Era figlia di Elnatan e veniva da Gerusalemme. 9Come i suoi antenati, loiachin andò contro la volontà del Signore. 10Durante il suo regno, alcuni ufficiali di Nabucodonosor vennero ad assediare Gerusalemme. 11Poi, anche Nabucodonosor raggiunse la città assediata dai suoi ufficiali. 12loiachin, re di Giuda, uscì per arrendersi al re di Babilonia, accompagnato da sua madre, dai suoi ufficiali, dai suoi ministri e dai suoi eunuchi. Il re di Babilonia li fece tutti prigionieri. Era l'ottavo anno di regno di loiachin. 13Come il Signore aveva annunziato, Nabucodonosor portò via tutti i tesori del tempio e del palazzo reale e tutti gli oggetti d'oro che Salomone, re d'Israele, aveva fatto costruire per il tempio. 14Deportò l'intera città di Gerusalemme: diecimila tra ministri e proprietari, tutti gli artigiani e i fabbri. Rimase soltanto la gente più povera. 15Il re Nabucodonosor deportò in Babilonia il re Ioiachin e sua madre, le mogli del re, i funzionari di corte e i capi del regno di Giuda. 16Deportò ancora settemila proprietari, mille tra artigiani e fabbri, tutta gente in grado di combattere. 17Al posto di loiachin, Nabucodonosor fece regnare Mattania, zio di loiachin. Gli cambiò nome e lo chiamò Sedecia.
Sedecia, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 36, 11-12; Geremia 52, 1-3)
18Quando divenne re, Sedecia aveva ventun anni e regnò a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Camutal, era figlia di un certo Geremia e veniva da Libna. 19Sedecia andò contro la volontà del Signore, come aveva fatto il re Ioiachin. 20Tutto questo accadde, perché grande era la collera del Signore contro Gerusalemme e il regno di Giuda, al punto che egli aveva deciso di scacciare lontano da sé il suo popolo. Sedecia si ribellò contro Nabucodonosor, re di Babilonia.
▲ Caduta di Gerusalemme
(vedi 2 Cronache 36, 13-21; Geremia 39, 1-7; 52, 4-11)
1Nel nono anno del regno di Sedecia, il giorno dieci del decimo mese, Nabucodonosor arrivò sotto Gerusalemme con tutto il suo esercito. Le truppe si accamparono di fronte alla città e le costruirono attorno dei terrapieni. 2L'assedio durò fino all'undicesimo anno del regno di Sedecia. 3In quell'anno si esaurirono le scorte di viveri della città, e la fame divenne insopportabile per la popolazione. Il giorno nove del quarto mese, 4i Babilonesi aprirono una breccia nelle mura della città. Tutti i soldati che erano a difesa della città cercarono di fuggire durante la notte. Passarono attraverso la porta tra le due mura, che si apre sul giardino del re. Nonostante l'assedio dei Babilonesi, il re si diresse verso la valle del Giordano. 5Ma l'esercito babilonese lo inseguì e lo raggiunse nella pianura vicino a Gerico. Tutti i suoi soldati si erano dispersi e lo avevano abbandonato. 6I Babilonesi lo fecero prigioniero e lo condussero dal re di Babilonia, che allora si trovava nella città di Ribla. Qui fu pronunziata la sentenza contro di lui. 7Uccisero i figli di Sedecia sotto gli occhi del padre. Nabucodonosor gli fece poi cavare gli occhi, lo fece legare con una doppia catena di bronzo e lo fece condurre in Babilonia.
Distruzione del tempio
(vedi Geremia 39, 8-10; 52, 12-27; 2 Cronache 36, 17-21)
8Nell'anno diciannovesimo del regno di Nabucodonosor re di Babilonia, il giorno sette del quinto mese, Nabuzardan ministro del re di Babilonia e comandante delle guardie entrò in Gerusalemme. 9Fece incendiare il tempio, il palazzo reale e le case di Gerusalemme, soprattutto quelle più grandi. 10Le truppe babilonesi, agli ordini del comandante delle guardie Nabuzardan, demolirono completamente le mura che circondavano Gerusalemme. 11Nabuzardan deportò la popolazione che era rimasta in città, sia quelli che erano passati dalla parte del re di Babilonia, sia il resto del popolo. 12Lasciò invece in Giuda la gente più povera, perché coltivasse le vigne e i campi. 13I Babilonesi fecero a pezzi le colonne di bronzo, i carrelli e la vasca di bronzo detta 'il Mare', che si trovavano nel tempio, e portarono il metallo in Babilonia. 14Presero anche i vasi per la cenere, le palette, gli smoccolatoi, i mestoli e tutti gli altri oggetti di bronzo usati per il servizio del tempio. 15Il comandante delle guardie portò via anche i bracieri e le bacinelle d'oro e d'argento. 16Il peso del bronzo impiegato da Salomone per costruire le due colonne, la vasca chiamata 'il Mare' e i carrelli per il tempio è incalcolabile. 17Le due colonne erano alte circa nove metri ciascuna, ed erano sormontate da un capitello alto circa un metro e mezzo. Tutt'intorno ai capitelli c'erano intrecci e decorazioni a forma di melagrane. Il tutto era di bronzo, e le decorazioni erano uguali per le due colonne.
Deportazione del popolo di Giuda in Babilonia
(vedi Geremia 52, 24-30)
18Il comandante delle guardie prese prigionieri Seraia, capo dei sacerdoti, il sacerdote Zofonia, suo aiutante, e tre custodi dell'ingresso del tempio. 19Da Gerusalemme portò via prigionieri anche un responsabile delle truppe, cinque dei più stretti collaboratori del re che erano in città, l'alto funzionario incaricato di arruolare i soldati e sessanta personaggi importanti che si trovavano a Gerusalemme. 20Nabuzardan, comandante delle guardie, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Ribla, 21nella regione di Camat. Qui il re li fece uccidere. Così la gente di Giuda fu deportata lontano dalla sua terra.
Godolia, governatore di Giuda
(vedi Geremia 40, 7-9; 41, 1-3)
22Nabucodonosor nominò Godolia, figlio di Achikam e nipote di Safan, governatore della parte di popolo che aveva lasciato nella regione di Giuda. 23Quando gli ufficiali e i soldati rimasti nel territorio di Giuda vennero a sapere che il re di Babilonia aveva nominato governatore Godolia, andarono da lui a Mizpa. C'erano Ismaele figlio di Netania, Giovanni figlio di Kareach, Seraia figlio di Tancumet, il Netofatita, Iaazania figlio del Maacateo, insieme con i loro uomini. 24Godolia disse loro: 'Vi giuro che non avrete nulla da temere dagli ufficiali babilonesi: se rimarrete nei vostri territori, sottomessi al re di Babilonia, vi andrà tutto bene'. 25Nel settimo mese dello stesso anno, Ismaele figlio di Netania e nipote di Elisa, imparentato con la famiglia reale, si recò a Mizpa con dieci uomini e uccise Godolia, insieme con i Babilonesi e gli abitanti di Giuda che si trovavano lì con lui. 26In seguito, l'intero popolo e gli ufficiali raggiunsero l'Egitto, perché avevano paura dei Babilonesi.
Evil-Merodach concede la grazia a loiachin
(vedi Geremia 52, 31-34)
27Trentasette anni dopo la deportazione di loiachin re di Giuda, Evil-Merodach diventò re di Babilonia. Il ventisette del dodicesimo mese di quell'anno, Evil-Merodach liberò loiachin dalla prigione. 28Lo trattò con favore e gli assegnò una posizione di maggior riguardo che agli altri re che erano con lui in Babilonia. 29Gli permise di non indossare più la divisa dei prigionieri e di mangiare a tavola con lui per il resto della vita. 30Fino alla sua morte, Ioiachin ricevette regolarmente dal re di Babilonia il necessario per la sua sussistenza.
1Nel nono anno del regno di Sedecia, il giorno dieci del decimo mese, Nabucodonosor arrivò sotto Gerusalemme con tutto il suo esercito. Le truppe si accamparono di fronte alla città e le costruirono attorno dei terrapieni. 2L'assedio durò fino all'undicesimo anno del regno di Sedecia. 3In quell'anno si esaurirono le scorte di viveri della città, e la fame divenne insopportabile per la popolazione. Il giorno nove del quarto mese, 4i Babilonesi aprirono una breccia nelle mura della città. Tutti i soldati che erano a difesa della città cercarono di fuggire durante la notte. Passarono attraverso la porta tra le due mura, che si apre sul giardino del re. Nonostante l'assedio dei Babilonesi, il re si diresse verso la valle del Giordano. 5Ma l'esercito babilonese lo inseguì e lo raggiunse nella pianura vicino a Gerico. Tutti i suoi soldati si erano dispersi e lo avevano abbandonato. 6I Babilonesi lo fecero prigioniero e lo condussero dal re di Babilonia, che allora si trovava nella città di Ribla. Qui fu pronunziata la sentenza contro di lui. 7Uccisero i figli di Sedecia sotto gli occhi del padre. Nabucodonosor gli fece poi cavare gli occhi, lo fece legare con una doppia catena di bronzo e lo fece condurre in Babilonia.
Distruzione del tempio
(vedi Geremia 39, 8-10; 52, 12-27; 2 Cronache 36, 17-21)
8Nell'anno diciannovesimo del regno di Nabucodonosor re di Babilonia, il giorno sette del quinto mese, Nabuzardan ministro del re di Babilonia e comandante delle guardie entrò in Gerusalemme. 9Fece incendiare il tempio, il palazzo reale e le case di Gerusalemme, soprattutto quelle più grandi. 10Le truppe babilonesi, agli ordini del comandante delle guardie Nabuzardan, demolirono completamente le mura che circondavano Gerusalemme. 11Nabuzardan deportò la popolazione che era rimasta in città, sia quelli che erano passati dalla parte del re di Babilonia, sia il resto del popolo. 12Lasciò invece in Giuda la gente più povera, perché coltivasse le vigne e i campi. 13I Babilonesi fecero a pezzi le colonne di bronzo, i carrelli e la vasca di bronzo detta 'il Mare', che si trovavano nel tempio, e portarono il metallo in Babilonia. 14Presero anche i vasi per la cenere, le palette, gli smoccolatoi, i mestoli e tutti gli altri oggetti di bronzo usati per il servizio del tempio. 15Il comandante delle guardie portò via anche i bracieri e le bacinelle d'oro e d'argento. 16Il peso del bronzo impiegato da Salomone per costruire le due colonne, la vasca chiamata 'il Mare' e i carrelli per il tempio è incalcolabile. 17Le due colonne erano alte circa nove metri ciascuna, ed erano sormontate da un capitello alto circa un metro e mezzo. Tutt'intorno ai capitelli c'erano intrecci e decorazioni a forma di melagrane. Il tutto era di bronzo, e le decorazioni erano uguali per le due colonne.
Deportazione del popolo di Giuda in Babilonia
(vedi Geremia 52, 24-30)
18Il comandante delle guardie prese prigionieri Seraia, capo dei sacerdoti, il sacerdote Zofonia, suo aiutante, e tre custodi dell'ingresso del tempio. 19Da Gerusalemme portò via prigionieri anche un responsabile delle truppe, cinque dei più stretti collaboratori del re che erano in città, l'alto funzionario incaricato di arruolare i soldati e sessanta personaggi importanti che si trovavano a Gerusalemme. 20Nabuzardan, comandante delle guardie, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Ribla, 21nella regione di Camat. Qui il re li fece uccidere. Così la gente di Giuda fu deportata lontano dalla sua terra.
Godolia, governatore di Giuda
(vedi Geremia 40, 7-9; 41, 1-3)
22Nabucodonosor nominò Godolia, figlio di Achikam e nipote di Safan, governatore della parte di popolo che aveva lasciato nella regione di Giuda. 23Quando gli ufficiali e i soldati rimasti nel territorio di Giuda vennero a sapere che il re di Babilonia aveva nominato governatore Godolia, andarono da lui a Mizpa. C'erano Ismaele figlio di Netania, Giovanni figlio di Kareach, Seraia figlio di Tancumet, il Netofatita, Iaazania figlio del Maacateo, insieme con i loro uomini. 24Godolia disse loro: 'Vi giuro che non avrete nulla da temere dagli ufficiali babilonesi: se rimarrete nei vostri territori, sottomessi al re di Babilonia, vi andrà tutto bene'. 25Nel settimo mese dello stesso anno, Ismaele figlio di Netania e nipote di Elisa, imparentato con la famiglia reale, si recò a Mizpa con dieci uomini e uccise Godolia, insieme con i Babilonesi e gli abitanti di Giuda che si trovavano lì con lui. 26In seguito, l'intero popolo e gli ufficiali raggiunsero l'Egitto, perché avevano paura dei Babilonesi.
Evil-Merodach concede la grazia a loiachin
(vedi Geremia 52, 31-34)
27Trentasette anni dopo la deportazione di loiachin re di Giuda, Evil-Merodach diventò re di Babilonia. Il ventisette del dodicesimo mese di quell'anno, Evil-Merodach liberò loiachin dalla prigione. 28Lo trattò con favore e gli assegnò una posizione di maggior riguardo che agli altri re che erano con lui in Babilonia. 29Gli permise di non indossare più la divisa dei prigionieri e di mangiare a tavola con lui per il resto della vita. 30Fino alla sua morte, Ioiachin ricevette regolarmente dal re di Babilonia il necessario per la sua sussistenza.