Maecenas vitae congue augue,
nec volutpat risus.
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Ebrei

Nuovo Testamento
Ebrei
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Dio ha parlato per mezzo del Figlio
1Nei  tempi passati Dio parlò molte volte e in molti modi ai nostri padri,  per mezzo dei profeti. 2Ora invece, in questi tempi che sono gli ultimi,  ha parlato a noi, per mezzo del Figlio.
Per mezzo di lui Dio ha  creato l'universo, e ora lo ha stabilito come Signore di tutte le cose.  3Egli è lo specchio della gloria di Dio, l'immagine perfetta di ciò che  Dio è. La sua parola potente sostiene tutto l'universo.
Ora, dopo aver purificato gli uomini dai loro peccati, il Figlio è salito nei cieli e ha il suo posto accanto a Dio.

Il Figlio è più grande degli angeli
4Ora egli è diventato più grande anche degli angeli, perché più grande è il nome che Dio gli ha dato.
5Infatti Dio non ha mai detto a un angelo queste parole della Bibbia:
Tu sei mio figlio;
io oggi ti ho generato
oppure:
Io sarò per lui un padre,
egli sarà per me un figlio.
6E quando Dio sta per mandare nel mondo il suo unico Figlio, la Bibbia dice:
Tutti gli angeli di Dio devono adorarlo.
7Degli angeli, invece, si dice:
Dio li fa diventare suoi messaggeri come il vento,
suoi ministri come le fiamme del fuoco.
8Parlando del Figlio dice:
Il tuo trono, o Dio, durerà per sempre.
Con giustizia governi il tuo regno.
9Tu ami quel che è giusto e non sopporti il male.
Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha scelto, fra tutti,
ti ha consacrato con olio, segno di gioia.
10E poi:
Tu, Signore, all'inizio hai creato la terra;
opera delle tue mani sono i cieli.
11Essi spariranno, ma tu resterai.
Tutti invecchieranno, come un vestito.
12Come un mantello, li arrotolerai;
come un vestito, saranno cambiati.
Ma tu rimani sempre lo stesso,
senza fine sono i tuoi anni.
13Dio non ha mai detto a un angelo:
Siedi accanto a me, sul mio trono,
e farò dei tuoi nemici
lo sgabello dei tuoi piedi
14Tutti  gli angeli sono soltanto spiriti al servizio di Dio, ed egli li manda  in aiuto di quelli che devono ricevere la salvezza.

Una salvezza più grande
1Proprio  per questo dobbiamo fare attenzione, con maggiore impegno, alle cose  che abbiamo ascoltato: per non finire fuori della strada giusta. 2Già  l'antico messaggio di Dio, portato dagli angeli, si è dimostrato valido,  e tutti quelli che l'hanno trascurato o gli hanno disubbidito sono  stati puniti come meritavano. 3Perciò come potremo sfuggire al castigo  noi, se trascuriamo una salvezza così grande? Prima essa è stata  annunziata dal Signore. Poi l'hanno ripetuta e confermata per noi quelli  che l'avevano udita dal Signore. 4E intanto Dio garantiva il loro  messaggio con segni, prodigi e miracoli d'ogni genere, e con i doni  dello Spirito Santo che egli distribuiva come voleva.

Chi ha portato la salvezza
5Infatti,  non è agli angeli che Dio ha sottomesso quel mondo futuro di cui  parliamo. 6Anzi, in una pagina della Bibbia qualcuno ha dichiarato:
Che cos'è l'uomo, o Dio, perché tu ti ricordi di lui?
che cosa è un essere umano, perché ti curi di lui?
7L'hai fatto di poco inferiore agli angeli,
l'hai coronato di gloria e di onore,
8gli hai dato potere su tutte le cose.
E se Dio gli ha dato potere su tutte le cose, vuol dire che non ha lasciato nulla che non sia a lui sottomesso.
Fino  a questo momento, tuttavia, non vediamo ancora che tutte le cose siano  sotto il potere dell'uomo. 9Ma guardiamo a Gesù: egli per poco tempo fu  fatto inferiore agli angeli; ora invece lo vediamo coronato di gloria e  di onore a causa della morte che ha sofferto. Così, per grazia di Dio,  la sua morte è stata un vantaggio per tutti.
10Dio, che crea e  conserva in vita tutte le cose, voleva portare molti figli a partecipare  della sua gloria. Quindi era giusto che egli, mediante la sofferenza,  rendesse perfetto Gesù, il capo che li guida verso la salvezza.
11Infatti,  tutti hanno un unico Padre: sia Gesù che purifica gli uomini dai  peccati, sia gli uomini che da lui vengono purificati. Per questo Gesù  non si vergogna di chiamarli fratelli. 12Egli dice:
Parlerò di te ai miei fratelli, o Dio;
canterò le tue lodi in mezzo all'assemblea.
13E poi:
In Dio metterò la mia fiducia.
E ancora:
Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato.
14Questi  'figli' sono uomini, fatti di carne e di sangue. Per questo anche Gesù è  diventato come loro, ha partecipato alla loro natura umana. Così,  mediante la propria morte, ha potuto distruggere il demonio, che ha il  potere della morte; 15e ha potuto liberare quelli che vivevano sempre  come schiavi, per paura della morte.
16Certamente non è degli angeli  che Gesù si prende cura. Piuttosto egli si prende cura dei discendenti  di Abramo. 17Per questo, doveva diventare del tutto simile ai suoi  fratelli, ed essere per loro un sommo sacerdote misericordioso, fedele  ai suoi impegni verso Dio, per liberare il popolo dai peccati.
18Infatti  egli può venire in aiuto di quelli che sono nella tentazione, perché  anche lui ha provato la tentazione e ha sofferto personalmente.

Gesù è più grande di Mosè
1Fratelli,  voi appartenete a Dio che vi ha chiamati. Perciò guardate attentamente  Gesù: egli è l'inviato di Dio e il sommo sacerdote della fede che  professiamo. 2Egli è stato fedele a Dio, che gli ha dato questa  autorità, come è stato fedele Mosè del quale la Bibbia dice: Fu fedele  in tutta la casa di Dio.
3Anzi Gesù è stato giudicato degno di una  gloria più grande di quella di Mosè. Infatti chi costruisce una casa è  più importante della casa stessa. 4Perché ogni casa è costruita da  qualcuno, ma colui che costruisce tutto è Dio.
5Mosè fu fedele in  tutta la casa di Dio, ma come un servitore che doveva preparare ciò che  Dio avrebbe detto solo più tardi. 6Cristo invece fu fedele a Dio come un  figlio che ha autorità nella casa del Padre. E quella casa siamo noi,  se conserviamo la libertà e la speranza di cui ci vantiamo.

Il riposo che Dio darà al suo popolo
7Perciò, come dice lo Spirito Santo nella Bibbia:
Oggi, se udite la voce di Dio,
8non indurite i vostri cuori,
come avete fatto nel giorno della ribellione,
quando nel deserto avete messo Dio alla prova.
9Là, dice il Signore
i vostri padri mi hanno messo alla prova,
benché avessero visto per quarant'anni
ciò che avevo fatto per loro.
10Perciò mi sono adirato contro di loro.
Ho detto: I loro pensieri
seguono sempre strade sbagliate
non hanno mai conosciuto le mie vie.
11Mi sono adirato e ho giurato:
non entreranno mai nel luogo del mio riposo.
12Fate  dunque attenzione, fratelli: nessuno di voi sia tanto malvagio e senza  fede da allontanarsi dal Dio vivente. 13Piuttosto incoraggiatevi a  vicenda, ogni giorno, per tutto il tempo che dura questo lungo oggi di  cui parla la Bibbia. Incoraggiatevi, affinché nessuno di voi sia  ostinato e si lasci ingannare dal peccato. 14Perché noi siamo diventati  compagni di Cristo e lo saremo ancora, se conserveremo salda sino alla  fine la fiducia che abbiamo avuto fin dall'inizio.
15La Bibbia dice:
Oggi, se udite la voce di Dio,
non indurite i vostri cuori,
come avete fatto nel giorno della ribellione.
16Chi  sono quelli che udirono la voce di Dio e poi si ribellarono? Sono tutti  quelli che Mosè aveva fatto uscire dall'Egitto. 17E chi sono quelli  contro i quali Dio fu adirato per quarant'anni? Sono quelli che avevano  peccato, e poi caddero cadaveri nel deserto. 18Quando Dio giurò che non  sarebbero mai entrati nel suo riposo, di chi parlava? Parlava di quelli  che non si erano fidati di lui. 19E noi vediamo che veramente essi non  sono potuti entrare nel luogo del riposo, a causa della loro mancanza di  fede.

1La promessa di Dio dura ancora: si può ancora  entrare nel luogo del suo riposo. Perciò stiamo attenti che nessuno di  voi risulti escluso. 2Perché anche noi abbiamo ricevuto la parola di  Dio, come quelli che erano nel deserto. Essi però non ebbero alcun  vantaggio dalla parola udita, perché quando la udirono non rimasero  uniti a quelli che la ricevettero con fede. 3Noi invece che abbiamo fede  possiamo entrare nel luogo del suo riposo, a proposito del quale Dio ha  detto:
Perciò mi sono adirato contro di loro
e ho fatto un giuramento:
non entreranno mai nel luogo del mio riposo.
Eppure  le opere di Dio erano già compiute fin dalla fondazione del mondo.  4Infatti in qualche pagina della Bibbia, parlando del settimo giorno si  dice: E il settimo giorno, terminata la sua opera, Dio si riposò.
5E ancora: Non entreranno mai nel luogo del mio riposo.
6Quelli  che per primi avevano ascoltato la parola di Dio non sono entrati nel  suo riposo, perché non hanno avuto fede. Ma per gli altri è ancora  possibile entrare. 7Per questo Dio stabilisce di nuovo un giorno  chiamato oggi. Quando, molto tempo dopo, per mezzo di Davide dice, come  abbiamo già visto:
Oggi, se udite la voce di Dio,
non indurite i vostri cuori.
8Infatti  se Giosuè avesse portato il popolo in questo riposo, Dio non avrebbe  mai parlato di un altro giorno. 9Dunque resta ancora possibile per il  popolo di Dio un riposo simile a quello del settimo giorno. 10Perché chi  entra nel riposo di Dio riposa dalle proprie opere, come ha fatto Dio  stesso.
11Perciò affrettiamoci a entrare in quel riposo; facciamo in  modo che nessuno di noi cada nella disubbidienza, come i nostri padri.
12La  parola di Dio, infatti, è viva ed efficace. È più tagliente di  qualunque spada a doppio taglio. Penetra a fondo, fino al punto dove si  incontrano l'anima e lo spirito, fin là dove si toccano le giunture e le  midolla. Conosce e giudica anche i sentimenti e i pensieri del cuore.  13Non c'è nulla che possa restar nascosto a Dio. Davanti ai suoi occhi  tutte le cose sono nude e scoperte. E noi dobbiamo rendere conto a lui.

Gesù sommo sacerdote
14Restiamo  dunque saldi nella fede che dichiariamo di avere, perché abbiamo un  sommo sacerdote grande che è giunto fino a Dio: Gesù che è Figlio di  Dio. 15Infatti non abbiamo un sommo sacerdote incapace di soffrire con  noi per le nostre miserie. Anzi, il nostro sommo sacerdote è stato messo  alla prova in tutto, come noi, ma non ha commesso peccato. 16Dunque  accostiamoci con piena fiducia a Dio, re misericordioso, per ricevere  misericordia e grazia e per essere aiutati al momento opportuno.

1Ogni sommo  sacerdote è scelto fra gli uomini, ed è stabilito per servire Dio a  vantaggio degli uomini. Egli offre a Dio doni e sacrifici per i loro  peccati. 2Egli è in grado di sentire compassione per quelli che sono  nell'ignoranza e commettono errori, perché anche lui è un uomo debole.  3Proprio a causa della sua debolezza, egli deve offrire sacrifici non  solo per i peccati del popolo, ma anche per i suoi. 4Nessuno può  pretendere per sé l'onore di sommo sacerdote. Lo riceve solo chi è  chiamato da Dio, come nel caso di Aronne.
5-6Nemmeno Cristo si è preso da sé l'onore di sommo sacerdote, ma glielo ha dato Dio. Infatti Dio dice nella Bibbia:
Tu sei mio figlio;
io oggi ti ho generato.
E ancora:
Tu sei sacerdote per sempre,
alla maniera di Melchìsedek.
7Durante  la sua vita terrena, Gesù si rivolse a Dio che poteva salvarlo dalla  morte, offrendo preghiere e suppliche accompagnate da forti grida e  lacrime. E poiché Gesù era sempre stato fedele a lui, Dio lo ascoltò.  8Benché fosse il Figlio di Dio, tuttavia imparò l'ubbidienza da quel che  dovette patire. 9Dopo essere stato reso perfetto, egli è diventato  causa di salvezza eterna per tutti quelli che gli ubbidiscono. 10Infatti  Dio lo ha proclamato sommo sacerdote alla maniera di Melchìsedek.

Una vita cristiana adulta
11Su  questo argomento c'è molto da dire, ma è difficile spiegarlo a voi,  perché siete diventati duri a capire. 12Ormai dovreste già essere  maestri; invece avete ancora bisogno di qualcuno che vi insegni le cose  fondamentali del messaggio di Dio. Vi dovete nutrire ancora di latte,  invece che di cibo solido. 13Ma chi si nutre di latte è ancora un  bambino, e non sa capire un discorso su ciò che è giusto. 14Il  nutrimento solido, invece, è per le persone adulte: per quelli che si  sono allenati con l'esperienza a distinguere il bene dal male.

1Perciò lasciamo da  parte gli insegnamenti più semplici su Cristo, e passiamo a un  insegnamento più profondo. Non vogliamo ritornare sopra gli argomenti  fondamentali, e cioè: la necessità di cambiare vita abbandonando le  opere morte; la fede in Dio; 2la dottrina dei battesimi; l'imposizione  delle mani; la risurrezione dei morti; il giudizio eterno. 3Andiamo  avanti! Se è volontà di Dio, faremo così.
4-6Quelli che sono caduti  di nuovo nel male, non possono più cambiare vita ed essere rinnovati  ancora una volta. Già una volta hanno avuto la luce di Dio, hanno  provato il dono celeste, hanno ricevuto lo Spirito Santo, hanno gustato  la buona parola di Dio e le meraviglie del mondo futuro. Eppure, per  quanto sta in loro, essi crocifiggono nuovamente il Figlio di Dio e lo  mettono di fronte agli insulti di tutti. Perciò non possono cambiar vita  ancora una volta.
7Dio benedice una terra che riceve piogge  frequenti e produce piante utili a quelli che la coltivano. 8Ma se  invece produce cespugli spinosi, non vale niente: rischia di essere  maledetta da Dio e finirà bruciata.
9Tuttavia, carissimi, anche se  parliamo così, noi siamo convinti che voi siete sulla buona strada,  quella che porta alla salvezza. 10Dio non è ingiusto. Non dimentica quel  che avete fatto, e l'amore che avete mostrato verso di lui, aiutando i  vostri fratelli nella fede, come fate anche ora. 11Ma desideriamo che  ciascuno di voi mostri sempre lo stesso impegno sino alla fine, in modo  che la vostra speranza possa realizzarsi. 12Non dovete diventare pigri;  al contrario, dovete seguire l'esempio di quelli che, con la fede e la  perseveranza, diventano eredi di ciò che Dio ha promesso.

La promessa di Dio e la speranza cristiana
13Quando  Dio fece la sua promessa ad Abramo, fece anche un giuramento. E poiché  non c'era nessuno più grande per il quale giurare, giurò per se stesso,  14e disse: Ti prometto che ti benedirò e ti darò molti discendenti.  15Abramo aspettò con pazienza e ottenne ciò che Dio aveva promesso.
16Quando  gli uomini fanno un giuramento, giurano per qualcuno più importante di  loro, e il giuramento è per loro una garanzia che mette fine a ogni  discussione. 17Ebbene, Dio voleva mostrare chiaramente agli eredi della  sua promessa che egli non avrebbe mai cambiato la sua decisione. Per  questo accompagnò la promessa con un giuramento.
18Dunque ci sono due  atti di Dio, la promessa e il giuramento, che non possono essere  modificati e nei quali è impossibile che Dio mentisca. Così noi che  abbiamo cercato rifugio in lui siamo fortemente incoraggiati ad  afferrare con forza la speranza che è messa di fronte a noi. 19Tale  speranza è come l'àncora della nostra vita: è sicura e robusta e,  attraverso il velo del tempio celeste, penetra fino al santuario di Dio.  20Là è entrato Gesù prima di noi e per noi: è diventato sommo sacerdote  per sempre, alla maniera di Melchìsedek.

Melchìsedek, un grande personaggio
1Questo  Melchìsedek, come dice la Bibbia, era re di Salem e sacerdote del Dio  Onnipotente. Mentre Abramo tornava dalla battaglia, dove aveva vinto i  re, Melchìsedek gli andò incontro e lo benedisse. 2A lui Abramo diede la  decima parte di ogni cosa. Il suo nome significa 're di giustizia', e  inoltre egli è anche re di Salem, che significa 're di pace'. 3La Bibbia  non parla né di suo padre né di sua madre, né dei suoi antenati; né  della sua nascita né della sua morte. Fatto simile al Figlio di Dio,  egli rimane sacerdote per sempre.
4Considerate dunque la grandezza di  questo personaggio! Il patriarca Abramo gli diede la decima parte di  tutto ciò che aveva conquistato in battaglia. 5È vero che anche i  discendenti di Levi, quando diventano sacerdoti, per legge devono  prendere dal popolo la decima parte di tutto. Ma la prendono dai loro  fratelli, i quali sono anch'essi discendenti di Abramo. 6Melchìsedek,  invece, non era uno della famiglia di Levi; eppure prese da Abramo la  decima parte di quel che aveva. Inoltre fu lui a benedire Abramo, il  quale aveva ricevuto le promesse di Dio. 7E senza dubbio, colui che dà  la benedizione è più importante di colui che la riceve.
8E mentre nel  caso dei sacerdoti di Levi si tratta di uomini mortali che prendono la  decima parte, nel caso di Melchìsedek la prende un uomo che, secondo la  testimonianza della Bibbia, vive. 9Anzi, in un certo senso, si può dire  che anche Levi pagò la decima parte a Melchìsedek, quando la pagò  Abramo, benché ora i suoi discendenti ricevano la decima parte dagli  altri. 10Infatti Levi non era ancora nato, ma in un certo senso era già  presente nel suo antenato Abramo, quando Melchìsedek gli andò incontro.

Un nuovo sacerdozio
11Il  sacerdozio dei discendenti di Levi era alla base della Legge che è  stata data al popolo d'Israele. Se quei sacerdoti avessero realizzato un  perfetto rapporto con Dio, non c'era bisogno che venisse un sacerdote  diverso, che non è alla maniera di Aronne, ma alla maniera di  Melchìsedek. 12Perché se cambia il sacerdozio, deve cambiare anche la  Legge. 13-14Quelle parole si riferiscono a Gesù nostro Signore, il quale  appartiene a una tribù nella quale mai nessuno fu sacerdote  dell'altare. Infatti è noto che Gesù viene dalla tribù di Giuda, e Mosè  non ha detto nulla di essa quando ha parlato del sacerdozio.
15E  tutto questo è ancora più chiaro dal momento che è venuto un altro  sacerdote, simile a Melchìsedek. 16Egli non è diventato sacerdote a  causa di leggi umane, ma per la potenza di una vita che non ha fine.  17Così infatti testimonia la Bibbia:
Tu sei sacerdote per sempre,
alla maniera di Melchìsedek!
18A  questo modo vengono abolite le regole antiche, perché erano deboli e  inutili: 19infatti la legge di Mosè non ha portato nulla alla  perfezione. Al suo posto ci viene data una speranza migliore, e grazie  ad essa ci avviciniamo a Dio.
20Per di più c'è il giuramento di Dio.  Gli altri diventavano sacerdoti senza giuramento. 21Gesù, invece, lo è  diventato con il giuramento di Dio, come si dice di lui:
Il Signore ha giurato e non si pentirà:
Tu sei sacerdote per sempre.
22Per questo Gesù è diventato garante un'alleanza migliore.
23C'è  anche un'altra differenza: gli altri sacerdoti sono stati numerosi,  perché morivano e non potevano durare a lungo; 24Gesù invece vive per  sempre, e il suo sacerdozio non finisce mai. 25Perciò egli può salvare  perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio. Infatti  egli è sempre vivo per pregare Dio a loro favore.
26Gesù è proprio il  sommo sacerdote di cui avevamo bisogno: è santo, senza peccato, senza  difetto, diverso dai peccatori, elevato al di sopra dei cieli. 27Egli  non è come gli altri sommi sacerdoti: non ha bisogno di offrire ogni  giorno sacrifici, prima per i propri peccati e poi per quelli del  popolo: perché egli ha offerto il sacrificio una volta per tutte, quando  ha offerto se stesso. 28La legge di Mosè stabilisce come sommi  sacerdoti uomini segnati dalla debolezza; invece la parola del  giuramento di Dio, pronunziato dopo la Legge, stabilisce come sommo  sacerdote il Figlio, che è perfetto in eterno.

Una nuova alleanza
1Il  punto più importante di quel che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo  un sommo sacerdote così grande, che si è posto accanto a Dio, che regna  nei cieli. 2Egli svolge la sua funzione nel santuario vero costruito dal  Signore, non nella tenda dell'alleanza costruita dagli uomini. 3Ogni  sommo sacerdote è scelto per offrire doni e sacrifici: anche il nostro,  quindi, deve avere qualcosa da offrire. 4Se fosse sulla terra, Gesù non  sarebbe nemmeno sacerdote, poiché vi sono già sacerdoti che offrono i  doni stabiliti dalla legge di Mosè. 5La funzione di questi sacerdoti,  tuttavia, è soltanto una copia e un'ombra di quello che avviene in  cielo. Vale anche per loro ciò che Dio disse a Mosè quando stava per  costruire la tenda dell'alleanza: Cerca di fare ogni cosa simile al  modello che ti è stato mostrato sul monte. 6Ma ora Gesù è incaricato di  una funzione nuova e più grande: quella di essere mediatore di  un'alleanza molto migliore, fondata su migliori promesse.
7Infatti,  se la prima alleanza fosse stata perfetta, non sarebbe stato necessario  sostituirla con un'altra. 8Ma Dio, rimproverando il suo popolo, dice  nella Bibbia:
Verranno giorni, - dice il Signore, -
quando io concluderò una nuova alleanza
con il popolo d'Israele
e con il popolo di Giuda.
9Questa alleanza non sarà come quella
che ho fatto con i loro antenati,
quando li ho presi per mano
per farli uscire dall'Egitto.
Essi non sono stati fedeli a quella alleanza:
perciò non mi sono più curato di loro, -
dice il Signore. -
10Questa è la nuova alleanza
che io concluderò con il popolo d'Israele
dopo quei giorni - dice il Signore: -
io metterò le mie leggi nella loro mente,
le scriverò nel loro cuore;
io sarò il loro Dio,
ed essi saranno il mio popolo.
11Nessuno dovrà più insegnare agli altri,
nessuno dovrà più dire al fratello:
'Cerca di conoscere il Signore!'.
Perché tutti mi conosceranno
dal più piccolo fino al più grande.
12Io perdonerò le loro colpe,
e non mi ricorderò più dei loro peccati.
13Così  Dio parla di un'alleanza nuova, e perciò dichiara superata l'alleanza  precedente. E quando una cosa è antica e invecchiata, le manca poco a  scomparire.

Un nuovo Tempio e un nuovo sacrificio
1Anche  la prima alleanza aveva alcune norme per il culto a Dio, e aveva un  santuario. 2Infatti, fu costruita una grande tenda che era chiamata il  luogo santo. Là stavano il candelabro e la tavola con i pani offerti a  Dio. 3Dietro il secondo velo della prima tenda c'era un'altra tenda,  chiamata il luogo santissimo. 4Là stavano l'altare d'oro dove si  bruciava l'incenso e una cassa di legno tutta ricoperta d'oro, chiamata  arca dell'alleanza. In questa cassa c'erano: un vaso d'oro che conteneva  la manna, il bastone di Aronne che Dio aveva fatto fiorire, e c'erano  le lastre di pietra sulle quali erano scritti i comandamenti  dell'alleanza. 5Sopra il coperchio c'erano due statue d'oro, i  cherubini: indicavano la presenza di Dio, e con le loro ali coprivano il  luogo dove si offriva il sangue per il perdono dei peccati.
Ma ora non è necessario parlare di tutto questo nei particolari.
6Poiché  le cose sono disposte in tal modo, ogni giorno i sacerdoti entrano  nella prima tenda, per compiere il loro servizio sacerdotale. 7Nella  seconda tenda, invece, entra soltanto il sommo sacerdote, una sola volta  all'anno. E quando vi entra, deve portare sangue di animali che egli  offre a Dio, per sé e per i peccati involontari del popolo.
8A questo  modo lo Spirito Santo fa capire che, fino a quando rimane la prima  tenda, non è ancora aperta la strada verso il vero santuario. 9Infatti  la prima tenda è solo un'immagine di ciò che avviene ora. Quei doni e  quei sacrifici di animali offerti a Dio non possono rendere perfetto il  cuore di chi li offre.
10Sono soltanto cibi, bevande, cerimonie di purificazione...: tutte regole umane valide fino a quando Dio non le riforma.
11Cristo,  invece, è venuto come sommo sacerdote della realtà definitiva. Egli è  entrato in una tenda più grande e perfetta non costruita dagli uomini e  non appartenente a questo mondo. 12Di lì Cristo è passato una volta per  sempre nel vero santuario, dove non ha offerto il sangue di capri e di  vitelli, ma ci ha liberati per sempre dai nostri peccati, offrendo il  suo sangue per noi.
13Infatti il sangue di capri e di tori e la  cenere di una vitella bruciata purificano i sacerdoti dalle impurità  materiali e li rendono adatti a celebrare i riti; 14ma quanto più  efficace è il sangue di Cristo! Mosso dallo Spirito Santo, egli si è  offerto a Dio, come sacrificio perfetto. Il suo sangue purifica la  nostra coscienza liberandola dalle opere morte, e ci rende adatti a  servire il Dio vivente.
15Quindi Cristo è il mediatore di una nuova  alleanza tra Dio e gli uomini, per fare in modo che gli uomini chiamati  da Dio possano ricevere quei beni eterni che Dio ha promesso. Questo è  possibile perché Cristo è morto, e così ha liberato gli uomini dalle  colpe commesse durante la prima alleanza.
16L'alleanza è come un  testamento: bisogna dimostrare che sia morto chi l'ha stabilita.  17Perché un testamento non vale finché vive chi l'ha fatto, e ha valore  soltanto dopo la sua morte. 18Per questo, anche la prima alleanza fu  inaugurata con uno spargimento di sangue.
19Per prima cosa Mosè  proclamò davanti all'assemblea del popolo tutti i comandamenti, come  erano scritti nella legge di Dio. Poi prese dall'altare il sangue dei  vitelli e lo mescolò con acqua; prese un ramo di issòpo e un po' di lana  rossa, li bagnò nel sangue e spruzzò di sangue il libro della Legge e  tutto il popolo. 20Intanto diceva: Questo è il sangue dell'alleanza  stabilita da Dio per voi. 21Allo stesso modo bagnò di sangue anche la  tenda e tutti gli oggetti che servivano per il culto. 22Infatti la Legge  stabilisce che quasi tutte le cose vengano purificate con il sangue, e  senza spargimento di sangue i peccati non sono perdonati.

Il sacrificio di Cristo, unico ed efficace
23Ebbene,  le realtà terrene della prima alleanza sono soltanto un'immagine delle  realtà del cielo; perciò esse dovevano essere purificate in quel modo.  Ma per le realtà del cielo c'è bisogno di sacrifici molto più grandi.  24Infatti Cristo non è entrato in un santuario costruito dagli uomini,  che sarebbe solo un'immagine del santuario vero. Egli è entrato proprio  nel cielo, e ora si presenta davanti a Dio per noi.
25Il sommo  sacerdote entra nel santuario ogni anno per offrire sangue di animali.  Cristo, invece, non è entrato per offrire se stesso molte volte:  26altrimenti avrebbe dovuto patire molte volte, da quando esiste il  mondo. Invece egli si è presentato soltanto una volta, ora che siamo  alla fine dei tempi, per eliminare il peccato, offrendo se stesso in  sacrificio.
27Tutti gli uomini sono destinati a morire una volta  sola, e poi sono giudicati da Dio. 28Così anche Cristo: si è offerto in  sacrificio una volta per sempre, per prendere su di sé i peccati degli  uomini. Verrà anche una seconda volta, non più per eliminare i peccati,  ma per dare la salvezza a quelli che lo aspettano.

1La legge di Mosè  non rappresenta la vera realtà; è soltanto un'ombra dei beni futuri. Con  quei sacrifici che si offrono continuamente, di anno in anno, la Legge  non è capace di far diventare perfetti gli uomini che si avvicinano a  Dio. 2Altrimenti avrebbero smesso di offrirli; finalmente purificati dai  loro peccati, i fedeli non si sentirebbero più colpevoli. 3E invece,  per mezzo di quei sacrifici, si rinnova di anno in anno il ricordo dei  peccati. 4Perché non è possibile eliminare i peccati con il sangue di  tori e di capri.
5Perciò Cristo, quando sta per entrare nel mondo, dice a Dio:
Tu non hai voluto sacrifici e offerte,
ma mi hai formato un corpo.
6Non ti piacciono offerte di animali
e sacrifici, per togliere i peccati.
7Allora ho detto: Eccomi, o Dio,
io vengo a fare la tua volontà
come è scritto di me nel libro della Legge.
8Prima  dice: Non hai voluto e non ti piacciono sacrifici e offerte, animali e  sacrifici per togliere i peccati. Eppure sono tutte offerte stabilite  dalla Legge.
9Poi aggiunge: Eccomi, vengo a fare la tua volontà. Con  ciò, Gesù elimina gli antichi sacrifici e ne stabilisce uno nuovo.  10Gesù Cristo ha offerto se stesso una volta per sempre, e ha compiuto  la volontà di Dio; per questo Dio ci ha liberati dalle colpe e ci ha  resi santi.
11I sacerdoti stanno nel Tempio ogni giorno a svolgere il  loro servizio: offrono molte volte gli stessi sacrifici che non possono  mai eliminare i peccati. 12Cristo, invece, ha offerto un solo  sacrificio per i peccati, una volta per sempre. Poi, come dice la  Bibbia, si è messo accanto a Dio. 13Ora aspetta soltanto che i suoi  nemici siano messi sotto i suoi piedi. 14Così, con una sola offerta,  egli ha fatto diventare perfetti per sempre quelli che sono purificati  dai peccati.
15Anche lo Spirito Santo, nella Bibbia, testimonia queste cose. 16Prima dichiara:
Questa è l'alleanza che io concluderò con loro
dopo quei giorni, - dice il Signore. -
Io metterò le mie leggi nei loro cuori,
le scriverò nella loro intelligenza.
17Poi afferma:
Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro malvagità.
18Ora, se i peccati sono perdonati, non c'è più bisogno di fare offerte per il perdono dei peccati.

Una fede coerente e robusta
19Così,  fratelli, ora siamo liberi di entrare nel luogo santo del cielo, grazie  alla morte di Cristo. 20Egli ci ha aperto una via nuova e vivente,  attraverso quel velo che è il suo corpo. 21Adesso abbiamo un sommo  sacerdote a capo del vero santuario di Dio. 22Dunque, avviciniamoci a  Dio con cuore sincero, e con piena fiducia; i nostri cuori siano  purificati da ogni falsa coscienza, e i nostri corpi siano lavati da  acqua pura. 23Conserviamo senza incertezze la speranza che dichiariamo  di avere, perché Dio mantiene le sue promesse.
24Inoltre, cerchiamo  di incoraggiarci a vicenda nell'amore e nelle opere buone. 25Non  smettiamo di frequentare le nostre riunioni; non facciamo come alcuni  che hanno preso l'abitudine di non venire. Invece, esortiamoci a  vicenda: tanto più che, come vedete, il giorno del Signore è ormai  vicino.
26Se noi volontariamente continuiamo a peccare anche dopo che  abbiamo imparato a conoscere la verità, allora non c'è più nessun  sacrificio che possa togliere i peccati. 27In questo caso resta soltanto  la terribile attesa del giudizio di Dio e del fuoco ardente che  divorerà i ribelli.
28Quando uno va contro la legge di Mosè, viene  condannato a morte senza misericordia, sulla parola di due o tre  testimoni. 29Quale castigo dovrà ricevere chi avrà rifiutato il Figlio  di Dio, chi avrà disprezzato il sangue della nuova alleanza che lo aveva  purificato, chi avrà offeso lo Spirito che dà la grazia? Certamente  riceverà un castigo molto più grave! 30Noi infatti conosciamo chi è  colui che dice nella Bibbia:
Io farò vendetta! Io castigherò chi ha fatto il male!
E la Bibbia dice anche:
Il Signore giudicherà il suo popolo.
31È terribile cadere nelle mani del Dio vivente!
32Ripensate  a ciò che avete provato nei primi giorni, sùbito dopo aver ricevuto la  luce di Cristo. Allora avete dovuto soffrire molto, sopportando una dura  lotta. 33A volte eravate insultati e maltrattati di fronte a tutti;  altre volte dovevate difendere quelli che venivano offesi a questo modo.  34Voi avete partecipato alla sofferenza dei carcerati, e quando vi  hanno portato via i vostri beni avete accettato con gioia di perderli,  sapendo di possedere beni migliori, che nessuno può portar via.
35Dunque  non perdete il vostro coraggio: esso vi procura una grande ricompensa.  36Avete solo bisogno di fermezza: così potrete fare la volontà di Dio e  ottenere ciò che egli promette. 37Dice infatti la Bibbia:
Ancora un po' di tempo, appena un poco,
e colui che deve venire verrà; non tarderà!
38Chi è giusto di fronte a me
vivrà mediante la fede.
Ma se torna indietro,
io non sarò contento di lui.
39Noi  però non siamo di quelli che tornano indietro per poi andare verso la  rovina eterna. Noi abbiamo la fede e camminiamo verso la nostra  salvezza.

Grandi esempi di fede
1La  fede è un modo di possedere già le cose che si sperano, di conoscere  già le cose che non si vedono. 2A causa di questa fede la Bibbia dà una  buona testimonianza ad alcuni uomini del passato.
3Per fede noi  comprendiamo che l'universo è stato creato dalla parola di Dio; così che  le cose visibili non sono state fatte a partire da altre cose visibili.
4Per  fede, Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di Caino. A  causa di questa fede Dio lo dichiarò uomo giusto e accettò i suoi doni.  Per la sua fede, benché sia morto, Abele parla ancora.
5Per fede,  Enoc fu preso da Dio senza aver conosciuto la morte; come dice la  Bibbia: nessuno lo trovò più, perché Dio lo portò via con sé. Prima di  dire che fu portato via, la Bibbia dice che Enoc era vissuto come piace a  Dio. 6Ma nessuno può essere gradito a Dio se non ha la fede. Infatti  chi si avvicina a Dio deve credere che Dio esiste e ricompensa quelli  che lo cercano.
7Per fede, Noè ascoltò gli avvertimenti di Dio a  proposito di ciò che doveva accadere e che ancora non si vedeva. Fu  ubbidiente e costruì l'arca nella quale si salvarono lui e la sua  famiglia. Con la sua fede egli condannò il mondo, e per la sua fede Dio  lo giudicò uomo giusto.
8Per fede, Abramo ubbidì quando fu chiamato da Dio: e partì senza sapere dove andava, verso un paese che Dio gli avrebbe dato.
9Per  fede, egli visse come uno straniero nel paese che Dio gli aveva  promesso. Abitò sotto le tende, insieme a Isacco e Giacobbe, che pure  avevano ricevuto la stessa promessa. 10Infatti egli aspettava una città  con solide fondamenta, quella città che solo Dio progetta e costruisce.
11Per  fede, Abramo diventò capace di essere padre, anche se ormai era troppo  vecchio e sua moglie Sara non poteva avere figli. Ma egli fu sicuro che  Dio avrebbe mantenuto la sua promessa. 12Così, a partire da un solo  uomo, che per di più era già come morto, nacque una moltitudine di  gente: numerosa come le stelle del cielo, come gli infiniti granelli di  sabbia lungo la riva del mare.
13Nella fede morirono tutti questi  uomini, senza ricevere i beni che Dio aveva promesso: li avevano visti e  salutati solo da lontano. Essi hanno dichiarato di essere su questa  terra come stranieri, in esilio. 14Chi parla così dimostra di essere  alla ricerca di una patria: 15se avessero pensato a quel paese dal quale  erano venuti, avrebbero avuto la possibilità di tornarvi; 16essi invece  desideravano una patria migliore, quella del cielo. È per questo che  Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio. Infatti egli ha  preparato per loro una città.
17Per fede, quando Dio lo mise alla  prova, Abramo offrì a Dio, come un sacrificio, il figlio Isacco. Proprio  lui che aveva ricevuto la promessa di Dio, offrì fiduciosamente il suo  unico figlio. 18Eppure Dio gli aveva detto: Per mezzo di Isacco tu avrai  discendenti che porteranno il tuo nome. 19Ma Abramo pensava che Dio è  capace anche di far risuscitare i morti. Perciò Dio gli restituì il  figlio e questo fatto ha il valore di un simbolo.
20Per fede, Isacco diede ai suoi figli Giacobbe ed Esaù una benedizione che riguardava cose FUTURE.
21Per  fede, Giacobbe, poco prima di morire, benedisse i figli di Giuseppe;  poi si appoggiò alla cima del suo bastone e adorò Dio.
22Per fede,  Giuseppe, alla fine della sua vita, disse che un giorno gli Ebrei  sarebbero usciti dall'Egitto, e stabilì che cosa dovevano fare delle sue  ossa.
23Per fede, i genitori di Mosè, dopo la nascita, lo tennero  nascosto tre mesi. Avevano visto che il bambino era molto bello, e non  ebbero paura di disubbidire agli ordini del re.
24Per fede, Mosè,  quando fu adulto, non volle essere considerato figlio della figlia del  re egiziano. 25Egli preferì essere maltrattato insieme con il popolo di  Dio, piuttosto che vivere bene per qualche tempo nel peccato. 26Pensava  che essere disprezzato come il Messia era una cosa più preziosa dei  tesori degli Egiziani: infatti egli guardava sempre verso la ricompensa  futura.
27Per fede, Mosè partì dall'Egitto, senza aver paura dell'ira  del re. Rimase fermo nella sua decisione, come se vedesse il Dio  invisibile. 28Per fede, egli celebrò la prima Pasqua e ordinò di mettere  sangue sulle porte delle case, perché l'angelo sterminatore non  uccidesse i figli primogeniti degli Ebrei.
29Per fede, gli Ebrei  attraversarono il mar Rosso come se fosse terra asciutta. Anche gli  Egiziani tentarono di fare la stessa cosa, ma furono travolti  dall'acqua.
30Per fede, gli Ebrei girarono attorno alle mura di Gèrico, e dopo sette giorni esse crollarono.
31Per  fede, Raab, la prostituta, non morì con quelli che avevano disubbidito a  Dio; perché aveva accolto con benevolenza gli esploratori mandati dagli  Ebrei.
32E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo se volessi  parlare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di  Samuele e dei profeti. 33Per fede essi conquistarono paesi, praticarono  la giustizia, ottennero ciò che Dio aveva loro promesso. Chiusero le  fauci dei leoni, 34riuscirono a spegnere fuochi violenti, evitarono di  essere uccisi con la spada. Essi erano deboli e diventarono forti,  furono potenti in battaglia e cacciarono indietro invasori stranieri.
35Per  fede, alcune donne riebbero i loro morti risuscitati. Altri furono  torturati fino alla morte: ma rifiutarono di essere liberati, perché  volevano arrivare a una vita migliore, dopo la risurrezione. 36Altri  ancora subirono offese e frustate, furono legati con catene e messi in  prigione. 37Furono massacrati a colpi di pietre, tagliati in due o  uccisi con la spada. Oppure andavano in giro vestiti con pelle di pecora  o di capra, poveri, perseguitati e maltrattati. 38Il mondo non era  degno di questi uomini! Essi andavano qua e là, nei deserti e sui monti;  vivevano nelle caverne e nelle grotte della terra.
39Tutte queste  persone, Dio le ha approvate a causa della loro fede. Eppure non hanno  raggiunto ciò che Dio aveva promesso. 40Infatti Dio aveva previsto per  noi una realtà ancora migliore, e non ha voluto che costoro giungessero  alla meta senza di noi.

1Eccoci dunque posti  di fronte a questa grande folla di testimoni. Anche noi quindi  liberiamoci da ogni peso, liberiamoci dal peccato che ci trattiene, e  corriamo decisamente la corsa che Dio ci propone.

L'esempio di Cristo e l'azione paterna di Dio
2Teniamo  lo sguardo fisso in Gesù: è lui che ci ha aperto la strada della fede e  ci condurrà sino alla fine. Egli ha accettato di morire in croce e non  ha tenuto conto che era una morte vergognosa, perché pensava alla gioia  riservata per lui in cambio di quella sofferenza. Ora egli si trova  accanto al trono di Dio.
3Pensate a lui che ha sopportato un attacco  tanto violento da parte di peccatori. Così non vi lascerete scoraggiare,  e non cederete. 4Perché la vostra lotta contro il peccato non è ancora  finita, non avete ancora combattuto fino alla morte. 5Avete già  dimenticato le parole di incoraggiamento che Dio vi rivolge, esortandovi  come suoi figli? Dice la Bibbia:
Figlio mio, considera seriamente
la correzione che il Signore ti manda.
Non scoraggiarti quando ti rimprovera.
6Perché il Signore
corregge quelli che ama,
punisce
tutti quelli che riconosce come suoi figli.
7Sopportate  le sofferenze con cui Dio vi corregge. Egli vi tratta come figli.  Infatti è normale che un figlio sia corretto da suo padre. 8Se non  ricevete nessuna correzione, mentre tutti gli altri ne hanno avuto,  siete dei bastardi e non veri figli! 9Del resto i nostri padri terreni  ci hanno punito più volte, eppure noi li abbiamo rispettati. Perciò a  maggior ragione, per avere la vita, dobbiamo sottometterci a Dio nostro  Padre, che è in cielo.
10I nostri padri ci punivano per pochi giorni,  come pareva loro giusto. Ma Dio ci punisce per il nostro bene, per  farci essere santi, come lui è santo. 11Quando riceviamo una correzione,  sul momento, non ci sembra che porti gioia, ma solo tristezza. Più  tardi, invece, quelli che sono stati formati dalla correzione ne godono i  frutti: la pace e una vita giusta.

Fedeltà alla vocazione cristiana
12Come  dice la Bibbia: rialzate le vostre mani stanche, fortificate le vostre  ginocchia indebolite, 13camminate su strade diritte, così che il piede  zoppicante non diventi storpio ma guarisca.
14Cercate di essere in  pace con tutti e di vivere come piace a Dio. Altrimenti nessuno di voi  potrà vedere il Signore. 15Fate attenzione che nessuno si allontani  dalla grazia di Dio. Nessuno diventi come una pianta velenosa che cresce  e fa male a molti. 16Non ci siano fra di voi persone immorali o persone  che non rispettano le cose sacre. Non fate come Esaù che per un piatto  di minestra vendette il suo diritto di figlio primogenito. 17E voi  sapete che in seguito Esaù volle ricevere la benedizione di suo padre  Isacco, ma fu respinto. Non riuscì più a modificare la sua situazione,  anche se lo domandò piangendo.
18Voi non vi siete avvicinati a una  montagna terrena, come fece il popolo d'Israele: là c'era un fuoco  ardente, oscurità, tenebre e tempesta; 19squilli di tromba e suono di  parole. Il popolo udiva e chiedeva a Dio di non far più sentire la sua  voce. 20Infatti non riuscivano a sopportare quest'ordine: Chiunque  toccherà la montagna, anche solo una bestia, dovrà essere ucciso a colpi  di pietra. 21In realtà quella visione era tanto terribile che Mosè  disse: 'Ho paura e tremo'.
22Voi, invece, vi siete avvicinati al  monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme del cielo e a  migliaia di angeli. Vi siete avvicinati alla riunione festosa,  23all'assemblea dei figli primogeniti di Dio, che hanno i nomi scritti  nel cielo. Vi siete avvicinati a Dio, giudice di tutti gli uomini, agli  spiriti degli uomini giusti finalmente portati alla perfezione. 24Vi  siete avvicinati a Gesù, mediatore della nuova alleanza, al suo sangue  sparso, che ha una voce più potente di quella di Abele.
25Dunque fate  attenzione! Non rifiutate di ascoltare colui che vi parla. Quelli che  non vollero ascoltare chi li avvertiva sulla terra, furono condannati. A  maggior ragione saremo condannati noi se volteremo le spalle a colui  che ci parla dal cielo. 26In passato, la sua voce ha fatto tremare la  terra. Ora invece ha fatto questa promessa: Ancora una volta io farò  tremare non solo la terra, ma anche il cielo. 27Quando dice ancora una  volta, vuol dire che le cose creare possono crollare e sparire, perché  rimangano soltanto le cose incrollabili.
28Perciò dobbiamo essere  riconoscenti, perché riceviamo in dono il regno di Dio, che è  incrollabile. Ringraziamo Dio e serviamolo come piace a lui, con  rispetto e venerazione. 29Perché, come dice la Bibbia, il nostro Dio è  un fuoco che divora.

Ultime raccomandazioni
1Continuate  a volervi bene, come fratelli. 2Non dimenticate di ospitare volentieri  chi viene da voi. Ci furono alcuni che, facendo così, senza saperlo  ospitarono degli angeli. 3Ricordatevi di quelli che sono in prigione,  come se foste anche voi prigionieri con loro. Ricordate quelli che sono  maltrattati, perché anche voi siete esseri umani.
4Il matrimonio sia  rispettato da tutti, e gli sposi siano fedeli. Perché Dio condannerà chi  commette adulterio o altre immoralità.
5La vostra vita non sia  dominata dal desiderio dei SOLDI. Contentatevi di quel che avete, perché  Dio stesso ha detto nella Bibbia:
Non ti lascerò,
non ti abbandonerò mai.
6E così anche noi possiamo dire con piena fiducia:
Il Signore viene in mio aiuto,
non avrò paura.
Che cosa mi possono fare gli uomini?
7Ricordatevi  di quelli che vi hanno guidati e vi hanno annunziato la parola di Dio.  Pensate come sono vissuti e come sono morti, e imitate la loro fede.  8Gesù Cristo è sempre lo stesso, ieri, oggi e sempre. 9Non lasciatevi  ingannare da dottrine diverse e strane. È bene che il nostro cuore sia  fortificato dalla grazia di Dio e non da regole a proposito dei vari  cibi: chi ubbidisce a quelle parole non ne ha mai avuto un vantaggio.
10Noi  abbiamo un altare nostro, del quale i sacerdoti che servono nel tempio  degli Ebrei non hanno il diritto di mangiare l'offerta. 11Il sommo  sacerdote degli Ebrei porta nel luogo santissimo sangue di animali, e  l'offre come sacrificio per i peccati. I corpi di questi animali sono  bruciati fuori della città. 12Per questo anche Gesù è morto fuori delle  mura della città, per purificare il popolo con il suo sangue.
13Dunque  usciamo anche noi fuori della città, andiamo verso di lui, portando la  sua stessa umiliazione. 14Perché noi non abbiamo quaggiù una città nella  quale resteremo per sempre; noi cerchiamo la città che deve ancora  venire. 15Per mezzo di Gesù, offriamo continuamente a Dio - come  sacrificio - le nostre preghiere di lode, il frutto delle nostre labbra  che cantano il suo nome.
16Non dimenticate di fare il bene e di mettere in comune ciò che avete. Perché sono questi i sacrifici che piacciono al Signore.
17Ubbidite  a quelli che dirigono la comunità e siate sottomessi. Perché essi  vegliano su di voi, come persone che dovranno rendere conto a Dio. Fate  in modo che compiano il loro dovere con gioia; altrimenti lo faranno  malvolentieri e non sarebbe un vantaggio nemmeno per voi.
18Pregate  per noi. Noi crediamo di essere tranquilli in coscienza, perché  desideriamo comportarci bene in ogni occasione. 19In particolare vi  chiedo di pregare, perché Dio mi permetta di tornare presto in mezzo a  voi.

Benedizione finale e saluti
20Io prego per voi Dio che dà  la pace. Egli ha liberato dalla morte Gesù, il nostro Signore,  diventato il grande Pastore delle pecore, perché ha dato il suo sangue  per un'eterna alleanza. 21Il Dio della pace vi renda capaci di compiere  ogni bene, per fare la sua volontà. Egli agisca in voi, per farvi  compiere ciò che gli è gradito, per mezzo di Gesù Cristo. A lui sia la  gloria, per sempre! Amen.

22Vi raccomando, fratelli, ascoltate  con pazienza queste parole di esortazione. In fondo, vi ho scritto solo  poche cose. 23Sappiate che il nostro fratello Timòteo è stato messo in  libertà. Se arriva presto, verrò a vedervi insieme con lui.
24Salutate quelli che dirigono la vostra comunità e tutto il popolo di Dio. Quelli venuti dall'Italia vi salutano.
25La grazia di Dio sia con tutti voi.
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