Levitico
Antico Testamento
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▲ Il sacrificio completo
1Il Signore chiamò Mosè, e dalla tenda dell'incontro gli ordinò 2di comunicare agli Israeleiti queste prescrizioni: 'Quando uno di voi vuole offrire un animale come sacrificio per il Signore, può sceglierlo tra il bestiame grosso o tra quello piccolo.
3'Se offre, come sacrificio completo, un capo di bestiame grosso, deve prendere un toro senza difetti: lo porta allora vicino all'ingresso della tenda dell'incontro, per ottenere l'approvazione del Signore; 4posa la mano sulla testa dell'animale, e così il Signore accetta la sua offerta e gli dà il perdono. 5Poi sgozza l'animale davanti al santuario. Un sacerdote, uno dei discendenti di Aronne, prende del sangue dell'animale ucciso e lo sparge sui lati dell'altare che sta all'ingresso della tenda. 6Intanto viene tolta la pelle al toro ucciso, e l'animale viene tagliato a pezzi. 7Sull'altare i sacerdoti accendono un fuoco e vi pongono della legna; 8mettono i pezzi di carne sopra la brace, con la testa e le parti grasse. 9Le viscere e le zampe dell'animale sono lavate con acqua, poi uno dei sacerdoti fa bruciare tutto sull'altare. Questo è un sacrificio completo, che il Signore accetta volentieri.
10'Quando uno vuole offrire, come sacrificio completo, un capo di bestiame piccolo, deve scegliere un montone o un capro senza difetti: 11lo sgozza stando sul lato nord dell'altare che è all'ingresso del santuario. Poi i sacerdoti spargono il sangue dell'animale sui lati dell'altare. 12L'animale viene tagliato a pezzi, mettendo da un lato la testa e le parti grasse. Uno dei sacerdoti prende allora questi pezzi e li fa bruciare sopra la brace che è sull'altare. 13Le viscere e le zampe dell'animale sono lavate con acqua, poi uno dei sacerdoti fa bruciare tutto sull'altare. Questo è un sacrificio completo, che il Signore accetta volentieri.
14'Se uno vuole offrire al Signore, come sacrificio completo un volatile, deve scegliere una tortora o un piccione. 15Il sacerdote porta l'animale davanti all'altare, gli stacca la testa e la brucia sull'altare; fa prima colare il sangue sui lati dell'altare. 16Poi toglie il gozzo con il suo contenuto e lo getta sul mucchio delle ceneri, che sta sul lato est dell'altare. 17Dopo aver tagliato il volatile in due pezzi, prendendolo per le ali, senza tuttavia separare le due metà, lo brucia sopra l'altare sulla brace infuocata. Questo è un sacrificio completo, un dono che il Signore accetta volentieri.
▲ L'offerta di vegetali
1'Se uno vuole portare al Signore un'offerta di vegetali, prenda della farina e ci versi sopra dell'olio, mettendovi anche un po' d'incenso. 2Poi consegni tutto ai sacerdoti discendenti di Aronne. Un sacerdote prenderà allora una manciata di farina mescolata con olio e con tutto l'incenso, e la farà bruciare sull'altare come memoriale. Il Signore accetta volentieri questa offerta consumata dal fuoco in suo onore. 3Il resto dell'offerta spetta ai sacerdoti: è una parte santissima, perché proviene da un sacrificio offerto al Signore.
4'Se si tratta di un'offerta cotta al forno, si possono offrire solo focacce senza lievito impastate con olio, o schiacciate senza lievito spalmate di olio.
5'Se si tratta di un'offerta cotta su una piastra, dev'essere di farina impastata con olio, ma senza lievito; 6si deve romperla in tanti pezzi, sui quali si versa ancora dell'olio. Questa è un'offerta di vegetali.
7'Se si tratta di un'offerta cotta nella pentola, deve essere fatta di farina e d'olio.
8'Le offerte preparate secondo queste regole devono essere portate al santuario e consegnate al sacerdote, che le depone sull'altare. 9Il sacerdote ne brucia una parte sull'altare come memoriale. Il Signore accetta volentieri questa offerta consumata dal fuoco in suo onore. 10Il resto dell'offerta spetta ai sacerdoti: è una parte santissima, perché proviene da un sacrificio offerto al Signore.
11'Nessuna offerta destinata al Signore deve contenere lievito. Quando si prepara un'offerta per il Signore, non si deve mai usare né lievito né miele. 12Se invece si offrono al Signore le primizie del raccolto, non deve mancare né il lievito né l'olio; ma questi prodotti non possono essere bruciati sull'altare: il Signore non li accetta.
13'Si deve mettere del sale su ogni offerta di vegetali. Non dimenticare mai di mettere sale sulle offerte: è un simbolo dell'alleanza di Dio con voi. Per questo, in ogni offerta metterete un po' di sale.
14'Quando porterete al Signore un'offerta delle primizie dei vostri campi, prenderete spighe di grano, le abbrustolirete sul fuoco e ne pesterete i grani. 15Versate sopra dell'olio e metteteci un po' d'incenso. Questa sarà un'offerta di vegetali. 16Il sacerdote brucerà una parte dell'offerta di grano ed olio con tutto l'incenso, come memoriale. Questa offerta bruciata appartiene al Signore.
4'Se si tratta di un'offerta cotta al forno, si possono offrire solo focacce senza lievito impastate con olio, o schiacciate senza lievito spalmate di olio.
5'Se si tratta di un'offerta cotta su una piastra, dev'essere di farina impastata con olio, ma senza lievito; 6si deve romperla in tanti pezzi, sui quali si versa ancora dell'olio. Questa è un'offerta di vegetali.
7'Se si tratta di un'offerta cotta nella pentola, deve essere fatta di farina e d'olio.
8'Le offerte preparate secondo queste regole devono essere portate al santuario e consegnate al sacerdote, che le depone sull'altare. 9Il sacerdote ne brucia una parte sull'altare come memoriale. Il Signore accetta volentieri questa offerta consumata dal fuoco in suo onore. 10Il resto dell'offerta spetta ai sacerdoti: è una parte santissima, perché proviene da un sacrificio offerto al Signore.
11'Nessuna offerta destinata al Signore deve contenere lievito. Quando si prepara un'offerta per il Signore, non si deve mai usare né lievito né miele. 12Se invece si offrono al Signore le primizie del raccolto, non deve mancare né il lievito né l'olio; ma questi prodotti non possono essere bruciati sull'altare: il Signore non li accetta.
13'Si deve mettere del sale su ogni offerta di vegetali. Non dimenticare mai di mettere sale sulle offerte: è un simbolo dell'alleanza di Dio con voi. Per questo, in ogni offerta metterete un po' di sale.
14'Quando porterete al Signore un'offerta delle primizie dei vostri campi, prenderete spighe di grano, le abbrustolirete sul fuoco e ne pesterete i grani. 15Versate sopra dell'olio e metteteci un po' d'incenso. Questa sarà un'offerta di vegetali. 16Il sacerdote brucerà una parte dell'offerta di grano ed olio con tutto l'incenso, come memoriale. Questa offerta bruciata appartiene al Signore.
▲ Il banchetto sacro
1'Se uno offre, come sacrificio per il banchetto sacro, un capo di bestiame grosso, deve scegliere un toro o una vacca senza difetti: lo porterà al santuario, 2porrà la mano sulla testa dell'animale e lo sgozzerà all'ingresso della tenda dell'incontro. Un sacerdote dei discendenti di Aronne sparge il sangue sui lati dell'altare.3'Questi sono i pezzi riservati al Signore, e a lui si devono offrire: tutto il grasso che ricopre le viscere, 4i due reni con il grasso che vi è attaccato, il grasso che è intorno ai fianchi e il lobo del fegato insieme con i reni. 5I sacerdoti bruceranno tutti questi pezzi sull'altare insieme con il sacrificio completo. Il Signore accetta volentieri questo sacrificio consumato dal fuoco in suo onore.
6'Se uno offre al Signore, come sacrificio per il banchetto sacro, un capo di bestiame piccolo, deve prendere una bestia senza difetti, maschio o femmina. 7Se è un montone, lo porta al santuario; 8allora posa la mano sulla sua testa e lo sgozza davanti alla tenda dell'incontro. Uno dei sacerdoti sparge il sangue dell'animale sui lati dell'altare. 9Poi vengono presentate al Signore queste parti grasse che gli sono riservate: la coda tutt'intera, staccandola vicino all'osso sacro, e tutto il grasso che ricopre gli intestini; 10i due reni con il grasso che vi è attaccato o sta intorno ai fianchi; dovrà pure essere staccata la massa di grasso che sta, attorno al fegato, sopra i reni. 11Il sacerdote fa bruciare tutto sull'altare. Questo sacrificio bruciato appartiene al Signore.
12'Se uno offre una capra, deve portarla al santuario; 13posa la mano sulla testa e la sgozza davanti alla tenda dell'incontro. Uno dei sacerdoti sparge il sangue dell'animale sui lati dell'altare. 14Poi vengono presentate al Signore queste parti che gli sono riservate: tutto il grasso che ricopre gli intestini, 15i due reni, con il grasso che vi è attaccato o sta intorno ai fianchi; si staccherà pure la massa di grasso che sta attorno al fegato, sopra i reni. 16Il sacerdote fa bruciare tutto sull'altare. Questo sacrificio è come un cibo che il Signore accetta volentieri.
'Tutte le parti grasse sono riservate al Signore. 17Per questo, in ogni tempo e in qualunque luogo abiterete, voi dovete osservare questa prescrizione: non mangiate né il grasso né il sangue di un animale'.
▲ Il sacrificio per il perdono
1a) Il sacrificio per la colpa del sommo sacerdote
Il Signore disse a Mosè 2di comunicare agli Israeliti queste prescrizioni:
'Se uno, involontariamente, va contro un comandamento del Signore, compiendo un'azione da lui proibita, vanno osservate precise prescrizioni:
3'Se pecca il sommo sacerdote, e così fa ricadere la colpa su tutto il popolo, egli deve offrire al Signore un toro senza difetti, per invocare il perdono del peccato. 4Porta il toro al santuario, all'ingresso della tenda dell'incontro; posa la mano sulla testa dell'animale e lo sgozza in quel luogo, davanti al Signore. 5Poi prende un po' del sangue dell'animale e lo porta dentro la tenda; 6intinge un dito nel sangue e, per sette volte, davanti al Signore, tocca con il sangue la parte visibile del tendaggio di separazione dal santuario. 7Così pure mette del sangue sugli angoli sporgenti dell'altare su cui si brucia il profumo, nel santuario; poi versa il resto del sangue alla base dell'altare dei sacrifici, che si trova all'ingresso della tenda. 8Toglie tutte le parti grasse dell'animale, cioè tutto il grasso che ricopre gli intestini, 9i due reni, con il grasso che vi è attaccato e sta sopra i fianchi, e il grasso che sta intorno al fegato: 10sono le stesse parti prelevate anche da un animale offerto come sacrificio per il banchetto sacro. Il sacerdote le brucia sull'altare dei sacrifici. 11-12Alla fine, fa portare tutto quel che resta dell'animale: pelle, carne, testa, gambe, intestini con il loro contenuto, in un luogo puro, fuori del campo, dove sono deposte le ceneri dei grassi, e fa bruciare tutto con un fuoco di legna. È là che tutto questo dev'essere bruciato.
b) Il sacrificio per la colpa della comunità
13'Se tutta la comunità degli Israeleiti pecca involontariamente, compiendo un'azione proibita dal Signore, tutti gli Israeleiti si rendono colpevoli, anche se non lo sanno. 14Quando scoprono la colpa commessa, devono offrire un toro, come sacrificio per il perdono del peccato. Portano il toro davanti alla tenda dell'incontro; 15i responsabili della comunità posano la mano sulla testa dell'animale e uno di essi lo sgozza davanti al Signore. 16Il sommo sacerdote porta un po' di sangue all'interno della tenda; 17poi intinge un dito nel sangue e, per sette volte, davanti al Signore, tocca con il sangue la parte visibile del tendaggio di separazione del santuario. 18Mette anche un po' di sangue sugli angoli sporgenti dell'altare che si trova nel santuario; poi versa il resto del sangue alla base dell'altare dei sacrifici, che si trova all'ingresso della tenda. 19Toglie tutte le parti grasse dell'animale e le brucia sull'altare, 20facendo esattamente lo stesso rito compiuto con il toro offerto per il proprio peccato. Così compie per gli Israeleiti il sacrificio per il perdono dei peccati, ed essi ricevono il perdono di Dio. 21Alla fine, fa portare tutto quel che resta dell'animale fuori del campo e lo fa gettare nel fuoco, come nel caso del toro offerto per un peccato del sommo sacerdote. Questo è un sacrificio offerto per invocare il perdono a favore della comunità d'Israele.
c) Il sacrificio per la colpa di un capo
22'Se un capo del popolo pecca involontariamente, compiendo un'azione proibita dal Signore, suo Dio, egli si rende colpevole. 23Quando scopre la colpa commessa, deve offrire un capro senza difetti, come sacrificio per il perdono del peccato. 24Posa la mano sulla testa dell'animale e lo sgozza davanti al Signore, nel luogo dove si uccidono gli animali offerti, come sacrificio completo. Questo è un sacrificio per il perdono del peccato. 25Un sacerdote intinge un dito nel sangue dell'animale e ne mette un po' sugli angoli sporgenti dell'altare dei sacrifici; poi versa il resto del sangue alla base dello stesso altare. 26Brucia sull'altare tutte le parti grasse dell'animale, come nel caso dei sacrifici per il banchetto sacro. Così compie per il capo del popolo il sacrificio per il perdono dei peccati, e questi riceve il perdono di Dio.
d) Il sacrificio per la colpa di altre persone
27'Se un semplice cittadino pecca involontariamente, compiendo un'azione proibita dal Signore, si rende colpevole. 28Quando egli scopre la colpa commessa, deve offrire una capra senza difetti, come sacrificio per il perdono del peccato. 29Posa la mano sulla testa dell'animale e lo sgozza nel luogo dove si uccidono gli animali offerti, come sacrificio completo. 30Un sacerdote intinge un dito nel sangue dell'animale ucciso e ne mette sugli angoli sporgenti dell'altare dei sacrifici; poi versa il resto del sangue alla base dello stesso altare. 31Toglie tutte le parti grasse dell'animale, come nel caso dei sacrifici per il banchetto sacro. Il sacerdote le brucia sull'altare, come sacrificio che il Signore accetta volentieri. Così compie per il colpevole il sacrificio per il perdono dei peccati, e questi riceve il perdono di Dio.
32'Se il colpevole, per ricevere il perdono del peccato, vuole offrire una pecora, deve portare una bestia senza difetti. 33Posa la mano sulla testa dell'animale e lo sgozza nel luogo dove si uccidono gli animali offerti come sacrificio completo. 34Un sacerdote intinge un dito nel sangue dell'animale ucciso e ne mette sugli angoli sporgenti dell'altare dei sacrifici; poi versa il resto del sangue alla base dello stesso altare. 35Toglie tutte le parti grasse dell'animale, come nel caso di un capro offerto come sacrificio per il banchetto sacro. Il sacerdote le brucia sull'altare insieme con gli altri sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Così compie per il colpevole il sacrificio per il perdono dei peccati e questi riceve il perdono di Dio.
Il Signore disse a Mosè 2di comunicare agli Israeliti queste prescrizioni:
'Se uno, involontariamente, va contro un comandamento del Signore, compiendo un'azione da lui proibita, vanno osservate precise prescrizioni:
3'Se pecca il sommo sacerdote, e così fa ricadere la colpa su tutto il popolo, egli deve offrire al Signore un toro senza difetti, per invocare il perdono del peccato. 4Porta il toro al santuario, all'ingresso della tenda dell'incontro; posa la mano sulla testa dell'animale e lo sgozza in quel luogo, davanti al Signore. 5Poi prende un po' del sangue dell'animale e lo porta dentro la tenda; 6intinge un dito nel sangue e, per sette volte, davanti al Signore, tocca con il sangue la parte visibile del tendaggio di separazione dal santuario. 7Così pure mette del sangue sugli angoli sporgenti dell'altare su cui si brucia il profumo, nel santuario; poi versa il resto del sangue alla base dell'altare dei sacrifici, che si trova all'ingresso della tenda. 8Toglie tutte le parti grasse dell'animale, cioè tutto il grasso che ricopre gli intestini, 9i due reni, con il grasso che vi è attaccato e sta sopra i fianchi, e il grasso che sta intorno al fegato: 10sono le stesse parti prelevate anche da un animale offerto come sacrificio per il banchetto sacro. Il sacerdote le brucia sull'altare dei sacrifici. 11-12Alla fine, fa portare tutto quel che resta dell'animale: pelle, carne, testa, gambe, intestini con il loro contenuto, in un luogo puro, fuori del campo, dove sono deposte le ceneri dei grassi, e fa bruciare tutto con un fuoco di legna. È là che tutto questo dev'essere bruciato.
b) Il sacrificio per la colpa della comunità
13'Se tutta la comunità degli Israeleiti pecca involontariamente, compiendo un'azione proibita dal Signore, tutti gli Israeleiti si rendono colpevoli, anche se non lo sanno. 14Quando scoprono la colpa commessa, devono offrire un toro, come sacrificio per il perdono del peccato. Portano il toro davanti alla tenda dell'incontro; 15i responsabili della comunità posano la mano sulla testa dell'animale e uno di essi lo sgozza davanti al Signore. 16Il sommo sacerdote porta un po' di sangue all'interno della tenda; 17poi intinge un dito nel sangue e, per sette volte, davanti al Signore, tocca con il sangue la parte visibile del tendaggio di separazione del santuario. 18Mette anche un po' di sangue sugli angoli sporgenti dell'altare che si trova nel santuario; poi versa il resto del sangue alla base dell'altare dei sacrifici, che si trova all'ingresso della tenda. 19Toglie tutte le parti grasse dell'animale e le brucia sull'altare, 20facendo esattamente lo stesso rito compiuto con il toro offerto per il proprio peccato. Così compie per gli Israeleiti il sacrificio per il perdono dei peccati, ed essi ricevono il perdono di Dio. 21Alla fine, fa portare tutto quel che resta dell'animale fuori del campo e lo fa gettare nel fuoco, come nel caso del toro offerto per un peccato del sommo sacerdote. Questo è un sacrificio offerto per invocare il perdono a favore della comunità d'Israele.
c) Il sacrificio per la colpa di un capo
22'Se un capo del popolo pecca involontariamente, compiendo un'azione proibita dal Signore, suo Dio, egli si rende colpevole. 23Quando scopre la colpa commessa, deve offrire un capro senza difetti, come sacrificio per il perdono del peccato. 24Posa la mano sulla testa dell'animale e lo sgozza davanti al Signore, nel luogo dove si uccidono gli animali offerti, come sacrificio completo. Questo è un sacrificio per il perdono del peccato. 25Un sacerdote intinge un dito nel sangue dell'animale e ne mette un po' sugli angoli sporgenti dell'altare dei sacrifici; poi versa il resto del sangue alla base dello stesso altare. 26Brucia sull'altare tutte le parti grasse dell'animale, come nel caso dei sacrifici per il banchetto sacro. Così compie per il capo del popolo il sacrificio per il perdono dei peccati, e questi riceve il perdono di Dio.
d) Il sacrificio per la colpa di altre persone
27'Se un semplice cittadino pecca involontariamente, compiendo un'azione proibita dal Signore, si rende colpevole. 28Quando egli scopre la colpa commessa, deve offrire una capra senza difetti, come sacrificio per il perdono del peccato. 29Posa la mano sulla testa dell'animale e lo sgozza nel luogo dove si uccidono gli animali offerti, come sacrificio completo. 30Un sacerdote intinge un dito nel sangue dell'animale ucciso e ne mette sugli angoli sporgenti dell'altare dei sacrifici; poi versa il resto del sangue alla base dello stesso altare. 31Toglie tutte le parti grasse dell'animale, come nel caso dei sacrifici per il banchetto sacro. Il sacerdote le brucia sull'altare, come sacrificio che il Signore accetta volentieri. Così compie per il colpevole il sacrificio per il perdono dei peccati, e questi riceve il perdono di Dio.
32'Se il colpevole, per ricevere il perdono del peccato, vuole offrire una pecora, deve portare una bestia senza difetti. 33Posa la mano sulla testa dell'animale e lo sgozza nel luogo dove si uccidono gli animali offerti come sacrificio completo. 34Un sacerdote intinge un dito nel sangue dell'animale ucciso e ne mette sugli angoli sporgenti dell'altare dei sacrifici; poi versa il resto del sangue alla base dello stesso altare. 35Toglie tutte le parti grasse dell'animale, come nel caso di un capro offerto come sacrificio per il banchetto sacro. Il sacerdote le brucia sull'altare insieme con gli altri sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Così compie per il colpevole il sacrificio per il perdono dei peccati e questi riceve il perdono di Dio.
▲ e) Casi concreti
1'Se un tale è invitato ufficialmente, come testimone di un fatto, a fare una deposizione sotto giuramento, se si rifiuta di dire quel che ha visto o udito, diventa responsabile di peccato.2'Altro caso: se una persona tocca una cosa che è impura, come il cadavere di una bestia impura, selvaggia o domestica, o il cadavere di una bestiola impura, anche se l'ha fatto senza accorgersi, diventa impura e colpevole.
3'Altro caso: se uno entra in contatto con una persona colpita da un'impurità che si trasmette, qualunque essa sia, anche se non se n'è reso conto, quando viene a saperlo diventa colpevole.
4'Altro caso: se una persona si lascia sfuggire, per leggerezza, un giudizio riguardo a qualcosa, sia a vantaggio sia a danno di qualcuno, quando se ne rende conto, ne diventa colpevole.
5'Quando uno si è reso responsabile di una delle colpe descritte, deve riconoscere di aver fatto un peccato. 6Allora, per ricevere il perdono della colpa commessa, dovrà presentare una pecora o una capra che verrà offerta come sacrificio al Signore, per riparare il peccato. Così il sacerdote compie per lui il sacrificio per il perdono dei peccati.
f) Il sacrificio per la colpa di una persona povera
7'Se uno non ha mezzi per procurarsi una pecora o una capra da offrire in riparazione del peccato commesso, potrà portare al Signore due tortore o due piccioni: uno degli uccelli serve al sacrificio per il perdono dei peccati, l'altro al sacrificio completo. 8Li consegnerà al sacerdote, che presenterà al Signore prima l'uccello offerto per ricevere il perdono: gli romperà la nuca ma senza staccare la testa; 9poi spargerà una parte del sangue lungo la parete dell'altare e il resto alla base dell'altare. Questo è un sacrificio per il perdono di un peccato. 10Poi il sacerdote offrirà il secondo uccello, come sacrificio completo, secondo le regole stabilite. Così compie per il colpevole il sacrificio per il perdono dei peccati, e quello riceve il perdono di Dio.
11'Se uno non può procurarsi due tortore o due piccioni, può portare due chili di farina, come offerta per il perdono del suo peccato: ma non deve metterci sopra né olio né incenso, perché è un'offerta per il perdono dei peccati. 12Porterà la farina al sacerdote, che ne prenderà una manciata, chiamata 'memoriale', e la brucerà sull'altare insieme con gli altri sacrifici consumati sul fuoco in onore del Signore. Questa è un'offerta per il perdono dei peccati. 13Così il sacerdote compie per il colpevole il sacrificio per il perdono dei peccati, e quello riceve il perdono di Dio. Il sacerdote compie questo rito, come nel caso di un'offerta vegetale'.
Il sacrificio di riparazione
14Il Signore disse a Mosè:
15'Se qualcuno, per errore, commette una grave mancanza riguardo alle offerte consacrate al Signore, si comporterà così: deve offrire al Signore, in riparazione, un montone senza difetti, che costi un certo numero di monete d'argento, secondo l'unità di peso in vigore presso il santuario: questo animale servirà per il sacrificio di riparazione. 16Quella persona deve inoltre risarcire il danno fatto al santuario, aggiungendo a questo compenso un quinto del suo valore, e consegnando tutto al sacerdote. Così il sacerdote compie per il colpevole il sacrificio di un montone per il perdono dei peccati, e questi riceve il perdono di Dio.
17'Se qualcuno pecca, compiendo un'azione proibita da un comandamento del Signore, è colpevole, anche se l'ha fatta senza rendersene conto, e quindi ne è responsabile. 18Egli deve portare al sacerdote un montone senza difetti del valore previsto per un sacrificio di riparazione; il sacerdote compie il sacrificio per il perdono del peccato che il colpevole ha commesso per inavvertenza, e questi riceve il perdono di Dio. 19Questo è un sacrificio di riparazione, perché quella persona era effettivamente colpevole verso il Signore'.
20Il Signore disse a Mosè:
21'Supponiamo che una persona commetta una colpa grave verso il Signore facendo un torto a un connazionale: per esempio, dice il falso a proposito di un oggetto ricevuto in deposito o preso in prestito, rubato o estorto; 22oppure ha trovato un oggetto perduto e nega di averlo trovato; o pronunzia un giuramento falso, per nascondere un'azione disonesta dello stesso genere. 23Questa persona ha commesso una colpa e ne è responsabile; deve restituire l'oggetto che ha rubato, estorto, trovato o avuto in prestito, 24o l'oggetto, riguardo al quale ha pronunziato un giuramento falso. Non soltanto deve restituirlo integralmente, ma deve aggiungere inoltre un quinto del suo valore. Lo restituirà al proprietario legittimo al momento in cui si riconoscerà colpevole. 25In seguito, deve portare al sacerdote un montone senza difetti, del valore richiesto, per un sacrificio di riparazione offerto al Signore. 26Allora, davanti al Signore, il sacerdote compie per quella persona il sacrificio per il perdono del peccato di cui si è reso colpevole, e questi riceve il perdono di Dio'.
▲ Prescrizioni per i sacerdoti
Il sacrificio completo
1Il Signore disse a Mosè 2di comunicare ad Aronne e ai suoi figli questi ordini:
'Ecco le regole per il sacrificio completo: Questo sacrificio deve bruciare per tutta la notte sull'altare in cui si terrà acceso il fuoco. 3Il sacerdote, indossata la tunica di lino e i calzoni di lino, toglie dall'altare le ceneri grasse del sacrificio completo e le depone a fianco dell'altare. 4Poi cambia i vestiti e porta le ceneri in un luogo puro, fuori dell'accampamento. 5Il fuoco che brucia sull'altare non deve spegnersi: ogni mattina il sacerdote metterà legna sulla quale depone il sacrificio completo, prima di bruciarvi le parti grasse dei sacrifici per il banchetto sacro. 6Un fuoco perpetuo deve bruciare sull'altare, senza mai spegnersi.
L'offerta di vegetali
7'Ecco le regole per l'offerta di vegetali: Tocca ai figli di Aronne presentarla al Signore davanti all'altare. 8Uno dei sacerdoti prende una manciata di farina mescolata con olio e l'incenso, e brucia sull'altare questa parte dell'offerta chiamata, 'memoriale'. Il Signore l'accetta volentieri. 9Quel che resta può essere consumato da Aronne e dai suoi figli, ma essi devono mangiarlo senza aggiungervi lievito, nel recinto della tenda dell'incontro, che è un luogo santo. 10Non si dovrà cuocere il resto con lievito. Infatti, la parte che il Signore assegna loro proviene dalle offerte che gli sono presentate: è una parte altrettanto sacra quanto quella che è loro riservata da un sacrificio per il perdono o da un sacrificio di riparazione. 11Soltanto i discendenti maschi di Aronne possono consumarla, perché questa parte delle offerte presentate al Signore è riservata a loro per sempre. Ogni altra persona che entra in contatto con essa subirà gravi conseguenze'.
12Il Signore disse a Mosè: 13'Dal giorno in cui saranno consacrati, Aronne e i suoi figli dovranno offrire al Signore due chili di farina al giorno, una metà al mattino e l'altra metà alla sera. 14La farina deve essere mescolata con olio, e la pasta così ottenuta deve essere cotta sulla teglia. Poi, questa schiacciata va divisa in pezzi, prima di essere offerta al Signore. Il Signore accetterà volentieri quest'offerta.
15'Se un discendente di Aronne sarà consacrato sommo sacerdote, dovrà osservare la stessa regola: questa è un'offerta perpetua, integralmente bruciata in onore del Signore. 16Infatti ogni offerta di vegetali fatta da un sacerdote deve essere totale: non se ne deve mangiare nulla'.
Il sacrificio per il perdono
17Il Signore disse a Mosè 18di comunicare ad Aronne e ai suoi figli anche questi ordini: 'Ecco le regole riguardanti il sacrificio per il perdono dei peccati: Si deve sgozzare l'animale davanti al Signore, nel luogo in cui si sgozzano gli animali offerti, come sacrificio completo. Questa è un'offerta santissima, 19e il sacerdote che l'offrirà non può mangiarla che in un luogo santo, cioè nel recinto della tenda dell'incontro. 20Tutto quel che entrerà in contatto con la carne di quel sacrificio ne subirà le conseguenze: se una parte del sangue schizza su un vestito, la parte macchiata deve essere lavata in luogo santo; 21se si cuoce la carne in un recipiente di terra, bisogna poi rompere il recipiente; se si cuoce in un recipiente di bronzo, si dovrà strofinarlo e sciacquarlo con acqua. 22Soltanto gli uomini delle famiglie sacerdotali possono mangiare di questa carne, perché è santissima. 23Tuttavia, se il sangue di un animale sacrificato è stato portato all'interno della tenda dell'incontro e utilizzato nel santuario per una cerimonia di perdono, la carne di quell'animale non deve essere mangiata, ma gettata nel fuoco.
▲ Il sacrificio di riparazione
1'Ecco le regole per il sacrificio di riparazione: Si tratta di un'offerta santissima. 2Si deve sgozzare l'animale nel luogo dove si sgozzano gli animali offerti, come sacrificio completo, e con il suo sangue si aspergono i lati dell'altare. 3Si offrono al Signore queste parti grasse: la coda, il grasso che copre le viscere, 4i due reni, con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi, e il lobo del fegato. 5Il sacerdote brucia tutto sull'altare. Questo è un sacrificio di riparazione, consumato dal fuoco in onore del Signore. 6Soltanto gli uomini delle famiglie sacerdotali possono mangiare la carne di questo animale; la mangeranno in un luogo santo, perché essa è cosa santissima. 7Queste regole valgono sia per il sacrificio per invocare il perdono sia per il sacrificio di riparazione. La carne della vittima spetta al sacerdote che ha compiuto la cerimonia del perdono.Quel che spetta ai sacerdoti
8'Quando viene offerto un sacrificio completo, la pelle dell'animale spetta al sacerdote che ha presieduto la cerimonia. 9Ogni offerta vegetale, cotta nel forno o preparata nella pentola o nella teglia, spetta al sacerdote che presiede la cerimonia. 10Invece, ogni offerta, preparata con olio o non cotta, spetta a tutti i figli di Aronne in misura uguale.
Il sacrificio per il banchetto sacro
11'Queste sono le regole del sacrificio per il banchetto sacro offerto al Signore: 12Quando un sacrificio è offerto per accompagnare un canto di lode, oltre all'animale da sacrificare, si porteranno anche focacce senza lievito intrise con olio, alcune schiacciate senza lievito unte con olio, e focacce fatte con farina mescolata con olio. 13Oltre alle focacce, come offerta, si porterà pane lievitato, per accompagnare il sacrificio di lode. 14Da queste offerte si preleverà un pezzo per ogni tipo di offerta da offrire al Signore: è la parte che spetta al sacerdote che ha asperso l'altare con il sangue del sacrificio per il banchetto sacro. 15La carne dell'animale sacrificato dovrà essere mangiata il giorno stesso. Non ne deve restare per il giorno dopo.
16'Quando un sacrificio per il banchetto sacro è offerto o per adempire un voto o di spontanea volontà, il giorno stesso del sacrificio si può mangiarne la carne; il giorno dopo, quel che rimane. 17Quel che rimane fino al terzo giorno dovrà essere gettato nel fuoco. 18Se, al terzo giorno, qualcuno mangia la carne del sacrificio che egli ha offerto, non può ottenere l'approvazione del Signore; il suo sacrificio non vale nulla, perché la carne non è più adatta a nessun uso religioso. Chi ne mangia, si rende colpevole di un peccato. 19Se la carne è entrata in contatto con qualche cosa d'impuro, non si deve consumarla, ma gettarla nel fuoco.
'Chiunque è in stato di purità rituale può mangiare la carne del sacrificio. 20Se qualcuno è in stato di impurità personale e mangia la carne della vittima sacrificata nel sacrificio per il banchetto sacro offerto al Signore, sarà escluso dalla comunità d'Israele; 21e così sarà per chiunque ne mangi dopo essere stato in contatto con una persona impura, un animale domestico impuro o qualsiasi altra cosa impura'.
Prescrizioni per il popolo
22Il Signore disse a Mosè 23di comunicare agli Israeleiti queste regole: 'Voi non dovete mangiare nessuna parte grassa di un animale, né di bue né di agnello né di capra. 24Il grasso di una bestia che è morta naturalmente o il grasso di una bestia sbranata può servire per qualsiasi altro uso, ma non deve essere mangiato. 25Chiunque mangerà il grasso di un animale destinato ad essere consumato sul fuoco come sacrificio per il Signore, sarà escluso dalla comunità d'Israele. 26Voi non dovete affatto mangiare sangue, né di uccelli né di animali domestici, in qualunque posto abitiate. 27Chiunque mangerà sangue, di qualsiasi animale esso sia, sarà escluso dalla comunità d'Israele'.
28Il Signore disse a Mosè 29di comunicare agli Israeleiti anche queste regole: 'Se qualcuno offre un sacrificio per il banchetto sacro, darà al Signore la parte che gli spetta; 30porterà lui stesso quel che è riservato al Signore, cioè il grasso e il petto dell'animale. Il petto deve essere offerto al Signore con il gesto rituale di presentazione. 31Il sacerdote brucerà il grasso sopra I'altare; il petto spetterà ad Aronne e ai suoi figli. 32Voi dovete anche prelevare la coscia destra dell'animale sacrificato e consegnarla al sacerdote. 33È la parte che spetta a quel figlio di Aronne che porta all'altare il sangue e il grasso dei sacrifici di comunione. 34Il Signore stesso vi ordina, Israeliti, di metter da parte il petto e la coscia degli animali offerti in sacrificio per il banchetto sacro, per darli al sacerdote Aronne e ai suoi discendenti, perché queste parti sono riservate a loro, secondo una legge valida per sempre.
35'Queste parti prelevate dai sacrifici offerti al Signore spettano ad Aronne e ai suoi figli, dal giorno in cui eserciteranno il loro ministero di sacerdoti del Signore. 36Il Signore vi ordina, Israeliti, di consegnarle a loro, dal giorno in cui saranno consacrati: questa prescrizione deve essere osservata in ogni epoca'.
37Queste sono le regole riguardanti i sacrifici completi, le offerte di vegetali, i sacrifici per il perdono, i sacrifici di riparazione, i sacrifici di investitura e i sacrifici per il banchetto sacro. 38Il Signore le ha trasmesse a Mosè sul monte Sinai, nel deserto, il giorno stesso in cui ha ordinato agli Israeleiti di offrirgli sacrifici.
▲ 1Il Signore disse a Mosè: 2'Convoca Aronne e i suoi figli all'entrata della tenda dell'incontro. Fa' portare le vesti sacre e l'olio per l'unzione, e fa' portare il toro del sacrificio per il perdono dei peccati, i due montoni e un cesto contenente i pani senza lievito. 3Riunisci in quel luogo tutta la comunità d'Israele'.
4Mosè ubbidì al comando del Signore, riunì gli Israeleiti all'ingresso della tenda 5e annunziò loro che egli doveva eseguire gli ordini del Signore. 6Poi fece venire Aronne e i suoi figli e li invitò a fare un bagno rituale. 7Rivestì Aronne con la tunica, lo cinse della cintura, gli pose addosso il manto con l'efod, e gli legò dietro la schiena i legacci dell'efod. 8Gli mise anche il pettorale, nel quale pose gli urim e i tummim. 9Poi gli mise in capo il turbante e, sul davanti del turbante, pose la lamina d'oro, il sacro diadema, come il Signore gli aveva ordinato10Mosè prese l'olio dell'unzione e lo usò per consacrare I'Abitazione sacra e tutto quel che essa conteneva. 11Fece sette aspersioni d'olio per consacrare I'altare, i suoi accessori, la vasca per le purificazioni e la sua base. 12Consacrò Aronne, versando olio sulla sua testa. 13Poi ordinò ai figli di Aronne di avvicinarsi: li rivestì delle loro tuniche, li cinse con le cinture e legò sul loro capo il turbante, come il Signore aveva comandato.
14Fece portare il toro destinato al sacrificio per il perdono dei peccati; Aronne e i suoi figli posero le mani sulla testa del toro. 15Mosè lo immolò, prese del sangue e con un dito bagnò gli angoli sporgenti dell'altare per purificarlo poi versò il resto del sangue alla base dell'altare. Così consacrò l'altare perché potesse servire nelle cerimonie di perdono dei peccati. 16Poi Mosè prese tutto il grasso aderente alle viscere, il lobo del fegato, i due reni con il loro grasso e bruciò tutto sull'altare. 17Ma il resto dell'animale, pelle carne e feci, fu gettato nel fuoco fuori dell'accampamento, come aveva ordinato il Signore.
18Fece quindi portare il montone destinato al sacrificio completo; Aronne e i suoi figli posero le mani sulla sua testa. 19Mosè sgozzò il montone, e con il suo sangue asperse i lati dell'altare. 20Tagliò l'animale a pezzi e li bruciò insieme con la testa e le parti grasse. 21Lavò le viscere e le zampe con acqua e le bruciò sull'altare con il resto del montone, come sacrificio completo; il Signore accettò volentieri questo sacrificio consumato dal fuoco in suo onore.
22Poi fece portare il secondo montone: quello da offrire in sacrificio per l'investitura dei sacerdoti; Aronne e i suoi figli posero le mani sulla sua testa. 23Mosè sgozzò il montone, prese un po' del suo sangue e Io depose sul lobo dell'orecchio destro di Aronne, sul pollice della mano destra e sull'alluce del piede destro. 24Mosè fece quindi avvicinare i figli di Aronne e depose del sangue sul lobo del loro orecchio destro, sul pollice della mano destra e sull'alluce del piede destro; sparse il resto del sangue intorno all'altare. 25Prese il grasso, la coda, tutto il grasso aderente alle viscere, il lobo del fegato, i reni con il loro grasso e la coscia destra. 26Dal cesto dei pani senza lievito, che era davanti al Signore, prese una focaccia senza lievito, una focaccia di pasta mescolata con olio e una schiacciata, e le pose sulle parti grasse e sulla coscia destra. 27Mise tutte queste cose sulle mani di Aronne e dei suoi figli, e disse loro di offrirle al Signore con il gesto rituale di presentazione. 28Mosè quindi le prese dalle loro mani e le bruciò sull'altare, sopra il sacrificio completo. Così avvenne il sacrificio che segnava l'entrata in servizio dei sacerdoti; il Signore accettò volentieri questo sacrificio consumato dal fuoco in suo onore. 29Mosè prese il petto del montone e lo presentò davanti al Signore con il gesto rituale. Questa parte del montone toccava a lui, come aveva ordinato il Signore.
30Mosè prese un po' d'olio dell'unzione e del sangue che era sull'altare e ne asperse Aronne e le sue vesti, i suoi figli e le loro vesti. Così consacrò Aronne e i suoi figli e tutte le loro vesti.
31Mosè disse ad Aronne e ai suoi figli: 'Fate cuocere la carne del secondo montone all'ingresso della tenda dell'incontro. In quel luogo la mangerete, con i pani preparati per la cerimonia, secondo gli ordini che io vi ho trasmessi. 32Quel che avanza della carne e del pane gettatelo nel fuoco. 33Per sette giorni non uscirete dall'ingresso della tenda dell'incontro, finché non siano passati i giorni della cerimonia dell'investitura, che durerà una settimana. 34Il Signore stesso ha ordinato di fare come si è fatto oggi, perché otteniate il perdono dei vostri peccati. 35Rimarrete, per sette giorni, all'ingresso della tenda dell'incontro giorno e notte, per compiere il servizio prescritto dal Signore, altrimenti morirete. Questi sono gli ordini che io ho ricevuto da Dio'.
36Aronne e i suoi figli eseguirono tutti gli ordini che il Signore aveva loro comunicato per mezzo di Mosè.
▲ I primi sacrifici offerti da Aronne e dai suoi figli
1L'ottavo giorno, Mosè convocò Aronne, i suoi figli e gli anziani d'Israele.2Egli disse ad Aronne: 'Prendi un vitello destinato ad un sacrificio per il perdono dei peccati e un montone destinato a un sacrificio completo, tutti e due senza difetti. Li presenterai davanti al Signore. 3Agli Israeleiti dirai di prendere un capro da offrire in sacrificio per il perdono dei peccati, un vitello e un agnello di un anno e senza difetti, destinati a sacrifici completi, 4un toro e un montone, che saranno offerti al Signore in sacrificio per il banchetto sacro, accompagnati da un'offerta di farina mescolata con olio. Oggi stesso infatti il Signore si manifesterà a voi'.
5Essi dunque portarono davanti alla tenda dell'incontro quel che Mosè aveva ordinato: tutta la comunità si avvicinò e stette davanti al Signore.
6Mosè disse: 'Ecco quel che il Signore vi ha ordinato di fare, perché la sua gloriosa presenza si manifesti a voi'.
7Egli disse poi ad Aronne: 'Avvicinati all'altare, offri il sacrificio per il perdono e il sacrificio completo per te, perché sia tolta la tua colpa. Inoltre offri i sacrifici per le colpe del popolo. Compi tutto questo come il Signore ha ordinato'.
8Aronne si avvicinò all'altare e sgozzò il vitello che voleva offrire per il perdono dei propri peccati. 9l suoi figli gli presentarono il sangue dell'animale; egli vi intinse il dito, e ne spalmò gli angoli sporgenti dell'altare, poi versò il resto del sangue alla base dell'altare. 10Bruciò sull'altare le parti grasse, i reni e il lobo del fegato dell'animale, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 11Gettò la carne e la pelle nel fuoco fuori dell'accampamento.
12Aronne sgozzò il montone del sacrificio completo. I suoi figli gli porsero il sangue dell'animale, ed egli asperse con esso i lati dell'altare. 13Gli porsero anche la testa e il corpo fatto a pezzi, ed egli li bruciò sull'altare; 14lavò le interiora e le gambe e le bruciò sull'altare sopra gli altri pezzi.
15Poi Aronne presentò al Signore i sacrifici del popolo. Prese il capro che il popolo aveva portato per il sacrificio del perdono dei peccati, lo sgozzò e l'offrì in sacrificio, come aveva fatto per il vitello. 16Presentò i due animali per il sacrificio completo e li offrì secondo le regole. 17Presentò l'offerta di vegetali, ne prese una manciata e la bruciò sull'altare, oltre al sacrificio completo di ogni mattina. 18Sgozzò il toro e il montone che il popolo aveva presentato come sacrificio per il banchetto sacro. I suoi figli gli porsero il sangue di questi animali ed egli ne asperse i lati dell'altare. 19Gli porsero anche le parti grasse del toro, così pure la coda, il grasso aderente alle viscere, i reni e il lobo del fegato prelevati al montone. 20Essi mettevano queste parti grasse sui petti, ed Aronne le bruciava sull'altare. 21Poi, come Dio aveva ordinato a Mosè, egli offrì al Signore i petti e la coscia destra con il gesto rituale di presentazione.
22Quando Aronne ebbe finito di offrire i sacrifici per il perdono, i sacrifici completi e i sacrifici per il banchetto sacro, alzò le mani e benedisse il popolo, poi lasciò l'altare.
23Mosè ed Aronne entrarono nella tenda dell'incontro. Quando uscirono, benedissero il popolo. Allora la gloriosa presenza del Signore si manifestò agli Israeliti; 24si sprigionò una fiamma che consumò sull'altare i sacrifici completi e le parti grasse degli altri sacrifici. Tutti gli Israeleiti videro e gridarono di gioia, poi si gettarono con la faccia a terra.
▲ Morte di Nadab e di Abiu
1Nadab e Abiu, figli di Aronne, presero ciascuno un braciere e vi misero braci, sulle quali sparsero del profumo. Così presentarono davanti al Signore un'offerta di profumo, che il Signore non aveva loro ordinato. 2Una fiamma uscì allora, davanti al Signore, e li bruciò vivi sul posto. 3Mosè disse ad Aronne: 'Il Signore vi aveva avvertito di questo, quando disse: Io voglio che quelli che si avvicinano a me rispettino la mia santità e mi rendano gloria alla presenza di tutto il popolo'. Aronne restò in silenzio. 4Mosè chiamò Misael e Alsafan, figli di Uziel, zio di Aronne, e ordinò loro di andare a prendere i cadaveri dei loro cugini, che giacevano davanti al santuario, per portarli fuori dell'accampamento. 5Essi eseguirono l'ordine di Mosè e trasportarono i corpi, con le loro tuniche, fuori dell'accampamento. 6Mosè disse ad Aronne e agli altri suoi due figli, Eleazaro e Itamar: 'Non lasciate i vostri capelli in disordine e non vi stracciate le vesti in segno di lutto, attirereste su di voi la morte, e su tutta la comunità d'Israele la collera del Signore. I vostri fratelli Israeleiti facciano pure lutto a causa della morte che il Signore ha mandato mediante il fuoco su quegli uomini. 7Ma voi non vi allontanate dall'ingresso della tenda dell'incontro, se non volete morire; perché siete stati consacrati al Signore con l'olio sacro'.Essi fecero come Mosè aveva detto.
Regole per i sacerdoti sulle bevande alcooliche
8Il Signore disse ad Aronne: 9'Quando dovete entrare nella tenda dell'incontro, tu e i tuoi figli non bevete vino o bevande alcooliche se non volete morire. Questa è una prescrizione che voi e i vostri discendenti osserverete in ogni tempo. 10Non bevete bevande alcooliche, nemmeno quando dovete decidere se una cosa è santa o profana, pura o impura, 11o quando dovete insegnare agli Israeleiti le leggi che io vi ho trasmesse per mezzo di Mosè'.
Regole sui cibi dei sacrifici
12Mosè disse ad Aronne e ai suoi due figli sopravvissuti, Eleazaro e Itamar: 'Prendete quel che resta dell'offerta di farina, dopo aver prelevato quel che è riservato al Signore, fatene dei pani senza lievito e mangiatene presso I'altare. Poiché si tratta di alimenti santissimi, 13voi potete mangiarli solo in luogo santo. Questa parte delle offerte presentate al Signore spetta a voi, a te Aronne, e ai tuoi figli, come mi è stato ordinato da Dio. 14Il petto e la coscia degli animali offerti in sacrificio per il banchetto sacro dagli Israeliti, e che sono stati presentati al Signore con il gesto prescritto, devono essere consumati in un luogo puro; queste parti spettano a voi, a te e ai tuoi figli, ma le tue figlie possono mangiarne insieme con voi. 15Gli Israeleiti devono portare la coscia e il petto, oltre le parti grasse che saranno bruciate sull'altare. Dopo il gesto rituale di presentazione davanti al Signore, queste parti appartengono a voi perché, secondo gli ordini del Signore, è ciò che vi spetta di diritto per sempre'.
16Mosè si informò accuratamente circa il capro offerto in sacrificio per il perdono dei peccati del popolo, e seppe che era stato bruciato. Allora si adirò contro Eleazaro e Itamar, i due figli di Aronne, e domandò loro:
17 - Perché non avete mangiato la carne di questo sacrificio in un luogo santo, dato che si trattava di un alimento santissimo? Il Signore vi aveva dato questo animale perché voi poteste liberare la comunità d'Israele dalle sue colpe e compiere per essa il sacrificio per il perdono dei peccati. 18Il sangue dell'animale non era stato portato all'interno del santuario; voi avreste dovuto mangiarne la carne in un luogo santo, come io avevo ordinato.
19Aronne rispose a Mosè:
- Ascolta, nel giorno in cui gli Israeleiti hanno presentato al Signore il loro sacrificio per ricevere il perdono e il sacrificio completo, tu sai bene quel che mi è capitato. Avrei potuto, in un tal giorno, mangiare la carne del capro offerto per il perdono? Questo non sarebbe certamente piaciuto al Signore!
20Mosè ritenne questa risposta soddisfacente.
▲ Animali puri e animali impuri
(vedi Deuteronomio 14, 3-20)1 Istruzioni su quel che è puro
e su quel che è impuro
Il Signore disse a Mosè e ad Aronne 2di comunicare agli Israeleiti queste istruzioni:
'Tra gli animali terrestri, voi potete mangiare 3quelli che hanno l'unghia divisa da una fessura e che ruminano. 4Ma non mangerete quelli che hanno soltanto unghie divise o che soltanto ruminano. Perciò considererete animali impuri:
- il cammello, perché rumina ma non ha l'unghia divisa;
- 5l'iràce, perché rumina ma non ha l'unghia divisa;
- 6la lepre, perché rumina ma non ha l'unghia divisa;
- 7il maiale, perché ha l'unghia divisa, ma non rumina.
8'Non mangiate la carne di questi animali e non toccate i loro cadaveri. Dovrete considerarli impuri.
9'Tra gli animali che vivono nell'acqua, nei laghi, nei mari o nei fiumi, potete mangiare quelli che hanno pinne e squame. 10Ma vi asterrete dal mangiare quelli che non hanno pinne e squame, siano essi bestiole acquatiche o altri animali acquatici; 11dovete aver orrore di essi: non mangiatene la carne ed evitate ogni contatto con i loro cadaveri. 12Guardatevi dunque dal mangiare qualsiasi animale acquatico che non ha né pinne né squame.
13'Tra gli uccelli, ecco quelli che dovete avere in orrore e che non dovete mangiare: l'aquila, l'ossifraga e l'aquila di mare, 14il nibbio e ogni specie di falco, 15ogni specie di corvo, 16lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di sparvieri, 17il gufo, l'alcione, l'ibis, 18il cigno, il pellicano, la folaga, 19la cicogna, ogni specie di airone, l'upupa e il pipistrello.
20'Dovete aver orrore anche di mangiare qualsiasi tipo di insetti alati e che camminano su quattro piedi. 21Tuttavia, tra tutti gli insetti alati che camminano su quattro piedi, potrete mangiare quelli che hanno due zampe, sopra i piedi, per saltare sulla terra, 22cioè ogni specie di cavallette e di locuste, ogni specie di acridi e ogni specie di grillo. 23Ogni altro insetto alato che ha quattro piedi lo avrete in orrore.
Contatti con animali che rendono impuri
24'l contatti con certe bestie rendono l'uomo impuro: chiunque tocca il loro cadavere è impuro fino a sera; 25chiunque trasporta il loro cadavere deve lavarsi i vestiti, ma resta egualmente impuro fino a sera. 26-28Ecco l'elenco degli animali che dovete considerare impuri: - quelli che hanno l'unghia non divisa e quelli che non ruminano: chiunque li tocca diventa impuro;
- tutti i quadrupedi che camminano sulla pianta dei piedi: chiunque tocca i loro cadaveri è impuro fino a sera; chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà impuro fino a sera.
29'Fra gli animali che strisciano per terra, ecco quelli che dovete considerare come impuri: la talpa, il topo e ogni specie di sauri, 30il toporagno, la lucertola, il geco, il ramarro, il camaleonte. 31Considerate queste bestie come impure: chiunque le tocca quando sono morte, è impuro fino a sera. 32Se una di esse muore e cade su un oggetto qualsiasi, utensile di legno, vestito, pelle o sacco, questo oggetto deve essere lavato, qualunque uso se ne faccia. È considerato impuro fino a sera: poi sarà puro. 33Se una di queste bestie cade in un recipiente di terra, quel che esso contiene diventa impuro e il recipiente dev'essere fatto a pezzi. 34Se da quel vaso si versa dell'acqua su un cibo che è permesso mangiare, questo cibo diventa impuro; se si tratta di un liquido che normalmente si può bere, diventa anch'esso impuro, qualunque sia il recipiente in cui si trova. 35Ogni oggetto sul quale cadrà qualche parte del loro cadavere, sarà impuro; se si tratta di un fornello, sarà fatto a pezzi: li dovete considerare impuri. 36Ma una fonte o una cisterna, cioè una raccolta d'acqua, sarà pura; tuttavia, se un cadavere cade in una fonte o in una cisterna, l'acqua resterà pura, ma chi toglierà quel cadavere, sarà impuro. 37Se qualcosa di quel cadavere cade su qualche seme che dev'essere seminato, il seme resta puro; 38ma se è stata versata acqua sul seme per cuocerlo, e vi cade sopra qualche cosa di quel cadavere, lo considererai impuro.
39'Se muore una bestia che è permesso mangiare, chiunque tocca il suo cadavere è impuro fino a sera; 40chi mangia di questa carne, deve lavare i suoi vestiti, ma resta impuro fino a sera; chi trasporta il cadavere della bestia, deve lavare i suoi vestiti, ma resta impuro fino a sera.
41'Dovete evitare in modo assoluto di mangiare le bestiole che strisciano sulla terra.
42Non dovete assolutamente mangiare né quelle che strisciano né quelle che camminano su quattro o più piedi. 43Non mettetevi in condizioni di contaminarvi, per aver toccato queste bestiole; non lasciatevi contaminare da esse, perché diventereste impuri. 44Io sono il Signore, il vostro Dio: comportatevi come persone sante, perché Io sono santo. Non contaminatevi con qualcuno di questi animali che strisciano per terra. 45Sono Io, il Signore, che vi ho fatti uscire dall'Egitto, per essere il vostro Dio. Siate santi perché io sono santo'.
46Queste sono le istruzioni riguardanti gli animali, gli uccelli, le bestie che vivono nell'acqua e le bestiole che strisciano per terra. 47Queste regole permettono di distinguere gli animali puri da quelli impuri, quelli che si possono mangiare da quelli che non si possono mangiare.
▲ Purificazione della donna dopo il parto
1Il Signore ordinò a Mosè 2di comunicare agli Israeleiti queste istruzioni:'Se una donna dà alla luce un maschio, sarà impura per sette giorni; come quando ha le mestruazioni. 3L'ottavo giorno il bambino sarà circonciso. 4Poi dovranno passare ancora trentatré giorni, prima che la madre sia purificata dal sangue perduto durante il parto; essa non deve toccare nessuna cosa santa, né recarsi al santuario, finché questo periodo di purificazione non sarà terminato.
5'Se una donna dà alla luce una femmina, è impura come se avesse le mestruazioni, per due settimane; poi dovranno passare altri sessantasei giorni, prima che sia purificata dal sangue perduto durante il parto.
6'Quando il periodo di purificazione sarà terminato, dopo la nascita di un figlio o di una figlia, la donna si recherà dal sacerdote, all'ingresso della tenda dell'incontro. Gli porterà un agnello di un anno destinato al sacrificio completo, un piccione o una tortora da offrire in sacrificio per il perdono. 7Il sacerdote, allora, presenterà questo sacrificio al Signore: così compirà per la donna il sacrificio di purificazione. Ed essa sarà purificata dopo il parto'.
Queste sono le istruzioni riguardo alle donne che partoriscono un figlio o una figlia.
8'Se una donna non ha mezzi per procurarsi un agnello, può portare due tortore o due piccioni; uno dei volatili è offerto in sacrificio completo e l'altro in sacrificio per il perdono. Dopo che il sacerdote ha offerto per la donna il sacrificio di purificazione, essa è purificata'.
▲ Malattie della pelle che rendono impuri
1Il Signore disse a Mosè e ad Aronne:2'Quando uno ha sulla pelle del corpo un gonfiore o una pustola o una macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sia condotto dal sacerdote Aronne o da uno dei suoi discendenti. 3Il sacerdote esaminerà la parte malata: se i peli della pelle sono diventati bianchi e nella pelle si forma una cavità, si tratta di un caso di lebbra. Il sacerdote allora, dopo averlo esaminato, dichiarerà quell'uomo impuro. 4Ma se la macchia sulla pelle del corpo è bianca e non appare una cavità e non ci sono peli bianchi, il sacerdote isolerà il malato per una settimana. 5Il settimo giorno lo esaminerà di nuovo: se vede che la piaga non è cambiata e non si è allargata sulla pelle, isolerà il malato per un'altra settimana. 6Il settimo giorno lo esaminerà di nuovo: se la piaga non è più bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell'uomo puro: si tratta di una semplice pustola. Quel tale si laverà le vesti e sarà puro. 7Ma se la pustola si allarga, dopo che il sacerdote l'ha esaminato e l'ha dichiarato puro, questi deve ritornare dal sacerdote. 8Il sacerdote lo esaminerà di nuovo: se costata che la pustola si è estesa sulla pelle, dichiara l'uomo impuro: si tratta di una forma di lebbra.
9'Quando uno è colpito da una forma di lebbra, sarà condotto dal sacerdote. 10Il sacerdote lo esaminerà: se c'è un gonfiore bianco sulla pelle, con peli bianchi, e si vede la carne viva, 11si tratta di un caso di lebbra cronica. Il sacerdote dichiarerà quell'uomo impuro. È inutile tenerlo isolato, perché è certamente lebbroso. 12Ma se il sacerdote si accorge che la lebbra si propaga sulla pelle in modo da coprire di piaghe tutto il corpo del malato, dalla testa ai piedi, 13farà un esame approfondito. Se costata che le piaghe coprono tutto il suo corpo dichiara che questo male non rende impuro; l'uomo è puro perché tutto il corpo è diventato bianco. 14Ma quando si vede la carne viva, quel malato diventa impuro: 15il sacerdote esaminerà la parte in cui si vede la carne viva, e dichiarerà l'uomo impuro. La carne viva è impura: quando si vede, si tratta di lebbra. 16Ma se la parte, dove la carne viva è visibile ridiventa bianca, l'uomo ritornerà dal sacerdote. 17Costui lo esaminerà di nuovo, e se vede che la piaga è effettivamente ridiventata bianca, dichiara che essa non rende più impuro quindi che l'uomo è puro.
18'Quando un uomo ha avuto un foruncolo da cui è guarito, 19se poi al posto del foruncolo appare un gonfiore bianco o una macchia bianco-rossastra, si recherà dal sacerdote. 20Questi esaminerà la parte malata: se una cavità si forma sulla pelle e se i peli diventano bianchi, il sacerdote dichiara l'uomo impuro; si tratta di una forma di lebbra che si sviluppa sulla cicatrice del foruncolo. 21Ma se, esaminandola, il sacerdote non trova peli bianchi, se la cicatrice non forma una cavità sulla pelle e si è ridotta, isolerà il malato per una settimana. 22Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro: si tratta di una forma di lebbra. 23Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto, senza allargarsi, si tratta di una cicatrice del foruncolo, e il sacerdote dichiarerà l'uomo puro.
24'Quando uno ha sulla pelle del corpo una scottatura prodotta dal fuoco, e su questa appare una macchia lucida, bianco-rossastra o soltanto bianca, 25il sacerdote l'esaminerà; se vedrà che i peli della macchia sono diventati bianchi e la macchia presenta una cavità sulla pelle, si tratta di una forma di lebbra che si sviluppa al posto della scottatura, e perciò il sacerdote dichiarerà l'uomo impuro. 26Ma se, esaminandola, il sacerdote non trova peli bianchi, se la macchia non forma una cavità nella pelle e si è ridotta, isolerà il malato per una settimana. 27Se, al settimo giorno, il sacerdote costata che il male si è esteso sulla pelle, dichiara l'uomo impuro: si tratta di una forma di lebbra. 28Ma se la macchia rimasta non si è allargata e non si è diffusa sulla pelle, anzi si è ridotta, in tal caso si tratta di un gonfiore dovuto a semplice scottatura; il sacerdote dichiarerà quel tale puro, perché si tratta soltanto della cicatrice della scottatura.
29'Quando un uomo o una donna sono colpiti da una malattia della pelle sul capo o sul mento, 30il sacerdote esamina la parte malata: se appare una cavità sulla pelle e vi sono peli giallicci e sottili, il sacerdote dichiara quella persona impura, poiché si tratta di tigna, che è una forma di lebbra del capo o del mento. 31Ma se, esaminando la piaga, il sacerdote vede che non c'è cavità nella pelle e che non vi sono peli scuri, farà isolare il malato per una settimana. 32Se, il settimo giorno, il sacerdote costata, dopo un nuovo esame, che il male non si è esteso, che non ci sono peli giallicci né cavità nella pelle, 33il malato deve radersi il capo, salvo la parte colpita, poi il sacerdote lo farà isolare per un'altra settimana. 34Alla fine della settimana, il sacerdote esamina la parte malata: se il male non si è esteso sulla pelle e non forma cavità, il sacerdote dichiara la persona pura. Essa deve soltanto lavare i suoi vestiti e sarà pura. 35Ma se la tigna si estende sul corpo, dopo che il sacerdote aveva dichiarato pura questa persona, 36il sacerdote rifà un esame: se la tigna si è effettivamente estesa sulla pelle, il sacerdote non ha bisogno di vedere se ci sono peli giallicci, perché quell'uomo è evidentemente impuro. 37Se invece la parte colpita non ha visibilmente cambiato aspetto e se ci sono peli scuri, significa che il male è guarito e che la persona è pura. Allora il sacerdote la dichiara pura.
38'Quando un uomo o una donna vede comparire sulla pelle macchie bianche, 39il sacerdote le esamina: se le macchie sono di un bianco pallido, la malattia che si è sviluppata non è grave e la persona resta pura.
40'Quando un uomo perde i capelli e diventa calvo, resta puro. 41Se perde i capelli sul davanti e ha la fronte calva, resta ugualmente puro. 42Ma se nella parte calva del capo o sulla fronte compaiono macchie di un bianco rossastro, si tratta di una forma di lebbra che si sviluppa. 43Il sacerdote la esamina: se trova nella parte calva dei gonfiori di un bianco rossastro, somiglianti alla lebbra, 44l'uomo è colpito da una forma di lebbra ed è impuro; il sacerdote lo dichiara impuro, a causa del male dal quale è stato colpito alla testa.
45'L'uomo colpito da lebbra deve portare vestiti strappati, stare a capo scoperto e coprirsi la parte bassa del viso; egli deve gridare: 'Impuro! Impuro!'. 46Egli è impuro per tutto il tempo durante il quale è colpito dal suo male; per questo dovrà abitare da solo, fuori dell'accampamento.
Muffa che rende impuri i vestiti
47'Quando macchie di muffa compaiono su vestiti di lana o di lino, 48su stoffe o su manufatti di lana o di lino, su pellami od oggetti di cuoio, 49se queste macchie sono verdastre o rossastre, si tratta di muffa che si deve far esaminare al sacerdote. 50Il sacerdote, dopo averla esaminata, conserva per una settimana sotto chiave l'oggetto colpito. 51Il settimo giorno rifà l'esame: se la macchia si è estesa sull'oggetto, si tratta di una muffa che non si può eliminare: l'oggetto è impuro. 52Il sacerdote brucia allora il vestito, la stoffa, il manufatto in lana o in lino, o l'oggetto in cuoio. Poiché non si può eliminare la muffa, l'oggetto dev'essere distrutto con il fuoco. 53Ma se, esaminandolo, il sacerdote costata che la macchia non si è estesa sull'oggetto, 54ordina che quest'oggetto si lavi e sia rimesso sotto chiave per un'altra settimana. 55Quando farà un altro esame, dopo questo lavaggio, se vede che la macchia non ha cambiato aspetto, anche se non si è estesa, l'oggetto è dichiarato impuro. Allora, si deve bruciarlo, sia che la parte corrosa si trovi sul diritto o sul rovescio dell'oggetto. 56Ma se, esaminandolo, il sacerdote costata che la macchia è diventata pallida dopo il lavaggio, si limiterà a tagliare la parte colpita del vestito, della pelle, della stoffa o del manufatto. 57Se, in seguito, la macchia ricompare sul vestito, sulla stoffa, sul manufatto o sull'oggetto di cuoio, si tratta di una muffa che si sviluppa di nuovo. Allora l'oggetto colpito viene bruciato.
58'Quando si è lavato un oggetto colpito da muffa, vestito o stoffa o manufatto od oggetto di cuoio, e la macchia è scomparsa, bisogna lavarlo una seconda volta perché sia puro'.
59Queste sono le prescrizioni riguardanti le macchie di muffa che compaiono su vestiti di lana o di lino, su stoffe, su manufatti, su oggetti di cuoio; queste istruzioni permettono di dichiarare puro o impuro l'oggetto colpito.
▲ Purificazione del lebbroso
1Il Signore disse a Mosè: 2'Ecco come deve svolgersi la cerimonia di purificazione di un lebbroso. Egli è condotto presso il sacerdote, 3il quale esce dall'accampamento per esaminano. Se l'uomo è guarito dalla sua lebbra, 4il sacerdote ordina di portare due uccelli vivi e puri, del legno di cedro, panno scarlatto e issopo. 5Il sacerdote fa sgozzare uno degli uccelli al di sopra di un vaso di terracotta contenente acqua di sorgente. 6Prende l'uccello vivo, il legno di cedro, il panno scarlatto e l'issopo, e li immerge, con l'uccello vivo, nel sangue dell'uccello sgozzato sopra l'acqua. 7Poi fa sette aspersioni sull'uomo che dev'essere purificato dalla lebbra. Dichiara l'uomo puro e lascia andare libero per i campi l'uccello vivo. 8L'uomo che è stato purificato si lava le vesti, si rade tutti i peli, si lava nell'acqua che lo purifica. Dopo questo potrà entrare nell'accampamento, ma resterà per sette giorni fuori della sua tenda. 9Il settimo giorno si raderà il capo, la barba, le ciglia e tutti gli altri peli, poi si laverà le vesti e farà un bagno. Allora è purificato.10'L'ottavo giorno, prende due agnelli senza difetti, un'agnella di un anno senza difetti, un offerta di sei chili di farina mescolata con olio e mezzo litro d'olio; 11il sacerdote che presiede la cerimonia pone l'uomo, con le sue offerte, davanti al Signore all'entrata della tenda dell'incontro. 12Prende l'agnello che è stato destinato al sacrificio di riparazione, e anche il mezzo litro d'olio, e li presenta davanti al Signore con il gesto prescritto. 13Sgozza l'agnello nel luogo in cui si sgozza un animale offerto in sacrificio per il perdono o in sacrificio completo, cioè nel luogo santo: infatti il sacrificio di riparazione, come il sacrificio per il perdono, è un'offerta santissima che spetta al sacerdote. 14Il sacerdote prende del sangue dell'animale e ne mette sul lobo dell'orecchio destro dell'uomo, sul pollice della mano destra e sull'alluce del piede destro. 'Poi prende dell'olio e ne versa nella sua mano sinistra: 16intinge l'indice della mano destra e fa sette aspersioni davanti al Signore; 17poi ne mette un po' sul lobo dell'orecchio destro dell'uomo, sul pollice della mano destra e sull'alluce del piede destro, dove ha già messo del sangue dell'agnello. 18Egli versa l'olio che resta nella sua mano sulla testa dell'uomo. Così compie per lui un sacrificio di purificazione davanti al Signore. 19Il sacerdote offre il sacrificio per invocare il perdono di Dio e così compie per quell'uomo il sacrificio di purificazione. Dopo questo, egli sgozza l'animale destinato al sacrificio completo, 20e lo brucia tutt'intero sull'altare, con l'offerta di farina. Poi, per l'ultima volta, compie per quell'uomo il sacrificio di purificazione, e quella persona sarà pura.
Purificazione d'un lebbroso povero
21'Se uno è povero e non ha i mezzi per procurarsi le offerte necessarie, porta soltanto un agnello, destinato al sacrificio di riparazione, che sarà presentato al Signore per compiere il sacrificio di purificazione, un'offerta di due chili di farina mescolata con olio e mezzo litro d'olio. 22Prende inoltre due tortore o due piccioni, secondo quel che possiede, uno destinato a un sacrificio per il perdono e l'altro a un sacrificio completo. 23L'ottavo giorno porta questi doni al sacerdote, all'entrata della tenda dell'incontro, davanti al Signore, per la cerimonia di purificazione. 24Il sacerdote prende l'agnello e l'olio e li presenta al Signore con il gesto prescritto. 25Sgozza l'agnello, prende del sangue e lo mette sul lobo dell'orecchio destro dell'uomo, sul pollice della mano destra e sull'alluce del piede destro. 26Versa l'olio nella sua mano sinistra e, 27con l'indice della mano destra, fa sette aspersioni davanti al Signore. 28Poi mette un po' d'olio sul lobo dell'orecchio destro dell'uomo, sul pollice della mano destra e sull'alluce del piede destro, nel posto dove aveva già messo del sangue dell'agnello. 29Versa l'olio che resta nella sua mano sulla testa dell'uomo e compie per lui il sacrificio di purificazione davanti al Signore. 30Il sacerdote prende una delle tortore o uno dei piccioni, - secondo quel che l'uomo gli ha portato, - 31e l'offre in sacrificio per il perdono. Offre l'altro uccello in sacrificio completo, accompagnandolo con l'offerta della farina. Così compie per quell'uomo il sacrificio di purificazione davanti al Signore'.
32Queste sono le istruzioni riguardanti un lebbroso che non ha i mezzi per offrire quel che normalmente è necessario per la cerimonia della purificazione.
Muffa sui muri di una casa
33Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: 34'Quando sarete entrati nella terra di Canaan, che io sto per darvi in proprietà, se farò comparire una macchia di muffa in una casa della vostra nuova terra, 35il proprietario della casa andrà dal sacerdote e gli dirà: 'Ho notato una specie di macchia sui muri della mia casa'. 36Il sacerdote ordinerà di sgomberare la casa prima di andarci lui stesso a esaminare la macchia; in questo modo, niente di quel che si trova nella casa sarà considerato impuro. Poi il sacerdote entrerà nella casa 37per un esame della macchia: se la macchia presenta delle cavità verdastre o rossastre, se forma una specie di cavità nel muro della casa, 38il sacerdote uscirà sulla porta della casa e la farà chiudere per una settimana. 39Il settimo giorno, il sacerdote ritornerà per un nuovo esame: se la macchia si è estesa sul muro della casa, 40ordinerà di rimuovere le pietre colpite dalla muffa e di gettarle in luogo impuro, fuori della città. 41Farà raschiare tutto l'interno della casa e buttare i calcinacci raschiati fuori della città, in luogo impuro. 42Poi ordinerà di prendere altre pietre e di metterle al posto delle prime, e farà intonacare la casa con altra calce.
43'Se la macchia di muffa compare di nuovo sui muri della casa, dopo che sono state tolte le pietre, e la casa è stata raschiata e intonacata di nuovo, 44il sacerdote farà un nuovo esame della casa: se effettivamente la macchia è ricomparsa, vuol dire che la muffa non può essere eliminata dalla casa e che la casa è impura. 45Bisognerà demolire la casa, tanto le parti in pietra quanto quelle in legno, e trasportare pietre, legname e calcinacci in luogo impuro, fuori della città.
46'Chiunque vi entra durante i giorni in cui la casa deve restare chiusa, diventa impuro e rimane tale fino a sera. 47Chiunque dorme in quella casa, o vi mangia qualcosa, deve lavare i suoi vestiti.
48'Se il sacerdote, esaminando la macchia, nota che non è più riapparsa dopo che la casa è stata intonacata di nuovo, dichiarerà che la casa è pura, perché la muffa è stata eliminata.
49'Per la cerimonia di purificazione della casa, il sacerdote prenderà due uccelli, del legno di cedro, della lana scarlatta e un ramo di issopo. 50Sgozzerà uno degli uccelli al di sopra di un vaso di terracotta contenente acqua di sorgente. 51Prenderà il legno di cedro, il ramo di issopo, il panno di lana scarlatta e l'uccello vivo, li immergerà nel sangue dell'uccello sgozzato e nell'acqua, e aspergerà sette volte la casa. 52Dopo aver purificato la casa con il sangue dell'uccello, con l'acqua, con l'uccello vivo e con il legno di cedro, il ramo d'issopo e il panno scarlatto, 53lascerà andare libero l'uccello vivo, fuori città, per i campi. Così compirà per la casa il sacrificio di purificazione, ed essa sarà pura'.
54Queste sono le istruzioni riguardanti le diverse forme di lebbra, di tigna, 55-56di gonfiori, di pustole, di macchie o di muffa che appaiono sui vestiti e sulle case. 57Queste istruzioni permettono di determinare in quale caso le persone o gli oggetti sono impuri e in quale caso sono puri.
▲ Impurità sessuali dell'uomo
1Il Signore disse a Mosè e ad Aronne 2di comunicare agli Israeleiti queste istruzioni:'Quando un uomo è colpito da un'infezione agli organi genitali, la perdita di liquido è impura. 3Il liquido può uscire dagli organi od ostruirli: in tutti i casi è impuro e rende l'uomo impuro. 4Di conseguenza, ogni letto su cui quell'uomo si stenderà e ogni sedia su cui si sederà diventano impuri. 5Chi tocca quel letto deve lavarsi i vestiti, fare un bagno e resterà impuro fino a sera. 6Chi si siede sul posto dove è stato seduto l'uomo malato, deve lavarsi i vestiti e fare un bagno e resterà impuro fino a sera. 7Chi tocca l'uomo malato deve lavarsi i vestiti, fare un bagno e resterà impuro fino a sera. 8E se l'uomo malato sputa su un uomo in stato di purità, quest'ultimo deve lavarsi i vestiti, fare un bagno e resterà impuro fino a sera. 9Ogni sella sulla quale l'uomo malato ha viaggiato diventa impura. 10Chiunque tocca un oggetto che è stato posto sull'uomo malato è impuro fino a sera. Chi trasporta un simile oggetto deve lavarsi i vestiti, fare un bagno e resterà impuro fino a sera. 11Chi è toccato dall'uomo malato che non si è lavato le mani, deve lavarsi i vestiti, fare un bagno e resterà impuro fino a sera. 12Ogni recipiente di terracotta toccato dal malato deve essere infranto; ogni recipiente di legno dev'essere lavato con acqua.
13'Quando la perdita di liquido che rendeva l'uomo impuro finisce, l'uomo deve aspettare una settimana prima di essere in stato di purità; deve lavarsi i vestiti e fare un bagno nell'acqua corrente, dopo di che è purificato. 14L'ottavo giorno, prende due tortore o due piccioni e li porta al sacerdote, davanti al Signore, all'entrata della tenda dell'incontro. 15Il sacerdote offre uno dei volatili in sacrificio per il perdono dei peccati, e l'altro, in sacrificio completo. Così compie per quell'uomo il sacrificio che lo purifica dalla perdita di liquido.
16'Quando un uomo ha avuto perdite seminali, deve lavarsi interamente e resterà impuro fino a sera. 17Ogni vestito e ogni copertura di pelle macchiati dallo sperma devono essere lavati e restano impuri fino a sera.
18'Quando un uomo e una donna hanno avuto relazioni sessuali, devono lavarsi tutt'e due e restano impuri fino a sera.
Impurità sessuali della donna
19'Quando una donna ha le mestruazioni, ed esce sangue dal suo corpo, è impura per una settimana. Chi la tocca resta impuro fino a sera. 20Ogni letto in cui si corica e ogni sedia sulla quale siede, quando essa ha le mestruazioni, diventa impura. 21-22Chi tocca questo letto o questa sedia deve lavarsi i vestiti, fare un bagno e resterà impuro fino a sera. 23Se un oggetto si trova sul letto o sulla sedia in cui essa si è appoggiata, chiunque tocca quell'oggetto è impuro fino a sera. 24Se un uomo si unisce a lei durante questo periodo, l'impurità della donna si trasmette a lui; anch'egli diventa impuro per una settimana, e ogni letto sul quale si corica diventa impuro.
25'Quando una donna ha perdite di sangue per parecchi giorni al di fuori del tempo delle mestruazioni, e quando esse si prolungano al di là del tempo normale, essa è impura per tutto il tempo in cui dura il flusso, come durante le mestruazioni. 26Ogni letto sul quale si corica ed ogni sedia sulla quale siede diventano impuri, come durante le mestruazioni. 27Chi tocca questo letto o questa sedia deve lavarsi i vestiti, fare un bagno e resterà impuro fino a sera.
28'Quando il flusso è finito, la donna deve aspettare una settimana per essere di nuovo pura. 29L'ottavo giorno, essa prende due tortore o due piccioni e li porta al sacerdote, all'entrata della tenda dell'incontro. 30Il sacerdote offre uno dei volatili in sacrificio per il perdono dei peccati, e l'altro, in sacrificio completo. Così compie per la donna il sacrificio di purificazione, ed essa è purificata dal suo flusso.
31'Voi ordinerete agli Israeleiti di tenersi lontani dal santuario quando sono in stato di impurità; così non rischieranno di morire per aver resa impura la mia Abitazione in mezzo a loro'.
32Queste sono le istruzioni riguardanti l'uomo che soffre di gonorrea o ha una perdita seminale che lo rende impuro; 33la donna quando ha le mestruazioni, e l'uomo che si unisce con una donna in stato di impurità.
▲ Il grande giorno
del perdono dei peccati1Dopo la morte dei due figli di Aronne, avvenuta al momento in cui essi presentavano al Signore un'offerta di profumo da lui non prescritta, il Signore disse a Mosè: 2'Ordina a tuo fratello Aronne di non oltrepassare la tenda di separazione e di non penetrare nel luogo santissimo in cui si trovano l'arca e il suo coperchio sacro; se lo facesse rischierebbe di morire, quando mi manifesterò nella nube, al di sopra del coperchio dell'arca.
3'Aronne si recherà al santuario, prendendo con sé un toro destinato a un sacrificio per invocare il perdono di Dio, e un montone destinato a un sacrificio completo. 4Indosserà la tunica sacra di lino, si cingerà con la cintura di lino e si metterà in capo il turbante di lino. Queste sono le vesti sacre che userà, dopo essersi lavato con acqua. 5Dalla comunità degli Israeleiti riceverà due capri per un sacrificio per il perdono, e un montone destinato a un sacrificio completo.
6'Aronne offrirà un toro per i suoi peccati, così compirà il sacrificio per il perdono a favore di se stesso e della sua famiglia. 7Poi porterà i due capri davanti al Signore, all'entrata della tenda dell'incontro, 8e tirerà a sorte per sapere quale spetta al Signore e quale è destinato ad Azazel. 9Egli allora presenta al Signore quello che la sorte ha indicato e lo offre in sacrificio per il perdono dei peccati. 10Invece il capro destinato ad Azazel deve servire per la cerimonia del perdono dei peccati, e deve essere messo vivo davanti al Signore, prima di mandarlo ad Azazel, nel deserto.
11'Aronne offre dunque il toro per i suoi peccati e compie così il sacrificio per il perdono a favore di se stesso e della sua famiglia. 12Riempie un braciere con braci tolte dall'altare che è nel santuario, prende due manciate d'incenso in polvere, e porta tutto al di là della tenda di separazione. 13Là, davanti al Signore, depone l'incenso sulla brace; il fumo che si sprigiona avvolge l'arca del documento dell'alleanza con il suo coperchio sacro, e così Aronne non rischia di morire. 14Intinge un dito nel sangue del toro e fa un'aspersione sulla parte orientale del coperchio dell'arca, poi sette aspersioni davanti all'arca. 15Quindi sgozza il capro destinato al sacrificio per il perdono dei peccati del popolo, porta il sangue al di là della tenda di separazione e se ne serve come ha fatto per quello del toro, per le aspersioni sul coperchio e davanti all'arca. 16Così compie il sacrificio che purifica questo luogo santissimo dallo stato di impurità causato dalle disubbidienze e dalle colpe degli Israeliti. Poi fa la stessa cerimonia nel resto della tenda dell'incontro, perché essa è eretta in mezzo a gente impura. 17Nessuno deve trovarsi nella tenda dal momento in cui Aronne entra nel luogo santissimo per la cerimonia di purificazione fino a quando egli non è uscito. Dopo che Aronne ha compiuto il sacrificio a favore di se stesso, della sua famiglia e di tutta la comunità d'Israele, 18egli lascia la tenda e si dirige verso l'altare situato davanti ad essa, compie su questo il sacrificio di purificazione, poi prende un po' di sangue del toro e del capro e lo mette su ogni angolo sporgente dell'altare. 19Intinge un dito nel sangue e fa sette aspersioni sull'altare per purificarlo così dallo stato di impurità causato dalle colpe degli Israeleiti e ridargli il suo carattere sacro.
20'Quando Aronne ha terminato la cerimonia della purificazione del luogo santissimo, del resto della tenda dell'incontro e dell'altare, fa portare il capro ancora vivo. 21Mette le due mani sulla testa dell'animale ed enumera tutti i peccati, le disubbidienze e le colpe degli Israeleiti per scaricarli sull'animale. Poi lo lascia andare verso il deserto, sotto la guida di un uomo designato per questo compito. 22Il capro porta così tutti i peccati d'Israele in un luogo arido e deserto.
'Dopo che il capro è stato mandato nel deserto, 23Aronne ritorna alla tenda dell'incontro; là si toglie e deposita i vestiti di lino che portava per entrare nel luogo santissimo. 24Fa un bagno in un luogo santo, riveste gli altri suoi abiti e va ad offrire i due sacrifici completi, per sé e per il popolo. Così compie per il popolo il sacrificio per il perdono dei peccati. 25Infine brucia sull'altare le parti grasse degli animali offerti in sacrificio per il perdono.
26'L'uomo che ha condotto nel deserto il capro destinato ad Azazel, deve lavarsi i vestiti e fare un bagno prima di rientrare nell'accampamento. 27Il toro e il capro offerti per il perdono, e il cui sangue è stato usato nel santuario per la cerimonia di purificazione, devono essere trasportati fuori del campo, dove la loro pelle è bruciata nel fuoco, insieme con la carne e gli escrementi. 28Poi, l'uomo che li ha bruciati deve lavarsi le vesti e fare un bagno nell'acqua; dopo di che rientrerà nell'accampamento.
29'Questa sarà per voi una prescrizione che dovete osservare in ogni tempo: il dieci del settimo mese, digiunate e interrompete ogni lavoro, sia voi Israeleiti sia gli stranieri che soggiornano presso di voi. 30Infatti è il giorno in cui viene compiuto per voi il sacrificio per il perdono dei peccati e per la purificazione e nel quale voi siete così purificati da tutte le vostre colpe davanti al Signore. 31In questo giorno voi dovete fare riposo completo e digiuno. Questa prescrizione vale per sempre.
32'Più tardi, i sacrifici per il perdono e la purificazione saranno compiuti dal sacerdote, che sarà stato consacrato con l'unzione e incaricato di succedere a suo padre come sommo sacerdote. Egli rivestirà gli abiti sacri di lino, 33per presiedere la cerimonia di purificazione del luogo santissimo, del resto della tenda dell'incontro, dell'altare e la cerimonia del perdono in favore dei sacerdoti e di tutta la comunità d'Israele.
34'È una prescrizione valida in ogni tempo; voi dovete osservarla per ricevere, una volta all'anno, il perdono di tutti i peccati degli Israeliti'.
Aronne eseguì tutti gli ordini che il Signore aveva dato a Mosè.
▲ 1Il Signore disse a Mosè 2di comunicare questi ordini ad Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti:
3'Quando un Israelita vuoi uccidere un toro, un montone o una capra, nell'accampamento o fuori dell'accampamento, 4deve anzitutto portare questa bestia all'entrata della tenda dell'incontro per presentarla come offerta al Signore, davanti alla sua Abitazione. Se non farà così, sarà considerato colpevole di aver sparso illegalmente il sangue di un essere vivente, e sarà escluso dal popolo d'Israele. 5Questa regola obbliga gli Israeleiti a non uccidere gli animali in piena campagna, ma a portarli al sacerdote, all'ingresso della tenda, e ad offrirli al Signore, in sacrificio per il banchetto sacro. 6Il sacerdote asperge allora con il sangue dell'animale l'altare situato davanti alla tenda, poi brucia sopra questo altare le parti grasse; e il Signore accetterà volentieri quel sacrificio consumato dal fuoco in suo onore. 7Così gli Israeleiti cesseranno di offrire sacrifici ai falsi dèi rappresentati sotto forma di capri, ai quali rendono un culto osceno. Questa prescrizione dovrà essere osservata in ogni tempo per tutte le generazioni degli .8'Quando un israelita o uno straniero, che vive tra gli Israeliti, vuole offrire un sacrificio completo o un altro sacrificio, 9deve portare l'animale all'ingresso della tenda dell'incontro per offrirlo al Signore; se non farà così, sarà escluso dal popolo d'Israele.
10'Se un Israelita o uno straniero, che vive tra gli Israeliti, mangia la carne con il sangue, il Signore non lo guarderà con benevolenza, anzi lo escluderà dal suo popolo. 11La vita di una creatura risiede nel sangue. Il Signore vi concede di versare il sangue sull'altare come sacrificio per il perdono dei peccati, a vostro favore: il sangue infatti permette di ricevere il perdono perché è portatore di vita. 12Ecco perché il Signore ha dichiarato agli : Nessuno di voi e nessuno straniero che abita in Israele ha il diritto di mangiare del sangue.
13'Se un Israelita o uno straniero, che vive tra gli , va a caccia e prende un animale o un uccello che si può mangiare, ne deve spargere il sangue e coprirlo con la terra. 14Infatti, poiché è una creatura viva, la sua vita è nel suo sangue; per questo il Signore ha dichiarato agli : Voi non mangerete il sangue di nessuna creatura, perché la vita di ogni creatura risiede nel suo sangue. Se qualcuno ne mangia, sarà escluso dal popolo d'Israele.
15'Se un israelita o uno straniero mangia della carne di una bestia che è morta naturalmente o che è stata sbranata da un animale selvatico, quest'uomo deve lavare se stesso e i suoi vestiti, e resta impuro fino a sera, poi sarà di nuovo puro. 16Se non lava se stesso e i suoi vestiti, sarà colpevole di una mancanza'.
▲ Rispetto dell'unione coniugale
1Il Signore disse a Mosè 2di comunicare agli Israeleiti le seguenti prescrizioni:'Io sono il Signore vostro Dio! 3Non imitate le pratiche osservate in Egitto, dove avete abitato, né quelle della terra di Canaan, dove io vi farò entrare; non seguite le leggi di questi popoli. 4Mettete in pratica le norme che vi do e osservate le mie leggi, perché io sono il Signore vostro Dio.
5'Osservate dunque le mie leggi e le mie norme: l'uomo che le mette in pratica vivrà per mezzo di esse. Io sono il Signore.
6'Nessun israelita deve avere relazioni sessuali con una donna della sua parentela. Io sono il Signore.
7'Non dovete disonorare vostro padre, mediante relazioni con vostra madre, perché così voi disonorate anche lei, che è vostra madre.
8'Voi non dovete avere relazioni con un'altra donna di vostro padre: sarebbe questa un'offesa all'onore di vostro padre.
9'Non dovete avere relazioni con la vostra sorellastra, figlia di vostro padre o di vostra
madre, anche se essa non è stata allevata nella stessa vostra casa.
10'Non dovete avere relazioni con vostra nipote, figlia di vostro figlio o di vostra figlia; sarebbe un'offesa al vostro proprio onore.
11'Non dovete avere relazioni con la figlia di una donna di vostro padre; poiché è imparentata con vostro padre, essa è vostra sorella.
12'Non dovete avere relazioni con una sorella di vostro padre, perché essa è sua parente prossima.
13'Non dovete avere relazioni con una sorella di vostra madre, perché essa è sua parente prossima.
14'Non dovete disonorare un fratello di vostro padre, avendo relazioni con sua moglie, perché essa è vostra zia.
15'Non dovete avere relazioni con vostra nuora, moglie di vostro figlio.
16'Non dovete disonorare vostro fratello, avendo relazioni con sua moglie.
17'Non dovete avere relazioni con una donna e con sua figlia o sua nipote, figlia di suo figlio o di sua figlia, perché esse sono parenti prossimi, e questo sarebbe una pratica immorale.
18'Non dovete sposare una sorella di vostra moglie, fin tanto che essa è viva. Ciò rischierebbe di provocare delle liti.
19'Non dovete avere relazioni con una donna quando ha le mestruazioni, perché essa è impura.
20'Non dovete avere relazioni con la moglie di uno dei vostri connazionali, perché ciò vi renderebbe impuri.
21'Non dovete offrire i vostri figli in sacrificio al dio Moloc perché voi disonorereste così il mio nome: Io sono il Signore vostro Dio.
22'Non dovete avere relazioni sessuali con un uomo come si hanno con una donna: è una pratica mostruosa.
23'Non dovete avere relazioni con una bestia, perché questo vi renderebbe impuri; così nessuna donna deve accoppiarsi con un animale: è una perversione.
24'Non rendetevi impuri con qualcuna di queste pratiche. Le nazioni che io caccerò davanti a voi sono diventate impure dandosi a simili pratiche. 25La loro stessa terra ne è diventata impura, io ho dovuto punirla ed essa ha vomitato i suoi abitanti.
26'Voi dunque, Israeleiti o stranieri, che vivete tra gli Israeliti, osservate le leggi e le norme che io vi do e astenetevi da tutte queste azioni vergognose. 27Le genti che hanno abitato il territorio prima di voi hanno commesso queste azioni vergognose, e la loro terra è diventata impura. 28Non rendetela di nuovo impura, affinché essa non vi vomiti, come ha vomitato i vostri predecessori. 29Infatti tutti quelli che si danno a queste pratiche vergognose saranno esclusi dal popolo d'Israele.
30'Osservate fedelmente quel che io vi ordino; non seguite le pratiche vergognose che erano diffuse prima del vostro arrivo per non rendervi impuri praticandole. io sono il Signore vostro Dio'.
▲ Il modo di servire che piace a Dio
1Il Signore disse a Mosè 2di comunicare a tutta la comunità d'Israele le prescrizioni seguenti:'Siate santi, perché io sono santo, Io, il Signore vostro Dio!
3'Ciascuno di voi deve rispettare suo padre e sua madre, ciascuno deve osservare il riposo del sabato. io sono il Signore vostro Dio.
4'Non rivolgetevi a false divinità; non costruitevi divinità in metallo fuso. io sono il Signore vostro Dio.
5'Quando mi offrite un sacrificio per il banchetto sacro, fatelo secondo le regole, in modo da ottenere il mio favore. 6Si può mangiare la carne dell'animale nel giorno del sacrificio e il giorno dopo; ma se ne resta ancora per il giorno seguente, si deve gettarla nel fuoco. 7Se, al terzo giorno, qualcuno ne mangia, non può ottenere il mio favore, perché la carne non è più adatta a nessun uso religioso. 8Chi mangia di questa carne, profana una cosa che mi è consacrata e si rende colpevole di una mancanza; egli sarà escluso dalla comunità d'Israele.
9'Quando mieterete, non taglierete le spighe che sono ai bordi dei vostri campi e non tornerete a raccogliere le spighe rimaste sul campo. 10Non passerete neppure a raccogliere, nei vostri vigneti, i grappoli dimenticati o gli acini caduti a terra. Li lascerete per i poveri e per gli stranieri. io sono il Signore vostro Dio.
11'Non rubate, non dite menzogne e non usate inganno a danno dei vostri connazionali. 12Non giurate il falso, servendovi del mio nome. Voi disonorereste così il mio nome: Io sono il Signore vostro Dio.
13'Non opprimete nessuno e non rubate nulla; non trattenete fino all'indomani il salario dovuto a un operaio. 14Non insultate un sordo e non mettete ostacoli davanti a un cieco. Dimostrate con il vostro comportamento che mi rispettate. Io sono il Signore vostro Dio.
15'Non commettete ingiustizie nei vostri giudizi: non avvantaggiate il debole, non favorite un potente, ma rendete giustizia in modo equo verso i vostri connazionali. 16Non diffondete calunnie sulla vostra parentela. Non spargete contro il vostro prossimo accuse che Io facciano condannare a morte. Io sono il Signore.
17'Non covate odio contro un fratello, ma non esitate a rimproverano, per non caricarvi di un peccato nei suoi riguardi. 18Non vendicatevi e non conservate rancore contro i vostri connazionali. Ciascuno di voi deve amare il suo prossimo come se stesso. Io sono il Signore.
19'Osserverete anche queste leggi: non accoppiate, tra i vostri greggi, due bestie di specie diversa; non seminate nei vostri campi due sementi differenti; non portate vestiti di due
materie diverse.
20'Se un uomo ha relazioni sessuali con una serva, fidanzata ad un altro uomo, ma che non è stata né riscattata né liberata, deve pagare un'indennità. Ma i colpevoli non saranno messi a morte, perché la donna era ancora serva. 21L'uomo deve portare all'ingresso della tenda dell'incontro un montone, che mi sarà offerto in sacrificio di riparazione; 22così il sacerdote compirà per il colpevole il sacrificio per il perdono, e questi riceverà il perdono dei suoi peccati.
23'Quando sarete entrati nella terra di Canaan e vi avrete piantato ogni sorta di alberi da frutto, considererete i frutti come impuri per tre anni; e non ne mangerete. 24Tutti i frutti prodotti nel quarto anno saranno consacrati a me, nel corso di una festa di lode. 25A partire dal quinto anno, potrete mangiarne i frutti. Se agite così, i vostri raccolti continueranno ad aumentare. io sono il Signore vostro Dio.
26'Non mangiate la carne di un animale nel luogo stesso in cui l'avete sgozzato. Non praticate né la magia né la divinazione. 27Non tagliatevi in tondo i capelli ai lati del capo e non rasatevi la barba ai lati. 28Non fatevi incisioni sul corpo in segno di lutto; non fate segni di tatuaggio sulla vostra pelle. Io sono il Signore.
29'Non disonorate le vostre figlie spingendole alla prostituzione sacra, perché gli abitanti non si abbandonino a queste pratiche immorali nella vostra terra.
30Osservate il riposo del sabato, e trattate il mio santuario con rispetto. Io sono il Signore.
31'Non cercate in nessun modo di entrare in contatto con gli spiriti dei morti, perché questo vi renderebbe impuri. Io sono il Signore vostro Dio.
32'Alzatevi con rispetto davanti a un vecchio. Dimostrate con il vostro comportamento che mi rispettate. io sono il Signore vostro Dio.
33'Quando uno straniero si stabilirà nella vostra terra, non opprimetelo; 34al contrario, trattandolo come se fosse uno dei vostri connazionali, dovete amarlo come voi stessi. Ricordatevi che anche voi siete stati stranieri in Egitto. Io sono il Signore vostro Dio.
35'Non commettete ingiustizia nei giudizi, a proposito di misure di lunghezza, di peso o di capacità; 36usate bilance giuste, pesi giusti e misure giuste. io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatti uscire dall'Egitto.
37'Mettete in pratica tutte le mie leggi e le mie prescrizioni. io sono il Signore'.
▲ I culti proibiti
1Il Signore disse a Mosè 2di comunicare agli Israeleiti le seguenti prescrizioni:'Se un Israelita o uno straniero, che vive in Israele, offre uno dei suoi figli in sacrificio al dio Moloc, dev'essere messo a morte. Gli abitanti della regione Io uccideranno a sassate, 3perché io stesso interverrò contro quest'uomo; Io escluderò dal popolo d'Israele, perché ha offerto uno dei suoi figli a Moloc, cosa che rende impuro il mio santuario e disonora il mio santo nome. 4Se gli abitanti della regione chiudono gli occhi davanti a tali azioni, per evitare di mettere a morte quest'uomo, 5io interverrò personalmente contro di lui e contro la sua famiglia; li escluderò dal popolo d'Israele, lui e tutti quelli che si uniscono a lui nel culto idolatrico reso a Moloc.
6'Se un uomo consulta, in un modo o nell'altro, gli spiriti dei morti, il che è una forma di idolatria, io interverrò contro di lui e Io escluderò dal popolo d'Israele.
7'Comportatevi come persone sante, perché io sono il Signore vostro Dio.
Le relazioni sessuali proibite
8'Mettete in pratica tutte le mie leggi. Io sono il Signore, che vi ha scelti perché siate un popolo santo.
9'Se un uomo maledice suo padre e sua madre, dev'essere messo a morte. Egli è il solo responsabile della sua morte, perché ha maledetto i suoi genitori.
10'Se un uomo commette adulterio con la moglie di uno dei suoi connazionali, i due colpevoli devono essere messi a morte.
11'Se un uomo si unisce con una delle mogli di suo padre, disonora suo padre: i due colpevoli devono essere messi a morte. Essi soli sono responsabili della loro morte.
12'Se un uomo si unisce con sua nuora, i due colpevoli devono essere messi a morte, perché hanno commesso un incesto. Essi soli sono responsabili della loro morte.
13'Se un uomo ha relazioni con un altro uomo, fa una cosa disgustosa e tutti e due devono essere messi a morte. Essi sono responsabili della loro morte.
14'Se un uomo prende in sposa una donna e la madre di lei, agisce in maniera immorale; l'uomo e le due donne devono essere bruciati vivi. Si eviterà così che tali pratiche si diffondano tra voi.
15'Se un uomo ha relazioni con una bestia, dev'essere messo a morte, e si ucciderà la bestia.
16'Se una donna si accoppia con un animale, si ucciderà la donna e l'animale. Essi devono essere messi a morte, e sono i soli responsabili.
17'Se un uomo prende in sposa la sua sorellastra, figlia di suo padre o di sua madre, e hanno delle relazioni sessuali, essi agiscono in maniera vergognosa e saranno castigati sotto gli occhi dei loro connazionali. L'uomo che ha avuto relazioni con la sua sorellastra, ne porterà la responsabilità.
18'Se un uomo si unisce con una donna che ha le mestruazioni, saranno tutti e due esclusi dal popolo d'Israele perché, di comune accordo, hanno scoperto la fonte del proprio sangue.
19'Non dovete avere relazioni sessuali con una sorella di vostra madre o con una sorella di vostro padre. Se un uomo si unisce con un parente prossimo, essi ne porteranno insieme la responsabilità.
20'Se un uomo si unisce con la moglie di suo zio, lo disonora. I due colpevoli porteranno la responsabilità di questo peccato e moriranno senza figli.
21'Se un uomo prende in sposa la moglie di suo fratello, agisce in maniera ripugnante. La coppia non avrà figli, poiché l'uomo ha disonorato suo fratello.
22'Mettete in pratica tutte le leggi e le norme che vi do. Allora la terra nella quale vi conduco, per farvi abitare, non vi vomiterà. 23Non osservate le pratiche delle nazioni che io sto per scacciare davanti a voi; queste nazioni hanno agito così male, che io ne ho disgusto, 24e vi ho dichiarato:
Voi possederete la loro terra; io vi do in possesso questa terra dove scorre latte e miele. Io sono il Signore vostro Dio, che vi ha separati dalle altre nazioni. 25Per questo voi dovete rispettare la distinzione tra animali puri e impuri, tra uccelli puri e impuri; non dovete rendervi impuri toccando quelli che sono impuri, animali, uccelli o bestiole che strisciano sul suolo. Io ho stabilito questa distinzione perché voi sappiate riconoscere quelli che sono impuri.
26'Siate santi, consacrati al mio servizio, perché sono santo, Io il Signore; io vi ho separati dalle altre nazioni perché voi mi apparteniate.
27'Se un uomo o una donna hanno l'abitudine di consultare per gli altri gli spiriti dei morti, devono essere messi a morte: saranno uccisi a colpi di pietra. Essi soli saranno responsabili della loro morte'.
▲ Prescrizioni riguardanti i sacerdoti
La vita privata dei sacerdoti1Il Signore disse a Mosè di comunicare ai sacerdoti, figli di Aronne, le seguenti prescrizioni:
'È proibito a un sacerdote rendersi impuro avvicinandosi al cadavere di un suo parente, 2salvo che si tratti di un parente stretto, cioè sua madre, suo padre, suo figlio, sua figlia o suo fratello. 3Nel caso di una sorella non sposata, egli può rendersi impuro; essa appartiene alla sua famiglia, perché non è entrata nella famiglia di un altro uomo. 4Tra quelli della sua parentela, il sacerdote ha una funzione di capo; non deve dunque rendersi impuro, perché sarebbe disonorato.
5'In caso di lutto, i sacerdoti non devono farsi tonsure sul capo, né radersi la barba ai lati, né farsi incisioni sul corpo. 6Essi devono consacrarsi al mio servizio ed evitare di disonorare il mio nome; sono incaricati di presentare i sacrifici riservati a me che sono il Signore loro Dio e devono, di conseguenza, restare in stato di purità.
7'Non è permesso a un sacerdote prendere in sposa una donna che si è prostituita o che è stata sedotta da un uomo, né una donna ripudiata da suo marito, perché ogni sacerdote è consacrato al mio servizio. 8Ogni Israelita deve rispettare il carattere sacro dei sacerdoti, perché essi presentano i sacrifici riservati a me, vostro Dio. Nessuno rechi offesa alla santità dei sacerdoti. Io sono santo, Io, il Signore, che ho scelto Israele perché sia un popolo santo.
9'Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, essa disonora suo padre e dev'essere bruciata viva.
10'Il sommo sacerdote è il capo dei sacerdoti. Costui è stato consacrato mediante l'olio dell'unzione, nel giorno della sua investitura, e può rivestire gli abiti sacri. Per questo non è autorizzato a sciogliersi i capelli, a strapparsi i vestiti 11o ad avvicinarsi a un morto; egli non deve rendersi impuro, nemmeno quando muore suo padre o sua madre. 12Gli è proibito di lasciare i luoghi sacri per non profanare il mio santuario. In effetti, egli è stato consacrato al mio servizio mediante l'unzione con olio santo. Io sono il Signore.
13'Il sommo sacerdote può prendere in sposa soltanto una donna ancora vergine. 14Egli non può sposare né una vedova, né una donna ripudiata, né una donna che si è disonorata prostituendosi. Dovrà scegliere per moglie una ragazza della sua parentela, 15per non introdurre una discendenza profana nella sua famiglia. Io sono il Signore che lo consacro al mio servizio'.
Casi di impedimento al sacerdozio
16Il Signore disse a Mosè 17di comunicare ad Aronne le seguenti prescrizioni:
'Nelle future generazioni, nessuno dei tuoi discendenti, colpito da un difetto fisico, sarà autorizzato ad avvicinarsi all'altare, per offrirmi un sacrificio. 18Nessun infermo è ammesso a questo servizio: né cieco, né zoppo, né un uomo sfigurato o deforme, 19né un uomo colpito da una frattura a una gamba o a un braccio, 20né un gobbo, né un nano, né chi abbia una macchia nell'occhio o la scabbia o piaghe purulente o sia difettoso nei genitali. 21Nessuno dei tuoi discendenti, colpito da un difetto fisico, deve dunque venire a offrirmi un sacrificio. A causa della sua infermità, gli sono proibiti i compiti abituali del sacerdote. 22Può mangiare di quel che mi è offerto in sacrificio, tanto gli alimenti santissimi quanto gli alimenti santi; 23ma a causa della sua infermità, non deve avvicinarsi al tendaggio del santuario, né arrivare fino all'altare. È necessario che egli non profani il mio santuario: perché Io sono il Signore, e sono io che consacro i sacerdoti al mio servizio'.
24Mosè trasmise queste prescrizioni ad Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti.
▲ La consumazione delle offerte fatte a Dio
1Il Signore disse a Mosè: 2'Presenta ad Aronne e ai suoi figli i casi in cui, per non disonorare il mio santo Nome, essi devono tenersi lontani dalle offerte sante che gli Israeleiti consacrano a me: Io sono il Signore. 3Di' loro questo:'Nelle generazioni a venire, se un uomo di una famiglia sacerdotale si avvicina, in stato di impurità, alle offerte sante che gli Israeleiti consacrano a me, il Signore, gli sarà proibito di restare al mio servizio. Io sono il Signore. 4Un sacerdote, affetto da lebbra o da un'infezione sessuale, non deve mangiare nessuna offerta santa prima di essere purificato. Così pure sarà, per chi tocca una persona resa impura dal contatto con un cadavere, per chi ha avuto perdite seminali, 5per chi tocca una bestiola o un uomo, il cui contatto rende impuro, qualunque sia l'impurità di cui si tratta. 6Chi ha avuto tali contatti resta impuro fino a sera e non può mangiare le offerte sante che dopo essersi lavato tutto. 7Fin dal tramonto del sole, egli è purificato e può mangiare di nuovo le offerte sante, perché è un cibo che gli è riservato. 8Un sacerdote non deve neppure rendersi impuro mangiando la carne di una bestia morta naturalmente o che è stata sbranata da un animale selvatico. Io sono il Signore.
9'I sacerdoti devono compiere fedelmente quel che io ordino loro, per non rendersi colpevoli per ragioni di cibo. Se disubbidissero, morirebbero. Io sono il Signore: sono Io che li consacro al mio servizio.
10'Nessun laico può mangiare cibi consacrati: nemmeno l'ospite o il salariato di un sacerdote è autorizzato. 11Ma se un sacerdote ha comprato con denaro un servo, costui può mangiare cibi riservati al sacerdote, così come il servo nato in casa. 12Se la figlia di un sacerdote ha sposato un laico, non ha il diritto di mangiare quel che è prelevato sulle offerte sante. 13Ma la figlia di un sacerdote, vedova o ripudiata da suo marito, che non ha figli e che è ritornata ad abitare presso suo padre come prima di sposarsi, può mangiare lo stesso cibo che mangia lui. Al di fuori di questi casi, nessun laico deve mangiare cibi consacrati.
14'Se qualcuno ne mangia per errore, deve rendere al sacerdote l'equivalente di quel che ha preso, con un supplemento di un quinto.
15'I sacerdoti non devono profanare quel che gli Israeleiti hanno prelevato sulle offerte consacrate al Signore: 16se essi ne mangiano quando non sono nello stato richiesto, rendono gli Israeleiti colpevoli di una colpa che esige riparazione. Io sono il Signore, sono io che santifico le offerte'.
Gli animali da sacrificare
17Il Signore disse a Mosè 18di comunicare le seguenti prescrizioni ad Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti:
'Supponiamo che qualcuno tra voi, un Israelita o uno straniero che vive in Israele, voglia offrirmi un sacrificio completo, sia per adempiere un voto, sia come offerta spontanea: 19se desidera ottenere il mio favore, deve offrire un maschio, senza difetti, scelto tra i bovini, le pecore o le capre. 20Non è permesso offrire un animale che abbia difetti, perché io non l'accetterei. 21Se si tratta di un sacrificio per il banchetto sacro che mi è offerto per adempiere un voto o come offerta spontanea, io accetterò un toro, un montone o una capra, purché l'animale non abbia nessun difetto. 22Come sacrificio consumato sul mio altare, non offrite dunque nessun animale cieco, storpio, mutilato, colpito da verruche o da una malattia della pelle. 23Se una bestia, toro, montone o capra, è deforme o mutilata, si può offrirla come sacrificio spontaneo, ma essa non è adatta per adempiere un voto. 24Non offrite mai un animale che abbia i testicoli ammaccati o schiacciati o strappati o tagliati. Non fate simili mutilazioni quando sarete nella vostra terra, 25e non accettate animali così mutilati da parte di uno straniero per offrirli in sacrificio a me, vostro Dio. La mutilazione che essi hanno subito equivale a un difetto, e io non accetterò il vostro sacrificio'.
26Il Signore disse ancora a Mosè: 27'Dopo la sua nascita, un vitello, un agnello o un capretto dev'essere lasciato presso sua madre per una settimana. A partire dall'ottavo giorno, io accetto che sia presentato a me in sacrificio consumato dal fuoco. 28Ma non scannerete una mucca, una pecora o una capra, nello stesso giorno in cui uccidete il suo piccolo.
29'Quando mi offrite un sacrificio insieme con un canto di lode, fatelo secondo le norme, in modo da ottenere il mio favore. 30Mangiatene la carne il giorno stesso, senza lasciare nulla per il giorno dopo. Io sono il Signore.
31'Mettete in pratica i miei comandamenti. Io sono il Signore. 32Non disonorate il mio santo nome; voglio che voi, Israeliti, riconosciate la mia santità. Io sono il Signore che vi ho scelti perché siate un popolo santo; 33io vi ho fatti uscire dall'Egitto per essere il vostro Dio. Io sono il Signore'.
▲ Calendario delle feste d'Israele
Il sabato1Il Signore disse a Mosè 2di comunicare agli Israeleiti le seguenti prescrizioni:
'Al tempo delle feste solenni celebrate in mio onore, dovete riunirvi per adorarmi, secondo il calendario che ho fissato.
3'Ci sono sei giorni durante la settimana per lavorare. Il settimo giorno è sabato, il giorno di riposo messo a parte, perché voi vi riuniate in assemblea in mio onore. Non dovete fare nessun lavoro nel giorno di sabato, ma dovete consacrarmi questo giorno, qualunque sia il luogo in cui abitate.
4'Le altre feste solenni, durante le quali vi riunirete in mio onore, saranno celebrate alle date seguenti.
La Pasqua e la festa dei Pani senza lievito
(vedi Numeri 28, 16-25)
5'Il quattordici del primo mese dell'anno, fin dalla sera, celebrerete in mio onore la festa di Pasqua.
6'Il quindici dello stesso mese, comincerà la festa dei Pani senza lievito. Per sette giorni, il pane che voi mangiate sarà senza lievito. 7Il primo giorno di questa settimana, vi riunirete per adorarmi. In quel giorno, voi non compirete nessuno dei vostri lavori ordinari. 8Ogni giorno della settimana mi presenterete un'offerta che dev'essere consumata dal fuoco in mio onore. Il settimo giorno vi riunirete ugualmente per adorarmi. In quel giorno non compirete nessuno dei vostri lavori ordinari'.
La festa del Primo covone
9Il Signore disse a Mosè 10di comunicare agli Israeleiti le seguenti prescrizioni: 'Quando sarete entrati nella terra che sto per darvi e farete la mietitura, porterete al sacerdote il primo covone che raccoglierete. 11Il sacerdote me lo presenterà solennemente il giorno dopo il sabato, perché voi otteniate il mio favore. 12Nello stesso giorno mi offrirete un agnello di un anno, senza difetti, come sacrificio completo 13e sarà accompagnato da un'offerta di un litro e mezzo di vino e da un'offerta di quattro chili di farina mescolata con olio. Io accetterò volentieri questo sacrificio consumato dal fuoco in mio onore. 14Non mangerete nessun prodotto di questa raccolta, né pane, né spighe abbrustolite, né grano nuovo, prima del giorno in cui mi offrirete il primo covone. Osserverete questa prescrizione in ogni tempo e in qualunque luogo abiterete.
La festa della Mietitura
(vedi Numeri 28, 26-31)
15'Conterete sette settimane complete, a partire dal giorno dopo il sabato in cui avrete offerto solennemente il primo covone. 16Questo periodo di cinquanta giorni si estenderà dunque fino all'indomani del settimo sabato, giorno in cui mi presenterete una nuova offerta: 17mi porterete da casa vostra due pani, per offrirli solennemente; ogni pane sarà preparato con due chili di farina e cotto con lievito. Questa offerta mi sarà fatta come primizia dei raccolti di cereali. 18Oltre a questa offerta di pani, porterete sette agnelli di un anno, senza difetti, un toro e due montoni, destinati ad essere offerti a me come sacrifici completi, con le offerte di farina e di vino corrispondenti. Io accetterò volentieri questi sacrifici consumati dal fuoco in mio onore. 19Offrirete inoltre un capro in sacrificio per il perdono dei peccati, e due agnelli di un anno, in sacrificio per il banchetto sacro. 20Insieme con i pani, il sacerdote mi offrirà questi animali, compresi i due agnelli, con il gesto rituale della presentazione. Tutte queste offerte spetteranno al sacerdote, perché esse sono state consacrate. 21Nello stesso giorno farete un'assemblea per adorarmi, e non compirete nessuno dei vostri lavori ordinari. Osserverete questa prescrizione in ogni tempo ed in qualunque luogo abiterete.
22'Quando mieterete, non taglierete le spighe che sono cresciute ai bordi dei vostri campi, e non ritornerete a raccogliere le spighe dimenticate. Le lascerete per i poveri e per gli stranieri. Io sono il Signore vostro Dio'.
Il giorno del ricordo
(vedi Numeri 29, 1-6)
23Il Signore disse a Mosè 24di comunicare agli Israeleiti le seguenti prescrizioni: 'Il primo giorno del settimo mese osserverete un giorno di riposo, giorno di ricordo celebrato con grida di gioia e caratterizzato da una riunione in mio onore. 25Non farete nessun lavoro ordinario, e mi presenterete un'offerta che dev'essere consumata dal fuoco in mio onore'.
Il grande giorno del perdono dei peccati
(vedi Numeri 29, 7-11)
26Il Signore disse a Mosè: 27'Il dieci del settimo mese sarà il grande giorno del perdono dei peccati. Vi riunirete, digiunerete e mi presenterete un'offerta che dev'essere consumata dal fuoco in mio onore. 28Non dovrete fare nessun lavoro, perché è, per voi, il giorno solenne del sacrificio per il perdono, davanti a me, il Signore vostro Dio. 29Ogni persona, che non digiunerà in questo giorno, sarà esclusa dalla comunità d'Israele. 30Io stesso escluderò dal popolo d'Israele ogni persona che compirà un qualsiasi lavoro in questo giorno, 31in cui ogni lavoro è proibito. Osserverete questa prescrizione in ogni tempo e in qualunque luogo abiterete. 32Sarà per voi un giorno di riposo simile al sabato, e digiunerete. Osserverete questo riposo sabbatico dalla sera del nove del mese fino alla sera del giorno dopo'.
La festa delle Capanne
(vedi Numeri 29, 12-39)
33Il Signore disse a Mosè 34di comunicare agli Israeleiti le seguenti prescrizioni:
'A partire dal quindici del settimo mese, si celebrerà in mio onore, per una settimana, la festa delle Capanne. 35Il primo giorno vi riunirete per adorarmi e non compirete nessuno dei vostri lavori ordinari. 36Ogni giorno della settimana mi presenterete un'offerta che dev'essere consumata dal fuoco in mio onore. L'ottavo giorno vi riunirete di nuovo e mi offrirete allo stesso modo un'altra offerta. Nel giorno di questa riunione finale non farete nessun lavoro ordinario.
37'In occasione di queste feste solenni, celebrate in mio onore, vi riunirete per adorarmi e per offrirmi sacrifici completi con offerte vegetali e sacrifici di comunione con offerte di vino, secondo il rituale proprio di ogni festa. 38Questi sacrifici si aggiungono a quelli che mi sono offerti nei giorni di sabato, e a tutti i doni e sacrifici che voi potete offrirmi per adempiere i voti e come doni spontanei.
39'Il quindici del settimo mese, dopo aver raccolto i prodotti della terra, comincerete a celebrare una festa di una settimana in mio onore. Il primo e l'ottavo giorno saranno giorni di riposo. 40Fin dal primo giorno prenderete bei frutti, foglie di palma, rami d'alberi con dense foglie o salici di torrente, e manifesterete la vostra gioia davanti a me per tutta la settimana. 41Ogni anno celebrerete questa festa in mio onore per una settimana, nel corso del settimo mese. Osserverete questa prescrizione in ogni tempo. 42Durante questa settimana, voi, Israeliti, dovrete tutti abitare nelle capanne, 43perché i vostri discendenti sappiano che io ho fatto abitare i loro antenati nelle capanne, quando li ho condotti fuori dell'Egitto. Io sono il Signore vostro Dio'.
44'È così che Mosè comunicò agli Israeleiti la lista delle feste da celebrare in onore del Signore.
▲ Prescrizioni varie
Il candelabro del santuario1Il Signore disse a Mosè: 2'Ordina agli Israeleiti di fornirti olio di oliva della migliore qualità, perché tutte le sere le lampade siano accese. 3Aronne porrà il candeliere nella tenda dell'incontro, davanti al tendaggio che nasconde l'arca dell'alleanza; la norma dovrà essere sempre osservata da voi, di generazione in generazione. 4Aronne porrà le lampade davanti a me, sul candelabro d'oro puro, perché esse brucino tutte le notti.
I pani offerti a Dio
5'Prendi della farina e fa' cuocere dodici focacce, di quattro chili ciascuna. 6Le metterai davanti a me, sulla tavola d'oro puro, su due pile, sei per pila. 7Su ciascuna pila deporrai dell'incenso puro, che poi sarà consumato dal fuoco in mio onore, al posto del pane, come 'memoriale'.
8'Ogni giorno di sabato, per sempre, si dovranno disporre davanti a me tali focacce. Gli Israeleiti saranno tenuti sempre a quest'obbligo. 9Le focacce spetteranno ad Aronne e ai suoi discendenti, e le mangeranno in un luogo santo; infatti esse sono santissime, perché sono state offerte a me, e questa porzione sarà loro riservata in ogni tempo'.
Punizione di un uomo che ha maledetto Dio
10-11Un giorno ci fu una lite nell'accampamento tra un Israelita e il figlio di un Egiziano e di una donna israelita chiamata Selomit, figlia di Dibri, della tribù di Dan. Il figlio di Selomit bestemmiò contro Dio, usando il suo nome in maniera blasfema. Subito lo condussero da Mosè 12e lo misero sotto sorveglianza, attendendo che Dio pronunziasse lui stesso la sentenza.
13Il Signore disse allora a Mosè:
14'Conducete quest'uomo fuori dell'accampamento! Tutti coloro che l'hanno udito insultare il mio nome poseranno le loro mani sulla sua testa, poi tutta l'assemblea d'Israele lo ucciderà a sassate. 15Ed ecco i comandamenti che tu comunicherai agli Israeliti:
'Se un uomo maledirà il suo Dio, deve portarne la responsabilità. 16Chiunque insulta il nome del Signore deve essere messo a morte. Tutta l'assemblea d'Israele lo ucciderà gettandogli addosso pietre. Chiunque egli sia, Israelita o straniero, sarà messo a morte, perché ha insultato il nome di Dio.
17'Se un uomo uccide un'altra persona, dev'essere messo a morte. 18Se uccide un animale che appartiene a un altro, deve sostituirlo con un animale vivo.
19'Se un uomo ferisce un'altra persona, gli si infliggerà la stessa ferita: 20frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si renderà il male che ha fatto all'altro.
21'Chi uccide un animale deve rimpiazzarlo. Chi uccide una persona dev'essere messo a morte.
22'Voi avrete una sola e identica legislazione per gli stranieri e per tutti gli Israeliti, perché io sono il Signore vostro Dio'.
23Mosè comunicò questi comandamenti agli Israeliti. Costoro condussero quel bestemmiatore fuori dell'accampamento e lo uccisero a colpi di pietre. Eseguirono così la sentenza che il Signore aveva comunicato a Mosè.
▲ L'anno di riposo per la terra
1Sul monte Sinai, il Signore disse a Mosè 2di comunicare agli Israeleiti le seguenti prescrizioni: 'Quando sarete entrati nella terra che sto per darvi, voi mi onorerete lasciando che il suolo si riposi periodicamente. 3Per sei anni potrete seminare i vostri campi, potare le vostre vigne e raccogliere i prodotti; 4ma il settimo anno sarà consacrato a me, sarà un anno di riposo completo per la terra: non dovrete seminare i vostri campi, né potare le vostre vigne; 5non dovrete mietere quel che crescerà naturalmente dall'anno precedente, o vendemmiare le viti che daranno grappoli maturi senza essere coltivate, perché quello sarà un anno di riposo completo per il suolo. 6Tuttavia potrete consumare quel che crescerà naturalmente, voi e i vostri servitori e le vostre serve, i vostri operai e gli stranieri che abiteranno presso di voi. 7Tutti questi prodotti serviranno anche per nutrire il vostro bestiame e perfino le bestie selvatiche del vostro paese.L'anno della liberazione
8'Lascerete passare sette periodi di sette anni, ossia quarantanove anni. 9Poi, il dieci del settimo mese, nel grande giorno del perdono dei peccati, farete risuonare in tutta la vostra terra il suono del corno accompagnato da grida di gioia. 10In questo modo dichiarerete santo il cinquantesimo anno, e proclamerete la liberazione per tutti gli abitanti della vostra terra. Quest'anno porterà il nome di Giubileo. In questa occasione, ciascuno di voi potrà rientrare in possesso delle sue terre e ritornare nella sua famiglia. 11È così che voi celebrerete ogni volta i cinquant'anni del Giubileo. Non dovrete seminare i vostri campi, né mietere le spighe che saranno cresciute naturalmente, né vendemmiare i grappoli che saranno maturati nelle vigne non coltivate, 12perché è l'anno del Giubileo, di cui voi rispetterete la santità. Voi potrete invece mangiare quel che i campi producono naturalmente.
13'Nell'anno del Giubileo, ciascuno di voi rientrerà in possesso delle sue terre. 14Se voi acquistate o vendete del terreno a un connazionale, non fategli torto. 15Acquistate o vendete tenendo conto degli anni trascorsi dal tempo dell'ultimo Giubileo e, di conseguenza, anche degli anni di raccolto che restano fino al prossimo Giubileo. 16Più anni avanzeranno, più il prezzo d'acquisto sarà elevato; meno anni resteranno, minore sarà il prezzo: infatti, quel che si vende è un certo numero di raccolti. 17Manifestate il vostro rispetto verso di me, il Signore vostro Dio, non provocando nessun danno ai vostri connazionali. 18Mettete in pratica le mie leggi e osservate le norme che io vi do, allora abiterete al sicuro nella vostra terra. 19La terra produrrà raccolti molto abbondanti per nutrirvi, e voi potrete vivere senza preoccupazioni.
20'Forse vi chiederete: 'Avremo abbastanza da mangiare quando, ogni sette anni, non avremo il diritto di seminare i nostri campi, né di raccogliere quel che essi producono?'. 21Ebbene, Io, il Signore, vi colmerò di beni nel corso del sesto anno, ordinerò alla terra di produrre raccolto per tre anni. 22L'ottavo anno, seminerete di nuovo i vostri campi, ma quest'anno vivrete ancora del vecchio raccolto, perché avrete sufficienti riserve per attendere il raccolto dell'anno nuovo.
Il diritto di riscatto delle terre
23'Un terreno non potrà essere venduto in modo definitivo, perché la terra appartiene a me, il Signore, e voi sarete come stranieri o emigrati che abitano nel mio paese. 24Per questo, in tutto il paese che io vi darò, vi fisserò le norme che permettono di riscattare una proprietà.
25'Quando uno dei vostri connazionali, caduto in miseria, sarà obbligato a vendere qualcuno dei suoi terreni, dovrà riscattarlo uno dei suoi parenti più prossimi che ha il diritto di riscatto. 26Se uno non ha parenti che abbiano tale diritto, ma trova egli stesso i mezzi per riscattare il suo terreno, 27calcolerà l'ammontare dovuto al compratore secondo il numero di anni che restano per arrivare fino al Giubileo, lo pagherà e rientrerà in possesso della sua terra. 28Se non trova il modo di fare questo rimborso, il terreno resterà proprietà dell'acquirente fino all'anno del Giubileo. Allora il primo proprietario ne riprenderà possesso.
29'Se un uomo vende una casa per abitazione, situata in una città fortificata, il diritto di riscatto sarà temporaneo; non si estenderà al di là di un anno, a partire dal momento della vendita. 30Se la casa non è riscattata nel giro di un anno, resterà definitivamente proprietà del compratore e dei suoi discendenti. Essi non dovranno restituirla nell'anno del Giubileo.
31 Al contrario, le case situate nelle località non fortificate, saranno soggette alle stesse regole delle terre del paese: ci sarà un diritto di riscatto permanente per una tale casa, ma in ogni modo essa ritornerà al primo proprietario durante l'anno del Giubileo.
32'I leviti avranno sempre un diritto di riscatto sulle loro case situate nelle città levitiche. 33Anche se una di queste case è stata acquistata da un altro levita, dovrà ritornare al primo proprietario durante l'anno del Giubileo. Infatti, quelle case costituiranno l'unica proprietà dei leviti nella terra d'Israele. 34Ma i campi situati nei dintorni delle loro città non dovranno essere venduti, perché saranno proprietà definitiva dei leviti.
I prestiti ai poveri
35'Quando uno dei vostri connazionali, caduto in miseria, non potrà tener fede ai suoi impegni nei vostri riguardi, voi dovete venirgli in aiuto, perché possa continuare a vivere al vostro fianco. Agirete così anche verso uno straniero che abita nella vostra terra. 36Non gli chiederete interessi di nessun genere. Dimostrate con la vostra condotta che mi rispettate, e permettetegli così di vivere al vostro fianco. 37Se gli prestate del denaro, non esigete interessi; se gli date del cibo, non chiedetegli di restituirvelo con un supplemento. 38Io sono il Signore vostro Dio: io vi ho fatti uscire dall'Egitto, per darvi la terra di Canaan e diventare il vostro Dio.
Il diritto di riscatto relativo alle persone
39'Quando uno dei vostri connazionali, caduto in miseria, dovrà vendersi a voi come schiavo, non fatelo lavorare come schiavo, 40ma trattatelo come un salariato o uno straniero che abita in mezzo a voi. Egli sarà al vostro servizio fino all'anno del Giubileo. 41Allora egli sarà reso libero, insieme con i suoi figli; rientrerà nella sua famiglia e ritornerà in possesso dei suoi terreni. 42In effetti, gli Israeleiti sono miei servi, perché li ho liberati dall'Egitto: per questo essi non devono essere venduti come si vendono gli schiavi. 43Non trattateli con brutalità. Dimostrate con la vostra condotta che rispettate me, vostro Dio.
44'Se avete bisogno di schiavi o di schiave, procuratevene presso le popolazioni straniere che vi circondano. 45Potrete anche acquistarne tra i figli degli stranieri che risiedono nel vostro paese o tra i membri delle loro famiglie nati sul posto. Essi vi apparterranno. 46Più tardi, li lascerete in eredità ai vostri figli, perché essi ne abbiano la proprietà a loro volta. Voi potrete conservarli come schiavi per sempre. Al contrario, nessuno, tra voi, tratti con brutalità uno dei suoi fratelli Israeliti.
47'Se uno straniero, residente nel vostro paese, si arricchisce e uno dei vostri connazionali, caduto in miseria, si vende a lui o ad un altro membro di un clan straniero, 48il vostro connazionale potrà beneficiare di un diritto di riscatto: uno dei suoi fratelli può riscattarlo; 49e se non c'è un fratello, può farlo uno zio o un cugino o anche un altro parente della sua tribù. Egli può anche riscattarsi da sé, se ne ha i mezzi. 50In questo caso, egli conterà con il compratore il numero di anni compreso tra quello in cui si è venduto e quello del Giubileo; calcolerà il rapporto tra il prezzo di vendita e quel numero di anni, e valuterà il lavoro fornito secondo la tariffa di un salariato che lavora a giornata. 51Se gli anni per arrivare al Giubileo sono numerosi, restituirà per il suo riscatto una parte proporzionata del prezzo di vendita. 52Se invece gli anni per arrivare al Giubileo sono pochi, ne farà il conto e non restituirà che la parte relativa a questo numero di anni. 53Finché resta presso il suo padrone, deve essere considerato come un salariato annuale e controllerete che il padrone non lo tratti con brutalità. 54Se un vostro connazionale non è riscattato in un modo o in un altro, sarà comunque concessa la libertà a lui e ai suoi figli, durante l'anno del Giubileo.
Io sono il Signore vostro Dio
55'Gli Israeleiti sono miei servi! Essi sono miei servi, perché li ho liberati dall'Egitto! Io sono il Signore vostro Dio.
▲ 1'Non fatevi falsi dèi, non innalzate idoli o pietre sacre, non mettete nella vostra terra pietre decorate per adorarle. Infatti io sono il Signore vostro Dio.
2'Osservate il riposo del sabato e trattate con rispetto il mio santuario. Io sono il Signore.
Benedizioni
3'Se osserverete le mie leggi, se metterete in pratica i miei comandamenti, 4manderò a tempo debito le piogge di cui avete bisogno, perché la terra produca raccolti e gli alberi frutti. 5Allora la trebbiatura dei cereali durerà fino alla vendemmia, e la vendemmia durerà fino alla semina. Avrete cibo in abbondanza e abiterete tranquilli il vostro paese. 6Là, farò regnare la tranquillità: quando vi coricherete, nulla vi turberà. Eliminerò le bestie nocive. Nessuno vi farà guerra; 7metterete in fuga i vostri nemici, essi cadranno sotto i vostri colpi. 8Cinque di voi basteranno a mettere in fuga cento nemici, cento di voi ne cacceranno diecimila; essi cadranno tutti sotto i vostri colpi. 9Interverrò in vostro favore, vi concederò numerosi figli e manterrò la mia alleanza con voi. 10I vostri raccolti saranno tanto abbondanti che potrete vivere per lungo tempo delle riserve accumulate, vi dovrete disfare perfino del rimanente per far posto ai nuovi raccolti. 11Io stabilirò la mia Abitazione in mezzo a voi e non mi allontanerò da voi. 12Camminerò al vostro fianco, sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo. 13Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatto uscire dall'Egitto, perché non siate schiavi. Da quando ho spezzato il giogo del dominio egiziano che pesava su di voi, potete camminare a testa alta.
Maledizioni
14'Se voi non ubbidite a me e non mettete in pratica tutti questi comandamenti, 15se voi rompete la mia alleanza, rifiutando e disprezzando le mie leggi e le norme che vi do, 16ecco come vi tratterò:
'Manderò contro di voi il terrore, il deperimento e la febbre, quei mali che fanno languire gli sguardi e consumano la vita. Seminerete i vostri campi, ma invano, perché i vostri nemici si impossesseranno dei raccolti. 17Interverrò contro di voi: sarete sconfitti dai vostri nemici, cadrete sotto il dominio dei vostri avversari; fuggirete anche se nessuno vi insegue.
18'Se nemmeno questo vi indurrà ad ubbidirmi, moltiplicherà per sette il castigo dei vostri peccati: 19per spezzare la vostra orgogliosa sicurezza, renderò il cielo, su di voi, duro come ferro e le vostre terre, prive di pioggia, diventeranno dure come il bronzo. 20Consumerete le vostre energie senza nessun risultato: la terra non produrrà nulla e gli alberi non daranno nessun frutto.
21 'Se vi opporrete a me e non mi ascolterete, moltiplicherà ancora per sette il vostro castigo: 22manderò nel vostro territorio bestie selvatiche che uccideranno i vostri figli, stermineranno il vostro bestiame e vi decimeranno al punto che le vostre vie diventeranno deserte.
23'Se questo non basterà ancora a correggervi, se continuerete ad opporvi a me, 24a mia volta io mi opporrò a voi, e di nuovo moltiplicherò per sette il vostro castigo: 25scatenerò una guerra contro la vostra terra per punirvi di aver rotto la mia alleanza; vi rifugerete nelle città, ma io provocherò un'epidemia di peste e voi cadrete sotto il dominio dei vostri nemici. 26Vi priverò di cibo; dieci donne potranno cuocere il vostro pane in un solo forno, ed esse ne trarranno porzioni così piccole che mangerete senza sfamarvi.
27'Se tutto questo non vi indurrà a ubbidirmi, se voi vi ostinerete ad opporvi a me, 28io, a mia volta, nel mio furore, mi opporrà a voi e, ancora una volta, moltiplicherò per sette il vostro castigo. 29Dovrete mangiare la carne dei vostri figli. 30Nel mio odio contro di voi, distruggerà i vostri luoghi sacri, abbatterà i vostri altari per i profumi, accumulerà i vostri cadaveri sopra le macerie dei vostri idoli. 31Ridurrà le vostre città in rovina e i vostri santuari in luoghi deserti; non mi lascerà placare dai vostri sacrifici e non li accetterò volentieri. 32Devasterò la vostra terra, in modo tale che i vostri nemici, venuti per occuparla, ne saranno stupiti. 33Scatenerò una guerra contro di voi e vi disperderò tra le nazioni straniere; la vostra terra sarà ridotta a deserto e le vostre città a rovina.
34'Allora, per tutti gli anni in cui sarete esiliati presso i vostri nemici, la vostra terra abbandonata godrà di un periodo di riposo, in compenso dei periodi di riposo che voi non avete osservato. 35Il suolo si riposerà per compensare tutti i periodi di riposo che voi non gli avete concesso, quando l'abitavate.
36'E quelli di voi, che sopravvivranno nel paese dei loro nemici, li riempirà d'angoscia: il semplice rumore di una foglia agitata dal vento li metterà in fuga; fuggiranno come davanti a un nemico e cadranno, anche se nessuno li inseguirà. 37Inciamperanno gli uni contro gli altri, come di fronte al nemico, anche se nessuno li inseguirà. Saranno incapaci di resistere ai loro nemici. 38Infine, moriranno in esilio, ingoiati da una terra straniera. 39Se alcuni di voi sopravvivranno nel paese dei vostri nemici, verranno meno a causa dei loro peccati e di quelli dei loro antenati.
Dio si ricorderà della sua alleanza
40'Ma quei sopravvissuti finiranno per riconoscere che essi e i loro antenati hanno peccato, commettendo colpe gravi verso di me e opponendosi a me; 41comprenderanno che io mi sono opposto a loro e che li ho condotti in esilio nel paese dei loro nemici. Essi si umilieranno per la loro infedeltà e accetteranno il castigo della loro colpa. 42Allora io mi ricorderà dell'alleanza conclusa con i loro antenati, con Giacobbe, con Isacco e con Abramo, e mi ricorderà anche della mia promessa riguardo alla loro terra. 43Finché saranno assenti, la terra, abbandonata, godrà di un periodo di riposo. Durante quel tempo, essi subiranno il loro castigo, perché si sono allontanati dalle mie leggi e hanno respinto le mie norme. 44Tuttavia, anche durante il loro esilio nei territori dei loro nemici, non li respingerò completamente, non mi allontanerò da loro, non li sterminerò, non romperò la mia alleanza, perché Io sono il Signore loro Dio. 45Mi ricorderò, per il loro bene, dell'alleanza conclusa con i loro antenati che ho fatto uscire dall'Egitto, sotto gli occhi delle altre nazioni, per diventare il loro Dio. Io sono il Signore'.
46Queste sono le leggi, le norme e gli insegnamenti che il Signore ha comunicato agli Israeleiti per mezzo di Mosè, sul monte Sinai.
Benedizioni
3'Se osserverete le mie leggi, se metterete in pratica i miei comandamenti, 4manderò a tempo debito le piogge di cui avete bisogno, perché la terra produca raccolti e gli alberi frutti. 5Allora la trebbiatura dei cereali durerà fino alla vendemmia, e la vendemmia durerà fino alla semina. Avrete cibo in abbondanza e abiterete tranquilli il vostro paese. 6Là, farò regnare la tranquillità: quando vi coricherete, nulla vi turberà. Eliminerò le bestie nocive. Nessuno vi farà guerra; 7metterete in fuga i vostri nemici, essi cadranno sotto i vostri colpi. 8Cinque di voi basteranno a mettere in fuga cento nemici, cento di voi ne cacceranno diecimila; essi cadranno tutti sotto i vostri colpi. 9Interverrò in vostro favore, vi concederò numerosi figli e manterrò la mia alleanza con voi. 10I vostri raccolti saranno tanto abbondanti che potrete vivere per lungo tempo delle riserve accumulate, vi dovrete disfare perfino del rimanente per far posto ai nuovi raccolti. 11Io stabilirò la mia Abitazione in mezzo a voi e non mi allontanerò da voi. 12Camminerò al vostro fianco, sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo. 13Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatto uscire dall'Egitto, perché non siate schiavi. Da quando ho spezzato il giogo del dominio egiziano che pesava su di voi, potete camminare a testa alta.
Maledizioni
14'Se voi non ubbidite a me e non mettete in pratica tutti questi comandamenti, 15se voi rompete la mia alleanza, rifiutando e disprezzando le mie leggi e le norme che vi do, 16ecco come vi tratterò:
'Manderò contro di voi il terrore, il deperimento e la febbre, quei mali che fanno languire gli sguardi e consumano la vita. Seminerete i vostri campi, ma invano, perché i vostri nemici si impossesseranno dei raccolti. 17Interverrò contro di voi: sarete sconfitti dai vostri nemici, cadrete sotto il dominio dei vostri avversari; fuggirete anche se nessuno vi insegue.
18'Se nemmeno questo vi indurrà ad ubbidirmi, moltiplicherà per sette il castigo dei vostri peccati: 19per spezzare la vostra orgogliosa sicurezza, renderò il cielo, su di voi, duro come ferro e le vostre terre, prive di pioggia, diventeranno dure come il bronzo. 20Consumerete le vostre energie senza nessun risultato: la terra non produrrà nulla e gli alberi non daranno nessun frutto.
21 'Se vi opporrete a me e non mi ascolterete, moltiplicherà ancora per sette il vostro castigo: 22manderò nel vostro territorio bestie selvatiche che uccideranno i vostri figli, stermineranno il vostro bestiame e vi decimeranno al punto che le vostre vie diventeranno deserte.
23'Se questo non basterà ancora a correggervi, se continuerete ad opporvi a me, 24a mia volta io mi opporrò a voi, e di nuovo moltiplicherò per sette il vostro castigo: 25scatenerò una guerra contro la vostra terra per punirvi di aver rotto la mia alleanza; vi rifugerete nelle città, ma io provocherò un'epidemia di peste e voi cadrete sotto il dominio dei vostri nemici. 26Vi priverò di cibo; dieci donne potranno cuocere il vostro pane in un solo forno, ed esse ne trarranno porzioni così piccole che mangerete senza sfamarvi.
27'Se tutto questo non vi indurrà a ubbidirmi, se voi vi ostinerete ad opporvi a me, 28io, a mia volta, nel mio furore, mi opporrà a voi e, ancora una volta, moltiplicherò per sette il vostro castigo. 29Dovrete mangiare la carne dei vostri figli. 30Nel mio odio contro di voi, distruggerà i vostri luoghi sacri, abbatterà i vostri altari per i profumi, accumulerà i vostri cadaveri sopra le macerie dei vostri idoli. 31Ridurrà le vostre città in rovina e i vostri santuari in luoghi deserti; non mi lascerà placare dai vostri sacrifici e non li accetterò volentieri. 32Devasterò la vostra terra, in modo tale che i vostri nemici, venuti per occuparla, ne saranno stupiti. 33Scatenerò una guerra contro di voi e vi disperderò tra le nazioni straniere; la vostra terra sarà ridotta a deserto e le vostre città a rovina.
34'Allora, per tutti gli anni in cui sarete esiliati presso i vostri nemici, la vostra terra abbandonata godrà di un periodo di riposo, in compenso dei periodi di riposo che voi non avete osservato. 35Il suolo si riposerà per compensare tutti i periodi di riposo che voi non gli avete concesso, quando l'abitavate.
36'E quelli di voi, che sopravvivranno nel paese dei loro nemici, li riempirà d'angoscia: il semplice rumore di una foglia agitata dal vento li metterà in fuga; fuggiranno come davanti a un nemico e cadranno, anche se nessuno li inseguirà. 37Inciamperanno gli uni contro gli altri, come di fronte al nemico, anche se nessuno li inseguirà. Saranno incapaci di resistere ai loro nemici. 38Infine, moriranno in esilio, ingoiati da una terra straniera. 39Se alcuni di voi sopravvivranno nel paese dei vostri nemici, verranno meno a causa dei loro peccati e di quelli dei loro antenati.
Dio si ricorderà della sua alleanza
40'Ma quei sopravvissuti finiranno per riconoscere che essi e i loro antenati hanno peccato, commettendo colpe gravi verso di me e opponendosi a me; 41comprenderanno che io mi sono opposto a loro e che li ho condotti in esilio nel paese dei loro nemici. Essi si umilieranno per la loro infedeltà e accetteranno il castigo della loro colpa. 42Allora io mi ricorderà dell'alleanza conclusa con i loro antenati, con Giacobbe, con Isacco e con Abramo, e mi ricorderà anche della mia promessa riguardo alla loro terra. 43Finché saranno assenti, la terra, abbandonata, godrà di un periodo di riposo. Durante quel tempo, essi subiranno il loro castigo, perché si sono allontanati dalle mie leggi e hanno respinto le mie norme. 44Tuttavia, anche durante il loro esilio nei territori dei loro nemici, non li respingerò completamente, non mi allontanerò da loro, non li sterminerò, non romperò la mia alleanza, perché Io sono il Signore loro Dio. 45Mi ricorderò, per il loro bene, dell'alleanza conclusa con i loro antenati che ho fatto uscire dall'Egitto, sotto gli occhi delle altre nazioni, per diventare il loro Dio. Io sono il Signore'.
46Queste sono le leggi, le norme e gli insegnamenti che il Signore ha comunicato agli Israeleiti per mezzo di Mosè, sul monte Sinai.
▲ Aggiunta
Tariffe per le promesse
1Il Signore disse a Mosè 2di comunicare agli Israeleiti le seguenti prescrizioni:
'Se qualcuno ha promesso di consacrare una persona al Signore, può adempiere la sua promessa anche pagando una somma di denaro, 3-4secondo le seguenti tariffe:
'Per una persona dai venti ai sessant'anni: cinquanta pezzi d'argento per un uomo, trenta pezzi per una donna - secondo la moneta ufficiale del santuario.
5'Per un ragazzo dai cinque ai vent'anni: venti pezzi per un ragazzo, dieci pezzi per una ragazza.
6'Per un bambino da un mese a cinque anni: cinque pezzi per un bambino, tre pezzi per una bambina.
7'Per una persona di più di sessant'anni: quindici pezzi per un uomo, dieci pezzi per una donna.
8'Se qualcuno è troppo povero per pagare la somma prevista, deve condurre la persona interessata davanti al sacerdote; egli farà una stima del prezzo da pagare, calcolando i mezzi di chi ha fatto la promessa.
9'Se la promessa riguarda una bestia di una specie adatta per un sacrificio destinato al Signore, la bestia in questione diviene sacra: 10non si ha il diritto di sostituirla con nessun'altra, nemmeno se di migliore qualità. Però, se qualcuno fa ugualmente la sostituzione, tutte e due le bestie saranno considerate consacrate.
11'Se la promessa riguarda una bestia di una specie impura, non adatta a un sacrificio destinato al Signore, il proprietario deve condurre la bestia davanti al sacerdote: 12il sacerdote ne farà la stima, tenendo conto delle sue qualità e dei suoi difetti. Ci si conformerà a questa stima. 13Se il proprietario desidera riscattare la bestia, deve pagare un quinto in più della somma fissata dal sacerdote.
14'Se qualcuno consacra la sua casa al Signore, il sacerdote ne farà la stima, tenendo conto del suo buono o cattivo stato, e ci si atterrà a questa stima. 15Se il proprietario desidera riscattare la sua casa, per riprenderne possesso, deve pagare un quinto in più della somma fissata dal sacerdote.
16'Se qualcuno consacra al Signore uno dei suoi campi, il suo valore sarà stimato in base alla qualità di grano che vi si può seminare: cinquanta pezzi d'argento per trecento chili d'orzo. 17Se il campo è consacrato fin dall'anno detto del Giubileo, la tariffa sarà applicata tale e quale. 18Se il campo è consacrato dopo l'anno del Giubileo, il sacerdote calcolerà un prezzo ridotto, in base al numero di anni che restano fino al prossimo Giubileo.
19'Se il proprietario desidera riscattare il suo campo, per riprenderne possesso, deve pagare un quinto in più della somma fissata dal sacerdote.
20'Se non riscatta il suo campo, ma Io vende a qualcun altro, non potrà più riscattarlo lui stesso: 21al tempo del Giubileo, questo campo ritornerà al Signore, e diventerà proprietà dei sacerdoti, come un campo che è stato consacrato al Signore per sempre.
22'Se qualcuno consacra al Signore un campo che ha acquistato e non ereditato, 23il sacerdote ne stimerà il valore in base al numero di anni che restano fino al prossimo Giubileo, e il donatore verserà quel giorno stesso la somma stabilita. Il denaro sarà consacrato al Signore. 24Ma al tempo del Giubileo, il campo ritornerà al primo proprietario, cioè a colui che l'ha ereditato.
25'Ogni stima sarà fatta in base alla moneta del santuario, il cui pezzo base pesa dieci grammi.
Offerte diverse
26'Un uomo non ha il diritto di consacrare al Signore, a titolo privato, un animale primogenito, perché ogni primogenito, vitello o capro o agnello, è riservato al Signore. 27Se si tratta del primo nato di un animale impuro, il proprietario può riscattano pagando un quinto in più della somma fissata dal sacerdote. Se non lo riscatta, il sacerdote può venderlo a qualcun altro per il prezzo stimato.
28'Inoltre, niente di quel che un uomo consacra al Signore in modo definitivo può essere venduto o riscattato: si tratti di un essere umano, di un animale o anche di un campo ereditato. Tutto quel che è consacrato in questo modo diventa sacro, riservato esclusivamente al Signore. 29Anche se si tratta di un essere umano, nessuno può riscattano: deve essere messo a morte.
30'Si dovrà consacrare al Signore un decimo dei prodotti della terra e dei frutti degli alberi: è questa la parte riservatagli. 31Se qualcuno vuole riscattarne una parte, deve pagare al sacerdote il prezzo normale aumentato di un quinto. 32Riguardo ai bovini, pecore e capre, una bestia su dieci è segnata per essere consacrata al Signore. 33Il proprietario non deve fare scelte tra le bestie, buone o cattive; ma se sostituisce una bestia con un'altra, tutt'e due saranno considerate consacrate al Signore. Il proprietario non potrà riscattare né l'una né l'altra'.
34Questi sono i comandamenti che il Signore ha comunicato a Mosè, sul monte Sinai, per gli Israeliti.
1Il Signore disse a Mosè 2di comunicare agli Israeleiti le seguenti prescrizioni:
'Se qualcuno ha promesso di consacrare una persona al Signore, può adempiere la sua promessa anche pagando una somma di denaro, 3-4secondo le seguenti tariffe:
'Per una persona dai venti ai sessant'anni: cinquanta pezzi d'argento per un uomo, trenta pezzi per una donna - secondo la moneta ufficiale del santuario.
5'Per un ragazzo dai cinque ai vent'anni: venti pezzi per un ragazzo, dieci pezzi per una ragazza.
6'Per un bambino da un mese a cinque anni: cinque pezzi per un bambino, tre pezzi per una bambina.
7'Per una persona di più di sessant'anni: quindici pezzi per un uomo, dieci pezzi per una donna.
8'Se qualcuno è troppo povero per pagare la somma prevista, deve condurre la persona interessata davanti al sacerdote; egli farà una stima del prezzo da pagare, calcolando i mezzi di chi ha fatto la promessa.
9'Se la promessa riguarda una bestia di una specie adatta per un sacrificio destinato al Signore, la bestia in questione diviene sacra: 10non si ha il diritto di sostituirla con nessun'altra, nemmeno se di migliore qualità. Però, se qualcuno fa ugualmente la sostituzione, tutte e due le bestie saranno considerate consacrate.
11'Se la promessa riguarda una bestia di una specie impura, non adatta a un sacrificio destinato al Signore, il proprietario deve condurre la bestia davanti al sacerdote: 12il sacerdote ne farà la stima, tenendo conto delle sue qualità e dei suoi difetti. Ci si conformerà a questa stima. 13Se il proprietario desidera riscattare la bestia, deve pagare un quinto in più della somma fissata dal sacerdote.
14'Se qualcuno consacra la sua casa al Signore, il sacerdote ne farà la stima, tenendo conto del suo buono o cattivo stato, e ci si atterrà a questa stima. 15Se il proprietario desidera riscattare la sua casa, per riprenderne possesso, deve pagare un quinto in più della somma fissata dal sacerdote.
16'Se qualcuno consacra al Signore uno dei suoi campi, il suo valore sarà stimato in base alla qualità di grano che vi si può seminare: cinquanta pezzi d'argento per trecento chili d'orzo. 17Se il campo è consacrato fin dall'anno detto del Giubileo, la tariffa sarà applicata tale e quale. 18Se il campo è consacrato dopo l'anno del Giubileo, il sacerdote calcolerà un prezzo ridotto, in base al numero di anni che restano fino al prossimo Giubileo.
19'Se il proprietario desidera riscattare il suo campo, per riprenderne possesso, deve pagare un quinto in più della somma fissata dal sacerdote.
20'Se non riscatta il suo campo, ma Io vende a qualcun altro, non potrà più riscattarlo lui stesso: 21al tempo del Giubileo, questo campo ritornerà al Signore, e diventerà proprietà dei sacerdoti, come un campo che è stato consacrato al Signore per sempre.
22'Se qualcuno consacra al Signore un campo che ha acquistato e non ereditato, 23il sacerdote ne stimerà il valore in base al numero di anni che restano fino al prossimo Giubileo, e il donatore verserà quel giorno stesso la somma stabilita. Il denaro sarà consacrato al Signore. 24Ma al tempo del Giubileo, il campo ritornerà al primo proprietario, cioè a colui che l'ha ereditato.
25'Ogni stima sarà fatta in base alla moneta del santuario, il cui pezzo base pesa dieci grammi.
Offerte diverse
26'Un uomo non ha il diritto di consacrare al Signore, a titolo privato, un animale primogenito, perché ogni primogenito, vitello o capro o agnello, è riservato al Signore. 27Se si tratta del primo nato di un animale impuro, il proprietario può riscattano pagando un quinto in più della somma fissata dal sacerdote. Se non lo riscatta, il sacerdote può venderlo a qualcun altro per il prezzo stimato.
28'Inoltre, niente di quel che un uomo consacra al Signore in modo definitivo può essere venduto o riscattato: si tratti di un essere umano, di un animale o anche di un campo ereditato. Tutto quel che è consacrato in questo modo diventa sacro, riservato esclusivamente al Signore. 29Anche se si tratta di un essere umano, nessuno può riscattano: deve essere messo a morte.
30'Si dovrà consacrare al Signore un decimo dei prodotti della terra e dei frutti degli alberi: è questa la parte riservatagli. 31Se qualcuno vuole riscattarne una parte, deve pagare al sacerdote il prezzo normale aumentato di un quinto. 32Riguardo ai bovini, pecore e capre, una bestia su dieci è segnata per essere consacrata al Signore. 33Il proprietario non deve fare scelte tra le bestie, buone o cattive; ma se sostituisce una bestia con un'altra, tutt'e due saranno considerate consacrate al Signore. Il proprietario non potrà riscattare né l'una né l'altra'.
34Questi sono i comandamenti che il Signore ha comunicato a Mosè, sul monte Sinai, per gli Israeliti.