Esdra
Antico Testamento
Esdra
ezra_01
00:00
ezra_02
00:00
ezra_03
00:00
ezra_04
00:00
ezra_05
00:00
ezra_06
00:00
ezra_07
00:00
ezra_08
00:00
ezra_09
00:00
ezra_10
00:00
▲ Il re Ciro autorizza il ritorno dall'esilio
1Nel primo anno del regno di Ciro, re di Persia, il Signore realizzò quel che aveva annunziato per bocca del profeta Geremia Egli mosse dunque lo spirito di Ciro a diffondere in tutto il suo regno, a voce e per scritto, questo editto: 2'Così decreta Ciro re di Persia: Il Signore, Dio del cielo, ha dato in mio potere tutti i regni della terra e mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, città della Giudea. 3Perciò mi rivolgo a tutti quelli che appartengono al suo popolo: tornate a Gerusalemme di Giudea per ricostruire il tempio del Signore, Dio d'Israele, in Gerusalemme, che è la sua città. Il vostro Dio vi accompagni. 4In ogni regione i superstiti che decidono di partire siano aiutati dagli abitanti del posto. Essi daranno loro argento, oro, beni e bestiame, e inoltre offerte volontarie per il tempio di Dio a Gerusalemme'. 5Allora i capi famiglia delle tribù di Giuda e di Beniamino, i sacerdoti e i leviti accolsero l'invito. Erano tutti quelli a cui Dio aveva messo in cuore il desiderio di tornare a Gerusalemme per ricostruire il tempio del Signore. 6Tutti i vicini li aiutarono, dando loro generosamente oggetti d'argento, d'oro, beni e bestiame, e molti altri regali, senza contare le offerte volontarie. 7Il re Ciro, da parte sua, restituì gli oggetti sacri del tempio del Signore, quelli che il re Nabucodonosor aveva portato via da Gerusalemme, per collocarli nel tempio del suo dio. 8-9Ciro diede questo incarico al tesoriere Mitridate. Ecco l'inventario che Mitridate fece alla presenza di Sesbassar, governatore della Giudea:
30 vassoi d'oro,
1000 vassoi d'argento,
29 coltelli,
1030 coppe d'oro,
410 coppe d'argento di minor pregio,
1000 altri oggetti.
11Totale degli oggetti d'oro e d'argento: 5400
Quando gli esuli tornarono da Babilonia a Gerusalemme, Sesbassar curò il trasporto di tutto.
▲ Elenco dei rimpatriati
(vedi Neemia 7, 4-73)1Molti, originari della Giudea, appartenenti alle famiglie che il re Nabucodonosor aveva deportato, tornarono dall'esilio ciascuno nella sua città: o a Gerusalemme o in altre località della Giudea. 2Erano guidati da Zorobabele, Giosuè, Neemia, Seraia, Reelaia, Mardocheo, Bilsan, Mispar, Bigvai, Recun e Baana.
Elenco degli Israeliti rimpatriati:
3Discendenti di Paros: 2172
4Discendenti di Sefatia: 372
5Discendenti di Arach: 775
6Discendenti di Pacat-Moab, cioè i discendenti di Giosuè e di Ioab: 2812
7Discendenti di Elam: 1254
8Discendenti di Zattu: 945
9Discendenti di Zaccai: 760
10Discendenti di Bani: 642
11Discendenti di Bebai: 623
12Discendenti di Azgad: 1222
13Discendenti di Adenikam: 676
14Discendenti di Bigvai: 2056
15Discendenti di Adin: 454
16Discendenti di Ater, cioè di Ezechia: 98
17Discendenti di Bezai: 323
18Discendenti di lora: 112
19Discendenti di Casum: 223
20Discendenti di Ghibbar: 95
Elenco dei rimpatriati originari di varie località:
21Betlemme: 123
22Netofa: 56
23Anatot: 128
24Azmavet: 42
25Kiriat-Iearim, Chefira e Beerot: 743
26Rama e Gheba: 621
27Micmas: 122
28Betel e Ai: 223
29Nebo: 52
30Magbis: 156
31Elam: 1254
32Carim:320
33Lod, Cadid e Ono: 725
34Gerico: 345
35Senaa: 3630
36Elenco dei sacerdoti rimpatriati:
Gruppo di Iedaia, discendente di Giosuè: 973
37Gruppo di Immer: 1052
38Gruppo di Pascur: 1247
39Gruppo di Carim: 1017
40Elenco dei leviti rimpatriati:
Gruppo di Kadmiel, Binnui e Odavia, discendenti di Giosuè: 74
41Cantori: Discendenti di Asaf: 128
42portinai: Discendenti di Sallum, Ater, Talmon, Akkub, Catita e Sobai: in tutto 139
43Addetti al tempio: rimpatriarono alcune
persone delle famiglie di:
Zica, Casufa, Tabbaot,
44Keros, Siaa, Padon,
45Lebana, Cagaba, Akkub,
46Cagab, Samlai, Canan,
47Ghiddel, Gacar, Reaia,
48Rezin, Nekoda, Gazzam,
49Uzza, Paseach, Besai,
50Asna, Meunim, Nefusim,
51Bakbuk, Cakufa, Carcur,
52Bazlut, Mechida, Carsa,
53Barkos, Sisara, Temach,
54Neziach, Catifa.
55Discendenti dei 'servi di Salomone': erano rimpatriate alcune persone delle famiglie di:
Sotai, Assoferet, Peruda,
56Iaala, Darkon, Ghiddel,
57Sefatia, Cattil, Pocheret-Azzebaim, Ami.
58In totale gli addetti al tempio e i discendenti dei servi di Salomone rimpatriati furono 392.
59Alcuni rimpatriati, provenienti da Tel-Melach, Tel-Carsa, Cherub-Addan e Immer, non poterono dimostrare di essere discendenti di Israeliti. 60Comprendevano 652 uomini discendenti da Delaia, Tobia e Nekoda. 61Alcuni sacerdoti si trovarono in una situazione simile. Erano i discendenti di Cobaia, Akkoz e Barzillai. Quest'ultimo era stato chiamato così perché aveva preso il nome del suocero quando aveva sposato la figlia di un certo Barzillai del territorio di Galaad. 62Essi cercarono i loro registri genealogici, ma inutilmente. Perciò furono esclusi dal sacerdozio. 63Anche il governatore confermò questa decisione: essi non potevano ricevere le offerte sacre, ma dovevano attendere che un sacerdote chiarisse la loro posizione per mezzo degli urim e tummim.
64Il numero totale dei rimpatriati fu di 42360.
65Inoltre vi erano 7337 tra servi e serve e 200 cantori tra uomini e donne. 66I rimpatriati possedevano 736 cavalli, 245 muli, 67435 cammelli e 6720 asini.
68Quando arrivarono sul luogo dove prima sorgeva il tempio di Gerusalemme, alcuni capifamiglia fecero offerte volontarie per ricostruirlo nello stesso posto. 69Ciascuno contribuì secondo le sue possibilità. In totale donarono al fondo per la ricostruzione quasi cinque quintali d'oro, circa trenta quintali d'argento e 100 tuniche sacerdotali. 70I sacerdoti, i leviti, i portinai, i cantori, gli addetti al tempio e gli altri rimpatriati si stabilirono ciascuno nella propria città. In tal modo tutti gli Israeliti erano ritornati nei luoghi di origine.
▲ Si ricostruisce l'altare a Gerusalemme
1Nel settimo mese dell'anno gli Israeliti si erano ormai sistemati nelle diverse città e poterono convocare un assemblea generale a Gerusalemme. 2Allora Giosuè figlio di Iozedak, con gli altri sacerdoti della sua famiglia, e Zorobabele figlio di Sealtiei, con i suoi parenti, ricostruirono I' altare del Dio d'Israele, per offrire sacrifici, come è scritto nella legge di Mosè, uomo di Dio. 3Avevano paura della gente del luogo, perciò costruirono subito l'altare là dove sorgeva prima e su di esso offrirono al Signore i sacrifici del mattino e della sera. 4Celebrarono la festa delle Capanne come era prescritto: in ognuno dei sette giorni della festa offrirono i sacrifici stabiliti. 5-6Da allora in poi continuarono a offrire i vari sacrifici ogni giorno, all'inizio del mese, nelle feste del Signore, e ogni volta che qualcuno faceva offerte volontarie al Signore. Cominciarono il primo giorno del settimo mese, ma le fondamenta del tempio non erano ancora state poste.Iniziative per la ricostruzione del tempio
7Allora la gente diede denaro per assumere tagliapietre e carpentieri. Si raccolsero viveri, bevande e olio per mandarli ai mercanti di Sidone e di Tiro in cambio di legname di cedro del Libano da trasportare per mare fino a Giaffa. 8Per fare tutto questo avevano ricevuto l'autorizzazione dal re di Persia. Cominciarono la ricostruzione un anno e due mesi dopo il loro ritorno al luogo del tempio. Si misero all'opera Zorobabele figlio di Sealtiel, Giosuè figlio di lozadak e i loro parenti, i sacerdoti, i leviti e tutti quelli che erano tornati a Gerusalemme dall'esilio. I leviti che avevano più di vent'anni furono incaricati di dirigere i lavori. 9Giosuè, i suoi figli e fratelli, Kadmiel, Binnui e Odavia sorvegliavano insieme i lavori del tempio; con loro c'erano anche i leviti discendenti di Chenadad, i loro figli e i loro fratelli. 10Quando si gettarono le fondamenta del tempio del Signore, intervennero i sacerdoti vestiti dei loro paramenti, con le trombe, e i leviti discendenti di Asaf con i cembali per innalzare inni al Signore, come un tempo aveva ordinato Davide re d'Israele. 11A cori alterni cantavano l'inno: 'Il Signore è buono, eterno è il suo amore per Israele'. Tutti gridavano di gioia e ringraziavano il Signore perché venivano gettate le fondamenta del tempio. 12Molti sacerdoti, leviti e capifamiglia anziani si ricordavano del tempio precedente: vedendo le fondamenta del nuovo tempio, li, davanti ai loro occhi, piangevano commossi. Molti altri invece gridavano di gioia. 13Ed era impossibile distinguere tra grida di gioia e di pianto, perché il clamore della folla era tale che lo si poteva udire da lontano.
▲ Opposizione alla ricostruzione del tempio
1I nemici della tribù di Giuda e Beniamino vennero a sapere che i rimpatriati stavano ricostruendo il tempio del Signore, Dio d'Israele. 2Allora si presentarono a Zorobabele e ai capifamiglia e dissero:- Lasciateci partecipare alla ricostruzione del tempio. Anche noi infatti onoriamo il vostro Dio e gli offriamo sacrifici fin da quando Assaraddon, re di Assiria, ci ha fatto immigrare in questa terra. 3Ma Zorobabele, Giosuè e gli altri capi famiglia risposero:
- La ricostruzione del tempio non vi riguarda. Tocca solo a noi costruirlo per il Signore, Dio d'Israele: così ci ha ordinato Ciro re di Persia. 4La gente del luogo allora cercò di scoraggiare e di intimorire il popolo della Giudea, per far interrompere la costruzione. 5Così, dal tempo di Ciro fino al regno di Dario, re di Persia, continuarono a corrompere con denaro i funzionari del re per mandare a monte il progetto degli Israeliti.
Opposizione alla ricostruzione della città
6All'inizio del regno di Serse, i nemici dei rimpatriati scrissero una lettera di accusa contro gli abitanti di Gerusalemme e della Giudea. 7Più tardi, al tempo di Artaserse, alcuni funzionari, tra i quali Bislam, Mitridate e Tabeel, inviarono al re un documento scritto in lingua e caratteri aramaici. 8Anche il governatore Recum e il segretario Simsai scrissero al re Artaserse una lettera contro Gerusalemme. 9La firmarono lo stesso governatore Recum, il segretario Simsai e altri funzionari, giudici, controllori, ispettori persiani, in nome dei cittadini elamiti originari di Uruk, Babilonia e Susa, 10e degli altri popoli che il grande e illustre Asnappar aveva deportati e fatti abitare nella città di Samaria e nel resto della regione a occidente del fiume Eufrate.
11Ecco il testo della lettera:
'Al re Artaserse da parte dei suoi sudditi abitanti nella regione occidentale.
12'Ti rendiamo noto che i rimpatriati giunti nelle nostre regioni dalla Mesopotamia stanno ricostruendo Gerusalemme, città ribelle e malvagia: rifanno le fondamenta e ricostruiscono le mura. 13Sappi che, se essi riusciranno a ricostruire la città e a riedificare le mura, non vorranno più pagare né tributi, né tasse, né imposte. In conclusione, ne avrai tu stesso un danno. 14Ti facciamo sapere queste cose perché tutti noi abbiamo grandi debiti di riconoscenza nei tuoi confronti e non possiamo sopportare che tu venga offeso. 15'Ti suggeriamo, quindi, di fare ricerche negli annali dei tuoi predecessori. Vedrai che si tratta di una città ribelle, pericolosa per i re e per le province, sempre pronta alla rivolta fin dai tempi antichi. Proprio per questo essa venne distrutta. 16Ti informiamo che, se questa città verrà ricostruita e le sue mura terminate, perderai presto ogni possedimento nella regione occidentale'.
17Il re mandò questa risposta:
'Al governatore Recum, al segretario Simsai e agli altri funzionari che risiedono in Samaria e nelle altre località della regione occidentale. Pace a voi. 18'La lettera che mi avete mandato mi è stata letta in chiara traduzione. 19Così ho dato ordine di fare ricerche. Abbiamo trovato che effettivamente Gerusalemme si è ribellata fin dai tempi antichi contro i re, e che in essa sono avvenuti disordini e rivolte. 20Questa città ha avuto re potenti che comandavano su tutta la regione occidentale: tributi, tasse e imposte venivano pagati a loro. 21Perciò date ordine a quegli uomini di sospendere i lavori di ricostruzione fino a nuove disposizioni. 22Fate attenzione, non trascurate nulla: la situazione non deve peggiorare a danno del re'.
23Non appena la lettera del re Artaserse venne letta al governatore Recum, al segretario Simsai e agli altri funzionari, questi si precipitarono a Gerusalemme e costrinsero con la forza delle armi i rimpatriati a interrompere i lavori.
La difficile ripresa dei lavori per il tempio
24L'opera di ricostruzione del tempio di Gerusalemme rimase sospesa fino al secondo anno del regno di Dario, re di Persia.
▲ 1In quel tempo, due profeti, Aggeo e Zaccaria figlio di Iddo, si rivolsero ai rimpatriati di Gerusalemme e della Giudea, esortandoli in nome del Dio d'Israele. 2In seguito alle loro parole, Zorobabele figlio di Sealtiel, e Giosuè figlio di Iozadak, si misero a ricostruire il tempio di Gerusalemme; i profeti di Dio erano con loro e li incoraggiavano. 3Ma, ben presto, arrivò Tattenai, governatore della regione occidentale, accompagnato da Setar-Boznai e da altri funzionari. Domandarono: 'Chi vi ha dato il permesso di ricostruire questo tempio e restaurare queste pareti ? 4Chi sono e come si chiamano gli uomini che stanno costruendo questo edificio?'. 5Ma Dio proteggeva i capi dei rimpatriati: infatti quei funzionari persiani non fecero interrompere i lavori. Mandarono al re Dario un rapporto sulla vicenda, e decisero d'aspettare la sua risposta definitiva.
Lettera al re Dario
6Tattenai, governatore della regione occidentale, Setar-Boznai e gli altri funzionari mandarono al re questa lettera:
7'Al re Dario. Ti auguriamo ogni bene. 8'Ti informiamo che siamo andati nella provincia della Giudea e abbiamo visto che stanno ricostruendo il tempio del grande Dio con grandi blocchi di pietra e rinforzi di legno nelle pareti; lavorano con cura e vanno avanti rapidamente. 9Allora abbiamo domandato ai responsabili: 'Chi vi ha dato il permesso di ricostruire questo tempio e restaurare queste pareti?'. 10Abbiamo anche chiesto i loro nomi per poter fare una lista dei loro capi e mandartela. 11Ci hanno risposto così: 'Noi adoriamo il Dio del cielo e della terra, e stiamo ricostruendo il suo tempio. Molti anni fa, un grande re d'Israele lo aveva costruito e fornito di tutti gli arredi. 12Ma i nostri padri offesero il Dio del cielo. Allora Dio li abbandonò nelle mani di Nabucodonosor, re di Babilonia, della dinastia dei Caldei. Egli distrusse questo tempio e mandò il nostro popolo in esilio a Babilonia. 13Ma quando Ciro divenne re di Babilonia, già nel suo primo anno di regno, ordinò di ricostruire questo tempio. 14Inoltre restituì gli oggetti d'oro e d'argento che Nabucodonosor aveva preso dal tempio di Gerusalemme per portarli in quello di Babilonia. Ciro li fece togliere di là e li consegnò a Sesbassar, che aveva nominato governatore della Giudea. 15Gli ordinò di prendere quegli oggetti, di riportarli al tempio di Gerusalemme e fare in modo che la casa di Dio fosse ricostruita dov'era prima. 16Allora Sesbassar venne a Gerusalemme e cominciò a porre le fondamenta del tempio. Da allora lo stiamo costruendo, ma non abbiamo ancora terminato'.
'Fin qui la loro risposta. 17Ora, ti proponiamo - se sei d'accordo - di fare ricerche negli archivi reali di Babilonia, per vedere se veramente c è un documento del re Ciro, che autorizza la ricostruzione del tempio di Gerusalemme. Attendiamo tue istruzioni'.
▲ Si ritrova l'editto di Ciro
1Dario, allora, ordinò di fare ricerche negli archivi reali di Babilonia. 2Di fatto, a Ecbatana, città fortificata della regione di Media, Si trovò un documento. C'era scritto:'Promemoria.
3'Nel suo primo annodi regno, Ciro ordinò quanto segue a proposito del tempio di Gerusalemme. L'edificio deve sorgere nel luogo dove si fanno i sacrifici, sulle sue precedenti fondamenta. Misurerà ventisette metri in altezza e altrettanti in larghezza. 4Le pareti saranno costruite alternando tre strati di blocchi di pietra con uno di legno. Le spese saranno a carico della tesoreria reale. 5Inoltre, gli oggetti d'oro e d'argento che Nabucodonosor fece togliere dal tempio di Gerusalemme e portare a Babilonia saranno restituiti al tempio di Gerusalemme e rimessi al loro posto nella casa di Dio'.
Dario ordina di proseguire i lavori
Allora Dario mandò queste istruzioni:
6'A Tattenai, governatore della regione occidentale, a Setar-Boznai e agli altri funzionari. Tenetevi in disparte, 7e non intralciate il lavoro di ricostruzione: il governatore e i responsabili dei rimpatriati sono autorizzati a ricostruire il tempio dov'era prima. 8Per quel che vi riguarda, ecco come dovete comportarvi con i responsabili di quel popolo a proposito della ricostruzione del tempio. 'Le spese saranno regolarmente pagate con il denaro del re, ricavato dalle tasse della regione occidentale, in modo che il lavoro non subisca interruzioni. 9Ogni giorno, senza eccezione, saranno forniti, secondo le indicazioni dei sacerdoti di Gerusalemme, tori, montoni e agnelli da offrire in sacrificio sull'altare al Dio del cielo, come pure frumento, sale, vino e olio. 10Così i sacerdoti potranno fare offerte gradite al Dio del cielo per la vita del re e dei suoi figli. 11'Ordino ancora: se qualcuno non osserverà questo decreto, si prenda una trave dalla sua casa, la si drizzi ed egli vi sia impiccato; la sua casa sia ridotta a un letamaio. 12Il Dio che ha scelto Gerusalemme come luogo della sua presenza di strugga tutti i re e tutti i popoli che non mi ubbidiranno e cercheranno di abbattere il suo tempio. 'Io, Dario, ho fatto questo decreto: sia eseguito alla lettera'.
Inaugurazione del tempio
13Allora Tattenai, governatore della regione occidentale, Setar-Boznai e gli altri funzionari fecero esattamente ciò che il re Dario aveva comandato. 14-15In tal modo i capi dei rimpatriati poterono proseguire con successo l'opera di ricostruzione, sostenuti dalla parola del profeta Aggeo e di Zaccaria figlio di Iddo. Finalmente, il ventitré del mese di Adar del sesto anno del regno di Dario, la ricostruzione del tempio fu condotta a termine, secondo la volontà del Dio d'Israele, e gli ordini dei re persiani Ciro, Dario e Artaserse 16Tutti gli Israeliti che erano ritornati dall'esilio - gente del popolo, sacerdoti e leviti -celebrarono con gioia la dedicazione del tempio. 17Per l'occasione, offrirono in sacrificio cento tori, duecento arieti, quattrocento agnelli e inoltre dodici capri, uno per ogni tribù d'Israele, come sacrificio per il perdono dei peccati di tutto il popolo. 18Poi stabilirono i turni di servizio al tempio di Gerusalemme per i sacerdoti e i leviti, come è scritto nella legge di Mosè.
I rimpatriati celebrano la Pasqua
19I rimpatriati celebrarono la Pasqua il quattordici del primo mese dell'anno. 20Soltanto i sacerdoti e i leviti, tutti insieme, avevano compiuto i riti di purificazione. Così erano in condizione di preparare gli agnelli pasquali per gli altri rimpatriati, per i sacerdoti loro fratelli e per se stessi. 21Parteciparono dunque alla cena della Pasqua gli Israeliti tornati dall'esilio con tutti gli altri che avevano abbandonato le religioni corrotte dei popoli vicini e si erano uniti a loro per rimanere fedeli al Signore, Dio d'Israele. 22Nei sette giorni seguenti celebrarono con gioia la festa dei Pani non lievitati. Erano molto contenti, perché il Signore aveva cambiato in loro favore l'atteggiamento del re di Assiria. Così si erano sentiti incoraggiati a ricostruire il tempio del Dio d'Israele.
▲ Missione di Esdra a Gerusalemme
1Molti anni dopo, quando Artaserse era re di Persia, c'era a Babilonia un uomo che si chiamava Esdra. 2-5Era un discendente del sommo sacerdote Aronne. Infatti Esdra era figlio di Seraia, e questi erano i suoi antenati: Azaria, Chelkia, Sallum, Zadok, Achitub, Amaria, Azaria, Meraiot, Zerachia, Uzzi, Bukki, Abisua, Finees, Eleazaro, Aronne. 6Era esperto nella legge di Mosè che il Signore Dio d'Israele aveva dato al suo popolo. Esdra decise di partire da Babilonia. Il Signore lo proteggeva, così il re gli concesse tutto quel che gli chiese. 7Nel settimo anno di Artaserse, parti per tornare a Gerusalemme, con un gruppo d'Israeliti, sacerdoti, leviti, cantori, portinai e addetti al tempio. 8-9Era partito il primo giorno del primo mese e riuscì a raggiungere Gerusalemme il primo giorno del quinto mese dello stesso anno, perché Dio lo proteggeva. 10Esdra, infatti, aveva studiato con grande passione la legge del Signore; la metteva in pratica e insegnava i suoi comandamenti e i suoi precetti al popolo d'Israele.
Lettera del re Artaserse
11Il re Artaserse consegnò una lettera a Esdra, sacerdote, maestro della legge ed esperto nei comandamenti e nei precetti che il Signore aveva dato agli Israeliti. Ecco il testo della lettera:
12'Artaserse, re dei re, a Esdra, sacerdote e maestro della legge del Dio del cielo
13'Queste sono le mie decisioni: tutti gli Israeliti, compresi i sacerdoti e i leviti, se desiderano tornare a Gerusalemme, possono venire con te. 14Io e i miei sette consiglieri ti incarichiamo di verificare come viene osservata in Gerusalemme e in Giudea la legge del tuo Dio, di cui sei esperto. 15Ti affidiamo, inoltre, l'argento e l'oro che io e i miei consiglieri abbiamo offerto volontariamente al Dio d'Israele, che si adora a Gerusalemme. 16Lo porterai insieme con l'argento e l'oro che riuscirai a raccogliere in territorio babilonese e con i doni che il popolo e i sacerdoti vorranno offrire volontariamente per il tempio del loro Dio a Gerusalemme. 17Dovrai usare scrupolosamente questo denaro per comprare tori, montoni, agnelli oltre al pane e al vino da offrire sull'altare del tempio del vostro Dio, a Gerusalemme. 18Se avanzerà oro e argento, ne farai quello che sembrerà giusto a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. 19Ti sono stati dati oggetti per il culto del tempio. Portali a Gerusalemme, alla presenza del tuo Dio. 20Se avrai bisogno di altro per il tempio, provvederai a spese della tesoreria reale. 21'Ecco inoltre le disposizioni che io, Artaserse, do a tutti i tesorieri della regione occidentale: consegnate a Esdra, sacerdote, maestro della legge del Dio del cielo, tutto ciò che egli vi domanderà, 22fino a un massimo di 3400 chilogrammi di argento, 100 quintali di grano, 2000 litri di vino, 2000 litri di olio, e sale senza limitazioni. 23Eseguite diligentemente tutte le prescrizioni del Dio del cielo per il suo tempio, altrimenti la sua ira potrebbe scatenarsi contro il regno, il re e i suoi figli. 24Inoltre sappiate che tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portinai e addetti al tempio sono esenti da imposte e tributi. 25E tu, Esdra, con la sapienza che Dio ti ha dato, dovrai nominare magistrati e giudici incaricati di amministrare la giustizia a tutti gli abitanti della regione occidentale, cioè a tutti coloro che conoscono la legge del tuo Dio. A chi non la conosce, la insegnerete voi. 26Chi non osserverà la legge di Dio e il decreto del re sarà immediatamente punito, secondo i casi, con la morte, con l'esilio, con multe o con il carcere'.
Ricordi di Esdra
Preghiera di Esdra
27Benedetto il Signore, Dio dei nostri padri. Egli ha messo nel cuore del re il desiderio di onorare il tempio del Signore a Gerusalemme. 28Egli mi ha fatto ottenere il favore del re, dei suoi consiglieri e dei principi più influenti.
Ritorno dall'esilio
Vedendo che Dio mi aiutava, ho preso coraggio e ho radunato alcuni capi d'Israele perché partissero con me.
▲ 1Questi sono i capi famiglia che partirono con me da Babilonia, durante il regno di Artaserse. Di ciascuno è scritto l'antenato che dà il nome alla famiglia:
2-14Ghersom dei discendenti di Finees; Daniele dei discendenti di Itamar; Cattus,
figlio di Secania, dei discendenti
di Davide;
Zaccaria dei discendenti di Paros:
con lui sono stati registrati
centocinquanta uomini;
Elioenai, figlio di Zerachia, dei discendenti
di Pacat-Moab, con duecento uomini;
Secania, figlio di Iacaziel, dei discendenti
di Zattu, con trecento uomini;
Ebed, figlio di Gionata, dei discendenti
di Adin, con cinquanta uomini;
Isaia, figlio di Atalia, dei discendenti
di Elam, con settanta uomini;
Zebadia, figlio di Michele, dei discendenti
di Sefatia, con ottanta uomini;
Obadia, figlio di Iechiel, dei discendenti
di Ioab, con duecentodiciotto uomini;
Selomit, figlio di Iosifia, dei discendenti
di Bani, con centosessanta uomini;
Zaccaria, figlio di Bebai, dei discendenti
di Bebai, con ventotto uomini;
Giovanni, figlio di Akkatan,
dei discendenti di Azgad,
con centodieci uomini;
Elifelet, Ieiel e Semaia, gli ultimi
dei discendenti di Adonikam,
con sessanta uomini;
Utai e Zaccur, dei discendenti di Bigvai,
con settanta uomini.
Esdra trova alcuni leviti per il tempio
15Ho radunato tutti questi uomini presso il fiume che scorre verso la località di Aava, e siamo rimasti accampati là per tre giorni. Ho passato in rassegna il popolo e i sacerdoti, ma non ho trovato nessun levita. 16Allora ho convocato alcuni capi: Eliezer, Ariel, Semaia, Elnatan, Iarib, Natan, Zaccaria, Mesullam e due sapienti nella legge, Ioiarib e Elnatan. 17Li ho mandati da Iddo, capo del villaggio di Casifia, con un messaggio per lui e per i suoi fratelli che facevano parte degli addetti al tempio. Gli chiedevo di mandarmi alcuni uomini per il servizio del tempio del nostro Dio.
18Anche questa volta Dio ci ha aiutati: infatti essi ci hanno mandato un Israelita di buon senso, il levita Serebia, discendente di Macli. Egli è venuto da noi con diciotto tra figli e fratelli. 19Sono venuti anche Casabia e Isaia, discendenti di Merari, con venti tra figli e fratelli. 20Infine ci hanno mandato duecentoventi addetti al tempio, assegnati al servizio dei leviti fin dal tempo del re Davide. Tutti sono stati registrati con i loro nomi.
Digiuno e preghiere
21Poi, presso il fiume Aava, ho proclamato un digiuno. Volevamo sottometterci al nostro Dio, per chiedergli un viaggio felice per noi, i nostri bambini e tutti i nostri beni. 22Infatti, mi vergognavo di chiedere al re una scorta armata di cavalieri per difenderci dai nemici durante il viaggio. Anzi, avevo detto al re: 'Il nostro Dio protegge quelli che lo servono, mentre colpisce con la sua potenza e la sua collera quelli che si allontanano da lui'. 23Ecco perché abbiamo digiunato e invocato il nostro Dio: ed egli ha ascoltato la nostra preghiera.
I doni per il tempio
24Poi ho scelto dodici tra i capi dei sacerdoti: Serebia e Casabia con dieci altri leviti. 25Ho pesato davanti a loro l'argento, l'oro e gli oggetti che il re, con i suoi consiglieri e funzionari, e gli Israeliti residenti in Babilonia avevano offerto per il tempio del nostro Dio. 26Ho consegnato loro: quasi 22 tonnellate d'argento, 100 oggetti d'argento del peso complessivo di 70 Kg; 34 quintali di oro; 27inoltre, venti coppe d'oro del peso complessivo di quasi 8 Kg e mezzo e 2 oggetti di rame splendente preziosi come l'oro. 28Poi ho detto: 'Voi siete consacrati al Signore; anche questi oggetti sono sacri e l'argento e l'oro sono offerte volontarie al Signore, Dio dei nostri padri. 29Custoditeli con cura fino a quando non li avrete consegnati ai capi dei sacerdoti e dei leviti e ai capifamiglia d'Israele, nelle sale del tempio, a Gerusalemme'. 30Allora i sacerdoti e i leviti hanno preso in consegna l'argento, l'oro e gli oggetti sacri, per portarli a Gerusalemme, nel tempio del nostro Dio.
Il ritorno a Gerusalemme
31Il dodici del primo mese siamo partiti dal fiume Aava verso Gerusalemme. Il nostro Dio continuava a proteggerci lungo il cammino e ci ha liberati dagli attacchi dei nemici e dei briganti. 32Arrivati a Gerusalemme, ci siamo riposati tre giorni. 33Il quarto giorno, dopo aver pesato di nuovo l'argento, l'oro, e gli oggetti sacri, li abbiamo consegnati nelle mani del sacerdote Meremot, figlio di Uria; con lui c'erano Eleazaro figlio di Finees e i leviti Iozabad, figlio di Giosuè, e Noadia, figlio di Binnui. 34Essi hanno fatto un controllo accurato di tutto e hanno registrato subito il numero e il peso degli oggetti. 35Allora, quelli che erano rimpatriati dall'esilio hanno offerto sacrifici al Dio d'Israele: novantasei montoni, settantadue agnelli e dodici capri come sacrificio per il perdono dei peccati: tutte queste offerte sono state bruciate sull'altare del Signore. 36Poi abbiamo consegnato la lettera con le disposizioni del re ai funzionari reali e ai governatori della regione occidentale. Da allora, questi ultimi hanno dato grandi aiuti al popolo e al tempio.
▲ Matrimoni con le donne straniere
1Qualche tempo dopo, alcuni capi d'Israele sono venuti a dirmi: 'Tutto il popolo, compresi i sacerdoti e i leviti, non ha saputo mantenersi separato dalle altre popolazioni: Cananei, Ittiti, Perizziti, Gebusei, Ammoniti, Moabiti, Egiziani, Amorrei, e dalle loro deviazioni religiose. 2Essi e i loro figli hanno sposato donne straniere. Così, il popolo di Dio si è compromesso con gli altri popoli. I primi a commettere questa profanazione sono stati proprio i responsabili e i capi'. 3Quando ho sentito queste cose, sono rimasto sconvolto: mi sono strappato la veste e il mantello, i capelli e la barba e mi sono seduto a terra addolorato. 4Allora tutti quelli che temevano il giudizio del Dio d'Israele sull'infedeltà dei rimpatriati si sono radunati intorno a me. io sono rimasto là, abbattuto, fino al sacrificio della sera. 5Giunta la sera, all'ora del sacrificio, ho interrotto il mio pianto e il mio silenzio; mi sono rialzato con la veste e il mantello a brandelli, mi sono messo in ginocchio e ho steso le mani verso il Signore mio Dio. Ho pregato così:6'Mio Dio! Mi vergogno troppo per alzare la faccia verso di te, perché i nostri peccati sono cresciuti fin sopra la nostra testa e la nostra colpa giunge fino al cielo. 7Dal tempo dei nostri padri fino ad oggi non abbiamo mai smesso di peccare. Per questo, noi, i nostri re, i nostri sacerdoti siamo stati messi nelle mani di re stranieri, costretti a subire la morte, l'esilio, la rapina e il disonore: la stessa cosa accade anche oggi. 8Ma ora, Signore nostro Dio, ci hai concesso un momento di grazia: hai fatto tornare una parte di noi dall'esilio e ci hai dato un rifugio nel tuo luogo santo, luce ai nostri occhi e sollievo alla nostra schiavitù. 9È vero, noi siamo schiavi. Ma tu non ci hai abbandonati nella nostra condizione. Ci hai procurato il favore dei re di Persia, ci hai incoraggiati a restaurare le rovine del tuo tempio e a ricostruirlo, e ci hai concesso rifugio in Gerusalemme e in Giudea. 10A questo punto, che cosa potremmo dire, o nostro Dio? Abbiamo di nuovo disubbidito ai comandamenti. 11che ci avevi dato per mezzo dei profeti, tuoi servi. Essi ci avevano detto chiaramente: 'La terra di cui state per prendere possesso è tutta corrotta: i popoli che vi abitano l'hanno riempita delle loro disgustose malvagità. 12Per questo non dovete fare matrimoni con loro. Non cercate pace con quella gente, non favorite i loro interessi. Così voi diventerete forti, potrete godere dei frutti della terra e lasciarla in eredità ai vostri figli per sempre'. 13Invece, le nostre azioni malvagie e la nostra grave colpa ci hanno procurato tanto male. Eppure tu, nostro Dio, ci hai puniti meno di quanto meritavamo, anzi, ci hai permesso di raccogliere questo gruppo di superstiti. 14Ora, potremmo calpestare di nuovo i tuoi comandamenti, imparentandoci con questi popoli infedeli? Certamente tu rivolgeresti contro di noi la tua ira fino a distruggerci, senza lasciare nessun superstite. 15Signore Dio d'Israele, tu sei fedele alla tua promessa e questo gruppo che rimane in vita ne è la prova. Eccoci davanti a te con tutte le nostre colpe, anche se, in queste condizioni, nessuno potrebbe stare in tua presenza'.
▲ Le mogli straniere vengono allontanate
1Mentre Esdra pregava e, prostrato in lacrime davanti al tempio di Dio, faceva questa confessione, una gran folla d'Israeliti si radunò attorno a lui. C'erano uomini, donne e fanciulli: tutti piangevano. 2Allora prese la parola Secania, figlio di Iechiel, discendente di Elam, e disse a Esdra:'Siamo stati infedeli verso il nostro Dio, perché abbiamo sposato donne di altri popoli. Tuttavia, c'è ancora speranza per Israele. 3Impegniamoci e promettiamo solennemente al nostro Dio di mandar via tutte le donne straniere e i figli avuti da loro. Faremo come dici tu e come dicono quelli che rispettano i comandamenti del nostro Dio. Faremo quel che chiede la legge. 4Alzati, perché sei tu che devi decidere. Noi ti appoggeremo. Fatti coraggio e agisci'. 5Allora Esdra si alzò in piedi e fece giurare i capi dei sacerdoti leviti e tutto Israele di agire così. 6Tutti giurarono. Quindi Esdra lasciò il tempio e si recò a casa di Giovanni, figlio di Eliasib. Qui passò la notte. Non toccò cibo né bevanda, perché era triste a causa dell'infedeltà dei rimpatriati dall'esilio. 7In Gerusalemme e in Giudea venne comunicata a tutti i rimpatriati questa decisione degli anziani e dei capi: dovevano radunarsi tutti a Gerusalemme entro tre giorni, 8pena la confisca dei beni e l'espulsione dalla comunità. 9Tutti gli uomini delle tribù di Giuda e di Beniamino si radunarono a Gerusalemme entro il termine fissato. Era il venti del nono mese. Tutto il popolo prese posto sul piazzale davanti al tempio. La gente tremava, sia perché la situazione era grave, sia perché pioveva a dirotto. 10Allora il sacerdote Esdra si alzò e prese la parola: 'Avete peccato, avete sposato donne straniere. Così avete aggravato la colpa d'Israele. 11Ma ora riconoscete il vostro peccato davanti al Signore, Dio dei nostri padri, e fate la sua volontà: separatevi dagli altri popoli e dalle loro donne'.
12Tutta l'assemblea rispose ad alta voce: 'È giusto. Dobbiamo fare come tu hai detto. 13Però, qui siamo in molti, ed è la stagione delle piogge: non possiamo resistere a lungo all'aperto. D'altra parte, questo problema non può essere risolto in un giorno o due, perché siamo in molti ad aver commesso questo peccato. 14Proponiamo di far rimanere i nostri capi, in rappresentanza dell'intera assemblea. Poi, in tempi da stabilire, tutti coloro che hanno sposato donne straniere verranno qui, accompagnati dagli anziani e dai giudici delle loro città. Così potremo allontanare l'ira di Dio, che abbiamo provocato con il nostro comportamento'. 15Si opposero soltanto Gionata figlio di Asael e Iaczeia figlio di Tikva, appoggiati da Mesullam e dal levita Sabbetai. 16Gli altri rimpatriati fecero come era stato proposto. Il sacerdote Esdra scelse un rappresentante per ogni gruppo di famiglie discendenti dallo stesso antenato e indicò i loro nomi, il primo giorno del decimo mese cominciarono le riunioni per esaminare la questione. 17L'inchiesta su quelli che avevano sposato donne straniere ebbe termine il primo giorno del primo mese dell'anno seguente.
18Ecco l'elenco di quelli che avevano sposato donne straniere.
Tra i sacerdoti:
Maaseia, Eliezer, Iarib e Godolia, discendenti di Giosuè figlio di Iozadak. 19Essi giurarono di mandar via le loro mogli, riconobbero la loro colpa e offrirono un montone come sacrificio.
20Canani e Zebadia, discendenti di Immer.
21Maaseia, Elia, Semaia, Iechiel e Uzzia, discendenti di Carim.
22Elioenai, Maaseia, Ismaele, Natanaele,
Iozabad ed Eleasa, discendenti
di Pascur.
23Tra i leviti:
Iozabad, Simei, Chelaia, detto il Chelita,
Petachia, Giuda ed Eliezer.
24Tra i cantori:
Eliasib.
Tra i portinai del tempio:
Sallum, Telem e Uri.
25Tra la gente del popolo:
Ramia, Izzia, Malchia, Miamin, Eleazaro,
Malchia e Benaia, discendenti di Paros.
26Mattania, Zaccaria, Iechiel, Abdi, Ieremet
ed Elia, discendenti di Elam.
27Elioenai, Eliasib, Mattania, Ieremot, Zabad e Aziza, discendenti di Zattu.
28Giovanni, Anania, Zabbai e Atlai,
discendenti di Bebai.
29Mesuilam, Malluch, Adaia, Iasub, Seal
e Ieramot, discendenti di Bani.
30Adna, Kelal, Benaia, Maaseia, Mattania,
Bezaleel, Binnui e Manasse,
discendenti di Pacat-Moab.
31Eliezer, Ishshia, Malchia, Semaia, Simeone, 32Beniamino, Malluch
e Semaria, discendenti di Carim.
33Mattenai, Mattatta, Zabad, Elifelet,
Ieremai, Manasse e Simei,
discendenti di Casum.
34Maadai, Amram, Uel, 35Benaia, Bedia,
Cheluu, 36Vania, Meremot, Eliasib,
37Mattenai, Iaasai, discendenti di Bani.
38Bani e Binnui, Simei, 39Selemia, Natan,
Adaia, Maenadebai, 40Sasai, Sarai,
41Amareel, Selemia, Semaria, 42Sallum,
Amaria e Giuseppe.
43Ieiel, Mattitia, Zabad, Zebina, Iaddai,
Gioele, Benaia, discendenti di Nebo.
44Tutti costoro si erano sposati con donne
straniere, e alcune di esse avevano avuto figli.