Daniele
Antico Testamento
Daniele
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▲ Daniele e i suoi compagni a Babilonia
1Durante il terzo anno del regno di loiakim re di Giuda, Nabucodonosor re di Babilonia pose l'assedio alla città di Gerusalemme. 2Il Signore permise a Nabucodonosor di impadronirsi di loiakim re di Giuda, e di una parte degli arredi sacri del tempio di Dio. Il re li fece trasportare a Babilonia per metterli nel tempio dei suoi dèi, nella sala del tesoro. 3Egli ordinò poi ad Asfenaz, capo dei funzionari di corte, di scegliere tra gli Israeliti alcuni giovani della famiglia reale o nobili. 4Dovevano essere senza difetti fisici, di bella presenza e robusti; dovevano essere pieni di saggezza, intelligenza e prudenza per poter entrare al servizio del re, nel suo palazzo. A loro sarebbero state insegnate la lingua e la scrittura dei Babilonesi. 5Il re stabilì che ogni giorno fosse dato ai giovani lo stesso cibo e lo stesso vino della sua tavola e che fossero istruiti per tre anni. Dopo questo periodo di preparazione, sarebbero entrati al suo servizio. 6Fra gli scelti c'erano quattro giovani della tribù di Giuda: Daniele, Anania, Misaele e Azaria. 7Il capo dei funzionari di corte cambiò loro il nome: Daniele fu chiamato Baltazzar; Anania, Sadrach; Misaele, Mesach; Azaria, Abdenego. 8Ma Daniele decise in cuor suo di non diventare impuro mangiando lo stesso cibo e bevendo lo stesso vino della tavola del re. Chiese perciò al capo dei funzionari di corte di non costringerlo a contaminarsi con questi alimenti. 9Dio concesse a Daniele la simpatia e la benevolenza del capo dei funzionari, 10il quale però rispose al giovane: 'Il re in persona ha stabilito quel che dovete mangiare e bere. Ho paura che vi trovi più magri degli altri giovani della vostra età, e così io rischio la vita a causa vostra'.11Il capo dei funzionari aveva incaricato un servo di occuparsi di Anania, Misaele, Azaria e Daniele. Allora Daniele disse al servo: 12'Ti prego, mettici alla prova per dieci giorni: dacci da mangiare soltanto legumi e da bere soltanto acqua. 13Alla fine confronterai il nostro aspetto con quello dei giovani che mangiano lo stesso cibo del re. Allora deciderai di conseguenza verso di noi'. 14L'uomo accettò la proposta e fece la prova per dieci giorni con Daniele e i suoi compagni. 15Alla fine si rese conto che il loro aspetto era più bello e più florido di quello degli altri giovani che avevano mangiato lo stesso cibo del re. 16Perciò d'allora in poi il servo continuò a mettere da parte il cibo e il vino stabilito e a dar loro soltanto legumi. 17Dio concesse ai quattro giovani capacità di discernimento, ampia conoscenza nel sapere e saggezza. Daniele era inoltre capace di interpretare sogni e visioni.
18Terminato il periodo stabilito dal re Nabucodonosor per la preparazione dei giovani scelti, il capo dei funzionari li condusse davanti al re. 19Nabucodonosor si intrattenne con tutti loro, ma neppure uno si dimostrò competente come Daniele, Anania, Misaele e Azaria. Perciò essi entrarono al suo servizio. 20Se il re li interrogava su qualunque argomento che richiedeva saggezza e intelligenza li trovava capaci di dare risposte dieci volte migliori di quelle di tutti gli indovini e maghi del suo regno. 21Daniele rimase al servizio di Nabucodonosor fino a quando incominciò a regnare il re Ciro.
▲ Il primo sogno di Nabucodonosor
1Una notte, durante il secondo anno del suo regno, Nabucodonosor fece un sogno. Ne fu talmente turbato che non riuscì più a dormire. 2Allora fece chiamare gli indovini, i maghi, gli incantatori, gli astrologi per spiegargli il senso di quel che aveva sognato. Appena essi arrivarono e si presentarono a lui, 3egli disse:
- Ho fatto un sogno e sono molto ansioso. Vorrei avere la spiegazione di quel che ho sognato.
4Gli incantatori risposero al re in aramaico: - Lunga vita a te, maestà! Raccontaci che cosa hai sognato e noi te ne daremo la spiegazione.
5Il re disse:
- Ascoltatemi. Ho deciso che se non mi rivelerete il contenuto e il significato del sogno sarete tagliati a pezzi e le vostre case saranno trasformate in un letamaio. 6Se invece me lo rivelerete avrete ricchi doni e grandi onori. Ditemi perciò il contenuto e il significato del sogno.
7Ancora una volta gli incantatori dissero al re:
- Maestà, raccontaci che cosa hai sognato e noi te ne daremo la spiegazione.
8Ma il re:
- Vedo che voi volete guadagnare tempo perché avete capito che la mia decisione è definitiva. 9Ma se non mi rivelerete quel che ho sognato una sola sarà la vostra sorte. Vedo invece che vi siete messi d'accordo per darmi risposte false ed evasive in attesa che la situazione si evolva. Perciò voglio anzitutto che mi diciate che cosa ho sognato. Così sarò sicuro che saprete darmene la spiegazione. 10Ripresero gli incantatori:
- Maestà, nessuno al mondo può fare quel che tu esigi. Nessun re, per quanto grande o potente, ha mai chiesto una cosa simile a un suo indovino, mago o incantatore. 11Quel che tu domandi è troppo: nessuno può darti la risposta, eccetto gli dèi, ma essi non abitano fra gli uomini. 12Allora il re si adirò talmente che diede ordine di uccidere tutti i saggi di Babilonia. 13La sentenza venne resa ufficiale e i saggi, compresi Daniele e i suoi compagni, stavano per essere messi a morte.
Dio svela a Daniele il sogno del re
14Daniele si rivolse con prudenza e saggezza ad Arioch, capo delle guardie del re, che si preparava a giustiziare i saggi di Babilonia. 15Gli chiese la ragione di una sentenza così dura da parte del re. Arioch gliela diede. 16Subito Daniele si recò dal re e lo supplicò di concedergli un po' di tempo per spiegargli poi il significato del suo sogno. 17Daniele tornò a casa e raccontò tutto ai suoi compagni Anania, Misaele e Azaria; 18li invitò a supplicare la misericordia del Dio del cielo di far loro conoscere questo sogno misterioso, perché non fossero giustiziati né loro né gli altri saggi di Babilonia. 19E durante la notte a Daniele venne svelato in sogno il mistero. Allora Daniele lodò il Dio del cielo 20dicendo:
'Ringraziamo Dio in ogni tempo!
perché egli è sapiente e potente!
21Egli è il signore dei tempi e degli eventi,
depone i re o li innalza.
Egli dona la sapienza ai saggi,
e la prudenza agli intelligenti.
22Svela i segreti più misteriosi
conosce quel che è nascosto nelle tenebre,
egli è avvolto di luce.
23Io voglio lodare e ringraziare te,
Dio dei miei padri:
tu mi hai donato la sapienza e la forza.
Hai esaudito la nostra preghiera
e ci hai fatto sapere
quel che preoccupa il re'.
Daniele dà al re la spiegazione del sogno
24Poi Daniele si recò da Arioch, al quale il re aveva dato ordine di uccidere i saggi di Babilonia, per dirgli: 'Non far morire i saggi di Babilonia! Conducimi dal re e gli darò la spiegazione del sogno'.
25Arioch condusse subito Daniele dal re e disse: 'Maestà, tra gli Ebrei deportati c'è un uomo che può darti la spiegazione del sogno'.
26Il re rivolto a Daniele, chiamato anche Baltazzar, gli domandò:
- Puoi davvero svelarmi il sogno e darmene la spiegazione?
27E Daniele gli rispose:
- Maestà, nessun saggio, nessun mago, nessun indovino, nessun incantatore potrà svelarti il mistero del sogno. 28Ma c'è in cielo un Dio che svela i misteri. Ed è lui che fa conoscere a te, re Nabucodonosor, il futuro. Ecco dunque quel che hai visto in sogno mentre dormivi: 29appena ti sei coricato, maestà, hai cominciato a pensare al futuro. Allora Dio che svela i misteri te lo ha mostrato. 30Per quanto mi riguarda, questo sogno misterioso mi è stato svelato non perché sono più saggio di tutti gli altri, ma per poter comunicare a te il significato del sogno e farti sapere che cosa turba il tuo animo.
31Ecco quel che hai visto, maestà: dritta davanti a te c'era una statua altissima di accecante splendore e di terribile aspetto. 32La testa della statua era di oro fino, il petto e le braccia di argento, il ventre e i fianchi di bronzo, 33le gambe di ferro, e i piedi in parte di ferro e in parte di terracotta. 34Mentre stavi osservando, una pietra si è staccata dalla montagna, senza intervento di uomo, ed è andata a sbattere contro i piedi di ferro e di terracotta della statua e li ha fatti a pezzi. 35Allora non solo il ferro e la terracotta ma anche il bronzo, l'argento e l'oro sono stati ridotti in polvere. Come fili di paglia su un'aia in estate, il vento li ha portati via senza lasciare traccia. Intanto la pietra che aveva colpito la statua è diventata una grande montagna che coprì tutta la terra. 36Questo è il tuo sogno, maestà; ora ecco la sua spiegazione:
37'Tu sei il più grande tra tutti i re. Il Dio del cielo ti ha dato il regno, la potenza, la forza e l'onore; 38ha posto in tuo potere gli uomini, gli animali e gli uccelli, ovunque si trovino: tu sei il loro padrone. Ebbene, maestà, la testa d'oro sei tu! 39Un altro regno, meno potente, sorgerà dopo di te. Poi un terzo regno, quello di bronzo, dominerà la terra. 40Un quarto regno, duro come il ferro, gli succederà. Come il ferro spezza e polverizza tutto, così quel regno romperà e ridurrà in polvere i regni precedenti. 41Come hai visto, i piedi della statua e le loro dita sono in parte di terracotta e in parte di ferro: questo significa che il regno non sarà unito. Ma avrà qualcosa della durezza del ferro perché, come hai visto, il ferro è unito alla terracotta. 42Le dita fatte di ferro e terracotta indicano che questo regno sarà in parte forte e in parte fragile; 43esse mostrano anche che alcuni re faranno alleanza attraverso matrimoni ma, come il ferro non si mescola con la terracotta, queste alleanze non saranno stabili. 44'Al tempo di questi re, il Dio del cielo susciterà un regno che non sarà mai distrutto e non cederà mai il dominio a un'altra nazione. Questo regno durerà per sempre, dopo aver distrutto tutti i regni precedenti e aver messo fine alla loro esistenza. 45Ecco il significato della pietra che hai visto staccarsi dalla montagna senza intervento umano, per frantumare il ferro, il bronzo, la terracotta, l'argento e l'oro della statua. Così, maestà, il grande Dio ti ha fatto conoscere il futuro. Il tuo sogno è una vera rivelazione e la spiegazione che te ne ho data è degna di fiducia'.
46Allora il re Nabucodonosor si inchinò fino a terra davanti a Daniele, gli rese omaggio e diede ordine di presentargli sacrifici e offerte di profumi. 47Poi disse a Daniele: 'Il vostro Dio è davvero il più grande fra tutti gli dèi, il signore di tutti i re e il rivelatore dei misteri, dato che tu sei stato capace di svelarmi questo segreto'.
48In seguito, il re concesse a Daniele grandi onori e gli diede molti regali preziosi. Lo fece governatore della provincia di Babilonia e capo supremo di tutti i saggi di Babilonia. 49Su richiesta di Daniele, il re fece Sadrach, Mesach e Abdenego amministratori della provincia di Babilonia. E Daniele divenne consigliere di corte.
- Ho fatto un sogno e sono molto ansioso. Vorrei avere la spiegazione di quel che ho sognato.
4Gli incantatori risposero al re in aramaico: - Lunga vita a te, maestà! Raccontaci che cosa hai sognato e noi te ne daremo la spiegazione.
5Il re disse:
- Ascoltatemi. Ho deciso che se non mi rivelerete il contenuto e il significato del sogno sarete tagliati a pezzi e le vostre case saranno trasformate in un letamaio. 6Se invece me lo rivelerete avrete ricchi doni e grandi onori. Ditemi perciò il contenuto e il significato del sogno.
7Ancora una volta gli incantatori dissero al re:
- Maestà, raccontaci che cosa hai sognato e noi te ne daremo la spiegazione.
8Ma il re:
- Vedo che voi volete guadagnare tempo perché avete capito che la mia decisione è definitiva. 9Ma se non mi rivelerete quel che ho sognato una sola sarà la vostra sorte. Vedo invece che vi siete messi d'accordo per darmi risposte false ed evasive in attesa che la situazione si evolva. Perciò voglio anzitutto che mi diciate che cosa ho sognato. Così sarò sicuro che saprete darmene la spiegazione. 10Ripresero gli incantatori:
- Maestà, nessuno al mondo può fare quel che tu esigi. Nessun re, per quanto grande o potente, ha mai chiesto una cosa simile a un suo indovino, mago o incantatore. 11Quel che tu domandi è troppo: nessuno può darti la risposta, eccetto gli dèi, ma essi non abitano fra gli uomini. 12Allora il re si adirò talmente che diede ordine di uccidere tutti i saggi di Babilonia. 13La sentenza venne resa ufficiale e i saggi, compresi Daniele e i suoi compagni, stavano per essere messi a morte.
Dio svela a Daniele il sogno del re
14Daniele si rivolse con prudenza e saggezza ad Arioch, capo delle guardie del re, che si preparava a giustiziare i saggi di Babilonia. 15Gli chiese la ragione di una sentenza così dura da parte del re. Arioch gliela diede. 16Subito Daniele si recò dal re e lo supplicò di concedergli un po' di tempo per spiegargli poi il significato del suo sogno. 17Daniele tornò a casa e raccontò tutto ai suoi compagni Anania, Misaele e Azaria; 18li invitò a supplicare la misericordia del Dio del cielo di far loro conoscere questo sogno misterioso, perché non fossero giustiziati né loro né gli altri saggi di Babilonia. 19E durante la notte a Daniele venne svelato in sogno il mistero. Allora Daniele lodò il Dio del cielo 20dicendo:
'Ringraziamo Dio in ogni tempo!
perché egli è sapiente e potente!
21Egli è il signore dei tempi e degli eventi,
depone i re o li innalza.
Egli dona la sapienza ai saggi,
e la prudenza agli intelligenti.
22Svela i segreti più misteriosi
conosce quel che è nascosto nelle tenebre,
egli è avvolto di luce.
23Io voglio lodare e ringraziare te,
Dio dei miei padri:
tu mi hai donato la sapienza e la forza.
Hai esaudito la nostra preghiera
e ci hai fatto sapere
quel che preoccupa il re'.
Daniele dà al re la spiegazione del sogno
24Poi Daniele si recò da Arioch, al quale il re aveva dato ordine di uccidere i saggi di Babilonia, per dirgli: 'Non far morire i saggi di Babilonia! Conducimi dal re e gli darò la spiegazione del sogno'.
25Arioch condusse subito Daniele dal re e disse: 'Maestà, tra gli Ebrei deportati c'è un uomo che può darti la spiegazione del sogno'.
26Il re rivolto a Daniele, chiamato anche Baltazzar, gli domandò:
- Puoi davvero svelarmi il sogno e darmene la spiegazione?
27E Daniele gli rispose:
- Maestà, nessun saggio, nessun mago, nessun indovino, nessun incantatore potrà svelarti il mistero del sogno. 28Ma c'è in cielo un Dio che svela i misteri. Ed è lui che fa conoscere a te, re Nabucodonosor, il futuro. Ecco dunque quel che hai visto in sogno mentre dormivi: 29appena ti sei coricato, maestà, hai cominciato a pensare al futuro. Allora Dio che svela i misteri te lo ha mostrato. 30Per quanto mi riguarda, questo sogno misterioso mi è stato svelato non perché sono più saggio di tutti gli altri, ma per poter comunicare a te il significato del sogno e farti sapere che cosa turba il tuo animo.
31Ecco quel che hai visto, maestà: dritta davanti a te c'era una statua altissima di accecante splendore e di terribile aspetto. 32La testa della statua era di oro fino, il petto e le braccia di argento, il ventre e i fianchi di bronzo, 33le gambe di ferro, e i piedi in parte di ferro e in parte di terracotta. 34Mentre stavi osservando, una pietra si è staccata dalla montagna, senza intervento di uomo, ed è andata a sbattere contro i piedi di ferro e di terracotta della statua e li ha fatti a pezzi. 35Allora non solo il ferro e la terracotta ma anche il bronzo, l'argento e l'oro sono stati ridotti in polvere. Come fili di paglia su un'aia in estate, il vento li ha portati via senza lasciare traccia. Intanto la pietra che aveva colpito la statua è diventata una grande montagna che coprì tutta la terra. 36Questo è il tuo sogno, maestà; ora ecco la sua spiegazione:
37'Tu sei il più grande tra tutti i re. Il Dio del cielo ti ha dato il regno, la potenza, la forza e l'onore; 38ha posto in tuo potere gli uomini, gli animali e gli uccelli, ovunque si trovino: tu sei il loro padrone. Ebbene, maestà, la testa d'oro sei tu! 39Un altro regno, meno potente, sorgerà dopo di te. Poi un terzo regno, quello di bronzo, dominerà la terra. 40Un quarto regno, duro come il ferro, gli succederà. Come il ferro spezza e polverizza tutto, così quel regno romperà e ridurrà in polvere i regni precedenti. 41Come hai visto, i piedi della statua e le loro dita sono in parte di terracotta e in parte di ferro: questo significa che il regno non sarà unito. Ma avrà qualcosa della durezza del ferro perché, come hai visto, il ferro è unito alla terracotta. 42Le dita fatte di ferro e terracotta indicano che questo regno sarà in parte forte e in parte fragile; 43esse mostrano anche che alcuni re faranno alleanza attraverso matrimoni ma, come il ferro non si mescola con la terracotta, queste alleanze non saranno stabili. 44'Al tempo di questi re, il Dio del cielo susciterà un regno che non sarà mai distrutto e non cederà mai il dominio a un'altra nazione. Questo regno durerà per sempre, dopo aver distrutto tutti i regni precedenti e aver messo fine alla loro esistenza. 45Ecco il significato della pietra che hai visto staccarsi dalla montagna senza intervento umano, per frantumare il ferro, il bronzo, la terracotta, l'argento e l'oro della statua. Così, maestà, il grande Dio ti ha fatto conoscere il futuro. Il tuo sogno è una vera rivelazione e la spiegazione che te ne ho data è degna di fiducia'.
46Allora il re Nabucodonosor si inchinò fino a terra davanti a Daniele, gli rese omaggio e diede ordine di presentargli sacrifici e offerte di profumi. 47Poi disse a Daniele: 'Il vostro Dio è davvero il più grande fra tutti gli dèi, il signore di tutti i re e il rivelatore dei misteri, dato che tu sei stato capace di svelarmi questo segreto'.
48In seguito, il re concesse a Daniele grandi onori e gli diede molti regali preziosi. Lo fece governatore della provincia di Babilonia e capo supremo di tutti i saggi di Babilonia. 49Su richiesta di Daniele, il re fece Sadrach, Mesach e Abdenego amministratori della provincia di Babilonia. E Daniele divenne consigliere di corte.
▲ L'ordine di adorare la statua d'oro
1Il re Nabucodonosor fece costruire una statua d'oro alta trenta metri e larga tre e la fece collocare nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia. 2Poi il re mandò messaggeri a convocare tutti i più alti funzionari della provincia: i satrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici e i magistrati. Li invitava alla inaugurazione della statua d'oro che egli aveva fatto collocare. 3Tutti questi alti funzionari vennero dunque all'inaugurazione e si radunarono dinanzi alla statua per la cerimonia ufficiale. 4Un banditore gridò ad alta voce: 'Gente di ogni popolo, lingua e nazione, ascoltate questo ordine: 5Appena sentirete il suono della tromba, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio, della zampogna e degli altri strumenti musicali, vi inchinerete fino a terra per adorare la statua d'oro che il re Nabucodonosor ha fatto collocare. 6Chiunque si rifiuta di inchinarsi per adorarla verrà subito gettato in una fornace ardente'. 7Perciò, appena la gente di ogni popolo, lingua e nazione sentì suonare la tromba, il flauto, la cetra, l'arpa, il salterio, la zampogna e gli altri strumenti musicali, si inchinò fino a terra e adorò la statua d'oro che il re Nabucodonosor aveva fatto collocare.Gli amici di Daniele restano fedeli a Dio
8Subito dopo alcuni Babilonesi vennero a denunziare gli Ebrei. 9Si rivolsero al re Nabucodonosor e gli dissero: 'Lunga vita a te, maestà! 10Tu stesso, re, hai dato quest'ordine: Tutti dovranno inchinarsi fino a terra per adorare la statua d'oro appena sentiranno suonare la tromba, il flauto, la cetra, l'arpa, il salterio, la zampogna e gli altri strumenti. 11Chiunque si rifiuta di inchinarsi per adorare la statua, verrà subito gettato in una fornace ardente. 12Ora, maestà, gli Ebrei Sadrach, Mesach e Abdenego a cui hai affidato l'amministrazione della provincia di Babilonia non hanno rispettato il tuo ordine: si rifiutano di servire i tuoi dèi e di adorare la statua d'oro che tu hai fatto collocare'.
13Allora il re si sdegnò e diede l'ordine di condurre alla sua presenza Sadrach, Mesach e Abdenego. Appena giunsero, 14domandò loro: - Sadrach, Mesach e Abdenego, è vero che vi rifiutate di servire i miei dèi e di adorare la statua d'oro che io ho fatto collocare? 15Quando sentirete di nuovo suonare la tromba, il flauto, la cetra, l'arpa, il salterio, la zampogna e gli altri strumenti, sarete pronti a inchinarvi fino a terra per adorare la statua che io ho costruito? Se vi rifiutate vi farò subito gettare in una fornace ardente. Quale dio potrà sottrarvi al mio potere?
16Ma Sadrach, Mesach e Abdenego risposero al re:
- Maestà, non abbiamo bisogno di giustificarci. 17Sappi comunque che il nostro Dio, quel Dio che noi serviamo è capace di salvarci. Sì, maestà, egli ci libererà dalla fornace ardente e dal tuo potere. 18E anche se non lo facesse, sappi, maestà, che noi ci rifiutiamo di servire ai tuoi dèi e di adorare la statua d'oro che tu hai fatto collocare.
19Nabucodonosor si infuriò violentemente con Sadrach, Mesach e Abdenego e ordinò di aumentare il fuoco della fornace sette volte più del solito. 20Comandò poi ad alcuni soldati tra i più forti del suo esercito di legare Sadrach, Mesach e Abdenego e di gettarli nella fornace ardente. 21E subito, così com'erano vestiti, con i mantelli, i calzari, le tuniche e i turbanti furono gettati nella fornace ardente. 22Secondo l'ordine severo del re, la fornace era stata accesa al massimo. Perciò, appena i soldati andarono per gettare nel fuoco Sadrach, Mesach e Abdenego, essi stessi morirono bruciati dalle fiamme. 23Sadrach, Mesach e Abdenego caddero, tutti e tre, legati, nella fornace ardente.
I tre amici salvati dalla fornace
24Allora il re Nabucodonosor balzò in piedi meravigliato e domandò ai suoi ministri:
- Non abbiamo gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?
Essi risposero:
- Certo, maestà!
25Il re continuò:
- Eppure io vedo quattro uomini, sciolti, camminare in mezzo al fuoco. Non sono bruciati e il quarto poi somiglia a un essere divino.
26Nabucodonosor si avvicinò alla bocca della fornace ardente e gridò: 'Sadrach, Mesach e Abdenego, servi del Dio Altissimo, uscite fuori!'.
E subito essi uscirono dalla fornace. 27l satrapi, i prefetti, i governatori e i ministri del re si radunarono per vederli: i loro corpi non avevano alcun segno del fuoco, neppure i capelli erano stati bruciati, né i loro vestiti danneggiati, e non avevano nessun odore di bruciato.
28Il re gridò: 'Lode al Dio di Sadrach, di Mesach e di Abdenego! Egli ha mandato il suo angelo a salvare i suoi servi che, confidando in lui, hanno trasgredito i miei ordini. Hanno preferito mettere in pericolo la loro vita piuttosto che servire e adorare altri dèi. 29Perciò io ordino: Se qualcuno, a qualsiasi popolo, lingua o nazione appartenga, reca offesa al Dio di Sadrach, di Mesach e di Abdenego sarà tagliato a pezzi e la sua casa trasformata in un letamaio. Nessun altro Dio può compiere una simile liberazione'. 30In seguito il re affidò a Sadrach, Mesach e Abdenego incarichi di maggiore responsabilità nella provincia di Babilonia.
Il messaggio del re
31Il re Nabucodonosor inviò questo messaggio alla gente di ogni popolo, nazione e lingua che abita nel mondo intero:
'Vi auguro una pace perfetta!
32'Mi è sembrato opportuno farvi conoscere i prodigi e i miracoli che il Dio Altissimo ha compiuto in mio favore:
33Grandi sono i suoi prodigi. Straordinari i suoi miracoli. Questo Dio regnerà per sempre, il suo dominio non avrà mai fine!
▲ Il secondo sogno del re: il grande albero
1'lo, Nabucodonosor, vivevo tranquillo e felice nel mio palazzo reale. 2Una notte, mentre dormivo, feci un sogno che mi spaventò: ebbi visioni e incubi che mi turbarono profondamente. 3Ordinai allora di convocare alla mia presenza tutti i saggi di Babilonia perché mi spiegassero il significato del sogno. 4Ma quando giunsero gli indovini, i maghi, gli incantatori e gli astrologi e io raccontai loro il mio sogno, nessuno fu capace di darmene la spiegazione. 5Alla fine si presentò anche Daniele. Quest'uomo, che si chiama anche Baltazzar, dal nome del mio dio, è animato dallo spirito degli dèi santi. Gli raccontai il mio sogno e gli dissi: 6Baltazzar, capo degli indovini, so bene che tu sei sostenuto dallo spirito degli dèi santi e perciò nessun mistero ti è difficile. Spiegami il significato di quel che ho sognato. 7Mentre dormivo, ho avuto questa visione:In mezzo alla terra si innalzava
un albero altissimo.
8Quell'albero diventava grande e robusto,
i suoi rami più alti raggiungevano il cielo.
Si poteva vedere
fino dall'estremità della terra.
9Le sue foglie erano magnifiche:
aveva frutti così abbondanti
da sfamare ogni creatura.
Le bestie potevano ripararsi alla sua ombra
e gli uccelli fare il nido tra i suoi rami.
Ogni creatura si poteva sfamare.
10'Sempre mentre dormivo, ho poi visto un angelo santo che scendeva dal cielo. 11Gridava a gran voce:
11Abbattete quest'albero
e tagliate i suoi rami,
spogliatelo delle sue foglie
e disperdetene i frutti!
Le bestie fuggano via
e gli uccelli lascino i suoi rami!
12Ma lasciate nella terra il ceppo con le radici,
legatelo con una catena di ferro e di bronzo.
Sarà bagnato dalla rugiada
tra l'erba dei campi
e si nutrirà d'erba, come gli animali:
13non avrà più l'intelligenza di un uomo,
ma avrà l'istinto di un animale.
Resterà in questa condizione per sette anni!
14'Questa decisione viene comunicata dagli angeli santi a tutti gli esseri viventi, perché sappiano che il Dio Altissimo è il Signore di tutti i regni: egli stabilisce chi deve essere re e può innalzare anche il più povero degli uomini'. 15'Ecco quel che io, il re Nabucodonosor, ho sognato. Ora tu, Baltazzar, dammene la spiegazione. Nessun saggio del mio regno ne è stato capace, ma tu lo puoi, perché sei sostenuto dallo spirito degli dèi santi'.
Daniele spiega il sogno del re
16Daniele, chiamato anche Baltazzar, rimase per un po' di tempo profondamente turbato. Il re gli disse:
- Baltazzar, non lasciarti turbare da questo sogno e dal suo significato!
Ma Baltazzar rispose:
- Maestà, come vorrei che questo sogno e il suo significato riguardassero i tuoi nemici! 17Tu hai visto un albero grande e robusto. I suoi rami più alti raggiungevano il cielo. Si poteva vedere fino dall'estremità della terra. 18Le sue foglie erano magnifiche, aveva frutti così abbondanti da sfamare ogni creatura. Le bestie potevano ripararsi alla sua ombra e gli uccelli fare il nido tra i suoi rami. 19Ebbene, maestà, questo albero sei tu! Anche tu sei diventato grande e robusto; la tua grandezza ha raggiunto il cielo e il tuo dominio si è esteso fino all'estremità della terra. 20Poi tu hai visto un angelo santo scendere dal cielo e dare quest'ordine: 'Abbattete l'albero e distruggetelo! Ma lasciate nella terra il ceppo con le radici e legatelo con una catena di ferro e di bronzo tra l'erba dei campi. Sarà bagnato dalla rugiada e dovrà condividere per sette anni la sorte degli animali'. 21Maestà, ecco il significato, ed ecco la decisione che il Dio Altissimo ha preso nei tuoi riguardi. 22Sarai cacciato di mezzo agli uomini! Vivrai tra gli animali selvaggi, ti nutrirai di erba come i buoi e sarai bagnato dalla rugiada! Resterai in questa condizione per sette anni, e alla fine dovrai riconoscere che il Dio Altissimo è il Signore di tutti i regni e stabilisce chi deve essere re. 23L'ordine di lasciare il ceppo dell'albero con le sue radici significa questo: potrai di nuovo regnare quando riconoscerai che il Dio del cielo domina su tutto. 24Perciò, maestà, ascolta il mio consiglio: rinunzia ai tuoi peccati praticando la giustizia e alle tue iniquità con atti di misericordia verso i poveri; può darsi che tu possa vivere a lungo felice.
Il sogno si realizza
25Al re Nabucodonosor accadde tutto quel che gli era stato predetto. 26Infatti l'anno successivo mentre il re passeggiava sul terrazzo della reggia di Babilonia 27esclamò: 'Ecco Babilonia, la grande città da me costruita come residenza reale. Essa mostra la mia grande potenza e il mio potere glorioso!'. 28Nello stesso istante in cui il re pronunziava queste parole una voce dal cielo disse: 'Re Nabucodonosor, ascolta questo messaggio: Il potere regale ti è tolto! 29Sarai cacciato di mezzo agli uomini! Vivrai tra gli animali selvaggi, ti nutrirai di erba come i buoi! Resterai per sette anni in questa condizione e alla fine riconoscerai che il Dio Altissimo è il signore dei regni e stabilisce chi deve essere re'. 30Queste parole si avverarono subito: Nabucodonosor venne cacciato di mezzo agli uomini, cominciò a mangiare l'erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada. I suoi capelli divennero lunghi come le penne delle aquile e le sue unghie come quelle degli uccelli rapaci.
La guarigione di Nabucodonosor
31Il re disse: 'Alla fine dei sette anni, io, Nabucodonosor alzai gli occhi verso il cielo e mi fu ridata la mia intelligenza di uomo. Ringraziai il Dio Altissimo che vive per sempre e cominciai a lodare e a proclamare la sua gloria: il suo dominio non ha fine, il suo regno dura per sempre. 32Tutti gli abitanti del mondo non sono niente in confronto a lui; egli dispone come gli piace sia degli esseri celesti sia di quelli terrestri. Nessuno può opporsi a lui e contestare quel che ha fatto. 33'In quel momento mi fu dunque ridata la mia intelligenza. Per la gloria del mio regno mi fu anche ridata la dignità e lo splendore regale. I miei ministri e i miei alti funzionari mi ricercarono di nuovo. Fui ristabilito sul mio trono e ricevetti onori più di prima. 34Perciò ora io, Nabucodonosor, lodo, esalto, glorifico il Re del cielo! Ogni sua azione è regale, ogni sua impresa è giusta. Egli ha il potere di umiliare quelli che si comportano con superbia'.
▲ Il banchetto del re Baldassar
1Il re Baldassar, figlio di Nabucodonosor, invitò a un gran banchetto mille dei suoi più alti funzionari e si mise a bere vino assieme a loro. 2Quando era già un po' brillo, diede ordine di portare le coppe d'oro e d'argento che suo padre aveva preso dal tempio di Gerusalemme. Le voleva usare per bere assieme ai suoi alti funzionari, alle mogli e alle concubine. 3Gli furono perciò portate le coppe d'oro che provenivano dal tempio di Dio, a Gerusalemme, e il re e tutti i presenti se ne servirono per bere. 4Quando furono ancora più brilli cominciarono a cantare le lodi degli dèi d'oro e d'argento, di bronzo e di ferro, di legno e di pietra. 5Ma improvvisamente apparve una mano d'uomo di fronte al candelabro. Scriveva qualcosa sulla parete della sala. Appena il re vide questa mano che scriveva, 6divenne pallido e i suoi pensieri lo atterrirono; perse la sua sicurezza e le ginocchia cominciarono a tremargli. 7Si mise a gridare e ordinò di convocare i saggi di Babilonia: maghi, incantatori e astrologi. Disse loro: 'Chiunque leggerà questa scrittura e me ne darà la spiegazione, lo farò rivestire di abiti sontuosi, porterà una collana d'oro attorno al collo e diventerà la terza autorità nel governo del regno'. 8Allora si fecero avanti tutti i saggi al servizio del re ma nessuno di loro fu capace di leggere quella scrittura e di darne al re la spiegazione. 9Baldassar rimase atterrito e impallidì ancora di più; anche i suoi alti funzionari rimasero sconcertati.Daniele interpreta la misteriosa scrittura
10La regina madre udì le grida del re e dei suoi alti funzionari. Entrò nella sala del banchetto e disse: 'Lunga vita a te, maestà! Non lasciarti atterrire dai tuoi pensieri e non impallidire. 11Nel tuo regno c'è un uomo animato dallo spirito degli dèi santi. Abbiamo riscontrato in lui, quando era vivo tuo padre, una lucidità, una intelligenza e una saggezza che soltanto gli dèi hanno. Perciò tuo padre, il re Nabucodonosor, lo nominò capo degli indovini, dei maghi, degli incantatori e degli astrologi. 12Quest'uomo possiede un eccezionale spirito di discernimento e di intelligenza e la capacità di spiegare i sogni, di risolvere gli enigmi e di svelare i misteri. Fa' venire quest'uomo, chiamato Daniele, e a cui il re aveva dato il nome di Baltazzar: egli rivelerà il significato di questa scritta'.
13Daniele fu quindi condotto davanti al re che gli domandò:
- Sei tu Daniele, quell'Ebreo che il re, mio padre, ha deportato dalla terra di Giuda? 14Ho sentito dire che sei animato dallo spirito degli dèi e che possiedi lucidità, intelligenza e saggezza eccezionale. 15Poco fa hanno condotto da me i saggi e i maghi per leggermi la scrittura che vedi e per darmene la spiegazione, ma non ne sono stati capaci. 16Ho saputo che tu sai spiegare gli enigmi e svelare i misteri. Se riesci a leggere e a spiegarmi questa scrittura ti farò rivestire di abiti sontuosi, mettere una collana d'oro attorno al collo e diventare la terza autorità nel governo del regno.
17Daniele rispose al re:
- Maestà, tieni pure per te o da' ad altri i tuoi regali e i tuoi doni. Da parte mia io ti leggerò la scrittura e te ne darò la spiegazione. 18Il Dio Altissimo aveva fatto di tuo padre Nabucodonosor un grande re, coperto di gloria e di maestà. 19Per questa grandezza ricevuta da Dio, la gente di ogni popolo, nazione o lingua tremava davanti a lui. Egli condannava a morte o lasciava in vita quelli che voleva; onorava o umiliava quelli che voleva. 20Poi divenne superbo e arrogante. Perciò fu spodestato e privato della sua gloria. 21Fu cacciato di mezzo agli uomini e ridotto a vivere come le bestie: abitò tra gli asini selvatici, si nutri di erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada. Visse così finché non riconobbe che il Dio Altissimo è il signore dei regni e stabilisce chi deve essere re. 22Tu, Baldassar, che sei suo figlio, sapevi tutto questo, eppure non ti comporti con umiltà. 23Hai disprezzato il Dio del cielo facendo portare le coppe sacre del suo tempio e le hai usate per bere il vino tu, i tuoi alti funzionari, le tue spose e le tue concubine. Hai inoltre cantato le lodi degli dèi d'argento e d'oro, di bronzo e di ferro, di legno e di pietra, di divinità che non vedono niente, non odono niente e non sanno niente; ma non hai reso gloria al Dio che tiene in mano la tua vita presente e il tuo destino futuro. 24Perciò Dio ha inviato una mano a scrivere queste parole. 25Ecco quel che c'è scritto: MENE, MENE, TEKEL, PARSIN. 26Questa è la spiegazione:
'MENE significa 'contato'; Dio ha fatto i conti sul tuo regno e vi mette fine; 27TEKEL significa 'pesato': tu sei stato pesato sulla bilancia ma sei stato trovato insufficiente; 28PERES significa 'diviso': il tuo regno è stato diviso per essere dato ai Medi e ai Persiani'. 29Baldassar diede subito ordine ai suoi servi di rivestire Daniele di abiti sontuosi e di mettergli una collana d'oro attorno collo. Fece anche proclamare Daniele come terza autorità nel governo del regno. 30In quella stessa notte, Baldassar, re di Babilonia, venne ucciso.
▲ 1e Dario, appartenente al popolo dei Medi, divenne re, all'età di sessantadue anni.
I nemici di Daniele gli tendono una trappola
2Dario decise di nominare centoventi satrapi in tutto il regno in modo che in ogni regione vi fossero dei delegati della sua autorità. 3Stabilì pure tre sovrintendenti a cui i satrapi dovevano rendere conto della loro amministrazione, in modo che nessuno potesse nuocere agli interessi del re. Daniele era uno dei tre sovrintendenti, 4ma, per le sue qualità eccezionali, superava gli altri due e tutti i satrapi. Il re aveva perfino pensato di affidargli la responsabilità di tutto il regno. 5Allora gli altri sovrintendenti e i satrapi cominciarono a informarsi se Daniele aveva commesso qualche colpa nei confronti del regno, ma non ne potevano trovare perché egli era integro nella sua onestà e non si gli si poteva rimproverare nulla. 6Dissero dunque tra di loro: 'Non possiamo scoprire alcun motivo per accusare Daniele, se non il fatto che ubbidisce alla legge del suo Dio'. 7l due sovrintendenti e i satrapi si recarono subito dal re e gli dissero: 'Lunga vita a te, re Dario! 8I sovrintendenti del regno, i prefetti, i satrapi, i ministri e i governatori tutti d'accordo ti propongono di promulgare e pubblicare un editto reale. Devi ordinare questo: Chiunque per un periodo di trenta giorni rivolgerà una preghiera a una divinità o a un uomo all'infuori di te, sia gettato nella fossa dei leoni. 9Maestà, emana questo decreto e sottoscrivilo in modo che non sia modificato e sia irrevocabile come tutte le leggi dei Medi e dei Persiani'. 10E così il re Dario firmò il decreto.
Daniele nella fossa dei leoni
11Appena Daniele seppe che tale decreto era stato promulgato, si ritirò in casa. Al piano superiore aprì la finestra che dava verso Gerusalemme. Com'era sua abitudine, tre volte al giorno, si mise là in ginocchio per pregare e lodare il suo Dio. 12Allora i suoi nemici si precipitarono in casa sua e lo trovarono in preghiera che implorava il suo Dio. 13Corsero subito dal re per dirgli:
- Maestà, non hai tu promulgato un decreto, secondo il quale per un periodo di trenta giorni chiunque rivolgerà una preghiera a una divinità o a un uomo all'infuori di te sia gettato nella fossa dei leoni?
Il re rispose:
- Certo! Secondo la legge dei Medi e dei Persiani, il decreto emanato è irrevocabile.
14Essi continuarono:
- Ebbene, maestà, quel Daniele, deportato dalla regione di Giuda, non ha rispettato né te né il tuo decreto: tre volte al giorno egli prega il suo Dio.
15Appena il re sentì queste parole ne fu profondamente addolorato e decise di risparmiare Daniele. Fino al tramonto egli cercò ogni mezzo per salvarlo. 16Ma i nemici di Daniele ritornarono dal re per dirgli: 'Maestà, tu sai bene che secondo la legge dei Medi e dei Persiani un decreto o una decisione firmata dal re è irrevocabile'.
17Allora, per ordine del re, Daniele fu preso e gettato nella fossa dei leoni. Il re gli disse: 'Solo il tuo Dio che tu servi con tanto amore può salvarti!'.
18Fu presa una pietra e messa sull'apertura della fossa. Il re vi applicò il suo sigillo personale e quello dei suoi alti funzionari perché nessuno potesse cambiare la sorte di Daniele. 19Il re rientrò poi nel suo palazzo per trascorrere la notte. Respinse ogni cibo e, benché non riuscisse a dormire, rifiutò qualunque diversivo.
Daniele esce sano e salvo dalla fossa dei leoni
20Il mattino dopo, appena fece giorno, il re si alzò in piedi e andò in fretta alla fossa dei leoni. 21Si avvicinò e chiamò Daniele con voce triste:
- Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che servi con amore ti ha liberato dagli artigli dei leoni?
22Daniele gli rispose:
- Lunga vita a te, maestà! 23Sì, il mio Dio ha mandato il suo angelo a chiudere le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male. Infatti, agli occhi del mio Dio sono innocente e anche nei tuoi riguardi non ho commesso alcuna colpa, maestà!
24Pieno di gioia, il re diede ordine di tirare fuori Daniele dalla fossa. Appena fuori, si poté notare che egli non aveva nessuna ferita, perché aveva avuto fiducia nel suo Dio. 25Il re fece poi arrestare quegli uomini che avevano denunziato Daniele, ed essi furono gettati nella fossa dei leoni con le mogli e i figli. I leoni li afferrarono e ne stritolarono le ossa ancor prima che essi raggiungessero il fondo della fossa.
26Più tardi il re Dario rivolse questo messaggio alla gente di ogni popolo, nazione e lingua che abita su tutta la terra:
'Vi auguro una pace perfetta!
27'Questo è il mio decreto: in tutto il mio regno ognuno deve avere un rispetto assoluto per il Dio di Daniele.
Egli è il Dio vivente,
regna per sempre.
Il suo regno non verrà mai distrutto,
il suo dominio dura per sempre.
28Egli libera e salva,
compie prodigi e miracoli
nel cielo e sulla terra.
Egli ha liberato Daniele
dagli artigli dei leoni'.
29Daniele occupò in seguito un posto importante nel regno di Dario e poi in quello di Ciro, re dei Persiani.
▲ Prima visione di Daniele: le quattro bestie
1Nel primo anno di regno di Baldassar re di Babilonia, Daniele, mentre dormiva, ebbe un sogno e delle visioni. Allora mise per iscritto il sogno. 2Eccolo come lo ha raccontato egli stesso: 'Di notte, mentre dormivo ho avuto una visione: dai quattro angoli dell'orizzonte un vento impetuoso si abbatté sul mare immenso. 3Quattro bestie enormi uscivano dal mare: una differente dall'altra. 4La prima somigliava a un leone, ma aveva ali di aquila; mentre guardavo, le ali le furono strappate, fu sollevata da terra e fatta stare sulle due zampe posteriori, come un essere umano, e le fu data una intelligenza umana. 5La seconda bestia somigliava a un orso, era sollevata da un lato e aveva tre costole in bocca, tra i denti; ebbe l'ordine di alzarsi completamente e di divorare molta carne. 6Continuai a guardare e vidi un'altra bestia che somigliava a una pantera: aveva quattro ali di uccello sul dorso e quattro teste e le fu dato il dominio. 7Di notte, in visione, continuai a guardare: la quarta bestia che vedevo era spaventosa, terribile, dotata di una forza straordinaria; aveva grandi denti di ferro per divorare e stritolare le sue vittime, e calpestava tutto quel che non mangiava. Era assolutamente diversa dalle tre bestie precedenti e aveva dieci corna. 8'Mentre osservavo queste corna, vidi un altro corno, più piccolo, che spuntava tra le altre e ne fece cadere tre. Il nuovo corno aveva occhi come un essere umano e una bocca che parlava con superbia.Il giudizio di Dio
9'Continuai a guardare: furono sistemati alcuni troni e un anziano visi sedette. Aveva abiti bianchi come la neve, e i suoi capelli erano candidi come la lana. Il suo trono con le ruote era di fuoco ardente. 10Davanti a lui scorreva un fiume di fuoco. Una folla immensa (centinaia di migliaia) lo circondava per servirlo. Allora il tribunale iniziò la sua seduta e furono aperti i libri. 11'Continuai a guardare incuriosito dal rumore delle parole piene di superbia che il piccolo corno pronunziava. E mentre guardavo, la quarta bestia fu uccisa; il suo corpo fu distrutto e gettato in un fuoco intenso. 12Le altre bestie furono private del loro dominio, ma fu loro concesso un prolungamento di vita per un tempo determinato. 13'Ancora di notte, in visione, notai che sulle nubi del cielo veniva un essere simile a un uomo. Giunse fino all'anziano e fu a lui presentato. 14Gli furono dati dominio, gloria e regno perché la gente di ogni paese, nazione e lingua lo potesse servire. Il suo dominio durerà per sempre, non avrà mai fine e il suo regno non verrà mai distrutto.
Spiegazione della prima visione
15'Le visioni erano così sconvolgenti che io Daniele, fui preso dall'angoscia fin nel profondo del mio essere. 16Mi avvicinai allora a uno di quelli che erano lì e gli domandai il vero significato di quel che avevo visto. Egli me ne diede allora la spiegazione: 17'Le quattro bestie enormi rappresentano quattro regni di origine terrena. 18Dopo di loro il popolo santo del Dio Altissimo riceverà il regno e lo conserverà per sempre'. 19'Poi volli sapere qualcosa di più sulla quarta bestia, quella completamente diversa dalle altre tre; era terribile con i suoi denti di ferro e i suoi artigli di bronzo, divorava stritolava le sue vittime e calpestava tutto quel che non mangiava. 20Volli sapere anche qualcosa circa le dieci corna che la bestia aveva sulla testa e circa il piccolo corno che era spuntato e ne aveva fatti cadere tre; perché questo corno aveva occhi e una bocca che pronunziava parole superbe e appariva più grande delle altre. 21'Mentre guardavo esso faceva guerra al popolo santo e stava per trionfare; 22ma l'anziano si fece avanti e rese giustizia al popolo santo del Dio Altissimo. Poi venne il tempo in cui il popolo santo entrò in possesso del regno. 23'E mi fu data questa spiegazione: 'La quarta bestia rappresenta un quarto regno di origine terrena, diverso da tutti gli altri. Questo regno divorerà tutta la terra, la calpesterà e la stritolerà. 24Le dieci corna rappresentano dieci re che si succederanno nel governo di questo regno. Un undicesimo re, diverso dagli altri, prenderà il potere dopo aver messo da parte altri tre re. 25Pronunzierà insulti contro il Dio Altissimo e opprimerà il popolo santo: penserà di modificare le feste e la legge del popolo santo e questo gli sarà dato in potere per tre anni e mezzo. 26Poi si radunerà la corte celeste, ed egli verrà privato del suo dominio; questo dominio sarà distrutto, completamente annientato. 27'Allora il popolo santo del Dio Altissimo riceverà il potere e il dominio su tutti i regni terreni e diventerà il più grande di tutti. Il regno di questo popolo durerà in eterno, e tutte le potenze del mondo gli ubbidiranno e lo serviranno'. 28'Qui termina il racconto. Quanto a me, Daniele, fui completamente atterrito dai miei pensieri, impallidii e tenni tutto dentro di me'.
▲ Seconda visione: il montone e il capro
1'Il terzo anno del regno di Baldassar, io, Daniele, ebbi un'altra visione, dopo quella già avuta prima. 2Ecco quel che vidi: Mi trovavo a Susa, città fortificata nella provincia di Elam, sulle rive del canale Ulai. 3Mentre guardavo, vidi un montone in piedi di fronte al canale. Aveva due grandi corna: però, quello spuntato dopo, era più grande del primo. 4Vidi che il montone dava cornate verso occidente, settentrione e mezzogiorno. Nessun'altra bestia gli poteva resistere, nessuno poteva liberare chi era in suo potere. Faceva quel che gli pareva e la sua potenza aumentava sempre più. 5'Mentre riflettevo su quel che avevo visto, ecco arrivare dall'occidente un capro; percorreva tutta la terra senza toccare il suolo. Tra gli occhi, questo capro aveva un grosso corno. 6Arrivò vicino al montone con due corna che avevo visto in piedi di fronte al canale, e si precipitò su di lui con tutte le sue forze. 7Lo vidi assalire il montone e infierire contro di lui, Poi lo afferrò e gli spezzò le due corna. Lo gettò a terra e lo calpestò. Il montone non riusciva a resistergli. Nessuno poteva liberarlo dal suo potere. 8Il capro divenne molto forte. Ma al culmine della potenza il suo grande corno si spezzò e al suo posto spuntarono altre quattro grosse corna rivolte verso i quattro angoli dell'orizzonte. 9'Da uno di essi, il più piccolo, spuntò un nuovo corno che estese la sua smisurata potenza verso il mezzogiorno, verso l'oriente e verso un territorio molto bello. 10Esso si innalzò anche contro gli esseri celesti, ne gettò a terra parecchi insieme a molte stelle e se le mise sotto i piedi. 11Assalì anche il Capo degli esseri celesti, soppresse il sacrificio che gli veniva offerto ogni giorno e profanò il suo santuario. 12Così la moltitudine commise il peccato, invece di offrire il sacrificio quotidiano. Il vero culto fu calpestato. E il corno riuscì in ogni sua impresa. 13'Sentii allora un angelo santo che parlava e un altro che gli domandava: 'Quanto tempo dureranno gli avvenimenti annunziati in questa visione? Per quanto tempo sarà abolito il sacrificio quotidiano, trionferà l'ingiustizia, il santuario e gli esseri celesti saranno calpestati?'. 14Il primo angelo gli rispose: 'Dovranno passare duemilatrecento sere e mattine. Poi il santuario verrà di nuovo consacrato'.Spiegazione della seconda visione
15'Mentre io, Daniele, contemplavo questa visione e cercavo di capirne il significato, un essere simile a un uomo venne a mettersi di fronte a me. 16'Sentii una voce provenire dal canale Ulai, e gli gridava: 'Gabriele, spiega a quest'uomo la visione'. 17E Gabriele si avvicinò al luogo dove io mi trovavo. Atterrito, mi gettai faccia a terra, ma egli mi disse: 'Daniele, tu sei soltanto un uomo; sappi comunque che questa visione riguarda la fine dei tempi'. 18Mentre mi parlava tenevo sempre la faccia a terra e svenni. Ma egli mi toccò e mi fece rialzare, 19poi mi disse: 'Voglio rivelarti quel che accadrà alla fine dei tempi, quando l'ira di Dio avrà raggiunto il massimo. 20Il montone con due corna che tu hai visto rappresenta i regni medo e persiano. 21Il capro invece è il regno greco: il grande corno in mezzo agli occhi rappresenta il primo re. 22Le altre quattro corna spuntate al posto del corno spezzato sono quattro regni. Essi prenderanno il posto del precedente ma non avranno una forza paragonabile alla sua. 23Quando si avvicinerà la fine di questi regni e la colpa avrà raggiunto il colmo, sorgerà un re arrogante, astuto ed intrigante. 24La sua potenza diventerà grande anche se non per merito suo. Provocherà una terribile distruzione e avrà successo in ogni sua impresa, fino a sterminare genti potenti e lo stesso popolo santo. 25Pieno di abilità riuscirà a ingannare tutti. Nel suo orgoglio annienterà molti popoli che si credono sicuri e insorgerà contro il Principe dei prìncipi. Ma verrà spezzato senza intervento umano. 26Ecco una spiegazione degna di fede di quel che tu hai visto nei riguardi del sacrificio della sera e del mattino. Ma tieni segreta questa visione, perché essa riguarda un'epoca ancora lontana!'. 27'In quel momento io, Daniele, rimasi sfinito e fui poi malato per qualche tempo. Appena mi ristabilii, ripresi le mie funzioni al servizio del re. Ma ero ancora tormentato da questa visione di cui non comprendevo tutto il significato'.
▲ Daniele prega per il suo popolo
1-2Dario, figlio di Serse, appartenente alla dinastia dei Medi, governava il regno di Babilonia. Nel primo anno del suo regno, io, Daniele, studiavo i libri sacri e cercavo di capire il significato di quel che il Signore aveva comunicato al profeta Geremia, cioè i settant'anni durante i quali Gerusalemme doveva rimanere distrutta. 3Cominciai anche a digiunare e, vestito di sacco, con la testa coperta di cenere mi rivolsi al Signore Dio per pregarlo e supplicarlo. 4Pregai il Signore, mio Dio, e riconobbi i peccati dicendo: 'Signore Dio, tu sei grande e tremendo, tu mantieni la tua alleanza con quelli che ubbidiscono ai tuoi comandamenti e sei fedele con quelli che ti amano. 5Noi non ti abbiamo ubbidito, abbiamo peccato e siamo colpevoli; ci siamo ribellati contro di te, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi. 6Non abbiamo dato ascolto ai tuoi servi, i profeti, che hanno parlato da parte tua ai nostri re, ai nostri capi, ai nostri padri e al popolo tutto. 7Tu solo, Signore, sei giusto! Anche oggi dobbiamo solo vergognarci, noi abitanti di Gerusalemme, popolo di Giuda e tutti gli altri Israeliti, vicini o lontani, dispersi nelle nazioni dove tu ci hai cacciati a causa della nostra infedeltà verso di te. 8'Sì, Signore, noi siamo pieni di vergogna: noi, i nostri re, i nostri capi e i nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te! 9Ma tu, Signore, nostro Dio, nella tua benevolenza, perdonaci, anche se noi ci siamo ribellati contro di te! 10Noi non ti abbiamo ascoltato quando ci chiedevi di ubbidire alle leggi che tu ci hai comunicato per mezzo dei tuoi servi, i profeti. 11Tutto il popolo d'Israele ha violato la tua legge e si è allontanato per non ascoltare le tue parole. Allora la maledizione scritta nella legge di Mosè, tuo servo, si è riversata sopra di noi, perché ti abbiamo disubbidito. 12Tu hai realizzato contro di noi e contro i capi che ci governavano quel che avevi annunziato: hai mandato su di noi a Gerusalemme disgrazie tali che non si sono viste in nessun'altra parte. 13Quelle disgrazie ci sono arrivate proprio com'è scritto nella legge di Mosè; e noi, Signore nostro Dio, non ti abbiamo supplicato, non ci siamo allontanati dai nostri peccati e non abbiamo seguito la tua verità. 14Perciò hai voluto mandare su di noi queste disgrazie. Perché tu, Signore, nostro Dio, sei giusto in tutto quel che fai, ma noi non abbiamo ascoltato le tue parole. 15'Signore, nostro Dio, tu hai mostrato la tua potenza facendo uscire il tuo popolo dall'Egitto e ti sei fatto una fama che dura fino ad oggi; noi invece non ti abbiamo ubbidito e siamo colpevoli. 16Rinnova, Signore, i tuoi benefici. Allontana la tua ira da Gerusalemme, la tua città, il tuo monte santo. A causa delle nostre colpe e dei peccati dei nostri padri, le nazioni che ci circondano coprono di insulti Gerusalemme e il tuo popolo. 17Ascolta, Signore, nostro Dio, la mia preghiera e la mia supplica. Per amor tuo, guarda con bontà il tuo santuario devastato. 18Mio Dio, ascoltami, e guarda attentamente: vedi la rovina della nostra città, di questa città a te consacrata. Ti presentiamo le nostre suppliche ma non contiamo sui nostri meriti bensì sul tuo amore infinito. 19Signore, ascoltaci! Signore, perdonaci! Signore, guardaci! Per amor tuo, Dio mio, intervieni presto in favore di questa città e di questo popolo a te consacrato'.
La profezia delle settanta settimane
20Stavo ancora pregando: confessavo i miei peccati e quelli del mio popolo Israele, rivolgevo al Signore, mio Dio, le mie suppliche per la sua santa montagna. 21In quello stesso momento l'angelo Gabriele che mi era apparso nella mia precedente visione, si accostò a me, volando rapidamente, nell'ora in cui si offre il sacrificio della sera. 22Mi disse: 'Daniele, sono venuto per aiutarti a comprendere. 23Dal momento in cui hai cominciato a supplicare Dio, egli ha pronunziato un messaggio che io sono venuto a comunicarti, perché egli ti ama. Sforzati dunque di comprendere questo messaggio e di cogliere il significato della tua visione. 24'Per il tuo popolo e per la città santa è stato fissato un tempo di settanta periodi di sette anni. Questo tempo è necessario perché termini la disubbidienza, cessino le colpe e i peccati siano perdonati, la giustizia eterna si manifesti, le visioni e le profezie si realizzino e il Luogo Santissimo sia di nuovo consacrato. 25Ecco quel che tu devi sapere e comprendere: dal momento in cui è stato pronunziato il messaggio che riguarda il ritorno dall'esilio e la ricostruzione di Gerusalemme fino all'apparizione di un condottiero consacrato devono passare sette periodi di sette anni e sessantadue periodi di sette anni; questo ritorno dall'esilio e questa ricostruzione della città e delle fortificazioni si faranno in tempi difficili. 26Al termine di questi sessantadue periodi, un uomo consacrato sarà eliminato senza che alcuno lo difenda. Poi verrà un condottiero con il suo esercito per distruggere la città e il santuario. La fine arriverà come un torrente in piena. Sino alla fine ci sarà una guerra di devastazione, com'è stato deciso da Dio. ' 27Durante l'ultimo periodo di sette anni, questo condottiero confermerà un patto per un gran numero di persone. E a metà della settimana, farà cessare anche i sacrifici e le offerte, porrà sull'altare un idolo orribile, finché la fine decretata non si abbatterà su questo devastatore'.
La profezia delle settanta settimane
20Stavo ancora pregando: confessavo i miei peccati e quelli del mio popolo Israele, rivolgevo al Signore, mio Dio, le mie suppliche per la sua santa montagna. 21In quello stesso momento l'angelo Gabriele che mi era apparso nella mia precedente visione, si accostò a me, volando rapidamente, nell'ora in cui si offre il sacrificio della sera. 22Mi disse: 'Daniele, sono venuto per aiutarti a comprendere. 23Dal momento in cui hai cominciato a supplicare Dio, egli ha pronunziato un messaggio che io sono venuto a comunicarti, perché egli ti ama. Sforzati dunque di comprendere questo messaggio e di cogliere il significato della tua visione. 24'Per il tuo popolo e per la città santa è stato fissato un tempo di settanta periodi di sette anni. Questo tempo è necessario perché termini la disubbidienza, cessino le colpe e i peccati siano perdonati, la giustizia eterna si manifesti, le visioni e le profezie si realizzino e il Luogo Santissimo sia di nuovo consacrato. 25Ecco quel che tu devi sapere e comprendere: dal momento in cui è stato pronunziato il messaggio che riguarda il ritorno dall'esilio e la ricostruzione di Gerusalemme fino all'apparizione di un condottiero consacrato devono passare sette periodi di sette anni e sessantadue periodi di sette anni; questo ritorno dall'esilio e questa ricostruzione della città e delle fortificazioni si faranno in tempi difficili. 26Al termine di questi sessantadue periodi, un uomo consacrato sarà eliminato senza che alcuno lo difenda. Poi verrà un condottiero con il suo esercito per distruggere la città e il santuario. La fine arriverà come un torrente in piena. Sino alla fine ci sarà una guerra di devastazione, com'è stato deciso da Dio. ' 27Durante l'ultimo periodo di sette anni, questo condottiero confermerà un patto per un gran numero di persone. E a metà della settimana, farà cessare anche i sacrifici e le offerte, porrà sull'altare un idolo orribile, finché la fine decretata non si abbatterà su questo devastatore'.
▲ Terza visione: l'uomo vestito di lino
1Il terzo anno del regno di Ciro, re dei Persiani, fu comunicato a Daniele, chiamato anche Baltazzar, un messaggio da parte di Dio: un messaggio degno di fede che annunziava grandi difficoltà. Daniele attraverso una visione ne comprese il significato dopo attenta riflessione. 2'In quel tempo io, Daniele, rimasi addolorato per tre settimane. 3Non mangiai nessun cibo prelibato, né carne, né bevvi vino e non usai profumi sino alla fine delle tre settimane. 4Il giorno ventiquattro del primo mese mi trovavo sulla riva del grande fiume, il Tigri. 5Mentre guardavo, vidi un uomo vestito con abiti di lino, con ai fianchi una cintura d'oro fino. 6Il suo corpo somigliava a una pietra preziosa, il suo viso brillava come il lampo, i suoi occhi erano come fiamme, le braccia e le gambe splendevano come bronzo lucido. Quando parlava mi sembrava di sentire il fragore di una moltitudine. 7lo, Daniele, fui l'unico a vedere questa apparizione. Quelli che mi circondavano non videro niente, eppure, atterriti, fuggirono a nascondersi. 8Rimasi tutto solo a contemplare quella visione impressionante. Intanto le forze mi vennero meno, la mia faccia cambiò colore, divenni pallido e mi sentii svenire. 9Udii quell'uomo parlare; al suono della sua voce, persi la conoscenza e caddi con la faccia a terra. 10'Allora una mano mi toccò e mi fece alzare, tremante, sulle ginocchia e mentre mi appoggiavo sulle mani 11quell'uomo mi disse: 'Daniele, tu che sei amato da Dio, cerca di capire il senso delle parole che ti dirò. Sta' ritto in piedi, perché in questo momento sono stato mandato da te!' A queste parole, mi alzai, ancora tutto tremante. 12Egli aggiunse: 'Non temere, Daniele! Dal primo giorno in cui hai manifestato un'umile sottomissione a Dio e hai cercato di capire quel che accadeva, la tua preghiera è stata esaudita e io sono venuto a portarti la risposta. 13Ma l'angelo protettore del regno persiano mi ha fatto opposizione per ventun giorni, finché Michele, uno degli angeli più importanti, non è venuto in mio aiuto. Perciò sono stato trattenuto là presso i re di Persia. 14Ma ora vengo per farti comprendere quel che accadrà in futuro al tuo popolo. Ecco ancora una visione che riguarda quei tempi'. 15'Mentre mi parlava, il mio sguardo era fisso a terra e non riuscivo a pronunziare una parola. 16Ma un altro essere, simile a un uomo, mi toccò le labbra ed io potei di nuovo aprire la bocca e parlare. Dissi a quell'uomo che mi stava di fronte: 'Signore mio, sono angosciato da questa visione e mi mancano le forze. 17Come potrei parlare con te, mio signore, se a me, tuo servo, mancano le forze e perfino il respiro?' 18Allora, quello simile a un uomo mi toccò di nuovo per ridarmi le forze, 19e l'altro mi disse: 'Uomo, amato da Dio, non temere! Stai tranquillo! Fatti coraggio, riprendi le tue forze!'. Mentre mi parlava, mi sentivo ritornare le forze. Allora gli dissi: 'Signore mio, ora mi hai ridato le forze e mi puoi parlare'. 20-21Ed egli aggiunse: 'Sai perché sono venuto da te? Sono venuto per annunziarti quel che è scritto nel libro della verità. Ora devo ancora combattere con l'angelo protettore della Persia e, proprio mentre vado a combatterlo, arriva l'angelo protettore della Grecia. E nessuno può aiutarmi a combattere questi avversari se non il vostro angelo protettore, Michele ▲ 1che io stesso ho aiutato e sostenuto, durante il primo anno di Dario, re dei Medi. 2E ora, ecco il messaggio autentico che devo trasmetterti:
La guerra tra il re del sud e il re del nord
'Nel governo della Persia si succederanno tre re, seguiti da un quarto che accumulerà ricchezze ancora più grandi dei suoi predecessori. Appena le sue ricchezze gli avranno dato sufficiente potenza, farà di tutto per attaccare il regno greco. 3Ma un guerriero diventerà re di Grecia. Sarà il capo di un regno immenso e farà quel che vorrà. 4Ma appena avrà reso stabile e sicura la sua autorità, ilsuo regno sarà diviso e spartito ai quattro angoli della terra. I successori non saranno suoi discendenti: il regno verrà diviso tra altra gente, ma questa non raggiungerà la sua potenza. 5'Chi governerà nel regno del sud sarà forte, ma un suo generale diventerà ancora più potente ed eserciterà un potere più esteso del suo. 6Nel giro di qualche anno faranno un'alleanza: la figlia del re del sud sposerà il re del nord per ristabilire l'intesa. Ma non conserverà il suo potere. Né suo marito né suo figlio resteranno vivi. Essa stessa perderà la sua vita insieme con tutti isuoi parenti, suo padre e suo marito. 7Ma uno della sua famiglia prenderà il posto di suo padre e minaccerà l'esercito del re del nord nelle sue stesse fortezze. Assalirà quest'esercito e lo sconfiggerà. 8Come bottino porterà in Egitto le statue degli déi di quel territorio e gli oggetti preziosi d'oro e di argento a loro consacrati. Dopo alcuni anni dipace, 9il re del nord attaccherà l'Egitto, ma sarà costretto a ritirarsi. 10'I figli del re del nord si prepareranno alla guerra raccogliendo numerose truppe. Uno di essi scenderà in guerra con i suoisoldati e passerà la frontiera come un torrente in piena. Ritornando nel suo territorio attaccherà una città fortificata del nemico. 11Esasperato, il re del sud lancerà un'offensiva contro il re del nord. Questi uscirà con un grande esercito che cadrà nelle mani del nemico 12e sarà sterminato. Il re del sud ne sarà orgoglioso; ma, pur abbattendo migliaia di soldati, non sarà il più forte. 13Il re del nord scenderà in guerra con truppe, più numerose delle precedenti. Nel giro di qualche anno ritornerà con un esercito grande e ben equipaggiato. 14In quel tempo molti si ribelleranno contro il re del sud; e anche alcuni uomini violenti del tuo popolo, Daniele, si ribelleranno a lui perché si realizzi la visione, ma saranno sconfitti. 15Il re del nord di nuovo porrà l'assedio a una città fortificata e la conquisterà. Il re del sud con tutte le sue truppe scelte non riuscirà a resistergli; gli mancheranno le forze. 16L'invasore farà quel che vorrà senza trovare resistenza. Si stabilirà in una regione molto bella e seminerà dovunque la distruzione. 17Il re del nord deciderà di intervenire con tutta la sua potenza per dominare il regno del suo nemico. Farà un'alleanza dando sua figlia in sposa al re del sud, con l'intenzione di distruggerne il regno; ma il suo piano non avrà successo. 18Poi si rivolgerà alle regioni costiere e ne conquisterà parecchie, finché un capo straniero non porrà fine alla sua prepotenza e ne farà cadere le conseguenze su di lui. 19Si volgerà allora contro le città fortificate del suo paese, ma senza trarne profitto; al contrario, morirà senza lasciare traccia. 20Gli succederà un altro re che invierà un suo rappresentante a riscuotere tasse per aumentare la ricchezza della sua terra; un po' dopo anche questo re sarà eliminato, ma non in pubblico, né durante una guerra. 21'Il suo successore sarà un essere spregevole e non gli verrà dato l'onore di essere chiamato re. Prenderà possesso del regno di sorpresa e con intrighi. 22Nessun esercito gli potrà resistere; li sconfiggerà tutti; ucciderà anche un capo del popolo dell'alleanza. 23Approfitterà delle alleanze concluse, userà la frode; la sua potenza crescerà sempre più, nonostante il numero limitato dei suoi uomini. 24Senza incontrare ostacoli entrerà nelle regioni più fertili della provincia, per far quel che i suoi antenati non hanno mai osato: saccheggerà tutto il territorio e distribuirà il bottino e le ricchezze ai suoi uomini. Progetterà anche un assalto alle fortezze. Ma tutto questo non durerà a lungo. 25'Sicuro della sua forza e del suo coraggio, con un grande esercito muoverà contro il re del sud. Questi si difenderà con un esercito ancora più grande e potente, ma non riuscirà a resistere perché sarà vittima di congiure. 26Sarà tradito dai suoi più stretti collaboratori, il suo esercito sarà sconfitto e un gran numero di soldati verrà ucciso. 27Poi i due re sederanno allo stesso tavolo, ma poiché il loro cuore è pieno di malvagità, si scambieranno solo parole false. Non concluderanno niente perché la fine è ancora lontana. 28Il re del nord partirà per il proprio paese con grandi ricchezze ma, deciso a distruggere il popolo della santa alleanza, agirà di conseguenza, e alla fine rientrerà a casa sua. 29'A suo tempo, il re del nord tornerà a combattere contro il regno del sud, ma questa volta le cose andranno diversamente. 30Le navi di Kittim, dall'occidente, lo attaccheranno. Scoraggiato, egli tornerà indietro; si metterà di nuovo contro il popolo della santa alleanza e cercherà un'intesa con quelli che saranno infedeli all'alleanza. 31Alcuni dei suoi soldati daranno l'assalto al tempio e lo profaneranno. Sopprimeranno il sacrificio quotidiano e porranno sull'altare un idolo orribile. 32Lo stesso re con le sue promesse spingerà alcuni a disprezzare l'alleanza. Ma tutti quelli che sono fedeli a Dio agiranno con fermezza. 33E i più saggi tra questi ne istruiranno molti altri; ma per un certo periodo alcuni di essi saranno assassinati, altri bruciati, altri ancora messi in prigione e spogliati dei loro beni. 34Durante queste persecuzioni riceveranno poco aiuto perché anche quelli che si uniranno a loro lo faranno senza sincerità. 35Tra i più saggi parecchi cadranno e questo servirà a purificare il popolo, a lavarlo, per renderlo pronto per quando verrà la fine. Infatti questo non sarà ancora il momento della fine. 36'Il re farà quel che gli piace. Pieno di superbia, penserà di essere più grande degli dèi e lancerà insulti orribili contro il vero Dio. Ma avrà successo solo fino a quando non si manifesterà l'ira di Dio. Allora accadrà quel che Dio ha deciso. 37Il re non avrà rispetto per gli dèi che i suoi antenati hanno adorato, né per quello che le donne amano in modo particolare; infatti penserà di essere più grande di tutti gli dèi e non ne rispetterà nessuno. 38Adorerà invece il dio delle fortezze che i suoi antenati non conoscevano; gli offrirà oro, argento, pietre preziose ed altri oggetti di valore. 39Con l'aiuto di questo dio straniero darà l'assalto alle città. Coprirà di onori tutti quelli che riconosceranno questo dio, e li metterà a capo di un gran numero di persone e darà anche a loro le terre come ricompensa. 40'Alla fine, il re del sud riprenderà la guerra, ma il re del nord piomberà su di lui con carri, la cavalleria e una gran flotta; con il suo esercito penetrerà in parecchi territori superando la frontiera come un torrente in piena. 41Invaderà una regione molto bella dove molti abitanti soccomberanno, mentre scamperanno gli Edomiti, i Moabiti e una buona parte degli Ammoniti. 42Stenderà il suo dominio su altre regioni e neppure l'Egitto scamperà. 43Diventerà padrone dei tesori dell'Egitto: oro, argento e tutte le cose più preziose. I Libici e gli Etiopi saranno a lui sottomessi. 44Ma lo spaventeranno notizie provenienti dall'oriente e dal settentrione: scenderà in guerra, pieno di furore, per sterminare un gran numero di persone. 45Pianterà le tende reali tra il mare e la santa montagna di una regione molto bella. La morte lo raggiungerà e nessuno lo potrà aiutare'.
▲ Il tempo dell'angoscia e la risurrezione
1'L'angelo mi disse ancora; 'In quel tempo apparirà Michele, il capo degli angeli, il protettore del tuo popolo. Sarà un tempo di angoscia come non c'è mai stato dalla nascita delle nazioni fino a quel momento. Allora tutti gli appartenenti al tuo popolo che avranno il nome scritto nel libro della vita saranno salvati. 2Molti di quelli che dormono nelle loro tombe si risveglieranno, gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna, per l'infamia eterna. 3I saggi risplenderanno di luce come la volta del cielo, e quelli che avranno aiutato gli altri a essere fedeli brilleranno per sempre come le stelle. 4Ora tu, Daniele, conserva segreto questo messaggio, non svelare il contenuto di questo libro prima del tempo della fine. Allora molti lo consulteranno e la loro conoscenza crescerà'.Il tempo della fine resta segreto
5'Mentre io, Daniele, contemplavo questa visione, apparvero altri due personaggi, in piedi, da una parte e dall'altra del fiume. 6Uno di essi si rivolse all'uomo vestito di lino, che era al di sopra delle acque del fiume, e gli domandò: 'Quando sarà la fine di questi fatti straordinari?' 7Il personaggio vestito di lino alzò le due mani verso il cielo e lo sentii dire: 'Giuro nel nome di Dio che vive per sempre, che questi fatti dureranno tre anni e mezzo. Finiranno quando la potenza del popolo santo sarà completamente annientata'. 8'lo, Daniele, udii queste parole ma non le compresi. Perciò domandai: 'Mio signore, quando finiranno tutte queste cose?'. 9Mi rispose: 'Ora va', Daniele. Questo messaggio resterà accuratamente nascosto fino al momento della fine. 10Molti saranno purificati, lavati e rafforzati dalle prove. Gli empi, incapaci di capire, continueranno a commettere i loro delitti. Ma i saggi comprenderanno quel che avviene. 11Dal momento in cui non si potrà più offrire a Dio il sacrificio quotidiano e l'idolo orribile sarà messo sull'altare passeranno milleduecentonovanta giorni. 12Beato chi saprà attendere con pazienza per milletrecentotrentacinque giorni. 13E tu, Daniele, sii fedele sino alla fine. Allora ti riposerai e poi ti alzerai per ricevere alla fine del tempo la tua ricompensa''.