2 Samuele
Antico Testamento
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Davide riceve la notizia della morte di Saul e di Gionata
1Dopo la vittoria sugli Amaleciti, Davide tornò a Ziklag e vi passò due giorni. Nel frattempo il re Saul era morto. 2Il terzo giorno arrivò dall'accampamento di Saul un uomo: aveva i vestiti strappati e la testa coperta di polvere in segno di lutto. Quando fu davanti a Davide s'inchinò fino a terra per rendergli omaggio.
3 - Da dove vieni? - chiese Davide
- Sono fuggito dall'accampamento d'Israele. 4- Com'è andata? - continuò Davide; - dammi notizie.
- Durante la battaglia, - rispose, - l'esercito è stato messo in fuga, molti soldati sono morti. Anche Saul e suo figlio Gionata sono morti.
5 - Come fai a sapere che Saul e Gionata sono morti? - chiese Davide al giovane che aveva portato la notizia.
6 Mi trovavo per caso sul monte Gelboe, - riprese il giovane, - quando vidi Saul chinato sulla sua lancia. I carri e i cavalieri nemici stavano per circondarlo. 7Saul si voltò, mi vide e mi chiamò. 8'Agli ordini', risposi. 'Chi sei?', mi domandò. 'Sono un soldato Amalecita'. 9'Buttati su di me, mi ordinò, e fammi morire: ormai sono finito anche se respiro ancora'. 10Allora mi sono buttato su di lui e gli ho dato il colpo di grazia, perché avevo capito che, ridotto così, non sarebbe sopravvissuto. Ho preso la corona che portava sul capo e il suo bracciale e li ho portati a te, mio signore. 11Davide si strappò i vestiti e lo stesso fecero i suoi uomini. 12Fino al tramonto essi celebrarono il lutto: non presero cibo e piansero la morte di Saul e di suo figlio Gionata, la sconfitta del popolo del Signore e gli Israeliti morti in battaglia. 13Poi Davide disse al giovane che gli aveva portato la notizia:
- Tu chi sei?
- Il figlio di un Amalecita che risiede tra voi, - rispose.
14 - E tu hai osato colpire a morte il re consacrato dal Signore? - replicò Davide.
15-16Chiamò quindi uno dei suoi servi e gli ordinò:
- Vieni qui e uccidi quest'uomo! E all'Amalecita disse:
- Sei tu la causa della tua morte. Hai pronunziato la tua condanna quando hai dichiarato di aver ucciso il re consacrato dal Signore. Il servo colpì l'Amalecita e l'uccise.
Lamento di Davide per la morte di Saul e di Gionata
17Per la morte di Saul e di Gionata Davide compose un canto funebre 18e ordinò che fosse fatto conoscere tra la gente del territorio di Giuda. S'intitola il 'Canto dell'Arco' ed è contenuto nel 'Libro del Giusto'.
19 'I tuoi uomini più forti, o Israele,
giacciono trafitti sulle tue colline:
perché sono morti gli eroi?
20 Non portate questa notizia
agli abitanti di Gat,
non date l'annunzio nelle strade
di Ascalon:
non devono far festa le ragazze filistee,
non devono esultare le donne di quella gente
senza Dio.
21Colline di Gelboe, rugiada, pioggia
e acque di sorgente
non bagnino più
la vostra terra:
perché là rimasero abbandonati
gli scudi degli eroi,
nessuno più ripulì con olio lo scudo di Saul.
22 L'arco di Gionata
spargeva il sangue dei nemici,
trafiggeva le carni di eroi.
La spada di Saul
mai cessava di colpire.
23Saul e Gionata, cari e amati,
uniti nella vita, uniti nella morte,
veloci come aquile, forti come leoni.
24Ragazze d'Israele, piangete il re Saul:
egli vi dava vestiti di porpora,
vi rivestiva d'oro e di gioielli.
25Perché sono caduti gli eroi
nel furore della battaglia?
Gionata è morto e giace sulla collina.
26Tu eri carissimo per me,
Gionata, come un fratello.
Per me il tuo amore era dolce
più che l'amore di donna.
Grande dolore hai lasciato in me.
27Perché sono morti gli eroi?
Perché sono a terra le loro armature?'.
▲ Davide è consacrato re di Giuda a Ebron
1Dopo questi fatti, Davide invocò il Signore e gli domandò: - Devo andare in qualche città del territorio di Giuda?
- Sì, - rispose il Signore.
- In quale città?
- A Ebron 2Davide andò a Ebron e portò con sé le sue due mogli: Achinoam, proveniente da Izreel, e Abigail, che era stata prima la moglie di Nabal, proveniente da Carmel. 3Portò con sé anche i suoi uomini con le loro famiglie, ed essi si fermarono nei villaggi vicini a Ebron. 4Gli uomini della tribù di Giuda vennero a Ebron e consacrarono Davide loro re. Davide fu informato che gli abitanti di Iabes di Galaad avevano dato sepoltura a Saul. 5Allora mandò alcuni messaggeri a dire loro: 'Il Signore vi benedica per la fedeltà che avete dimostrato verso Saul, il vostro re, dandogli sepoltura. 6Il Signore mantenga la sua bontà e la sua fedeltà verso di voi. Da parte mia, m'impegno a trattarvi bene per quel che avete fatto a Saul. 7Riprendete, dunque, coraggio e dimostratevi uomini di valore. Il vostro signore Saul è morto. Ora il popolo di Giuda ha consacrato me come suo re'.
Is-Baal è dichiarato re d'Israele
8Il comandante dell'esercito di Saul, Abner figlio di Ner, prese con sé Is-Baal figlio di Saul e lo condusse a Macanaim al di là del Giordano. 9Là egli lo fece re dei territori di Galaad, Aser, Izreel, Efraim e Beniamino: in breve, di tutto Israele. 10Is-Baal aveva quarant'anni quando fu fatto re, e regnò su Israele per due anni. Però il territorio di Giuda rimase sotto Davide. 11Egli regnò a Ebron sul popolo di Giuda per sette anni e mezzo.
Battaglia tra Giuda e Israele a Gabaon
12Le truppe di Is-Baal figlio di Saul, guidate da Abner figlio di Ner, lasciarono Macanaim e andarono a Gabaon. 13Allora anche le truppe di Davide, guidate da Ioab figlio di Zeruia, si misero in marcia. I due eserciti si incontrarono alla grande cisterna di Gabaon e si fermarono sui lati opposti. 14Abner propose a Ioab:
- Facciamo combattere davanti a noi soltanto due gruppi dei nostri giovani.
Ioab accettò. 15Si fecero avanti ventiquattro soldati: dodici della tribù di Beniamino per Is-Baal figlio di Saul e dodici della truppa di Davide. 16Ognuno di loro afferrò il suo avversario per la testa e si conficcarono l'un l'altro la spada nel fianco. Così morirono tutti insieme. Da allora quel luogo presso Gabaon fu chiamato il 'Campo delle Spade'. 17Poi ci fu una durissima battaglia per l'intero giorno: Abner e i suoi soldati furono sconfitti dalle truppe di Davide. 18Alla battaglia parteciparono tutti e tre i figli di Zeruia: Ioab, Abisai e Asael. Quest'ultimo era più veloce di una gazzella selvatica. 19Si mise a inseguire Abner e corse senza sosta dietro di lui. 20A un certo punto Abner si voltò e gli chiese:
- Tu sei Asael?
- Sì, rispose.
21 - Cambia direzione, - gli disse Abner; - insegui qualche soldato, così potrai impadronirti della sua armatura. Ma Asael non smise di inseguire Abner. 22Abner si voltò ancora per dirgli: - Smettila di inseguire me! Vuoi che ti uccida? Poi dovrò rompere i rapporti con tuo fratello Ioab. 23Ma Azael non lo ascoltò. Allora Abner, con un colpo di lancia all'indietro, lo colpì nel ventre. La lancia gli uscì dalla schiena. Asael cadde a terra e mori. Tutti gli altri inseguitori si fermarono là dove Asael giaceva a terra. 24Ma Ioab e Abisai continuarono a inseguire Abner. Al tramonto essi giunsero alla collina di Amma, di fronte a Ghiach, sulla strada del deserto di Gabaon. 25Là, gli uomini della tribù di Beniamino si schierarono in gruppo compatto per difendere Abner e occuparono la sommità di un colle. 26Abner chiamò Ioab e gli gridò:
- Continueremo senza fine a uccidere? Non sai che questa lotta avrà una triste conclusione? Non sarebbe ora che tu ordinassi ai tuoi uomini di cessare l'inseguimento dei loro fratelli?
27Ioab rispose:
- Com'è vero che Dio vive, se non dicevi queste parole i miei uomini avrebbero continuato a inseguire i loro fratelli fino all'alba.
28Poi Ioab suonò la tromba: il suo esercito si fermò e smise l'inseguimento e la battaglia. 29Abner e i suoi uomini marciarono tutta la notte attraverso il deserto, passarono il Giordano, attraversarono tutta la zona del Bitron e giunsero a Macanaim. 30Di ritorno dall'inseguimento di Abner, Ioab radunò le truppe: oltre ad Asael mancavano diciannove uomini dell'esercito di Davide. 31Ma le truppe di Davide avevano ucciso trecentosessanta uomini appartenenti alla tribù di Beniamino e alle truppe di Abner. 32loab e i suoi uomini raccolsero il cadavere di Asael e lo seppellirono nella tomba di suo padre, a Betlemme. Poi continuarono la marcia tutta la notte e giunsero a Ebron allo spuntar del giorno.
▲ 1Il contrasto tra la famiglia di Saul e quella di Davide durò molto tempo. Tuttavia Davide diventava sempre più forte, mentre gli altri s'indebolivano sempre più.
I figli di Davide nati a Ebron
(vedi 1 Cronache 3, 1 - 4)
2A Ebron Davide ebbe questi figli: Ammon, il primo, gli nacque dalla moglie Achinoam della città di Izreel; 3Kileab, il secondo, nacque da Abigail, la vedova di Nabal della città di Carmel; Assalonne, il terzo, nacque da Maaca, figlia di Talmai re di Ghesur; 4Adonia, il quarto, nacque da Agghit; Sefatia, il quinto, nacque da Abital; 5Itream, il sesto, nacque da Egla, un'altra moglie di Davide. Questi sono i figli di Davide nati a Ebron.
Abner abbandona Is-Baal
6Mentre continuava il contrasto tra Davide e i seguaci della famiglia di Saul, tra questi ultimi Abner diventava sempre più potente. 7Un giorno Is-Baal accusò Abner:
- Tu sei stato con una donna già concubina di mio padre, una certa Rizpa figlia di Aia! 8Abner si offese molto e rispose a Is-Baal: - Pensi che io sia un venduto a quelli di Giuda? Sono sempre stato leale con la famiglia di tuo padre Saul, con i suoi parenti e i suoi seguaci. Io ho fatto in modo che tu non cadessi in mano a Davide e ora mi accusi per una faccenda di donne! 9Che Dio mi punisca severamente se da oggi non mi darò da fare perché si realizzi quel che il Signore ha giurato a Davide: 10di togliere il regno alla famiglia di Saul e stabilire il dominio di Davide su tutto il popolo di Giuda e su quello d'Israele, dal nord fino al sud, da Dan fino a Bersabea. 11Is-Baal non seppe che cosa rispondergli, perché aveva paura di lui.
Abner si allea con Davide
12Abner mandò subito messaggeri a Davide per dirgli: 'A chi andrà il dominio su tutto il territorio? Fa' un patto con me e ti aiuterò a far passare dalla tua parte tutto il popolo d'Israele'.
13'Bene, - gli mandò a dire Davide; - sono disposto ad allearmi con te, ma a una condizione: prima di venire a incontrarmi, fa' tornare da me mia moglie Mikal, figlia di Saul. Altrimenti non farti vedere'. 14Intanto Davide mandò messaggeri a dire a Is-Baal figlio di Saul: 'Restituiscimi mia moglie Mikal che ho sposato in cambio dell'uccisione di cento Filistei'. 15Is-Baal mandò a prendere Mikal a casa del marito Paltiel figlio di Lais. 16Egli l'accompagnò piangendo fino a Bacurim. Qui Abner ordinò a Paltiel di tornare indietro ed egli ubbidì. 17Abner, intanto, si incontrò con i responsabili d'Israele e disse loro: 'Da tempo voi cercate di avere Davide come re. 18È il momento di agire, perché il Signore ha promesso a Davide, suo servo, che per mezzo di lui libererà Israele, suo popolo, dai Filistei e da tutti gli altri nemici'. 19Abner ebbe colloqui anche con la tribù di Beniamino e poi andò a Ebron per riferire a Davide stesso le decisioni dei responsabili d'Israele e di Beniamino. 20Giunse a Ebron con venti uomini e Davide offrì a tutti un banchetto. 21Abner disse a Davide: 'Sono pronto a partire e a radunare tutti gli Israeliti sotto la tua sovranità. Essi faranno un patto con te e tu sarai, come desideri, re di tutto il territorio'. Alla fine Davide lo congedò e lo lasciò andare in pace.
Abner è ucciso da Ioab
22Abner aveva già lasciato Davide e se n'era andato in pace quando Ioab, con le truppe di Davide, tornò a Ebron con un grande bottino dopo un saccheggio. 23Appena giunto con le truppe, Ioab fu informato che Abner, figlio di Ner, era venuto dal re e che Davide lo aveva lasciato andare in pace. 24Ioab andò dal re e gli chiese: 'Che cos'hai fatto? È venuto da te Abner, e tu l'hai lasciato andar via in pace? Perché? 25Sai chi è Abner figlio di Ner: certamente egli è venuto per ingannarti, per spiare le tue mosse e scoprire quel che stai facendo'. 26Ioab lasciò Davide e mandò messaggeri a raggiungere Abner al pozzo di Sira. All'insaputa di Davide lo fece tornare indietro. 27Quando Abner fu di nuovo a Ebron, Ioab lo tirò in disparte dietro la porta della città, fingendo di volergli parlare in segreto. Lo colpì nel ventre e l'uccise, per vendicare la morte di suo fratello Asael. 28Quando seppe l'accaduto, Davide dichiarò: 'Il Signore sa che io e i miei sudditi siamo del tutto innocenti dell'uccisione di Abner figlio di Ner. 29La punizione ricada su Ioab e sulla sua famiglia. Ci sia sempre qualcuno, nella famiglia di Ioab, colpito da malattie che rendono impuri o costretto a lavori femminili o ucciso di spada o ridotto alla fame'. 30Ioab e suo fratello Abisai si erano vendicati contro Abner, perché aveva ucciso il loro fratello Asael nella battaglia di Gabaon. 31Davide ordinò a Ioab e a tutti i suoi uomini: 'Strappatevi i vestiti, indossate vesti di sacco e fate il lutto per Abner'. Anch'egli, il re, partecipò al corteo funebre dietro il corpo del defunto. 32Abner fu sepolto a Ebron. Davide pianse ed espresse a voce alta il suo dolore davanti alla tomba. Anche tutto il popolo piangeva. 33Poi il re pronunziò questo canto funebre in onore di Abner:
'Perché sei morto, Abner? morto senza ragione? 34 Le tue mani non erano legate, i tuoi piedi non erano in catene: sei morto come uno sorpreso dai briganti'. Tutto il popolo continuò ancora a piangere la morte di Abner. 35Alla fine, poiché era ancora giorno, tutti insistettero perché Davide mangiasse qualcosa, ma egli giurò: 'Il Signore mi punisca severamente se mangerò un pezzo di pane o qualsiasi cibo prima del tramonto'. 36Tutta la gente notò e apprezzò il comportamento di Davide, così come sempre apprezzava ogni cosa che faceva il re. 37Tutti, anche gli Israeliti del nord, capirono in quel giorno che la morte di Abner figlio di Ner non era stata voluta dal re. 38Davide disse ai suoi collaboratori: 'Rendetevi conto che oggi è morto un grande capo in Israele. 39Sebbene io sia il re consacrato, oggi sono un debole rispetto alla durezza di questi uomini, i figli di Zeruia. Ma il Signore tratterà i malvagi come si meritano'.
▲ Is-Baal è assassinato
1Quando seppe che Abner era morto a Ebron, Is-Baal figlio di Saul perse coraggio e anche tutto Israele ebbe paura. 2Il figlio di Saul aveva ai suoi ordini due capi di bande armate. Essi si chiamavano Baana e Recab ed erano figli di un certo Rimmon della località di Beerot. Facevano parte della tribù di Beniamino come tutti quelli di Beerot, 3da quando si erano rifugiati a Ghittaim dove abitano anche oggi, e si erano stabiliti là come forestieri residenti. 4Vi era un altro discendente di Saul, un suo nipote, figlio di Gionata, di nome Mefibaal. Aveva tutt'e due i piedi storpi da quando aveva cinque anni. La sua nutrice infatti lo aveva fatto cadere per la fretta di fuggire, quando arrivò da Izreel la notizia della morte di Saul e di Gionata. 5Un giorno i due capibanda, Baana e Recab figli di Rimmon da Beerot, nell'ora più calda della giornata, andarono in casa di Is-Baal mentre egli riposava. 6Entrarono in casa con il pretesto di prendere del grano, colpirono Is-Baal al ventre e fuggirono via. 7Quando erano entrati in casa, avevano trovato Is-Baal sdraiato sul letto in camera sua a riposare. Dopo averlo colpito e ucciso, gli tagliarono la testa e la portarono via. Poi si avviarono per la strada della valle del Giordano e camminarono tutta la notte. 8Giunsero a Ebron e portarono la testa di Is-Baal al re Davide e gli dissero:
- Ecco la testa di Is-Baal, il figlio del tuo nemico Saul che aveva attentato alla tua vita. Ora, o nostro re, il Signore ti ha dato piena vendetta su Saul e i suoi discendenti.
9Davide rispose a Recab e a suo fratello Baana, figli di Rimmon da Beerot:
- Il Signore, che mi ha liberato da ogni pericolo, mi è testimone! 10L'uomo che a Ziklag mi annunziò la morte di Saul credeva di portarmi una bella notizia. Io l'ho preso e l'ho messo a morte: questa è stata la sua ricompensa. 11Adesso due delinquenti uccidono un innocente nel sonno a casa sua: non mi resta che punirvi come assassini ed eliminarvi dalla faccia della terra. 12Davide ordinò ai suoi uomini di uccidere quei due. Poi tagliarono ai cadaveri le mani e i piedi e li esposero presso la cisterna di Ebron. La testa di Is-Baal invece fu deposta nella tomba di Abner a Ebron.
1Quando seppe che Abner era morto a Ebron, Is-Baal figlio di Saul perse coraggio e anche tutto Israele ebbe paura. 2Il figlio di Saul aveva ai suoi ordini due capi di bande armate. Essi si chiamavano Baana e Recab ed erano figli di un certo Rimmon della località di Beerot. Facevano parte della tribù di Beniamino come tutti quelli di Beerot, 3da quando si erano rifugiati a Ghittaim dove abitano anche oggi, e si erano stabiliti là come forestieri residenti. 4Vi era un altro discendente di Saul, un suo nipote, figlio di Gionata, di nome Mefibaal. Aveva tutt'e due i piedi storpi da quando aveva cinque anni. La sua nutrice infatti lo aveva fatto cadere per la fretta di fuggire, quando arrivò da Izreel la notizia della morte di Saul e di Gionata. 5Un giorno i due capibanda, Baana e Recab figli di Rimmon da Beerot, nell'ora più calda della giornata, andarono in casa di Is-Baal mentre egli riposava. 6Entrarono in casa con il pretesto di prendere del grano, colpirono Is-Baal al ventre e fuggirono via. 7Quando erano entrati in casa, avevano trovato Is-Baal sdraiato sul letto in camera sua a riposare. Dopo averlo colpito e ucciso, gli tagliarono la testa e la portarono via. Poi si avviarono per la strada della valle del Giordano e camminarono tutta la notte. 8Giunsero a Ebron e portarono la testa di Is-Baal al re Davide e gli dissero:
- Ecco la testa di Is-Baal, il figlio del tuo nemico Saul che aveva attentato alla tua vita. Ora, o nostro re, il Signore ti ha dato piena vendetta su Saul e i suoi discendenti.
9Davide rispose a Recab e a suo fratello Baana, figli di Rimmon da Beerot:
- Il Signore, che mi ha liberato da ogni pericolo, mi è testimone! 10L'uomo che a Ziklag mi annunziò la morte di Saul credeva di portarmi una bella notizia. Io l'ho preso e l'ho messo a morte: questa è stata la sua ricompensa. 11Adesso due delinquenti uccidono un innocente nel sonno a casa sua: non mi resta che punirvi come assassini ed eliminarvi dalla faccia della terra. 12Davide ordinò ai suoi uomini di uccidere quei due. Poi tagliarono ai cadaveri le mani e i piedi e li esposero presso la cisterna di Ebron. La testa di Is-Baal invece fu deposta nella tomba di Abner a Ebron.
(vedi 1 Cronache 11, 1- 3)
1Tutte le tribù d'Israele si radunarono a Ebron e dichiararono a Davide: 'Noi ci consideriamo tuoi fratelli di sangue. 2Già da parecchio tempo, quando su di voi regnava ancora Saul, guidavi tu il popolo d'Israele nelle sue battaglie. Il Signore ti ha fatto la promessa che sarai tu la guida del suo popolo, il capo d'Israele'. 3Allora Davide, alla presenza del Signore, concluse un'alleanza con tutti i responsabili d'Israele che erano venuti da lui a Ebron. Essi lo consacrarono re d'Israele. 4Davide aveva trent'anni quando divenne re e regnò quarant'anni: 5sette anni e mezzo a Ebron sulla tribù di Giuda e trentatré a Gerusalemme su tutte le tribù d'Israele e su quella di Giuda.
Davide s'impadronisce di Gerusalemme
(vedi 1 Cronache 11, 4- 9; 14, 1- 2)
6Il re e i suoi uomini marciarono contro Gerusalemme e i Gebusei che abitavano quella regione. I Gebusei pensavano che Davide non avrebbe potuto prendere la loro città e gli mandarono a dire: 'Non riuscirai a entrare in città: anche zoppi e ciechi ti respingerebbero'. 7Invece Davide s'impadronì della fortezza di Sion che poi si chiamò Città di Davide. 8In quell'occasione Davide disse ai suoi uomini: 'Chi vuol colpire i Gebusei, raggiungerà quei ciechi e quegli zoppi che vogliono la morte di Davide, attraverso il canale'. Da questo episodio è venuto il detto: 'Ciechi e zoppi non entreranno nella casa del Signore'. 9Davide si stabilì nella fortezza che chiamò Città di Davide. Tra il terrapieno chiamato il Millo e la sua abitazione Davide fece nuove costruzioni tutt'intorno. 10EgIi diventava sempre più potente e il Signore, Dio degli eserciti, era con lui. 11Chiram, re della città di Tiro, mandò a Davide alcuni messaggeri con una fornitura di legname pregiato. Gli mandò anche carpentieri e tagliapietre, ed essi costruirono il palazzo di Davide. 12Davide capì che il Signore lo aveva confermato re d'Israele e sosteneva il suo regno per amore d'Israele, suo popolo.
I figli di Davide nati a Gerusalemme
(vedi 1 Cronache 3, 5 - 9; 14, 3 - 7)
13Dopo essersi trasferito da Ebron a Gerusalemme, Davide prese qui altre mogli e concubine: queste gli diedero figli e figlie. 14I figli che Davide ebbe a Gerusalemme sono: Sammua, Sobab, Natan, Salomone, 15Ibcar, Elisua, Nefeg, Iafia, 16Elisama, Eliada ed Elifelet.
Davide vince i Filistei
(vedi 1 Cronache 14, 8 - 16)
17I Filistei, quando seppero che gli Israeliti avevano consacrato Davide re d'Israele, organizzarono una spedizione per catturarlo. Davide ne fu informato e si spostò in un luogo fortificato. 18I Filistei giunsero nella valle di Refaim e l'occuparono. 19Davide invocò il Signore e gli chiese:
- Devo attaccare i Filistei? Mi darai la vittoria?
Il Signore gli diede questa risposta:
- Attaccali! Ti darò certamente la vittoria su di loro.
20Davide andò a Baal- Perazim e sconfisse i Filistei. In quell'occasione Davide dichiarò: 'Il Signore ha fatto uno squarcio nello schieramento nemico con la stessa forza di un'inondazione'. Per questo chiamò quella località Baal- Perazim (Signore dello squarcio). 21I Filistei abbandonarono sul posto alcuni loro idoli, e Davide e i suoi uomini li presero. 22In seguito i Filistei ricominciarono a invadere la valle di Refaim. 23Davide invocò il Signore ed ebbe questa risposta: 'Non attaccarli da questa parte, ma alle spalle, di fronte al bosco dei gelsi. 24Quando sentirai un rumore simile a qualcosa che passa sulle cime dei gelsi, sta' attento! In quel momento io marcerò davanti a te per colpire l'esercito filisteo'. 25Davide fece come il Signore aveva ordinato: sconfisse i Filistei da Gabaa fino all'ingresso di Ghezer.
1Tutte le tribù d'Israele si radunarono a Ebron e dichiararono a Davide: 'Noi ci consideriamo tuoi fratelli di sangue. 2Già da parecchio tempo, quando su di voi regnava ancora Saul, guidavi tu il popolo d'Israele nelle sue battaglie. Il Signore ti ha fatto la promessa che sarai tu la guida del suo popolo, il capo d'Israele'. 3Allora Davide, alla presenza del Signore, concluse un'alleanza con tutti i responsabili d'Israele che erano venuti da lui a Ebron. Essi lo consacrarono re d'Israele. 4Davide aveva trent'anni quando divenne re e regnò quarant'anni: 5sette anni e mezzo a Ebron sulla tribù di Giuda e trentatré a Gerusalemme su tutte le tribù d'Israele e su quella di Giuda.
Davide s'impadronisce di Gerusalemme
(vedi 1 Cronache 11, 4- 9; 14, 1- 2)
6Il re e i suoi uomini marciarono contro Gerusalemme e i Gebusei che abitavano quella regione. I Gebusei pensavano che Davide non avrebbe potuto prendere la loro città e gli mandarono a dire: 'Non riuscirai a entrare in città: anche zoppi e ciechi ti respingerebbero'. 7Invece Davide s'impadronì della fortezza di Sion che poi si chiamò Città di Davide. 8In quell'occasione Davide disse ai suoi uomini: 'Chi vuol colpire i Gebusei, raggiungerà quei ciechi e quegli zoppi che vogliono la morte di Davide, attraverso il canale'. Da questo episodio è venuto il detto: 'Ciechi e zoppi non entreranno nella casa del Signore'. 9Davide si stabilì nella fortezza che chiamò Città di Davide. Tra il terrapieno chiamato il Millo e la sua abitazione Davide fece nuove costruzioni tutt'intorno. 10EgIi diventava sempre più potente e il Signore, Dio degli eserciti, era con lui. 11Chiram, re della città di Tiro, mandò a Davide alcuni messaggeri con una fornitura di legname pregiato. Gli mandò anche carpentieri e tagliapietre, ed essi costruirono il palazzo di Davide. 12Davide capì che il Signore lo aveva confermato re d'Israele e sosteneva il suo regno per amore d'Israele, suo popolo.
I figli di Davide nati a Gerusalemme
(vedi 1 Cronache 3, 5 - 9; 14, 3 - 7)
13Dopo essersi trasferito da Ebron a Gerusalemme, Davide prese qui altre mogli e concubine: queste gli diedero figli e figlie. 14I figli che Davide ebbe a Gerusalemme sono: Sammua, Sobab, Natan, Salomone, 15Ibcar, Elisua, Nefeg, Iafia, 16Elisama, Eliada ed Elifelet.
Davide vince i Filistei
(vedi 1 Cronache 14, 8 - 16)
17I Filistei, quando seppero che gli Israeliti avevano consacrato Davide re d'Israele, organizzarono una spedizione per catturarlo. Davide ne fu informato e si spostò in un luogo fortificato. 18I Filistei giunsero nella valle di Refaim e l'occuparono. 19Davide invocò il Signore e gli chiese:
- Devo attaccare i Filistei? Mi darai la vittoria?
Il Signore gli diede questa risposta:
- Attaccali! Ti darò certamente la vittoria su di loro.
20Davide andò a Baal- Perazim e sconfisse i Filistei. In quell'occasione Davide dichiarò: 'Il Signore ha fatto uno squarcio nello schieramento nemico con la stessa forza di un'inondazione'. Per questo chiamò quella località Baal- Perazim (Signore dello squarcio). 21I Filistei abbandonarono sul posto alcuni loro idoli, e Davide e i suoi uomini li presero. 22In seguito i Filistei ricominciarono a invadere la valle di Refaim. 23Davide invocò il Signore ed ebbe questa risposta: 'Non attaccarli da questa parte, ma alle spalle, di fronte al bosco dei gelsi. 24Quando sentirai un rumore simile a qualcosa che passa sulle cime dei gelsi, sta' attento! In quel momento io marcerò davanti a te per colpire l'esercito filisteo'. 25Davide fece come il Signore aveva ordinato: sconfisse i Filistei da Gabaa fino all'ingresso di Ghezer.
▲ Davide trasporta l'arca a Gerusalemme
(vedi 1 Cronache 13, 1- 14)
1Davide radunò di nuovo tutti i trentamila guerrieri d'Israele. 2Poi, accompagnato da tutta la gente che era con lui, andò a Baala nel territorio di Giuda, per prendere l'arca di Dio che è dedicata al nome del 'Signore degli eserciti che siede sui cherubini'. 3Presero l'arca di Dio dalla casa di Abinadab, sulla collina, e la caricarono su un carro nuovo guidato da Uzza e Achio suoi figli. 4Achio camminava davanti all'arca. 5Davide e tutti gli Israeliti danzavano davanti al Signore, accompagnati da strumenti musicali fatti con legno di cipresso, da cetre, arpe, tamburi, sistri e cembali. 6Ma quando arrivarono presso la fattoria di Nacon, i buoi inciamparono: Uzza, con la mano, trattenne l'arca di Dio. 7Il Signore si adirò contro Uzza: per quell'errore Dio lo colpì. Uzza morì sul posto presso l'arca di Dio. 8Davide fu sconvolto per l'intervento del Signore contro Uzza. Chiamò la località Perez- Uzza (Punizione di Uzza) e quel nome è rimasto fino ad oggi. 9A causa di quell'episodio Davide ebbe paura del Signore e si chiese: 'Come potrebbe venire nella mia casa l'arca del Signore?'. 10Perciò non la volle portare a casa sua, nella Città di Davide, ma la depositò in casa di un certo Obed-Edom, originario della città di Gat. 11Così l'arca del Signore rimase per tre mesi nella casa di Obed-Edom. Il Signore benedisse Obed-Edom e tutta la sua famiglia.
Arrivo dell'arca a Gerusalemme
(vedi 1 Cronache 15, 25 - 16, 3)
12Il re Davide fu informato che il Signore aveva benedetto la casa di Obed-Edom e tutti i suoi beni a causa dell'arca di Dio. Allora trasportò con gioia l'arca dalla casa di Obed-Edom alla Città di Davide. 13Quando i portatori dell'arca del Signore ebbero fatto sei passi, Davide offrì in sacrificio un bue e un vitello ingrassato. 14Davide portava l'efod sacerdotale di lino e danzava con entusiasmo davanti al Signore. 15Insieme con tutti gli Israeliti egli trasportò l'arca del Signore tra grida di gioia e suoni di trombe. 16Quando l'arca del Signore giunse alla Città di Davide, Mikal figlia di Saul si affacciò alla finestra: vide il re David che, secondo il rito, saltava e danzava davanti al Signore e, in cuor suo, lo disprezzò. 17Alla fine l'arca del Signore fu collocata al suo posto al centro della tenda che Davide aveva fatto preparare, ed egli offrì al Signore vari sacrifici. 18Terminati i sacrifici, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore degli eserciti. 19Distribuì viveri a tutto l'esercito e alla moltitudine degli Israeliti, uomini e donne: diede a ciascuno una focaccia di pane, una porzione di carne e una di uva secca. Poi ognuno ritornò a casa sua. 20Anche Davide si avviò per salutare la sua famiglia. Gli venne incontro Mikal figlia di Saul e disse:
- Bella figura ha fatto oggi il re d'Israele: si è fatto vedere mezzo svestito anche dalle serve dei suoi dipendenti come avrebbe fatto un uomo da nulla.
21Davide le rispose:
- Io ho fatto festa in onore del Signore che ha scelto me come capo d'Israele, suo popolo, al posto di tuo padre o di un suo discendente. In onore del Signore lo farò ancora. 22Anzi, personalmente mi umilierò e mi abbasserò ancora di più. Ma le serve di cui tu parli sapranno mostrarmi rispetto. 23Mikal figlia di Saul non ebbe figli fino alla morte.
1Davide radunò di nuovo tutti i trentamila guerrieri d'Israele. 2Poi, accompagnato da tutta la gente che era con lui, andò a Baala nel territorio di Giuda, per prendere l'arca di Dio che è dedicata al nome del 'Signore degli eserciti che siede sui cherubini'. 3Presero l'arca di Dio dalla casa di Abinadab, sulla collina, e la caricarono su un carro nuovo guidato da Uzza e Achio suoi figli. 4Achio camminava davanti all'arca. 5Davide e tutti gli Israeliti danzavano davanti al Signore, accompagnati da strumenti musicali fatti con legno di cipresso, da cetre, arpe, tamburi, sistri e cembali. 6Ma quando arrivarono presso la fattoria di Nacon, i buoi inciamparono: Uzza, con la mano, trattenne l'arca di Dio. 7Il Signore si adirò contro Uzza: per quell'errore Dio lo colpì. Uzza morì sul posto presso l'arca di Dio. 8Davide fu sconvolto per l'intervento del Signore contro Uzza. Chiamò la località Perez- Uzza (Punizione di Uzza) e quel nome è rimasto fino ad oggi. 9A causa di quell'episodio Davide ebbe paura del Signore e si chiese: 'Come potrebbe venire nella mia casa l'arca del Signore?'. 10Perciò non la volle portare a casa sua, nella Città di Davide, ma la depositò in casa di un certo Obed-Edom, originario della città di Gat. 11Così l'arca del Signore rimase per tre mesi nella casa di Obed-Edom. Il Signore benedisse Obed-Edom e tutta la sua famiglia.
Arrivo dell'arca a Gerusalemme
(vedi 1 Cronache 15, 25 - 16, 3)
12Il re Davide fu informato che il Signore aveva benedetto la casa di Obed-Edom e tutti i suoi beni a causa dell'arca di Dio. Allora trasportò con gioia l'arca dalla casa di Obed-Edom alla Città di Davide. 13Quando i portatori dell'arca del Signore ebbero fatto sei passi, Davide offrì in sacrificio un bue e un vitello ingrassato. 14Davide portava l'efod sacerdotale di lino e danzava con entusiasmo davanti al Signore. 15Insieme con tutti gli Israeliti egli trasportò l'arca del Signore tra grida di gioia e suoni di trombe. 16Quando l'arca del Signore giunse alla Città di Davide, Mikal figlia di Saul si affacciò alla finestra: vide il re David che, secondo il rito, saltava e danzava davanti al Signore e, in cuor suo, lo disprezzò. 17Alla fine l'arca del Signore fu collocata al suo posto al centro della tenda che Davide aveva fatto preparare, ed egli offrì al Signore vari sacrifici. 18Terminati i sacrifici, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore degli eserciti. 19Distribuì viveri a tutto l'esercito e alla moltitudine degli Israeliti, uomini e donne: diede a ciascuno una focaccia di pane, una porzione di carne e una di uva secca. Poi ognuno ritornò a casa sua. 20Anche Davide si avviò per salutare la sua famiglia. Gli venne incontro Mikal figlia di Saul e disse:
- Bella figura ha fatto oggi il re d'Israele: si è fatto vedere mezzo svestito anche dalle serve dei suoi dipendenti come avrebbe fatto un uomo da nulla.
21Davide le rispose:
- Io ho fatto festa in onore del Signore che ha scelto me come capo d'Israele, suo popolo, al posto di tuo padre o di un suo discendente. In onore del Signore lo farò ancora. 22Anzi, personalmente mi umilierò e mi abbasserò ancora di più. Ma le serve di cui tu parli sapranno mostrarmi rispetto. 23Mikal figlia di Saul non ebbe figli fino alla morte.
▲ Dio promette a Davide una continua discendenza
(vedi 1 Cronache 17, 1- 15)1Il re Davide andò ad abitare nel suo palazzo. Il Signore gli dava tranquillità da tutti i suoi nemici. 2Un giorno egli chiamò il profeta Natan e gli disse:
- Come vedi, io abito in un bel palazzo costruito con legname pregiato, mentre l'arca di Dio è custodita in una semplice tenda. 3Natan rispose al re:
- Fa' pure come hai progettato, perché il Signore ti approva. 4Ma quella stessa notte il Signore disse a Natan: 5'Devi andare a parlare al mio servo Davide. Gli dirai che la parola del Signore è questa: Non sarai tu a costruirmi una casa dove io abiterò. 6Da quando ho liberato gli Israeliti dall'Egitto, fino a oggi, io non ho mai abitato in un tempio, ma li ho accompagnati avendo come Abitazione una tenda. 7Ho fatto, insieme con gli Israeliti, molto cammino e ho affidato a molti capi il compito di guidare Israele, mio popolo. Non ho mai chiesto a nessuno di loro, neppure una volta, perché non mi costruivano un tempio con legname pregiato'. 8Il Signore disse ancora a Natan: 'Devi dire al mio servo Davide che io, il Signore dell'universo, gli mando questo messaggio: Tu eri un pastore e seguivi il gregge. Io ti ho preso di là, per farti diventare capo d'Israele, mio popolo. 9Sono stato al tuo fianco in ogni tua impresa, ho distrutto tutti i nemici che incontravi e ora ti farò diventare molto famoso come gli uomini più importanti della terra. 10Voglio fissare per il mio popolo, Israele, un luogo dove possa stabilirsi e abitare senza più paura di nessuno. Non sarà più oppresso da gente malvagia, come avveniva un tempo, 11anche quando avevo messo i giudici a capo d'Israele, mio popolo. Ora, invece, ti ho dato tranquillità da tutti i tuoi nemici. E io, il Signore, ti annunzio che sarò io a costruire a te una casa! 12Quando, al termine della tua vecchiaia, morirai e sarai sepolto con i tuoi padri, io metterò al tuo posto uno dei tuoi figli, nato da te, e fortificherò il suo regno. 13Sarà lui a costruire una casa per me, e io gli assicurerò per sempre una dinastia.
14Lui sarà un figlio per me, e io sarò suo padre: se peccherà, lo castigherò con mezzi umani, come un padre castiga il figlio, 15ma non gli toglierò mai il mio appoggio, come invece ho fatto con Saul, che ho respinto per far posto a te. 16La tua famiglia e il tuo regno saranno stabili per sempre dopo di te, e la tua dinastia non finirà mai'. 17Natan riferì a Davide tutto quel che Dio gli aveva fatto conoscere in questa visione.
Davide ringrazia il Signore
(vedi 1 Cronache 17, 16 - 27)
18Davide andò nella tenda alla presenza del Signore e pronunziò questa preghiera: 'O Signore Dio, tu mi hai fatto arrivare a una meta che né io né la mia famiglia potevamo pensare. 19Ma per te tutto questo è ancora poco, o Signore Dio. Ora mi hai fatto una promessa per il lontano avvenire della mia famiglia e l'hai manifestata a un semplice uomo, o Signore Dio. 20'Non so quali altre cose potrei dirti, o Signore Dio: tu mi conosci, sono il tuo servo. 21Tu infatti hai voluto fare grandi cose per fedeltà alla tua parola e me le hai rivelate. 22Quanto sei grande, Signore Dio! Mai abbiamo sentito parlare di un Dio come te. All'infuori di te non c'è nessun altro Dio. 23Non c'è sulla terra nessun altro popolo come il tuo: tu sei andato a liberare soltanto Israele per farne il tuo popolo e dargli il tuo nome. Hai fatto in suo favore cose grandi e terribili. Dopo averlo liberato dagli Egiziani e dalle loro divinità, hai scacciato le nazioni che ostacolavano il suo cammino. 24Hai fatto d'Israele il tuo popolo per sempre e sei diventato, o Signore, il loro Dio. 25'Ora, Signore Dio, realizza quel che hai detto, mantieni per sempre questa promessa che riguarda me, tuo servo, e la mia dinastia. 26Così, la tua gloria sarà grande per sempre. Tutti diranno: il Signore dell'universo è veramente il Dio d'Israele. Così, la dinastia di Davide, tuo servo, rimarrà stabile per sempre. 27Tu stesso, Signore dell'universo e Dio d'Israele, mi hai fatto conoscere il proposito di darmi una dinastia. Per questo io, tuo servo, ho avuto il coraggio di farti questa preghiera. 28Tu sei Dio, o Signore, tu mi hai fatto questa grande promessa, e la tua parola è degna di fede. 29Benedici la mia dinastia perché duri per sempre davanti a te. Tu l'hai promesso, o Signore: la mia dinastia sarà per sempre benedetta da te'.
▲ Vittorie di Davide sui popoli vicini
(vedi 1 Cronache 18, 1- 12) 1Dopo questi fatti Davide sconfisse i Filistei, li umiliò e li privò del dominio sulla regione. 2Vinse anche i Moabiti, fece stendere i prigionieri per terra e ne uccise due su tre. Obbligò tutti gli abitanti di Moab a pagare tributi. 3Davide sconfisse anche Adad-Ezer, figlio di Recob, re di Zoba, che si era mosso per estendere il suo dominio verso il fiume Eufrate. 4Davide fece prigionieri millesettecento cavalieri e ventimila soldati di fanteria. Tenne i cavalli per cento carri, fece tagliare i garretti agli altri. 5Gli Aramei di Damasco vennero in aiuto di Adad-Ezer, re di Zoba, ma Davide li sconfisse e uccise ventiduemila uomini. 6Davide assoggetto il regno arameo di Damasco, vi mise guarnigioni militari e lo obbligò a pagare tributi. In tutte queste guerre il Signore fece vincere Davide. 7Davide s'impadronì degli scudi d'oro degli uomini di Adad-Ezer e li trasportò a Gerusalemme. 8Dalle città di Betach e Berotai, che appartenevano ad Adad-Ezer, il re Davide portò via una gran quantità di bronzo. 9-10Il re di Camat, Tou, che era sempre stato in lotta con Adad-Ezer, venne a sapere che Davide l'aveva sconfitto. Allora mandò suo figlio Ioram a far visita al re Davide e a congratularsi con lui per la vittoria su Adad-Ezer e gli regalò molti oggetti d'oro, d'argento e di bronzo. 11Davide riservò per il culto del Signore tutto questo oro e argento, insieme con quello che aveva preso ad altri popoli da lui sconfitti: 12agli Edomiti, ai Moabiti, agli Ammoniti, ai Filistei e agli Amaleciti. Lo stesso fece del bottino preso ad Adad-Ezer figlio di Recob, re di Zoba. 13Davide si acquistò grande fama quando, di ritorno dalla spedizione contro gli Aramei, sconfisse nella valle del Sale diciottomila Edomiti. 14Davide mise guarnigioni militari in tutto il territorio degli Edomiti e lo sottomise al suo dominio. In tutte queste guerre il Signore fece vincere Davide.
Lista dei funzionari di Davide
(vedi 1 Cronache 18, 14- 17)
15Davide regnò su tutti gli Israeliti e assicurò l'amministrazione della giustizia nei confronti di tutto il popolo. 16Ioab figlio di Zeruia era il comandante in capo dell'esercito. Giosafat figlio di Achilud era archivista. 17Zadok figlio di Achitub ed Achimelech figlio di Ebiatar erano sacerdoti. Il segretario era Seraia. 18Benaia figlio di Ioiada comandava la guardia del corpo: i Cretei e i Peletei. I figli di Davide erano sacerdoti.
▲ Davide accoglie Mefibaal
1Un giorno Davide domandò: 'È rimasto in vita ancora qualcuno della famiglia di Saul? Vorrei mostrargli la mia amicizia in ricordo di Gionata'. 2Fu chiamato allora un certo Ziba, che era alle dipendenze della famiglia di Saul. Il re gli chiese: - Tu sei Ziba?
- Sì, mio signore, - rispose.
3 - C'è ancora qualcuno della famiglia di Saul? - chiese il re; - vorrei mostrargli la mia amicizia come ho promesso a Dio.
- C'è un figlio di Gionata, - rispose Ziba al re, - con tutt'e due i piedi storpi.
4 - Dove abita? - continuò il re.
- Sta in casa di Machir figlio di Ammiel, a Lodebar, - rispose Ziba.
5Il re lo mandò a prendere dalla casa di Machir figlio di Ammiel, a Lodebar. 6Il figlio di Gionata e nipote di Saul si chiamava Mefibaal. Egli venne dal re Davide e si inchinò profondamente davanti a lui:
- Mefibaal! - lo salutò il re.
- Ai tuoi ordini! - rispose.
7 - Non aver timore, - continuò Davide; - voglio mostrarti la mia amicizia per amore di Gionata tuo padre. Voglio restituirti le terre che appartenevano a tuo nonno Saul e invitarti d'ora in poi alla mia mensa.
8 - Grazie, mio signore, tu ti preoccupi di un povero disgraziato come me, - rispose Mefibaal inchinato fino a terra.
9Davide chiamò allora Ziba servo di Saul e gli disse:
- Ho donato a questo nipote di Saul tutto quel che apparteneva a Saul e alla sua famiglia. 10Tu, con i tuoi figli e i tuoi servi, coltiverai i terreni che appartenevano a Saul e i raccolti serviranno a mantenere i dipendenti del tuo padrone. Mefibaal, invece, sarà sempre mantenuto alla mia tavola. Ziba aveva quindici figli e venti servi. 11Egli rispose al re:
- Farò come hai ordinato, mio signore.
Così Mefibaal fu ospite del re come uno dei suoi figli. 12Mefibaal aveva un bambino di nome Mica. Tutti quelli che erano alle dipendenze di Ziba ora erano al servizio di Mefibaal. 13Egli abitò a Gerusalemme e mangiava alla tavola del re. Aveva tutt'e due i piedi storpi.
▲ Gli Ammoniti offendono gli inviati di Davide
(vedi 1 Cronache 19, 1 - 5)
1Quando morì Nacas, re degli Ammoniti, divenne re suo figlio Canun. 2Davide decise di stabilire con Canun le stesse relazioni di amicizia che aveva avuto con il padre. Perciò mandò alcuni funzionari a portare le sue condoglianze a Canun per la morte del padre. I messaggeri di Davide arrivarono nel territorio degli Ammoniti. 3Ma i prìncipi degli Ammoniti dissero al loro re Canun: 'Credi davvero che a Davide importi tanto la memoria di tuo padre da mandarti una delegazione per le condoglianze? Non ti rendi conto che ha mandato questa gente per spiare la città, metter confusione e raccogliere informazioni?'. 4Allora Canun fece arrestare i messaggeri di Davide, fece tagliare metà barba a tutti e strappare le tuniche fino a scoprire le natiche, e li rimandò indietro. 5Essi si vergognavano di farsi vedere in quello stato. Il re Davide, informato del fatto, mandò a dire di fermarsi a Gerico fino a che le loro barbe non fossero ricresciute.
Davide vince gli Ammoniti e gli Aramei
(vedi 1 Cronache 19, 6 - 19)
6Canun e gli Ammoniti capirono che ormai si erano inimicati Davide. Si procurarono a pagamento ventimila soldati dagli Aramei di Bet- Recob e di Zoba, mille dal re di Maaca e dodicimila da Tob. 7Davide, informato di tutto, mandò sul posto le sue truppe scelte comandate da Ioab. 8Gli Ammoniti si disposero in ordine di battaglia davanti alla porta della loro capitale, mentre gli Aramei di Zoba e di Recob e gli uomini di Tob e di Maaca si erano schierati nella campagna. 9Ioab si rese conto che doveva combattere su due fronti. Allora prese con sé i migliori soldati Israeliti e si schierò di fronte agli Aramei. 10Diede il comando del resto dell'esercito a suo fratello Abisai e lo mandò contro gli Ammoniti. 11Gli disse: 'Se tu vedi che gli Aramei sono più forti di me, vieni in mio aiuto; lo stesso farò io se tu ti troverai in difficoltà con gli Ammoniti. 12Sii forte! Combattiamo tutti con coraggio per il nostro popolo e per la città del nostro Dio, e il Signore compia la sua volontà'. 13Ioab con i suoi uomini andò contro gli Aramei, i quali si diedero alla fuga. 14Vedendo fuggire gli Aramei, scapparono anche gli Ammoniti davanti ad Abisai e si rifugiarono dentro la città. A questo punto Ioab sospese l'attacco e ritornò a Gerusalemme. 15Quando si videro battuti dagli Israeliti, gli Aramei riunirono tutte le loro forze. 16Adad-Ezer fece venire altre truppe dagli Aramei abitanti al di là del fiume Eufrate. Erano comandate da Sobach, capo dell'esercito di Adad-Ezer, e giunsero a Chelam. 17Quando Davide lo venne a sapere, radunò tutto l'esercito d'Israele, attraversò il Giordano e giunse a Chelam. Gli Aramei si schierarono contro Davide e l'attaccarono, 18ma Davide e gli Israeliti li misero in fuga e uccisero settecento combattenti sui carri e quarantamila cavalieri. Fu ucciso anche il comandante Sobach. 19Tutti i re alleati di Adad-Ezer si resero conto della vittoria degli Israeliti, chiesero la pace e si sottomisero. Da allora gli Aramei non osarono più andare in aiuto degli Ammoniti.
1Quando morì Nacas, re degli Ammoniti, divenne re suo figlio Canun. 2Davide decise di stabilire con Canun le stesse relazioni di amicizia che aveva avuto con il padre. Perciò mandò alcuni funzionari a portare le sue condoglianze a Canun per la morte del padre. I messaggeri di Davide arrivarono nel territorio degli Ammoniti. 3Ma i prìncipi degli Ammoniti dissero al loro re Canun: 'Credi davvero che a Davide importi tanto la memoria di tuo padre da mandarti una delegazione per le condoglianze? Non ti rendi conto che ha mandato questa gente per spiare la città, metter confusione e raccogliere informazioni?'. 4Allora Canun fece arrestare i messaggeri di Davide, fece tagliare metà barba a tutti e strappare le tuniche fino a scoprire le natiche, e li rimandò indietro. 5Essi si vergognavano di farsi vedere in quello stato. Il re Davide, informato del fatto, mandò a dire di fermarsi a Gerico fino a che le loro barbe non fossero ricresciute.
Davide vince gli Ammoniti e gli Aramei
(vedi 1 Cronache 19, 6 - 19)
6Canun e gli Ammoniti capirono che ormai si erano inimicati Davide. Si procurarono a pagamento ventimila soldati dagli Aramei di Bet- Recob e di Zoba, mille dal re di Maaca e dodicimila da Tob. 7Davide, informato di tutto, mandò sul posto le sue truppe scelte comandate da Ioab. 8Gli Ammoniti si disposero in ordine di battaglia davanti alla porta della loro capitale, mentre gli Aramei di Zoba e di Recob e gli uomini di Tob e di Maaca si erano schierati nella campagna. 9Ioab si rese conto che doveva combattere su due fronti. Allora prese con sé i migliori soldati Israeliti e si schierò di fronte agli Aramei. 10Diede il comando del resto dell'esercito a suo fratello Abisai e lo mandò contro gli Ammoniti. 11Gli disse: 'Se tu vedi che gli Aramei sono più forti di me, vieni in mio aiuto; lo stesso farò io se tu ti troverai in difficoltà con gli Ammoniti. 12Sii forte! Combattiamo tutti con coraggio per il nostro popolo e per la città del nostro Dio, e il Signore compia la sua volontà'. 13Ioab con i suoi uomini andò contro gli Aramei, i quali si diedero alla fuga. 14Vedendo fuggire gli Aramei, scapparono anche gli Ammoniti davanti ad Abisai e si rifugiarono dentro la città. A questo punto Ioab sospese l'attacco e ritornò a Gerusalemme. 15Quando si videro battuti dagli Israeliti, gli Aramei riunirono tutte le loro forze. 16Adad-Ezer fece venire altre truppe dagli Aramei abitanti al di là del fiume Eufrate. Erano comandate da Sobach, capo dell'esercito di Adad-Ezer, e giunsero a Chelam. 17Quando Davide lo venne a sapere, radunò tutto l'esercito d'Israele, attraversò il Giordano e giunse a Chelam. Gli Aramei si schierarono contro Davide e l'attaccarono, 18ma Davide e gli Israeliti li misero in fuga e uccisero settecento combattenti sui carri e quarantamila cavalieri. Fu ucciso anche il comandante Sobach. 19Tutti i re alleati di Adad-Ezer si resero conto della vittoria degli Israeliti, chiesero la pace e si sottomisero. Da allora gli Aramei non osarono più andare in aiuto degli Ammoniti.
▲ Davide e Betsabea
1L'anno dopo, nella stagione primaverile, quando i re iniziano le azioni di guerra, Davide mandò le sue guardie e tutti i soldati, al comando di Ioab, a devastare il territorio degli Ammoniti. Essi cominciarono l'assedio della città di Rabba, mentre Davide rimase a Gerusalemme. 2Un pomeriggio, dopo aver riposato, Davide andò a passeggiare sul terrazzo della reggia. Di lassù vide una donna che faceva il bagno. Era bellissima. 3Davide mandò a chiedere chi fosse e seppe che era Betsabea figlia di Eliam, moglie di Uria l'ittita. 4Davide la mandò a prendere, ebbe rapporti con lei e poi Betsabea tornò a casa sua. Essa aveva appena terminato i suoi riti di purificazione. 5Quando si accorse di essere incinta, lo mandò a dire a Davide. 6Allora Davide mandò a Ioab l'ordine di far venire da lui, a Gerusalemme, Uria l'Ittita. Ioab ubbidì 7e Uria venne. Davide gli chiese se Ioab e l'esercito stavano bene e come andava la battaglia. 8Poi aggiunse: 'Ora va' a casa tua e goditi un po' di riposo'. Uria uscì dalla reggia e Davide gli fece portare un regalo. 9Ma Uria si fermò a dormire davanti alla porta della reggia, accanto agli uomini della guardia, e non andò a casa sua. 10Davide ne fu informato e chiese a Uria: - Hai fatto un lungo viaggio: perché non vai a casa tua?
11- In questi giorni, - rispose Uria a Davide, - gli uomini d'Israele e di Giuda e il mio comandante Ioab dormono sotto la tenda; le truppe della tua guardia e anche l'arca stanno in aperta campagna. Come potrei andare a casa mia, pranzare e dormire con mia moglie? Per la tua vita ti giuro che non farò mai una cosa simile.
12- Bene, - rispose Davide; - per oggi rimani a Gerusalemme, domani ti rimanderò al campo. Uria rimase a Gerusalemme. Il giorno dopo 13Davide lo invitò a pranzo, lo fece bere e ubriacare. La sera, Uria andò a dormire sul suo giaciglio, accanto agli uomini della guardia; non entrò in casa sua. 14La mattina dopo Davide scrisse una lettera per Ioab e la consegnò a Uria. 15Nella lettera c'era quest'ordine: 'Mettete Uria in prima linea, dove la mischia è più violenta. Poi lasciatelo solo in modo che sia colpito a morte'.
La morte di Uria
16Ioab stava assediando la città di Rabba. Allora mandò Uria in un punto dove sapeva che i nemici erano molto forti. 17Infatti uscirono dalla città alcuni uomini per un attacco contro le truppe di Ioab: alcuni soldati e ufficiali di Davide furono colpiti a morte e tra questi anche Uria l'ittita. 18Ioab mandò a Davide un messaggero con il rapporto sulla battaglia 19e lo avvisò: 'Tu racconterai al re com'è andata la battaglia. 20Può darsi che il re vada in collera e si metta a dire: 'Perché vi siete avvicinati fin sotto le mura per combattere? Non sapevate che gli assediati colpiscono dall'alto delle mura? 21Non vi ricordate come, a Tebez, morì Abimelech figlio di Ierub- Baal, perché una donna gli tirò addosso una pietra da mulino dall'alto delle mura? Perché siete andati fin sotto le mura?'. Se ti dirà cose simili, tu aggiungi. 'È morto anche un tuo ufficiale, Uria l'Ittita''. 22Il messaggero riferì a Davide ogni cosa come gli aveva suggerito Ioab 23e gli spiegò: 'I nemici erano molto più forti di noi e ci avevano spinti in aperta campagna, ma poi siamo riusciti a farli indietreggiare fino alla porta della città. 24In quel momento gli arcieri cominciarono a tirare frecce dall'alto delle mura e colpirono alcuni uomini della tua guardia. Anche Uria l'Ittita morì'. 25Davide raccomandò al messaggero di far coraggio a Ioab: 'Gli dirai che in guerra la morte colpisce ora gli uni ora gli altri. Non si scoraggi per quel che è successo. Ora attacchi la città con forza fino a distruggerla'. 26La moglie di Uria seppe che suo marito era morto e si mise in lutto per lui. 27Terminato il periodo di lutto, Davide la fece venire in casa sua, la prese in moglie ed essa diede alla luce un bambino. Ma il Signore non approvò quel che Davide aveva fatto.
▲ Il profeta Natan annunzia a Davide la punizione
1Il Signore mandò il profeta Natan da Davide. Natan andò e gli disse: - In una città vivevano due uomini, uno ricco e l'altro povero. 2 Il ricco aveva pecore e buoi in quantità. 3Il povero aveva soltanto una pecorella che aveva comprato e allevato con cura. La pecorella era cresciuta in casa insieme con lui e con i suoi figli. Egli le dava bocconi del suo pane, la faceva bere alla sua tazza, la teneva a dormire accanto a sé. Per lui era come una figlia. 4Un giorno, un ospite di passaggio giunse in casa dell'uomo ricco. Per preparargli il pranzo egli si guardò bene dal prendere una delle sue pecore o dei suoi buoi. Portò via la pecorella dal povero e la cucinò per l'ospite. 5Davide andò su tutte le furie contro quell'uomo:
- Giuro per il Signore, - disse a Natan, - che quell'uomo meriterebbe la morte. 6Ha agito senza alcuna pietà: pagherà quattro volte tanto la pecora che ha rubato.
7 - Quell'uomo sei tu, - gli disse Natan. E aggiunse:
- Ascolta quel che ti dice il Signore Dio d'Israele: 'Io ti ho consacrato re d'Israele e ti ho liberato dagli attacchi di Saul. 8Anzi, ho sottomesso a te la sua famiglia; ho messo nelle tue braccia le sue donne. Ti ho fatto diventare capo del popolo d'Israele e di Giuda. Se ciò non ti bastasse potrei darti altro ancora. 9Perché hai disprezzato il Signore e hai fatto il male? Tu hai fatto morire in battaglia Uria l'Ittita. Per prenderti in moglie la sua sposa, hai agito in modo che Uria fosse ucciso dagli Ammoniti. 10Poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la sposa di Uria l'Ittita, la tua famiglia sarà per sempre colpita da morti violente'. 11Natan disse ancora: - Così dice il Signore: 'Dalla tua stessa famiglia ti procurerò sventure; sotto i tuoi occhi prenderò le tue mogli e le darò a un tuo parente che si unirà a loro alla luce del sole. 12Tu hai agito di nascosto, io invece agirò alla luce del sole, davanti a tutti gli Israeliti'. 13Dopo queste parole Davide disse a Natan:
- Ho peccato contro il Signore! - Il Signore sarà indulgente con il tuo peccato, - rispose Natan. - Tu non morirai; 14tuttavia, poiché hai offeso gravemente il Signore, il bambino che ti è nato morirà.
Morte del figlio di Davide e di Betsabea
15Dopo che Natan se ne fu andato, il Signore colpì con una grave malattia il bambino che la moglie di Uria aveva generato a Davide. 16Davide pregò per la vita del bambino: non mangiava nulla, e quando la sera si ritirava, si coricava per terra. 17I suoi servi più autorevoli lo pregavano di alzarsi da terra, ma egli rifiutava e non voleva neppure prendere un po' di cibo con loro. 18Dopo una settimana il bambino morì. I servi non sapevano come dargli la notizia. Dicevano tra loro: 'Non ascoltava i nostri consigli quando il bambino era in vita, se ora gli diciamo che è morto, potrebbe fare un gesto disperato'. 19Davide si accorse che si consultavano tra loro e capì che il bambino era morto.
- È morto? - domandò.
- Sì, - gli risposero.
20Allora Davide si alzò da terra, si lavò, si profumò e si cambiò gli abiti. Andò nel santuario del Signore a pregare, poi tornò a casa, ordinò il pranzo e mangiò. 21I servi gli domandarono:
- Come mai, quando il bambino era vivo digiunavi e piangevi e ora che è morto ti sei risollevato e mangi? Non riusciamo a comprendere questo tuo modo di agire.
22- Finché il bambino era in vita, - rispose Davide, - digiunavo e piangevo pensando: 'Chi sa! forse il Signore avrà pietà e lo farà guarire'. 23Ora che è morto non ha più senso il mio digiuno: non potrò certo farlo tornare in vita. Sarò io che andrò un giorno da lui, non lui da me.
La nascita di Salomone
24Davide confortò sua moglie Betsabea. Si unì a lei ed ebbe un altro figlio che chiamò Salomone. Il Signore amò il bambino 25e lo fece sapere a Davide per mezzo del profeta Natan. Per questo al bambino fu dato anche il nome di Iedidia (Caro al Signore).
Davide conquista la città di Rabba
(vedi 1 Cronache 20, 1 - 3)
26Nel frattempo Ioab attaccò Rabba, capitale degli Ammoniti e s'impadronì della residenza del re. 27Mandò messaggeri a Davide per annunziargli: 'Mi sono impadronito della parte bassa della città di Rabba. 28Raduna il resto dell'esercito e vieni a concludere l'assedio. Altrimenti, se termino io la conquista, la vittoria porterà il mio nome'. 29Davide radunò l'esercito, partì per Rabba, prese il comando della battaglia e conquistò la città. 30La statua del dio degli Ammoniti, Milcom, aveva una corona d'oro che pesava circa trentacinque chili e una pietra preziosa di gran pregio. Davide ne fece un ornamento per la sua corona. Inoltre portò via dalla città un immenso bottino. 31Deportò gli abitanti della città, li sottopose a lavori forzati con seghe, picconi e scuri di ferro e li mandò nelle fornaci a fabbricare mattoni. Allo stesso modo trattò le altre città degli Ammoniti; poi ritornò con tutto l'esercito a Gerusalemme.
▲ Amnon e Tamar
1Assalonne figlio di Davide aveva una sorella di nome Tamar. Era molto bella e Amnon, un altro figlio di Davide, si innamorò di lei. 2Tamar era vergine e ad Amnon sembrava impossibile riuscire ad avvicinarla Il suo amore era così forte che finì per ammalarsi. 3Amnon aveva un amico, un certo Ionadab, suo cugino, figlio di Simea, un fratello di Davide. Ionadab era un uomo molto astuto. 4Un giorno disse ad Amnon: - Spiegami che ti succede; figlio del re, ogni mattina ti trovo più magro.
- Sono innamorato di Tamar, la sorella di mio fratello Assalonne, - rispose.
5Ionadab gli suggerì:
- Mettiti a letto e fingiti malato. Quando tuo padre verrà a trovarti, digli: 'Se venisse mia sorella Tamar a farmi da mangiare e vedessi con i miei occhi quel che prepara, mangerei volentieri il cibo servito da lei'. 6Amnon si mise a letto malato, il re venne a trovarlo e Amnon gli disse: 'Se venisse mia sorella Tamar a preparare sotto i miei occhi due frittelle a forma di cuore, dalle sue mani le prenderei'. 7Davide mandò a chiamare a casa sua Tamar e le ordinò: 'Va' in casa di tuo fratello Amnon e preparagli da mangiare'. 8Tamar andò a casa del fratello Amnon che stava a letto. Sotto i suoi occhi prese la farina, fece la pasta, preparò le frittelle e le mise a cuocere. 9Quando furono pronte, prese la padella e versò le frittelle davanti a Amnon. Ma lui non volle mangiarle e ordinò a tutti di uscire. Quando tutti se ne furono andati 10Amnon disse a Tamar:
- Portami le frittelle in camera e dammele con le tue mani.
Tamar prese le frittelle che aveva cucinato e le portò nella camera di Amnon suo fratello. 11Mentre Tamar gli dava le frittelle da mangiare, Amnon l'abbracciò e le disse:
- Vieni, coricati accanto a me, sorellina mia. 12Lasciami, protestò Tamar, non fare sciocchezze. Questa violenza è intollerabile in Israele. 13Dove potrei andare a nascondere il mio disonore? E tu? In Israele saresti trattato come un infame. Piuttosto chiedi la mia mano al re, non ti dirà di no. 14Amnon non volle ascoltare le sue proteste: l'afferrò con forza e la violentò. 15Ma poi sentì verso di lei un odio profondo: cominciò a odiarla più di quanto l'aveva amata prima.
- Ora vattene, - le disse.
16 - Non me ne vado. Se mi scacci mi fai un'offesa più grande di quella che m'hai già fatto. Ma Amnon non volle sentir ragioni. 17Chiamò il suo servitore e gli ordinò:
- Portala via da me! Mandala fuori e chiudi la porta. 18Il servo la cacciò fuori e chiuse la porta alle sue spalle. Tamar indossava una tunica con le maniche lunghe, perché così vestivano le figlie vergini del re. 19Si strappò la tunica, si sparse polvere sul capo e, con le mani nei capelli, andò via gridando. 20La vide suo fratello Assalonne e le disse: 'Amnon è stato con te? Per ora taci, sorella cara, Amnon è tuo fratellastro, cerca di star calma'. Tamar rimase in casa di Assalonne triste e abbandonata. 21Il re Davide venne a saper tutto. Fu molto irritato, ma non volle contrariare Amnon, perché era il suo primogenito e l'amava molto. 22Assalonne, invece, non rivolse più la parola ad Amnon: egli l'odiava perché aveva disonorato sua sorella Tamar.
Assalonne fa uccidere Amnon e fugge
23Due anni dopo Assalonne fece una festa per la tosatura dei montoni a Baal-Azor nelle vicinanze di Efraim e decise di invitare tutti i figli del re. 24Andò dal re e gli disse:
- Faccio la festa per la tosatura dei montoni. Sarò onorato di avere con me il re e la sua corte.
25 - No, figlio mio, - gli rispose Davide; - se veniamo tutti sarà un disturbo troppo grande per te. Assalonne insistette, ma il re non accettò l'invito e stava per congedano. 26Assalonne continuò:
- Se non vieni tu, lascia che venga con noi almeno Amnon, mio fratello.
- Perché dovrebbe venire? - replicò Davide. 27Ma Assalonne insistette tanto che il re mandò con lui Amnon e gli altri suoi figli. Assalonne preparò una festa degna di un re 28e istruì i suoi servi: 'Fate attenzione quando Amnon sarà ubriaco. Vi darò allora l'ordine di colpirlo: uccidetelo e non abbiate paura, ve l'ho ordinato io. Siate forti e coraggiosi'. 29I servi colpirono Amnon come aveva ordinato Assalonne. Gli altri figli del re saltarono sui loro muli e fuggirono. 30Essi erano ancora lungo la via quando giunse a Davide questa notizia: 'Assalonne ha ucciso tutti i figli del re, non si è salvato nessuno'. 31Il re si strappò i vestiti per il dolore e si buttò a terra. Tutti i suoi servi si strapparono le vesti e restarono accanto a lui. 32Intervenne Ionadab, figlio di Simea fratello di Davide: 'Non pensare che siano stati uccisi tutti i tuoi figli, o re. Sarà morto solo Amnon. Assalonne aveva già deciso così da quando Amnon aveva violentato sua sorella Tamar. 33Non metterti in mente che siano morti tutti: penso che soltanto Amnon sia morto 34e Assalonne fuggito'. Il soldato che era di sentinella vide scendere sul fianco della collina lungo la strada di Coronaim un gruppo numeroso di persone. Corse a dirlo al re:
- Ho visto gente sulla strada di Coronaim scendere sul fianco della collina.
35- Sono i figli del re che stanno tornando, - disse Ionadab; - è proprio come avevo detto io. 36Aveva appena terminato di parlare quando arrivarono i figli del re gridando e piangendo. Anche il re e i suoi servi piansero forte. 37-38Intanto Assalonne era fuggito presso Talmai figlio di Ammiud, re di Ghesur, e rimase là tre anni. Il re osservò il lutto ogni giorno per suo figlio. 39Quando il suo dolore per la morte di Amnon si calmò, Davide sentì il bisogno della presenza di Assalonne.
▲ Assalonne torna a Gerusalemme
1Ioab figlio di Zeruia si accorse che Davide pensava ad Assalonne. 2Mandò a chiamare una donna saggia del villaggio di Tekoa e le disse: 'Fingi di essere in lutto: non profumarti, mettiti l'abito da lutto, insomma comportati come una che piange un morto da molti giorni. 3Poi va' a parlare al re'. E Ioab suggerì alla donna quel che doveva dire. 4La donna di Tekoa andò dal re, lo salutò con l'inchino fino a terra e cominciò: - Aiutami, o mio re!
5 - Che cosa ti occorre? - Sono una povera vedova in lutto, - rispose; - mio marito è morto. 6Avevo due figli. Essi un giorno litigarono in campagna: non c'era nessuno che li separasse, così uno ha colpito l'altro e l'ha ucciso. 7Allora, o mio re, i parenti sono corsi da me a dirmi: 'Consegnaci l'assassino: dobbiamo ucciderlo per vendicare il fratello che ha ammazzato; dobbiamo impedire che diventi lui l'erede'. Così, o mio re, spegneranno l'ultima speranza che mi resta, lasceranno il mio povero marito senza un figlio che continui il suo nome.
8- Torna a casa tranquilla, - rispose Davide, - provvederò io al caso tuo.
9- Mio signore, - replicò la donna di Tekoa, - ogni responsabilità ricada su di me e sulla mia famiglia, non su di te e sulla tua corte.
10- No, - rispose il re; - se qualcuno avrà da dire qualcosa contro di te, mandalo qui e non ti infastidirà più.
11- Allora - continuò la donna - in nome del Signore tuo Dio, ordina che la vendetta di sangue non aggravi la disgrazia e che non sia ucciso anche l'altro mio figlio.
- Lo giuro per il Signore, - rispose Davide. - Non permetterò che si tocchi un capello a tuo figlio. 12 - Posso dire ancora una parola al mio re? insistette la donna.
- Parla!
13 - Perché allora, - disse la donna, - non giudichi allo stesso modo a favore del popolo di Dio? Dopo quanto hai detto a me, hai torto a impedire il ritorno di quella persona che lasci in esilio. 14Quando moriamo, noi siamo come acqua versata per terra che non si può più raccogliere. Ma Dio non vuole la morte, anzi può dare disposizioni perché l'esiliato ritorni nella sua terra. 15Ad ogni modo, io sono venuta a dirti queste cose, o mio re, perché la gente mi ha messo paura. Pur essendo una tua povera serva, speravo che tu avresti seguito il mio consiglio. 16Pensavo che tu mi avresti ascoltata e liberata dalle mani di chi vuol eliminare me e il mio unico figlio dall'eredità di Dio. 17Quanto a me, ero certa che la parola del mio re mi sarebbe stata di aiuto, perché il mio re è come un angelo di Dio e sa distinguere il bene dal male. Il Signore tuo Dio sia sempre con te!
18Il re allora chiese alla donna:
- Adesso rispondimi con sincerità.
- Domanda pure, o re, - disse la donna.
19- C'è la mano di Ioab in tutto questo? - chiese Davide.
- Com'è vero che tu sei vivo, o mio re, tu cogli sempre nel segno. È proprio Ioab, il tuo generale, che mi ha ordinato di venire e mi ha suggerito tutte le parole che dovevo dirti. 20Ha fatto così per presentarti i fatti in forma diversa, ma tu sei sapiente come un angelo di Dio e capisci le cose di questo mondo.
21Davide fece chiamare Ioab e gli disse:
- Farò come suggerisci. Fa' tornare il giovane Assalonne.
22Ioab si inchinò fino a terra e lo ringraziò:
- Oggi, o mio re, hai usato comprensione con me, tuo servo, perché hai deciso secondo il mio suggerimento.
23Poi Ioab andò a Ghesur e ricondusse Assalonne a Gerusalemme. 24Il re ordinò che Assalonne andasse a casa sua senza presentarsi da lui. Così Assalonne andò a casa senza incontrarsi con il re.
Davide si riconcilia con Assalonne
25Non c'era in Israele un uomo più bello e più ammirato di Assalonne: dalla testa ai piedi non aveva alcun difetto. 26Ogni anno si faceva tagliare i capelli perché erano foltissimi. I capelli tagliati pesavano più di due chili secondo il peso ufficiale del re. 27Assalonne ebbe tre figli e una figlia di nome Tamar, una ragazza molto bella.
28Assalonne rimase a Gerusalemme due anni senza incontrarsi con il re. 29Due volte Assalonne mandò a chiamare Ioab per chiedergli di andare dal re: tutt'e due le volte Ioab non si fece vedere. 30Allora Assalonne disse ai suoi servi: 'Voi sapete dov'è il campo di Ioab? è vicino al mio: ora che l'orzo è maturo, andate a incendiario'.
I servi eseguirono l'ordine. 31Allora Ioab andò subito a casa di Assalonne a dirgli:
- Perché i tuoi servi hanno incendiato il mio campo?
32- Perché ti avevo chiamato e non sei venuto, - rispose Assalonne. - Volevo mandarti dal re a portargli questo mio messaggio: 'Per che scopo sono tornato da Ghesur? Era meglio che restassi là'. Io desidero vedere il re e, se egli giudica che io sia colpevole, mi condanni a morte. 33Ioab andò a riferire tutto al re e il re chiamò Assalonne. Quando entrò dal re, Assalonne si inchinò fino a terra e il re lo baciò.
▲ Assalonne prepara la ribellione
1In seguito Assalonne si procurò un carro tirato da cavalli e una guardia personale di cinquanta uomini. 2Ogni mattina Assalonne si fermava sul bordo della strada, appena fuori della porta di Gerusalemme. Quando arrivava qualcuno che andava dal re per avere una sentenza su una lite, Assalonne lo chiamava e gli domandava:
- Da che città vieni?
- Vengo dalla tale città del territorio del nord, - rispondeva quello.
3 - Vedi, - diceva Assalonne, - certamente le tue ragioni sono giuste e legittime ma, a corte, nessuno ti ascolterà.
4E aggiungeva:
- Se mettessero me giudice in questo paese, io renderei giustizia a chiunque venisse per una lite o un processo.
5Qualcuno si avvicinava e s'inchinava davanti ad Assalonne fino a terra. Allora lui stendeva la mano per farlo alzare, lo abbracciava e lo baciava. 6Faceva così con tutti quelli che dal nord, dal territorio d'Israele, venivano dal re per un processo. In questo modo si guadagnava la simpatia di tutta la gente del nord.
7Dopo quattro anni Assalonne disse al re:
- Vorrei andare a Ebron, per mantenere la solenne promessa che ho fatto al Signore, 8quando ero a Ghesur presso gli Aramei. Ho promesso al Signore un sacrificio di ringraziamento, se mi avesse fatto tornare a Gerusalemme.
9- Va' pure in pace, - gli rispose il re. Assalonne andò a Ebron. 10Mandò messaggeri a tutte le tribù del nord con quest'ordine: 'Quando verrà dato il segnale con le trombe, annunziate che Assalonne è diventato re a Ebron'. 11Duecento uomini erano andati con Assalonne da Gerusalemme a Ebron. Erano stati invitati da lui, ma essi erano all'oscuro dei suoi progetti e del tutto innocenti. 12Assalonne mandò a chiamare anche Achitofel, il Ghilonita, nella sua città di Ghilo, dove stava compiendo sacrifici: Achitofel era uno dei consiglieri di Davide. La congiura si rafforzava: i seguaci di Assalonne andavano aumentando.
Davide fugge da Gerusalemme
13A questo punto Davide fu informato che gli Israeliti del nord parteggiavano per Assalonne. 14Egli convocò tutti i suoi collaboratori che si trovavano a Gerusalemme e disse:
- Dobbiamo fuggire: non abbiamo possibilità di salvarci da Assalonne. Facciamo in fretta; egli sta per arrivare e, se ci trova qui, sarà la nostra fine e il massacro dei cittadini.
15 - Siamo ai tuoi ordini, - risposero tutti; - faremo come decidi tu.
16Il re, con i suoi familiari, lasciò la reggia a piedi e affidò la custodia del palazzo a dieci concubine. 17Tutti gli altri, insieme con il re, andarono a piedi fino all'ultima casa della città e là si fermarono. 18Sfilarono davanti a Davide i suoi collaboratori, i Cretei e i Peletei della sua guardia e tutti i seicento uomini provenienti dalla città di Gat che l'avevano seguito. 19Quando vide il loro capo, Ittai di Gat, il re Davide gli disse:
- Perché vuoi venire anche tu con noi? Torna in città e mettiti con l'altro re, tu sei un forestiero e per di più sei già in esilio dalla tua patria. 20Sei arrivato qui da poco tempo, e dovrei subito farti ripartire insieme con me, quando neppure io so dove andrò? Torna indietro con tutti i tuoi uomini, e il Signore ti ricambi con bontà e fedeltà.
21 - Giuro per il Signore e per la tua vita, o mio re, - rispose Ittai, - che io sarò sempre dove sarai tu, nella vita e nella morte.
22 - Allora avanti, - rispose Davide. Ittai si mise in marcia con i suoi soldati e le loro famiglie. 23Tutta la gente piangeva forte mentre passava accanto a Davide. Infine Davide attraversò il torrente Cedron, e con tutti quelli che lo accompagnavano prese la strada verso il deserto. 24Il sacerdote Zadok, con tutti i leviti, aveva portato l'arca dell'alleanza di Dio. La collocarono davanti al popolo ed Ebiatar offrì sacrifici finché tutto il popolo non uscì dalla città. 25Il re Davide disse a Zadok: 'Riporta in città l'arca di Dio. Se il Signore mi tratterà con bontà, mi farà ritornare e potrò rivedere l'arca e il suo santuario. 26Se invece non gli sarò più gradito, egli faccia di me secondo la sua volontà'.
27Poi disse ancora al sacerdote Zadok:
'Vedi, è meglio che torniate in città in pace, tu con tuo figlio Achimaaz ed Ebiatar con suo figlio Gionata. 28Fate attenzione: io mi fermerò nel deserto dove si attraversa il fiume, fino a quando non avrò ricevuto notizie da voi'.
29Zadok ed Ebiatar riportarono l'arca di Dio a Gerusalemme e si fermarono là.
Davide manda Cusai a spiare Assalonne
30Davide iniziò la salita del monte degli Ulivi. Camminava a capo coperto e a piedi scalzi e piangeva. Tutti quelli che l'accompagnavano avevano il capo coperto: camminavano e piangevano anche loro. 31Fu portata a Davide la notizia che Achitofel era passato dalla parte di Assalonne tra i congiurati ed egli pregò: 'O Signore, rendi vani i consigli che darà'. 32Quando Davide giunse sulla cima del monte dove si adorava Dio, gli venne incontro Cusai l'Archita, il suo consigliere. Aveva la veste strappata e il capo coperto di polvere in segno di dolore. 33Davide gli disse: 'Se tu vieni con me non mi sarai d'aiuto. 34Se invece, tornato in città, dirai ad Assalonne che ora ti metti al suo servizio come prima avevi fatto con me, allora potrai volgere in mio favore i consigli di Achitofel. 35In città potrai contare sui sacerdoti Zadok ed Ebiatar. Le notizie che avrai alla reggia le comunicherai a loro. 36Essi hanno con sé i loro figli: Zadok ha Achimaaz ed Ebiatar ha Gionata; vi servirete di loro per farmi giungere tutte le notizie'. 37Cusai, il consigliere di Davide, giunse a Gerusalemme nello stesso momento in cui vi arrivava anche Assalonne.
- Da che città vieni?
- Vengo dalla tale città del territorio del nord, - rispondeva quello.
3 - Vedi, - diceva Assalonne, - certamente le tue ragioni sono giuste e legittime ma, a corte, nessuno ti ascolterà.
4E aggiungeva:
- Se mettessero me giudice in questo paese, io renderei giustizia a chiunque venisse per una lite o un processo.
5Qualcuno si avvicinava e s'inchinava davanti ad Assalonne fino a terra. Allora lui stendeva la mano per farlo alzare, lo abbracciava e lo baciava. 6Faceva così con tutti quelli che dal nord, dal territorio d'Israele, venivano dal re per un processo. In questo modo si guadagnava la simpatia di tutta la gente del nord.
7Dopo quattro anni Assalonne disse al re:
- Vorrei andare a Ebron, per mantenere la solenne promessa che ho fatto al Signore, 8quando ero a Ghesur presso gli Aramei. Ho promesso al Signore un sacrificio di ringraziamento, se mi avesse fatto tornare a Gerusalemme.
9- Va' pure in pace, - gli rispose il re. Assalonne andò a Ebron. 10Mandò messaggeri a tutte le tribù del nord con quest'ordine: 'Quando verrà dato il segnale con le trombe, annunziate che Assalonne è diventato re a Ebron'. 11Duecento uomini erano andati con Assalonne da Gerusalemme a Ebron. Erano stati invitati da lui, ma essi erano all'oscuro dei suoi progetti e del tutto innocenti. 12Assalonne mandò a chiamare anche Achitofel, il Ghilonita, nella sua città di Ghilo, dove stava compiendo sacrifici: Achitofel era uno dei consiglieri di Davide. La congiura si rafforzava: i seguaci di Assalonne andavano aumentando.
Davide fugge da Gerusalemme
13A questo punto Davide fu informato che gli Israeliti del nord parteggiavano per Assalonne. 14Egli convocò tutti i suoi collaboratori che si trovavano a Gerusalemme e disse:
- Dobbiamo fuggire: non abbiamo possibilità di salvarci da Assalonne. Facciamo in fretta; egli sta per arrivare e, se ci trova qui, sarà la nostra fine e il massacro dei cittadini.
15 - Siamo ai tuoi ordini, - risposero tutti; - faremo come decidi tu.
16Il re, con i suoi familiari, lasciò la reggia a piedi e affidò la custodia del palazzo a dieci concubine. 17Tutti gli altri, insieme con il re, andarono a piedi fino all'ultima casa della città e là si fermarono. 18Sfilarono davanti a Davide i suoi collaboratori, i Cretei e i Peletei della sua guardia e tutti i seicento uomini provenienti dalla città di Gat che l'avevano seguito. 19Quando vide il loro capo, Ittai di Gat, il re Davide gli disse:
- Perché vuoi venire anche tu con noi? Torna in città e mettiti con l'altro re, tu sei un forestiero e per di più sei già in esilio dalla tua patria. 20Sei arrivato qui da poco tempo, e dovrei subito farti ripartire insieme con me, quando neppure io so dove andrò? Torna indietro con tutti i tuoi uomini, e il Signore ti ricambi con bontà e fedeltà.
21 - Giuro per il Signore e per la tua vita, o mio re, - rispose Ittai, - che io sarò sempre dove sarai tu, nella vita e nella morte.
22 - Allora avanti, - rispose Davide. Ittai si mise in marcia con i suoi soldati e le loro famiglie. 23Tutta la gente piangeva forte mentre passava accanto a Davide. Infine Davide attraversò il torrente Cedron, e con tutti quelli che lo accompagnavano prese la strada verso il deserto. 24Il sacerdote Zadok, con tutti i leviti, aveva portato l'arca dell'alleanza di Dio. La collocarono davanti al popolo ed Ebiatar offrì sacrifici finché tutto il popolo non uscì dalla città. 25Il re Davide disse a Zadok: 'Riporta in città l'arca di Dio. Se il Signore mi tratterà con bontà, mi farà ritornare e potrò rivedere l'arca e il suo santuario. 26Se invece non gli sarò più gradito, egli faccia di me secondo la sua volontà'.
27Poi disse ancora al sacerdote Zadok:
'Vedi, è meglio che torniate in città in pace, tu con tuo figlio Achimaaz ed Ebiatar con suo figlio Gionata. 28Fate attenzione: io mi fermerò nel deserto dove si attraversa il fiume, fino a quando non avrò ricevuto notizie da voi'.
29Zadok ed Ebiatar riportarono l'arca di Dio a Gerusalemme e si fermarono là.
Davide manda Cusai a spiare Assalonne
30Davide iniziò la salita del monte degli Ulivi. Camminava a capo coperto e a piedi scalzi e piangeva. Tutti quelli che l'accompagnavano avevano il capo coperto: camminavano e piangevano anche loro. 31Fu portata a Davide la notizia che Achitofel era passato dalla parte di Assalonne tra i congiurati ed egli pregò: 'O Signore, rendi vani i consigli che darà'. 32Quando Davide giunse sulla cima del monte dove si adorava Dio, gli venne incontro Cusai l'Archita, il suo consigliere. Aveva la veste strappata e il capo coperto di polvere in segno di dolore. 33Davide gli disse: 'Se tu vieni con me non mi sarai d'aiuto. 34Se invece, tornato in città, dirai ad Assalonne che ora ti metti al suo servizio come prima avevi fatto con me, allora potrai volgere in mio favore i consigli di Achitofel. 35In città potrai contare sui sacerdoti Zadok ed Ebiatar. Le notizie che avrai alla reggia le comunicherai a loro. 36Essi hanno con sé i loro figli: Zadok ha Achimaaz ed Ebiatar ha Gionata; vi servirete di loro per farmi giungere tutte le notizie'. 37Cusai, il consigliere di Davide, giunse a Gerusalemme nello stesso momento in cui vi arrivava anche Assalonne.
▲ Davide e Ziba
1Davide aveva appena superato la cima del monte, quando gli venne incontro Ziba, il servo di Mefibaal. Aveva con sé due asini sellati carichi di duecento forme di pane, cento grappoli di uva secca, un centinaio di frutti di stagione e un otre di vino. 2 - Che fai con quella roba? - gli chiese Davide.
- Gli asini servono a voi per cavalcare, - rispose Ziba, - pane e uva sono per dar da mangiare ai tuoi uomini e il vino per bere quando saranno stanchi nel deserto.
3 - Ma dov'è il tuo padrone? - domandò Davide.
- È rimasto a Gerusalemme, - rispose Ziba al re. - Egli pensa che ora gli Israeliti del nord gli restituiranno il regno che fu di suo padre. 4 - Se è così, - rispose Davide, - le proprietà di Mefibaal sono tue.
- Grazie, - rispose Ziba con un inchino, - spero di aver sempre il tuo favore, o re.
Simei maledice Davide
5Davide arrivò a Bacurim. Un uomo, un certo Simei figlio di Ghera, un lontano parente di Saul, si fece avanti per maledire Davide; 6lanciava sassi contro il re e i suoi collaboratori, nonostante la gente e i soldati che circondavano Davide da ogni parte. 7Simei gridava continuamente: 'Assassino! delinquente! vattene via! 8Ora il Signore ti fa pagare il sangue che tu hai sparso nella famiglia di Saul. Hai portato via il regno a Saul e ora il Signore lo dà ad Assalonne, un figlio tuo. Questa disgrazia te la sei cercata, assassino!'.
9Abisai figlio di Zeruia disse a Davide:
- Questo disgraziato non deve maledire il re. Lasciami andare a tagliargli la testa.
10 - No, - disse Davide ad Abisai e Ioab figli di Zeruia; - io non sono del vostro parere. Quest'uomo mi maledice perché così vuole il Signore e nessuno può chiedergliene conto. 11Rivolto ad Abisai e a tutti i suoi, Davide aggiunse:
- Perfino un mio figlio, che io ho messo al mondo, cerca di togliermi la vita. Perché vi meravigliate di questo Beniaminita? Lasciate che mi maledica, il Signore gliel'ha ordinato. 12E forse il Signore vedrà il mio dolore e un giorno mi darà felicità in cambio della maledizione di oggi. 13Davide e i suoi continuarono il cammino. Simei camminava più in alto sul monte, di fianco a loro. Continuava a maledire, a lanciar sassi e a buttar terra contro tutti. 14Quando arrivarono presso il fiume Giordano il re e i suoi erano sfiniti e si fermarono a riposare.
Cusai incontra Assalonne
15Assalonne, con tutti i suoi seguaci del nord, era entrato in Gerusalemme e Achitofel era con lui. 16Quando Cusai l'Archita, il consigliere di Davide, incontrò Assalonne, gli gridò: - Viva, viva il re!
17 - Dov'è finita la tua fedeltà verso il tuo amico? - gli chiese Assalonne. - Perché non hai seguito Davide?
18 - Non l'ho seguito, - rispose Cusai, - perché il Signore, tutta la gente e gli Israeliti del nord hanno scelto te e anch'io sono con te. 19Io poi non seguo uno qualsiasi, ma il figlio del mio amico Davide. Come prima ho servito tuo padre, ora servirò te!
Assalonnee le concubine di Davide
20Assalonne disse ad Achitofel: - Discutete quel che ora dobbiamo fare. 21Achitofel rispose ad Assalonne: - Per prima cosa va' con le concubine di tuo padre, quelle che ha lasciato a custodia della reggia. Così la gente saprà che hai fatto un affronto a tuo padre e i tuoi sostenitori saranno incoraggiati. 22Perché il fatto fosse noto a tutti fu posta una tenda sul tetto della reggia e là Assalonne andò con le concubine di suo padre. 23A quei tempi un consiglio di Achitofel era considerato come voce di Dio: si comportavano così tanto Assalonne quanto Davide.
▲ Cusai contrasta un consiglio di Achitofel
1Achitofel fece ad Assalonne questa proposta: - Sceglierò dodicimila uomini e andrò all'inseguimento di Davide questa notte stessa. 2Gli piomberò addosso mentre è sfinito e depresso. Lui avrà paura e tutti i suoi uomini fuggiranno. Ucciderò soltanto lui. 3Quando sarà morto, tutti verranno in pace dalla tua parte, come un tempo tutti andarono da lui. 4La proposta di Achitofel sembrò buona ad Assalonne e a tutti i responsabili delle tribù del nord. 5Ma Assalonne aggiunse:
- Chiamate anche Cusai l'Archita e sentiamo il suo parere.
6Cusai venne. Assalonne gli espose il piano di Achitofel e gli chiese:
- Facciamo così o hai altro da proporre? 7Cusai rispose:
- Secondo me, la proposta di Achitofel questa volta non è buona. 8Tu conosci tuo padre e il valore dei suoi uomini. Ora sono inferociti come un'orsa selvaggia alla quale han portato via i piccoli. Tuo padre è pratico di guerre e non avrà l'imprudenza di passare la notte con gli altri. 9Adesso è certamente nascosto in una grotta o in qualche altro posto. Se all'inizio dello scontro cade qualcuno dei tuoi, si diffonderà la notizia che le tue truppe sono state battute. 10Allora, anche il più coraggioso fra i tuoi, anche un leone, si perderebbe d'animo. Tutti sanno come sono forti tuo padre e i suoi uomini. 11Il mio consiglio è questo: raduna soldati da tutto il territorio d'Israele, da Dan a nord fino a Bersabea a sud, prepara un esercito numeroso come la sabbia del mare e poi guidalo tu stesso. 12A questo modo potremo affrontare Davide dovunque egli sia. Come la rugiada copre il terreno, così noi gli saremo addosso da ogni parte: nessuno si salverà, né lui né i suoi uomini. 13Se anche si fosse rifugiato dentro una città, avremo forze sufficienti per trascinare con funi la città intera dentro un fiume e potremo spazzarla via senza lasciare nemmeno un pezzo di muro. 14Assalonne e tutti i suoi decisero che la proposta di Cusai era migliore di quella di Achitofel. In realtà il Signore aveva deciso di far respingere la saggia proposta di Achitofel per condurre Assalonne alla rovina.
Davide attraversa il Giordano
15Cusai andò a riferire ai sacerdoti Zadok ed Ebiatar sia quel che Achitofel aveva consigliato ad Assalonne e ai responsabili del nord, sia quel che aveva proposto lui stesso. 16E aggiunse: 'Fate subito sapere tutto a Davide. Ditegli di non passare la notte al di qua del Giordano, ma di andare al di là; altrimenti sarà la fine per lui e tutti i suoi'. 17Gionata e Achimaaz stavano in attesa presso la fonte di Roghel (fonte del Lavandaio). Una serva portò loro le notizie da trasmettere al re Davide. Fecero così per non entrare e uscire dalla città e farsi vedere. 18Ma un ragazzo li vide e lo riferì ad Assalonne. Essi se ne accorsero, andarono in fretta fino a Bacurim, entrarono in casa di un tale e si calarono nel pozzo che era nel cortile. 19La moglie coprì con una coperta l'imboccatura del pozzo, vi sparse sopra del grano e così non si vedeva niente. 20Le guardie di Assalonne vennero dalla donna e le chiesero:
- Dove sono Gionata e Achimaaz?
- Sono passati al di là della cisterna, - rispose la donna.
Le guardie li cercarono inutilmente e tornarono a Gerusalemme. 21Dopo che se ne furono andate, i due uscirono dal pozzo e andarono a portare le informazioni al re Davide. Gli riferirono il piano di Achitofel e conclusero: 'Attraversa al più presto il fiume'. 22Davide e tutti i suoi uomini attraversarono il Giordano. All'alba erano passati tutti. 23Quando Achitofel vide che il suo consiglio non era stato ascoltato, sellò l'asino e tornò a casa nella sua città. Mise in ordine le cose sue, poi s'impiccò. Fu sepolto nella tomba di famiglia.
Davide a Macanaim
24Davide era giunto a Macanaim, quando Assalonne con tutti gli uomini del nord attraversò il Giordano. 25Al posto di Ioab, egli aveva messo a capo dell'esercito un certo Amasa, figlio di un Israelita di nome Itra, che aveva sposato Abigail, figlia di Nacas, sorella di Zeruia madre di Ioab.
26Assalonne e il suo esercito si accamparono nella regione di Galaad.
27A Macanaim vennero in aiuto a Davide: Sobi figlio di Nacas che veniva da Rabba capitale degli Ammoniti, Machir figlio di Ammiel della città di Lodebar e Barzillai della città di Roghelim nel Galaad. 28Essi gli portarono brande, coperte, stoviglie, grano, orzo, farina, grano abbrustolito, fave, lenticchie, 29miele, burro, formaggio di vacca e di pecora. Portarono questi viveri a Davide e ai suoi uomini perché avevano pensato: 'Questa gente ha attraversato il deserto: dev'essere sfinita, affamata e assetata'.
▲ L'esercito di Assalonne è sconfitto
1Davide passò in rassegna i suoi uomini e nominò i comandanti delle squadre di mille e di cento. 2Divise l'esercito in tre parti: mise una parte delle truppe sotto il comando di Ioab, un'altra sotto Abisai, fratello di Ioab figlio di Zeruia, e un'altra al comando di Ittai di Gat. Poi annunziò ai soldati: - Verrò anch'io in battaglia con voi. 3Ma tutti rifiutarono dicendo:
- No, tu non devi venire con noi. Al nemico importa poco se fuggiremo tutti; non gl'importa se ucciderà una metà di noi. Tu da solo, invece, sei importante come diecimila di noi. È meglio che tu resti in città: potrai assicurarci rinforzi.
4 - Bene, - rispose il re, - farò come dite voi.
Davide si mise sulla porta della città mentre le sue truppe uscivano in squadre di mille e di cento. 5Egli diede a Ioab, Abisai e Ittai quest'ordine: 'Per rispetto a me non fate del male al giovane Assalonne'. Tutti udirono quest'ordine dato ai comandanti a proposito di Assalonne.
6L'esercito uscì in aperta campagna contro le truppe degli Israeliti del nord. La battaglia si svolse nelle foreste del territorio di Efraim 7e l'esercito degli Israeliti fu vinto da quello di Davide. Fu una grave sconfitta: morirono in quel giorno ventimila uomini. 8La battaglia si svolse in una zona molto estesa: in quel giorno ne morirono di più dispersi nella foresta che uccisi con le armi.
Ioab uccide Assalonne
9Ad un certo punto Assalonne si trovò quasi circondato da alcuni soldati della guardia di Davide. Egli era sul suo mulo, e il mulo andò a infilarsi sotto i rami di una grande quercia e i capelli di Assalonne rimasero impigliati nei rami. Il mulo andò avanti ma egli rimase sospeso a mezz'aria. 10Un soldato lo vide e avvisò Ioab:
- Ho visto Assalonne impigliato ai rami di una quercia.
11 - Se l'hai visto, perché non l'hai colpito? - disse Ioab all'uomo che gli aveva portato la notizia. - In compenso ti avrei dato dieci pezzi d'argento e una cintura.
12 - Se anche me ne avessero offerti mille, - rispose quell'uomo, - non avrei mai osato colpire il figlio del re. Abbiamo sentito tutti l'ordine che il re ha dato a te, ad Abisai e a Ittai: 'State attenti: nessuno faccia del male al giovane Assalonne'. 13Se l'avessi colpito e poi inventato una bugia, il re sarebbe venuto a saperlo e tu non mi avresti certo difeso.
14 - Perché sto a perder tempo con te? - tagliò corto Ioab. Prese in mano tre bastoni a punta e andò a piantarli nel petto di Assalonne che era ancora vivo, imprigionato tra i rami. 15I dieci giovani soldati che portavano le armi di Ioab circondarono Assalonne, lo colpirono e lo fecero morire. 16Ioab fece suonare le trombe per dar fine alla battaglia e i soldati cessarono l'inseguimento dei nemici. 17Poi raccolsero il corpo di Assalonne, lo gettarono in una grande fossa nella foresta e vi posero sopra un grande mucchio di pietre. Tutti gli uomini del nord fuggirono verso le loro terre. 18Quando era in vita, Assalonne si era fatto costruire un monumento funebre nella valle del Re, perché pensava: 'Non ho figli che pensino alla mia memoria'. Perciò egli aveva dato il suo nome a quella stele, che ancor oggi si chiama 'Monumento di Assalonne'.
La notizia della morte di Assalonne
19Achimaaz figlio di Zadok disse:
- Il Signore ha fatto giustizia liberando il re dai suoi nemici. Corro ad annunziargli la bella notizia.
20 - Andrai un'altra volta, non oggi, - gli disse Ioab, - perché non è giorno di belle notizie: oggi è morto il figlio del re.
21Ioab disse allora a un soldato etiope:
- Va' tu a riferire al re tutto ciò che hai visto. L'Etiope si inchinò e partì di corsa.
22Achimaaz figlio di Zadok disse ancora a Ioab:
- Sia quel che sia, corro anch'io dietro all'Etiope.
- Perché mai vuoi andare, figlio mio? - rispose Ioab. - Dare questa notizia non ti porterà nessun vantaggio.
23 - In ogni modo io voglio andare, - replicò.
- E allora va', - rispose Ioab.
Achimaaz prese di corsa la strada della pianura del Giordano e così sorpassò l'Etiope.
24Davide intanto era seduto nell'atrio della porta della città. La sentinella era salita in cima alle mura, sopra la porta; si guardò attorno e vide un uomo, solo, che correva. 25Gridò per avvisare il re ed egli rispose:
- Se è solo, la notizia è buona.
Intanto l'uomo si avvicinava sempre più. 26La sentinella vide un altro uomo che correva e gridò al portiere:
- Vedo un altro uomo, solo, che corre. E il re commentò:
- Anche lui avrà buone notizie.
27 - Ora lo vedo bene, - disse la sentinella; - il primo uomo, dal modo come corre, sembra Achimaaz figlio di Zadok.
- È un uomo buono, - disse Davide, - viene certamente con una buona notizia.
28Achimaaz, arrivato, gridò: - Salve!
Poi si inchinò fino a terra e proseguì: - Sia benedetto il Signore tuo Dio: egli ha messo in tuo potere quelli che si erano ribellati a te, o re.
29 - E il ragazzo? - chiese il re. - Assalonne sta bene?
- Quando Ioab ci ha mandati, me e l'altro tuo soldato, - rispose Achimaaz, - ho visto una gran confusione, ma non so altro. 30 - Va bene, - rispose il re; - mettiti qui a fianco. Achimaaz si fece da parte e aspettò. 31Intanto arrivò l'Etiope e disse: - Buone notizie, mio re, oggi il Signore ha fatto giustizia liberandoti da quelli che erano insorti contro dite.
32 - E il ragazzo? - chiese il re. - Assalonne sta bene?
Il soldato etiope rispose:
- A tutti i nemici del re e a tutti quelli che tentano di fargli del male, accada quel che è accaduto a lui!
▲ La rivolta di Seba contro Davide
1Si trovava là, a Galgala, un certo Seba figlio di Bicri, della tribù di Beniamino, un poco di buono. Con la tromba egli chiamò a raccolta gli Israeliti del nord e gridò: 'Non abbiamo niente da spartire con la famiglia di Davide, non abbiamo nulla a che fare con questo figlio di lesse! Gente d'Israele, torniamo alle nostre tende'. 2Tutti quelli del nord allora abbandonarono Davide per seguire Seba figlio di Bicri. Ma gli uomini del territorio di Giuda rimasero fedeli a Davide: lo accompagnarono dal fiume Giordano fino a Gerusalemme. 3Arrivato nella sua reggia a Gerusalemme, Davide mandò a prendere le dieci concubine che aveva lasciato a custodire il palazzo. Le fece abitare in un ambiente sorvegliato, provvide al loro mantenimento, ma non ebbe più rapporti con loro. Rimasero rinchiuse fino alla loro morte e vissero come vedove. Ioab uccide Amasa
4Il re Davide ordinò ad Amasa: 'Raduna tutti i soldati del territorio di Giuda e dopo domani torna da me'. 5Amasa andò a eseguire l'ordine, ma non fece in tempo per la data fissata. 6Allora Davide disse ad Abisai: 'Adesso Seba figlio di Bicri è un pericolo più grave di Assalonne. Prendi le mie guardie e raggiungilo prima che trovi rifugio in qualche città fortificata e sfugga al nostro controllo'. 7Abisai partì da Gerusalemme con gli uomini comandati da Ioab, con i Cretei, con i Peletei e con i soldati di mestiere, per inseguire Seba figlio di Bicri. 8Quando arrivarono alla grande pietra presso Gabaon, incontrarono Amasa. Ioab indossava l'abito da guerra con la cintura allacciata e dalla cintura gli pendeva sul fianco il fodero con la spada. Proprio mentre egli incontrava Amasa la spada gli cadde a terra. 9Ioab salutò Amasa: 'Salve, fratello!' gli disse e intanto con la destra prese Amasa per la barba nel gesto di abbracciarlo. 10Amasa non badò alla spada che Ioab aveva raccolto con l'altra mano. Con un colpo solo Ioab colpì Amasa al ventre, fece uscire gli intestini dalla ferita e Amasa morì. Poi Ioab e Abisai, suo fratello, continuarono a inseguire Seba figlio di Bicri.
Fine della rivolta di Seba
11Uno dei soldati di Ioab era rimasto presso il cadavere di Amasa e diceva: 'Chi è dalla parte di Ioab e di Davide, si metta in marcia con Ioab'. 12Vide però che tutti si fermavano davanti al cadavere di Amasa, che giaceva sulla strada in una pozza di sangue. Allora lo trascinò in un campo sul lato della strada e gli buttò sopra una coperta perché, altrimenti, tutti quelli che arrivavano lì vicino si fermavano. 13Quando il corpo di Amasa fu tolto dalla strada, tutti proseguirono dietro Ioab all'inseguimento di Seba figlio di Bicri. 14Seba aveva attraversato il territorio delle tribù del nord fino ad Abel- Bet- Maaca, dove l'avevano accompagnato e si erano radunati i suoi seguaci. 15Ioab lo assediò in Abel- Bet- Maaca. I suoi uomini costruirono un terrapieno fino all'altezza della muraglia esterna e cominciarono tutti a colpire il muro per farlo cadere. 16Allora una donna, astuta, gridò dall'interno della città:
- Ascoltatemi, ascoltatemi! Dite a Ioab di avvicinarsi. Ho una cosa da dirgli.
17Ioab si avvicinò ed essa gli disse: - Sei proprio tu Ioab?
- Sì, sono io, - le rispose.
- Allora ascoltami bene, anche se sono una povera donna, - continuò.
- Ti ascolto, - disse Ioab.
18 - Una volta si usava dire, - riprese la donna: - 'Se dovete risolvere un problema, andate a interrogare quelli di Abel- Bet- Maaca'. 19La nostra città ha sempre amato la pace e rispettato i patti in Israele. Perché stai cercando di distruggere un'antica città d'Israele? Perché vuoi rovinare quel che appartiene al Signore?
20 Non ho nessuna intenzione di distruggere o di rovinare niente, rispose Ioab. - 21Il mio scopo è un altro. Cerco un uomo della regione montuosa di Efraim, un certo Seba figlio di Bicri che si è ribellato al re Davide. Se mi consegnate quell'uomo, lascio subito la città.
- Se è così, - rispose la donna, - ti lanceremo la sua testa dalle mura.
22La donna parlò con saggezza agli abitanti della città, ed essi tagliarono la testa a Seba figlio di Bicri e la gettarono a Ioab.
Allora Ioab fece dare il segnale con la tromba, l'assedio fu tolto e tutti tornarono a casa. Ioab tornò a Gerusalemme dal re.
Altra lista dei funzionari di Davide
23Ioab era il comandante di tutto l'esercito d'Israele. Benaia figlio di Ioiada era il comandante dei Cretei e dei Peletei della guardia. 24Adoram era a capo dei lavori forzati. Giosafat figlio di Achilud era l'archivista. 25Seraia era segretario. Zadok ed Ebiatar erano sacerdoti. 26Anche Ira, della città di Iair, era un sacerdote di Davide.
▲ I Gabaoniti e i discendenti di Saul
1Durante il regno di Davide vi fu una lunghissima carestia, che durò tre anni. Davide interrogò su questo fatto il Signore. Dal Signore ebbe questa risposta: 'La colpa è di Saul e della sua famiglia, perché hanno messo a morte i Gabaoniti'. 2I Gabaoniti non erano Israeliti, erano superstiti degli Amorrei. Anticamente, gli Israeliti avevano fatto un accordo con loro, ma poi Saul, nel suo zelo per la causa delle tribù di Giuda e d'Israele, aveva cercato di farli morire. Davide mandò a chiamare i Gabaoniti e chiese loro: 3 - Che cosa posso fare per voi? Come posso riparare i torti da voi ricevuti in modo che voi possiate benedire il popolo del Signore?
4I Gabaoniti risposero:
- Il nostro conflitto con la famiglia di Saul non si risolve con il denaro, né con la morte di una persona qualsiasi in Israele.
- Che cosa proponete allora? - chiese Davide. - Io lo farò.
5l Gabaoniti risposero:
- Saul voleva eliminarci e ucciderci, voleva farci sparire da tutto il territorio d'Israele. 6Ma ora consegnaci sette tra i suoi discendenti e noi li impiccheremo alla presenza del Signore a Gabaa, la città di Saul, l'uomo che il Signore aveva scelto.
- Ve li consegnerò, - rispose Davide.
7Il re risparmiò Mefibaal figlio di Gionata e nipote di Saul, per rispettare il patto di amicizia che Gionata e Davide avevano concluso tra loro davanti al Signore con giuramento. 8Prese invece Armoni e Mefiboset, i due figli che erano nati a Saul da Rizpa figlia di Aia. Prese anche i cinque figli nati da Mikal figlia di Saul, moglie di Adriel figlio di Barzillai della città di Abel-Mecola. 9Davide consegnò questi sette ai Gabaoniti ed essi li impiccarono sul monte alla presenza del Signore. Essi morirono tutti insieme. Erano i primi giorni in cui cominciava la mietitura dell'orzo. 10Rizpa figlia di Aia andò sulla roccia dov'erano i cadaveri, si fece un riparo con una tela di sacco e rimase là dall'inizio della mietitura dell'orzo fino a quando dal cielo non cadde sui cadaveri la pioggia autunnale. Di giorno teneva lontani dai corpi gli uccelli del cielo e di notte le fiere della campagna. 11Davide venne a sapere quel che faceva Rizpa, figlia della concubina di Saul, Aia. 12Allora il re andò a Iabes di Galaad e si fece dare dai padroni della città le ossa di Saul e di suo figlio Gionata. Queste ossa erano custodite là perché quelli di Iabes avevano preso i cadaveri di Saul e di Gionata dalla piazza di Betsean, dove i Filistei li avevano appesi dopo aver sconfitto Saul sui monti di Gelboe. 13Davide si fece dare i resti di Saul e di Gionata suo figlio e li unì a quelli dei sette impiccati dai Gabaoniti. 14Li fece seppellire nella tomba di Kis padre di Saul, a Zela, nel territorio della tribù di Beniamino.
Quando l'ordine del re fu eseguito, Dio fece cessare la carestia nel paese.
Combattimenti contro i Filistei
(vedi 1 Cronache 20, 4- 8)
15Ci fu un'altra battaglia tra i Filistei e gli Israeliti. Davide, con i suoi uomini, andò contro i Filistei, ma, a un certo punto, si sentì molto stanco. 16Un Filisteo, Isbi-Benob, discendente dei giganti refaiti, decise di uccidere Davide. Aveva un'armatura nuova e la punta di bronzo della sua lancia pesava più di tre chili. 17Ma Abisai, figlio di Zeruia, venne in aiuto al re, colpì il soldato filisteo e l'uccise. Quel giorno i soldati di Davide lo scongiurarono di non uscire più in battaglia con loro per evitare il pericolo che venisse spenta la sua dinastia in Israele. 18In un'altra battaglia contro i Filistei a Gob, Sibbecai della città di Cusa uccise Saf, un altro dei Refaiti. 19In un'altra battaglia a Gob contro i Filistei, Elcanan figlio di lari, originario di Betlemme, uccise Golia della città di Gat. La lancia di questo Filisteo era grossa come la sbarra di un telaio. 20Un'altra battaglia si svolse a Gat. Tra i nemici c'era un altro dei Refaiti, che aveva sei dita alle mani e ai piedi, ventiquattro in tutto. 21Gli piaceva litigare e si mise a insultare gli Israeliti, ma fu ucciso da Gionata, figlio del fratello di Davide, Simea. 22Questi quattro Filistei erano tutti discendenti dei Refaiti che abitavano a Gat. Morirono per mano di Davide o delle sue truppe.
▲ Davide ringrazia il Signore
1Davide, quando il Signore lo ebbe liberato dalle mani di Saul e da tutti i nemici, rivolse al Signore questo canto:
2 'Il Signore è mia salvezza,
mia roccia invincibile,
mio liberatore, mio Dio.
3 In lui ho un rifugio sicuro,
egli mi difende come uno scudo:
é la forza che mi salva.
4 Lode al Signore! Io l'ho invocato
ed egli mi ha salvato dai nemici.
5Mi avevano avvolto legami di morte,
fiumi impetuosi mi avevano sommerso.
6Mi stringevano legami infernali,
trappole mortali mi aspettavano.
7 Nell'angoscia ho invocato il Signore,
ho gridato aiuto verso il mio Dio.
Dal suo tempio ha udito la mia voce,
il mio grido è giunto al suo orecchio.
8Un terremoto scosse la terra,
tremarono i monti dalle fondamenta,
sussultarono per la collera di Dio.
9Fumo usciva dalle sue narici,
dalla sua bocca un fuoco divorante,
un getto di carboni ardenti.
10 Inclinò il cielo e discese,
una nube scura sotto i suoi piedi.
11 Portato da un cherubino
volava rapido sulle ali del vento.
12 S'avvolgeva di un velo di tenebre
tra nere nuvole cariche d'acqua.
13 Davanti a lui una folgore squarciava le nubi
con grandine e carboni infuocati.
14E il Signore tuonò dal cielo,
l'Altissimo fece udire la sua voce.
15 Scagliò frecce tutt'intorno,
moltiplicò fulmini ai quattro venti.
16Allora apparve il fondo dei mari,
si scoprirono le fondamenta del mondo,
davanti alle tue minacce, Signore,
davanti alla tempesta della tua collera.
17 Dal cielo stese la mano e m'afferrò,
mi tirò fuori dalle acque profonde;
18mi salvò da tremendi nemici,
da avversari più forti di me.
19 Mi avevano assalito quand'ero già a terra,
ma il Signore mi aiutò e mi sostenne.
20Mi liberò e mi condusse in campo aperto,
e mi salvò perché mi vuole bene.
21Il Signore ha premiato la mia fedeltà,
ha ricompensato la mia innocenza.
22Perché ho seguito le vie del Signore,
non mi sono allontanato dal mio Dio.
23Ho sempre tenuto presenti le sue leggi,
non ho mai ignorato i suoi decreti.
24Davanti a lui sono stato irreprensibile,
sempre attento a non peccare.
25Il Signore ha premiato la mia fedeltà,
la mia innocenza di fronte a lui.
26Con chi è fedele, tu sei fedele
e con l'onesto anche tu sei onesto.
27Con chi è puro, tu sei puro,
ma con i malvagi sai essere astuto.
28Signore, tu liberi gli oppressi
e schiacci l'orgoglio dei superbi.
29Signore, tu dai luce alla mia lampada;
mio Dio, tu rischiari le mie tenebre.
30Col tuo aiuto respingo un esercito,
con te, mio Dio, scavalco anche le mura.
31Perfetto è l'agire di Dio!
La sua parola è degna di fede.
Egli è scudo per chi in lui si rifugia.
32 Chi è Dio, se non il Signore?
Chi è la roccia, se non il nostro Dio?
33È Dio che mi riempie di forza
e fa più sicuro il mio cammino;
34 mi rende agile come un cervo,
capace di star ritto sui monti.
35Addestra le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tendere l'arco più duro.
36 Signore, mi hai protetto e salvato,
con il tuo braccio mi hai sostenuto:
mi hai esaudito e reso forte.
37 Mi hai fatto avanzare a grandi passi,
i miei piedi non hanno inciampato.
38Ho inseguito i miei nemici, li ho raggiunti,
non sono tornato prima d'averli sconfitti.
39Li ho abbattuti e non potranno rialzarsi,
sono caduti sotto i miei piedi.
40Mi dai forze per la battaglia,
sotto di me pieghi gli avversari.
41Metti in fuga i nemici, mi voltano le spalle,
distruggo quelli che mi odiano.
42 Gridano aiuto, ma nessuno li salva,
invocano il Signore e lui non risponde.
43Li ho ridotti come polvere al vento,
li ho schiacciati come fango dei sentieri.
44 Mi hai liberato da un popolo in rivolta;
mi hai messo a capo delle nazioni;
popoli nuovi mi sono sottomessi.
45A una mia parola, essi ubbidiscono,
gente estranea si inchina davanti a me.
46 Gli stranieri si perdono d'animo,
escono tremanti dalle loro fortezze.
47Viva il Signore! Benedetto il mio difensore!
A Dio il trionfo, al mio salvatore!
48Tu mi hai dato, Dio, la rivincita:
mi hai sottomesso i popoli;
49 dai miei avversari mi hai salvato,
mi hai fatto trionfare sugli oppressori.
50Ora, Signore, ti loderò fra le nazioni,
canterò inni alla tua gloria.
51Egli ha dato al re una grande vittoria:
questo è il suo amore per l'uomo che ha
scelto,
per Davide e i suoi discendenti, in eterno'.
2 'Il Signore è mia salvezza,
mia roccia invincibile,
mio liberatore, mio Dio.
3 In lui ho un rifugio sicuro,
egli mi difende come uno scudo:
é la forza che mi salva.
4 Lode al Signore! Io l'ho invocato
ed egli mi ha salvato dai nemici.
5Mi avevano avvolto legami di morte,
fiumi impetuosi mi avevano sommerso.
6Mi stringevano legami infernali,
trappole mortali mi aspettavano.
7 Nell'angoscia ho invocato il Signore,
ho gridato aiuto verso il mio Dio.
Dal suo tempio ha udito la mia voce,
il mio grido è giunto al suo orecchio.
8Un terremoto scosse la terra,
tremarono i monti dalle fondamenta,
sussultarono per la collera di Dio.
9Fumo usciva dalle sue narici,
dalla sua bocca un fuoco divorante,
un getto di carboni ardenti.
10 Inclinò il cielo e discese,
una nube scura sotto i suoi piedi.
11 Portato da un cherubino
volava rapido sulle ali del vento.
12 S'avvolgeva di un velo di tenebre
tra nere nuvole cariche d'acqua.
13 Davanti a lui una folgore squarciava le nubi
con grandine e carboni infuocati.
14E il Signore tuonò dal cielo,
l'Altissimo fece udire la sua voce.
15 Scagliò frecce tutt'intorno,
moltiplicò fulmini ai quattro venti.
16Allora apparve il fondo dei mari,
si scoprirono le fondamenta del mondo,
davanti alle tue minacce, Signore,
davanti alla tempesta della tua collera.
17 Dal cielo stese la mano e m'afferrò,
mi tirò fuori dalle acque profonde;
18mi salvò da tremendi nemici,
da avversari più forti di me.
19 Mi avevano assalito quand'ero già a terra,
ma il Signore mi aiutò e mi sostenne.
20Mi liberò e mi condusse in campo aperto,
e mi salvò perché mi vuole bene.
21Il Signore ha premiato la mia fedeltà,
ha ricompensato la mia innocenza.
22Perché ho seguito le vie del Signore,
non mi sono allontanato dal mio Dio.
23Ho sempre tenuto presenti le sue leggi,
non ho mai ignorato i suoi decreti.
24Davanti a lui sono stato irreprensibile,
sempre attento a non peccare.
25Il Signore ha premiato la mia fedeltà,
la mia innocenza di fronte a lui.
26Con chi è fedele, tu sei fedele
e con l'onesto anche tu sei onesto.
27Con chi è puro, tu sei puro,
ma con i malvagi sai essere astuto.
28Signore, tu liberi gli oppressi
e schiacci l'orgoglio dei superbi.
29Signore, tu dai luce alla mia lampada;
mio Dio, tu rischiari le mie tenebre.
30Col tuo aiuto respingo un esercito,
con te, mio Dio, scavalco anche le mura.
31Perfetto è l'agire di Dio!
La sua parola è degna di fede.
Egli è scudo per chi in lui si rifugia.
32 Chi è Dio, se non il Signore?
Chi è la roccia, se non il nostro Dio?
33È Dio che mi riempie di forza
e fa più sicuro il mio cammino;
34 mi rende agile come un cervo,
capace di star ritto sui monti.
35Addestra le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tendere l'arco più duro.
36 Signore, mi hai protetto e salvato,
con il tuo braccio mi hai sostenuto:
mi hai esaudito e reso forte.
37 Mi hai fatto avanzare a grandi passi,
i miei piedi non hanno inciampato.
38Ho inseguito i miei nemici, li ho raggiunti,
non sono tornato prima d'averli sconfitti.
39Li ho abbattuti e non potranno rialzarsi,
sono caduti sotto i miei piedi.
40Mi dai forze per la battaglia,
sotto di me pieghi gli avversari.
41Metti in fuga i nemici, mi voltano le spalle,
distruggo quelli che mi odiano.
42 Gridano aiuto, ma nessuno li salva,
invocano il Signore e lui non risponde.
43Li ho ridotti come polvere al vento,
li ho schiacciati come fango dei sentieri.
44 Mi hai liberato da un popolo in rivolta;
mi hai messo a capo delle nazioni;
popoli nuovi mi sono sottomessi.
45A una mia parola, essi ubbidiscono,
gente estranea si inchina davanti a me.
46 Gli stranieri si perdono d'animo,
escono tremanti dalle loro fortezze.
47Viva il Signore! Benedetto il mio difensore!
A Dio il trionfo, al mio salvatore!
48Tu mi hai dato, Dio, la rivincita:
mi hai sottomesso i popoli;
49 dai miei avversari mi hai salvato,
mi hai fatto trionfare sugli oppressori.
50Ora, Signore, ti loderò fra le nazioni,
canterò inni alla tua gloria.
51Egli ha dato al re una grande vittoria:
questo è il suo amore per l'uomo che ha
scelto,
per Davide e i suoi discendenti, in eterno'.
▲ Ultime parole di Davide
1Queste sono le ultime parole di Davide: 'Ascoltate le parole di Davide figlio
di lesse,
la profezia dell'uomo reso grande da Dio,
del re consacrato dal Dio di Giacobbe,
esaltato nei canti d'Israele.
2 In me del Signore parla lo spirito,
sulle mia labbra le sue parole.
3 Mi ha parlato il Dio d'Israele,
il difensore del popolo ha detto:
'Chi con giustizia sugli uomini regna
sempre fedele al suo Dio
4 è come il sole che spunta al mattino,
brilla nel cielo senza nubi,
fa risplendere i verdi germogli
spuntati dal terreno
bagnato di pioggia'.
5 Così è, per volere di Dio, la mia dinastia.
Egli ha preso con me un impegno perenne,
chiaro e sicuro per sempre.
Egli per me farà germogliare
ogni mio desiderio, ogni vittoria.
6-7 I malvagi son rami spinosi
che la mano non osa toccare.
Con loro si usa ferro e bastone:
tutti si raccolgono a fasci
per gettarli a bruciare nel fuoco'.
I guerrieri di Davide
(vedi 1 Cronache 11, 10- 47)
8Elenco dei guerrieri di Davide. Il primo era Is-Baal il Cacmonita, capo dei guerrieri, chiamato anche Adino l'Eznita. Egli uccise ottocento nemici in un solo combattimento. 9Il secondo era Eleazaro figlio di Dodo, discendente da un uomo di Acoa. Era uno dei tre guerrieri che si trovavano insieme con Davide in un attacco contro i Filistei schierati in battaglia. A un certo punto, gli Israeliti cominciarono a ritirarsi, 10ma egli resistette sul posto e colpì tanti Filistei che la sua mano ebbe un crampo e non si staccava più dalla spada. Quel giorno il Signore diede a Eleazaro una grande vittoria e gli Israeliti tornarono sul campo solo per raccogliere il bottino. 11Il terzo era Samma figlio di Aghe, della città di Arar. Una volta i Filistei erano giunti a Lechi e si erano schierati in un campo pieno di lenticchie. Mentre tutti gli Israeliti si diedero alla fuga, 12Samma si piantò in mezzo al campo, lo tenne sotto controllo e sconfisse i. Filistei. Il Signore gli diede una grande vittoria. 13Un'altra volta, nella stagione della mietitura, tre capi dei guerrieri scesero a incontrare Davide nella grotta di Adullam, mentre una schiera di Filistei era accampata nella valle di Refaim. 14Davide era al sicuro nel suo rifugio fortificato mentre una guarnigione filistea controllava Betlemme. 15Davide manifestò un improvviso desiderio: 'Chi potrebbe portarmi un po' d'acqua dal pozzo che si trova alla porta di Betlemme?'. 16Allora i tre guerrieri penetrarono nell'accampamento filisteo, presero un po' d'acqua dal pozzo della porta di Betlemme e la portarono a Davide. Ma egli non la volle bere e l'offrì al Signore versandola per terra. 17E disse: 'Signore, io non ho il diritto di bere quest'acqua. Mi sembrerebbe di bere il sangue di questi uomini che sono andati a prenderla a rischio della vita'. Così egli non volle bere. Queste furono le imprese dei tre guerrieri. 18Abisai, fratello di Ioab, figlio di Zeruia, era a capo del gruppo dei guerrieri. Una volta egli combatté con la sua lancia contro trecento nemici e li uccise: per questo ottenne un grande prestigio fra i tre guerrieri. 19Egli fu più famoso dei trenta guerrieri e divenne anche il loro capo, ma non fu all'altezza dei Tre. 20Benaia, figlio di Ioiada e nipote di un valoroso soldato, era di Kabzeel e compì numerose imprese. Uccise i due più famosi eroi moabiti. Un giorno che nevicava scese in una cisterna e uccise un leone. 21Ancora lui, una volta, lottò contro un Egiziano di grande corporatura e armato di una lancia. Benaia gli andò incontro con il bastone, gli tolse di mano la lancia e con quella lo uccise. 22Queste imprese resero celebre Benaia, figlio di Ioiada, nel gruppo dei tre guerrieri. 23Rispetto ai Trenta fu un grande eroe, ma non fu all'altezza dei Tre. Davide lo fece comandante della sua guardia del corpo. 24Infine ecco l'elenco degli altri guerrieri: Asael fratello di Ioab del gruppo dei Trenta, Elcanan figlio di Dodo, da Betlemme, 25Samma da Carod; Elika da Carod, 26Ghelez da Pelet, Ira figlio di Ikkes da Tekoa, 27Abiezer da Anatot, Mebunnai da Cusa, 28-29Zalmon da Acoach, Maharai e Cheleb figlio di Baana, entrambi da Netofa, Ittai figlio di Ribai da Gabaa di Beniamino, 30Benaia da Piraton, Iddai da Nahale- Gaas, 31Abi-Albon da Arbot, Azmavet da Bacurim, 32Eliacba da Saalbon, Iasen da Gun, Gionata 33figlio di Samma da Arar, Achiam figlio di Sarar da Afar, 34Elifelet figlio di Acasbai il Maacatita, Eliam figlio di Achitofel da Ghilo, 35Chesrai da Carmel, Paarai da Arab, 36Igal figlio di Natan da Zoba, Bani da Gad, 37Zelek l'Ammonita, Nacrai da Beerot, attendente di Ioab figlio di Zeruia, 38Ira e Gareb della famiglia di Ieter, 39Uria l'Ittita. In tutto i guerrieri erano trentasette.
▲ Davide fa il censimento del popolo
(vedi 1 Cronache 21, 1 - 6)
1Un'altra volta ancora la collera del Signore colpì il popolo e spinse Davide a fare il censimento delle tribù di Giuda e d'Israele a danno del popolo. 2Il re ordinò a Ioab, comandante del suo esercito:
- Percorri il territorio di tutte le tribù d'Israele da Dan a nord fino a Bersabea a sud, e fa' il censimento del popolo. Voglio conoscere quanti uomini sono.
3Ioab rispose al re:
- Io mi auguro che il Signore tuo Dio faccia diventare il popolo cento volte più numeroso di adesso e che tu lo possa vedere con i tuoi occhi. Ma perché vuoi fare una cosa simile? 4Davide non cambiò idea e fece eseguire il suo ordine a Ioab e ai capi dell'esercito. Allora essi si congedarono dal re e andarono a fare il censimento degli Israeliti. 5Attraversarono il fiume Giordano e cominciarono il calcolo ad Aroer e nella città che si trova in fondo alla valle nel territorio di Gad, dopo andarono a Iazer. 6Poi attraversarono la regione di Galaad e il territorio degli Ittiti fino a Kades e giunsero a Dan- Iaan. Quindi girarono verso Sidone. 7Andarono fino alla fortezza di Tiro e in tutte le città degli Evei e dei Cananei. Il giro terminò a Bersabea, nella zona del Negheb nel territorio di Giuda. 8Percorsero tutto il paese e tornarono a Gerusalemme dopo nove mesi e venti giorni. 9Ioab riferì a Davide il risultato del censimento: in Israele, al nord, gli uomini in grado di combattere erano ottocentomila e, in Giuda, al sud, cinquecentomila.
Dio punisce il popolo per il censimento
(vedi 1 Cronache 21, 7 - 17)
10Davide si rese conto di avere sbagliato a fare il censimento del popolo e lo riconobbe davanti al Signore: 'Ho peccato molto, ho agito come un pazzo, ma tu, Signore, perdona la mia colpa'. 11-12Allora il Signore parlò a Gad, profeta alla corte di Davide: 'Va' a trovare Davide e digli: 'Il Signore ti propone tre alternative: scegline una e il Signore farà come dirai''. Il mattino dopo Davide si alzò 13e ricevette la visita di Gad, che gli riferì la decisione del Signore. Allora Gad gli disse: 'Scegli fra questi tre castighi: una carestia di sette anni in tutta la regione, oppure un attacco di nemici che ti mettono in fuga e ti inseguono per tre mesi, oppure tre giorni di peste in tutto il territorio. Pensaci e decidi quale risposta devo dare al Signore che mi ha mandato'. 14Davide rispose a Gad: 'Non ho via d'uscita: non voglio cadere nelle mani degli uomini, preferisco cadere nelle mani del Signore, perché grande è la sua bontà'. 15Allora il Signore colpì con la peste il paese, da Dan a nord fino a Bersabea a sud. La peste cominciò quel mattino e durò fino al tempo fissato. Morirono settantamila persone. 16Ma quando l'angelo del Signore stava per lanciare la distruzione su Gerusalemme, il Signore decise di interrompere la disgrazia e ordinò all'angelo sterminatore del popolo: 'Basta, fermati!'. In quel momento l'angelo si trovava sopra il cortile di Arauna il Gebuseo. 17Quando Davide vide l'angelo che colpiva il popolo si rivolse al Signore e pregò: 'Io solo ho sbagliato, il pastore ha peccato. li gregge non ha nessuna colpa. Punisci me e la mia famiglia'.
Davide costruisce un altare al Signore
(vedi 1 Cronache 21, 18- 27)
18Quello stesso giorno Gad andò da Davide e gli disse: 'Va' a innalzare un altare al Signore nel cortile di Arauna il Gebuseo'. 19Davide fece come gli aveva ordinato il Signore per bocca di Gad. 20Arauna vide il re e i ministri che andavano da lui; andò loro incontro, si inchinò fino a terra 21e chiese al re:
- Come mai il mio re viene da me?
- Per comprare da te questo cortile, - rispose Davide. - Voglio costruirvi un altare in onore del Signore perché la pestilenza resti lontana dal popolo.
22 - Prendilo pure, o mio re, - rispose Arauna, - e offri i sacrifici che vuoi. Anzi ti dono i miei buoi per il sacrificio e questo carro e gli attrezzi per il fuoco. 23Il tuo servo Arauna, o re, ti dona tutto. E il Signore tuo Dio accetti la tua offerta, - concluse Arauna.
24Ma il re gli rispose:
- No, desidero comprare tutto al giusto prezzo. Non voglio offrire al Signore sacrifici che non mi costano nulla. Davide comprò il cortile e i buoi per cinquanta pezzi d'argento. 25Costruì là un altare al Signore e offrì vari sacrifici. Il Signore mostrò la sua bontà verso tutto il paese e cessò di colpire il popolo d'Israele.
1Un'altra volta ancora la collera del Signore colpì il popolo e spinse Davide a fare il censimento delle tribù di Giuda e d'Israele a danno del popolo. 2Il re ordinò a Ioab, comandante del suo esercito:
- Percorri il territorio di tutte le tribù d'Israele da Dan a nord fino a Bersabea a sud, e fa' il censimento del popolo. Voglio conoscere quanti uomini sono.
3Ioab rispose al re:
- Io mi auguro che il Signore tuo Dio faccia diventare il popolo cento volte più numeroso di adesso e che tu lo possa vedere con i tuoi occhi. Ma perché vuoi fare una cosa simile? 4Davide non cambiò idea e fece eseguire il suo ordine a Ioab e ai capi dell'esercito. Allora essi si congedarono dal re e andarono a fare il censimento degli Israeliti. 5Attraversarono il fiume Giordano e cominciarono il calcolo ad Aroer e nella città che si trova in fondo alla valle nel territorio di Gad, dopo andarono a Iazer. 6Poi attraversarono la regione di Galaad e il territorio degli Ittiti fino a Kades e giunsero a Dan- Iaan. Quindi girarono verso Sidone. 7Andarono fino alla fortezza di Tiro e in tutte le città degli Evei e dei Cananei. Il giro terminò a Bersabea, nella zona del Negheb nel territorio di Giuda. 8Percorsero tutto il paese e tornarono a Gerusalemme dopo nove mesi e venti giorni. 9Ioab riferì a Davide il risultato del censimento: in Israele, al nord, gli uomini in grado di combattere erano ottocentomila e, in Giuda, al sud, cinquecentomila.
Dio punisce il popolo per il censimento
(vedi 1 Cronache 21, 7 - 17)
10Davide si rese conto di avere sbagliato a fare il censimento del popolo e lo riconobbe davanti al Signore: 'Ho peccato molto, ho agito come un pazzo, ma tu, Signore, perdona la mia colpa'. 11-12Allora il Signore parlò a Gad, profeta alla corte di Davide: 'Va' a trovare Davide e digli: 'Il Signore ti propone tre alternative: scegline una e il Signore farà come dirai''. Il mattino dopo Davide si alzò 13e ricevette la visita di Gad, che gli riferì la decisione del Signore. Allora Gad gli disse: 'Scegli fra questi tre castighi: una carestia di sette anni in tutta la regione, oppure un attacco di nemici che ti mettono in fuga e ti inseguono per tre mesi, oppure tre giorni di peste in tutto il territorio. Pensaci e decidi quale risposta devo dare al Signore che mi ha mandato'. 14Davide rispose a Gad: 'Non ho via d'uscita: non voglio cadere nelle mani degli uomini, preferisco cadere nelle mani del Signore, perché grande è la sua bontà'. 15Allora il Signore colpì con la peste il paese, da Dan a nord fino a Bersabea a sud. La peste cominciò quel mattino e durò fino al tempo fissato. Morirono settantamila persone. 16Ma quando l'angelo del Signore stava per lanciare la distruzione su Gerusalemme, il Signore decise di interrompere la disgrazia e ordinò all'angelo sterminatore del popolo: 'Basta, fermati!'. In quel momento l'angelo si trovava sopra il cortile di Arauna il Gebuseo. 17Quando Davide vide l'angelo che colpiva il popolo si rivolse al Signore e pregò: 'Io solo ho sbagliato, il pastore ha peccato. li gregge non ha nessuna colpa. Punisci me e la mia famiglia'.
Davide costruisce un altare al Signore
(vedi 1 Cronache 21, 18- 27)
18Quello stesso giorno Gad andò da Davide e gli disse: 'Va' a innalzare un altare al Signore nel cortile di Arauna il Gebuseo'. 19Davide fece come gli aveva ordinato il Signore per bocca di Gad. 20Arauna vide il re e i ministri che andavano da lui; andò loro incontro, si inchinò fino a terra 21e chiese al re:
- Come mai il mio re viene da me?
- Per comprare da te questo cortile, - rispose Davide. - Voglio costruirvi un altare in onore del Signore perché la pestilenza resti lontana dal popolo.
22 - Prendilo pure, o mio re, - rispose Arauna, - e offri i sacrifici che vuoi. Anzi ti dono i miei buoi per il sacrificio e questo carro e gli attrezzi per il fuoco. 23Il tuo servo Arauna, o re, ti dona tutto. E il Signore tuo Dio accetti la tua offerta, - concluse Arauna.
24Ma il re gli rispose:
- No, desidero comprare tutto al giusto prezzo. Non voglio offrire al Signore sacrifici che non mi costano nulla. Davide comprò il cortile e i buoi per cinquanta pezzi d'argento. 25Costruì là un altare al Signore e offrì vari sacrifici. Il Signore mostrò la sua bontà verso tutto il paese e cessò di colpire il popolo d'Israele.