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nec volutpat risus.
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Ezechiele

Antico Testamento
Ezechiele
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Il trono di Dio
1-3Io, Ezechiele sacerdote,  figlio di Buzi, vivevo fra i deportati ebrei sulle rive del fiume Chebar  in Babilonia. Nel trentesimo anno, il quinto giorno del quarto mese, il  cielo si aprì e Dio mi mandò una visione. Era anche il quinto anno  dalla deportazione del re loiachin. Lì, lungo il fiume Chebar, il  Signore mi afferrò con la sua potenza e mi parlò. 4Alzai gli occhi e  vidi un uragano, venire dal nord. In una grande nube, tutta circondata  da bagliori, lampeggiavano fulmini. In mezzo ai lampi risplendeva  qualcosa simile a un metallo incandescente. 5Al centro della nube vidi  quattro figure che sembravano esseri umani. 6Ciascuno aveva quattro  aspetti e quattro ali. 7Le loro gambe erano diritte, avevano piedi  simili a zoccoli di vitello, splendenti come rame lucido. 8Ognuno aveva  quattro aspetti, quattro ali e quattro mani, una per lato, sotto ogni  ala. 9Le loro ali si toccavano. Quando camminavano, andavano diritto e  cambiavano direzione senza voltarsi. 10Ciascuno di quegli esseri aveva  quattro aspetti; uno d'uomo, uno di leone, uno di toro e uno di aquila.  11Avevano due ali spiegate verso l'alto che toccavano quelle dei vicini,  mentre con le altre due si coprivano il corpo. 12Camminavano diritto  senza voltarsi e andavano insieme dove volevano. 13Quegli esseri viventi  sembravano carboni ardenti. Erano come torce accese, in continuo  movimento, che risplendevano e sprigionavano scintille. 14Gli esseri  andavano e venivano come lampi. 15Guardando gli esseri viventi, vidi a  fianco di ognuno una specie di ruota che toccava la terra. 16Queste  ruote erano simili tra loro: tutte brillavano come topazio. Come se  fossero intersecate da un'altra ruota, 17potevano muoversi in tutte e  quattro le direzioni senza aver bisogno di voltarsi. 18Inoltre, i  cerchioni delle ruote erano enormi e spaventevoli e sprigionavano  bagliori tutt'intorno. 19Quando gli esseri viventi si muovevano, anche  le ruote si muovevano accanto a loro; quando si alzavano da terra, anche  le ruote si alzavano. 20Essi andavano insieme dove volevano e le ruote  con loro, perché essi le guidavano. 21Infatti, quando si muovevano o si  fermavano o si alzavano da terra, le ruote facevano lo stesso. 22Una  specie di volta, splendente come cristallo, si stendeva sopra le teste  degli esseri viventi. 23Sotto la volta ciascuno aveva due ali spiegate  verso l'alto che toccavano quelle dei vicini, con le altre due invece si  copriva il corpo. 24Quando si spostavano sentivo il rumore delle loro  ali: era simile al fragore di una enorme massa d'acqua, simile alla voce  di Dio Onnipotente, era un frastuono assordante come il tumulto di un  immenso esercito. Quando si fermavano, ripiegavano le ali. 25Sentivo  anche un rumore che veniva da sopra la volta distesa sugli esseri  viventi. 26Lassù, vidi qualcosa simile a un trono di zaffiro e su quello  sedeva una figura dall'aspetto umano. 27Brillava come metallo  incandescente. Stava in mezzo a un fuoco e, dall'alto in basso, era  circondata da uno splendore 28simile all'arcobaleno fra le nubi di un  giorno di pioggia. Questo splendore era come il riflesso della gloriosa  presenza del Signore.

Il Signore chiama Ezechiele alla missione di profeta
Quando vidi ciò, caddi faccia a terra e poi udii qualcuno che mi diceva:

1'Uomo, alzati, voglio parlarti'. 2Intanto lo  spirito di Dio mi afferrò e mi fece alzare in piedi. Io ascoltavo quel  che mi diceva:
3'Uomo, io ti mando dagli Israeliti. Si sono sempre  ribellati e rivoltati contro di me: ieri i loro antenati, oggi essi  stessi 4Io, il Signore, il Dio d'Israele, ti mando da questa gente  testarda e ostinata. Riferisci loro le mie parole. 5Ti ascoltino o no,  quei ribelli almeno sapranno che c'è un profeta in mezzo a loro. 6'Ma  tu, Ezechiele, non temerli, non aver paura di quel che diranno per  contraddirti; sarà per te come trovarsi tra le spine dei rovi, come  sedersi sugli scorpioni. Non farti spaventare dalle parole e dalle facce  di quei ribelli. 7Tu riferirai loro quel che io dico, ascoltino o no.  Ricordati che sono ribelli. 8'Ezechiele, ascolta quel che ti dico e non  ribellarti anche tu. Apri la bocca e mangia quel che ti do'. 9Allora  vidi una mano tesa verso di me che teneva una pergamena arrotolata.  10L'aprì davanti a me e vidi che su tutti e due i lati erano scritti  lamenti gemiti e pianti.

1Poi il Signore disse: 'Ezechiele, mangia questo  rotolo. Poi va' e parla al popolo d'Israele'. 2Io aprii la bocca ed egli  mi fece mangiare il rotolo. 3Aggiunse: 'Ezechiele, riempì il tuo  stomaco con questa pergamena'. La mangiai; era dolce come il miele.  4'Ezechiele, - disse il Signore, - va' dal popolo d'Israele e riferisci  le mie parole. 5Io non ti mando da un popolo che parla una difficile  lingua straniera, ma dagli Israeliti. 6E se anche ti avessi mandato in  grandi nazioni dove si parlano lingue che non capisci, perché straniere e  difficili, quei popoli ti avrebbero ascoltato. 7Ma gli Israeliti non ti  ascolteranno perché rifiutano di ascoltare me. Sono tutti ostinati e  testardi. 8Ma io renderò te ostinato e testardo come loro. 9Anzi, sarai  duro come il diamante, più resistente di una roccia. Non temere quei  ribelli. non aver paura davanti a loro. 10'Ezechiele, ascolta  attentamente e ricordati tutto quel che ti dico. 11Io, il Signore, il  Dio d'Israele, ti mando da quelli del tuo popolo che sono in esilio.  Riferisci loro le mie parole, sia che ascoltino o no'. 12Allora lo  spirito di Dio mi sollevò e udii risuonare alle mie spalle un immenso  coro di voci che acclamavano: 'Benedetto sia il Signore, là dove  manifesta la sua gloriosa presenza'. 13Udii anche il rumore del battere  d'ali degli esseri viventi e quello delle ruote. Era un gran fragore.  14Lo spirito di Dio mi sollevò e mi portò via. Ero amareggiato e  sconvolto, ma il Signore mi afferrò con la sua potenza. 15Tornai a  Tel-Aviv, vicino al fiume Chebar, dove vivevano gli esiliati. Vi rimasi  per sette giorni stordito.

Ezechiele, sentinella per il popolo d'Israele
16Passati  i sette giorni, il Signore mi disse: 17'Ezechiele, ti farò diventare  una sentinella per avvertire il popolo d'Israele. Quando sentirai le mie  parole, le riferirai agli Israeliti. 18Se io dico che un uomo malvagio  per il suo comportamento deve morire, tu hai il compito di avvertirlo  perché cambi vita e si salvi. Altrimenti quest'uomo morirà per le sue  colpe, ma per me tu sarai responsabile della sua morte. 19Invece, se tu  l'avverti ed egli non rinunzia ai suoi errori e al suo comportamento,  morirà per le sue colpe, ma tu avrai salvato la tua vita. 20'Se un uomo  giusto smette di agire bene e commette il male, io lo ostacolerò. Egli  morirà per i suoi peccati se tu non lo avverti del pericolo. Io non  terrò conto del bene che ha fatto, ma per me tu sarai responsabile della  sua morte. 21Invece, se tu l'avverti di non peccare ed egli rinunzia a  commettere il male, vivrà per i tuoi avvertimenti e tu avrai salvato la  tua vita'.

Il Signore impone un periodo di silenzio a Ezechiele
22Il  Signore mi afferrò ancora con la sua potenza e mi disse: 'Alzati, va'  nella valle. Là ti parlerò'. 23Mi avviai verso la valle e lì il Signore  manifestò la sua gloriosa presenza, come l'avevo già vista sulle rive  del fiume Chebar. Allora caddi faccia a terra, 24ma lo spirito di Dio mi  afferrò e mi fece alzare in piedi. Il Signore mi disse 'Ezechiele,  rinchiuditi in casa. 25Sarai legato con delle corde e non potrai uscire  in mezzo alla gente. 26Io paralizzerò la tua lingua e diventerai muto.  Non potrai più rimproverare questo popolo ribelle. 27Quando avrò qualche  cosa da dire ti restituirò la parola. Allora potrai annunziare loro  quel che dirò io, il loro Dio, il Signore. Alcuni ascolteranno, altri  no, perché sono un popolo ribelle'.

Ezechiele e l'assedio di Gerusalemme
1Il  Signore mi disse: 'Ezechiele, prendi una tavoletta di argilla, mettila  davanti a te e disegnaci una città che rappresenti Gerusalemme. 2Per  mostrare che è assediata disponi tutto intorno torri, terrapieni,  accampamenti militari e armi pesanti. 3Prendi un piatto di ferro e  mettilo come un muro tra te e la città. Guarda bene la città: è  assediata, e sei tu che l'assedi. Questo è un avvertimento per il popolo  d'Israele. 4'Sdràiati sul fianco sinistro. Per tutto il tempo che  rimarrai in questa posizione, prenderai su di te le colpe del regno  d'Israele e porterai le sue iniquità. 5Rimarrai sdraiato in quella  posizione tanti giorni quanti sono gli anni durante i quali il regno  d'Israele si è macchiato di colpe. Per trecentonovanta giorni  sopporterai il peso delle sue colpe. 6Passati quei giorni, ti girerai  sul fianco destro. Sconterai i peccati del regno di Giuda per un periodo  di quaranta giorni, un giorno per ogni anno delle sue colpe. 7Fissa il  tuo sguardo su Gerusalemme assediata. Alza il tuo braccio e profetizza  contro di essa. 8Ti legherò con delle corde per impedirti di voltarti da  una parte e dall'altra per tutto il tempo in cui rimarrai sdraiato. 9Ma  prima prendi grano, orzo, fave, lenticchie, miglio e biada. Metti tutto  in un recipiente e fanne pane. Questo sarà il tuo cibo durante i  trecentonovanta giorni in cui rimarrai sdraiato su un fianco. 10Ne  mangerai una razione di duecentotrenta grammi al giorno. 11Anche la tua  acqua sarà razionata: ne avrai un litro al giorno. 12Il tuo cibo avrà la  forma di una focaccia d'orzo; la cuocerai davanti a tutti su un fuoco  alimentato da escrementi umani secchi'.
13E il Signore aggiunse:
- Questo significa che gli Israeliti dovranno mangiare i cibi impuri nei paesi stranieri dove li disperderò!
14Io esclamai:
-  No, Signore, Dio! Io non mi sono mai reso impuro. Fin dalla mia  infanzia non ho mai mangiato carne di animali morti naturalmente o  sbranati, né carne impura.
15- Allora, - mi rispose, - invece degli escrementi umani potrai usare sterco di bue per cuocere il tuo cibo.
16E aggiunse:
-  Ezechiele, distruggerò tutte le riserve di pane di Gerusalemme. Con  grande angoscia il popolo razionerà il cibo e l'acqua. 17Poi anche il  pane e l'acqua finiranno, essi si dispereranno e moriranno. Tutto questo  accadrà per i loro peccati.

Il Signore punirà Israele
1Il Signore mi  disse: 'Ezechiele, prendi una spada ben affilata e usala come un rasoio.  Raditi i capelli e la barba, pesali e dividili in tre parti. 2Trascorso  il tempo dell'assedio, ne brucerai una parte sul fuoco in mezzo alla  città, un'altra parte la tagliuzzerai con la spada intorno alla città,  l'ultima parte la disperderai al vento e io la inseguirò con la spada.  3Tuttavia conservane un po' e legali al tuo vestito. 4Gettane altri nel  fuoco: sprigioneranno fiamme che colpiranno tutto il popolo d'Israele.  5'Tale sarà la sorte di Gerusalemme, - lo dico io, il vostro Dio, il  Signore. - Io l'ho messa al centro del mondo, circondata da nazioni  straniere. 6I suoi abitanti hanno disubbidito alle leggi e agli ordini  che ho dato loro. Hanno dimostrato di essere più malvagi dei popoli  vicini, più empi delle nazioni confinanti. Hanno disprezzato le mie  leggi, hanno rifiutato di comportarsi secondo i miei ordini. 7Dunque io,  il vostro Dio, il Signore, affermo che siete stati più ribelli dei  popoli vicini. Non avete agito secondo i miei ordini, non avete  applicato le mie leggi e neanche osservato le leggi dei popoli che vi  circondano. 8Perciò mi metterò anch'io contro di voi, abitanti di  Gerusalemme - lo dico io il vostro Dio, il Signore. - Eseguirò la mia  sentenza proprio nella vostra città in modo che anche i popoli vicini  possano vedere. 9Vi punirò come non ho mai fatto prima e mai più farò  dopo. Le vostre azioni sono state disgustose. 10In città i genitori  divoreranno i propri figli e i figli i propri genitori. Eseguirò la mia  sentenza contro di voi e disperderò i sopravvissuti ai quattro venti.  11'Io, il Signore, il Dio vivente, giuro che vi sterminerò senza pietà  perché avete contaminato il mio santuario con i vostri riti disgustosi e  i vostri idoli abominevoli. Non risparmierò nessuno. 12Una parte di voi  morirà per la peste e per la carestia dentro la città, un'altra sarà  uccisa con la spada intorno alla città, l'ultima parte la disperderò ai  quattro venti e la inseguirò con la spada. 13Sfogherò tutta la mia  grande collera contro di voi e mi vendicherò. Allora riconoscerete che  io sono il Signore e vi ho avvertiti perché non sopporto più la vostra  infedeltà. 14Gli abitanti delle altre nazioni e quelli che passeranno di  là vedranno come ho devastato Gerusalemme e lanceranno insulti contro  di essa. 15Eseguirò con furore la mia sentenza contro di lei, senza  alcuna pietà. I popoli vicini la disprezzeranno e la insulteranno. Ne  saranno anche terrorizzati, perché questo è un avvertimento per loro. Lo  dico io, il Signore. 16'Vi sterminerò mandandovi la carestia. Essa vi  colpirà a morte come frecce dalla punta acuminata. Distruggerò ogni  riserva di pane per farvi morire di fame. 17Manderò contro di voi la  carestia e animali feroci che uccideranno i vostri figli. La peste, la  violenza e la guerra che io manderò, vi distruggeranno. Io, il Signore,  ho parlato'.

Il Signore condanna gli adoratori di idoli
1Il  Signore mi disse: 2'Ezechiele, guarda verso le montagne d'Israele e  proclama il mio messaggio a quelli che si trovano là. 3Di' loro di  ascoltare quanto io, il Signore, annunzio a tutti quelli che abitano  sulle montagne, sulle colline, lungo i corsi d'acqua e nelle valli:  Manderò la guerra a distruggere tutti i luoghi dove voi adorate gli  idoli. 4Gli altari saranno demoliti, quelli per l'incenso saranno fatti a  pezzi. Vi farò trucidare davanti ai vostri sporchi idoli. 5Getterò i  cadaveri degli Israeliti davanti ai loro idoli e spargerò le loro ossa  intorno agli altari. 6Tutte le vostre città saranno devastate e i luoghi  sacri abbandonati. Gli altari saranno ridotti in rovina e resi inutili  Gli idoli saranno distrutti e spariranno gli altari per l'incenso, fatti  a pezzi. Tutto quel che avete fatto sarà annientato. 7Molta gente tra  voi cadrà trafitta a morte. Allora riconoscerete che io sono il Signore.  8'Tuttavia farò sopravvivere alcuni di voi, ma li disperderò nelle  altre nazioni. 9In mezzo ai popoli dove saranno deportati, si  ricorderanno che io, il Signore, li ho puniti perché mi hanno  volutamente tradito e abbandonato, hanno avuto occhi soltanto per i loro  idoli. E avranno ribrezzo di se stessi per le azioni disgustose che  hanno commesso. 10Riconosceranno che io sono il Signore e non ho parlato  inutilmente quando ho minacciato di colpirli con questi mali'. 11Dio,  il Signore, dice: 'Battete le mani per la disperazione, pestate i piedi  per terra, gridate di dolore per le azioni ripugnanti e malvagie degli  Israeliti. Essi saranno annientati dalla guerra, dalla carestia e dalla  peste. 12Chi è lontano morirà di peste, chi è vicino sarà ucciso in  battaglia, chi è sopravvissuto all'assedio morirà di fame. Sfogherò  tutta la mia collera contro di loro. 13Allora tutti riconosceranno che  io sono il Signore. I loro cadaveri saranno sparsi in mezzo agli idoli e  agli altari, posti sulla cima delle colline, delle montagne all'ombra  degli alberi frondosi, e in ogni altro luogo dove offrono sacrifici ai  loro idoli. 14Alzerò la mano contro di loro e seminerò distruzione e  desolazione in tutta questa regione, dal deserto del sud fino alla città  di Ribla al nord. Allora essi riconosceranno che io sono il Signore'.

La fine di Israele è vicina
1Il  Signore mi parlò: 2'Ezechiele, ascolta che cosa io, il loro Dio, il  Signore, dico alla nazione d'Israele: È la fine! Il disastro raggiungerà  ogni angolo della vostra terra. 3Israele, ora è davvero finita per te:  sfogherò su di te la mia collera. Giudicherò il tuo comportamento e ti  punirò per tutte le tue azioni malvagie. 4Non avrò pietà, non  risparmierò nessuno. Ti chiederò conto del tuo comportamento e delle  azioni disgustose che continui a commettere. E allora riconoscerai che  io sono il Signore. 5Io, il vostro Dio, il Signore, dichiaro che una  sciagura arriva, la sciagura arriva adesso! 6È finita per voi, è la  fine! 7Abitanti del paese, sarà la vostra rovina. Si avvicina il giorno  quando sulle montagne non vi saranno grida di gioia ma solo di spavento.  8Ora darò libero sfogo alla mia collera, riverserò il mio furore su di  voi. Giudicherò il vostro comportamento e vi punirò per tutte le vostre  azioni malvagie. 9Non avrò pietà, non risparmierò nessuno. Vi chiederò  conto del vostro comportamento e delle azioni disgustose che continuate a  commettere. E allora riconoscerete che io sono il Signore e vi  punisco'.

Il giorno del giudizio
10Dice il Signore:
'Ecco il giorno della rovina è arrivato!
La brutalità fiorisce,
l'arroganza porta il suo frutto,
11la violenza è simile a un bastone
alzato per colpire.
Di tutto questo non rimarrà nulla,
né clamore, né gioia.
12È venuto il giorno,
il momento è imminente.
Chi compra non potrà rallegrarsi,
chi vende non potrà lamentarsi,
perché la mia collera
colpirà tutto il popolo.
13Il mercante non potrà rifarsi
delle sue perdite
anche se rimane in vita,
perché si realizzerà la rovina
di tutto il popolo, come avevo annunziato.
Chi ha peccato non potrà resistere.
14La tromba suonerà
e tutto sarà pronto per la battaglia,
ma nessuno andrà a combattere,
perché la mia collera
colpirà tutto il popolo.
15Fuori città farà strage la guerra,
in città, la carestia e la peste.
Nella campagna
si morirà in combattimento,
in città per la fame e le malattie.
16Gli scampati si rifugeranno sui monti,
come colombe gemeranno
sui loro peccati.
17A tutti tremeranno le mani,
le ginocchia si piegheranno.
18Per il dolore si vestiranno di sacco,
un brivido li assalirà.
Si leggerà sulla loro faccia la vergogna,
si raderanno la testa.
19Getteranno l'argento e l'oro
come rifiuti per le strade.
Quando io, il Signore,
sfogherò la mia collera
l'argento e l'oro non li salveranno,
non li sazieranno,
né potranno soddisfare i loro desideri.
Sono stati proprio l'argento e l'oro
a farli inciampare nel peccato.
20Erano così orgogliosi di questo tesoro
che ne hanno fatto idoli detestabili,
abominevoli.
Ma io tratterò i loro idoli
come immondizie.
21Li farò saccheggiare,
portar via come bottino di guerra
e profanare dagli stranieri
e dai briganti del luogo.
22Non interverrò nemmeno
quando i ladri profaneranno
il tesoro del mio tempio.
23Fabbricate una catena,
perché la nazione è piena di delitti,
la città è piena di violenza.
24Farò venire le nazioni più crudeli
a impadronirsi delle loro case.
Spazzerò via l'arroganza dei più potenti,
e i loro luoghi sacri saranno profanati.
25L'angoscia avanza,
cercheranno invano la pace!
26A un disastro ne seguirà un altro
e le cattive notizie si accumuleranno.
Invano chiederanno al profeta
una visione,
il sacerdote non avrà nulla da insegnare
e gli anziani non daranno più consigli.
27 Il re gemerà,
il principe si dispererà
e la gente tremerà di paura.
Li punirò per quel che hanno fatto
e li giudicherò
come essi hanno giudicato gli altri.
E allora riconosceranno
che io sono il Signore'.

Idolatria nel tempio di Gerusalemme
1Era  il sesto anno dalla deportazione, il quinto giorno del sesto mese. Io  stavo in casa mia, seduto insieme agli anziani dei deportati di Giuda,  quando Dio, il Signore, mi afferrò con la sua potenza. 2Vidi una figura  dall'aspetto umano. Dai fianchi in giù era fuoco, dai fianchi in su  risplendeva come un metallo incandescente. 3Quella figura stese una  specie di mano e mi afferrò per i capelli. Allora, in questa visione  mandata da Dio, il suo spirito mi sollevò in aria e mi trasportò a  Gerusalemme. Mi ritrovai all'interno della porta a nord della città,  dove si trovava un idolo che era un affronto insopportabile a Dio. 4Là,  mi apparve la gloriosa presenza del Dio d'Israele, come l'avevo vista  nella valle vicino al fiume Chebar. 5Il Signore disse: 'Ezechiele,  guarda verso nord'. Io guardai e vidi un altare a nord della porta, e  proprio all'ingresso si trovava l'idolo insopportabile a Dio. 6E il  Signore mi disse: 'Vedi che cosa succede? Gli Israeliti si danno a  pratiche abominevoli. Mi costringono ad abbandonare il mio santuario. Ma  vedrai azioni ancora più disgustose'. 7Egli mi trasportò all'ingresso  del cortile esterno del tempio e vidi un buco nel muro. 8Il Signore mi  disse: 'Sfonda il muro in questo punto'. Lo sfondai e vi aprii un  passaggio. 9Poi mi ordinò: 'Entra e osserva quali azioni ripugnanti e  malvagie commettono qui'. 10Entrai e vidi disegnate tutto intorno sul  muro figure di rettili, di altre bestie e di tutti gli sporchi idoli  degli Israeliti. 11Settanta anziani del popolo d'Israele, tra i quali  Iazania figlio di Safan, stavano in piedi davanti a quelle immagini.  Ognuno teneva in mano un braciere dal quale si alzava il fumo  dell'incenso che vi bruciava. 12Il Signore disse: 'Ezechiele, hai visto  che cosa fanno di nascosto gli anziani del popolo? Ognuno sta nel luogo  destinato al proprio idolo. Per giustificarsi dicono: 'Il Signore non ci  vede, ha abbandonato la nostra terra''. 13Egli aggiunse: 'Ma vedrai  azioni ancora peggiori di queste'. 14Il Signore mi trasportò alla porta  nord del tempio. Lì alcune donne sedute piangevano la morte del dio  Tammuz. 15Egli mi disse: 'Hai visto? Ma vedrai azioni ancora più  ripugnanti'. 16Poi il Signore mi trasportò nel cortile interno del  tempio. All'entrata del santuario, tra il porticato e l'altare, c'erano  circa venticinque uomini. Con le spalle al santuario e il viso rivolto a  oriente si inchinavano fino a terra per adorare il sole. 17Egli disse:  'Hai visto, Ezechiele? Ma alla gente di Giuda non bastano le azioni  abominevoli che commette qui. Anzi riempie il territorio di violenza e  mi offende ancora di più. Inoltre avvicina il ramo al suo naso. 18Ma  anch'io li tratterò con furore. Non avrò pietà, non risparmierò nessuno.  Urleranno per chiedermi aiuto, ma non li ascolterò'.

Il castigo di Gerusalemme
1Allora udii il  Signore che dava quest'ordine a voce alta: 'Venite voi che dovete punire  la città! Ciascuno tenga in mano la propria arma di distruzione'. 2Vidi  allora sei uomini venire dalla porta nord del tempio, ciascuno con la  propria arma in mano. Fra loro c'era un uomo vestito di lino e portava  una borsa legata alla cintura con l'occorrente per scrivere. Si  fermarono tutti al lato dell'altare di bronzo. 3La gloriosa presenza del  Dio d'Israele, che si manifestava sopra i cherubini, si alzò di lì e si  diresse verso l'entrata del tempio. Il Signore chiamò l'uomo vestito di  lino che portava l'occorrente per scrivere 4e gli disse: 'Percorri  tutta la città di Gerusalemme e fa' un segno a forma di T sulla fronte  di tutti quelli che si lamentano e soffrono per le azioni disgustose  commesse nella città'. 5Poi sentii il Signore ordinare agli altri cinque  uomini: 'Andate con lui per le strade delle città e uccidete gli  abitanti. Non abbiate pietà, non risparmiate nessuno. 6Sterminate  vecchi, giovani, bambini, ragazze e donne, ma non avvicinatevi a chi ha  il segno della T sulla fronte. Iniziate dal mio santuario'. Essi allora  cominciarono dagli anziani che stavano davanti al tempio. 7Il Signore  ordinò ancora: 'Profanate il tempio, riempite i suoi cortili di  cadaveri, poi andate oltre!'. Essi ubbidirono e andarono a uccidere gli  abitanti della città. 8Durante il massacro io rimasi solo, caddi faccia a  terra e gridai: 'Signore, Dio! Sterminerai tutti gli Israeliti che  restano, riverserai il tuo furore su Gerusalemme?'. 9Egli mi disse: 'Il  popolo d'Israele e di Giuda hanno commesso peccati enormi: questa terra è  cosparsa di sangue e Gerusalemme è piena di ingiustizie. La gente dice:  'Il Signore ha abbandonato la nostra terra e non vede le nostre  azioni'. 10Ebbene non avrò pietà, non li guarderò con misericordia, non  risparmierò nessuno. Pagheranno per il loro comportamento'. 11In quel  momento arrivò l'uomo vestito di lino con l'occorrente per scrivere e  fece questo rapporto al Signore: 'Ho eseguito il tuo ordine'.

Il Signore si manifesta di nuovo a Ezechiele
(vedi 1, 1-28)
1Mentre  guardavo la volta che stava sopra la testa dei cherubini, vidi qualcosa  simile a un trono fatto di zaffiro. 2Dio disse all'uomo vestito di  lino: 'Passa tra le ruote situate sotto i cherubini. Riempi le tue mani  con i carboni ardenti che si trovano lì e poi spargili sulla città'.  L'uomo vi andò mentre io lo seguivo con Io sguardo. 3In quel momento i  cherubini stavano nella parte destra del tempio e una nube riempiva il  cortile interno. 4La gloriosa presenza del Signore si alzò dai cherubini  e si diresse verso l'entrata del tempio. La nube riempì il tempio, e il  cortile interno fu illuminato dalla gloriosa presenza del Signore. 5Il  rumore che i cherubini facevano con le ali arrivava fino al cortile  esterno. Era simile al fragore della voce di Dio Onnipotente. 6L'uomo  vestito di lino stava vicino a una ruota. Era andato lì, appena il  Signore gli aveva ordinato di prendere il fuoco tra le ruote, in mezzo  ai cherubini. 7Uno dei cherubini stese la mano verso il fuoco e prese  alcuni carboni ardenti. Riempì le mani dell'uomo vestito di lino e  questi si allontanò. 8Vidi che i cherubini avevano sotto ogni ala  qualcosa simile a una mano. 9Notai anche quattro ruote, una al fianco di  ogni cherubino. Le ruote brillavano come topazio. 10Avevano tutte la  stessa forma e ognuna sembrava intersecata da un'altra. 11Così potevano  andare nelle quattro direzioni, senza doversi voltare. Si dirigevano là  dove era rivolta la testa dei cherubini e avanzavano senza voltarsi.  12Il corpo, il dorso, le mani e le ali di tutti e quattro i cherubini,  come pure le ruote, sprigionavano bagliori. 13Sentii che le ruote  venivano chiamate 'turbine'. 14I cherubini avevano, ciascuno, quattro  aspetti: il primo era quello di un toro il secondo di un uomo, il terzo  di un leone, il quarto di un'aquila. 15l cherubini si innalzarono nel  cielo: erano gli stessi esseri viventi che avevo visto lungo il fiume  Chebar. 16Quando si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a  loro; e quando stendevano le ali per alzarsi da terra, le ruote non si  allontanavano dal loro fianco. 17Quando essi si fermavano, queste si  fermavano; quando si alzavano, anch'esse si alzavano, perché gli esseri  le guidavano.

Il Signore abbandona il tempio
18La gloriosa  presenza del Signore si alzò dall'entrata del tempio e andò a posarsi  sui cherubini. 19Mentre li guardavo, stesero le ali per partire e si  alzarono da terra, e le ruote insieme a loro. Si fermarono all'ingresso  della porta orientale del tempio, e la maestosa presenza del Dio  d'Israele era su di loro. 20Capii che erano cherubini, perché erano gli  stessi esseri viventi che avevo visto sotto il Dio d'Israele lungo il  fiume Chebar. 21Ognuno aveva quattro aspetti, quattro ali e sotto ogni  ala una specie di mano. 22I loro aspetti erano molto simili a quelli che  avevo visto lungo il Chebar. Ogni essere vivente camminava diritto  davanti a sé.

Il Signore condanna Gerusalemme
1Lo spirito  di Dio mi sollevò da terra e mi trasportò alla porta orientale del  tempio. All'ingresso c'erano venticinque uomini, fra i quali riconobbi  due capi del popolo: Iazania, figlio di Azzur, e Pelatia, figlio di  Benaia. 2Il Signore mi disse: 'Ezechiele, questi sono gli uomini che  tramano azioni malvagie e danno consigli sbagliati in Gerusalemme. 3Essi  dicono: 'È vero che per un certo tempo non si costruiranno più case. Ma  se la città è una pentola sul fuoco e noi la carne dentro la pentola,  almeno siamo al riparo dal fuoco''. 4E allora tu, uomo, denunziali  apertamente con le tue profezie. 5Lo spirito del Signore si impadronì di  me e mi fece parlare a suo nome: 'Israeliti, ascoltate, io so quel che  dite e quel che avete in mente. 6In questa città avete massacrato tanta  gente, che le strade sono piene di cadaveri. 7Ma allora io, il vostro  Dio, il Signore, affermo che se la città è una pentola, i cadaveri di  quelli che avete assassinato sono la carne. Quanto a voi, vi scaccerò.  8Avete paura della guerra? Bene, allora io, Dio, il Signore, vi manderò  la guerra. 9Vi scaccerò dalla città, vi darò in mano a un popolo  straniero. Eseguirò la mia sentenza contro di voi. 10Ho deciso: sarete  uccisi in guerra, anche all'interno delle frontiere d'Israele. Allora  riconoscerete che io sono il Signore. 11La città non sarà per voi una  pentola, e voi non sarete la carne al sicuro dentro la pentola. Subirete  la mia giustizia proprio dentro i confini d'Israele. 12Riconoscerete  allora che io sono il Signore, proprio voi che avete preferito le leggi  dei popoli che vi circondano invece di ubbidire ai miei ordini e alle  mie leggi'. 13Mentre parlavo a nome di Dio, Pelatia, figlio di Benaia,  morì. Allora io caddi faccia a terra e gridai: 'Signore, Dio! Farai  morire tutti gli Israeliti che restano?'.

Il Signore riunirà il popolo disperso
14Il  Signore mi disse: 15'Ezechiele, gli abitanti di Gerusalemme parlano dei  tuoi fratelli, gli Israeliti deportati, e dicono: 'Essi sono ormai  lontani dal Signore, mentre a noi egli ha dato il possesso della terra'.  16Ma tu riferisci ai tuoi compagni di deportazione queste mie parole:  Io vi ho dispersi lontano in mezzo a paesi e popoli stranieri, ma anche  fra voi sono presente come in un santuario. Lo dico io, il vostro Dio,  il Signore! 17Inoltre annunzia loro questa mia promessa: Vi raccoglierò e  vi radunerò da tutte le regioni dove vi ho dispersi. Vi darò di nuovo  la terra d'Israele. 18Quando vi entrerete, eliminerete tutti gli idoli  abominevoli e i riti odiosi che vi sono. 19Metterò dentro di voi un  cuore nuovo e uno spirito nuovo: toglierò il vostro cuore di pietra,  ostinato, e lo sostituirò con un cuore vero, ubbidiente. 20Così  ascolterete i miei ordini, applicherete le mie leggi. Voi sarete il mio  popolo, io sarò il vostro Dio. 21Ma punirò quelli che rendono culto a  idoli abominevoli con riti disgustosi: pagheranno le conseguenze. Lo  dichiara Dio, il Signore'.

Il Signore abbandona Gerusalemme
22I  cherubini allora stesero le ali e insieme si mossero le ruote, mentre  la presenza gloriosa del Dio d'Israele era in alto, sopra di loro. 23Poi  la gloria del Signore si alzò dal centro della città e andò a fermarsi  sul monte a est di Gerusalemme. 24Lo spirito di Dio mi sollevò e mi  riportò a Babilonia, dai deportati. La visione scomparve 25e io  raccontai ai deportati tutto quel che il Signore mi aveva fatto vedere.

Ezechiele simbolo dell'esilio
1Il  Signore mi disse: 2'Ezechiele, tu abiti tra gente ribelle. Hanno occhi,  ma non sono capaci di vedere, hanno orecchie, ma non stanno a sentire,  tanto sono ribelli. 3Ma tu comportati come un deportato, prendi solo lo  stretto necessario e prepara la tua partenza in pieno giorno, sotto gli  occhi di tutti. Lascia il luogo dove abiti per andartene in un altro,  sotto il loro sguardo. Forse così comprenderanno quanto sono ostinati.  4Di giorno e alla loro presenza, prepara il bagaglio, poi partirai di  sera, come partirebbe un deportato. Ma fa' in modo che tutti ti vedano.  5Mentre ti guardano, fa' un'apertura nella parete della casa ed esci di  lì con il tuo bagaglio. 6Sotto il loro sguardo mettilo in spalla e  scompari nell'oscurità con il viso coperto per non vedere la tua terra.  Voglio che tu sia un segno per gli Israeliti'. 7Ubbidii all'ordine del  Signore: preparai di giorno il bagaglio, solo lo stretto necessario per  un deportato. La sera con le mie stesse mani aprii un buco nella parete e  tutti mi videro partire nel buio, con il bagaglio in spalla. 8Il  mattino seguente il Signore mi disse: 9'Ezechiele, gli Israeliti, quella  razza di ribelli, ti hanno certamente domandato che cosa stavi facendo.  10Rispondi loro: Dio, il Signore, dichiara che questo è un messaggio  per il principe che regna a Gerusalemme e per gli Israeliti che vi  abitano. 11Spiega che il tuo gesto è un segno di quel che accadrà: anche  gli abitanti di Gerusalemme saranno deportati in esilio. 12Il loro re  si caricherà il bagaglio sulle spalle, di notte. Lascerà la città  attraverso un buco che scaveranno nel muro per farlo uscire. Si coprirà  il viso per non vedere la sua terra. 13Ma lo prenderò con la rete e lo  condurrò nella città di Babilonia. Egli, però, morirà senza nemmeno  poterla vedere. 14Disperderò ai quattro venti i membri della sua corte,  le sue guardie e le sue truppe: li inseguirò con la spada. 15 Quando li  disperderò tra popoli e nazioni stranieri, allora riconosceranno che io  sono il Signore. 16Tuttavia, farò sopravvivere alcuni alla guerra, alla  carestia e alla peste: essi racconteranno alla gente delle nazioni dove  andranno quali azioni ripugnanti hanno commesso, e allora anche gli  stranieri riconosceranno che io sono il Signore'. 17Il Signore mi parlò  ancora: 18'Ezechiele, quando mangi il tuo pane mettiti a tremare, e  quando bevi l'acqua fatti vedere pieno di paura. 19Poi riferisci questo  messaggio a tutta la nazione: Dio il Signore dichiara che gli abitanti  di Gerusalemme rimasti in Israele mangeranno e berranno scoraggiati e  pieni di paura. Infatti la loro terra sarà completamente devastata,  perché quelli che vi abitano l'hanno riempita di violenza. 20Le città  piene di gente saranno distrutte e la campagna diventerà un deserto.  Allora riconoscerete che io sono il Signore'.

La parola del Signore sta per avverarsi
21Il  Signore mi disse ancora: 22'Ezechiele, che cosa è questo proverbio a  proposito d'Israele: 'Passano i giorni e non si avvera nessuna visione'?  23Annunzia agli Israeliti che io, il loro Dio, il Signore, farò in modo  che questo proverbio non abbia più senso. Non lo ripeteranno più in  Israele. Invece riferisci loro quest'altro detto: 'S'avvicina il giorno  in cui ogni visione si avvererà!' 24Per gli Israeliti non ci saranno più  visioni false e predizioni ingannatrici. 25Infatti io, il Signore,  parlerò e attuerò subito quel che avrò detto. Durante la vostra stessa  vita, gente ribelle, realizzerò le mie minacce. Io, il vostro Dio, il  Signore lo affermo'. 26E aggiunse: 27'Ezechiele, gli Israeliti dicono  che le tue visioni e le tue profezie riguardano solo un futuro molto  lontano. 28Invece annunzia loro che io realizzerò immediatamente le mie  minacce. Lo dichiaro io, il loro Dio, il Signore'.

Contro i falsi profeti
1Il Signore mi rivolse  la parola: 2'Ezechiele, denunzia apertamente quelli che si credono  profeti in Israele e profetizzano secondo i propri desideri. Ordina loro  di ascoltare le mie parole: 3Io, il vostro Dio, il Signore, dichiaro  che saranno guai per quegli stupidi profeti. Seguono le proprie idee e  si inventano le visioni. 4Israeliti, i vostri profeti sono sciacalli che  si aggirano tra le macerie. 5Non hanno riparato le brecce nelle mura e  non hanno costruito muri di difesa per proteggervi dalla guerra, quando  verrà il giorno del Signore. 6Pretendono di avere visioni e predicono  menzogne. Essi sostengono: 'Questo messaggio viene dal Signore', ma io  non ho mandato nessuno di loro. Eppure si aspettano che quanto dicono si  avveri. 7Al contrario io dico loro: Le vostre visioni sono false e le  predizioni sono menzogne. Sostenete di trasmettere un mio messaggio,  mentre io non vi ho nemmeno parlato. 8Ora, poiché avete diffuso  illusioni e annunziato il falso, io, il vostro Dio, il Signore, affermo  che interverrò contro di voi. Io sono Dio, il Signore, e questo è il mio  vero messaggio! 9'Manifesterò la mia potenza contro i profeti che  pretendono di avere visioni e predicono menzogne. Non potranno far parte  dell'assemblea del mio popolo, non saranno iscritti nella lista dei  membri del popolo d'Israele e non ritorneranno più nella loro terra.  Allora riconosceranno che io sono Dio, il Signore. 10'Essi ingannano il  mio popolo quando dicono che tutto va bene, mentre non va bene niente.  Il popolo costruisce un muro pieno di crepe, ma quei profeti si limitano  solo a ricoprirlo di calce. 11Di' a quei muratori da strapazzo: Il muro  crollerà! Verrà una pioggia torrenziale, cadrà la grandine, si  scatenerà un uragano. 12Quando il muro crollerà, vi chiederanno a che  cosa sia servita la calce con cui l'avete ricoperto. 13Allora io, Dio,  il Signore, vi annunzio: La mia collera scatenerà un uragano, la mia ira  manderà piogge torrenziali. Con furore farò cadere la grandine  devastatrice. 14Demolirò il muro che avete ricoperto di calce,  l'abbatterò a terra fino a scoprirne le fondamenta. Il muro crollerà e  voi ne sarete schiacciati. Allora voi riconoscerete che io sono il  Signore. 15Sfogherò la mia collera contro il muro e contro di voi che lo  avete ricoperto di calce. E la gente dirà: 'Dov'è andato a finire il  muro? Dove sono quei muratori da strapazzo? 16Dove sono quei profeti  Israeliti che con visioni dicevano che a Gerusalemme tutto sarebbe  andato bene, mentre tutto andava male?'. Io, Dio, il Signore, lo  affermo'.

Contro le false profetesse
17'E ora, Ezechiele,  rivolgiti alle donne d'Israele che profetizzano secondo i propri  desideri e denunziale apertamente. 18Riferisci loro quel che io, il  vostro Dio, il Signore, dichiaro: Saranno guai per voi. Voi cucite  nastri per polsi e preparate veli di ogni misura per tutti, per  sottomettere a voi le loro vite. Voi tendete trappole al mio popolo per  trarne vantaggio voi stesse. 19Voi mi disonorate davanti al mio popolo  per qualche manciata d'orzo o qualche tozzo di pane. Raccontate menzogne  al mio popolo credulone, e così fate morire chi non lo merita, mentre  fate vivere chi dovrebbe morire. 20Ma io, il vostro Dio, il Signore, vi  assicuro che interverrò contro i vostri nastri con i quali date la  caccia alla gente come uccelli. Li strapperò dalle vostre braccia e  libererò la gente che avete catturato. 21Straccerò i vostri veli,  libererò il mio popolo dal vostro potere e non sarà più vostra preda.  Allora riconoscerete che io sono il Signore. 22Con le vostre menzogne  avete scoraggiato uomini giusti che io non volevo far soffrire. Invece  avete incoraggiato i malvagi a insistere nel comportamento perverso e  avete impedito loro di smetterla e salvarsi. 23Per questo è finita con  le vostre visioni e predizioni false: libererò il mio popolo dal vostro  potere. Allora riconoscerete che io sono il Signore'.

Israele deve rifiutare gli idoli
1Un giorno  alcuni anziani d'Israele vennero a consultarmi per conoscere la volontà  di Dio. 2Allora il Signore mi disse: 3'Ezechiele, queste persone  pensano, in cuor loro, soltanto ad adorare sporchi idoli che le  trascinano nel peccato. Credono forse che io, il loro Dio, il Signore,  permetterò che mi consultino? 4Riferisci loro queste parole: Se un  Israelita pensa solo ad adorare sporchi idoli che lo trascinano nel  peccato, e poi viene a consultare il profeta, io stesso, il Signore, gli  risponderò. E la mia risposta sarà quella che i suoi molti idoli  meritano. 5Così toccherò il cuore degli Israeliti che mi hanno  abbandonato per i loro sporchi idoli. 6Perciò annunzia quel che io, il  Signore, dico: Israeliti, cambiate strada, abbandonate i vostri idoli e  rinunziate alle vostre azioni disgustose. 7'Se un Israelita o uno  straniero che vive in Israele mi abbandona, pensa solo ad adorare  sporchi idoli che lo trascinano nel peccato e poi viene a consultare il  profeta per conoscere la mia volontà, io stesso gli risponderò. 8Io  agirò contro di lui. Egli diventerà un esempio proverbiale: lo escluderò  dal mio popolo. Allora riconoscerete che io sono il Signore. 9'Se il  profeta è tratto in inganno a tal punto da rispondere lui, questo  succede perché io, il Signore, l'ho ingannato. Io manifesterò la mia  potenza contro di lui e lo eliminerò da Israele, il mio popolo. 10Il  profeta e chi lo consulta hanno la stessa colpa e ne subiranno entrambi  le conseguenze. 11Così gli Israeliti non si allontaneranno da me e non  si macchieranno più con i loro misfatti. Essi saranno il mio popolo e io  il loro Dio. Questa è la mia parola, la parola di Dio, il Signore'.

Il giudizio di Dio è inesorabile
12Il  Signore mi disse: 13'Ezechiele, se la popolazione di un paese pecca  contro di me perché mi è infedele, io manifesterò contro di lei la mia  potenza. Distruggerò le riserve di pane, la colpirò con la carestia e  sterminerò sia gli uomini sia gli animali. 14Anzi io, il vostro Dio, il  Signore, dico che se anche vivessero nel paese tre uomini giusti come  Noè, Danel e Giobbe, essi, nonostante la loro fedeltà, potrebbero  salvare soltanto se stessi. 15'Oppure potrò mandare contro quella gente  animali feroci che la uccideranno e trasformeranno la loro terra in  deserto. Nessuno l'attraverserà per paura delle bestie. 16Anche se quei  tre uomini vivessero lì, io il Signore, il Dio vivente, affermo che non  potrebbero salvare neppure i propri figli. Solo loro sopravvivrebbero.  La loro terra invece diventerebbe una rovina desolata. 17'Oppure potrò  mandare contro quella gente la guerra e ordinare a un esercito di  devastare il paese, di sterminare sia gli uomini sia gli animali.  18Anche se quei tre uomini vivessero lì, io il Signore, il Dio vivente,  affermo che non potrebbero salvare neppure i propri figli. Solo loro si  salverebbero. 19'Oppure potrò mandare contro quella gente la peste,  sfogare il mio furore nel sangue, con lo sterminio di animali e di  uomini. 20Anche se Noè, Danel e Giobbe vivessero lì, io il Signore, il  Dio vivente, affermo che, nonostante la loro fedeltà, non potrebbero  salvare neppure i propri figli. Solo loro si salverebbero'. 21Dio, il  Signore, dichiarò: 'Manderò quattro terribili castighi contro  Gerusalemme: la guerra, la carestia, gli animali feroci e la peste a  sterminare sia uomini che animali. 22Alcuni sopravvivranno, lasceranno  la città con i propri figli e vi raggiungeranno in esilio. Quando  vedrete il loro comportamento e le loro azioni comprenderete senza  addolorarvi perché ho mandato contro Gerusalemme quei tremendi flagelli.  23Soffrirete poco perché capirete, dopo aver visto il loro  comportamento, che avevo ragione di agire come ho fatto contro quella  città. Questa è la parola di Dio il Signore'.

La parabola della vite
1Il Signore mi rivolse  la parola: 2'Ezechiele, quanto vale il legno della vite in confronto al  legno degli alberi della foresta? 3Lo si può forse usare per fare un  oggetto? Un piolo per appendere un utensile? 4Lo si butta nel fuoco:  questo ne divora le estremità mentre il centro si infiamma. Serve dunque  a qualcosa? 5Se non era utile, quando era intatto, tanto meno lo sarà  quando il fuoco l'avrà divorato e bruciato. 6'Io, il loro Dio, il  Signore, dichiaro: Come si butta nel fuoco il legno della vite, ma non  quello degli alberi della foresta, così io tratterò gli abitanti di  Gerusalemme. 7Agirò contro di loro: sono sfuggiti una volta al fuoco, ma  ora il fuoco li finirà! Allora riconoscerete che io sono il Signore  perché sono intervenuto contro di loro. 8Trasformerò la loro terra in un  deserto, perché sono stati infedeli. Questa è la parola di Dio il  Signore'.

Israele deve rifiutare gli idoli
1Un giorno  alcuni anziani d'Israele vennero a consultarmi per conoscere la volontà  di Dio. 2Allora il Signore mi disse: 3'Ezechiele, queste persone  pensano, in cuor loro, soltanto ad adorare sporchi idoli che le  trascinano nel peccato. Credono forse che io, il loro Dio, il Signore,  permetterò che mi consultino? 4Riferisci loro queste parole: Se un  Israelita pensa solo ad adorare sporchi idoli che lo trascinano nel  peccato, e poi viene a consultare il profeta, io stesso, il Signore, gli  risponderò. E la mia risposta sarà quella che i suoi molti idoli  meritano. 5Così toccherò il cuore degli Israeliti che mi hanno  abbandonato per i loro sporchi idoli. 6Perciò annunzia quel che io, il  Signore, dico: Israeliti, cambiate strada, abbandonate i vostri idoli e  rinunziate alle vostre azioni disgustose. 7'Se un Israelita o uno  straniero che vive in Israele mi abbandona, pensa solo ad adorare  sporchi idoli che lo trascinano nel peccato e poi viene a consultare il  profeta per conoscere la mia volontà, io stesso gli risponderò. 8Io  agirò contro di lui. Egli diventerà un esempio proverbiale: lo escluderò  dal mio popolo. Allora riconoscerete che io sono il Signore. 9'Se il  profeta è tratto in inganno a tal punto da rispondere lui, questo  succede perché io, il Signore, l'ho ingannato. Io manifesterò la mia  potenza contro di lui e lo eliminerò da Israele, il mio popolo. 10Il  profeta e chi lo consulta hanno la stessa colpa e ne subiranno entrambi  le conseguenze. 11Così gli Israeliti non si allontaneranno da me e non  si macchieranno più con i loro misfatti. Essi saranno il mio popolo e io  il loro Dio. Questa è la mia parola, la parola di Dio, il Signore'.

Il giudizio di Dio è inesorabile
12Il  Signore mi disse: 13'Ezechiele, se la popolazione di un paese pecca  contro di me perché mi è infedele, io manifesterò contro di lei la mia  potenza. Distruggerò le riserve di pane, la colpirò con la carestia e  sterminerò sia gli uomini sia gli animali. 14Anzi io, il vostro Dio, il  Signore, dico che se anche vivessero nel paese tre uomini giusti come  Noè, Danel e Giobbe, essi, nonostante la loro fedeltà, potrebbero  salvare soltanto se stessi. 15'Oppure potrò mandare contro quella gente  animali feroci che la uccideranno e trasformeranno la loro terra in  deserto. Nessuno l'attraverserà per paura delle bestie. 16Anche se quei  tre uomini vivessero lì, io il Signore, il Dio vivente, affermo che non  potrebbero salvare neppure i propri figli. Solo loro sopravvivrebbero.  La loro terra invece diventerebbe una rovina desolata. 17'Oppure potrò  mandare contro quella gente la guerra e ordinare a un esercito di  devastare il paese, di sterminare sia gli uomini sia gli animali.  18Anche se quei tre uomini vivessero lì, io il Signore, il Dio vivente,  affermo che non potrebbero salvare neppure i propri figli. Solo loro si  salverebbero. 19'Oppure potrò mandare contro quella gente la peste,  sfogare il mio furore nel sangue, con lo sterminio di animali e di  uomini. 20Anche se Noè, Danel e Giobbe vivessero lì, io il Signore, il  Dio vivente, affermo che, nonostante la loro fedeltà, non potrebbero  salvare neppure i propri figli. Solo loro si salverebbero'. 21Dio, il  Signore, dichiarò: 'Manderò quattro terribili castighi contro  Gerusalemme: la guerra, la carestia, gli animali feroci e la peste a  sterminare sia uomini che animali. 22Alcuni sopravvivranno, lasceranno  la città con i propri figli e vi raggiungeranno in esilio. Quando  vedrete il loro comportamento e le loro azioni comprenderete senza  addolorarvi perché ho mandato contro Gerusalemme quei tremendi flagelli.  23Soffrirete poco perché capirete, dopo aver visto il loro  comportamento, che avevo ragione di agire come ho fatto contro quella  città. Questa è la parola di Dio il Signore'.

L'aquila e la vite
1Dio, il Signore, mi parlò: 2-3'Ezechiele, racconta da parte mia questa favola agli Israeliti per farli riflettere:
'C'era  un'aquila enorme, dalle ali immense e dalle lunghe penne, con  moltissime piume di tanti colori. Essa volò fino alle montagne del  Libano. Là, ruppe la cima di un cedro, 4ne strappò il ramo più alto, lo  portò nel paese del commercio e lo depose in una città di mercanti. 5Poi  prese una piantina dalla terra d'Israele e la piantò in un campo  fertile, vicino a un corso ricco d'acqua. 6La pianta germogliò, divenne  una vite bassa ma estesa. I rami crebbero verso l'aquila, mentre le  radici crescevano sotto terra. Era una vite con rami sempre nuovi. 7'Poi  arrivò una seconda aquila enorme, anche lei dalle immense ali con  moltissime piume. Allora la vite stese le radici verso di lei e volse i  rami in quella direzione. Sperava di ricevere ancora più acqua di quanta  già ne aveva nel terreno dove stava. 8Infatti la vite era piantata in  un campo fertile, vicino a un corso pieno d'acqua, in modo da sviluppare  i rami, portare frutti e diventare una vite meravigliosa. 9'Ebbene io,  Dio, il Signore, domando: riuscirà la vite a crescere rigogliosa? Non la  sradicherà invece la prima aquila? Non le strapperà i frutti? Non le  lascerà inaridire i germogli? Per estirparla non c'è bisogno né di tanta  forza né di tanta gente! 10La vite è ben piantata, ma non potrà più  crescere rigogliosa. Appena il vento dell'est le soffierà contro,  seccherà. Essa seccherà là dove sta crescendo'.

Spiegazione della favola
11Il  Signore si rivolse a me: 12'Chiedi a questi ribelli se hanno capito  questa favola. Ricorda loro che il re di Babilonia è entrato in  Gerusalemme, ha catturato il re e i capi e li ha condotti con sé a  Babilonia. 13Ha scelto un membro della famiglia reale, ha concluso un  trattato con lui e gli ha fatto prestare giuramento di fedeltà. Poi ha  deportato dalla terra di Giuda le persone più importanti, 14perché il  regno rimanesse debole, non si ribellasse e rispettasse fedelmente il  trattato. 15Ma il nuovo re di Giuda si è ribellato e ha inviato  messaggeri al re di Egitto a chiedere cavalli e molti soldati. Come  potrebbe andargli bene, dopo che ha agito in questo modo? Ha rotto il  trattato e non se la caverà. 16'Io, il Signore, il Dio vivente, dichiaro  che egli morirà a Babilonia, nel paese del re che l'aveva posto sul  trono. Infatti egli ha disprezzato il giuramento e ha rotto il patto con  il re di Babilonia. 17Il faraone di Egitto non potrà aiutarlo neanche  con un esercito forte e numeroso, quando i Babilonesi innalzeranno  terrapieni e costruiranno torri attorno alla città per massacrare la  gente. 18Quando il re di Giuda ha rotto l'alleanza si è fatto beffe del  giuramento. Aveva dato la sua parola ma poi non l'ha mantenuta: non se  la caverà. 19'Io, il Signore, il Dio vivente, dichiaro che punirò il re  di Giuda per aver rotto il trattato che davanti a me aveva giurato  d'osservare. 20Lo prenderò con la rete e Io legherò. Poi lo condurrò a  Babilonia dove lo farò condannare per la sua infedeltà verso di me. 21I  suoi soldati migliori moriranno in battaglia, mentre i superstiti  saranno dispersi ai quattro venti. Allora voi riconoscerete che io, il  Signore, ho parlato'.

Promessa di Dio
22Queste sono parole di  Dio, il Signore: 'Io prenderò un ramoscello dalla cima del cedro  dall'estremità dei rami, e lo pianterò sopra una montagna molto alta,  23su un monte alto in Israele. Metterà i rami, darà frutti, diventerà un  cedro magnifico. Uccelli di ogni genere cercheranno rifugio all'ombra  dei suoi rami. 24Tutti gli alberi della foresta riconosceranno che io  sono il Signore. Abbatto gli alberi alti e innalzo i piccoli. Faccio  seccare gli alberi verdi e germogliare quelli secchi. Io, il Signore,  dichiaro che lo farò'.

Il Signore giudica la condotta di ognuno
1Il  Signore mi rivolse la parola: 2'Perché in Israele si ripete spesso  questo proverbio: 'I genitori mangiano l'uva acerba e ai figli rimane la  bocca amara'? 3Io, il Signore, il Dio vivente, affermo che la gente non  ripeterà più questo proverbio in Israele. 4In realtà la vita di  ciascuno mi appartiene, quella dei genitori e quella dei figli. Soltanto  chi pecca morirà. 5'Prendiamo, per esempio, un uomo giusto e onesto che  si comporta bene. 6Non adora gli sporchi idoli degli Israeliti e non  partecipa sulle montagne ai sacri pasti in loro onore. Non seduce la  donna di un altro, né ha relazioni sessuali con una donna durante le  mestruazioni. 7Non ruba né maltratta nessuno. Restituisce il pegno  lasciatogli dal suo debitore, dà cibo a chi è affamato, veste chi è  nudo. 8Non presta i suoi soldi per ricavarne interessi o profitti. Non  si rende complice dell'ingiustizia, ma pronunzia giudizi imparziali  nelle dispute. 9Egli ubbidisce ai miei ordini, rispetta le mie leggi e  agisce con lealtà. Allora io, Dio, il Signore, dichiaro che quest'uomo è  veramente giusto e che vivrà.
10'Supponiamo che quest'uomo abbia un  figlio che ruba, uccide e commette azioni di questo genere,  11contrariamente al padre. Partecipa ai sacri pasti sulle montagne,  seduce la donna del prossimo. 12Maltratta i poveri e gli oppressi, ruba,  non restituisce il pegno lasciatogli dal suo debitore. Adora gli  sporchi idoli e si comporta in modo disgustoso. 13Presta i suoi soldi  per ricavarne interessi o profitti. Un tale uomo certamente non vivrà!  Egli morirà per tutte le sue azioni detestabili e sarà responsabile  della propria morte. 14'Supponiamo che quest'uomo, a sua volta, abbia un  figlio. Egli ha visto tutti i peccati commessi dal padre, ma non ne  segue l'esempio. 15Non adora gli sporchi idoli degli Israeliti e non  partecipa sulle montagne ai sacri pasti in loro onore. Non seduce la  donna del prossimo. 16Non ruba né maltratta nessuno. Restituisce il  pegno lasciatogli dal suo debitore, dà cibo a chi à affamato, veste chi è  nudo. 17Non si rende complice dell'ingiustizia, non presta i suoi soldi  per ricavarne interessi e profitti. Egli ubbidisce ai miei ordini,  rispetta le mie leggi. Quest'uomo non morirà a causa delle colpe del  padre, ma certamente vivrà. 18Suo padre, invece, che ha oppresso, ha  rubato, ha maltrattato tutti, morirà per i propri peccati. 19'Voi  chiederete: 'Perché il figlio non paga per le colpe del padre?'. Ma il  figlio ha agito con giustizia, ha rispettato il diritto e ha ubbidito ai  miei ordini. Egli dunque vivrà. 20Deve morire soltanto chi ha peccato.  Il figlio non pagherà per le colpe del padre, né il padre per le colpe  del figlio. L'uomo giusto sarà ricompensato per aver agito con  giustizia, mentre l'uomo malvagio sarà punito per il male commesso.  21'Se un uomo malvagio smette di commettere il male, ubbidisce ai miei  ordini, agisce con giustizia e rispetta il diritto, egli non morirà, ma  vivrà. 22Io dimenticherò le sue colpe e lo farò vivere per le sue azioni  giuste. 23Pensate che io abbia piacere nel veder morire un uomo  malvagio?Io, Dio, il Signore, dichiaro che desidero, invece, vederlo  cambiare comportamento e vivere. 24'Se un uomo giusto smette di agire  con giustizia e commette le azioni ingiuste e disgustose degli uomini  malvagi non potrà vivere. Io dimenticherò il bene che ha fatto, ed egli  morirà per la sua infedeltà e per le sue colpe. 25'Voi direte che il  Signore non è giusto quando agisce così. Ma ascoltatemi bene, Israeliti:  è forse sbagliato il mio modo di agire? No! è la vostra condotta che è  sbagliata! 26Se un uomo giusto rinunzia ad agire bene, commette il male e  muore, morirà per il male commesso. 27Se invece un uomo malvagio  rinunzia al suo comportamento perverso e agisce con giustizia e onestà,  salva la propria vita. 28Si è reso conto delle sue azioni malvagie e vi  ha rinunziato. Allora vivrà, non dovrà più morire. 29Eppure voi dite che  il Signore non è giusto quando agisce così. Non è sbagliato il mio modo  di agire, ma il vostro! 30Io, Dio, il Signore, dico a voi Israeliti che  giudicherò ognuno secondo le proprie azioni. Cambiate vita,  allontanatevi dal male e non lasciatevi distruggere dalla malvagità.  31Cessate di essere perversi e ribelli, trasformate i vostri cuori e i  vostri spiriti, Israeliti, perché volete morire? 32Lo ripeto: Io, Dio,  il Signore, non desidero la morte di nessuno. Cambiate vita e vivrete!'.

Un lamento
1Il Signore mi ordinò di intonare questo lamento funebre per i principi d'Israele:
2 'Che leonessa era vostra madre
in mezzo agli altri leoni!
Nutriva i suoi piccoli
distesa fra i giovani leoni.
3 Insegnò a un cucciolo
come diventare un vero leone:
egli imparò a sbranare la preda,
a divorare gli uomini.
4I popoli stranieri ne sentirono parlare,
lo fecero cadere in una trappola
e lo trascinarono in Egitto con ganci.
5La leonessa l'aspettò
finché perse la speranza di rivederlo.
Allora prese un altro cucciolo
e lo fece diventare un vero leone.
6Egli visse insieme agli altri leoni,
e divenne vigoroso e fiero.
Anche lui imparò a sbranare la preda,
a divorare gli uomini.
7Demolì le loro fortezze
e ne distrusse le città.
La gente si spaventava quando ruggiva.
8I popoli stranieri si allearono per catturarlo,
tesero trappole e ve lo fecero cadere.
9Gli misero un giogo
e con ganci lo portarono dal re di Babilonia.
Lo misero in prigione
per non far sentire più il suo ruggito
sui monti d'Israele.

10Vostra madre era come una vite
piantata vicino a un corso d'acqua.
Era rigogliosa e ricca di frutti
per l'abbondanza di acqua.
11Aveva rami magnifici
che divennero scettri reali.
Più alta degli alberi,
tutti l'ammiravano
per la sua altezza e l'abbondanza dei rami.
12 Sradicata con violenza,
è stata buttata a terra.
Il vento dell'est ha reso secchi i suoi frutti
e li ha fatti cadere.
I suoi magnifici rami sono seccati
e sono stati bruciati.
13 Ora la vite è piantata nel deserto,
arido e senz'acqua.
14Un ramo ha preso fuoco,
e i frutti e i tralci sono bruciati.
La vite non ha più nessun ramo magnifico
per farne uno scettro reale'.

Questo è un lamento funebre e come tale deve essere recitato.

La volontà di Dio e la disubbidienza degli Israeliti
1Nel  settimo anno dalla deportazione, il decimo giorno del quinto mese,  alcuni anziani d'Israele vennero a consultarmi per conoscere la volontà  di Dio. 2Allora il Signore mi disse: 3'Ezechiele, riferisci agli anziani  d'Israele quel che io, Dio, il Signore, dichiaro loro: Voi siete venuti  per conoscere la mia volontà, ma io, il Signore, il Dio vivente, non vi  permetterò di consultarmi. 4E tu preparati a giudicarli: non esitare.  Ricorda loro le azioni disgustose degli antenati. 5'Io, il Signore, ti  ordino di riferire queste mie parole: Quando io ho scelto Israele, mi  sono impegnato con un giuramento a tutto il popolo; mi sono rivelato  loro in Egitto e ho promesso solennemente di essere il Signore, il loro  Dio. 6In quel giorno ho giurato di farli uscire dall'Egitto e di  condurli nella terra più bella di tutte dove scorre latte e miele che io  stesso avevo scelto per loro. 7Ho anche detto: Gettate via quegli  sporchi idoli egiziani che vi piacciono tanto. Non rendetevi impuri,  adorandoli. Io sono il Signore, vostro Dio. 8Ma essi non hanno voluto  ubbidirmi, anzi si sono ribellati contro di me. Nessuno ha gettato via  quegli sporchi idoli egiziani, nessuno li ha abbandonati. Avevo deciso  quindi di sfogare tutta la mia collera contro di loro quando erano  ancora in Egitto. 9Tuttavia non l'ho fatto per riguardo al mio nome. Non  volevo essere disprezzato dai popoli fra i quali vivevano. Perché io mi  ero fatto conoscere quando, sotto i loro occhi, ho liberato gli  Israeliti dall'Egitto. 10'Così li ho fatti uscire dall'Egitto e li ho  condotti nel deserto. 11Ho dato loro i miei ordini e ho insegnato le mie  leggi perché ognuno le mettesse in pratica e così potesse vivere. 12Io  ho istituito il giorno del sabato come segno della relazione che esiste  fra me e loro, perché si ricordassero che io, il Signore, li ho  consacrati al mio servizio. 13Gli Israeliti però si sono rivoltati  contro di me anche nel deserto. Hanno disubbidito ai miei ordini, hanno  disprezzato le mie leggi che fanno vivere chi le pratica, e hanno  profanato gravemente il giorno del sabato. Avevo deciso quindi di  sfogare la mia collera contro di loro nel deserto e di distruggerli.  14Tuttavia non l'ho fatto per riguardo al mio nome. Non volevo essere  disprezzato dai popoli che mi avevano visto fare uscire gli Israeliti  dall'Egitto. 15Allora nel deserto ho giurato di non condurli nella terra  più bella di tutte che io avevo dato loro, dove scorre latte e miele.  16Ho fatto quel giuramento, perché avevano rifiutato di osservare le mie  leggi, di ubbidire ai miei ordini, di rispettare il giorno del sabato  tanto erano attaccati ai loro sporchi idoli. 17Ho avuto pietà di loro e  nel deserto non ho distrutto tutto il popolo. 18'Invece ho rivolto ai  loro figli nel deserto queste parole: Non comportatevi secondo le leggi  fatte dai vostri padri, né ubbidite ai loro ordini. Non rendetevi impuri  adorando i loro sporchi idoli. 19Io sono il Signore, vostro Dio.  Mettete in pratica i miei ordini, rispettate le mie leggi. 20Consacrate a  me il giorno del sabato come segno della relazione che vi unisce a me.  Vi ricorderà che io sono il Signore, vostro Dio! 21Anch'essi però si  sono ribellati contro di me. Hanno disubbidito ai miei ordini, hanno  rifiutato di osservare le mie leggi che fanno vivere chi le pratica.  Hanno violato il giorno del sabato. Avevo deciso quindi di sfogare tutta  la mia collera nel deserto. 22Tuttavia non l'ho fatto per riguardo al  mio nome. Non volevo che fosse disprezzato da quei popoli che mi avevano  visto fare uscire gli Israeliti dall'Egitto. 23Allora nel deserto ho  giurato di disperderli fra gli altri popoli, in terre straniere. 24Ho  fatto tale giuramento perché avevano rifiutato di osservare le mie  leggi, avevano disprezzato i miei ordini, profanato il giorno del sabato  e adorato gli sporchi idoli dei padri. 25Ho anche dato loro ordini non  buoni e leggi che non permettevano di vivere. 26Ho lasciato che si  rendessero impuri con le loro offerte, con i sacrifici dei propri figli  primogeniti, perché ne avessero orrore e riconoscessero che io sono il  Signore. 27'Ezechiele, di' agli Israeliti queste mie parole, parole di  Dio, il Signore: I loro antenati mi hanno insultato con la loro  infedeltà. 28Io li ho fatti entrare nella terra che avevo giurato di  dare loro. Quando hanno notato le cime delle colline coperte di alberi  frondosi, vi hanno fatto sacrifici. Lì hanno portato doni, offerte dal  profumo gradevole, e vino, i quali hanno provocato la mia collera.  29Allora io ho domandato: Ma che cosa sono questi luoghi sacri dove  andate? (Da allora quelle colline si chiamano 'luoghi sacri'). 30Ora tu  di' agli Israeliti quel che io, il loro Dio, il Signore, annunzio: Voi  vi comportate come i vostri antenati e vi rendete impuri, agite come  prostitute, quando adorate quegli idoli detestabili. 31Ancora oggi vi  contaminate con i vostri sporchi idoli quando portate doni e sacrificate  i vostri figli nel fuoco. E io dovrei lasciarmi consultare da voi? No,  io, il Signore, il Dio vivente, dichiaro che non mi lascerò consultare  da voi! 32Voi credete di poter agire come i popoli delle altre nazioni  che adorano alberi e pietre. Ma non sarà così!

Il Signore punisce e perdona
33'Io  sono il Signore, il Dio vivente, io regnerò su di voi con mano ferma e  con tutta la mia forza. Sfogherò la mia collera su di voi. 34Vi condurrò  via dai popoli e dalle nazioni dove eravate stati dispersi e vi riunirò  per farvi sentire tutta la mia potenza e gli effetti della mia collera.  35Vi porterò nel deserto in disparte dagli altri popoli. Lì vi  giudicherò, a faccia a faccia, 36E vi condannerò come ho fatto con i  vostri antenati nel deserto vicino all'Egitto. Lo dichiaro io, il vostro  Dio, il Signore. 37Vi costringerò a essere il mio gregge e ad accettare  il mio patto. 38Escluderò quelli che mi hanno disubbidito e si sono  ribellati contro di me. Li porterò via dal paese dove vivono, e non  ritorneranno nella terra d'Israele. Allora riconoscerete che io sono il  Signore. 39Sentite bene quel che io, Dio, il Signore, ora dico: adorate  pure i vostri sporchi idoli, tanto poi sarete costretti a ubbidirmi. Non  disprezzerete più il mio santo nome con i vostri doni offerti agli  idoli. 40E tutti gli Israeliti della nazione mi renderanno culto sulla  mia montagna santa, la grande montagna d'Israele. Vi accoglierò là e  accetterò i vostri doni, l'offerta di quel che avete di meglio e tutto  quel che mi avete consacrato. 41Vi raccoglierò dai popoli e dalle  nazioni dove siete stati dispersi, vi riunirò insieme e vi accoglierò  insieme alle vostre offerte dal profumo gradevole. E così con le mie  azioni verso di voi mostrerò agli altri popoli che io sono Dio, il  Santo. 42Voi riconoscerete che io sono il Signore quando vi condurrò  nella terra d'Israele, che io avevo promesso solennemente ai vostri  antenati. 43Là, vi ricorderete del vostro comportamento passato, delle  azioni malvagie che vi hanno macchiato. Allora avrete disgusto di voi  stessi per tutto il male commesso. 44Per riguardo al mio nome non vi ho  trattato come meritava la vostra vita perversa. Allora, voi Israeliti,  riconoscerete che io sono il Signore. Questo è quanto io, Dio, il  Signore annunzio'.

Una cattiva notizia per Israele
1Il Signore  mi parlò: 2'Ezechiele, volgi il tuo sguardo verso il sud e pronunzia  minacce a nome mio contro la foresta del sud. 3Ordinale di ascoltare  quel che io, Dio, il Signore, le annunzio: Io ti darò fuoco, incendierò  ogni tuo albero, verde o secco. Non si potranno spegnere le fiamme. Esse  scotteranno la faccia di tutti quelli che le guarderanno, dal sud al  nord. 4Ognuno vedrà che l'ho incendiata io, il Signore, e nessuno potrà  spegnere quel fuoco'. 5Io risposi: 'Povero me, Signore! La gente già si  lamenta che io parlo sempre in modo misterioso!'. 6-7Il Signore mi  spiegò: 'Ezechiele, volgi il tuo sguardo verso Gerusalemme e pronunzia  minacce a nome mio contro i santuari e contro la terra d'Israele.  8Riferisci agli Israeliti queste mie parole: Io, Dio, il Signore,  prenderò la mia spada e ucciderò tutti, giusti e malvagi. 9Proprio per  ammazzare gli uomini giusti e quelli malvagi, io colpirò tutti con la  spada, dal sud al nord. 10E ognuno saprà che io, il Signore, ho  sfoderato la spada e che non la rimetterò più nel fodero. 11E tu,  Ezechiele, piangi davanti a loro, gemi con il cuore infranto  dall'amarezza. 12Ti chiederanno: 'Perché piangi?'. Tu risponderai: Ho  avuto notizia di quanto sta per accadere. Ogni volontà svanirà, le mani  tremeranno, le ginocchia si piegheranno e il coraggio verrà meno. Tutto  questo accadrà certamente. Questa è la parola di Dio, il Signore!'

La spada di Dio
13Il Signore mi disse:
14'Ezechiele, parla a nome mio. Rivela quel
che io, il Signore, annunzio:
Io ho una spada,
una spada aguzza e affilata;
15 aguzza per fare un massacro,
così affilata che lampeggia tutta.
16 L'ho data ad affilare,
ed è pronta,
è aguzza e affilata
per darla in mano a chi deve uccidere.
17Grida, Ezechiele, lamentati:
la spada colpisce il mio popolo
e i capi d'Israele.
Tutti cadranno insieme.
Battiti il petto per la disperazione.
18Questa è una dura prova,
lo dichiaro io, il vostro Dio, il Signore.
19Profetizza, Ezechiele!
Batti le mani
e la spada colpirà una, due, tre volte.
La spada del grande massacro li insegue.
20Il coraggio svanisce,
tutti vacillano.
Contro ogni porta ho puntato
la spada del massacro,
lampeggiante e pronta ad uccidere.
21Spada affilata colpisci a destra e a sinistra,
punta la tua lama ovunque.
22Anch'io batterò le mani,
sfogherò tutta la mia collera,
parola del Signore'.

La spada del re di Babilonia
23Il  Signore mi parlò: 24'Ezechiele, traccia le due strade che il re di  Babilonia, armato di spada, potrà percorrere. Falle incominciare dalla  stessa regione e, all'inizio di ciascuna, indica verso quale città si  dirigono. 25Una strada porterà l'esercito babilonese alla città ammonita  di Rabba, e l'altra alla città fortificata di Gerusalemme, in Giuda.  26Il re di Babilonia si ferma al bivio, all'inizio delle due strade, per  consultare la sorte: scuote le frecce, interroga gli idoli ed esamina  il fegato degli animali sacrificati. 27Stringe nella destra la freccia  che indica Gerusalemme. Egli ordina di dare il grido di battaglia, di  disporre strumenti di guerra contro le porte della città, di innalzare  terrapieni e costruire torri. 28La gente di Gerusalemme però non crede a  quel che vede, perché si sente protetta dal patto concluso. Il re di  Babilonia invece ricorda il loro tradimento e li avverte che saranno  catturati. 29Allora io, il vostro Dio, il Signore, dichiaro: Voi non  avete fatto nulla per far dimenticare le vostre colpe, anzi avete  manifestato la vostra disubbidienza e i vostri peccati in ogni azione.  Vi siete fatti notare e ora sarete presi dal nemico. 30'E tu, infame e  sacrilego principe d'Israele, sappi che il tuo giorno è arrivato, il tuo  comportamento malvagio avrà fine. 31Io, Dio, il Signore, annunzio che  tu deporrai la corona, ti leverai il turbante. Niente sarà uguale a  prima. La povera gente arriverà in alto, i potenti saranno abbassati.  32Rovine, nient'altro che rovine! Ridurrò Gerusalemme in rovina. Questo  accadrà solo quando arriverà chi ha avuto da me il permesso di  castigarla.

La spada di Dio contro gli Ammoniti
33'Ezechiele,  parla a nome mio, trasmetti agli Ammoniti le parole che io, Dio, il  Signore, pronunzio contro di loro a causa dei loro insulti: Io ho una  spada affilata e fiammeggiante, pronta per massacrare. 34Le vostre  visioni sono false, le vostre predizioni bugie. Siete infami e  sacrileghi, ma il vostro giorno è arrivato, le vostre azioni inique  avranno fine. La spada sta per tagliarvi il collo. 35Rimettete nel  fodero le vostre spade. Vi punirò là dove siete stati creati, nella  terra dove siete nati. 36Sfogherò la mia ira su di voi, e, come un  fuoco, il mio sdegno vi colpirà. Vi abbandonerò nelle mani di uomini  violenti, accaniti distruttori. 37Sarete preda del fuoco, e la terra si  macchierà del vostro sangue. Nessuno si ricorderà più di voi. Lo  dichiaro io, il Signore'.

Le azioni disgustose di Gerusalemme
1Il  Signore mi parlò: 2'Ezechiele, preparati a giudica re Gerusalemme,  quella città sanguinaria: non esitare. Ricordale le sue azioni  disgustose. 3Riferiscile quel che io, il suo Dio, il Signore, dichiaro: I  tuoi abitanti commettono assassinii, ma così non fanno che avvicinare  il momento del tuo giudizio. Si fabbricano sporchi idoli, ma così non  fanno che renderti impura. 4Tu sei colpevole di quel sangue sparso e sei  profanata dagli idoli fatti da te. Si avvicina il momento della tua  distruzione! Hai i giorni contati! Ti farò disprezzare dai popoli  stranieri e deridere da tutte le nazioni. 5Per il tuo nome infausto, per  il grande disordine che regna in te, i popoli vicini e lontani ti  derideranno. 6Dentro le tue mura i capi d'Israele abusano del loro  potere e commettono assassinii. 7In mezzo a te non si rispettano i  genitori, i forestieri sono maltrattati, gli orfani e le vedove  oppressi. 8Si disprezzano i luoghi consacrati a me, si profana il giorno  del sabato, dedicato a me. 9Tra la tua gente c'è chi è pronto a  calunniare per far uccidere altri. I tuoi abitanti partecipano ai pasti  sacri sulle montagne. Ci si dà al vizio: 10alcuni vanno a letto con la  moglie del proprio padre, altri hanno relazioni sessuali con una donna  durante le mestruazioni, 11alcuni commettono adulterio, altri seducono  la nuora o la sorellastra. 12In mezzo a te c'è chi accetta soldi per  spargere sangue, altri prestano il proprio denaro a un interesse  esagerato: opprimono il prossimo per arricchirsi. E io, il loro Dio, il  Signore, sono completamente dimenticato. Ecco che cosa ho costatato.  13'Ma io ti mostrerò il pugno, gente di Gerusalemme, per le frodi  commesse e il sangue versato. 14Quando interverrò contro di te, avrai  tanto coraggio e forza da sopportare la rovina? Perché io, il Signore,  quel che dico faccio. 15Io ti disperderò in mezzo a popoli stranieri,  tra nazioni straniere. Metterò fine al tuo comportamento vergognoso:  16sarai umiliata di fronte alle altre nazioni. Allora riconoscerai che  io sono il Signore'.

Il fuoco della collera del Signore
17Il  Signore continuò a parlarmi: 18'Ezechiele, gli Israeliti sono per me  simili ad argento, rame, stagno, ferro e piombo gettati nella fornace  per essere raffinati. 19Per questo io, Dio, il Signore, dichiaro loro:  Siete come minerali grezzi. Quindi vi ammucchierò dentro Gerusalemme:  20simili ad argento, rame, ferro, piombo e stagno nella stessa fornace  dove si attizza il fuoco fino a fonderli. Così io, nella mia terribile  collera, vi riunirò insieme per farvi fondere dal fuoco. 21In  Gerusalemme stessa vi raccoglierò e soffierò sul fuoco del mio furore,  per fondervi come metallo. 22Come l'argento fonde nella fornace, così  voi fonderete dentro la città. Allora riconoscerete che io sono il  Signore e ho sfogato la mia collera su di voi'.

I peccati dei capi d'Israele
23Il  Signore mi disse ancora: 24'Ezechiele, di' agli Israeliti che il loro  territorio è simile a una terra sulla quale non piove: sotto l'effetto  della mia collera esso diventa arido. 25Come i leoni ruggenti sbranano  la preda, così i loro capi uccidono, s'impadroniscono di ricchezze e  tesori, rendono vedove molte donne. 26I loro sacerdoti violano le mie  leggi, profanano i luoghi consacrati a me, confondono il sacro con il  profano. Non insegnano la differenza tra puro e impuro e si rifiutano di  rispettare il giorno del sabato. In conclusione non hanno nessun  rispetto per me. 27I loro capi sono sanguinari come lupi che dilaniano  la preda: uccidono la gente per arricchirsi. 28I loro profeti coprono  tutti questi delitti con una mano di calce, quando pretendono di avere  visioni e predicono menzogne. Sostengono di parlare a nome di Dio, il  Signore, ma io, il Signore, non ho parlato a loro. 29Gli abitanti  commettono violenze, rubano, opprimono i poveri e i deboli, maltrattano i  forestieri contro ogni diritto 30Ho cercato in mezzo a loro qualcuno  che potesse costruire un muro di difesa, che potesse stare sulle brecce  delle mura, per difendere il paese e per impedirmi di distruggerlo, ma  non l'ho trovato. 31Allora sfogherò la mia collera su di loro, Il  distruggerò con il fuoco del mio furore: pagheranno le conseguenze del  loro comportamento. Lo dichiaro io, Dio, il Signore'.

Samaria si prostituisce
1Il Signore mi parlò:  2'Ezechiele, c'erano una volta due sorelle, figlie della stessa madre.  3Quando erano ancora ragazze incominciarono a prostituirsi in Egitto  dove persero la loro verginità. 4La più grande si chiamava Oola, la più  piccola Ooliba. La prima rappresenta Samaria, la seconda Gerusalemme. Le  presi in moglie entrambe, e mi dettero figli e figlie. 5Benché fosse  mia, Oola continuò a prostituirsi. Desiderava i suoi vicini, gli Assiri,  e li volle come amanti. 6Essi portavano vesti colorate con la porpora,  perché erano alti funzionari e ufficiali di cavalleria. Erano tutti  giovani e attraenti. 7Oola si concedeva a loro che erano il fior fiore  degli Assiri. Il suo desiderio ardente la portava a infangarsi, adorando  i loro sporchi idoli. 8Continuava a prostituirsi, come in Egitto,  quando gli uomini andavano a letto con lei, ancora ragazza, e abusavano  della sua verginità, sfogando la loro lussuria. 9Perciò io l'abbandonai  nelle mani degli Assiri, suoi amanti, che lei desiderava tanto. 10Essi  la spogliarono completamente, catturarono i suoi figli e le sue figlie,  la passarono a fil di spada. La sua condanna fu esemplare: il suo stesso  nome divenne un monito per le altre donne.

Gerusalemme si prostituisce
11'Ooliba,  sua sorella, vide tutto questo. Ma il suo desiderio era più sfrenato di  quello di Oola, e la superò con le sue prostituzioni. 12Anche lei  spasimava per gli alti funzionari e gli ufficiali della cavalleria  assira, eleganti nelle magnifiche vesti, tutti giovani e attraenti.  13Io, il Signore, vidi che infangava se stessa come la sorella e che  entrambe si comportavano allo stesso modo. 14Ma Ooliba cadde ancora più  in basso: un giorno vide disegnati su un muro uomini dipinti di rosso.  Raffiguravano i Babilonesi: 15avevano ai fianchi cinture, in testa  grandi turbanti. Il loro aspetto era di valorosi guerrieri, Babilonesi  autentici. 16Al primo sguardo Ooliba bruciò di desiderio per loro e  inviò messaggeri nel loro paese. 17Allora vennero i Babilonesi per  andare a letto con lei. La infangarono con la loro lussuria, fino al  punto che ne rimase nauseata. 18Aveva fatto sapere a tutti che si  prostituiva, aveva fatto vedere a tutti il suo corpo nudo. Ne fui  disgustato come lo ero stato per sua sorella. 19Ma lei si prostituì  ancora di più ricordandosi di quando, da ragazza, si concedeva agli  Egiziani. 20Ardeva di libidine per quegli amanti lussuriosi, virili e  sfrenati come stalloni'.

Gerusalemme sarà castigata
21-22Così  dice Dio, il Signore: 'Ooliba, hai ricominciato a vivere in modo  sfrenato come quando eri ragazza e gli Egiziani accarezzavano i tuoi  seni, palpando il tuo petto giovane. Ma io ti annunzio questo: Spingerò  contro di te i tuoi amanti. Ti nauseavano ormai, ma io li farò venire da  ogni parte: 23i Babilonesi e tutte le tribù di Pekod, di Soa e di Koa,  insieme agli Assiri. Riunirò tutti quegli uomini giovani, attraenti:  alti funzionari, dignitari, ufficiali di cavalleria e valorosi  guerrieri. 24Ti attaccheranno dal nord, con un immenso esercito e carri  di ogni tipo. Protetti da scudi e da elmi ti circonderanno. Ti accuserò  davanti a loro, ed essi ti giudicheranno secondo le loro leggi e non  secondo le tue. 25Scatenerò la mia gelosia e lascerò che ti trattino con  violenza: ti taglieranno il naso e le orecchie, e poi ti finiranno con  la spada. Cattureranno i tuoi figli e le tue figlie. Quel che rimarrà di  te sarà preda del fuoco. 26Ti spoglieranno delle tue vesti e si  prenderanno i tuoi gioielli. 27Metterò fine al tuo comportamento osceno e  licenzioso che dura da quando eri in Egitto. Non desidererai più  nessuno e non penserai più agli Egiziani. 28Ti abbandonerò nelle mani di  chi detesti, di cui sei ormai nauseata. 29Lo dico io, il tuo Dio, il  Signore: Ti tratteranno con odio, ti prenderanno tutto il tuo guadagno,  ti lasceranno nuda, esposta agli sguardi di tutti, come una prostituta.  Il tuo comportamento immorale e la tua libidine 30ti hanno procurato  tutto questo. Ti sei concessa a uomini di nazioni straniere e ti sei  resa impura, adorando i loro sporchi idoli. 31Hai seguito le orme di tua  sorella e per questo ti farò bere, come lei, alla coppa della mia ira.  32Io, Dio, il Signore, dichiaro: Berrai alla stessa coppa di tua  sorella,
una coppa larga e profonda;
ti derideranno e si faranno beffe di te.
La coppa è piena fino all'orlo,
33piena di paura e di devastazione
e ti ubriacherà di dolore.
Tua sorella Samaria l'ha già vuotata.
34 La berrai fino all'ultima goccia,
la romperai per succhiarne i cocci
che ti lacereranno il petto.
Lo affermo io, Dio, il Signore!
35Mi  hai dimenticato e mi hai voltato le spalle. Io, Dio, il Signore,  prometto che pagherai a caro prezzo la tua immoralità e la tua  prostituzione'.

Il Signore condanna Samaria e Gerusalemme
36Il  Signore mi disse: 'Ezechiele, preparati a giudicare Oola e Ooliba.  Denunzia le loro azioni disgustose. 37Sono donne adultere e assassine.  Hanno commesso adulterio adorando i loro sporchi idoli e hanno bruciato  come sacrificio in loro onore i figli che mi avevano dato. 38E non solo!  Nello stesso giorno hanno anche profanato il mio santuario e il giorno  del sabato, dedicato a me. 39Lo stesso giorno in cui hanno sacrificato i  propri figli ai loro idoli, sono entrati nel mio santuario e l'hanno  profanato. Si sono comportate così proprio nella mia casa. 40Hanno  inoltre inviato messaggeri a invitare uomini di paesi lontani, e questi  sono venuti. Per loro, le due sorelle si sono lavate, truccate gli  occhi, ornate di gioielli. 41Si sono distese su magnifici divani davanti  ai quali avevano imbandito una tavola con l'incenso e l'olio profumato  avuti da me. 42Molti uomini sono venuti da loro, alcuni perfino dal  deserto. Si sentiva il chiasso di gente spensierata. Hanno donato alle  due sorelle braccialetti e splendide corone. 43Allora ho esclamato: Da  tanto tempo sono adultere e ancora si prostituiscono! 44Infatti gli  uomini vanno con quelle donne dissolute, Oola e Ooliba, come si va con  una prostituta. 45Ma uomini giusti le condanneranno per adulterio e  assassinio: sono adultere e le loro mani sono sporche di sangue. 46Io,  Dio, il Signore, annunzio che inciterò la folla contro di loro, le  terrorizzerò e lascerò che siano saccheggiate di ogni loro bene. 47La  folla le colpirà a morte con le pietre, le farà a pezzi con le spade,  ucciderà i loro figli e le loro figlie, brucerà le loro case. 48Così  metterò fine all'immoralità che c'è nel paese e ogni donna sarà  avvertita: non commetterà adulterio come loro. 49Le due sorelle  pagheranno per la loro immoralità, sopporteranno le conseguenze della  loro peccaminosa idolatria. Allora riconosceranno che io sono Dio, il  Signore'.

La pentola arrugginita
1Nel  nono anno dalla deportazione, il decimo giorno del decimo mese, il  Signore mi disse: 2'Ezechiele, segna la data di oggi, perché proprio  oggi il re di Babilonia comincia l'assedio di Gerusalemme. 3Presenta e  spiega da parte mia questa scena al mio popolo ribelle:
Metti la pentola sul fuoco,
versaci l'acqua dentro.
4Riempila con pezzi di carne,
pezzi scelti, la coscia e la spalla.
Aggiungi anche gli ossi migliori.
5Prendi la carne dei montoni più belli,
ammucchia la legna sotto la pentola.
Falla bollire molto,
perché devono cuocere anche gli ossi!
6Io, Dio, il Signore, dichiaro
che la città sanguinaria non ha scampo.
Somiglia a una pentola arrugginita,
che non si può pulire.
Vuota la pentola pezzo per pezzo,
senza lasciarne neppure uno.
7Il sangue versato è ancora in città
sparso sulla nuda pietra,
e non sulla terra
dove la polvere poteva coprirlo.
8 Io stesso lascio il sangue
sulla nuda roccia, senza ricoprirlo,
perché susciti la mia collera
e chieda vendetta.
9Non ha più scampo la città assassina,
lo dico io, Dio, il Signore:
sto preparando un grande rogo!
10Ammucchia la legna, attizza il fuoco,
fa' cuocere ben bene la carne
e aggiungi spezie,
fa' consumare gli ossi!
11Poi metti la pentola vuota sui carboni
perché si riscaldi e si arroventi.
Così la sporcizia che c'è dentro sparirà,
e la ruggine sarà distrutta.
12Ma  ogni sforzo è inutile, la ruggine è troppa e non scompare neppure con  il fuoco. 13Gerusalemme, ti sei sporcata con la tua immoralità. Ho  cercato di purificarti, ma non me l'hai lasciato fare. Diventerai pura  solo quando io avrò sfogato su di te la mia collera. 14 Io, il Signore,  dico che tutto questo accadrà, io stesso lo realizzerò. Non esiterò, non  avrò pietà né compassione. Sarai condannata per il tuo comportamento,  per le tue azioni malvagie. Lo dichiaro io, Dio, il Signore'.

Morte della moglie di Ezechiele
15Il  Signore mi parlò: 16'Ezechiele, sto per strapparti all'improvviso colei  che è la gioia dei tuoi occhi. Ma tu non lamentarti, non gemere e non  versare lacrime. 17Mantieni il tuo dolore per te, in silenzio, non fare  lutto: tieni il turbante sul capo e i sandali ai piedi, non coprirti il  viso e non mangiare il pane preparato dai vicini'. 18Al mattino avevo  parlato al popolo e la sera stessa mia moglie morì. Il mattino seguente  mi comportai come il Signore mi aveva ordinato. 19La gente mi chiedeva  di spiegare perché agivo in quel modo. 20Risposi: 'Il Signore mi ha  detto di 21riferire a voi Israeliti queste sue parole: Io, Dio, il  Signore, lascerò profanare il mio santuario di cui andate orgogliosi: è  la gioia dei vostri occhi, speranza della vostra vita. Ma i vostri figli  e le vostre figlie rimasti a Gerusalemme saranno uccisi in guerra.  22Allora agirete come Ezechiele: non vi coprirete il viso e non  mangerete il pane preparato dal vicino 23, avrete il turbante in testa e  i sandali ai piedi, non vi lamenterete e non piangerete. Ma per le  vostre colpe vi consumerete e gemerete l'uno con l'altro. 24Tutto quel  che ha fatto Ezechiele è il segno di come farete anche voi. Quando  questo accadrà, allora riconoscerete che io sono Dio, il Signore'. 25Il  Signore disse: 'Ora, Ezechiele, io toglierò loro il santuario, rifugio,  orgoglio e speranza, la gioia dei loro occhi. Prenderò i loro figli e le  figlie. 26Quando arriverà quel giorno, un superstite verrà a darti la  notizia. 27Allora non sarai più muto, riacquisterai la parola e parlerai  con il superstite. Tu sarai un segno per il mio popolo e allora  riconosceranno che io sono il Signore'.

Il Signore punisce le nazioni

Profezia contro gli Ammoniti
1  Il Signore mi disse: 2'Ezechiele, rivolgi agli Ammoniti queste minacce  da parte mia. 3Ordina loro di ascoltare quel che io, Dio, il Signore,  dichiaro: Voi siete stati contenti quando il mio tempio è stato  profanato, la terra d'Israele devastata e gli abitanti di Giuda mandati  in esilio. 4Ma io lascerò che i nomadi dell'est vi conquistino: si  accamperanno sulla vostra terra e vi pianteranno le loro tende,  mangeranno i frutti e berranno il latte che dovevano essere vostri.  5Trasformerò Rabba, la vostra capitale, in un luogo per cammelli e  l'intera regione di Ammon in un ovile. Allora riconoscerete che io sono  il Signore. 6'Voi avete applaudito e saltato di gioia alle disgrazie  d'Israele, perché lo disprezzate profondamente. Ma io, Dio, il Signore,  prometto che 7manifesterò la mia potenza contro di voi e vi darò in  preda a popoli stranieri. Vi annienterò, vi farò scomparire come popolo,  distruggerò il vostro territorio. Allora riconoscerete che io sono il  Signore.

Profezia contro i Moabiti
8'Io, Dio, il Signore,  dichiaro: I Moabiti hanno sostenuto che Giuda è un popolo come tutti gli  altri. 9E io farò attaccare le città di Moab che stanno a difesa della  sua frontiera, le ridurrò a pezzi, anche le più belle: Betlesimot,  Baal-Meon, Kiriataim. 10E lascerò che i nomadi dell'est conquistino Moab  come hanno conquistato Ammon, e più nessuno si ricorderà di Moab. 11l  Moabiti dovranno sottomettersi al mio giudizio e allora riconosceranno  che io sono il Signore.

Profezia contro gli Edomiti
12'Io,  Dio, il Signore, dichiaro: Gli Edomiti si sono vendicati crudelmente del  popolo di Giuda e proprio di questo sono colpevoli. 13E io, Dio, il  Signore, prometto che manifesterò la mia potenza contro Edom: sterminerò  gli uomini e le bestie, trasformerò tutto il suo territorio in un  deserto, dalla città di Teman fino a quella di Dedan, e la gente rimarrà  uccisa in guerra. 14A Israele, mio popolo, darò l'incarico di compiere  la mia vendetta sugli Edomiti: li tratterà come vuole la mia terribile  collera; così sapranno che cosa vuol dire essere oggetto della mia  vendetta. Lo dico io, Dio, il Signore.

Profezia contro i Filistei
15'Io,  Dio, il Signore, dichiaro: I Filistei si sono vendicati crudelmente dei  loro nemici di sempre e, spinti da profondo disprezzo, li hanno  annientati. 16Io, Dio, il Signore, prometto che manifesterò la mia  potenza contro i Filistei: li distruggerò, sterminerò tutta quella gente  che è venuta da Creta a stabilirsi sul litorale del mare. 17La mia  vendetta e il mio castigo saranno terribili; quando li subiranno allora  riconosceranno che io sono il Signore'.

Profezia contro Tiro
1Nell'undicesimo anno  dalla deportazione, il primo giorno del mese, il Signore mi parlò:  2'Ezechiele, gli abitanti di Tiro esclamano: 'È distrutta Gerusalemme,  la città dove andava gente di tutte le nazioni! Ora tutti vengono da  noi, e così ci arricchiremo ancor di più, mentre Gerusalemme è  devastata'. 3E io, Dio, il Signore, dichiaro: Città di Tiro, agirò  contro di te! Manderò contro di te molte nazioni: ti assaliranno come  onde del mare, 4distruggeranno le tue mura, abbatteranno le tue torri.  Farò sparire anche le macerie, lascerò solo la nuda pietra. 5Non rimarrà  che un'isola spoglia in mezzo al mare, dove i pescatori stenderanno le  reti. Lo dico io, Dio, il Signore. Popoli stranieri saccheggeranno Tiro  6e devasteranno anche le città vicine, sulla costa. Allora  riconosceranno che io sono il Signore. 7'Io, Dio, il Signore, dichiaro  ancora: Città di Tiro, faccio venire dal nord contro di te il re più  potente di tutti, Nabucodonosor, re di Babilonia. Verrà ad attaccarti  con cavalli, cavalieri e con un grande esercito, 8devasterà le città  vicine, sulla costa. I soldati innalzeranno terrapieni, costruiranno  torri, faranno un muro con gli scudi. 9Colpiranno le tue mura con le  loro armi pesanti, demoliranno le tue torri a colpi di piccone. 10I loro  cavalli sono tanto numerosi che la polvere sollevata ti coprirà. Le tue  mura tremeranno per il fragore dei cavalieri e delle ruote dei carri,  quando essi entreranno attraverso le tue porte, attraverso le brecce  della città espugnata. 11Calpesteranno ogni strada con gli zoccoli dei  loro cavalli, passeranno a fil di spada il tuo popolo e getteranno a  terra le tue colonne imponenti. 12Saccheggeranno le tue ricchezze, ti  deprederanno delle tue mercanzie. Abbatteranno le tue mura e raderanno  al suolo le tue case lussuose. Poi getteranno in fondo al mare le  pietre, il legname e tutte le macerie. 13Farò cessare il frastuono dei  tuoi canti, non si udrà più il suono delle tue arpe. 14Non farò rimanere  che la nuda pietra dove i pescatori stenderanno le reti, e la città non  sarà più ricostruita. Questa è la parola di Dio, il Signore. 15'Io,  Dio, il Signore, dichiaro alla città di Tiro: Gli abitanti delle isole  lontane tremeranno udendo il fragore della tua caduta, i gemiti dei  feriti a morte nel massacro che avverrà fra le tue mura. 16I re dei  popoli della costa scenderanno dai loro troni e, in segno di lutto, si  leveranno i loro mantelli, si spoglieranno dei loro abiti ricamati.  Avvolti dallo spavento, seduti a terra tremeranno continuamente,  terrorizzati dalla tua sorte. 17Canteranno per te questo lamento  funebre:
La città famosa è distrutta!
È scomparsa dal mare,
dov'era così potente.
Con la sua gente terrorizzava tutti.
18 Ora che è caduta
i popoli della costa tremano,
i popoli delle isole lontane
sono spaventati dalla sua fine.
19'Io,  Dio, il Signore, dichiaro che ti renderò deserta come le città in  rovina, non più abitate. Ti coprirò con masse enormi d'acqua, fatte  salire dal fondo del mare. 20Ti farò sprofondare nel mondo dei morti a  raggiungere i morti di tutti i tempi. Resterai in quel mondo  sotterraneo, simile a antiche rovine desolate, insieme a quelli che sono  già scesi nella fossa. Così non potrai più risalire e non avrai più  posto nel mondo dei vivi. 21Tutti saranno spaventati dalla tua fine,  perché tu sarai annientata. Ti cercheranno ma non ti troveranno mai più.  Lo dico io, Dio, il Signore'.

Un lamento funebre per Tiro
1Il Signore mi  disse: 2'Ezechiele, intona un lamento funebre sulla città di Tiro 3che è  protesa sul mare e che commercia con molti popoli marittimi.  Riferiscile le mie parole, le parole di Dio, il Signore:
Tiro, ti vanti della tua perfetta bellezza!
4Tu sei la padrona dei mari:
ti hanno costruita come una splendida nave.
5Hanno preso i cipressi del Senir
per le tue fiancate,
un cedro del Libano
per il tuo albero maestro.
6Hanno fatto i tuoi remi
con le querce del Basan,
il tuo ponte intarsiato d'avorio
con i pini di Cipro.
7Le tue vele di lino,
finemente intessuto in Egitto,
erano riconosciute da lontano.
Tela preziosa, tinta in viola e in rosso,
portata da Cipro,
ti copriva.
8Gli abitanti di Sidone e di Arvad
erano i tuoi rematori,
mentre i tuoi uomini più abili
guidavano le navi.
9Gli esperti artigiani di Biblos
riparavano le tue avarie.
Tutte le navi del mare si fermavano da te
e i marinai compravano le tue mercanzie.
10Guerrieri di Persia, di Lud e di Put
erano arruolati nel tuo esercito
e appendevano i loro scudi ed elmi
nelle tue caserme.
Essi ti hanno dato prestigio.
11'Gli  uomini di Arvad montavano la guardia sulle tue mura insieme al tuo  esercito e gli uomini di Gammad sulle tue torri. Tutti appendevano i  loro scudi attorno alle tue mura, come corona alla tua bellezza.

Tiro, importante centro commerciale
12'La  gente di Tarsis commerciava con te per le tue ricchezze di ogni sorta.  Scambiava le tue merci con argento, ferro, stagno e piombo. 13I popoli  di Grecia, di Tubal e di Mesech commerciavano con te e, in cambio dei  tuoi prodotti, offrivano schiavi e oggetti di bronzo. 14Gli abitanti di  Bet-Togarma offrivano cavalli da corsa, da traino e muli. 15La gente di  Dedan trafficava con te e inoltre avevi in mano tua il commercio con  molte isole. Essi offrivano avorio ed ebano in cambio della tua merce.  16Gli Edomiti acquistavano i tuoi numerosi prodotti e, in cambio, davano  smeraldi, stoffe preziose tinte di viola, ricami e tessuti di lino,  coralli, rubini. 17Anche la gente di Giuda e quella d'Israele  commerciavano con te e ti offrivano grano di Minnit, miglio, miele, olio  e resina odorosa. 18Gli abitanti di Damasco compravano i tuoi numerosi  prodotti e pagavano i tuoi beni di ogni specie con vino di Chelbon e  lana di Zacar. 19Nella città di Uzal, la gente di Dan e quella di Iavan,  per le tue merci, ti davano ferro lavorato, resine e canne aromatiche.  20La gente di Dedan commerciava con te in coperte per cavalli.  21L'Arabia e i capi del paese di Kedar trafficavano con te in agnelli,  montoni e capri. 22I mercanti di Saba e di Raema offrivano in cambio  delle tue merci i profumi migliori, pietre preziose e oro. 23Le città di  Carran, Canne, Eden, i mercanti di Saba, le città di Assur e Kilmad  commerciava no con te. 24Portavano sui tuoi mercati vesti di lusso,  mantelli tinti in viola, ricami, tappe multicolori, corde solidamente  intrecciate.

Fine del lamento funebre per Tiro
25'Una flotta di grandi navi
trasportava le tue merci.
Eri come una nave d'alto mare
carica, piena di molte ricchezze.
26I tuoi rematori ti hanno condotta
in acque profonde
dove il vento dell'est ti ha travolta.
27Le tue ricchezze, i tuoi prodotti,
i tuoi beni,
il tuo equipaggio,
gli artigiani che riparavano le tue avarie,
i soldati al tuo servizio
e la folla di quelli che erano a bordo
sono sprofondati nel mare,
quando sei naufragata.
28Alle grida d'aiuto dei tuoi marinai
la gente della costa trema.
29E tutti quelli che maneggiano il remo
abbandonano le loro navi,
gli equipaggi rimangono a terra.
30Essi si lamentano per la tua fine
con grida amare.
Si coprono la testa di polvere
e si rotolano nella cenere.
31Con la tristezza nel cuore piangono per te
e si lamentano amaramente,
per te si radono la testa
e si vestono di sacco.
32Essi intonano un lamento funebre per te:
'Chi mai poteva essere simile a Tiro?
E ora è ridotta al silenzio
in mezzo al mare!'.
33Quando sbarcavi i tuoi prodotti
davi lavoro e pane a molti popoli.
L'abbondanza delle tue ricchezze
e del tuo commercio
ha reso ricchi i re della terra.
34Ora, travolta dai flutti,
sprofondi nel mare,
insieme al tuo carico
e alla folla di quelli che erano a bordo.
35Tutti gli abitanti delle isole lontane
sono spaventati per la tua fine.
I loro re sono terrorizzati,
hanno il viso sconvolto.
36I mercanti dei popoli stranieri
gemono di paura,
perché sei diventata motivo di terrore.
Sei finita per sempre!'.

Profezia contro il re di Tiro
1Il Signore mi  parlò: 2'Ezechiele, trasmetti al re di Tiro quel che io, Dio, il  Signore, dichiaro: Con il cuore gonfio di orgoglio, hai affermato di  essere un dio, e hai preteso di sedere come un dio su un trono  circondato dai mari. Ma sei solo un uomo, e non un dio anche se credi di  essere uguale a un dio. 3Pensi di essere più saggio di Danel e capace  di comprendere anche quel che è misterioso. 4Grazie alla tua saggezza e  alla tua abilità hai creato la tua potenza e hai ammassato tesori d'oro e  d'argento. 5Proprio per la tua abilità commerciale hai accumulato tanta  ricchezza che ti sei inorgoglito. 6'Ascolta quel che io, Dio, il  Signore, ti annunzio: Ti credi uguale a un dio 7e per questo manderò  contro di te i più feroci popoli stranieri. Essi prenderanno le loro  spade e faranno a pezzi il frutto della tua straordinaria saggezza,  tratteranno con disprezzo quel che ti rende splendido. 8Ti uccideranno,  morirai di morte violenta in mezzo al mare. 9Davanti a quelli che ti  uccideranno, ripeterai ancora di essere un dio? Per loro sei solo un  uomo, non un dio. 10Sotto i colpi degli stranieri morirai di una morte  infamante. Questa è la parola di Dio il Signore'. 11Il Signore mi ordinò  ancora: 12'Ezechiele, intona un lamento funebre per il re di Tiro. Di' a  lui quel che io, Dio, il Signore, annunzio: Tu eri un modello di  perfezione, per la tua grande saggezza e la tua incomparabile bellezza.  13Vivevi nell'Eden, il giardino di Dio, ed eri coperto d'ogni specie di  pietre preziose: rubini, crisoliti, diamanti, topazi, onici, diaspri,  smeraldi, zaffiri e granati. Avevi gioielli in oro lavorato, preparati  il giorno stesso quando sei stato creato. 14Ho messo un cherubino  imponente dietro di te per proteggerti. Vivevi sul monte sacro di Dio e  camminavi fra pietre scintillanti. 15Ti sei comportato in modo perfetto  dal giorno in cui sei stato creato fino a quando non hai cominciato ad  agire in modo perverso. 16Per aumentare il tuo commercio, hai usato la  violenza e hai peccato. Per questo ti ho trattato con disprezzo quando  ti ho cacciato dal monte di Dio e il cherubino protettore ti ha  allontanato dalle pietre scintillanti. 17Il tuo splendore ti ha  inorgoglito, il tuo prestigio t'ha fatto perdere la testa. Per questo ti  ho gettato a terra davanti agli altri re, perché vedano come ti tratto.  18Tu sei stato ingiusto e disonesto nel tuo commercio, e così hai  profanato i tuoi santuari. Per questo ho dato fuoco alla tua città, per  distruggerti. Chi ti guarderà, vedrà solo la cenere in cui ti ho  ridotto. 19Chi ti conosceva rimarrà sconvolto dalla tua fine, perché sei  diventato motivo di terrore. Sei finito per sempre!'.

Profezia contro Sidone
20Il  Signore mi disse: 21'Ezechiele, rivolgi alla città di Sidone queste  minacce da parte mia. 22Riferisci quel che io, Dio, il Signore,  dichiaro: Io agirò contro di te, Sidone! Renderò manifesta la mia  potenza gloriosa intervenendo contro di te. Quando eseguirò la mia  sentenza, dimostrerò che sono Dio, il Santo, e tutti riconosceranno che  io sono il Signore. 23Manderò un'epidemia di peste contro di te, e il  sangue scorrerà per le strade. Sarai attaccata da ogni lato, e molti  cadranno uccisi dentro la città. Allora tutti riconosceranno che io sono  il Signore.

Israele vivrà in sicurezza
24'Nessuna nazione  vicina disprezzerà il popolo d'Israele, la smetteranno di pungerlo come  spine, di graffiarlo come rovi. 25Io, Dio, il Signore, dichiaro che  riunirò gli Israeliti, che avevo disperso fra i popoli. Mostrerò così  agli altri popoli che io sono Dio, il Santo. Gli Israeliti abiteranno  nella propria terra, quella che avevo dato al mio servo Giacobbe. 26Vi  abiteranno in tutta sicurezza, costruiranno case e pianteranno vigne.  Vivranno tranquilli, perché eseguirò la mia sentenza contro tutti i  vicini che li hanno disprezzati. Allora tutti riconosceranno che io sono  il Signore loro Dio'.

Profezia contro l'Egitto
1Nel decimo anno  dalla deportazione, il dodicesimo giorno del decimo mese, il Signore mi  disse: 2'Ezechiele, rivolgi al faraone, re d'Egitto, queste minacce  contro di lui e contro l'intero Egitto. 3Riferiscigli quel che io, Dio,  il Signore, annunzio: 'Agirò contro di te faraone, re d'Egitto. Come un  coccodrillo mostruoso giaci in mezzo al fiume Nilo. Affermi che il Nilo è  tuo, perché l'hai fatto tu. 4Ma io metterò ganci nelle tue mascelle e  farò attaccare alle tue scaglie i pesci del tuo fiume. Poi ti tirerò  fuori dal Nilo con tutti quei pesci attaccati alle tue scaglie. 5Getterò  nel deserto te e tutti quei pesci. Cadrai morto a terra, e nessuno ti  raccoglierà per seppellirti. Ti lascerò in pasto agli uccelli e agli  animali feroci. 6Allora tutti gli abitanti dell'Egitto riconosceranno  che io sono il Signore. 'Il sostegno che hai dato agli Israeliti è stato  fragile come quello di una canna. 7Quando si sono appoggiati a te, ti  sei spezzato nelle loro mani, li hai feriti alle spalle e li hai fatti  vacillare sui fianchi. 8E io, Dio, il Signore, dichiaro che manderò  contro di te un esercito e distruggerò gli uomini e gli animali.  9L'Egitto diventerà un deserto desolato e tutti riconosceranno che io  sono il Signore. 'Tu hai detto che il Nilo è tuo, perché è opera tua.  10Per questo agirò contro di te e contro il tuo fiume. Trasformerò  l'intero Egitto in un deserto desolato, dalla città di Migdol a nord  fino alla città di Siene e alla frontiera con l'Etiopia a sud. 11Né uomo  né animale passeranno più di là, per quarant'anni nulla vi potrà  vivere. 12Farò diventare l'Egitto il deserto più desolato che esista: le  sue città rimarranno in rovina per quarant'anni, e disperderò gli  Egiziani tra popoli e paesi stranieri. 13'Ma io, Dio, il Signore,  dichiaro che alla fine dei quarant'anni riunirò gli Egiziani che avevo  disperso fra i popoli. 14Cambierò la loro sorte, li farò ritornare nella  regione di Patros loro terra d'origine. Là formeranno un piccolo regno,  15il più debole di tutti. Lo renderò tanto piccolo che non sarà più  capace di dominare le altre nazioni. 16Gli Egiziani non rappresenteranno  più una sicurezza per gli Israeliti: anzi questi si ricorderanno di  aver agito male quando si sono rivolti all'Egitto per avere aiuto.  Allora riconosceranno che io sono Dio, il Signore'.

Nabucodonosor conquisterà l'Egitto
17Nel  ventisettesimo anno dalla deportazione, il primo giorno del primo mese,  il Signore mi parlò: 18'Ezechiele, Nabucodonosor, re di Babilonia, ha  imposto un grande sforzo al suo esercito contro la città di Tiro: per i  pesi portati, i soldati hanno la testa calva e le spalle scorticate. Ma  il re e il suo esercito non hanno tratto alcun profitto dallo sforzo  fatto contro Tiro. 19Ebbene io, Dio, il Signore, dichiaro: 'Darò  l'Egitto in mano a Nabucodonosor, re di Babilonia. Lo deprederà, lo  spoglierà di tutto, porterà via tutte le sue ricchezze: queste saranno  la ricompensa per il suo esercito. 20Gli do l'Egitto come pagamento  dell'impresa compiuta contro Tiro, perché il suo esercito ha lavorato  per me. L'affermo io, Dio, il Signore. 21'Quando questo accadrà, ridarò  forza agli Israeliti e a te, Ezechiele, il potere di parlare loro; ed  essi riconosceranno che io sono il Signore'.

Il Signore punirà l'Egitto
1Il Signore mi  disse: 2'Ezechiele, profetizza, riferisci quel che io, Dio, il Signore,  annunzio: 'Lamentatevi dei tempi che vengono! 3Perché arriva ed è ormai  vicino il giorno del Signore, quando manifesterò la mia collera. Sarà un  giorno pieno di nubi minacciose per le nazioni. 4Ci sarà la guerra in  Egitto e l'angoscia arriverà fino in Etiopia. Gli Egiziani saranno  massacrati, le loro ricchezze saccheggiate, la loro terra ridotta in  rovine. 5l soldati di Etiopia, di Put, di Lud, d'Arabia, di Libia e del  mio stesso popolo cadranno in guerra. 6Io, il Signore, affermo che da  Migdol a nord fino a Siene a sud, i difensori dell'Egitto saranno uccisi  in battaglia, e l'orgogliosa potenza egiziana sarà abbattuta. Lo  dichiaro io, Dio, il Signore. 7Il suo territorio diventerà il deserto  più desolato che esista, le sue città saranno soltanto rovine. 8Quando  darò fuoco all'Egitto e annienterò i suoi difensori, allora si  riconoscerà che io sono il Signore. 9Nel giorno in cui devasterò  l'Egitto, partiranno per conto mio messaggeri su navi a far vacillare la  sicurezza dell'Etiopia, e gli Etiopi tremeranno di paura. Quel giorno è  vicino! 10'Io, Dio, il Signore, affermo che per porre fine  all'arroganza dell'Egitto mi servirò di Nabucodonosor, re di Babilonia.  11Verrà con il suo esercito, il più violento tra le nazioni straniere, a  ridurre il paese in rovina. Sguaineranno le loro spade contro gli  Egiziani e riempiranno la loro terra di cadaveri. 12Seccherò il Nilo e  darò l'Egitto in mano a gente malvagia. Lo farò devastare e vuotare di  tutte le sue ricchezze da gente straniera. Lo dico io, il Signore.  13'Io, Dio, il Signore, affermo che distruggerò gli idoli e i falsi dèi  della città di Menfi. Non ci sarà più nessuno per governare l'Egitto.  Farò regnare il terrore in tutto il suo territorio. 14Devasterò la  regione di Patros, darò fuoco alla città di Tanis ed eseguirò la mia  sentenza contro la città di Tebe. 15Sfogherò il mio furore su Sin, la  grande fortezza d'Egitto, e farò a pezzi l'arroganza di Tebe. 16Darò  fuoco all'Egitto, Sin si torcerà dal dolore. Le mura di Tebe saranno  squarciate da una breccia e la città sarà inondata. 17I giovani della  città di Eliopoli e di Bubaste saranno uccisi in combattimento e gli  altri abitanti deportati. 18L'oscurità cadrà sulla città di Tafni quando  spezzerò il potere dell'Egitto e farò svanire la sua orgogliosa  potenza. Una nuvola coprirà la città e i suoi abitanti saranno  deportati. 19Eseguirò la mia sentenza contro l'Egitto, e allora tutti  riconosceranno che io sono il Signore'.

Il re di Babilonia strumento di Dio
20Nell'undicesimo  anno dalla deportazione, il settimo giorno del primo mese il Signore mi  parlò: 21'Ezechiele, ho rotto il braccio del faraone, re d'Egitto. Non è  stato curato con bende e medicamenti per fargli riacquistare la forza  di maneggiare la spada. 22E io, Dio, il Signore, ora dichiaro che agirò  contro il faraone, re d'Egitto. Gli spezzerò entrambe le braccia, quello  valido e quello già rotto, e la spada gli cadrà di mano! 23Allora  disperderò gli Egiziani fra popoli e paesi stranieri. 24Renderò forti le  braccia del re di Babilonia, e gli metterò in mano la mia spada. Ma  romperò le braccia del faraone, ed egli morirà gemendo di fronte al suo  nemico. 25Mentre le braccia del faraone penderanno senza forza, io darò  più forza a quelle del re di Babilonia. Gli metterò in mano la mia  spada, ed egli la punterà contro l'Egitto. Allora tutti riconosceranno  che io sono il Signore. 26Quando disperderò gli Egiziani fra popoli e  nazioni straniere, allora riconosceranno che io sono il Signore'.

Il re d'Egitto è come un grande cedro
1Nell'undicesimo  anno dalla deportazione, il primo giorno del terzo mese, il Signore mi  disse: 2'Ezechiele, di' al faraone d'Egitto e al suo numeroso popolo:
A chi potrai essere paragonato per la tua grandezza?
3A un pino, anzi a un cedro del Libano,
dai rami magnifici e dall'ombra folta,
dal tronco slanciato, con la cima
in mezzo alle nubi.
4La pioggia l'aveva nutrito,
un fiume sotterraneo
l'aveva fatto crescere.
L'acqua prima bagnava le sue radici,
poi scorreva come un ruscello
verso gli altri alberi della campagna.
5Era diventato il più maestoso
di tutti gli alberi,
i suoi rami erano lunghi e ricchi di foglie,
per l'acqua abbondante
che l'aveva fatto crescere.
6 Fra i rami facevano il nido
uccelli d'ogni specie,
sotto le sue foglie gli animali selvatici
davano alla luce i loro piccoli,
alla sua ombra viveva gente
di tutti i popoli.
7Era un albero stupendo, dai rami estesi,
perché le sue radici raggiungevano
l'acqua del fiume sotterraneo.
8Nel giardino di Dio
nessun cedro era simile a lui,
nessun cipresso era paragonabile
ai suoi rami,
nessun platano frondoso come loro.
Nessun albero nel giardino di Dio
uguagliava la sua bellezza.
9Io l'avevo reso splendido,
con rami superbi,
e tutti gli altri alberi dell'Eden,
il giardino di Dio,
ne erano gelosi.

Come il cedro, il re d'Egitto sarà spezzato
10'Ma  io, Dio, il Signore, affermo: il cedro è cresciuto sempre più, la sua  cima ha raggiunto le nubi e lui è diventato orgoglioso. 11Per questo io  l'ho abbandonato e l'ho dato in mano al più potente re della terra che  lo tratterà come merita la sua iniquità. 12Abbattuto da stranieri senza  pietà, giace abbandonato sui monti. Le sue fronde e i suoi rami spezzati  sono caduti lungo le valli e i corsi d'acqua della regione. La gente  che viveva alla sua ombra è fuggita, l'ha lasciato solo. 13Gli uccelli  si posano sul suo tronco sradicato, gli animali selvatici vagano fra i  suoi rami. 14Tutto questo è accaduto perché più nessun albero, anche se  ben irrigato, arrivi con la cima in mezzo alle nubi e diventi orgoglioso  della propria altezza. Infatti come gli uomini, anche gli alberi devono  morire, sparire sotto terra, raggiungere quelli già scesi nella fossa.  15'Io, Dio, il Signore, dichiaro che quando il cedro è sceso nel mondo  dei morti, ho imposto il lutto alla natura: a causa sua ho fermato il  fiume sotterraneo, ho interrotto lo scorrere delle sue acque abbondanti.  Per lui ho oscurato le montagne del Libano e ho fatto deperire gli  alberi della campagna. 16Quando ho fatto cadere quel cedro e gli ho  fatto raggiungere quelli che stanno nel mondo dei morti, i popoli  l'hanno sentito cadere e hanno tremato di paura; ma laggiù tutti gli  alberi dell'Eden, e quelli più belli e rigogliosi del Libano, ne hanno  avuto piacere. 17Anche loro sono scesi sotto terra con le vittime della  guerra, loro che erano il suo sostegno e che vivevano alla sua ombra fra  le nazioni. 18'Nessun albero dell'Eden era splendido e grande come te.  Ma insieme a loro anche tu sarai gettato sotto terra, nel mondo dei  morti. Giacerai con le vittime della guerra e con chi non mi onora.  Questa è la fine del faraone e di tutta la popolazione dell'Egitto. Lo  affermo io, Dio, il Signore!'.

Lamento funebre per il re d'Egitto
1Nel  dodicesimo anno dalla deportazione, il primo giorno del dodicesimo mese  il Signore mi parlò: 2'Ezechiele, intona questo lamento funebre per il  faraone, re d'Egitto:
'In mezzo alle nazioni tu sei come un giovane  leone, ma ti comporti anche come un coccodrillo: ti tuffi nel tuo fiume,  ne agiti l'acqua con le tue zampe e lo rendi torbido. 3E io, Dio, il  Signore, dichiaro che radunerò attorno a te molte nazioni, lancerò la  mia rete, ed essi ti tireranno a riva impigliato nelle maglie. 4Ti  getterò sulla terra, e ti abbandonerò in aperta campagna: ti lascerò in  preda a tutti gli uccelli. Anche gli animali feroci si sazieranno con la  tua carogna. 5Spargerò la tua carne sui monti, ne riempirò le valli.  6Farò bere alla terra il tuo sangue, anzi esso riempirà i monti e i  corsi d'acqua. 7Quando cesserai di vivere, coprirò il cielo, oscurerò le  stelle, velerò il sole di nuvole e la luna non brillerà più. 8Per causa  tua non renderò più luminose le luci del cielo e tufferò la tua terra  nell'oscurità. Lo affermo io, il Signore. 9Quando farò sapere la notizia  della tua fine, molti popoli rimarranno sconvolti anche in paesi che  non conosci. 10Rimarranno stupiti per quel che ti ho fatto. I loro re  rabbrividiranno per lo spavento, quando impugnerò la mia spada davanti a  loro. Quando cadrai, tremeranno ogni momento, temendo per la propria  vita.
11'Io, Dio, il Signore, dichiaro che l'esercito del re di  Babilonia ti raggiungerà. 12Invierò i suoi soldati, i più crudeli di  tutte le nazioni, a uccidere con le loro spade il tuo numeroso popolo.  Devasteranno il presuntuoso Egitto e annienteranno la sua gente. 13Farò  morire il suo bestiame sulle rive del Nilo. Nessun piede d'uomo e  nessuna zampa d'animale ne agiterà più l'acqua. 14Così la farò tornare  tranquilla e scorrerà liscia come l'olio. Lo affermo io, Dio, il  Signore.
15'Ridurrò l'Egitto in un luogo desolato, lo priverò delle  sue risorse e annienterò i suoi abitanti. Allora tutti riconosceranno  che io sono il Signore.
16'Questo è il lamento funebre che le donne  di tutte le nazioni intoneranno per l'Egitto e per il suo popolo. Lo  dichiaro io, Dio, il Signore'.

Il mondo dei morti
17Nel  dodicesimo anno dalla deportazione, il quindicesimo giorno del  dodicesimo mese, il Signore mi parlò: 18'Ezechiele, intona un canto  funebre per tutto il popolo d'Egitto e fallo precipitare con le altre  grandi nazioni nel mondo sotterraneo dei morti. 19Di' agli Egiziani: Vi  credete più belli degli altri? Scenderete anche voi a giacere con chi  non mi onora! 20Insieme alle altre vittime della guerra il popolo  d'Egitto cadrà in battaglia. Le spade sono già sguainate: colpiscono a  morte l'Egitto e la sua popolazione 21Dal mondo dei morti, gli eroi più  valorosi e gli antichi alleati degli Egiziani grideranno: 'Anche loro,  quegli incirconcisi colpiti a morte in battaglia scendono a giacere tra  di noi 22'Il re d'Assiria è laggiù con il suo esercito, in mezzo alle  tombe dei suoi soldati, tutti uccisi in combattimento. 23Le loro tombe  si trovano nella parte più profonda del mondo dei morti, intorno a  quella del re. Sono caduti in guerra, loro che una volta seminavano il  terrore sulla terra dei vivi. 24'Il re d'Elam è laggiù con il suo  esercito, la sua tomba è in mezzo a quelle dei suoi soldati, caduti in  guerra. Quegli incirconcisi seminavano il terrore sulla terra dei vivi:  ora sono scesi sotto terra, disonorati. 25Il re d'EIam giace fra le  vittime della guerra, in mezzo alle tombe dei suoi soldati. Tutti questi  incirconcisi son caduti sul campo di battaglia. Seminavano il terrore  sulla terra dei vivi e ora disonorati stanno insieme agli altri morti  caduti in guerra. 26'I re di Mesech e di Tubal sono laggiù con il loro  esercito, in mezzo alle tombe dei loro soldati. Quegli incirconcisi sono  morti in battaglia, loro che seminavano il terrore sulla terra dei  vivi! 27Non li hanno sepolti con i valorosi guerrieri del passato, scesi  nel mondo dei morti onorati con le loro armi: la spada sotto il capo,  lo scudo sul corpo. Quegli eroi erano il terrore dei vivi. 28E anche  voi, Egiziani, morirete e sarete sepolti con tutti questi incirconcisi,  caduti in battaglia. 29'Gli Edomiti con i loro re e principi sono  laggiù. Malgrado il loro valore, sono scesi sotto terra e stanno con gli  incirconcisi, morti in combattimento. 30'Tutti i principi dei popoli  del nord sono laggiù e così pure gli abitanti di Sidone. Erano potenti e  seminavano il terrore: ora quegli incirconcisi sono scesi sotto terra,  disonorati e coperti di vergogna. Stanno insieme agli altri morti,  trafitti in guerra. 31'Quando il faraone vedrà quei caduti in guerra, si  consolerà per la sorte del suo esercito, ucciso in battaglia con lui.  Lo affermo io, Dio, il Signore. 32Ho lasciato che il faraone seminasse  il terrore sulla terra dei vivi: ora insieme ai suoi soldati sarà  sepolto con quegli incirconcisi, caduti in guerra. Lo dico io, Dio, il  Signore!'.

(vedi 3, 16-21)
1Il Signore mi parlò:  2'Ezechiele, fa' notare agli Israeliti che cosa succede quando mando la  guerra contro una nazione. Quel popolo sceglie uno dei suoi uomini per  fare la sentinella. 3Quando vede venire l'esercito nemico nel proprio  territorio, suona la tromba per avvertire la gente. 4Se qualcuno sente  l'allarme ma non ne tiene conto, si lascia sorprendere e uccidere dal  nemico, sarà l'unico responsabile della propria morte. 5È colpa sua se  muore, perché non ha tenuto conto dell'allarme. Se l'avesse fatto si  sarebbe salvato. 6Se invece la sentinella vede venire l'esercito nemico e  non suona la tromba per avvertire la gente, il nemico arriverà e  ucciderà. Chi muore morirà per le proprie colpe, ma io riterrò la  sentinella responsabile della sua morte. 7Ezechiele, ti farò sentinella  per avvertire il popolo d'Israele. Quando sentirai le mie parole le  riferirai agli Israeliti. 8Se io dico che un uomo malvagio deve morire,  tu hai il compito di avvertirlo perché cambi vita. Se tu non l'avverti  egli morirà per le sue colpe, ma per me tu sarai responsabile della sua  morte. 9Se invece tu lo avverti di cambiare il suo comportamento ed egli  non lo fa, morirà per le sue colpe, ma tu avrai salvato la tua vita.

La responsabilità è individuale
10'Ezechiele,  di' agli Israeliti: Voi affermate di essere schiacciati a morte dal  peso dei vostri peccati e delle vostre azioni malvagie. Vi domandate  come potete sopravvivere. 11Ma io, il Signore, il Dio vivente, dichiaro:  Non ho affatto piacere nel veder morire un uomo malvagio, desidero  invece vederlo cambiare atteggiamento e vivere. Smettete di agire in  modo malvagio, cambiate vita. Perché volete morire? 12'Ezechiele, di'  ancora ai tuoi compatrioti: Quando un uomo giusto si mette a fare il  male, il bene che ha fatto prima non lo salverà dalla sua rovina. Se un  uomo malvagio rinunzia al suo comportamento perverso, il male che ha  fatto prima non provocherà più la sua rovina. Ma se un uomo giusto  comincia a peccare, la sua vita non sarà risparmiata anche se prima ha  agito bene. 13Io posso promettere la vita a un uomo giusto, ma se egli  crede che la sua ubbidienza sia sufficiente a salvarlo e commette azioni  ingiuste, io dimenticherò il bene fatto da lui. Morirà per la sua  infedeltà. 14Io posso dire a un uomo malvagio che deve morire, ma se  questo smette di commettere il male ed agisce con giustizia e rispetta  il diritto, non morirà. 15Se restituisce il pegno lasciatogli dal  debitore, se rende quel che ha rubato, insomma se smette di peccare e  ubbidisce alle leggi che danno la vita, egli vivrà e non morirà più.  16Dimenticherò le sue colpe, ed egli vivrà perché ora agisce con  giustizia e rispetta il diritto! 17'l tuoi compatrioti dicono che non  sono giusto quando agisco così. Invece è il loro modo di agire che è  sbagliato. 18Se un uomo giusto rinunzia ad agire bene e commette il  male, per questo morirà. 19Se invece un uomo malvagio rinunzia al suo  comportamento perverso e agisce con giustizia e onestà, grazie a queste  potrà vivere. 20Eppure gli Israeliti dicono che non sono giusto quando  agisco così, ma io giudicherò ognuno secondo le proprie azioni'.

La notizia della caduta di Gerusalemme
21Nel  dodicesimo anno dalla nostra deportazione, il quinto giorno del decimo  mese, un uomo da Gerusalemme venne ad annunziarmi che la città era  caduta in mano ai nemici. 22La sera prima del suo arrivo, il Signore mi  aveva afferrato con la sua potenza e mi aveva restituito la parola.  Quando al mattino l'uomo arrivò, non ero più muto, potevo parlare.

La terra d'Israele sarà devastata
23Il  Signore mi disse: 24'Ezechiele, la gente rimasta in Israele, nelle  città in rovina, afferma: 'Abramo era un uomo solo e ha avuto in  possesso questa terra. A maggior ragione noi che siamo molti abbiamo  diritto di occuparla'. 25'Allora tu riferisci loro quel che io, Dio, il  Signore, dichiaro: Voi mangiate la carne col sangue, adorate gli idoli e  commettete assassinii. Come fate a sostenere che questa terra vi  appartiene? 26Vi sentite sicuri perché siete armati, compite azioni  disgustose, e seducete la donna degli altri. Come pretendete di  diventare padroni di questa terra? 27'Riferisci loro queste mie parole:  Io, il Signore, il Dio vivente, annunzio che quelli rimasti nelle città  in rovina saranno massacrati. Chi si trova in campagna sarà divorato  dagli animali feroci, chi si nasconde sulle montagne e nelle caverne  sarà ucciso dalla peste. 28Distruggerò la loro terra e la trasformerò in  un deserto, porrò fine alla sua potenza, orgoglio dei suoi abitanti.  Renderò le montagne di Israele così desolate che più nessuno potrà  attraversarle. 29Quando avrò trasformato la loro terra in un deserto per  punire gli Israeliti delle loro disgustose azioni, allora  riconosceranno che io sono il Signore. 30'Ezechiele, i tuoi compatrioti  chiacchierano di te lungo le mura della città e sulla porta di casa. Si  dicono l'un l'altro: 'Andiamo a sentire il messaggio del Signore'.  31Quelli del mio popolo si radunano presso di te per sentire quel che  dici. Ti ascoltano ma poi non fanno quel che dici loro. Desiderano udire  belle parole, ma in realtà cercano solo il proprio interesse. 32In  fondo tu sei per loro soltanto come uno che canta canzoni d'amore con  una bella voce e con un buon accompagnamento musicale. Sentono le tue  parole, ma non le mettono in pratica. 33Ma quando accadrà quel che hai  annunziato, e questo sta per realizzarsi, allora riconosceranno che  c'era un profeta in mezzo a loro'.

I capi d'Israele
1Il  Signore mi parlò: 2'Ezechiele, denunzia i capi d'Israele. Profetizza  contro di loro. Riferisci loro quel che io, Dio, il Signore, dichiaro:  Saranno guai per voi, pastori d'Israele! Voi curate solo voi stessi.  Invece i pastori devono avere cura del gregge! 3Voi vi nutrite del suo  latte, vi vestite con la sua lana, mangiate le pecore più grasse, ma in  cambio non lo portate al pascolo. 4Non avete reso forti le pecore  deboli, curato quelle malate, fasciato quelle ferite, ricondotto al  gregge quelle andate lontano, cercato quelle perdute. Invece le avete  governate con violenza e crudeltà. 5Allora esse, rimaste senza pastore,  si sono disperse e sono diventate preda di animali feroci. 6Le pecore  del mio gregge hanno vagato sulle montagne e sulle colline per poi  disperdersi su tutta la terra e nessuno si è preoccupato di loro,  nessuno le ha cercate. 7Pastori di Israele, ascoltate quel che io  dichiaro: 8Io, il Signore, il Dio vivente, ho visto il mio gregge  diventare preda e pasto di ogni animale feroce, ho visto che era senza  pastore e che nessuno dei miei pastori se ne preoccupava. Essi si  curavano solo di se stessi e non del gregge. 9Ma ascoltate, pastori  d'Israele: 10io, Dio, il Signore, agirò contro di voi; toglierò dalle  vostre mani il mio gregge, non vi permetterò più di pascolare le mie  pecore. Così non ne trarrete più alcun profitto: le strapperò dalla  vostra bocca. Non vi sazierete più con le pecore del mio gregge. 11'Io,  Dio, il Signore, dichiaro che ora io stesso mi occuperò e avrò cura del  mio gregge. 12Lo riunirò come fa un pastore quando il suo gregge è  completamente sparpagliato. Raccoglierò le mie pecore da tutti i luoghi  dove sono state disperse in quel terribile giorno di tenebre, senza  luce. 13Le radunerò da tutti i popoli e nazioni straniere, dove stavano,  per ricondurle nella loro terra e per farle pascolare sulle montagne  d'Israele, nelle sue valli e nelle sue praterie. 14Le porterò a un buon  pascolo, le alte montagne d'Israele saranno il loro ovile! Là si  riposeranno, in mezzo agli abbondanti e rigogliosi pascoli di quelle  montagne. 15Io stesso sarò il pastore del mio gregge e lo farò riposare  in luoghi tranquilli. Lo dico io, Dio, il Signore. 16Cercherò le pecore  perdute, ricondurrò nel gregge quelle andate lontano, fascerò quelle  ferite, curerò quelle malate. Ma eliminerò quelle troppo grasse e forti.  Io sono un pastore giusto!

Il Signore soccorre il suo popolo
17'E  quanto a te, mio gregge, io, Dio, il Signore, dichiaro che ristabilirò  la giustizia nel mio gregge: fra le pecore, i montoni e le capre.  18Perché ad alcuni di voi non basta pascolare nel pascolo migliore?  Perché calpestate l'erba che ancora rimane? Non vi basta bere un'acqua  limpida? Perché intorbidite con le vostre zampe quella rimasta? 19Il  resto del gregge è costretto a mangiare l'erba calpestata da voi e a  bere l'acqua che avete intorbidito. 20E io, Dio, il Signore, vi dichiaro  che interverrò a ristabilire la giustizia fra voi pecore grasse e le  pecore magre. 21Avete urtato le pecore deboli con le spalle e i fianchi,  e le avete spinte con le corna fino a scacciarle dal gregge. 22Ma io le  salverò, impedirò che diventino preda di qualcuno. Ristabilirò la  giustizia nel gregge. 23 Metterò a capo del gregge un altro pastore che  lo guidi: sarà il mio servo Davide. Lui se ne occuperà e sarà il loro  vero pastore. 24Io, il Signore, sarò il loro Dio mentre Davide, mio  servo, sarà il loro principe. Lo dico io, il Signore. 25'Stringerò con  il mio gregge un'alleanza che gli procurerà pace e sicurezza. Farò  sparire dalla sua terra gli animali feroci, le mie pecore pascoleranno  tranquille nella pianura, dormiranno nei boschi. 26Permetterò loro di  vivere intorno al mio monte santo, le benedirò facendo piovere nella  stagione giusta. 27Gli alberi e la terra daranno frutti in abbondanza,  ognuno vivrà in tranquillità nel proprio territorio. Quando spezzerò le  catene del mio popolo e lo libererò da quelli che lo rendono schiavo,  allora riconoscerà che io sono il Signore. 28Il mio gregge non sarà più  preda delle altre nazioni, né pasto per gli animali feroci. Vivrà sicuro  perché nessuno lo terrorizzerà. 29Gli darò campi famosi per la loro  fertilità, non soffrirà più la fame nella sua terra e non sarà  disprezzato dalle altre nazioni. 30Allora tutti riconosceranno che io il  Signore, loro Dio, proteggo Israele e che questo è veramente il mio  popolo. Lo dichiaro io, Dio, il Signore. 31'Voi che appartenete al mio  gregge, siete gli uomini che guiderò perché sono il vostro Dio. Lo  affermo io, Dio, il Signore'.

Profezia contro gli Edomiti
1Il  Signore mi parlò: 2'Ezechiele, guarda verso la regione montagnosa di  Seir e proclama il mio messaggio ai suoi abitanti. 3Di' loro di  ascoltare quel che io, Dio, il Signore, dichiaro: 'Interverrò contro la  montagna di Seir, contro di te, Edom, manifesterò la mia potenza. Ti  devasterò, ti trasformerò in un deserto. 4Ridurrò le tue città in  macerie, il tuo territorio in una terra desolata. Allora riconoscerai  che io sono il Signore. 5'Non hai mai smesso di odiare gli Israeliti.  Nel giorno della loro disfatta, quando ho posto fine al loro  comportamento disgustoso, tu li hai uccisi. 6E io, il Signore, il Dio  vivente, dichiaro che ti lascerò in una pozza di sangue perché il sangue  da te sparso reclama vendetta. Come tu non hai esitato a uccidere, ora  anche tu sarai ucciso. 7Devasterò la tua terra, Edom, la ridurrò a un  deserto e annienterò chiunque vi passi. 8Coprirò le tue montagne di  cadaveri, le vittime della guerra cadranno trafitte sulle tue colline,  nelle tue valli e lungo i tuoi corsi d'acqua. 9Ridurrò il paese in un  deserto, le tue città non saranno più abitate. Allora riconoscerai che  io sono il Signore. 10'Tu hai affermato che vuoi impadronirti dei  territori d'Israele e di Giuda, sebbene io ne sia il Signore. 11E allora  io il Signore, il Dio vivente, dichiaro che ti tratterò con la stessa  violenza, gelosia e odio che tu hai manifestato contro gli Israeliti.  Essi mi riconosceranno quando io ti castigherò. 12Tu saprai che io, il  Signore, ti ho sentito dire senza alcun rispetto che le montagne  d'Israele ormai abbandonate erano tue. 13Quei tuoi discorsi oltraggiosi  erano rivolti contro di me, e io ho sentito tutto. 14'Io, Dio, il  Signore, dichiaro che ti distruggerò completamente e le altre nazioni ne  saranno contente. 15Hai gioito nel vedere la rovina d'Israele, il  popolo che mi appartiene. Ma lo stesso farò a te: le tue montagne, tutto  il tuo territorio saranno devastati. Allora tutti riconosceranno che io  sono il Signore'.

Gli Israeliti riprenderanno la propria terra
1'Ezechiele,  parla a nome mio alle montagne d'Israele. Di' loro di ascoltare le  parole che 2io, il loro Dio, il Signore, pronunzio: I vostri nemici  affermavano con spavalderia che voi, antiche montagne d'Israele, eravate  in loro possesso. 3E tu, Ezechiele, continua a profetizzare e annunzia  queste altre mie parole, parole di Dio, il Signore: Ho visto che vi  hanno devastato e distrutto da ogni parte, vi hanno dato in possesso a  nazioni straniere e infine vi hanno anche insultato. 4Ma ora, montagne  d'Israele, ascoltate le mie parole, quel che io, Dio, il Signore,  dichiaro a voi tutti: montagne, colline, valli e corsi d'acqua, luoghi  lasciati in rovina, città abbandonate, saccheggiate e derise dalle  nazioni vicine. 5Io, Dio, il Signore, pronunzio minacce contro le  nazioni, soprattutto contro Edom, perché sono veramente adirato. Con  gioia e senza scrupoli, si sono impadronite della mia terra per  saccheggiare i suoi pascoli'. 6'Ezechiele, profetizza ancora alla terra  d'Israele. Annunzia alle montagne, alle colline, alle valli, ai corsi  d'acqua che io, Dio il Signore, sto per sfogare la mia collera  terribile. Di' loro: Siete stati insultati dalle nazioni. 7E io, Dio, il  Signore, prometto solennemente che le nazioni vicine saranno a loro  volta umiliate. 8E su di voi, montagne d'Israele, gli alberi si  copriranno di nuovo di foglie e daranno frutti per il mio popolo,  Israele, che sta per tornare. 9Mi prenderò cura di voi, farò in modo che  siate ancora lavorate e seminate. 10Renderò sempre più numerosi gli  Israeliti che abiteranno tra voi. Le città in rovina saranno ricostruite  e abitate di nuovo. 11Su di voi moltiplicherò gli uomini e gli animali:  saranno fecondi e numerosi. Vi renderò popolate come nel passato, anzi  avrete più prosperità di prima. Allora riconoscerete che io sono il  Signore. 12'Ricondurrò il mio popolo su di te, terra d'Israele!  Prenderanno possesso di te, apparterrai loro e non farai mai più morire  di fame i loro figli. 13Io, Dio, il Signore, so quel che si dice di te,  terra d'Israele: tu divori gli uomini, hai fatto morire i figli della  tua nazione. 14Ma d'ora in avanti non divorerai più gli uomini, non  priverai più dei suoi figli la tua nazione. Lo affermo io, Dio, il  Signore. 15Non ti farò più udire gli insulti e subire il disprezzo delle  altre nazioni. Non farai mai più morire i figli del tuo popolo'.

La nuova vita d'Israele
16Il  Signore mi disse: 17'Ezechiele, quando gli Israeliti erano ancora nella  loro terra l'hanno contaminata con il loro comportamento. Le loro  azioni erano per me impure come il sangue perso durante le mestruazioni.  18Hanno sporcato la loro terra con il sangue che hanno sparso e con i  loro sporchi idoli. Per questo ho sfogato la mia collera su di loro.  19Li ho condannati per le loro azioni e il loro comportamento malvagio;  li ho dispersi fra popoli e paesi stranieri. 20Ma nelle nazioni dove  sono andati il mio santo nome è stato disonorato per colpa loro. Infatti  la gente diceva: 'Era il popolo del Signore, eppure ha dovuto lasciare  la sua terra!'. 21E io ho sofferto nel vedere il mio nome disonorato per  colpa degli Israeliti in quelle nazioni dove essi andavano. 22Allora tu  riferisci loro quel che io, Dio, il Signore, dichiaro: Quanto io sto  per fare, Israeliti, non lo faccio per voi ma per il mio santo nome che  voi avete disonorato nelle nazioni dove siete andati. 23Anche se voi mi  avete screditato davanti a loro, proprio per mezzo vostro mostrerò alle  nazioni che io sono il Dio grande e santo. Allora esse riconosceranno  che io sono il Signore. Lo affermo io, Dio, il Signore. 24'Vi radunerò  da tutti i popoli e nazioni e vi ricondurrò nella vostra terra.  25Verserò su di voi acqua pura e vi purificherò da ogni vostra  sporcizia, dai vostri idoli. 26Metterò dentro di voi un cuore nuovo e  uno spirito nuovo, toglierò il vostro cuore ostinato, di pietra, e lo  sostituirò con un cuore vero, ubbidiente. 27Metterò dentro di voi il mio  spirito e vi renderò capaci di ubbidire ai miei ordini, di osservare e  di applicare le leggi che vi ho dato. 28Allora voi abiterete nella terra  che io ho dato ai vostri antenati: voi sarete il mio popolo, io sarò il  vostro Dio. 29Vi libererò da tutte le vostre impurità. Non manderò più  la carestia contro di voi e farò crescere il grano abbondante. 30Renderò  abbondanti i frutti degli alberi e i prodotti dei campi per non farvi  soffrire più la vergogna di aver fame di fronte alle altre nazioni. 31Vi  ricorderete del vostro comportamento perverso e delle vostre azioni non  buone. Avrete disgusto di voi stessi per quel che avete fatto di  colpevole e di ripugnante. 32Lo ripeto ancora: quel che faccio io, Dio,  il Signore, non è per riguardo a voi, sappiatelo. Anzi voi, Israeliti,  dovete vergognarvi veramente del vostro comportamento! 33'Io, Dio, il  Signore, dichiaro che quando vi purificherò da tutte le vostre colpe,  farò ricostruire le città in rovina e le renderò abitate. 34l campi  devastati saranno di nuovo coltivati, i passanti non vedranno più terre  abbandonate. 35Anzi diranno che quella regione prima distrutta è  diventata come il giardino dell'Eden, che le città prima demolite,  devastate e lasciate in rovina, ora sono ricostruite e abitate. 36E le  nazioni che rimarranno attorno a voi si renderanno conto che sono stato  io, il Signore, a ricostruire le città distrutte e a coltivare di nuovo  le terre sterili. Io, il Signore, lo dico e lo realizzerò! 37'Io, Dio,  il Signore, dichiaro che permetterò di nuovo agli Israeliti di chiedere  il mio aiuto e così li renderò numerosi come un gregge. 38Gli uomini che  abiteranno di nuovo le città ora in rovina saranno numerosi come lo  erano gli animali destinati ai sacrifici che durante le feste solenni  riempivano Gerusalemme. Allora riconosceranno che io sono il Signore!'.

La valle delle ossa secche
1Il Signore mi  afferrò con la sua potenza suo spirito mi prese e mi portò in una valle  tutta coperta di ossa. 2Mi fece passare tutt'intorno ad esse e notai che  erano moltissime, sparse per terra e completamente secche. 3Il Signore  mi disse:
- Ezechiele, queste ossa possono rivivere?
Risposi:
- Dio, Signore, tu lo sai.
4Egli aggiunse:
-  Parla a queste ossa da parte mia, di' loro: ossa secche, ascoltate la  parola del Signore! 5Io, Dio, il Signore, annunzio che faccio entrare in  voi il respiro e voi rivivrete. 6Metterò su di voi nervi, farò crescere  la carne e vi ricoprirò di pelle. Poi vi infonderò il respiro e voi  rivivrete. Allora riconoscerete che io sono il Signore. 7Mi rivolsi alle  ossa come il Signore mi aveva ordinato. E mentre parlavo, sentii il  rumore di qualcosa che si muoveva: le ossa si avvicinavano tra loro e si  univano l'uno all'altro. 8Vidi formarsi su di loro i nervi, la carne e  le vidi ricoprirsi di pelle. Ma erano ancora inanimate, senza respiro.
9Allora il Signore mi disse:
-  Tu sei solo un uomo, ma parla a nome mio, rivolgiti da parte mia al  soffio della vita con queste parole: Soffio della vita, Dio, il Signore,  ti ordina di venire da ogni direzione e di soffiare su questi cadaveri  perché rivivano! 10Io pronunziai le parole che il Signore mi aveva  ordinato di dire. Il soffio della vita entrò in quei corpi ed essi  ripresero vita. Si alzarono in piedi. Tutti insieme sembravano un  esercito grandissimo.
11Il Signore continuo:
- Ezechiele, queste  ossa rappresentano il mio popolo. Infatti gli Israeliti dicono: 'Siamo  diventati ossa secche, senza speranza, perduti per sempre!'. 12E per  questo riferisci loro quel che io, il loro Dio, il Signore, dichiaro: Io  sto per aprire le vostre tombe: vi farò uscire, popolo mio, e vi  condurrò nella vostra terra, Israele. 13Quando aprirò le vostre tombe e  vi farò uscire, popolo mio, allora riconoscerete che io sono il Signore.  14Metterò il mio spirito in voi e voi vivrete. Vi lascerò vivere nella  vostra terra. Allora riconoscerete che io sono il Signore e che quel che  dico, lo faccio. Lo affermo io, il Signore!

Il Signore riunirà Giuda e Israele
15Il  Signore mi parlò: 16'Ezechiele, prendi un bastone e scrivici sopra  queste parole: Giuda e le tribù d'Israele unite a lui. Poi prendi un  altro bastone e scrivici sopra: Giuseppe e tutte le altre tribù  d'Israele unite a lui. 17Poi accostali l'uno all'altro in modo da  formare un solo bastone nella tua mano. 18I tuoi compatrioti ti  chiederanno che cosa significa. 19Tu dirai loro quel che io, il loro  Dio, il Signore, dichiaro: Sto per prendere il bastone che rappresenta  Giuseppe e le tribù d'Israele unite a lui e lo metto vicino al bastone  che rappresenta Giuda. Uniti nella mia mano formeranno un solo bastone.  20E tu, Ezechiele, sotto i loro occhi, tieni in mano tua quei pezzi di  legno sui quali hai scritto. 21Riferisci quel che io, Dio, il Signore,  dichiaro: Sto per prendere gli Israeliti dalle nazioni dove sono andati,  li radunerò da ogni luogo e li condurrò nella loro terra. 22Li unirò e  formeranno una sola nazione sulle montagne d'Israele. Un solo re regnerà  su tutti loro. Non esisterà più la divisione in due popoli e in due  regni. 23Non si contamineranno più con i loro sporchi idoli, con riti  disgustosi e con ogni sorta di peccato. Li libererò da tutte le loro  infedeltà di cui si sono resi colpevoli verso di me. Li purificherò:  essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. 24Il mio servo Davide  sarà il loro re, il loro unico pastore. Ubbidiranno alle mie leggi,  osserveranno e applicheranno gli ordini che ho dato loro. 25Vivranno  nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe e dove hanno vissuto i  loro antenati. Vi abiteranno per sempre loro, i figli e tutti i  discendenti. Il mio servo Davide regnerà su di loro per sempre. 26Farò  con loro una alleanza valida per sempre, che assicurerà la pace. Li  insedierò stabilmente e li renderò molto numerosi. Stabilirò il mio  santuario in mezzo a loro per sempre. 27Abiterò con loro: essi saranno  il mio popolo, io sarò il loro Dio. 28Quando avrò messo il mio santuario  in mezzo a loro per sempre, allora le nazioni riconosceranno che io  sono il Signore e che ho consacrato Israele al mio servizio'.

Gog strumento di Dio
1Il Signore mi parlò:  2'Ezechiele, rivolgiti verso Gog, capo supremo dei popoli di Mesech e di  Tubal della regione di Magog. Pronunzia il mio messaggio contro di lui.  3Riferiscigli quel che io, Dio, il Signore, dichiaro: Agirò contro di  te, Gog, capo supremo dei popoli di Mesech e di Tubal. 4Ti metterò ganci  alle mascelle per costringerti a uscire dal tuo territorio con tutto il  tuo esercito: i cavalieri in magnifiche uniformi con i cavalli e un  gran numero di soldati armati di scudo, corazza e spada. 5Si  aggiungeranno anche soldati di Persia, di Etiopia e di Put, con scudo ed  elmo. 6I soldati della regione di Gomer, quelli di Bet-Togarma  all'estremo nord verranno con te, insieme a truppe di tanti altri  popoli. 7Fa' i preparativi necessari e tieni le truppe pronte ai tuoi  ordini. 8Tra molti anni riceverai l'ordine di invadere il territorio  d'Israele. I suoi abitanti, sopravvissuti alla guerra, dopo aver  lasciato i paesi stranieri dove si trovavano, si raduneranno sulle  montagne d'Israele abbandonate da tanto tempo. Là vivranno in tutta  sicurezza, lontani dalle altre nazioni. 9Ma tu, il tuo esercito e i tuoi  numerosi alleati, li attaccherete con la furia di una tempesta, e  invaderete il paese come una nube che copre la terra. 10'Ora io, Dio, il  Signore, dichiaro che in quel momento ti verranno in mente tante idee  ed elaborerai un progetto malvagio. 11Deciderai d'invadere un territorio  indifeso. I suoi abitanti, gente pacifica, vivono tranquilli in città  dove non ci sono né mura, né porte sbarrate. 12Farai razzie e saccheggi  tra gente che abita città una volta in rovina. Questo popolo, dopo aver  lasciato nazioni straniere, si è di nuovo riunito, ha acquistato  bestiame e altri beni. Vivono al centro del mondo. 13I commercianti di  Tarsis, gli abitanti di Saba e di Dedan e delle località vicine ti  chiederanno: 'Hai riunito il tuo esercito per saccheggiare e fare  razzie? Sei venuto per prenderti tutto questo bottino: argento, oro,  bestiame e beni?'. 14'Perciò, Ezechiele, ti ordino di riferire a Gog  quel che io, Dio, il Signore, dichiaro: Quando Israele vivrà in pace, tu  ti metterai in marcia. 15Partirai dal tuo paese all'estremo nord, alla  testa delle tue truppe composte da soldati di diversi popoli. Voi sarete  tutti a cavallo e formerete un grande esercito. 16Attaccherai Israele,  il mio popolo, invaderai la sua terra come una nube copre la terra.  Quando arriverà quel lontano momento, ti farò venire contro la mia terra  per far sapere alle nazioni che io sono Dio, il Santo. Lo dimostrerò  attraverso di te, Gog. 17'Io, Dio, il Signore, dichiaro che sei tu  quello di cui parlavo tanto tempo fa, quando ordinai ai miei servi, i  profeti d'Israele, di annunziare per anni che avrei mandato qualcuno ad  attaccare Israele.

Il Signore punisce Gog
18'In quel giorno,  quando Gog invaderà Israele, la mia collera si scatenerà. Lo dico io,  Dio, il Signore. 19Per la violenza e l'ardore del mio furore giuro che  in quel giorno un terribile terremoto scuoterà la terra d'Israele. 20I  pesci nel mare, gli uccelli nel cielo, gli animali selvatici, i serpenti  che strisciano per terra e gli uomini che vivono sulla terra,  tremeranno tutti di paura davanti a me. Le montagne e le pareti rocciose  sprofonderanno, le mura crolleranno. 21Io manderò la guerra contro Gog  sulle mie montagne; lo affermo io, Dio, il Signore. I suoi soldati si  uccideranno fra di loro. 22Lo punirò con la peste e con massacri.  Riverserò su di lui, sul suo esercito, sui suoi numerosi alleati  torrenti di pioggia, di grandine, con fulmini e zolfo. 23Mostrerò a  tutte le nazioni che io sono il Dio grande e santo. Allora  riconosceranno che io sono il Signore'.

La sconfitta di Gog
1Il Signore continuò:  'Ezechiele, riferisci a Gog le minacce che io, Dio, il Signore,  pronunzio contro di lui: Agirò contro di te, Gog, capo supremo dei  popoli di Mesech e di Tubal. 2Ti farò uscire dalla tua terra, ti  costringerò a lasciare l'estremo nord per mandarti a conquistare le  montagne d'Israele. 3Ma poi spezzerò l'arco nella tua mano sinistra,  farò cadere le frecce dalla tua destra. 4Tu, il tuo esercito e i tuoi  numerosi alleati, troverete la morte sulle montagne d'Israele. Vi darò  in pasto agli uccelli rapaci e agli animali feroci. 5Morirai in aperta  campagna, come io ti avevo annunziato. Lo dico io, Dio, il Signore.  6Darò fuoco al paese di Magog e alle rive lontane dove la gente pensa di  vivere tranquilla. Allora riconosceranno che io sono il Signore. 7Farò  in modo che Israele, mio popolo, riconosca che io sono santo. Allora non  sarò più disonorato e le nazioni riconosceranno che io sono il Signore,  il Santo d'Israele. 8Quel giorno sta per arrivare, quegli avvenimenti  stanno per avverarsi come avevo annunziato. Lo dico io, Dio, il Signore.  9Gli Israeliti usciranno dalle loro città a raccogliere le armi e con  quelle accenderanno il fuoco. Bruceranno gli scudi, gli archi, le frecce  e le lance. Ne avranno da bruciare per sette anni. 10Non avranno più  bisogno di raccogliere legna in campagna o di tagliarla nei boschi  perché bruceranno quelle armi. Deprederanno e saccheggeranno a loro  volta quelli che li avevano saccheggiati. Lo affermo io, Dio, il  Signore!

La sepoltura di Gog
11'Quando quel momento arriverà,  darò a Gog un luogo di sepoltura, là in Israele. Si troverà nella valle  dei Viandanti, a est del mar Morto, e quella sepoltura sbarrerà la  strada ai passanti. Vi seppelliranno Gog con il suo esercito e  chiameranno quel luogo valle dell'esercito di Gog. 12Occorreranno sette  mesi agli Israeliti per seppellire i cadaveri e purificare la loro  terra. 13Tutto il popolo li seppellirà e di questo gliene renderò atto  quando manifesterò la mia gloriosa presenza. Lo dico io, Dio, il  Signore. 14Alla fine dei sette mesi sceglieranno alcuni uomini e daranno  loro l'incarico di percorrere in lungo e in largo tutto il territorio  per purificarlo, seppellendo i cadaveri rimasti ancora a terra. 15Quegli  uomini percorreranno l'intera regione e quando troveranno ossa umane,  vi faranno un mucchio di pietre accanto. Sarà un segnale fino a quando  quelli che devono seppellirle non le porteranno nella valle  dell'esercito di Gog. 16Vi sarà anche una città chiamata Amona  (Esercito). E finalmente il territorio sarà purificato'. 17Dio, il  Signore, disse ancora: 'Ezechiele, chiama ogni specie di uccelli e di  animali selvatici e di' loro: Venite da ogni luogo, riunitevi per  partecipare al sacrificio che sto preparando per voi sulle montagne  d'Israele. Sarà un grande sacrificio e voi ne mangerete la carne e ne  berrete il sangue. 18Mangerete la carne di valorosi soldati, berrete il  sangue dei governanti della terra, sacrificati al posto di montoni,  agnelli, capri e grasse vacche della regione di Basan. 19Mangerete  grasso a sazietà e berrete sangue fino a ubriacarvi in questo sacrificio  che preparo per voi. 20Al mio tavolo vi sazierete con la carne di  cavalli e di cavalieri, di guerrieri valorosi e di ogni tipo di soldato.  L'affermo io, Dio, il Signore.

Riassunto della predicazione di Ezechiele
21'Io  manifesterò la mia presenza gloriosa alle nazioni. Esse vedranno come  giudico ed eseguo la mia sentenza nei loro confronti. 22Da quel giorno  in poi, gli Israeliti riconosceranno che io sono il Signore loro Dio.  23'Le altre nazioni comprenderanno che gli Israeliti sono stati  deportati per le loro colpe. Essi si sono ribellati a me, perciò io ho  voltato loro le spalle, li ho abbandonati in mano ai loro nemici e sono  morti in guerra. 24Mi sono allontanato da loro e li ho trattati come  meritavano le loro azioni malvagie e peccaminose. 25'E io, Dio, il  Signore, dichiaro che avrò compassione dei discendenti di Giacobbe, il  popolo d'Israele, e li farò ritornare dall'esilio. Farò in modo che  tutti rispettino il mio santo nome. 26Abiteranno tranquilli nella loro  terra e più nessuno li terrorizzerà. Allora si vergogneranno delle  azioni malvagie commesse da loro contro di me. 27Li farò uscire dalle  nazioni dove abitano i loro nemici e li riunirò. Per mezzo loro io  mostrerò ai molti popoli vicini che sono Dio, il Santo. 28Allora  riconosceranno che io sono il Signore loro Dio, perché li ho riuniti  nella loro terra, senza lasciarne indietro nessuno nelle regioni dove li  avevo deportati. 29Diffonderò il mio spirito sugli Israeliti e non mi  allontanerò più da loro. Lo affermo io, Dio, il Signore'.

1All'inizio del  venticinquesimo anno dalla nostra deportazione, il dieci del mese,  quattordici anni esatti dopo la caduta di Gerusalemme, Dio il Signore mi  afferrò con la sua potenza e mi portò lontano: 2in visione mi trasportò  nella terra d'Israele. Mi depose su una montagna molto alta. Sul suo  versante sud c'era un gruppo di costruzioni, sembrava una città. 3Mi  guidò là e vidi un uomo, che splendeva come il rame. Aveva in mano una  cordicella di lino e una canna, che servivano per misurare, e stava in  piedi vicino a una porta. 4Egli mi disse: 'Ezechiele, tieni bene aperti  gli occhi e apri le orecchie. Fa' attenzione a tutto quel che ti mostro.  Sei stato portato qui perché io ti faccia vedere ogni cosa. Dopo dovrai  riferire agli Israeliti quel che hai visto'.

Il cortile e le porte esterne
5Mi  fece vedere il tempio: era circondato da un muro. L'uomo prese la  canna, lunga tre metri, e misurò il muro. Aveva uno spessore e  un'altezza di tre metri. 6Poi andò alla porta est, salì i gradini e ne  misurò la soglia: aveva una profondità di tre metri. 7Al di là, lungo il  passaggio centrale, c'erano i locali di guardia. Ognuno era di tre  metri per tre ed era separato dall'altro da un muro spesso due metri e  mezzo. Anche l'entrata che dava sulla sala posta di fronte al tempio  aveva una soglia profonda tre metri. 8L'uomo misurò questa sala. 9Era  larga quattro metri e i suoi muri esterni avevano uno spessore di un  metro. Era l'ultimo vano di questa porta in direzione del tempio. 10I  sei locali di guardia della porta orientale avevano tutti le stesse  dimensioni ed erano tre per ogni lato del corridoio. I muri che li  separavano avevano tutti lo stesso spessore. 11L'uomo misurò ancora la  larghezza dell'apertura della porta che risultò di cinque metri, e la  larghezza del passaggio centrale che risultò di sei metri e mezzo. 12Su  entrambi i lati del passaggio c'era un muretto alto mezzo metro di  fronte ai locali che erano dei quadrati di tre metri per tre. 13L'uomo  misurò la distanza tra il muro di fondo di un locale e il muro di fondo  del locale opposto, sull'altro lato del passaggio, era di dodici metri e  mezzo. 14Misurò la lunghezza della sala, risultò di dieci metri. Il  cortile del tempio circondava la sala da tre lati. 15Tra la facciata del  muro esterno della porta e la facciata del muro della sala c'erano  venticinque metri. 16I muri esterni e di separazione dei locali di  guardia avevano finestre con grate tutt'intorno, come pure i muri della  sala. Esse davano sull'interno della porta e della stanza. Inoltre sui  muri interni erano incise palme. 17L'uomo mi condusse nel cortile  esterno del tempio. Questo cortile era lastricato tutto intorno e  circondato da trenta sale. 18Il pavimento lastricato si estendeva al  lato delle diverse porte per venticinque metri ed era ad un livello  inferiore rispetto all'altro cortile, quello interno. 19L'uomo misurò la  distanza tra la facciata della prima porta che dava sul cortile esterno  e la facciata della porta che dava sul cortile interno: era di  cinquanta metri. Quel che aveva fatto per la porta est lo fece pure per  la porta nord. 20Infatti egli misurò la lunghezza e la larghezza della  porta nord del cortile esterno. 21Anch'essa aveva sei locali di guardia,  tre da un lato e tre dall'altro del passaggio centrale. Le mura e la  sala avevano le stesse dimensioni della porta est. La lunghezza della  porta era di venticinque metri e la larghezza di dodici metri e mezzo.  22La sala, le finestre e le decorazioni di palme erano simili a quelle  dell'altra porta. Si accedeva alla porta attraverso sette scalini e in  fondo c'era la sala. 23Di fronte alla porta nord c'era una porta che  dava sul cortile interno proprio come dal lato est. L'uomo misurò la  distanza tra le due porte: era di cinquanta metri. 24Egli mi portò al  lato sud dove si trovava l'altra porta. La misurò e risultò uguale alle  altre. 25Essa aveva finestre tutt'intorno, anche nella sala. Erano  simili a quelle delle altre porte. La lunghezza totale era di  venticinque metri e la larghezza di dodici metri e mezzo. 26Vi si  accedeva attraverso sette scalini e in fondo c'era la sala. I muri  interni erano decorati con palme su entrambi i lati del passaggio  centrale. 27Lo stesso cortile interno aveva una porta a sud. L'uomo  misurò la distanza tra la porta sud del cortile interno e quella  corrispondente del cortile esterno.

Il cortile interno e le sue porte
28L'uomo  mi condusse nel cortile interno attraverso la porta sud. Egli la  misurò, ed aveva le stesse dimensioni delle porte viste prima. 29Infatti  i locali di guardia, i muri di separazione e la sala avevano dimensioni  uguali a quelle delle altre porte. E c'erano finestre tutt'intorno alla  porta e alla sala. La lunghezza totale della porta era di venticinque  metri e la larghezza di dodici metri e mezzo. [ 30] 31La sala dava sul  cortile esterno e i muri interni avevano scolpite palme. Si accedeva  alla porta attraverso otto scalini. 32Poi l'uomo mi condusse di nuovo  nel cortile interno, ma passando per la porta est. Misurò la porta e  anche questa aveva le stesse dimensioni delle altre. 33Infatti i locali  di guardia, i muri di separazione e la sala avevano dimensioni uguali a  quelle delle altre porte. C'erano finestre tutt'intorno, anche nella  sala. La lunghezza totale della porta era di venticinque metri e la  larghezza di dodici metri e mezzo. 34La sala dava sul cortile esterno, i  muri interni avevano scolpite palme su entrambi i lati del passaggio.  Si accedeva alla porta attraverso otto scalini. 35L'uomo poi mi condusse  alla porta nord e la misurò: aveva le stesse dimensioni delle  precedenti. 36Aveva locali di guardia, muri di separazione e la sala.  C'erano finestre tutt'intorno. La lunghezza totale della porta era di  venticinque metri e la larghezza di dodici metri e mezzo. 37La sala dava  sul cortile esterno, i muri interni avevano scolpite palme su entrambi i  lati del passaggio. Si accedeva alla porta attraverso otto scalini.  38Alla sala della porta nord era unito un locale. Lì venivano lavati gli  animali destinati ai sacrifici completi. 39Nella sala c'erano due  tavoli da un lato e altri due dall'altro, sui quali si sgozzavano gli  animali offerti, sia nel sacrificio completo, sia nei sacrifici per  ottenere il perdono dei peccati. 40C'erano anche altri quattro tavoli  all'esterno, due per lato all'entrata della porta nord. 41In tutto erano  otto i tavoli dove si sgozzavano gli animali dei sacrifici: quattro  dentro la sala e quattro fuori, nel cortile esterno. 42C'erano poi altri  quattro tavoli di pietra squadrata per la preparazione dei sacrifici  completi. Erano quadrati con i lati di settantacinque centimetri ed  erano alti cinquanta centimetri. Vi si appoggiavano gli strumenti con i  quali si sgozzavano gli animali dei sacrifici. 43l tavoli, all'interno,  lungo il bordo avevano un canaletto largo otto centimetri. Sui tavoli si  metteva la carne dei sacrifici. 44L'uomo mi portò nel cortile interno e  lì c'erano due stanze. Una a fianco della porta nord, ma rivolta verso  il sud, l'altra a fianco della porta sud, ma rivolta a nord. 45Mi disse  che quella rivolta a sud era riservata ai sacerdoti che servivano nel  tempio, 46mentre quella rivolta a nord era riservata ai sacerdoti che  servivano all'altare. Questi erano i discendenti di Zadok, i soli tra i  membri della tribù di Levi che potevano arrivare fino al santuario per  servire il Signore.

Il cortile interno e il tempio
47L'uomo  misurò il cortile interno: era un quadrato di cinquanta metri per lato.  L'altare si trovava davanti al tempio. 48Mi portò nell'atrio del tempio e  lo misurò. L'entrata dell'atrio era profonda due metri e mezzo, larga  sette, e le pareti laterali erano spesse un metro e mezzo. 49L'atrio era  sei metri per dieci. Vi si accedeva per dieci scalini. C'erano due  colonne una ad ogni lato dell'entrata.

1Poi l'uomo mi condusse nella grande sala del  tempio e incominciò a misurarla. Il passaggio che portava nella sala  aveva muri spessi tre metri, 2mentre il passaggio stesso era largo  cinque metri, e le pareti laterali erano spesse due metri e mezzo. La  sala stessa era lunga venti metri e larga dieci. 3Egli poi entrò nella  sala in fondo e la misurò. L'entrata era profonda un metro, larga tre e  aveva le pareti laterali spesse tre metri e mezzo. 4Misurò la sala: era  dieci metri per dieci. Infine mi disse che quello era il luogo  santissimo.

Le costruzioni annesse
5L'uomo misurò il muro  interno del tempio: era spesso tre metri. Contro il muro, tutt'intorno  al tempio, era stata fatta una costruzione larga due metri. 6Aveva tre  piani con trenta stanze ciascuno. Ogni stanza poggiava sul muro esterno e  non sul muro del tempio. 7Man mano che si saliva, la superficie delle  stanze aumentava perché lo spessore del muro intorno al tempio  diminuiva. Dal piano inferiore si poteva salire al piano di mezzo e da  questo a quello in alto. 8Mi accorsi che intorno al tempio le fondamenta  delle stanze poggiavano su un terrapieno alto tre metri. 9Il muro  esterno dell'edificio laterale era spesso due metri e mezzo. Lo spazio  libero tra le stanze laterali adiacenti al tempio 10e le altre stanze  era di dieci metri, tutt'intorno al tempio. 11L'edificio laterale, con  due porte una a nord l'altra a sud, si apriva su uno spazio libero. Lo  spessore del muro che circondava questo spazio era di due metri e mezzo.  12Dal lato occidentale del tempio alla fine dello spazio libero c'era  un edificio lungo quarantacinque metri e largo trentacinque. Le mura  erano spesse due metri e mezzo. 13L'uomo misurò il tempio: era lungo  cinquanta metri. La lunghezza dello spazio libero e della costruzione  laterale con le sue mura era in tutto di cinquanta metri. 14La larghezza  della facciata est del tempio e dello spazio libero era di cinquanta  metri. 15L'uomo misurò anche la lunghezza dell'edificio posto dietro il  tempio: compresi i corridoi di tutti e due i lati, era di cinquanta  metri.

L'interno del tempio
L'atrio, la grande sala e la sala  in fondo 16erano tutti rivestiti in legno come pure le finestre con le  grate e i passaggi intorno ai tre locali. Tutto era in legno, dal  pavimento alle finestre. Queste erano coperte da tavole in legno.  17All'esterno del tempio e all'interno, dalla porta d'entrata alla sala  in fondo, i muri erano stati decorati con incisioni 18di cherubini e di  palme. Le palme si alternavano con i cherubini. Ogni cherubino aveva due  aspetti: 19quello d'uomo era rivolto verso una palma e quello di leone  verso l'altra palma. Queste decorazioni erano disposte, tutt'intorno al  tempio, 20sui muri dal pavimento fin sopra alla porta. 21Gli stipiti  della porta della grande sala erano quadrati. Davanti al luogo  santissimo si vedeva qualcosa simile 22a un altare in legno, alto un  metro e mezzo e largo uno. Aveva gli angoli, la base e i lati in legno.  L'uomo mi disse: 'Questo è il tavolo che sta alla presenza del Signore'.  23Una doppia porta immetteva nella grande sala e un'altra doppia porta  nel luogo santissimo. 24Ogni porta aveva due battenti mobili. 25Sulle  porte della grande sala erano incisi gli stessi cherubini e le stesse  palme che erano sui muri. C'era anche un cornicione all'esterno sulla  facciata dell'atrio. 26Sulle pareti laterali dell'atrio c'erano finestre  con grate e immagini di palme come pure nelle stanze laterali del  tempio e sul cornicione.

Gli edifici laterali del tempio
1L'uomo mi  condusse nel cortile esterno, verso nord, nelle sale di fronte allo  spazio libero e all'edificio settentrionale. 2Questa costruzione a nord  era lunga cinquanta metri e larga venticinque. 3Da un lato si affacciava  sullo spazio che per una larghezza di dieci metri affiancava il tempio e  dall'altro lato si affacciava sul pavimento lastricato del cortile  esterno. Aveva tre livelli sovrapposti 4Davanti alle stanze, dal lato  del cortile interno, c'era un corridoio largo cinque metri e lungo  cinquanta metri. Si entrava nell'edificio da nord. 5Le stanze in alto  erano più strette di quelle degli altri due livelli perché erano più  arretrate. 6Le stanze erano disposte su tre livelli, e non avevano  colonne come gli altri edifici del cortile. Come si saliva, le stanze si  raccorciavano. 7Dal alto del cortile esterno il muro esterno, parallelo  alle stanze, era lungo venticinque metri. 8Infatti la lunghezza di  quelle stanze era di venticinque metri, mentre quelle che davano sul  tempio avevano una lunghezza di cinquanta metri. 9Sotto queste stanze,  dal lato est dell'edificio, c'era un'entrata per chi veniva dal cortile  esterno. 10Questa entrata si trovava là dove il muro del cortile  cominciava. A sud, di fronte allo spazio libero e all'edificio, c'erano  altre stanze. 11Davanti ad esse c'era un corridoio come per le stanze  situate a nord. Erano identiche a quelle del nord anche per dimensioni,  disposizioni, entrate e uscite. 12Sotto le stanze, sul lato sud  dell'edificio, c'era un'entrata all'inizio del corridoio di fronte al  muro di protezione. Si entrava da est. 13L'uomo mi disse: 'Le stanze a  nord e a sud che si affacciano sullo spazio aperto sono sante. Là i  sacerdoti, che si avvicinano al luogo della presenza del Signore  mangiano le offerte più sante. Infatti quelle sono le stanze consacrate  dove si dispongono le offerte più sante: le offerte di grano e le  vittime dei sacrifici offerti per ottenere il perdono di Dio. 14Inoltre i  sacerdoti che sono entrati nel santuario non possono andare  direttamente nel cortile esterno. Devono lasciare in quelle sale le  vesti sacre portate per servire il Signore, e indossare altri abiti  prima di raggiungere, fuori, l'area dove sta il popolo'.

Misure del muro esterno
15Quando  l'uomo finì di misurare gli edifici interni del tempio mi fece uscire  dalla porta est. Allora cominciò a misurare l'area esterna del tempio.  16Con la canna misurò il lato est: era lungo duecentocinquanta metri.
17-19Ripeté  l'operazione per i lati nord, sud e ovest. Avevano tutti la stessa  lunghezza: duecentocinquanta metri. 20Così misurò il muro di cinta del  tempio dai quattro lati. Formava un quadrato di duecentocinquanta metri e  serviva a separare l'area profana dall'area consacrata a Dio.

Il Signore torna nel tempio
1L'uomo  mi condusse alla porta orientale. 2Vidi allora la gloriosa presenza del  Dio d'Israele venire da est. Il suo rumore era simile al fragore di  un'enorme massa d'acqua, e la sua luce splendente illuminava la terra.  3Questa visione era simile a quella che avevo visto quando fu distrutta  Gerusalemme, e a quella avuta sulle rive del Chebar. Caddi faccia a  terra. 4La gloriosa presenza del Signore entrò nel tempio dalla porta  orientale. 5Lo spirito di Dio mi sollevò e mi portò nel cortile interno.  Vidi che la gloriosa presenza del Signore riempiva il tempio. 6L'uomo  stava vicino a me, e io sentii qualcuno che dall'interno del tempio mi  parlava. 7Era il Signore e mi diceva:
'Uomo, guarda! Qui c'è il mio  trono, qui poggio i miei piedi. Dimorerò per sempre tra gli Israeliti.  Il popolo e i suoi re non getteranno più il disonore sul mio nome santo:  non adoreranno altre divinità e non seppelliranno più qui i corpi dei  loro re morti. 8l re hanno costruito il loro palazzo a porta a porta con  il mio tempio. Solo un muro ci separava. Ma essi hanno disonorato il  mio santo nome, hanno commesso azioni disgustose. Per questo mi sono  adirato e li ho annientati. 9Ora gli Israeliti smetteranno di adorare  altri dèi e allontaneranno i cadaveri dei loro re dalla mia presenza. E  io dimorerò in mezzo a loro per sempre. 10'E tu, Ezechiele, descrivi il  tempio agli Israeliti, fa' loro esaminare attentamente la pianta della  costruzione, perché si vergognino delle loro colpe. 11E se veramente si  vergognano di quel che hanno fatto, spiega loro nei minimi particolari  la pianta del tempio, la disposizione degli edifici, gli ingressi e le  uscite, l'intera forma e anche le leggi e i regolamenti. Anzi metti  tutto per scritto davanti a loro, così possono aver presente l'intera  disposizione con i suoi regolamenti e applicarli. 12Questa è la legge  più importante del tempio: tutta l'area che lo circonda in cima alla  montagna è santa, consacrata'.

L'altare e i sacrifici
13Queste  sono le dimensioni dell'altare calcolate con la stessa unità di misura  del tempio: cinquanta centimetri. Attorno all'altare era scavato un  solco profondo cinquanta centimetri e largo cinquanta. Aveva sull'orlo  un bordo alto venticinque centimetri. Questa invece è l'altezza  dell'altare: 14c'era un metro dalla base, che posava sul suolo, fino  alla piattaforma inferiore, arretrata di cinquanta centimetri rispetto  alla base. C'erano due metri di altezza da questa piattaforma fino alla  seguente, anch'essa arretrata di cinquanta centimetri rispetto alla  precedente. 15Infine la parte superiore dell'altare, dove c'era il  focolare, era alta due metri e i quattro angoli a forma di corno erano  rialzati rispetto al focolare. 16Il focolare era un quadrato di sei  metri per sei. 17La seconda piattaforma era anch'essa un quadrato: sette  metri per sette. Aveva sull'orlo un bordo alto venticinque centimetri e  tutt'intorno un solco di cinquanta centimetri. Vi si accedeva da est  per mezzo di gradini. 18Il Signore mi disse: 'Ezechiele, ascolta quel  che io, il tuo Dio, il Signore, dichiaro: Queste sono le regole da  seguire quando l'altare sarà costruito per poterci offrire i sacrifici e  spandervi il sangue degli animali offerti. 19Consegnerai un toro ai  sacerdoti leviti, discendenti di Zadok, i soli ai quali permetto di  servire me, Dio, il Signore. Lo offrirai in sacrificio per ottenere il  mio perdono. 20Ne prenderai il sangue e lo spargerai sui quattro angoli  rialzati dell'altare, sui quattro angoli della seconda piattaforma, e  tutt'intorno all'orlo dell'altare. Così purificherai l'altare e lo  consacrerai. 21Poi farai portare il toro offerto in sacrificio in un  luogo riservato e lo brucerai fuori dell'area del santuario. 22Il giorno  seguente prenderai un capro senza difetti e lo offrirai come sacrificio  per il perdono dei peccati. Purificherai l'altare come hai fatto con il  toro. 23Quando avrai terminato quel sacrificio, prenderai un toro e un  montone, entrambi senza difetti, 24e li porterai in offerta a me, il  Signore. I sacerdoti getteranno su loro un po' di sale, e li offriranno  come sacrificio completo in mio onore. 25Per una intera settimana, ogni  giorno offrirai un capro, un toro e un montone, tutti senza difetti,  come sacrificio per il perdono dei peccati. 26Per sette giorni, i  sacerdoti purificheranno e consacreranno l'altare per poterlo  inaugurare. 27Passata la settimana, dall'ottavo giorno potranno  presentare sull'altare i sacrifici completi e i sacrifici per il  banchetto sacro che mi offrirete. Allora io vi sarò favorevole. Lo  dichiaro io, Dio, il Signore'.

La porta orientale riservata al principe
1L'uomo  mi condusse alla porta esterna situata a est del santuario: era chiusa.  2Il Signore mi disse: 'Questa porta rimarrà chiusa. Nessuno più  l'aprirà per attraversarla, perché io il Signore, Dio d'Israele, sono  passato di là. Dunque rimarrà chiusa. 3Tuttavia solo il principe, in  quanto sovrano, potrà mangiare in mia presenza il pasto sacro; ma dovrà  entrare e uscire dalla sala della porta'.

Gli stranieri non saranno ammessi nel tempio
4L'uomo  mi condusse poi, attraverso la porta nord, di fronte alla facciata del  tempio. Notai che la gloriosa presenza del Signore riempiva il suo  tempio. Caddi faccia a terra. 5Il Signore mi disse: 'Ezechiele, fa'  attenzione: tieni bene aperti gli occhi e apri bene le orecchie. Ascolta  quali sono le leggi e i regolamenti che io proclamo per il mio tempio, e  soprattutto quelli sul diritto di entrare e uscire. 6Tu riferirai a  quei ribelli d'Israeliti quel che io, Dio, il Signore, dichiaro: Sono  troppe le azioni disgustose che voi Israeliti avete commesso. 7Quando mi  offrivate le parti degli animali sacrificati, destinate a me, cioè il  grasso e il sangue, voi avete fatto entrare nel mio tempio stranieri  incirconcisi, che non mi ubbidiscono. Così avete profanato il mio  tempio. A causa delle vostre azioni sacrileghe avete rotto l'alleanza  che vi legava a me. 8Voi non vi siete preoccupati di servirmi nel mio  santuario ma ne avete dato l'incarico a stranieri. 9E io, il vostro Dio,  il Signore, dichiaro che nessuno straniero incirconciso e che non mi  ubbidisce, entrerà più nel mio santuario, anche se abita fra gli  Israeliti.

Regole per i leviti
10'Anche i leviti, che mi hanno  abbandonato insieme al popolo d'Israele per correre dietro ai loro  sporchi idoli, pagheranno per la loro colpa. 11Essi potranno solamente  fare i custodi alle porte del tempio e presteranno servizio nel  santuario. Sgozzeranno gli animali per i sacrifici completi e per gli  altri sacrifici, e saranno a disposizione del popolo. 12Infatti per  conto del popolo hanno servito i loro sporchi idoli e hanno fatto  peccare gli Israeliti. E per questo io, il vostro Dio, il Signore,  dichiaro che agirò contro di loro: pagheranno per la loro colpa. 13Non  potranno più presentarsi davanti a me come sacerdoti, né avvicinarsi  agli oggetti a me consacrati e tanto meno a quelli più santi. Così  pagheranno per le loro azioni vergognose che mi disgustano. 14Assegnerò  loro tutti i compiti secondari, necessari al funzionamento del tempio.


Regole per i sacerdoti
15'Invece,  i sacerdoti leviti, discendenti di Zadok, hanno continuato ad osservare  le regole del mio santuario anche quando gli Israeliti si sono  allontanati da me, il Signore. Per questo solo essi potranno avvicinarsi  per servirmi e offrirmi il grasso e il sangue dei sacrifici. Lo  dichiaro io, Dio, il Signore. 16Solo essi potranno entrare nel mio  santuario e accostarsi al tavolo consacrato al mio servizio.  Osserveranno le regole che io ho dato. 17Quando entreranno dalle porte  del cortile interno, dovranno indossare vesti di lino. Non dovranno  portare abiti di lana mentre presteranno il loro servizio nel cortile  interno e nel tempio. 18Avranno turbanti di lino in testa e stoffa di  lino intorno ai fianchi. Non indosseranno nulla che li faccia sudare.  19Per raggiungere il cortile esterno, dove sta il popolo, essi dovranno  prima togliersi le vesti indossate durante il servizio e posarle nelle  sale del tempio. Si metteranno altri abiti, così eviteranno che il  popolo abbia contatto con le loro vesti sacre. 20'I sacerdoti non devono  radersi completamente la testa né farsi crescere i capelli lunghi.  Devono tagliarli normalmente. 21Non dovranno bere vino prima di entrare  nel cortile interno. 22Non potranno sposare una donna vedova o  divorziata. Sposeranno solo una ragazza vergine israelita o  eventualmente la vedova di un sacerdote. 23'I sacerdoti insegneranno al  mio popolo la differenza tra quel che è sacro e quel che è profano, tra  quel che è puro e quel che è impuro. 24Saranno i giudici nei processi e  renderanno giustizia secondo le mie leggi. Celebreranno le feste  religiose secondo le regole e le prescrizioni che ho dato.  Sorveglieranno che il giorno del sabato sia consacrato a me. 25'Un  sacerdote non dovrà avvicinarsi a nessun cadavere per evitare di  diventare impuro. Potrà farlo soltanto nel caso della morte dei  genitori, dei figli, dei fratelli e delle sorelle non sposate. 26Ma poi  dovrà purificarsi, e aspettare sette giorni. 27Soltanto dopo potrà  andare di nuovo nel cortile interno del santuario per servirmi e mi  offrirà un sacrificio per il perdono dei peccati. Lo ordino io, il  vostro Dio, il Signore. 28'Rispetto alle altre tribù, quel che do in  eredità ai sacerdoti è il privilegio di servirmi. Io sono la loro  proprietà: non ne avranno altra in Israele. 29Le offerte di vegetali e  gli animali sacrificati per il perdono dei peccati saranno il loro cibo.  Tutto quel che sarà messo da parte per me in Israele apparterrà ai  sacerdoti. 30Essi riceveranno la parte migliore delle primizie dei  raccolti e di quello che è prelevato per me dalle ricchezze degli  Israeliti. La gente darà loro la farina migliore perché io ne benedica  la casa. 31Ma i sacerdoti non potranno mangiare gli uccelli o gli  animali morti naturalmente o sbranati.

I territori riservati
1'Quando il paese sarà  ripartito in eredità fra le tribù israelite, sarà riservata al Signore  una parte consacrata a lui. Questo territorio sarà lungo dodici  chilometri e mezzo e largo dieci. Sarà considerato sacro tutto quanto.  2All'interno di questo territorio vi sarà per il tempio un'area quadrata  di duecentocinquanta metri per lato con uno spazio libero tutt'intorno  largo venticinque metri. 3Inoltre tu delimiterai la metà di quel  territorio, una porzione lunga dodici chilometri e mezzo e larga cinque.  Lì si costruirà il santuario, il luogo santissimo. 4Questa parte del  territorio sarà santa e riservata ai sacerdoti che possono avvicinarsi  al Signore e servirlo nel santuario. Questo luogo conterrà le loro case e  l'area sacra destinata al tempio. 5L'altra porzione lunga dodici  chilometri e mezzo e larga cinque sarà data ai leviti che lavorano nel  tempio. In quell'area avranno città dove abitare. 6A fianco del  territorio riservato al Signore, si delimiterà una superficie lunga  dodici chilometri e mezzo, larga due e mezzo per costruire una città  dove ogni Israelita potrà vivere. 7Anche al principe sarà assegnata una  porzione di territorio, si dividerà in due parti: la prima si estenderà  dal limite occidentale del territorio riservato al Signore e di quello  riservato alla città fino al mar Mediterraneo; la seconda dal limite  orientale dei due territori fino alla frontiera orientale d'Israele. La  porzione avrà in totale la stessa lunghezza del territorio di ogni  tribù. 8Questo territorio sarà proprietà del principe d'Israele. Così i  miei principi non opprimeranno più il popolo del Signore e lasceranno il  resto del territorio alle tribù d'Israele.

Diritti e doveri del principe
9'Io,  Dio, il Signore, dichiaro: Prìncipi d'Israele, ora basta! Smettetela  con le violenze e le rapine. Applicate il diritto e la giustizia. Non  impadronitevi dei beni del mio popolo. Ve lo ordino io, Dio, il Signore.  10Ognuno usi bilance e misure giuste, non truccate. 11L'efa per i  solidi e il bat per i liquidi devono avere la stessa capacità, ossia un  decimo del comer che sarà la misura base. 12Il pezzo d'argento di un  siclo sarà uguale a venti ghere e saranno necessari sessanta sicli per  una mina. 13'Il popolo darà i suoi contributi al principe nel modo  seguente: un sessantesimo dei raccolti di grano o di orzo. 14e un  centesimo della produzione di olio. Si misuri l'olio con il bat, che è  un decimo del comer e del kor. 15Il popolo darà un capo di bestiame per  ogni duecento pecore o capre dei greggi che pascolano in Israele. Tutto  questo servirà per le offerte, i sacrifici completi, quelli per il  banchetto sacro e quelli per il perdono dei peccati. Lo ordino io, il  vostro Dio, il Signore. 16Tutto il popolo porterà questo contributo al  principe d'Israele. 17Infatti lui deve fornire il necessario per i  sacrifici completi, le offerte di grano e di vino, durante le feste  solenni, come quella della luna nuova, i giorni di sabato e le altre  feste religiose del popolo d'Israele. Egli dovrà assicurare le offerte, i  sacrifici completi, quelli per il banchetto sacro e altri sacrifici per  il perdono dei peccati del popolo d'Israele. 18'Io, il vostro Dio, il  Signore, ordino ancora: Il primo giorno del primo mese, offrirete in  sacrificio un toro senza difetti per purificare il santuario. 19Il  sacerdote prenderà il sangue dell'animale offerto, lo spargerà sugli  stipiti della porta del tempio, sui quattro angoli della piattaforma  dell'altare e sugli stipiti delle porte del cortile interno. 20Al sette  del mese, rifarete la stessa cosa per chi ha commesso peccato senza  volerlo o senza saperlo. Così purificherete il tempio. 21'Il quattordici  del primo mese comincerete a celebrare la festa di Pasqua. Durerà sette  giorni e mangerete pane senza lievito. 22Il primo giorno il principe  offrirà un toro, come sacrificio per ottenere il perdono per sé e per  tutto il popolo. 23E in ognuno dei sette giorni offrirà a me, il  Signore, sette tori e sette montoni senza difetti in sacrificio  completo, e ogni giorno un capro, come sacrificio per il perdono dei  peccati. 24Infine per ogni toro e per ogni montone sacrificato offrirà  trenta chili di grano e sei litri d'olio. 25'Per la festa che ha inizio  il quindici del settimo mese il principe seguirà le stesse norme della  festa di Pasqua. Ogni giorno per sette giorni, offrirà gli stessi  sacrifici per il perdono dei peccati, gli stessi sacrifici completi e le  stesse offerte di grano e di olio'

Regole particolari per il principe
1'Io il  vostro Dio, il Signore, ordino: La porta orientale del cortile interno  rimarrà chiusa durante i sei giorni lavorativi, ma sarà aperta il sabato  e durante la festa della luna nuova. 2Il principe verrà dal cortile  esterno attraverso la sala della porta e si fermerà alla soglia della  porta. Nel frattempo i sacerdoti offriranno i suoi sacrifici completi e  quelli per il banchetto sacro. Il principe si inchinerà fino a terra  sulla soglia come segno di adorazione e poi uscirà. La porta non sarà  chiusa fino al tramonto. 3Ogni sabato e ogni luna nuova la popolazione  verrà ad inchinarsi fino a terra davanti alla porta per adorare me, il  Signore. 4'Nel giorno del sabato, il principe offrirà a me in sacrificio  completo sei agnelli e un montone senza difetti. 5Inoltre porterà  un'offerta di trenta chili di grano per ogni montone, e per gli agnelli  la quantità di grano che riterrà opportuna. Aggiungerà un'offerta di sei  litri d'olio per ogni trenta chili di grano. 6Nel giorno della luna  nuova, invece, offrirà un toro, sei agnelli e un montone, tutti senza  difetti. 7Aggiungerà un'offerta di trenta chili di grano per ogni toro e  per ogni montone, e per gli agnelli la quantità di grano che giudicherà  opportuna. Offrirà anche sei litri d'olio per ogni trenta chili di  grano. 8Il principe entrerà e uscirà dalla stessa parte, attraverso la  sala della porta. 9Invece, quando nelle feste religiose il popolo verrà  ad adorare me, il Signore, chi sarà entrato per la porta nord uscirà  dalla porta sud; e chi sarà entrato per la porta sud uscirà dalla porta  nord. Nessuno uscirà da dove è entrato ma dalla parte opposta. 10Il  principe entrerà e uscirà insieme al popolo.

Regole per diversi sacrifici
11'Nelle  feste solenni e le altre feste religiose si farà un'offerta di trenta  chili di grano per ogni toro e per ogni montone, e per gli agnelli  quanto si riterrà opportuno. Inoltre porteranno sei litri d'olio per  ogni trenta chili di grano. 12'Quando il principe per suo desiderio  vorrà offrire al Signore un sacrificio completo o un sacrificio per il  banchetto sacro, si dovrà aprirgli la porta est. L'offrirà come nel  giorno del sabato; ma appena andrà via, si chiuderà subito la porta.  13'Ogni mattina si farà al Signore il sacrificio completo di un agnello  di un anno senza difetti. 14In più ogni mattina si offriranno al Signore  cinque chili di farina e due litri d'olio da mescolare alla farina.  Queste regole sono valide sempre. 15Quindi l'agnello, la farina e l'olio  devono essere offerti ogni mattina, per sempre.

L'eredità dei figli del principe
16'Io,  il vostro Dio, il Signore, ordino: Se il principe dà una parte della  sua proprietà a uno dei suoi figli, questo dono diventa suo patrimonio  ereditario. 17Ma se il principe dona parte della sua proprietà a uno dei  suoi servi, questa apparterrà al servo soltanto fino all'anno della  liberazione. Poi ritornerà in possesso al principe. Infatti appartiene  solo a lui e ai suoi figli come eredità. 18D'altra parte, il principe  non potrà impadronirsi con prepotenza dei terreni che spettano come  eredità a persone del popolo. Dovrà lasciare in eredità ai figli solo  quel che è suo. Così nessuno del mio popolo sarà privato della sua  proprietà'.

Le cucine del tempio
19Allora, per l'entrata  vicina alla porta, l'uomo che mi guidava mi condusse nelle sale del  santuario rivolte a nord e destinate ai sacerdoti. Mi mostrò in fondo,  ad ovest, un ambiente riservato 20e mi disse: 'In questo luogo i  sacerdoti fanno cuocere la carne degli animali sacrificati per il  perdono dei peccati. Vi fanno cuocere anche le offerte. Non si porta  nulla fuori del cortile esterno per non far toccare al popolo quel che è  sacro'. 21Poi mi guidò nel cortile esterno e mi fece passare davanti ai  suoi quattro angoli. Ad ogni angolo c'era un piccolo cortile. 22Erano  quattro i piccoli cortili, tutti delle stesse dimensioni: lunghi venti  metri e larghi quindici. 23Ognuno era circondato da un muro di pietre  lungo il quale erano stati costruiti dei fornelli. 24L'uomo mi disse:  'Queste sono le cucine dove i servitori del tempio devono far cuocere la  carne degli animali offerti in sacrificio dal popolo'.

La sorgente del tempio
1L'uomo mi riportò  all'entrata del tempio. Allora vidi acqua scaturire da sotto l'entrata e  scorrere verso est; infatti la facciata del santuario era rivolta ad  est. L'acqua discendeva dal lato sud del tempio e passava a sud  dell'altare. 2L'uomo mi fece uscire dal tempio attraverso la porta nord e  mi fece fare il giro all'esterno fino alla porta orientale. L'acqua  scorreva a sud di quella porta. 3Egli avanzò verso est e con una  cordicella misurò cinquecento metri in quella direzione. Poi mi fece  attraversare l'acqua: mi arrivava alle caviglie. 4Misurò altri  cinquecento metri e mi fece attraversare di nuovo l'acqua. Mi arrivava  ai ginocchi. Dopo altri cinquecento metri, mi fece ancora attraversare  l'acqua. mi arrivava alla vita. 5Misurò un'ultima volta cinquecento  metri, ma io non potevo più attraversarla. Era un torrente e il livello  si era alzato tanto che potevo passarlo solo a nuoto. 6Egli mi disse:  'Ezechiele, hai visto tutto bene?'. E poi mi portò sulla sponda del  torrente. 7Allora vidi che su tutte e due le rive c'erano moltissimi  alberi. 8L'uomo mi disse: 'Questo torrente scorre verso est, arriva fino  alla pianura del Giordano e sbocca nel mar Morto. Quando arriva al mare  ne rinnova l'acqua salata e questa diventa salubre. 9Dovunque arriverà  il torrente, brulicheranno animali di ogni specie e i pesci si  moltiplicheranno. Risanerà l'acqua del mare, dovunque scorrerà porterà  la vita. 10Da Engaddi fino a En-Eglaim ci saranno pescatori che  stenderanno le loro reti ad asciugare sulla riva del mare. Vi saranno  tante specie di pesci quante nel mar Mediterraneo. 11Ma le lagune e le  paludi non saranno bonificate, rimarranno come riserve di sale. 12Su  entrambe le rive del torrente cresceranno alberi da frutta di ogni tipo.  Non smetteranno mai di produrre frutti e le loro foglie non  appassiranno mai. Anzi daranno un raccolto al mese perché sono irrigati  dall'acqua che scorre dal santuario. I loro frutti serviranno da cibo e  le loro foglie saranno usate come medicine'.

Il Signore stabilisce le frontiere d'Israele
13Dio,  il Signore, disse: 'Questi sono i confini della terra che le dodici  tribù d'Israele si divideranno in eredità. I discendenti di Giuseppe ne  riceveranno due parti. 14Vi spartirete il territorio in parti uguali. Io  ho giurato ai vostri antenati di dare in loro possesso la terra e voi  la riceverete in eredità. 15La frontiera settentrionale partirà dal mar  Mediterraneo e seguirà la strada di Chetlon fino al passo di Camat e la  città di Zedad. 16Continuerà verso le città di Berota e di Sibraim,  situate tra il territorio del regno di Damasco e quello di Camat, e la  città Cazer-Ticon, vicino alla frontiera di Hauran. 17Così la frontiera  settentrionale si estenderà dal mar Mediterraneo fino alla città di  Cazer-Enon a est. A nord avrà come limiti i regni di Damasco e di Camat.  18Invece la frontiera orientale partirà dalla zona tra Damasco e  Hauran, seguirà la valle del Giordano, tra la regione di Galaad e la  terra d'Israele, e arriverà fino alla città di Tamar, sul mar Morto.  19La frontiera meridionale si estenderà da Tamar fino all'oasi di  Meriba-Kades, poi seguirà il confine egiziano fino al mar Mediterraneo.  20La frontiera occidentale sarà il mar Mediterraneo da sud fino al passo  di Camat a nord. 21'Vi spartirete il territorio tra le vostre tribù.  22Lo dividerete a sorte fra voi, senza dimenticare gli stranieri che si  sono stabiliti in mezzo a voi e che hanno avuto figli qui. Infatti  devono essere trattati come gli Israeliti, come membri del popolo, e  ricevere la loro parte del territorio fra le tribù d'Israele. 23Ogni  straniero avrà la sua parte nella tribù dove si è stabilito. Lo ordino  io, Dio, il Signore.

Le parti assegnate alle tribù del nord
1'Questi  sono i nomi delle tribù con le parti loro assegnate. La parte di Dan è  situata all'estremo nord, lungo la frontiera settentrionale che passa  per Chetlon, il passo di Camat e Cazer-Enon, vicino ai regni di Damasco e  di Camat. Si estenderà dalla frontiera orientale fino al mar  Mediterraneo a ovest. 2Lungo i confini della parte di Dan, da est a  ovest, ci sarà quella di Aser, 3lungo i confini della parte di Aser ci  sarà quella di Neftali, 4lungo i confini di Neftali ci sarà quella di  Manasse, 5lungo i confini di Manasse ci sarà quella di Efraim, 6lungo i  confini di Efraim ci sarà quella di Ruben, 7lungo i confini di Ruben ci  sarà la parte di Giuda, sempre a partire da est a ovest.

La parte del Signore
8'Lungo  la parte di Giuda, dalla frontiera orientale fino al mar Mediterraneo  ad ovest, riserverete un territorio lungo quanto ogni altra parte data  alle tribù e larga dodici chilometri e mezzo. Al centro sorgerà il  santuario. 9In questo territorio sarà riservato a me, il Signore, un  settore di dodici chilometri e mezzo di lunghezza e di dieci di  larghezza. 10Di questo settore una parte sarà riservata ai sacerdoti: da  est a ovest sarà lunga dodici chilometri e mezzo e larga cinque da nord  a sud. Al centro sorgerà il mio santuario. 11Quest'area sarà assegnata  ai sacerdoti consacrati, discendenti di Zadok. Sono stati fedeli nel  prestare servizio a me, il Signore. Quando gli Israeliti mi hanno  abbandonato, essi non l'hanno fatto, al contrario dei leviti. 12Per  questo riceveranno la parte più sacra del territorio riservato. Questa  sarà vicina a quella dei leviti. 13I leviti avranno una parte simile a  quella dei sacerdoti, lunga dodici chilometri e mezzo, larga cinque.  14Non si potrà vendere, scambiare o cedere questa parte del territorio  che è la migliore, perché è consacrata a me, il Signore.

Le parti destinate alla città e al principe
15'Nel  territorio riservato rimarrà un terreno largo due chilometri e mezzo e  lungo dodici chilometri e mezzo. Sarà un terreno profano destinato alla  città. Potranno sia costruirvi sia utilizzarlo come pascolo. Al centro  sorgerà la città, 16sarà un quadrato di duemiladuecentocinquanta metri  per lato. 17Tutt'intorno ai quattro lati della città ci sarà uno spazio  libero largo centoventicinque metri. 18Lungo il settore riservato al  Signore, resterà un terreno lungo cinque chilometri a est della città e  un altro terreno uguale, ma a ovest della città. Questo terreno sarà  coltivato e produrrà il cibo necessario alla gente che lavora in città.  19Chiunque vivrà nella città, senza distinzione di tribù, potrà  coltivarlo. 20Quindi l'insieme del settore riservato al Signore e alla  proprietà della città formerà un quadrato di dodici chilometri e mezzo  per lato. 21Il resto sarà lasciato al principe. La sua parte sarà da un  lato e dall'altro del settore riservato al Signore e di quello destinato  all'insediamento della città. Questa sua parte sarà larga dodici  chilometri e mezzo e lunga quanto le altre, dalla frontiera orientale  fino al mar Mediterraneo a ovest, compreso il settore consacrato al  Signore con il santuario. Essi saranno così al centro di tutta questa  parte del territorio. 22L'area dei leviti e l'insediamento della città  taglieranno in due la proprietà del principe, delimitata a nord dalla  frontiera di Giuda e a sud da quella di Beniamino.

Le parti assegnate alle tribù del sud
23'Le  parti assegnate alle altre tribù sono le seguenti: quella di Beniamino  andrà dalla frontiera orientale fino al mar Mediterraneo ad ovest.  24Lungo i confini della parte di Beniamino da est a ovest, si troverà la  parte di Simeone, 25lungo i confini di Simeone ci sarà quella di  Issacar, 26lungo i confini di Issacar ci sarà quella di Zabulon, 27e  lungo i confini di Zabulon ci sarà quella di Gad. 28La frontiera  meridionale di Gad sarà la frontiera di tutto il territorio: partirà da  Tamar a est fino all'oasi di Meriba-Kades, poi seguirà il confine  egiziano fino al mar Mediterraneo. 29In questo modo dividerete la vostra  terra in parti uguali per ogni tribù d'Israele, come loro possesso. Lo  ordino io, Dio, il Signore.

Le porte di Gerusalemme
30-31'La  città di Gerusalemme avrà dodici porte e ognuna avrà il nome di una  delle tribù d'Israele. Il muro settentrionale, lungo  duemiladuecentocinquanta metri, avrà tre porte: quelle di Ruben, di  Giuda e di Levi. 32Il muro orientale, lungo anch'esso  duemiladuecentocinquanta metri, avrà tre porte: quelle di Giuseppe, di  Beniamino e di Dan. 33Il muro meridionale della stessa lunghezza avrà  altre tre porte: quelle di Simeone, di Issacar e di Zabulon. 34Infine il  muro occidentale, con la stessa lunghezza degli altri, avrà le ultime  tre porte: quelle di Gad, di Aser e di Neftali. 35Il perimetro delle  mura che circondano la città sarà di novemila metri. 'Da quel giorno in  poi la città si chiamerà: 'Là è il Signore''.
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